Mappe, Regno Unito e post pandemia: a Genova torna il Festival della Scienza con oltre 200 eventi in presenza
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1 Mappe, Regno Unito e post pandemia: a Genova torna il Festival della Scienza con oltre 200 eventi in presenza di Redazione 19 Ottobre 2021 – 14:33 Genova. Mappe è la parola chiave della XIX edizione del Festival della Scienza, in programma a Genova dal 21 ottobre al 1 novembre. Il festival propone un programma in presenza e un rinnovato palinsesto online. In dodici giorni a Genova vanno in scena 212 eventi in presenza con più di 350 protagonisti tra scienziati e personalità illustri. L’edizione di quest’anno rappresenta un vero e proprio labirinto di sfide, raccontate di nuovo in presenza con il caratteristico spirito multidisciplinare con 131 conferenze, 42 laboratori, 17 mostre, 9 spettacoli e 13 eventi speciali in programma in 26 luoghi della città e dedicato sia a famiglie e appassionati sia alle scolaresche. Sempre per gli studenti, è confermato e ampliato il progetto La scienza va in onda! realizzato grazie al supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo e in collaborazione con Orientamenti: un palinsesto completamente digitale composto da 59 attività online tra laboratori, incontri e visite guidate virtuali che prosegue, per la prima volta, anche dopo la conclusione del Festival in presenza, fino al 12 novembre. La scienza va in onda! è usufruibile dalle classi di tutta Italia dalla scuola primaria alla scuola media superiore, ed è composto da 34 digilab (laboratori interattivi condotti dagli animatori del Festival), 15 digitour (visite guidate virtuali all’interno dei centri di ricerca) e 9 digitalk (incontri Genova24.it -1/6- 02.12.2021
2 virtuali in cui ricercatori scientifici si raccontano). Quattro incontri danno il via al Festival giovedi 21 ottobre tra spazio, sport, fisica e musica, guidati da un fil rouge: l’eccellenza italiana. Alle 18 a Palazzo Ducale (Sala del Maggior Consiglio) il direttore dei Graphene Labs all’Istituto Italiano di Tecnologia Vittorio Pellegrini racconta le scoperte che hanno cambiato la vita umana, raccolte nel suo ultimo libro II lampo dell’elettrone. Sempre alle 18 ma a Palazzo della Borsa, Michele Cannoni, Giulio Giovanella e Alessandro Franceschetti svelano i retroscena “scientifici” dietro ai successi di Luna Rossa: le mappe del successo. Alle 18.30 a Palazzo Ducale (Sala del Minor Consiglio), il capo della Divisione di Strutture. Meccanismi e Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea Tommaso Ghidini spiega come l’uomo del nuovo millennio avrà un rapporto del tutto nuovo con il cosmo e di come l’Homo sapiens sapiens sia finalmente pronto per diventare Homo cælestis. Alle 21 a Palazzo Ducale (Sala del Maggior Consiglio) la Premiata Forneria Marconi incontra la (fanta)scienza in Chi sogna oggi pecore elettriche?. Una conversazione tra Franz Di Cioccio, Patrick Djivas e Alberto Diaspro che precede l’uscita del nuovo album della band progressive rock italiana, in un viaggio onirico tra gli spartiti della PFM e tra quelle “carte da decifrare” che consentono di capire il mondo che cambia rapidamente, grazie a nuove scoperte scientifiche e tecnologie innovative. La scienza mescola le carte e l’uomo disegna nuovi percorsi, che permettono di orientarsi tra dati, numeri, modelli e ipotesi. Guidati dalla parola chiave Mappe, gli argomenti affrontati dal Festival della Scienza numero diciannove sono numerosi ed eterogenei, a partire dal focus tematico dedicato alle neuroscienze e alla mappatura del cervello. Ampio spazio è stato dato anche anche alle mappe della terra e del cielo, prestando un’attenzione speciale all’ambiente e all’esplorazione dell’universo. Con il Regno Unito, paese ospite dell’edizione 2021, si parla inoltre di virus e di pandemia con uno sguardo al futuro, allargando gli orizzonti verso le nuove prospettive delle scienze della vita II Festival conferma il suo occhio attento verso la contaminazione tra scienza, arte e letteratura dedicando alcuni eventi a Dante Alighieri, in occasione della ricorrenza dei 700 anni dalla morte del sommo poeta. Genova è anche la prima tappa europea di Emotions, il Brain Forum itinerante organizzato da Brain Circle Italia e dedicato a Rita Levi-Montalcini in cui neuroscienziate provenienti dalle più prestigiose università e istituzioni internazionali mostrano gli aspetti scientifici che si celano dietro le emozioni. Protagonisti del Festival Grande attenzione è data ad alcune delle tematiche scientifiche più affascinanti e in continua evoluzione: l’astrofisica e l’esplorazione spaziale. Come l’Alpha Magnetic Spectrometer (AMS-02), il più grande rivelatore di particelle che opera nello spazio, agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale da dieci anni. Il Festival della Scienza festeggia questa ricorrenza in L’avventura di AMS con Samuel Ting (in collegamento streaming), vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1976 e inventore di AMS, con Ken Bollweg, ingegnere capo del Nasa Johnson Space Center e project manager di AMS e con Roberto Battiston, professore di Fisica Sperimentale dell’Università di Trento, uno dei massimi esperti mondiali di raggi cosmici. Ciliegina sulla torta il collegamento con l’astronauta e colonnello dell’Aeronautica Militare Luca Parmitano. Genova24.it -2/6- 02.12.2021
3 Nel programma l’esplorazione spaziale torna come tema portante in diversi incontri, tra cui la lectio Homo Caelestis di Tommaso Ghidini, capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea, e l’incontro Il futuro dello spazio con Mario Cosmo, direttore della Direzione scienza e ricerca dell’Agenzia Spaziale Italiana, Massimo Comparini, ceo di Thales Alenia Space, e Franco Ongaro, direttore del reparto Tecnologia, Ingegneria e Qualità dell’Agenzia Spaziale Europea e di Estec. Quando si parla di Spazio è importante ricordare anche le tante applicazioni dei dati ricavati dell’osservazione satellitare della Terra: ne trattano Laura Candela, dirigente di ricerca dell’Agenzia Spaziale Italiana, e la geofisica Carolina Aliano nell’incontro Ecco a voi COSMO-SkyMed!, in cui raccontano questo importante progetto di osservazione terrestre dallo Spazio, ma anche Arianna Traviglia, direttrice a Venezia del Centre for Cultural Heritage Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia, nella sua lectio magistralis Archeologia e Intelligenza Artificiale. I nuovi grandi progetti per lo studio dello spazio profondo sono invece protagonisti del dialogo tra Marica Branchesi, astrofisica specializzata in radioastronomia e Michele Punturo, dirigente di ricerca dell’Istituto Italiano di Astrofisica, nella conferenza Il lungo viaggio delle onde gravitazionali. Si arriverà mai su Marte? Mentre gli scienziati lavorano per questo, il fumettista Leo Ortolani (in collegamento streaming) racconta come il suo Rat-Man ci sia già andato nell’incontro Nello spazio nessuno può sentirti, insieme alla ricercatrice dell’Agenzia Spaziale Italiana Eleonora Ammannito. Infine, lo studio dello spazio può diventare filo conduttore di una vita dedicata alla ricerca e alla sua comunicazione al grande pubblico: lo racconta Maggie Aderin-Pocock, cosmologa e comunicatrice scientifica, conduttrice del programma televisivo scientifico della Bbc “The Sky at Night”, nella sua lectio Raggiungere le stelle. Lo studio del cervello e della mente è una disciplina che permette di spiegare molto delle azioni umane e delle relazioni interpersonali. Anche quest’anno sono quindi molti le neuroscienziate e i neuroscienziati presenti al Festival, che raccontano nei loro incontri ricerche d’avanguardia e nuove sfide: da Rodrigo Quian-Quiroga direttore del Centre for Systems Neuroscience all’Università di Leicester in Cosa ci rende umani?, a Dimitri Kullmann, neurologo e ricercatore, in Mappare l’attività del cervello epilettico; e da Sergio Della Sala, docente di neuroscienze cognitivo dell’Università di Edimburgo in Mappare l’attività del cervello epilettico, ad Alessandro Gozzi, direttore del Laboratorio di Neuroimaging Funzionale dell’Istituto Italiano di Tecnologia a Rovereto, nella conferenza Un autismo o tanti autismi?. Del cervello come sede delle emozioni e dei sentimenti e del cruciale contributo dato dalle donne alla ricerca neuroscientifica parlano invece Ruth Feldman, docente di Neuroscienze sociali dello sviluppo all’Interdisciplinary Center di Hertsliya (Israele), e Donatella Marazziti, considerata dalla rivista Class tra i 10 psichiatri più importanti d’Italia, nella conferenza Le mappe dell’amore nel cervello, tappa italiana di Emotions, brainforum itinerante a cura di BrainCircle Italia. Il Festival, una delle manifestazioni di divulgazione più longeve e seguite d’Italia, ricorda che, soprattutto in un periodo travagliato come quello che stiamo vivendo, è solo nella Scienza che possiamo trovare le risposte: lo spiega la senatrice Elena Cattaneo, farmacologa e biologa accademica nella sua lectio Armarsi di scienza e lo ribadiscono Naomi Oreskes, docente di Storia della scienza e Scienze della Terra dell’Università di Harvard (incontro solo online) nella presentazione del suo ultimo libro Perchè fidarsi della Scienza e Massimo Inguscio, già presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nell’incontro Come potrebbe essere il domani. La scienza che è strumento essenziale e affidabile durante e dopo situazioni drammatiche, Genova24.it -3/6- 02.12.2021
4 come la pandemia, e da esse permette di trarre delle lezioni sempre nuove e prendere decisioni sempre migliori: di questo si ragiona nella conversazione organizzata nell’ambito del progetto Paese Ospite Covid-19: gestire, studiare e modellizzare una pandemia, in cui intervengono Neil Ferguson, medico epidemiologo, Alberto Mantovani, professore emerito di Patologia Generale e vice rettore per la ricerca all’Humanitas University, e Paolo Vineis, professore ordinario di Epidemiologia Ambientale dell’Imperial College di Londra. Ma si può decidere senza sbagliare? Non sempre, ma la scienza aiuta a farlo: lo spiega Marcus du Sautoy, docente di matematica all’Università di Oxford nella sua conferenza Pensare meglio. Scienza che, anche se a volte viene percepita come complicata e inaccessibile, è spesso protesa alla semplicità: questa l’affascinante tesi proposta da Johnjoe McFadden, docente di Genetica molecolare alla University of Surrey, nella presentazione del suo libro La vita è semplice. Sempre molto ampio lo spazio dedicato alla ricerca medica e ad approcci terapeutici innovativi: ritorna finalmente in presenza al Festival l’immunologa Antonella Viola, con la lectio magistralis Danzare nella tempesta, un viaggio nella fragile perfezione del sistema immunitario, mentre Fabio Ciceri, direttore scientifico dell’Ospedale San Raffaele di Milano e tra i maggiori esperti in campo ematologico, si interroga sulle terapie più promettenti nella lotta contro i tumori nella conferenza Come batteremo il cancro. La sfida dell’immunologia e delle terapie CAR-T. Il tutto senza dimenticare i successi più recenti che le scienze della vita hanno ottenuto negli ultimi 20 anni, come per esempio la mappatura del genoma umano: ne parla Massimo Delledonne, professore ordinario di Genetica del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Verona nonché uno dei massimi esperti di tecnologie genomiche, nella conferenza La mappa del DNA. La promettente ricerca medica di frontiera e le applicazioni della tecnica Crispr sono invece la tematica attorno a cui si articola l’incontro di Anna Meldolesi, giornalista scientifica e curatrice del blog CRISPeRMania e Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica e Professore all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dal titolo Il futuro di CRISPR. In un periodo storico in cui sono cresciute l’attenzione e la sensibilità nei confronti del surriscaldamento globale e dell’impatto delle attività umane sui cambiamenti climatici, sono molti gli incontri dedicati a questi temi. Tra questi, Nicola Armaroli, dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche ed esperto di conversione dell’energia solare, e Alessandro Abbotto, già Direttore del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca, dialogano delle energie del futuro in La transizione energetica non può aspettare, mentre Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ripercorre la storia del clima nella lectio Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’equatore. In un futuro in cui ambiente e biodiversità sono sempre più a rischio, un aiuto inaspettato può venire dal mondo delle piante: del loro ruolo, dell’importanza della loro biomassa e delle affascinanti interazioni che hanno sviluppato con altre specie trattano Paola Bonfante e Caterina Visco in Simbiosi vegetale mentre Barbara Mazzolai, ideatrice di un robot ispirato alle piante, in Il futuro raccontato dalle piante rivela cosa si può imparare dal mondo vegetale. Anche quest’anno il Festival dedica uno spazio ai grandi temi sociali, con incontri che inducono a riflettere sul rapporto tra donne e scienza, come quello con Gabriella Greison, definita dai media la “Rockstar della fisica”, che racconta il suo nuovo progetto La teoria di Genova24.it -4/6- 02.12.2021
5 tutte, e l’incontro GiovediScienzaOFF – Scienza senza confini di genere, con le scienziate Silvia De Francia, docente di Farmacologia all’Università di Torino, giornalista, divulgatrice scientifica su temi di farmacologia e medicina di genere e Chiara Oppedisano, Ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che lavora all’esperimento Alice all’acceleratore Lhc del CERN. Invece nell’incontro Il pensiero bianco Lilian Thuram, ex calciatore, campione del mondo e d’Europa, fondatore dell’omonima fondazione che ha come obiettivo l’educazione contro il razzismo, insieme all’antropologo Bruno Barba espone il suo punto di vista sui meccanismi intellettuali che sono alla base del razzismo. Non potevano mancare, nell’anno delle celebrazioni dantesche, eventi dedicati al Sommo Poeta e alla scienza contenuta nelle sue opere: tra questi Dalle miniature celesti all’Astronomia. Viaggio immaginifico nella Divina Commedia, un originale approfondimento tra Scienza e Arte, con Sperello di Serego Alighieri, astrofisico e discendente di Dante, e Andrea Mazzucchi, ordinario di Filologia dantesca presso l’Università di Napoli Federico II; Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare racconta invece Dante e la scienza moderna, tra parole, musica e immagini, e Eugenio Coccia, astrofisico e rettore del Gran Sasso Science Institute guida il pubblico in viaggio tra Mappe di terra e mappe di cielo. Spingendosi ancora più indietro alla scoperta delle radici dell’umanità, l’archeologa Rebecca Wragg Sykes, Honorary Fellow della Scuola di Archeologia, Classica ed Egittologia dell’Università di Liverpool e il paleoantropologo Giorgio Manzi parlano di una una specie sottovalutata e poco conosciuta, nell’incontro Conoscere i Neanderthal. Spetta invece ad Albert Ammermann, professore di antropologia alla Colgate University e autore di ricerche fondamentali nel campo dell’archeologia ambientale nel Mediterraneo, e a Telmo Pievani, filosofo della scienza evoluzionista e grande amico del Festival, raccontare alcune tra le prime, grandi migrazioni in I Pionieri neolitici in Europa. Ritornano infine grandi scienziati già ospiti nelle edizioni passate del Festival e veri protagonisti della divulgazione della scienza come Amedeo Balbi, professore associato di astronomia e astrofisica presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con la sua lectio Inseguendo un raggio di luce, Alfio Quarteroni, matematico, docente del Politecnico di Milano e l’École Polytechnique Fédérale di Losanna e fondatore e direttore del Mox, con gli Algoritmi per un nuovo mondo, Gabriele Ghisellini, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica con E luce fu, Mario Livio, astrofisico e scrittore con il suo Galileo. Contro i nemici del pensiero scientifico e Luca Novelli, scrittore e disegnatore, giornalista e autore televisivo, che nella lectio Disegnare fa bene alla scienza svela l’importanza del disegno nella scienza e nel suo racconto. “Siamo felici e orgogliosi che il Festival della Scienza torni a Genova dopo i mesi complessi che hanno coinciso con la fase più dura della pandemia – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Un festival che non solo torna in presenza, come è sempre stato, ovviamente nel rispetto di tutte disposizioni di sicurezza, ma riesce anche in qualche modo a fare tesoro dell’esperienza dell’edizione 2020, che fu praticamente tutta online: dal 21 ottobre al 1° novembre vedremo infatti un appuntamento potenziato, che al ritorno in presenza somma una parte online rafforzata e arricchita. Si tratta di un evento che, oggi, assume una rilevanza forse ancora maggiore rispetto al passato: negli ultimi mesi è stata di fronte a noi in modo poderoso l’importanza della scienza nella vita di tutti noi, perché è Genova24.it -5/6- 02.12.2021
6 proprio grazie alla scienza, alla ricerca e alla fiducia in esse, se sono stati prodotti quei vaccini che ci stanno consentendo di tornare finalmente alla normalità”. “È una grande manifestazione che riparte in presenza mantenendo anche la parte on line – aggiunge l’assessore alla Cultura e alla Formazione Ilaria Cavo – Regione Liguria la sostiene convintamente sia perché è un evento culturale sia perché è un evento di orientamento per i giovani, gli studenti. Abbiamo più di 80 ragazzi impegnati al Festival in alternanza scuola lavoro e in più avremo tanti incontri in cui le scuole potranno partecipare nel confronto con gli scienziati. Il tema scelto, le mappe, verrà coniugato in tanti modi dalla mappa del cervello umano a quella del cosmo. È un Festival ricchissimo e mi auguro arrivi forte questo messaggio: appassionarsi alle materie stem, le discipline scientifico-tecnologiche, è strategico soprattutto per quanto riguarda le studentesse e più in generale per gli studenti, è il mercato del lavoro che lo chiede e non bisogna perdere l’occasione per ribadirlo”. Genova24.it -6/6- 02.12.2021
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