Maglioni natalizi 2021: Quale scegliere e dove comprarli
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Maglioni natalizi 2021: Quale scegliere e dove comprarli Il periodo delle feste, che va da Natale a Capodanno, è sempre molto stressante: tra regali da comprare, pensare ai vari menù di Natale o per il cenone del 31 o ancora a come vestirsi per l’ultimo dell’anno. Quindi vi suggerisco di pensare a comprarvi un maglione natalizio, così questo periodo sarà meno stressante. Sapevate che il 20 dicembre si celebra la festa dei maglioni di Natale? Questi divennero popolari negli anni ’50 e poi ricomparvero negli anni ’80. I film di Natale hanno contribuito maggiormente alla loro popolarità, ma non voglio parlarvi dei “brutti” maglioni di Natale, ma quelli invece che non vi metteranno minimamente in imbarazzo (tipo Bridget Jones!). Ovviamente questo tipo di maglieria è particolarmente di moda durante questo periodo dell’anno; i maglioni natalizi possono essere indossati con capi classici o sportivi, ma non c’è niente di male ad abbinarli a capi eleganti e anche da sera. Diamo un’occhiata alla mia selezione per voi cari miei genitori e anche per i vostri piccoli. Quindi, se non ne avete già comprato uno, è arrivato il momento Buon shopping a tutti!
BuonPrix Maglioni natalizi low cost per le donne li trovate qui sotto. Basta fare il click sulla foto e sarete reindirizzati sul sito dove poter acquistare questi maglioni.
Precedente Successivo Maglioni natalizi per le donne firmati. Clicando sulle foto andrete sul sito dove poterli acquistare. Ralph Lauren
GCDS Qui sotto trovate invece i maglioni natalizi per i bambini sotto i 30 €. Basta cliccare sulla foto e sarete reindrizzati sul sito desiderato. Precedente
Successivo I maglioni firmati per i bambini li trovate qui sotto. Clicando sulle foto potete andare direttamente sul sito e fare i vostri acquisti per i vostri figli Il Gufo
Marc Jacobs
Monnalisa I maglioni per l’uomo sotto 50 € potete trovarli qui sotto. Cliccando sulla foto desiderata sarete indirizzati sul sito dove poter comprare determinato maglione.
Precedente Successivo Qui sotto invece trovate i maglioni firmati per l’uomo. Basta il click sulla foto e sarete collegati al sito da quale potete acquistare il maglione desiderato Saint Barth
Dale of Norway
Ralph Lauren Dopo questa guida sarebbe l’ora di acquistare il maglione giusto per voi e per i vostri famigliarei Potrebbero interessarti anche i seguenti post: I dolci natalizi più famosi al mondo Le 10 regole di come comportarsi quando nasce il secondogenito Come organizzarsi per fare lo shopping natalizio: La guida completa per comprare tutti i regali in tempo
Moda eco-bio sostenibile: come riconosce i marchi e che etichetta devono avere La moda è in continua evoluzione, con nuove tendenze e nuovi brand sul mercato e, così, non sappiamo più cosa dobbiamo comprare. Come possiamo noi consumatori capire tutto questo? Come possiamo assicurarci di acquistare abbigliamento di qualità?
Il cotone è il tessuto più utilizzato nei capi d’abbigliamento, da più di 4000 anni. Dai vestiti, biancheria da letto, tessuti per la cucina e il bagno fino all’arredamento della casa. I semi di cotone e lino sono per lo più geneticamente modificati per dare più fiori e reddito ai coltivatori, anche al punto che, dopo una singola crescita, la pianta non produce più semi di quanto farebbe in natura, e di conseguenza i contadini devono comprare di nuovo i semi perché non riescono più a prenderli più dalle piante dell’anno precedente. Alcuni realizzano un profitto, ma i piccoli agricoltori, che non possono permettersi questi nuovi super semi, sfortunatamente non sopravvivono. Pesticidi (insetticidi, erbicidi, fungicidi…) e fertilizzanti artificiali vengono spruzzati sulle piante di cotone in crescita per la massima resa e una maggiore quantità di fiore di cotone maturo finale. È stato dimostrato che la maggior parte di queste sostanze chimiche causa vari tipi di cancro, problemi respiratori e danni ai nervi. Il cotone è la pianta più irrorata al mondo, per non parlare dell’acqua che avvelena sé stessa e le persone nei villaggi che si ammalano perché sono troppo vicine a tali campi e tonnellate di fauna selvatica, dalle api, ai pesci, agli uccelli e ai lupi.
photo ctredit @cft Il fast fashion non richiede qualità e le tendenze, che stanno cambiando, sono abbordabili e guardano sicuramente più al profitto piuttosto che al beneficio che il capo dovrebbe avere. La produzione veloce di coloranti economici ci permette di avere un capo alla moda, ma discutibile per la salute. Tanti grandi marchi hanno iniziato a ridurre i capi dal cotone biologico, ma la domanda viene spontanea… E i coloranti?
La maggior parte delle tinture sono purtroppo tossiche, in Europa e anche in Africa hanno rafforzato il controllo sulla quantità di sostanze chimiche utilizzate nella tintura dei tessuti, ma questo non si applica agli indumenti e ai tessuti provenienti dall’Asia, dove quantità incontrollate di formaldeide sono utilizzate causando mutazioni e tossicità degli organismi viventi. Asma, allergie, irritazioni delle vie respiratorie, della pelle e vari tipi di cancro sono problemi molto comuni dei dipendenti delle fabbriche tessili, soprattutto nella fase di tintura, candeggio, plastificazione e ammorbidimento. Malsano (se non già tossico) è anche lo sbiancamento dei prodotti con ipoclorito di sodio, perborati, percarbonati, acidi peracetici e perossidi di idrogeno, che non sono tossici, ma molto irritanti se usati in grandi dosi. Questi composti sono vietati in Europa o sono dosati, mentre sono consentiti o abusati in Asia.
Nella prima fase, i produttori di abbigliamento biologico si occupano della qualità che l’abbigliamento deve avere. Quindi un tessuto di qualità e di lunga durata, utilizzare solo sostanze salutari durante la produzione, poiché le sostanze nocive non vengono mai realmente lavate dai tessuti e solo dopo che ciò è garantito si pensa all’aspetto del capo. Prima di tutto sono i vestiti di base di cui tutti abbiamo bisogno ogni giorno e poi successivamente si pensa ai trend della moda. Il cotone biologico è diventato famoso per il suo uso nei vestiti per bambini, poiché è ottimo per la pelle delicata e in via di sviluppo di un bambino. E se è ottimo per la pelle delicata, allora è ottimo anche per la pelle sensibile degli adulti o, generalmente, per la pelle normale. Perché, anche se abbiamo una pelle sana, potremmo essere esposti a tessuti tossici e non sapere cosa può accadere a lungo termine. È inoltre confermato che a causa dell’assenza di sostanze chimiche nel cotone biologico, questo tipo di abbigliamento provoca molte meno allergie.
In ogni caso suggerisco prodotti 100% cotone bio-organico, tinto con coloranti naturali, a base d’acqua e prodotti in EU.
Se state risparmiando, vi consiglio di non farlo soprattutto sull’abbigliamento per bambini, neonati e donne incinte. Lavate un po’ di volte prima dell’uso l’abbigliamento dei bambini, così potete stare più tranquilli e mi raccomando guardate sempre le etichette. Chiariamo ancora alcuni punti. ABBIGLIAMENTO BIOLOGICO Se il capo è biologico lo potete scoprire dall’etichetta. Le etichette che troviamo applicate su questi capi sono: 100% Biologico” (oppure “100% Organic” in inglese) Per essere biologiche le fibre vengono trattate con sostanze naturali e a basso impatto ambientale. ABBIGLIAMENTO EQUO SOLIDALE La moda equo solidale è una forma di protezione per i lavoratori, garante di una produzione socialmente responsabile che mette in primo piano le necessità dei lavoratori. Solitamente acquistando questo tipo di prodotto si aiutano comunità rurali/locali nei paesi in via di sviluppo.
Photo credit @vestilanatura ABBIGLIAMENTO VEGAN Acquistare abbigliamento vegano è una scelta che può fare la differenza per il mondo animale. L’abbigliamento vegan è quello che non utilizza materiali di origine animale, ma neanche li sfrutta, come potrebbe accadere nei test di laboratorio (anche se questo esempio è più adatto al settore cosmetico). LE ETICHETTE L’etichetta principale per l’abbigliamento biologico è quella di GOTS (Global Organic Textile Standard). Il Global Organic Textile Standard è promosso dalle principali organizzazioni internazionali leader nell’agricoltura biologica, al fine di garantire lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile.
Il Global Organic Textile Standard garantisce: Prodotti che contengano almeno il 70% di fibre naturali da agricoltura biologica, quali (ma non esclusivamente): fibre, filati, tessuti, abbigliamento, accessori tessili, giocattoli tessili, biancheria per la casa, materassi e biancheria da letto, e prodotti per la cura della persona (salviette struccanti, assorbenti ecc.); Attività manifatturiere, quali la tintura o la stampa, svolte per conto di terzi, che siano fornite da parte di operatori che abbiano adottato a loro volta modelli e procedure gestionali conformi ai requisiti richiesti; Prodotti chimici utilizzati nella lavorazione dell’industria tessile che siano conformi ai requisiti richiesti, tramite opportuna valutazione, basata principalmente sulla verifica delle caratteristiche tossicologiche ed ecotossicologiche.
Adesso che vi siete informati su come riconoscere i tessuti biologici sarà tutto più facile di riconoscere i veri capi eco bio sostenibili. Guardate sempre le etichette e la provenienza di capi di abbigliamento. Buon shopping a tutti! Potrebbero interessarvi anche i seguenti post: Mini consigli di bellezza per essere al top Il regalo più bello per la tua pelle: Idratarla sempre! Come essere mamme organizzate: 9 consigli per diventarlo al meglio
I due trend autunnali che tornano ogni anno: Cardigan e Stivali L’arrivo dell’autunno porta con sé anche il freddo, perciò bisogna pensare a come vestirci in questi giorni. Oggi vi parlo dei cardigan, decisamente un must have di questa stagione. È uno dei pezzi fondamentali del guardaroba di una donna: serve a nascondere un’irregolarità o enfatizzare una “mancanza”. Lo indossiamo quando il blazer sarebbe troppo professionale, o quando abbiamo bisogno di mettere qualcosa per sentire subito meno freddo.
Falconeri Chi ha la figura a pera deve pensare a una versione più lunga per nascondere la parte centrale e magari sbizzarrirsi nella scelta dei tagli e dei materiali. Le celebrità preferiscono il cardigan più lungo, questo tipo oltre a proteggerci dalle già basse temperature autunnali, allunga anche la figura. Cardigan più lunghi e monocolore si portano con i jeans, come Heidi Klum, oppure possiamo ispirarci a Sophie Richie preferendone uno a fantasia abbinato a pantaloni
bianchi. Se il cardigan sostituisce il blazer, dovrebbe essere più corto e allacciato sul davanti con bottoni. Se indossiamo un cardigan lungo con jeans o una gonna lunga, lo stile ci darà un tocco boho in un istante, soprattutto se aggiungiamo una borsa a tracolla e un cappello. Un cardigan abbinato a pantaloni attillati o ad una gonna creerà un look più sofisticato. Ma soprattutto, il cardigan è un capo davvero utile. Anche se indossi una tuta e scarpe da ginnastica, l’aggiunta di questo pezzo cambierà completamente l’aspetto apparentemente superficiale. Qui sotto potete vedere alcuni abbinamenti da copiare.
E adesso invece diamo anche un’occhiata agli stivali e stivaletti di questa stagione. Anche se sembra troppo presto, meglio non aspettare troppo a lungo per acquistare questo tipo di calzature, poiché il tempo può sorprenderci e all’improvviso trovarci inaspettatamente senza il nostro modello di stivali preferito, perché sarà esaurito. Per le giornate uggiose, tipiche di questo periodo dell’anno, è bene avere un paio di stivali eleganti a portata di mano anche se le giornate estive non ci hanno ancora abbandonato
del tutto! Puoi anche combinare un paio di stivali alla moda con abiti estivi. Se fa molto freddo, metti i collant sotto, aggiungi una giacca di pelle o un blazer e sei pronta per il clima autunnale. Vuoi un mano per capire quali sono le tendenze degli stivali che segneranno questo autunno e inverno? Qui di seguito troverai consigli per tutti i gusti. Ora devi solo trovare il tempo andare a fare un po’ di shopping autunnale E voi siete già pronti per l’autunno? Potrebbero interessarvi anche i seguenti post: 5 Motivi per i quali amare di più l’autunno Mattoncini Lego: il giocattolo del secolo Mele e pere: quali scegliere e per cosa
MFW settembre 2021: le novità per prossima primavera/estate 2022 La Milano Fashion Week è finita da quasi una settimana e io oggi voglio raccontarvi le novità che alcuni marchi propongono per la prossima primavera/estate 2022. Pian piano tutto sta ritornando come una volta, ci vorrà ancora un po’ di tempo perché tutto sia come prima, ma intanto gran parte dei marchi ha sfilato davanti ad un pubblico e in tanti hanno deciso di fare le presentazioni con le porte aperte. Io dopo quasi 20 mesi sono tornata a Milano per passare più di un giorno nella capitale lombarda. E oggi vorrei condividere con voi quello che ho visto, siete pronti? Al White Milano ho fatto un salto per vedere la collezione Dante 700 del marchio Regenesi. La collezione è stata intitolata così perché sono passati 700 anni dalla morte del
Sommo Poeta. La linea degli accessori ha come simbolo una stella e la foglia di alloro che hanno ispirato la designer Luisa Bocchietto, e la Regenesi’s design Factory, a creare una collezione di porta documenti, porta penne, porta occhiali, pochette e borse shopping 100% sostenibili, realizzati in Italia a partire da plastica e pelle rigenerata. Regenesi nasce nel 2008 e si dedica alla rigenerazione di materiali di post-consumo trasformandoli in oggetti e accessori moda dal design innovativo e completamente sostenibile. Questo marchio interamente Made in Italy nella produzione usano i materiali di scarto industriale, a cui Regenesi dona una nuova vita. Ho potuto ammirare diversi prodotti, tra cui anche lo zaino che è stato realizzato con 16 bottigliette di plastica. Hanno davvero bellissime idee che sono anche molto innovative, se per caso avete un paio di jeans che non indossate più potete portali nella loro fabbrica e vi realizzeranno una borsa con i vostri jeans. Mi piace l’idea che utilizzano i materiali di scarto per realizzare i loro prodotti. Se per caso ancora non conosceste questo marchio sarebbe l’ora di dare un’occhiata a quello che producono
RODO, marchio di calzature e accessori di lusso interamente Made in Italy nasce negli anni 50 grazie alla creatività e all’esperienza del fondatore, Romualdo Dori da cui deriva
l’acronimo che ha dato nome all’azienda. Rodo ha mantenuto intatto negli anni il proprio DNA: qualità, lusso, artigianalità̀ , raffinatezza e sostenibilità̀, sono i capisaldi di uno stile che si è imposto a livello internazionale e che ancora oggi rappresenta l’emblema di eleganza e creatività. La collezione che ho visto è davvero strepitosa: i materiali e l’artigianalità si vede da subito, ma anche la ricerca, come la borsa con inserti di legno che a prima vista sembra una borsa rigida, ma quando si apre è ampia e morbida. Ci sono anche i pezzi più glam per tutte voi che volete fare una bella figura per un’uscita serale o per andare ad una festa, insomma dove volete lasciare un segno, perché di sicuro non rimarrete inosservate
Non potevo non fare anche un giro da Valextra che per la SS 22 vede come protagoniste le icone del brand attraverso nuovi colori e materiali: Iside, Tric Trac e Secchiello si declinano
nei toni del verde smeraldo, giallo, rosso fragola, rosa peonia e arancio, associati all’eleganza senza tempo della nostra palette classica e dichiaratamente metropolitana. Nuovi modelli diversificano la proposta e ampliano lo sguardo del brand: nuovo Micro Bucket, Boxy, Pocket e Canvas sono le storie che si aggiungono alla collezione, svelando aspetti inediti dell’identità di Valextra. La linea Iside si presenta in una nuova dimensione, l’Iside Micro. Però c’è anche un’altra novità: la linea Iside Raincoats, che dal nome potete dedurre che è una linea impermeabile. Sono fatte con un materiale 100% riciclabile composto dal 20% di plastica riciclata, gli impermeabili rappresentano l’impegno del brand nella ricerca di materiali e metodi di produzione sostenibili. Ma non è l’unico modello impermeabile, c’è anche uno con con ricamo macramè: un decoro romantico e delicato che veste le linee geometriche della Iside. Valextra ha creato i modelli per tutti i gusti e per tutte le occasioni, così ognuna di noi potrà scegliere il modello preferito per la prossima primavera ed estate 2022.
Invece Eleventy Milano quest’anno si è posto questa domanda: “Di cosa ha bisogno veramente la donna?” Con la collezione SS 2021 hanno pensato all’eleganza, leggerezza, fluidità. I capi
essenziali per tutti i giorni, sia per il tempo libero che per occasioni più formali. Le morbidezze dei neutri incontrano intrecci, stampe, colori e invitano ad abbandonarci ad un viaggio interiore attraverso profumi e tradizioni artigiane che appartengono alla cultura del Made in Italy: i blu delle maioliche siciliane, i rossi delle terrecotte toscane, jacquard di arazzi e tappeti, trame e frange di lavorazioni a telaio, disegni di foulard piazzati ad arte. Dovete sapere che seta, cotone, lino – a tinta unita o realizzati in stampe esclusive – sono i materiali protagonisti degli abiti estivi: dagli chemisier ai maxi-abiti eleganti, ma sempre super comodi.
Per quanto riguarda invece il marchio Santoni per la SS22 ha pensato di mettere al centro della scena il colore che diventa tangibile attraverso i materiali e dà consistenza alle forme.
Ma anche iconici elementi derivanti dal mondo maschile, come la frangia e la doppia fibbia, diventano sofisticati nella loro interpretazione più femminile. Eleganti silhouettes affusolate si alternano alla moderna punta quadra e a volumi più audaci, uniti in un gioco artistico di sfumature. La regina è, ancora una volta, la Doppia Fibbia: segno di eleganza e carattere, permea l’intera proposta con raffinatezza e con un filo di ironia, trovando la sua espressione più alta nel sandalo cut-out. Siete pronte per la primavera/estate 22 ad indossare le calzature Santoni che per le stagioni più calde ha pensato di dare la vita alle creazioni dalla bellezza unica ed autentica? Questa collezione non deluderà le vostre aspettative
Quest’anno Beatrice B esplora gli impulsi visivi della pop art americana incrociando le sue cromie esuberanti e la sua forte vena ironica ad elementi extra-urbani, naturali e rilassati.
Un mix di colori e texture e silhouette ben precise: volumi destrutturati, ampi e leggeri lasciano il corpo libero di muoversi senza costrizioni. I tessuti scelti sono il risultato di una ricerca basata sulla sostenibilità e sulla qualità: cotoni e lini riciclati, canapa organica biodegradabile e fibra di bambù sono solo alcune delle fibre innovative che compongono la collezione. Le lavorazioni si legano all’artigianalità, rinnovando la tecnica del crochet e del ricamo fatto a mano, mantenendo sempre viva l’attenzione sul plissè, tecnica manuale che da sempre impreziosisce gli abiti di Beatrice B. Con Beatrice B la vostra primavera/estate 2022 sarà all’insegna dei colori.
Ho voluto condividere con voi alcune novità della prossima SS22 e spero che vi siano piaciute, adesso bisogna solo aspettare un po’ di mesi per poterle anche vedere nei negozi
Potrebbero interessarvi i seguenti post: Bambini e bici: La guida come scegliere quella giusta Faccende domestiche con le quali si consumano calorie Tutti i segreti dell’abito monospalla Polka dots: La stampa che non passa mai di moda Il pois è la stampa che non passa mai di moda e ogni estate ritorna in grande stile. Questo motivo divenne popolare nella metà del XIX secolo attraverso la polka ovvero una danza che, all’epoca, fece impazzire l’Europa. Nel 1940, l’ossessione per i pois è stata descritta da Frank Sinatra nella canzone Polka Dots and Moonbeams, e lo stesso anno il motivo è stato inserito nella sua prima collezione, ad una sfilata di moda a Parigi, dal famoso stilista Christian Dior. Il motivo a pois è diventato più popolare nel 1960, quando Brian Hyland ha cantato il popolare Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini. Nel corso della storia, gli abiti a pois sono stati indossati da molte celebrità tra cui Prince, nel 1988, ad un concerto a Philadelphia, la Principessa Diana nel 1991, l’anno prima che venissero ripresi da Julia Roberts nel film Pretty Woman e ultimo, ma non meno importante, nel 2013 Kate Middleton ha lasciato l’ospedale, dopo la nascita del principino George, in un abito blu a pois. Che dite, vi ho convinto? Il motivo a pois è senza tempo e per voi ho scelto
alcuni capi d’abbigliamento e accessori e alla fine vi lascio anche un mio bellissimo outift
Per fare queste foto abbiamo scelto la location di Miramare a Trieste. Fiti sono state realizzate da Dominique Pozzo. Potrebbero interesarvi i seguenti post: Le 10 strade panoramiche più belle del mondo Beauty Routine della domenica: Mini consigli di bellezza per una settimana splendente Cellulite: Un inestetismo che colpisce oltre l’80% delle donne
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