MAKE-UP E LENTI A CONTATTO - Come consigliare le nostre pazienti?

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MAKE-UP E LENTI A CONTATTO
                            Come consigliare le nostre pazienti?
                                              Daddy Fadel
                                              Optometrista

Truccarsi la mattina è ormai diventata una pratica quotidiana di tante donne portatrici di lenti a
contatto (lac). Le lenti morbide in idrogel sono quelle comunemente applicate perché hanno un
confort iniziale maggiore delle lac rigide. L’idrogel è un polimero che permette di costruire delle
lenti a contatto molto flessibili e permeabili all’ossigeno ma poco resistenti alla formazione dei
depositi, di natura organica ed inorganica1-2. Il make-up, essendo prodotti cosmetici composti di
materiali organici ed inorganici, possono influenzare la formazione di diversi tipi di depositi3.
Con la terminologia di cosmetico si possono comprendere sia i vari componenti del trucco
femminile (fard, mascara, matita, creme per il viso, smalto per unghie, etc...) sia i prodotti come
lacche e deodoranti, usati da entrambi i sessi.

Esame citochimico e “congiuntivite da cosmetici”
All’osservazione dell’oculista e dell’optometrista giungono sempre con maggiore frequenza donne
portatrici di lac idrofile che presentano depositi di trucco sulle lentini e reazioni oculari spiacevoli
in seguito all’applicazione di cosmetici. I pazienti nella grande maggioranza dei casi, riferiscono
sensazione di corpo estraneo, alterazione della secrezione lacrimale, prurito, iperemia e fotofobia
che li costringono a diradare o ad interrompere l’uso delle lenti. La sintomatologia è simile a quella
di altre forme di congiuntivite, e quindi non è facile per l’oftolmalogo fare una diagnosi
differenziale. Diversi oculisti hanno instaurato un trattamento antiallergico, cortisonico, antibiotico
poiché avevano scambiato la loro sintomatologia per una vera affezione allergica.
Per questa ragione si sono fatti diversi studi per individuare le cause di queste reazioni.
Dall’esame citochimico effettuato su potatrici di lac con sofferenza congiuntivale4, sono stati
rilevati dei dati da campioni di liquido lacrimale e di secreto congiuntivale. L’osservazione della
congiuntiva, con la lampada a fessura, metteva in evidenza un accumulo ai fornici di sostanze
coloranti e a volte concrezioni delle stesse alla congiuntiva tarsale superiore. La natura di questi
ammassi amorfi visti al microscopio è cosmetica.
Dagli esami eseguiti dall’equipe emergono i risultati:
   . L’affezione non è di natura allergica.
   . L’aumento del Ph favorisce la crescita batterica.
Con questo quadro di informazioni è stato consigliato di eliminare qualsiasi collirio oftalmico e
sono state introdotte delle lacrime artificiali vietando assolutamente di applicare sul viso e sulla
regione oculare dei prodotti cosmetici per vedere se la sintomatologia permaneva o scompariva.
Per l’evidenza dei risultati si ritiene opportuno cominciare a parlare di una nuova forma di
congiuntivite e alle classificazioni tradizionali come “congiuntivite da cosmetici”.

Esempio di patologie oculo-palpebrali indotte da qualche prodotto cosmetico:
1- Fard
Il fard si può trovare sia in polvere che in forma compatta, contiene sostanze che possono lasciare
residui sulle dita ed essere trasferite alle lenti comportando il danneggiamento della lente stessa,
l’irritazione oculare con produzione di muco in filamenti nel fornice congiuntivale.

2- Mascara
Usato per allungare le ciglia, dovrebbe essere applicato solamente sulle ciglia delle palpebre
superiori. Sono da evitare i tipi che contengono sottili microfibre per allungare ulteriormente le
ciglia, in quanto staccandosi possono determinare reazioni congiuntivali da corpo estraneo. Il
prodotto può essere fonte di contaminazione batterica di funghi se usato a lungo e non
correttamente sigillato dopo ogni utilizzo. Per le sostanze coloranti che contiene, non solo è dotato
di azione sensibilizzante, ma anche di effetto irritante che ne facilita la penetrazione.

3- Eyeliner
Può comportare, se applicata oltre l’impianto delle ciglia, la chiusura dei dotti escretori delle
ghiandole de Meibomio e di Zeis con la formazione di calazi.

4- Spray
Gli spray per capelli largamente utilizzati possono procurare l’insorgenza di cheratiti e opacità
puntiformi sulle lentine.

6- Smalto per unghie
Lo smalto per unghie può provocare dermatiti palpebrali             all’angolo interno della palpebra
superiore, dove c’è contatto.
Per aumentare la compliance tra l’uso del make-up e le lenti a contatto occorre seguire alcuni
suggerimenti legati:

All’igiene
   1. Lavare sempre le mani prima di toccare la lente sia per l’applicazione che per la rimozione.
   2. Prima dell’applicazione e dopo la rimozione della lac pulire e disinfettare la zona
       perioculare con dei prodotti specifici.
   3. Usare quotidianamente una soluzione che permette di pulire, disinfettare, neutralizzare e
       rimuovere le proteine dalle lac, come ad esempio il perossido d’idrogeno.
   4. Cambiare il tipo delle lac applicando quelle con materiali contenenti la fosforicolina o quelle
       in silicone-idrogel che sono più resistenti ai depositi.

All’uso del make-up
   1. lavare le mani prima di toccare la lente.
   2. Inserire le lenti prima di truccarsi; questo evita la contaminazione delle lenti da parte del
       make-up ed evita eventuali sbavature del trucco dovute alla lacrimazione.
   3. lavarsi le mani dopo l’applicazione del Fard.
   4. Maschera e pennelli applicatori devono essere rigorosamente personali quindi non vanno
       mai scambiati o prestati, per non correre il rischio di infezioni. I pennelli devono essere
       lavati frequentemente o meglio sostituiti ogni 3 mesi.
   5. Sono da evitare i mascara che contengono sottili microfibre per allungare ulteriormente le
       ciglia, in quanto staccandosi possono determinare reazioni congiuntivali da corpo estraneo.
   6. Applicare un trucco sempre leggero per evitare depositi sulle lenti e nelle pieghe delle
       palpebre.
   7. Evitare l’uso inappropriato del trucco
       •     La presenza eccessiva di make-up sulle palpebre superiori può causare la modifica
             dell’ammiccamento palpebrale, che può diventare più raro e meno ampio oppure
             accelerato, e quindi una minore protezione contro i corpi estranei. Inoltre, delle particelle
             di trucco si possono distaccare ed avere delle mete diverse; si possono depositare
             direttamente sulla lente contaminandola, oppure seguire il flusso delle lacrime, viaggiare
             fino al raggiungimento dei puntini e dei canalini lacrimali chiudendoli e causando una
             eccessiva lacrimazione nell’occhio, o infine, potrebbero finire sotto le palpebre
             contribuendo all’ostruzione dei dotti responsabili della secrezione lacrimale. Spesso,
             questi piccoli granuli depositati sulla lac possono abradere la sua superficie durante
l’azione di pulizia giornaliera danneggiandola. Tutto ciò può provocare delle
           microabrasioni dell’epitelio corneale con possibilità di contaminazione batterica.
       •   Le lacrime si appoggiano sulla parte anteriore del bordo libero della palpebra; qui la
           presenza di cosmetici rischia di impegnarle di eccipienti grassi e/o di coloranti che si
           depositano poi sulle lac causando:
                          a- un deterioramento delle lac con le seguenti conseguenze:
                  •   colorazione
                  •   diffetto di umettabilità
                  •   depositi diversi
                  •   diminuzione della permeabilità ai gas
                  •   diminuzione di trasparenza
                            b- delle conseguenze al livello oculare:
                  •   diminuzione dell’A.V.
                  •   reazioni corneali e congiuntivali
                  •   intolleranza alle lenti

   8. Alcuni prodotti cosmetici si possono depositare direttamente sulle lenti o sul film lacrimale
       come la nebulizzazione nell’aria di lacche, deodoranti, particelle di trucco. Sarebbe
       preferibile quindi inserire le lenti solo dopo aver usato lo spray, in quanto trascorrono alcuni
       minuti prima che si disperda completamente nell’aria. Se lo spray viene usato con le lenti
       inserite sarebbe opportuno mantenere le palpebre chiuse per qualche minuto. Coloro che
       frequentano saloni di acconciature ed in particolare i parrucchieri stessi, dovrebbero evitare
       l’utilizzo delle lenti durante l’attività in quanto le lacche disperse nell’aria si depositano in
       un sottile strato sulle lenti rendendole idrofobe con notevole riduzione del coefficiente di
       trasmissibilità all’ossigeno.
   9. Per il lavaggio della pelle asportare le lenti. Solo dopo, fare uso del sapone e di ciò che serve
       per struccare gli occhi.
   10. Evitare l’uso di una scadente qualità del prodotto cosmetico5. La cattiva qualità del prodotto,
       anche se è applicato in un modo appropriato, provoca delle complicazioni come l’eczema
       palpebrale e la congintivite palpebrale.

Alla scelta dei prodotti cosmetici
Il prodotto NON deve essere grasso, perché c’è sempre il pericolo di giungere in prossimità
dell’occhio, urtando sulle palpebre, è possibile spanderlo sulla lente. Quindi il prodotto deve
contenere più umidità che grasso:
   1. Scegliere un fondo tinta opaco.
   2. Si possono usare gli ombretto con cipria cremosa, fluida o compatta. Gli ombretti fluidi o
       cremosi si lasciano applicare con leggerezza. Spalmare invece la cipria compatta con il
       piumino e con grande attenzione.
   3. Il tratto di colore per le palpebre è l’unica rinuncia che bisogna accettare, perché il pericolo
       che durante l’applicazione del prodotto la lente si sporchi, si contamini e necessiti di un
       lavaggio continuo. In questo caso si formano dei depositi e si riduce la durata delle lenti.
   4. Usare prodotti testati ipoallergenici, essendo privi di sostanze come profumi e lanolina
       notoriamente sensibilizzanti.
   5. Evitare prodotti in polvere e con paillettes: probabilmente causa di allergie e interposizione
       di particelle tra lac e cornea.
   6. Usare sempre prodotti non solubili in acqua, tipo emulsioni d’olio in acqua e lozioni, in
       modo da essere espulsi dall’occhio tramite la lacrimazione e l’ammiccamento.

Bibliografia

   1- L. W., Jones D. A. Common Contact Lens Complications. Their Recognition and
       Management. Butterworth Heinmann 2000.
   2- Lupelli L., Fletcher R., Rossi A. Contattologia. Guida Clinica. Medical Books, 1998.
   3- Problemi collegati all’uso di cosmetici tra portatrici di lenti a contatto. Rivista Italiana di
       Optometria 1997, 20; 79-90
4- Estratto da V Congresso di Contattologia Medica, ospedale Civico Generale Regionale
       Palermo, Divisione Oculistica
   5- Estratto Rivista AIOC vol XIV. Patologia oculo-palpebrale e cosmesi: valutazione clinica di
       una nuova linea specificamente studiata per occhi sensibili e con lenti a contatto.

Parole chiave: Lenti a contatto, prodotti cosmetici, depositi, congiuntivite da cosmetici.
Keywords: Contact lens, cosmetics products, deposits, cosmetics conjunctivitis.
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