"Mario Draghi? E' persona eccezionale è necessario resti a capo del governo" - Cronache Salerno

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“Mario Draghi? E’ persona
eccezionale   è  necessario
resti a capo del governo”
di Erika Noschese

“Draghi è una persona eccezionale, stimata da tutti e credo
gli sia difficile lasciare un percorso, così tanto complesso.
Vorrei ci sia il miglior presidente della Repubblica per gli
italiani; ho una mia idea…”. Parla così Marzia Ferraioli,
deputata di Forza Italia che il prossimo 24 gennaio, per la
prima volta, sarà chiamata ad eleggere il capo dello Stato.
Per la forzista, l’attuale premier deve restare alla guida del
governo per portare l’Italia fuori dalla pandemia ed avviare
un nuovo corso dopo le difficoltà di questi ultimi due anni.
Per la parlamentare azzurra non c’è dubbio: il partito punterà
su Silvio Berlusconi e lei seguirà le direttive della
coalizione, composta da Fratelli d’Italia e Lega, oltre che –
ovviamente – da Forza Italia. La prima votazione, dunque, il
24 alle 15 e si proseguirà nei giorni a seguire. Nei primi tre
scrutini corrisponde ai due terzi dei grandi elettori (672
voti), dalla quarta votazione è sufficiente la maggioranza
assoluta (505 voti). Con molta probabilità solo con la
maggioranza semplice ci sarà il post Mattarella che ha
rinunciato ad un mandato bis nonostante le insistenze di
alcuni partiti.

Onorevole, il 24 la prima votazione per l’elezione del Capo
dello Stato, una responsabilità importante perché è dal voto
dei parlamentari che, in qualche modo, dipende il futuro del
Paese…

“E’ un evento che richiede responsabilità e che, nel contempo,
emoziona.    Il peso della responsabilità si avverte e la
emozione incalza”.
Il centrodestra   si presenterà compatto, puntando sullo storico
leader di Forza    Italia, Silvio Berlusconi. Crede possa essere
il nome giusto     per il post Mattarella, in un momento così
delicato per il   Paese?

“Non posso prevederlo, ma, in qualità di deputato osservo e ho
una mia idea, che tengo per me; posso auspicare il meglio al
Presidente Berlusconi, ma non so quanto possa valere la mia
intuizione”.

Secondo lei quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere
il futuro presidente della Repubblica? E cosa dovrebbe o
potrebbe fare per riportare l’Italia agli antichi splendori?

“Gli splendori … purtroppo sono oscurati da una Pandemia che
ancora incombe. Il disagio persiste ed è difficile immaginare
futuri rosei nell’immediato. Il prossimo Presidente della
Repubblica dovrà affrontare eventi non facili e abbiamo
bisogno di persone che si impegnino, che siano imparziali, che
sappiano far politica, e che sappiano anche rapportarsi con le
persone. Occorrono attenzioni e sensibilità”.

Come valuta l’operato del Draghi?

“Draghi è una persona eccezionale, stimata da tutti e credo
gli sia difficile lasciare un percorso, così tanto complesso.
Vorrei ci sia il miglior presidente della Repubblica per gli
italiani; ho una mia idea…”.

Dopo l’elezione del Capo dello Stato, secondo lei, occorre
tornare al voto o seguire la scadenza naturale del mandato?

“No, non esiste il voto in questo momento storico, perché
occorre portare avanti il lavoro già avviato. È già difficile
ritrovarsi in una pandemia che impedisce di muoverci; ho
lavorato da casa, facendo quanto nelle mie possibilità ma non
sono riuscita a rapportarmi con le persone anche a causa del
lockdown. Spero che questo scorcio di legislatura, ci dia la
possibilità di portare a termine il nostro lavoro”.
È in corso ancora lo scontro tra il governatore De Luca e il
governo per le scuole in presenza…

“De Luca ha piena responsabilità in tema di sanità e sa anche
quanto sia difficile assumere decisioni diverse da quelle
statuali. Inevitabile è, dunque. il dialogo tra Stato e
Regioni. E anche su questo aspetto occorrono concordia e
dialoghi”.

Gelmini: “La Campania non ha
bisogno di showman, Caldoro
garanzia di competenza”
”

Stefano Caldoro è garanzia di competenza, è garanzia di
serietà e di concretezza. Io credo che la Campania non abbia
bisogno di uno showman, ma che abbia bisogno di qualcuno che
prenda a cuore il suo destino, il suo futuro, e che sappia
costruire buone politiche”. Lo ha detto Mariastella Gelmini,
capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando
al Giffoni Film Festival, a Giffoni Valle Piana
(Salerno). “Stefano Caldoro è un uomo di esperienza, che ha
fatto della competenza la sua cifra. Io sono in Campania oggi
anche per presentare la lista di Forza Italia a Caserta e per
sostenere il nostro candidato. Qui come in tutta Italia il
centrodestra si presenta unito, mi auguro che Forza Italia e
la nostra coalizione possano vincere questa importante sfida,
nell’interesse dei cittadini campani che hanno diritto a più
lavoro, a più infrastrutture, e a una regione efficiente e
snella”.
Regionali     2020,    otto
candidati per una poltrona
Sono 8 i candidati alla presidenza della Giunta regionale
della Campania. A sfidare l’uscente Vincenzo De Luca
(sostenuto da 15 liste) ci saranno Stefano Caldoro, candidato
del centrodestra e gia’ presidente della Regione Campania dal
2010 al 2015, Valeria Ciarambino del M5s, il candidato di
Potere al Popolo, Giuliano Granato; del Terzo Polo, Sergio
Angrisano; di Terra, Luca Saltalamacchia, della lista
Naturalismo, Giovanni Nappi e del partito delle Buone Maniere,
Giusepe Cirillo. Per Caldoro e De Luca sara’ la terza sfida
per la presidenza della Giunta regionale della Campania. La
prima e’ del 2010 quando vinse Caldoro, poi nel 2015 quando e’
risultato vincitore l’ex sindaco di Salerno ed infine quella
fissata per il prossimo settembre.

Ecco tutte le liste in campo:

PD: Canfora Marinella, Amabile Tommaso, Buonomo Michele,
Longanella Anna, Petrosino Vincenzo detto Enzo, Picarone
Franco, Sabia Gina, Siani Margherita, Valiante Simone.

Più Europa    in Campania: Stefania De Martino, Genua Antonio,
Iandiorio      Francesco Marino, Robertazzi Olga, Cataneo
Antonella,     Grieco Gianluigi, Crucio Giacinto, Vicinanza
Alessandra,    Longobardi Giuseppe.

Italia Viva: Tommaso Pellegrino, Domenico Mazzeo, Antonio
Cuomo detto Tonino, Francesco Longanella, Ernesto Sica,
Gaetano Montalbano, Elvira Serra, Patrizia Longobardi, Anna
Botta.

De Luca presidente: Cappelli Angelo, Cascone Luca, Castagna
Carla Alessia, Catalano Mario, Cavaliere Vincenza detta Enza,
Comunale Daniela, Fiammenghi Katiuscia detta Katia, Giordano
Antonio, Iosca Renato.

Campania Libera: Bellissimo Gabriella, Cioffi Olga, Fiore
Aniello detto Nello, Fogliame Virgilia, Malfeo Romina,
Piccininno Fabio, Rizzo Marco, Savastano Giovanni detto Nino,
Squitieri Maria Laura.

Psi: Bisogno Monica, Bottone Salvatore, Di Cerbo Antonello,
Guzzo Giovanni, Maffia Fulvio, Rosciano Emiliana, Sabatella
Luca, Sica Antonietta, Volpe Andrea.

Davvero Ecologia&Diritti: Andrea Cretella, Anna Casaburi,
Nicola Carrara, Giovanni Casella, Erika De Simone, Giuliano
d’Antonio, Vincenzo Ferrara, Raffaella Mammone, Vincenzo Sica.

Popolari-Fare Democratico: Corrado Matera, Maria Ricchiuti,
Giovanni Baldi, Gaetana Falcone, Antonio Fezza, Alfonso
Forlenza, Marta Gallo, Antonella Milite, Vincenzo Pellegrino.

Centro   Democratico:   Adinolfi   Vincenzo,   Albano   Giuseppe,
Cammarano Maria Teresa detta Teresa, D’Avenia Giovanni,
Gorrasio Angela, Montinaro Carlo, Pagano Lucia, Postiglione
Umberto, Scifo Emanuele.

Liberaldemocratici-Moderati per De Luca: Gennaro Aievoli,
Alessia Apuzzo, Attilio Coppola, Giuseppa Errico, Mario
Iannone, Giacomo Rosa detto Gianni, Lorenzo Santoro, Maria
Soriente, Antonella Vaccaro.

Noi Campani: Arena Salvatore, Della Rocca Mariarosaria,
Grattacaso Vincenzo, Guida Vincenzo, Guardigni Maria,
Marinello Domenica Francesca detta Nika, Parisi Sergio, Pica
Donato, Pisacane Maria Franca.
Forza Italia: Angelo Avallone, Roberto Celano, Lello Ciccone,
Antonietta Coraggio, Monica Giuliano, Francesco Marrazzo,
Monica Paolino, Annamaria Palumbo, Costabile Spinelli

Fratelli d’Italia: Nunzio Carpentieri, Imma Vietri, Giovanni
Fortunato, Antonella Ianniello, Carlo Fabio Ferrigno,
Alessandro Roberto Arpaia, Vitantonio Marchesano, Francesco
Bellomo, Giusy Sorgente.

Lega: Aurelio Tommasetti (capolista), Gisella Botticchio,
Valentino di Brizzi, Immacolata Famularo, Attilio Pierro,
Dante Santoro, Anna Pia Strianese, Sebastiano Odierna, Renato
Vicinanza.

Caldoro presidente: Campochiaro Bruno, Conforti Giuseppe, Cupo
Paola, De Cristofaro Lucia, Gallotta Donato, Iuorio Giovanni,
Raele Giuseppina, Scotillo Rolando, Vitagliano Raffaele.

Identità Meridionale-Macroregione Sud con Caldoro Presidente:
Pinelli Ciro, Balzano Maria, Barese Vincenzo, Bianco Domenico,
Migliore Giuseppe, Marchese Giuseppe, Miele Fabio Cristian,
Pinto Daniela, Vitolo Ciro.

Alleanza    di   centro:      Raffaele    Gallotta,   Francesco
Casciano, Giuseppina Crescenzo, Antonio Fernicola, Aniello
Gaito, Donatella Martuscelli, Samantha Memoli, Mario
Romanelli, Maria Francesca Sproviero.

Movimento    5   Stelle,      Valeria    Ciarambino   candidata
presidente: Cammarano Michele, Virtuoso Francesco, Farina
Enrico, Milite Pasquale, Paolucci Fabio, Petrosino Alessandra,
Bufano Carmela, Panico Cosimo, Di Benedetto Grazia.

Terzo Polo, con Sergio Angrisano candidato presidente: Emilia
Giordano, Lucio Iuliano, Teresa Arpaia, Giovanni De Lauso,
Mario Soldovieri, Giuseppina Minutoli, Stefania Pacifico,
Angelica Visconti,  Lucio Caruccio.

Potere al Popolo con Giuliano Granato candidato presidente:
Nicola Catania, Pio Antonio De Felice, Adelaide Sara Cavallo,
Benedetto De Maio detto Dino, Mariema Faye, Filippo Isoldi,
Marco Manna, Clementina Sasso.
Terra, con Luca Saltalamacchia candidato presidente: Francesco
Mari, Nicola Comanzo, Aniello De Felice detto Nello, Francesco
Turco, Nello Iovine, Gerardina Gabriele detta Dina, Maria
Rosaria Ciao, Rosa Mazzarella, Teresa Vicidomini.

    giuseppe cirillo
                             Nappi
                                            sergio angrisano

    Giuliano Granato
                              Luca
                                                 Valeria
                         Saltalamacchia
                                               Ciarambino

    Stefano Caldoro
                        Vincenzo De Luca
Fasano: «Non farò mancare
sostegno»   Sangiuliano in
pole, in calo Caldoro
di Andrea Pellegrino

Le dimissioni erano state già annunciate ai dirigenti
provinciali e regionali ma sono state formalizzate solo
qualche ora fa. Prima del commissariamento generale di Forza
Italia in Campania. Ma Enzo Fasano, attuale deputato azzurro
annuncia: «Non farò mai mancare il sostegno a Forza Italia e
al centrodestra». Mesi complicati quelli per Fasano a Salerno
diviso tra i carfaniani e i caldoriani, in una storica guerra
accentuatasi ora in vista delle elezioni regionali. Ora la
guida passa nelle mani di Domenico De Siano che dovrà gestire
la fase elettorale, compresa la composizione delle liste.
«Avevo anticipato a molti dirigenti e colleghi parlamentari in
tempi non sospetti – spiega Enzo Fasano – la volontà di
favorire un ricambio al vertice del coordinamento provinciale
di Forza Italia Salerno. Prevedendo, però, un approfondimento
e un percorso più partecipato e concordato. In ogni caso
prendo atto di quanto deciso e non farò mancare a Forza Italia
e al centrodestra, nel quale mi riconosco da sempre, un
contributo importante sin dalla prossima campagna elettorale
per le Regionali in Campania».

IN POLE SANGIULIANO

Ma l’operazione Berlusconi in Campania non avrebbe fatto
calare le quotazioni di Gennaro Sangiuliano sempre più
piazzato rispetto a Stefano Caldoro nella corsa verso Palazzo
Santa Lucia. Sangiuliano, svestito dai panni leghisti,
potrebbe convincere anche alcuni forzisti campani,
coinvolgendo così anche l’ala di Mara Carfagna il cui veto
pende esclusivamente su Stefano Caldoro. Nei prossimi giorni i
neo commissari campani, dunque, avranno l’obiettivo di
rimettere in piedi la coalizione e avviare la campagna
elettorale. Già questa mattina, acquisiti i risultati delle
suppletive di Napoli ci sarà un quadro politico più chiaro. I
NOMI IN CAMPO A Salerno si va verso un recupero di Salvatore
Gagliano, già consigliere regionale, che potrebbe ritornare
alla politica attiva sotto la bandiera azzurra. Si parte
comunque dall’uscente Monica Paolino, moglie dell’ex sindaco
di Scafati, Pasquale Aliberti. Posto in caldo per Lello
Ciccone e Roberto Celano, quest’ultimo consigliere comunale di
Salerno. Poi Costabile Spinelli, sindaco di Castellabate
mentre resta in piedi l’incognita Ernesto Sica, sempre più
distante dalla Lega di Matteo Salvini.

«C’è volontà di camminare
insieme, restituiamo immagine
unitaria»
di Adriano Rescigno

Sabato sera il tavolo congiunto del centrodestra per fare il
punto della situazione sui venti comuni al voto. «C’è la
volontà di avanzare tutti insieme», commenta al termine il
senatore azzurro Vincenzo Fasano. . L’incontro – a cui hanno
preso parte l’onorevole Enzo Fasano, coordinatore provinciale
di Forza Italia, l’onorevole Nino Marotta, commissario
provinciale dell’Udc, Nicholas Esposito, coordinatore
provinciale della Lega, Alfonso Baviera e Luigi Cerruti per
Cambiamo con Toti e i portavoce provinciali di FdI Imma Vietri
e Ugo Tozzi – è stato proficuo ed ha rispettato le aspettative
di tutti i partecipanti, perché da tutte le componenti è stata
espressa la volontà di collaborare in vista delle elezioni
amministrative della primavera prossima, con l’obiettivo di
trovare candidature unitarie nei Comuni chiamati al voto. Al
termine dell’incontro la quadra, come già preannunciato, non è
stata trovata anche alla luce del fatto che il centrodestra
ancora deve trovare un nome per il suo candidato alla
presidenza della regione Campania, che però con molta
probabilità sarà Stefano Caldoro. A far il punto della
situazione, al termine dell’incontro è stato il senatore
Vincenzo Fasano, che chiosa: «Dobbiamo riaggiornarci,
questione di pochi giorni, l’importante è che abbiamo
restituito un’immagine unitaria al centrodesta in provincia di
Salerno». Cava de’ Tirreni, Eboli e Pagani i nodi più
importanti da sciogliere per gli addetti ai lavori, visto che:
«Su Cava de’ Tirreni – dice Fasano, c’è l’avvocato Murolo che
ha avanzato la candidatura, ci sono convergenze, ma il quadro
ancora deve delinearsi. Su Eboli siamo in alto mare perchè
nessuno si è espresso. L’altra volta ci siamo divisi, adesso
cerchiamo un nome condiviso». Rimane spinoso anche il caso
Pagani: «Siamo appesi alla decisione del sindaco uscente. Se
si ricandida Gambino? Vediamo». Dal suo canto Forza Italia dei
20 comuni chiamati al voto ha avocato a se la scelta del
candidato della coalizione, il dirigente di Forza Italia
Francesco D’Antuono: «Ha sempre lavorato bene per il partito –
conclude Fasano – e noi abbiamo la volontà di valorizzare il
suo impegno con la candidatura a sindaco».

Caldoro scalda i motori: “Con
De Luca siamo ultimi”
di Andrea Pellegrino
Scalda i motori in attesa dell’ufficializzazione, nonostante
l’investitura da parte di Silvio Berlusconi. Stefano Caldoro
pensa al futuro della Regione Campania, bocciando pesantemente
i cinque anni di governo regionale guidato da Vincenzo De
Luca.

Siamo alla vigilia di una campagna elettorale, i sondaggi
segnano un vantaggio del centrodestra, è pronto per questa
nuova avventura?

«Non è una partita personale, non è una vicenda dei singoli. È
la grande sfida di una squadra che deve essere unita e coesa.
Pronta a rilanciare questa Regione con un programma fatto di
cose concrete. Poi verrà il ragionamento sui ruoli. I
sondaggi, che leggono la realtà campana, ci danno avanti
perché c’è una coalizione credibile e perché questa Sinistra
ha fallito».

Come immagina la sua coalizione? Di recente ha ricevuto
numerosi attestati di stima da parte degli alleati. Ma manca
l’ufficializzazione nonostante l’investitura di Berlusconi.

«Immagino semplicemente una squadra. La stessa che ha fatto
una opposizione intelligente sui temi e che ha il dovere di
allargarsi a tanti dirigenti ed amministratori, alla società
civile. Ma ripeto che non è una partita personale. Ho
ringraziato Berlusconi per le parole di stima e l’indicazione
ed attendo le determinazioni del tavolo nazionale con gli
alleati. Nel frattempo continuiamo il lavoro. Con gli
amministratori, con i militanti, interrogando e coinvolgendo
le professioni».

Sanità, ambiente, trasporti: come sono stati i cinque anni di
Vincenzo De Luca?

«Ho avuto modo di dirlo in Consiglio regionale. Su questi temi
e su altri – e penso alle grandi macroaree di intervento,
rischio povertà, reddito, occupazione giovanile, salute,
assistenza sociale, trasporti e rifiuti – siamo ultimi in
Italia. Lo certificano osservatori terzi come Banca d’Italia,
Svimez ed Eurostat che ci pone fanalino di coda in Europa. È
questo il bilancio di questi ultimi cinque anni».

Il governatore in carica non ha mai risparmiato accuse alla
sua gestione, soprattutto su trasporti e sanità, vuole
controbattere?

«Siamo ultimi con questa Giunta. Parlano i dati e le ricordo
che con il buon governo del centrodestra, in un contesto
difficile, abbiamo recuperato su tutte le aree di intervento.
Abbiamo fatto miracoli veri e parlato ai campani con il
linguaggio della verità. Senza inutile propaganda. Abbiamo
dato credibilità alla Campania e rimesso i conti in ordine,
nel bilancio ordinario e nella sanità. Abbiamo impresso una
svolta nell’utilizzo dei fondi europei, tagliato gli sprechi».

Gli ultimi eventi climatici hanno mostrato una fragilità del
territorio. Tra tutti la Costiera Amalfitana, che è stata
pesantemente danneggiata. Quale programma per salvaguardare i
territori?

«Bisogna utilizzare bene e meglio i fondi europei. Lo abbiamo
fatto e torneremo a farlo. Sarà necessario puntare sulla
prevenzione e sul monitoraggio del territorio. La Giunta
regionale ha grandi responsabilità sulle frane che hanno
fortemente penalizzato la costiera amalfitana e tanti centri
della provincia. Noi, con l’assessore Cosenza, avevamo
preparato in Arcadis dei tecnici, delle vere sentinelle per il
presidio territoriale. Una vera scuola organizzata con il
Dipartimento Nazionale di Protezione civile, con la Scuola
regionale, con l’Ordine degli ingegneri e quello dei geologi.
Figure che dove- vano essere messe a disposizione dei Comuni.
Un errore non seguire questa strada».

Aeroporto di Salerno: sostanzialmente si è tornato al punto di
partenza, immaginando una fusione con Napoli.

«L’aeroporto di Salerno è stato inserito nel piano nazionale
aeroportuale all’epoca della mia Giunta e con quella
provinciale guidata dall’ottimo Edmondo Cirielli. Il bando,
immaginato all’epoca e validato da Enac, Mit e Mef, ha sempre
previsto un investimento economico per chi volesse gestirlo,
secondo le direttive degli enti citati. Con la giunta De Luca
e con la fusione scompare del tutto l’obbligo per il gestore
di investire ed in più si confermano i 40 milioni di euro
pubblici appostati per l’aeroporto dal governo Renzi nel
decreto sblocca Italia. Difatti oggi il gestore può utilizzare
quei fondi per allungare la pista ma non ha obblighi
ulteriori».

Nuovo “Ruggi d’Aragona” di Salerno, cosa pensa e soprattutto
secondo lei ci sono i presupposti affinché venga realizzato e
completato?

«Non serve investire sul mattone ma intervenire per migliorare
la qualità delle prestazioni. Serve procedere, perché è
possibile grazie all’azione avviata nel 2010, alle assunzioni
di giovani medici ed infermieri. Serve stabilizzare i precari
e non fare ‘regali’ ai soliti noti».

Un ultimo pensiero: un ricordo di Marta Naddei, recentemente
scomparsa a seguito di un tragico incidente stradale. In
diverse occasione ha partecipato agli eventi organizzati per
presentare l’ebook “Il sistema Salerno”.

«Ho conosciuto Marta in diverse occasioni ed ho apprezzato il
suo stile, la serietà, la passione e la voglia di conoscere i
temi. Ha scritto a Salerno pagine di giornalismo dal grande
valore, vere e coraggiose».
«Non possiamo consegnare la
Campania agli affaristi della
Lega»
di Erika Noschese

«Come cittadini della Cam- pania siamo seriamente pre-
occupati per l’inquietante scenario che ci restituiscono
alcuni sondaggi in vista delle prossime regionali». A puntare
il dito contro il centrodestra, in vista delle prossime
elezioni regionali, è la capogruppo in Regione Campania del
Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino che punta il dito
contro il candidato alla carica di go- vernatore Stefano
Caldoro e contro la Lega. Al centro della polemica la
questione Lega: secondo la Ciarambino, infatti, Caldoro
presidente significherebbe «consentire che la nostra terra sia
governata da chi oggi rappresenta il centrode- stra in Italia
equivale a con- segnarla a partiti come la Lega che, fingendo
ipocrita- mente di eliminare la parola Nord dal simbolo,
avrebbe finalmente vita facile nel- l’opera di smantellamento
e delocalizzazione delle no- stre imprese a tutto vantag- gio
del Nord». Per la capogruppo del Movi- mento 5 Stelle a
Palazzo Santa Lucia, il partito gui- dato a livello nazionale
da Matteo Salvini è «una forza politica rappresentata da gente
che da decenni si prende gioco del nostro no- bile dialetto,
delle nostre tra- dizioni, della nostra millenaria cultura e
che punta allo smantellamento dei nostri servizi essenziali
nell’ambito di un più ampio piano di autonomia diffe-
renziata». Da qui, dunque, l’attacco di- retto sulla vicenda
rifiuti, tema ancora oggi estrema- mente delicato: «con la
Lega al governo della Campania si aprirebbero le porte a in-
ceneritoristi e affaristi dei ri- fiuti, che finirebbero la
loro opera di avvelenamento di una terra già devastata dagli
scarichi abusivi prodotti delle imprese del Nord. Salvini, del
resto, non ha mai fatto mistero di preten- dere almeno un
inceneritore per ciascuna provincia della Campania,
nell’esclusivo in- teresse di chi gestisce im- pianti di
questo tipo, a cominciare da A2A di cui il segretario della
Lega è risul- tato essere uno degli azioni- sti». Una sorta di
appello, quello lanciato dalla consigliera pentastellata, che
di fatto chiede di non cedere al cen- tro destra: «Non
possiamo consegnare la nostra terra a una coalizione che
esprime il maggior numero di espo- nenti coinvolti in indagini
e processi per voto di scambio politico-mafioso, alcuni dei
quali siedono oggi in Consi- glio regionale – prosegue la
Ciarambino – Né possiamo permettere che, dopo il falli- mento
certificato di De Luca e di Caldoro prima di lui, che hanno
precipitato la no- stra regione agli ultimi posti in tutti gli
indici di vivibilità, la Campania sia governata per cinque
anni da Mara Carfagna, l’amica di Berlu- sconi tenuta in
formalina nell’operazione che vede oggi un usurato Caldoro im-
molato per la causa, nel- l’ambito di una squallida strategia,
nell’attesa che il nome dell’ex ministra berlu- sconiana sia
tirato fuori come il coniglio dal cilindro. Confidiamo in un
rigurgito di dignità dei cittadini di questa terra, che siamo
certi non consentiranno di essere rappresentati dai nemici nu-
mero uno della Campania. Ovvero, da un esercito di af-
faristi, imputati e rappresen- tanti di lobby di potere che
hanno a cuore esclusiva- mente i loro interessi e non certo il
bene della colletti- vità e che hanno visto lievi- tare i loro
consensi attraverso una becera propa- ganda di disprezzo e
odio per il Sud, la Campania e il popolo napoletano».

«Caldoro? E’ il candidato di
Cesaro e De Siano»
di Andrea Bignardi

“Nessun veto su Caldoro ma serve rinnovamento”. Così la
vicepresidente della Camera dei Deputati Mara Carfagna è
intervenuta in occasione del consueto brindisi augurale
organizzato dal coordinamento provinciale di Forza Italia
Salerno. Un evento che suona come un’anteprima della
presentazione della nuova associazione, Voce Libera, che si
terrà venerdì nella Capitale. Obiettivo della Carfagna è
quello di rilanciare l’azione dei moderati nel centrodestra e
al contempo assumere un ruolo da protagonista nella corsa
verso le Regionali. Una tornata elettorale che dovrebbe
vedere, a meno di sorprese, Stefano Caldoro candidato della
coalizione di centrodestra alla guida di Palazzo Santa Lucia.
La parlamentare salernitana non ha espresso contrarietà a
Caldoro ma al tempo stesso ha sostenuto l’esigenza di un
rinnovamento richiesto – a sua detta – da una parte cospicua
di dirigenti e militanti azzurri. “C’è una parte di partito
che crede che bisogna rinnovare e offrire agli elettori
campani dinamiche nuove – ha dichiarato la Carfagna – Sarebbe
la terza sfida tra Caldoro e De Luca. Quella delle regionali è
una straordinaria occasione per privilegiare unità”. Toni
pacati, nonostante il duello interno alle correnti, con il
coordinamento regionale guidato da Domenico De Siano che
secondo la Carfagna sostiene insieme a Luigi Cesaro con forza
la candidatura di Caldoro. “Naturalmente siamo pronti a fare
la nostra parte – ha poi infatti aggiunto la Carfagna –
Proviamo ad allargare il campo, ma pronti a riconoscere a
Caldoro tutte le qualità che gli ho personalmente sempre
riconosciuto, siccome l’ho appoggiato con convinzione sia nel
2010 che nel 2015”. Il richiamo della Carfagna sembra dunque
essere orientato a maggior collegialità nella scelta del
percorso da seguire, senza scartare l’ipotesi primarie,
“purché siano organizzate per evitare condizionamenti e
infiltrazioni di ogni tipo”. Nessuna spaccatura né sul piano
regionale né su quello nazionale, dove la vicepresidente della
Camera ha più volte preso le distanze dalla linea del Cav
giudicata troppo incline alle posizioni della Lega di Matteo
Salvini. “Voce Libera non disgregherà il partito – ha concluso
la Carfagna – Il nostro obiettivo sarà non quello di togliere
ma di aggiungere, di aggregare, di rivitalizzare l’area del
centrodestra, anche per aggregare mondi che hanno fatica ad
indossare una casacca di partito”.

Il brindisi/ Il Natale unisce i forzisti salernitani

Un brindisi augurale con la grande famiglia azzurra
salernitana. Lo spirito del Natale ha unito la stragrande
maggioranza del coordinamento provinciale azzurro per il
consueto appuntamento prenatalizio. Dopo l’incontro con la
stampa nella sede del coordinamento provinciale in via Dei
Principati, infatti, la vicepresidente della Camera si è
spostata, insieme a dirigenti e militanti, presso la saletta
interna della Boutique dei Sapori, un popolare locale sito
nelle immediate adiacenze della sede azzurra. Come ogni anno
la cerimonia è stata vivace, con i militanti uniti dalla
ricerca di un incontro con la vicepresidente della Camera, uno
scambio d’idee, nel caso dei più giovani di un selfie da
scattare. Presenti alla cerimonia prenatalizia sono stati,
oltre ai parlamentari Gigi Casciello, Enzo Fasano e Marzia
Ferraioli, anche il consigliere provinciale Roberto Celano,
una nutrita rappresentanza del coordinamento provinciale, tra
cui spiccavano i volti di Pasquale Marrazzo, Sonia Senatore,
Rossella Sessa, Vittorio Acocella, Valerio Longo, Francesco
Pastore. Tra gli altri, sono stati presenti anche Antonio
Ilardi, già candidato alle elezioni europee dello scorso
giugno, e Guido Milanese, che già nel recente passato si era
riavvicinato alla bandiera azzurra. Assenti invece i
“caldoriani”, che hanno così preso ulteriormente le distanze
dalle posizioni della Carfagna sostenendo la candidatura
dell’ex governatore della regione.
Il Cav conferma Caldoro Mara
insiste per il no
di Andrea Pellegrino

Il nome sulla scrivania di Silvio Berlusconi resta quello di
Stefano Caldoro. Anche durante il vertice ad Arcore, il
Cavaliere avrebbe ribadito la sua scelta: ricandidare Caldoro
alla Regione Campania. Un nome non condiviso dalla schiera di
Mara Carfagna e da Clemente Mastella alla ricerca di nuovo
candidato. Si racconta che proprio mentre era in corso un
vertice ad Arcore tra i leader del centrodestra, un gruppo di
parlamentari si riuniva a Montecitorio con Mara Carfagna. Tra
questi, i salernitani Gigi Casciello, Marzia Ferraioli ed Enzo
Fasano (coordinatore azzurro in provincia di Salerno), oltre
il sindaco di Benevento Clemente Mastella, da tempo ostacolo
sulla strada dell’ex governatore. I dissidenti avrebbero posto
una questione di metodo e di sostanza. «Il candidato –
avrebbero fatto sapere – va scelto coinvolgendo tutti gli
azzurri». In particolare, il gruppo campano avrebbe chiesto
all’ex ministro alle pari opportunità Mara Carfagna di
rappresentare le loro istanze a Berlusconi e di informare il
coordinatore regionale De Siano, che presto potrebbe convocare
tutti i deputati e senatori campani di Fi per fare il punto
della situazione. De Siano, però, insieme al senatore Luigi
Cesaro, è pronto a sostenere l’ex governatore, rispettando
così l’indicazione di Silvio Berlusconi. I più vicini al
Cavaliere, infatti, avrebbero dimostrato che il metodo non è
altro che quello utilizzato alle ultime elezioni politiche. Lo
stesso, insomma, che avrebbe eletto gli stessi dissidenti alla
Camera dei Deputati, sotto la bandiera di Forza Italia.
Intanto il nome di Caldoro resiste. Ed anche la Lega di Matteo
Salvini si ammorbidisce intorno alla figura dell’ex
presidente. Per Salvini è necessario risolvere il nodo legato
alle altre regioni chiamate al voto, prima del disco verde su
Caldoro. Ma nessuna pregiudiziale sul nome. Così come ci
sarebbe il via libera da parte dei Fratelli d’Italia, con lo
stesso Edmondo Cirielli, candidato indicato alla presidenza da
Giorgia Meloni, pronto al passo indietro a favore di Caldoro.
Insomma, la guerra politica è tutta interna a Forza Italia,
innescata da una parte che da tempo vive con insofferenza
all’interno delle mura azzurre. Tant’è che la via verso Renzi
non sarebbe completamente sbarrata. Vale per la Carfagna ma
anche per Clemente Mastella, forse il primo a guardare con
interesse al nuovo progetto dell’ex presidente del Consiglio.
C’è da sciogliere il nodo
Carfagna Trattative in corso
su più fronti
di Andrea Pellegrino

Il nodo principale da sciogliere riguarda Mara Carfagna. A
quanto pare, l’accelerata di Silvio Berlusconi su Caldoro sia
dovuto proprio allo strappo tra il Cavaliere e l’ex ministro
alle pari opportunità. Le ultime dichiarazioni della
parlamentare salernitana e le repliche di Berlusconi a quanto
pare avrebbero aperto una frattura quasi insanabile. Al punto
che la Carfagna pare stia già pensando alla costituzione di
nuovi gruppi parlamentari. Fallita la trattativa con Toti,
alla Carfagna, sancita la frattura con Forza Italia, non
resterebbe che la strada solitaria, prima di immaginare un
accordo con Matteo Renzi, più volte “corteggiato” dopo la
costituzione di Italia Viva. Al momento Carfagna potrebbe
contare, a Salerno, sui fedelissimi Gigi Casciello e Marzia
Ferraioli. Secondo in- discrezioni, i due parlamentari
seguirebbero l’ex ministro incondizionatamente. La macchina di
Caldoro, intanto, avrebb e riacceso i motori, dopo
l’investitura di Berlusconi. La sua lista (Caldoro presidente)
sarebbe già in fase di allestimento. Si tratta con ex del
calibro di D’Acunzi e Gagliano. Occhi puntati sulla famiglia
ebolitana Cardiello, il papà Franco, ex senatore, e il figlio
Damiano, consigliere comunale. Dai socialisti in pole Fasolino
e Amatruda. Ciccone e Celano, invece, già vedono una
candidatura nella lista di Forza Italia. (
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