Malattie della pelle: cause e ambiti lavorativi - Edicola ...
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VDR in pratica Malattie professionali Malattie della pelle: cause e ambiti lavorativi Giuseppina Paolantonio - Consulente e formatrice in sicurezza del lavoro e del prodotto (*) Le malattie della pelle, tra le più frequenti in Europa, possono in molti casi risultare fisicamente meno lesive di patologie che colpiscono altri organi, ma comunque comportare effetti significativi sulla vita dei lavoratori interessati. Esse sono potenzialmente riconducibili a molti fattori di origine sia lavorativa che extralavorativa, e ciò rende difficoltosi sia la prevenzione, sia il riconoscimento del nesso causale. Pertanto, la prevenzione delle malattie professionali della pelle non è di semplice attuazione e richiede un approccio globale e della cooperazione tra competenze diverse, di tipo tecnico e di tipo sanitario, e che deve realizzare il coinvolgimento attivo dei lavoratori esposti. Inquadramento della tematica — il lavoro che richiede il contatto frequente con Le malattie professionali della pelle sono tra le prime acqua o il lavaggio frequente delle mani; tre malattie professionali registrate in Europa: rap- — l’esposizione ad agenti chimici; presentano, infatti, fino al 40% delle malattie corre- — l’esposizione alle radiazioni ultraviolette naturali. late al lavoro, con una perdita di produttività per più Poiché la maggior parte del lavoro prevede attività di 5 miliardi di euro all’anno (1). manuali, è molto probabile che venga coinvolta la La pelle è esposta a diversi fattori chimici, fisici e pelle delle mani. biologici, in ambito sia lavorativo che extralavora- Essendo la genesi di queste patologie multifattoriale, tivo, e questa commistione di sollecitazioni può con- nella loro distribuzione si osservano differenze di durre a diverse malattie il cui riconoscimento a fini di genere e di età: le donne risultano essere sensibilmente risarcimento è difficile. Gli stessi lavoratori colpiti più colpite degli uomini, e nei due gruppi ad essere non associano facilmente le malattie cutanee a spe- maggiormente affetti da patologie della cute o della cifiche condizioni di lavoro (2) e in generale non è sottocute sono soggetti di età inferiore ai 35 anni (3). molto diffusa la consapevolezza della gravita di questi Certamente nel caso delle donne può incidere il lavoro danni. di cura familiare, che coinvolge considerevolmente le Per gli stessi motivi, anche la prevenzione delle mani, con esposizione a svariati agenti chimici e ad malattie professionali della pelle non è di semplice agenti fisici quali acqua e freddo; una recente analisi attuazione e richiede un approccio globale e della dell’INAIL (4) evidenzia come le donne siano mag- cooperazione tra competenze diverse, di tipo tecnico giormente impiegate rispetto agli uomini in attività di e di tipo sanitario, e che deve realizzare il coinvolgi- lavoro che comportano la presenza dei fattori di rischio mento attivo dei lavoratori esposti. per le dermopatie professionali. La maggior parte di queste patologie è ascrivibile a 3 La Tabella 1 sintetizza gli esiti rilevati dal sistema di gruppi di fattori: monitoraggio delle malattie professionali Malprof (*) giuseppina.paolantonio@fastwebnet.it. causa positivo hanno inciso, nella media dei settori, per un con- (1) StanDerm (https://standerm.eu/), Common European stan- tributo sempre intorno al 7%; appaiono dunque fortemente sotto- dards on occupational skin disease prevention and patient mana- denunciate rispetto a stime competenti in materia (Nota 1). gement, è stato un progetto di ricerca finanziato dalla European (3) Dati provenienti dal sistema di sorveglianza delle malattie Cooperation in Science and Technology (COST), che si è chiuso professionali Malprof e richiamati in “Malattie della pelle: analisi nel 2017 dopo 4 anni di attività nell’ambito delle malattie della per comparti economici e professioni dei lavoratori”, INAIL, 2021. pelle, analizzandone l’eziologia, la suscettibilità individuale, la (4) INAIL, 2021, “Malattie della pelle: analisi per comparti sorveglianza epidemiologica e la ricerca clinica. economici e professioni dei lavoratori”. (2) Dal sistema Malprof dell’INAIL emerge che nel periodo 1999-2018 le malattie professionali della pelle con nesso di Igiene & Sicurezza del Lavoro 3/2022 143
VDR in pratica Tabella 1 - Segnalazioni di malattie professionali della pelle con nesso di causa positivo segnalate nel sistema Malprof nel periodo 1999-2018 Settore di attività economica (ATECO) (070) Tumori maligni della (270) Malattie della pelle pelle n. % n. % 01 - agricoltura, caccia e relativi servizi 93 34,4% 70 0,5% 02 - silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi connessi 2 0,7% 2 0,4% 05 - pesca, piscicoltura e servizi connessi 7 2,6% 2 0,3% 10 - estrazione di carbon fossile e lignite; estrazione di torba 1 0,6% 14 - altre industrie estrattive 4 1,5% 8 0,8% 15 - industrie alimentari e delle bevande 2 0,7% 80 1,4% 17 - industrie tessili - - 58 1,9% 18 - confezione di articoli di vestiario; preparazione e tintura di pellicce - - 22 1,3% 19 - preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, - - 72 3,9% borse, articoli da correggiaio, selleria e calzature 20 - industria del legno e prodotti in legno e sughero, esclusi mobili; - - 24 1,1% fabbricazione di articoli di paglia e materiali da intreccio 21 - fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di carta - - 15 1,6% 22 - editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati - - 16 2,8% 23 - fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combu- 1 0,4% 4 1,5% stibili nucleari 24 - fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 2 0,7% 89 5,2% 25 - fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche - - 52 2,5% 26 - fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non 3 1,1% 82 1,7% metalliferi 27 - produzione di metalli e loro leghe 4 1,5% 66 1,4% 28 - fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse 3 1,1% 336 2,6% macchine e impianti 29 - fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, compresi 5 1,9% 149 2,5% l’installazione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione 30 - fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi - - 1 3,4% informatici 31 - fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici n.c.a. 1 0,4% 42 2,6% 32 - fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le 7 5,1% comunicazioni 33 -fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di 10 5,6% strumenti ottici e di orologi 34 - fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 58 4,9% 35 - fabbricazione di altri mezzi di trasporto 2 0,7% 30 1% 36 - fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere - - 61 2,7% 37 - recupero e preparazione per il riciclaggio - - 3 0,9% 40 - produzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua calda 1 0,4% 3 0,3% 41 - raccolta, depurazione e distribuzione d’acqua 1 0,4% 1 0,5% 45 - costruzioni 49 18,1% 535 1,8% 50 - commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; - - 41 1,1% vendita al dettaglio di carburante per autotrazione 144 Igiene & Sicurezza del Lavoro 3/2022
VDR in pratica 51 - commercio all’ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e - - 18 1,1% motocicli esclusi 52 - commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di 1 0,4% 56 1,5% motocicli; riparazione di beni personali e per la casa 55 - alberghi e ristoranti 1 0,4% 70 2,7% 60 - trasporti terrestri; trasporti mediante condotte 1 0,4% 9 0,2% 61 - trasporti marittimi e per vie d’acqua - - 1 0,3% 62 - trasporti aerei 1 0,4% 1 0,9% 63 - attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di 3 1,1% 5 0,2% viaggio 64 - poste e telecomunicazioni - - 4 1,3% 65 - intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i - - 8 6,4% fondi pensione) 67 - attività ausiliarie della intermediazione finanziaria - - 2 7,7% 70 - attività immobiliari 2 0,7% 5 1,7% 71 - noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di beni per uso - - 2 3,1% personale e domestico 72 - informatica e attività connesse - - 1 0,9% 74 - altre attività professionali ed imprenditoriali - - 62 2,5% 75 - pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 6 2,2% 31 1,5% 80 - istruzione 4 1,5% 51 6,7% 85 - sanità e altri servizi sociali 22 8,1% 570 7,9% 90 - smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili - - 2 0,3% 91 - attività di organizzazioni associative n.c.a. - - 2 2,2% 92 - attività ricreative, culturali e sportive 9 3,3% 2 0,3% 93 - altre attività dei servizi 2 0,7% 452 15,1% 95 - servizi domestici presso famiglie e convivenze 2 0,7% 7 2,7% 99 - organizzazioni ed organismi extraterritoriali - - 2 2,1% non definito 36 13,3% 773 2,8% totale complessivo 270 100% 4.076 100% dell’INAIL relativamente alle patologie professio- d’aiuto nell’individuare la possibilità di problemati- nali della pelle. che cutanee; spesso si tratta infatti di esiti che Nel prosieguo si individueranno, suddivise per tipo- nascono dall’azione concomitante di più agenti chi- logia, le categorie delle principali malattie della cute mici che agiscono in modo sinergico, o di più fattori ed il loro nesso con i fattori di rischio occupazionale; compresenti - tra i quali l’umidità gioca un ruolo sono quindi riassunte le principali misure di riduzione fondamentale - o ancora di meccanismi di sensibi- del rischio. lizzazione anche individuali. Inoltre, a prescindere dall’annosa problematica della qualità delle schede di Malattie cutanee di origine chimica sicurezza dei prodotti chimici, piccole quantità di L’esposizione ad agenti chimici risulta essere una sensibilizzanti possono non essere segnalate in delle principali cause di malattie della cute. Non quanto non contribuiscono alla classificazione com- sempre la classificazione del prodotto può essere plessiva del prodotto. Igiene & Sicurezza del Lavoro 3/2022 145
VDR in pratica Nell’analisi effettuata dall’INAIL sui dati del sistema Svariati sono gli ambiti di lavoro a maggior rischio di Malprof (5), le dermatiti incidono per l’82% del DIC: parrucchieri ed estetisti, personale della sanità, totale delle malattie professionali accertate positiva- lavoratori dell’edilizia, addetti alle lavorazioni agri- mente; di queste, il 60% è di origine chimica. Sempre cole, nell’industria tessile, in quella alimentare e da questa analisi, il contatto con prodotti chimici nella ristorazione, nella produzione di gomma, utilizzati per motivi professionali è causa di dermatiti nella concia, nelle lavorazioni dei metalli inclusi i soprattutto per parrucchieri, manicure e specialisti processi di galvanica. delle cure di bellezza; al contatto con detergenti si Le misure di prevenzione devono necessariamente associano principalmente le dermatiti di operatori vertere a ridurre il più possibile le occasioni di con- sanitari e addetti ai servizi di pulizia; il contatto da tatto con l’agente responsabile (ammesso che sia alimenti emerge come causa di patologie cutanee in possibile individuarlo), prima che si verifichino der- pasticceri, gelatai, panettieri e pastai, cuochi (PRR = matiti. Certamente è di primaria importanza la razio- 23); l’uso di oli e grassi è un elemento di rischio a cui nalizzazione dei processi, con la minimizzazione dei sono esposti i lavoratori che utilizzano macchine quantitativi in uso e la messa a punto di procedure utensili. La categoria degli infermieri riporta invece operative per le attività che necessitano una mani- come caratteristiche l’orticaria, la dermatite da con- polazione o contatto diretto col prodotto. Il conte- tatto con farmaci e le allergie cutanee da altri mate- nimento del rischio alla sorgente, la segregazione ove riali, tra cui i guanti in uso. possibile, l’uso di presidi collettivi e la scelta di prodotti con stato fisico meno disperdibile - solita- Dermatite irritativa da contatto (DIC) mente misure considerate per il rischio per via ina- Si tratta della malattia cutanea professionale più latoria - sono ulteriori punti in grado di offrire un comune, che copre una forbice dal 50% all’80% dei contributo alla riduzione dei livelli espositivi anche casi: consiste nell’infiammazione della pelle nel per la via cutanea. punto di contatto con l’agente chimico scatenante, Naturalmente, è intuitivo comprendere come le che di solito è un agente fortemente irritante. Non è norme di igiene del lavoro e personali siano della sempre possibile distinguere la DIC dalla DAC (der- massima importanza per ridurre il livello del rischio. matite allergica da contatto, si veda nel prosieguo), in Particolarmente da ribadire la necessità di lavare la quanto possono presentarsi in modo molto simile e, cute presumibilmente esposta durante il lavoro prima inoltre, molti agenti irritanti possono possedere delle pause e al termine dell’attività. anche proprietà di sensibilizzazione cutanea; in L’uso di guanti sarà poi comunque inevitabile, ma effetti, DIC e DAC possono presentarsi insieme non deve mai essere considerato come la prima e/o (forma mista). D’altra parte, l’esposizione a sostanze unica soluzione. Su questo versante si riscontrano irritanti danneggia la funzione barriera della pelle, e purtroppo ancora molte carenze delle schede di ciò favorisce la sensibilizzazione. sicurezza, che dovrebbero individuare alla sezione Gli agenti chimici comunemente coinvolti nella 8 il tipo di guanti più appropriato e non solo come genesi della DIC includono acidi, alcali, solventi e classe/spessore, ma particolarmente in termini di detergenti, dipendentemente dal loro potere irritante materiale idoneo: ogni molecola o classe di mole- (evidenziato dalla classificazione) e dalla concentra- cole può infatti avere una propria specifica affinità zione in uso, oltre che dall’intensità del contatto richie- strutturale verso determinati materiali, vi sono sto. La probabilità di sviluppare una DIC è accentuata sostanze in grado di passare agevolmente attraverso dal mantenere le mani umide, come nelle attività in cui moltissimi materiali. Si tratta, in effetti, di informa- occorre lavorare con soluzioni acquose o anche indos- zioni obbligatorie che dovrebbero essere acquisite sare guanti per lunghi periodi di tempo. sperimentalmente dal produttore. Su questo ver- La dermatite atopica pregressa o presente è un forte sante negli ultimi anni la comparsa degli Scenari fattore di rischio per lo sviluppo di dermatite da di Esposizione allegati alle schede di sicurezza estese contatto professionale; ciò può essere utile nell’indi- (e-SDS) ha comportato un miglioramento della viduazione dei soggetti esposti che risultino maggior- qualità e accuratezza di queste informazioni, che i mente vulnerabili, per il tramite della sorveglianza produttori di sostanze chimiche devono anche sanitaria. inviare all’ECHA nel Chemical Safety Report sempre (5) INAIL, 2021, “Malattie della pelle: analisi per comparti economici e professioni dei lavoratori”. 146 Igiene & Sicurezza del Lavoro 3/2022
VDR in pratica previsto dal REACh. Per le miscele - che rappre- sensibilizzazione chimica, previa analisi delle schede sentano la gran parte dei prodotti chimici in uso nei di sicurezza dei prodotti. contesti di lavoro - la situazione rispetto a queste Va anche ricordata l’importanza dell’addestramento informazioni è ancora molto disomogenea. del personale rispetto all’uso dei guanti (come di ogni altro DPI): sapere come togliere un guanto senza Dermatite allergica da contatto (DAC) contaminare le mani può fare la differenza quando si Questa forma di infiammazione cutanea può svilup- parla di microdosi, insieme all’individuazione di tempi parsi dopo il contatto con agenti sensibilizzanti, e e spazi appropriati per la svestizione del personale. coinvolge una reazione cellulo-mediata del sistema immunitario ad insorgenza tardiva: di conseguenza, il Orticaria da contatto processo di sensibilizzazione può richiedere tempi Coinvolge sempre una reazione immunitaria, ma di variabili da poche settimane a mesi o addirittura tipo precoce, che generalmente nel giro di un’ora anni, senza segnali di preavviso. L’esito è invece conduce alla comparsa di pomfi e prurito nel punto di permanente, come in tutte le forme di sensibilizza- contatto con l’agente chimico sensibilizzante e nel zione, sebbene evitare ulteriori contatti con l’agente 40% dei casi anche di angioedema. La reazione locale chimico possa ridurre il livello di reattività. I segni può essere accompagnata da rinite allergica, congiun- clinici della DAC sono molto simili a quelli della tivite, asma e raramente anafilassi e può diventare DIC, ma le lesioni cutanee non sono necessariamente una forma estesa con anche manifestazioni sistemi- limitate al sito di contatto. che di tipo cardiovascolare (ipotensione anche L’allegato VI del Reg. (CE) 16 dicembre 2008, n. grave), respiratorio (dispnea, tosse) o gastroenterico 1272/2008/CE (c.d. CLP) che contiene la classifica- (dolori addominali, diarrea, vomito). zione armonizzata delle sostanze chimiche in UE Esiste anche una modalità non allergica (orticaria mostra 1.180 sostanze classificate come sensibiliz- diretta o non immunologica), in cui la sostanza chi- zanti verso la cute; di queste, i più importanti aller- mica innesca direttamente il rilascio di istamina nella geni professionali sono metalli e loro composti pelle: i casi più frequenti riguardano alcune endotos- (particolarmente cromo, nichel, cobalto), additivi sine batteriche, farmaci, mezzi di contrasto, alimenti, per gomme e plastiche, resine, alcuni pigmenti per punture di insetto. il tessile, composti isocianati usati nella produzione di L’orticaria è un’affezione frequente: il 15-20% della schiume e mobili imbottiti, biocidi e disinfettanti popolazione generale presenta almeno un episodio nel ambientali, componenti di detersivi e detergenti, corso della propria vita. Può presentarsi ad ogni età, conservanti, principi attivi farmaceutici. Alcune con un picco di incidenza tra i 20 e i 60 anni, ed è più molecole - come ad esempio quelle caratterizzanti frequente nel sesso femminile (rapporto F/M: 3/2). fragranze, coloranti o sbiancanti ottici - sono in grado Fonti comuni di orticaria allergica sono: di divenire specie sensibilizzanti quando attivate — molecole proteiche come lattice, pesce, carne, dalla luce ultravioletta e possono dunque indurre uova, che interessano operatori della sanità, delle una reazione fotoallergica in seguito all’esposizione pulizie e della ristorazione; del soggetto alla luce solare; in questo caso i criteri di — piante, colture e piante ornamentali, legno: nelle classificazione del CLP non prevedono una specifica lavorazioni agricole e di giardinaggio, lavorazioni del indicazione in etichetta. legno; Rispetto alla prevenzione della DAC gli interventi — diversi agenti chimici sensibilizzanti; attuabili sono gli stessi già visti per la DIC, con ancora — insetti che possono pungere (ad esempio vespe o maggior rigore considerando che non vi sono dosi scorpioni in ambienti naturali, in zone di stoccaggio o ritenibili “sicure”, ovvero associate in modo certo in locali tecnici), da individuare come fonte di all’assenza di sensibilizzazione. rischio particolare. Anche in questo caso, la prassi della sorveglianza Gli operatori che devono accedere a tali ambiti di sanitaria può essere d’ausilio nell’individuare soggetti lavoro devono essere formati sul rischio, per poter potenzialmente più suscettibili alle sensibilizzazioni, eventualmente individuarlo e attivare le procedure attraverso l’anamnesi familiare e personale. Ciò può di disinfestazione messe a punto dall’azienda. costituire un importante elemento di prevenzione Gli interventi di contenimento del rischio rispetto ad quando associato a criteri di assegnazione del perso- agenti chimici e biologici sono i medesimi già visti nale alle mansioni individuate come a rischio di per la DAC. Igiene & Sicurezza del Lavoro 3/2022 147
VDR in pratica È estremamente importante che il medico competente eliminando l’operazione che genere la sollecitazione, individui i soggetti a rischio particolarmente quando e il cui sviluppo può dipendere anche da una suscet- l’ambiente di lavoro presenti i fattori di rischio, che tibilità individuale. devono essere il più possibile allontanati dalle zone/ attività a rischio specifico. La gestione sanitaria del- Effetti del calore l’eventualità di sviluppo di forme di orticaria dev’es- Gli ambiti di lavoro della metallurgia, di cucine e sere molto precisa: nelle forme gravi di angioedema forni, i lavori svolti all’aperto nei mesi estivi (es. con coinvolgimento delle vie respiratorie è necessaria agricoltura, edilizia) sono attività dove questo rischio la somministrazione di adrenalina. espositivo è tipicamente ben rappresentato. L’esposizione della cute a fonti di calore genera Acne professionale un’infiammazione che può sfociare in eruzioni cuta- Questa malattia colpisce, in genere, porzioni di pelle nee pruriginose (miliaria) nelle parti esposte, special- che si trovano in contatto con oli e grassi industriali - mente in presenza di ristagno di umidità (es. lavoro dalla struttura ben poco affine a quella cutanea -, protratto con guanti impermeabili); nelle pieghe del come nel classico esempio dello straccio sporco di corpo la combinazione di frizione e umidità intrap- grasso messo nella tasca dei pantaloni; anche derivati polata può condurre a macerazione della pelle, con del catrame, composti organici e alogeni complessi irritazione e degradazione (intertrigine), che possono possono condurre a questa patologia, che conduce peggiorare a causa della compresenza di batteri e allo sviluppo di comedoni, papule e pustole molto lieviti. fastidiosi e dolenti, che possono infiammarsi ulterior- Il calore può inoltre indurre una forma non allergica mente. I meccanici e gli addetti alla manutenzione di orticaria diretta al sito di contatto con la sorgente sono i lavoratori più a rischio; le norme di igiene (es. recipiente caldo). personale e del lavoro sono della massima importanza La prevenzione si basa sulla segregazione delle sor- per la prevenzione. genti di calore - ove tecnicamente possibile, sull’uso di abbigliamento isolante, e su interventi di organiz- Tumori della pelle zazione del lavoro quali la rotazione dei lavoratori e la disposizione di pause e spazi climatizzati per il recu- Diversi composti organici complessi - quali gli Idro- pero fisiologico: nelle lavorazioni di metallurgia que- carburi Policiclici Aromatici - o miscele anche di sti criteri sono noti e applicati, diversamente da origine naturale - quali pece, oli minerali, prodotti quanto accade di norma nelle cucine, in agricoltura della distillazione e catrame - possono agire local- o nei cantieri edili. mente originando irritazioni ripetute che, nel tempo, possono condurre alla comparsa di papillomi o acan- Effetti del freddo tomi e/o tumori maligni quali carcinomi a cellule Gli effetti del freddo sulla pelle possono variare dalla basali e squamocellulari. vasocostrizione progressiva (restringimento dei vasi Per questi danni il periodo di induzione e latenza può sanguigni) ed a sintomi simili alla sindrome di Ray- essere molto lungo, rendendo difficile il collega- naud, ai congelamenti. Le attività di lavoro svolte in mento a posteriori con le trascorse esposizioni temperature rigide (es. lavori in celle frigorifere, professionali. lavori svolti all’aperto come in edilizia o nella manu- Trattandosi di agenti chimici che agiscono local- tenzione) sono a rischio particolare. mente, la prevenzione ricalca le misure già indicate Le misure attuabili insistono particolarmente per per le patologie già discusse. l’utilizzo di vestiario e DPI protettivi verso il freddo, ed ove possibile sulla climatizzazione degli ambienti Malattie cutanee di origine fisica di lavoro; dove il rischio non sia eliminabile o ridu- Diversi sono gli agenti che per via fisica possono cibile a livelli di accettabilità devono essere anche indurre alterazioni reversibili o irreversibili della cute. qui previste opportune pause di recupero fisiologico da fruire in ambienti idoneamente climatizzati. Traumi meccanici Lo sfregamento ripetuto della pelle contro superfici Radiazioni non ionizzanti rigide induce un suo ispessimento, con comparsa di Ormai è noto che l’esposizione alle radiazioni ultra- lichenificazione e callosità; si tratta di un problema violette è tra i più importanti fattori di rischio fisico reversibile, ma difficile da prevenire se non per lo sviluppo di dermatopatie acute e croniche: da 148 Igiene & Sicurezza del Lavoro 3/2022
VDR in pratica eritemi e ustioni, alla cheratosi solare, allo sviluppo di irritanti per gli occhi. In ogni caso è fondamentale carcinomi a cellule squamose e, meno frequente- l’aspetto educativo: la protezione che questi presidi mente, carcinomi basocellulari e melanomi. offrono dipende in buona parte dalla loro corretta In ambito occupazionale, sono esposti a radiazioni applicazione e dall’adeguata conservazione. ultraviolette i lavoratori outdoor e coloro che per motivi professionali utilizzano sorgenti di radiazioni Radiazioni ionizzanti UV artificiali (saldature, lampade UV, laser utilizzati Le radiazioni ionizzanti sono ampiamente utilizzate in medicina, industria, commercio, ...). nell’imaging medico, nella terapia, nei controlli qua- Gli interventi di riduzione del rischio sono essenzial- lità e nella sterilizzazione di medicinali e alimenti. mente di due tipologie: I sintomi della pelle dopo una sovraesposizione sono — interventi organizzativi, che mirano a collocare, denominati radiodermiti acute e si presentano con ove possibile, le attività outdoor in fasce orarie con eritema, edema, infiammazione livida e necrosi; minor presenza di UV (evitando quindi, le ore cen- mentre gli effetti dell’esposizione a lungo termine trali della giornata e ciò specialmente nella stagione sono riassunti come radiodermite cronica e possono calda); comprendere placche atrofiche, ipercheratosi e — interventi protettivi, attraverso l’utilizzo di scher- tumori cutanei. Si tratta certamente di effetti lesivi mature della radiazione UV per le sorgenti fisse e ben conosciuti tra gli operatori e, inoltre, in genere la puntuali, e per l’esposizione diffusa di idonei vestiario tecnologia è molto migliore e più sicura che in e protezione individuale verso la cute e verso gli passato. occhi. La prevenzione di questi danni è oggi ben conosciuta Rispetto a quest’ultimo punto, negli ultimi anni sono negli ambiti a rischio, e verte principalmente su stati messi a punto standard che consentono di valu- interventi di tipo tecnico (processo chiuso, segrega- tare e classificare l’idoneità del vestiario rispetto alla zione di tempi e spazi, schermature, dispositivi di protezione da radiazioni UV: si fa riferimento alle schermatura, corretta manutenzione) insieme all’a- norme tecniche della serie UNI EN 13758, che dozione di rigidi protocolli operativi e all’uso di DPI specificano le modalità di prova per assegnare al schermanti. tessuto l’indice UPF - Ultraviolet Protecion Factor: quando questo è superiore a 40 individua una prote- Malattie cutanee di origine infettiva zione adeguata contro l’esposizione ai raggi UVA e Diversi agenti infettivi possono essere contratti UVB e tale caratteristica andrà evidenziata attra- durante il lavoro da varie fonti, compreso il contatto verso un apposito pittogramma in etichetta. La mag- con animali per motivi professionali. gior parte dei vestiti estivi, quindi leggeri, fornisce In tutti gli ambiti a rischio per patologie cutanee di fattori di attenuazione UV già superiori a 10; abiti da tipo infettivo, la prima prevenzione è rappresentata lavoro in cotone più pesante possono giungere a dall’uso di barriere individuali (vestiario, DPI fattori di attenuazione degli UV superiori a 10.000. monouso) e da rigorose misure di igiene del lavoro Dove non è previsto l’uso dell’elmetto di protezione e personali. del capo, sarà importante anche l’uso di un cappello a tesa larga o provvisto di visiera, la cui foggia e Malattie da batteri dimensione dovrebbe essere limitata alla ombreggia- Infezioni da Streptococcus e Staphylococcus sono tura del capo, delle orecchie e del collo ma non comuni nel lavoro in ambienti sporchi (come ad es. risultare ingombrante per non limitare la visibilità nelle attività di officina, di manutenzione, di edilizia, dell’operatore, né suscettibile di impigliarsi durante di pulizia), dove possono originarsi microtraumi della le attività. pelle che favoriscono l’ingresso dei batteri; così come La protezione delle zone che restano scoperte, spe- possono verificarsi anche nel lavoro a contatto con cialmente di quelle a maggior sensibilità (viso), persone infette o immunocompromesse (come ad dovrebbe essere ottenuta attraverso l’uso di una esempioad es. nelle professioni sanitarie, socioassi- crema ad elevata protezione solare, considerando stenziali o di cura della persona). Se la lesione cuta- anche il fototipo dell’operatore; la protezione nea non viene trattata può sfociare in piodermiti minima (SPF) dovrebbe in ogni caso essere pari a professionali (follicoliti, impetigine ed ectima con 20. Andranno ricercate formulazioni schermanti comparsa di vescicole o bolle, infezioni del tessuto poco grasse e facilmente assorbibili, preferibilmente periungueale - paronichia, ecc.) con generazione erogabili in spray o in stick, ed assolutamente non di pus. Igiene & Sicurezza del Lavoro 3/2022 149
VDR in pratica Talvolta l’ingresso del batterio non comporta segni del letto ungueale o micosi interdigitale. Chi indossa apparenti ma conduce ad una colonizzazione diffusa guanti per molte ore - come gli operatori sanitari - o ma silente: ciò rappresenta un problema di rilievo in lavora a contatto con materie biologiche ricche in ambito sanitario. zuccheri e amidi - come nelle produzioni alimentari - Diverse materie biologiche possono originare con- è a maggior rischio; tuttavia micosi di mani e piedi tatti con batteri che agiscono sulla pelle: è il caso ad possono svilupparsi anche in chi abbia contatti fre- esempio delle verruche frequenti per i macellai o i quenti con l’acqua, come accade ad esempio al per- lavoratori del pesce, o la tubercolosi cutanea che sonale della ristorazione o nel lavoro della pesca. Si interessa attività che vanno a contatto diretto con tratta di problematiche trasversali dunque, che pos- tessuti viventi (ancora macellai e pescatori, ma anche sono risultare accentuate dall’uso di DPI quali guanti chirurghi, veterinari, allevatori, ...) e calzature antinfortunistiche. A volte la malattia cutanea preannuncia lo sviluppo di patologie più serie e sistemiche: ad esempio in Malattie da parassiti ambito agricolo o anche nella manutenzione di strut- Queste patologie possono essere maggiormente dif- ture in zone non antropizzate, rilevante è tuttora il fuse in lavoratori a contatto con ambienti naturali, rischio di puntura da zecche e possibile sviluppo della come nelle lavorazioni agricole e forestali o nel giar- borreliosi (malattia di Lyme), che compare sotto dinaggio o nell’allevamento, o ancora in ambiti quali forma di eritema di piccole dimensioni che poi si la clinica veterinaria o la ricerca. estende anche notevolmente lasciando al centro una Si tratta di infezioni originate dall’ingresso di paras- zona più pallida, e che in seguito scompare nella siti in un distretto corporeo: la trasmissione dei pato- maggior parte dei casi; se trascurata, la borreliosi geni può avvenire in questi casi prevalentemente per nel 20% dei casi conduce a sviluppare un’artrite contatto con oggetti o materiali contaminati - spe- cronica e, più raramente, a complicanze neurologi- cialmente se la cute non è integra - o per veicolazione che e cardiache. (puntura, morso, ecc.) da parte di un vettore. Alcune larve di parassiti possono penetrare diretta- Malattie da virus mente nella cute esposta (es. mani e piedi) dal terreno Sono comuni - in assenza di precauzioni e norme (es. Strongyloides stercolaris, endemico nel nord Italia, igieniche - nell’allevamento di animali: operazioni o Ancylostoma duodenalis) o dalle acque dolci conta- come la mungitura di mucche, pecore e capre possono minate (es. Schistosoma). condurre a contatto diretto con fluidi infetti da virus Gli acari (presenti su molti volatili) si introducono Paravaccinia o Parapox, che causano lesioni cutanee per contatto cutaneo (diretto o delle uova) e possono con interessamento dei linfonodi. provocare pruriti, follicoliti ed infezioni oltre a (Sar- coptes scabiei) una forma di scabbia molto fastidiosa Malattie da funghi e lieviti ma difficile da diagnosticare. Le patologie da funghi (dermatofitosi) sono infezioni Gli indumenti protettivi impermeabili specialmente micotiche della pelle e delle unghie causate da vari delle mani (e a seconda del tipo di attività, eventual- funghi, classificate in base alla localizzazione sul mente anche del corpo) che garantiscono una buona corpo. Possono essere generate da organismi che copertura della cute esposta al rischio sono anche qui vivono nei terreni e che possono avvenire durante fondamentali per la prevenzione, congiuntamente le lavorazioni agricole e forestali, giardinaggio, o in/su alle misure igieniche. L’uso di repellenti cutanei animali sia d’allevamento che domestici, commercio può anch’esso dimostrarsi efficace verso le punture, di animali, clinica veterinaria, come nel caso della ma in sé non è risolutivo anche per la necessità di tinea. rinnovare spesso le applicazioni specie nella stagione Caratteristica di attività di lavoro con presenza rile- calda. In ogni caso è opportuno instaurare una prassi vante/costante di acqua o di umidità è l’infezione da di segnalazione di ogni evento che può comportare Candida albicans, che si verifica solitamente sulle contaminazione al medico competente che valuterà mani causando onicomicosi dell’unghia, paronichia gli interventi più appropriati. 150 Igiene & Sicurezza del Lavoro 3/2022
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