MAGAZINE 2018 - La stagione dei monsoni in Bangladesh Un anno di Aid Stations

Pagina creata da Alessia Durante
 
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MAGAZINE 2018 - La stagione dei monsoni in Bangladesh Un anno di Aid Stations
MAGAZINE                           2018

Un anno    La stagione      Il nostro
di Aid     dei monsoni in   quarto
Stations   Bangladesh       anniversario
MAGAZINE 2018 - La stagione dei monsoni in Bangladesh Un anno di Aid Stations
Indice

                                                                                                      della nostra direttrice
                                                                                                                                Il 2018 è stato il quarto anno di attività per             lungo la rotta balcanica, precedentemente abban-
                                                                                                                                MOAS. In linea con la nostra missione,                     donata, è nuovamente in aumento, e un numero
                                                                                                                                abbiamo mantenuto il nostro impegno per                    incalcolabile di persone è ancora intrappolato
     Introduzione della nostra direttrice                          3                                                            rispondere alle sfide che si sono presentate.              lungo le frontiere europee.
     I Rohingya in Bangladesh                                      4
                                                                                                                                Nel settembre del 2017 abbiamo avviato la                  Negli ultimi anni la crisi in Yemen è peggiorata: il
     Un anno di Aid Stations                                       6
                                                                                                                                nostra prima missione sulla terraferma in Ban-             numero delle vittime è aumentato e la malnutrizione
     Xchange: Rohingya Snapshot Survey                             8                                                            gladesh, in risposta alla crisi umanitaria scaturita       ha continuato a diffondersi. Mentre scrivo, alla fine
     La missione nelle Andamane                                    10                                                           dall’esodo di centinaia di migliaia di musulmani           del 2018, la morte della piccola Amal ha scosso il
                                                                                                                                Rohingya in fuga dalle violenze e dalle persecuz-          mondo per pochi giorni, ma nulla di tangibile è sta-
     Riflessioni sulla Festa della Mamma                           12
                                                                                                                                ioni subite in Myanmar. Dopo aver allestito due            to fatto per prevenire la morte di altri bambini. Circa
     Istantanee d’infanzia                                         16                                                           Aid Stations – centri di primo soccorso – abbia-           14 milioni di Yemeniti – la metà della popolazione
     La vita nelle Aid Stations                                    18                                                           mo assistito più di 90.000 pazienti a Shamlapur            del Paese – è a rischio di carestia e 400.000 bam-
                                                                                                                                e Unchiprang. Nel 2018 abbiamo reso le nostre              bini soffrono di grave malnutrizione. Si stima che un
     Xchange: Rohingya Repatriation Survey                         20
                                                                                                                                Aid Stations centri di vaccinazione, sostenendo            bambino muoia di fame in media ogni dieci minuti.
     La stagione dei monsoni in Bangladesh                         22                                                           le campagne condotte dall’OMS e dal governo
     La difesa dei diritti umani                                   24                                                           bengalese. Il team MOAS ha inoltre assunto un              Ma questo è stato anche l’anno in cui ho incontra-
                                                                                                                                ruolo guida nella preparazione per la stagione             to Alpha, un ragazzo di 20 anni salvato in mare da
     Xchange: Host Communities Survey                              26
                                                                                                                                monsonica, organizzando corsi di formazione e              MOAS nell’ottobre del 2016, che mi ha raccontato
     Il nostro quarto anniversario                                 28                                                           attività progettate per prevenire la devastazione          di aver perso la speranza di sopravvivere prima che
     L’azione umanitaria                                           30                                                           causata dai forti venti, dalle pesanti piogge e            avvistasse i nostri soccorritori. Grazie al sostegno
                                                                                                                                dalle inondazioni. Le competenze sviluppate in             di Sant’Egidio, due anni dopo, Alpha parla bene
     I fantasmi della migrazione forzata                           32
                                                                                                                                quest’area saranno il perno della nostra presenza          l’italiano e sta iniziando uno stage; la mia speran-
     Giving Tuesday                                                35                                                           in Bangladesh nel 2019, che si concentrerà sulla           za è che Alpha potrà essere aiutato a integrarsi
     Un messaggio di Natale dalla nostra direttrice                36                                                           formazione e sul potenziamento delle capacità,             ulteriormente e potrà diventare un membro attivo
                                                                                                                                in linea con le priorità stabilite dal Joint Response      della nostra società. In Bangladesh, nel frattem-
     Riepilogo del 2018                                            38
                                                                                                                                Plan for the Rohingya Humanitarian Crisis.                 po, Mohammed Yousuf ha appena festeggiato il

                                                                                                   Introduzione
     I nostri volontari                                            41                                                           Nel frattempo, le nostre Aid Stations saranno              suo primo compleanno: nato nella Aid Station di
     MOAS nel mondo                                                42                                                           gestite dall’International Rescue Committee, che           Shamlapur da una coppia di giovani Rohingya,
                                                                                                                                continuerà a fornire assistenza medica ai rifugiati        Mohammed ha dato un significato più profondo e
     I nostri sostenitori                                          42
                                                                                                                                Rohingya e alle comunità ospitanti.                        autentico al periodo natalizio per tutti noi di MOAS.
     La tua donazione può salvare vite                             44
                                                                                                                                Nel corso del 2018, in tutto il mondo, i progressi         Mentre rinnoviamo il nostro impegno ad assistere le
                                                                                                                                nelle risposte alle crisi migratorie sono stati irrile-    comunità più vulnerabili nel mondo, speriamo che,
                                                                                                                                vanti. La nostra comunità globale sta fallendo nel         dopo tutto, nel 2018 siano stati piantati quei semi
     Contatti MOAS:                                                                                                             rispettare e nel difendere i diritti umani definiti da     della pace che potrebbero germogliare nel 2019.
     Email: info@moas.eu / pr@moas.eu                                                                                           numerose convenzioni internazionali. Il numero             Tra le numerose misure possibili, corridoi umanitari
     Sito: www.moas.eu                                                                                                          di muri e di barriere ai nostri confini sta crescen-       e sistemi funzionanti di reinsediamento e ricolloca-
                                                                                                                                do – promessa illusoria di maggiore sicurezza da           zione potrebbero, senza alcun dubbio, contribuire
     MOAS opera dal 2014, è registrata a Malta, in Italia e in Gran Bretagna, ed è presente                                     parte dei governi, a discapito dei più vulnerabili.        a combattere la tratta degli esseri umani e a prote-
     attraverso rappresentanze legali in Germania e negli Stati Uniti. MOAS è un’organizzazione                                                                                            ggere le persone più vulnerabili del mondo.
     umanitaria internazionale nata per alleviare la perdita di vite umane e la sofferenza delle                                La rotta del Mediterraneo centrale, rispetto agli
     comunità più vulnerabili del mondo.                                                                                        anni precedenti, è stata meno usata dai traffican-         La risposta alle sfide migratorie globali non può
                                                                                                                                ti, un dato che però non corrisponde a un tasso            essere l’indifferenza, ma deve essere radicata
     Co-fondatrice e direttrice MOAS: Regina Egle Liotta Catrambone                                                             più basso di morti in mare, né a un migliora-              nella solidarietà e nella pietà, nella nostra capac-
                                                                                                                                mento delle condizioni di vita per coloro che si           ità umana di sentire il dolore di bambini, donne e
     Foto: Christian Werner, Pete Milnes, Mathieu Willcocks, Chris McGrath/Getty Images, Jashim                                 trovano già in Europa. Nel frattempo, la Spagna            uomini che rischiano la propria vita in cerca di pace
     Salem, Dale Gillett, Rehman Sobhan, Saad Bin Hossain                                                                       ha accolto il più alto numero di migranti visti negli      e sicurezza.
                                                                                                                                ultimi anni, superando la Grecia e l’Italia. Il traffico

              Magazine                                                                                                                                                                                                                     2018
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MAGAZINE 2018 - La stagione dei monsoni in Bangladesh Un anno di Aid Stations
ROHINGYA
            I
                IN
    BANGLADESH
                                                             Il 25 agosto 2017, nello Stato di Rakhine

BANGLADESH
                                                             settentrionale, vecchie tensioni sono esplose in
                                                             una campagna di repressione brutale per mano
                                                             dei militari birmani. I Rohingya, appartenenti a una
                                                             minoranza etnica musulmana, vengono considerati
                                                             immigrati illegali dal Bangladesh e viene loro negata
                                                             la cittadinanza in Myanmar, nonostante abbiano
                                                             vissuto nello stato di Rakhine per secoli.

                                                             Oggi quasi un milione di Rohingya vive in campi
                                                             profughi in condizioni disastrate nella regione
                                                             bengalese di Cox’s Bazar.

                                                      IOM Monthly Situation Report, novembre 2018
                                                      919.000 rifugiati Rohingya presso Cox’s Bazar
                                                      706.000 arrivi dal 25 agosto 2017

                                                             Le condizioni sanitarie sono disperate. In quanto
                                                             popolazione altamente marginalizzata in Myanmar,
                                                             pochi sono i Rohingya che hanno ricevuto
                                                             un’adeguata assistenza sanitaria. Intanto la povertà
                     Dal mese di agosto del 2017,            endemica nelle zone rurali del Bangladesh fa sì che
                                                             anche le popolazioni locali abbiano accesso limitato
                     MOAS ha concentrato le proprie
                                                             alle strutture mediche.
                     forze nel fornire assistenza
                     umanitaria ai rifugiati Rohingya        Le condizioni di vita sono poco igieniche e altamente
                                                             instabili. La diffusione delle infezioni è facilitata dal
                     che avevano subito violenze e           sovraffollamento dei campi e degli insediamenti.
                     persecuzioni in Myanmar, e che          L’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici
                                                             è estremamente limitato, aumentando il rischio
                     erano entrati nel vicino Bangladesh     di patologie trasmesse per mezzo dell’acqua,
                     in cerca di assistenza e sicurezza.     problema acuito dalla stagione dei monsoni.

    Magazine                                                                                                  2018
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MAGAZINE 2018 - La stagione dei monsoni in Bangladesh Un anno di Aid Stations
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                 Un anno                                                                                                                                      34,352              15,791                18,561

                 di
                                                                                                                                                                                              23,037
                                                                                                                                                                                                                 33,923
                                                                                                                                                                       56,960

                 Aid                                                         21,039

                                                                                                             11,337                                   9,184
                                                                                                                                                                         48,942

                                                                                                                                                                                   23,482              18,888
                                                                                                                                                                                                                 19,930

                 Stations
                                                                                                                               12,145
                                                                                                                                        9,702
                                                                                                                                                              42,370
                                                                                                                                                                                            29,002
                                                                                              21329

                                                                                                                                                283
                                                                                                                         2,616

                                                                                                                                                  7,415

    Nell’ottobre del 2017 abbiamo aperto la nostra prima Aid Station a
                                                                                           693
                                                                                                                       13,168
                                                                             5,269
                                                                                                    14,145

    Shamlapur, un villaggio di pescatori nella regione di Cox’s Bazar dove
    molti Rohingya sono sbarcati dal Myanmar, dopo pericolose traversate
                                                                                                                                            410
                                                                                                                      2,653

    via mare.                                                                22,261                                                              6,730

                                                                                                                         9,093

    Shamlapur è stata colpita da un esodo senza
    precedenti, che ha portato circa 700.000 Rohingya
    a cercare rifugio in Bangladesh nell’arco di un paio di                                                            5,333
                                                                                 5,298     25,154
    mesi. Non è stato il primo esodo dei Rohingya nella                                                                                          33,506

    storia recente, ma è stato certamente il più grande, e                      22,032

    le sue conseguenze sono state devastanti.                                                                         52,473

                                                                                      25    8,352

    Il team MOAS è arrivato in Bangladesh all’inizio
    di settembre per distribuire cibo e aiuti umanitari,                        30,441

    lavorando costantemente alla costruzione dei nostri
    centri di assistenza medica. La seconda Aid Station è
    stata aperta a metà novembre ad Unchiprang.

    L’impatto del nostro lavoro sul campo è stato
    immenso ed ha premiato gli sforzi profusi per salvare
    vite umane. Alla fine del 2018 il numero dei pazienti
    visitati dai nostri team medici in Bangladesh era pari a
    91.312, di cui il 39% donne e il 46% bambini.

              Magazine                                                                                                                                                                                 2018
6                                                                                                                                                                                                                         7
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Xchange

    Rohingya
    Snapshot
    Survey
    Xchange Foundation è l’organizzazione partner di MOAS che
    si occupa di dati e ricerche sulle migrazioni.

    A seguito del report del 2017 relativo alla portata e        anni ‘90 e all’inizio degli anni 2000.                           l’organizzazione e la struttura dei nuclei
    alla natura delle violenze inflitte ai civili Rohingya, e    Quasi tutti gli intervistati erano in possesso di una            familiari sono rimaste simili negli ultimi tre
    alle dinamiche dei loro estenuanti viaggi attraverso         Myanmar National Registration Card, rilasciate dal governo       decenni.
    il confine, siamo tornati a Cox’s Bazar all’inizio           bengalese dopo l’ottobre del 2017: la maggior parte delle
    del 2018 per scoprire come questa comunità di                persone che avevamo intervistato allora non aveva un             Il 77% degli intervistati ha dichiarato
    sfollati si sta adattando alla vita nei campi profughi.      documento di identità, o perché non erano mai riuscite ad        di avere bambini di età compresa
    Lavorando nei pressi delle MOAS Aid Stations a               ottenere documenti in Myanmar o perché i loro documenti          tra i 3 e i 17 anni, molti dei quali non
    Shamlapur e Unchiprang, abbiamo intervistato 1.584           erano stati sequestrati e distrutti mentre fuggivano.            hanno accesso all’istruzione. Quando
    persone per sviluppare un’indagine sulle condizioni          Quando chiedevamo informazioni in merito al numero di            si domanda il motivo per cui i figli
    di vita nei campi.                                           persone presenti nel nucleo familiare, erano soprattutto         non frequentano la scuola, molti degli
    Oltre il 70% degli intervistati erano donne, il che          le donne a dirci di vivere con famiglie di quattro persone       intervistati rispondono che hanno bisogno
    rispecchia i dati di genere relativi ai pazienti che         o meno, mentre la maggior parte degli uomini intervistati        di lavorare, nel caso dei ragazzi, o che
    hanno ricevuto cure dalle MOAS Aid Stations.                 affermava di vivere con famiglie di cinque persone o             sono considerate troppo grandi di età, nel
    In Myanmar gli uomini erano spesso oggetto di                più. Considerando la vulnerabilità delle donne rifugiate         caso delle ragazze. Molti degli intervistati
    esecuzioni mirate, mentre le donne venivano lasciate         ai matrimoni forzati, alla tratta e allo sfruttamento,           hanno anche affermato di essere alla
    fuggire da sole o con i bambini – ma soltanto dopo           questo divario potrebbe indicare che donne e ragazze             ricerca di un lavoro, giacché molte famiglie
    aver subito altri tipi di violenza, fra cui abusi sessuali   preferiscono vivere, quando possibile, con un uomo               faticano a sopravvivere con i soli aiuti
    e brutali infanticidi. Confermando i nostri dati             fidato. Tre quarti degli intervistati hanno dichiarato che       alimentari. Nella vita quotidiana i rifugiati
    precedenti, quasi un quinto delle donne intervistate         il capofamiglia del loro nucleo familiare è un uomo,             Rohingya sono impegnati nella ricerca
    erano vedove, mentre la percentuale per gli uomini           indicando un’adesione diffusa ai ruoli di genere tradizionali.   della legna, del cibo e dell’acqua (le
    era pari al 4%.                                              Vale la pena notare che non vi è una marcata differenza          occupazioni più comuni a Shamlapur) o
    L’88% degli intervistati era arrivato in Bangladesh          nel numero di persone comprese nel nucleo familiare              nelle faccende domestiche come cucinare
    dopo il mese di agosto del 2017, mentre il 12% era           tra i rifugiati che sono arrivati prima di agosto del 2017       e pulire (più comuni ad Unchiprang).
    fuggito da precedenti episodi di violenza durante gli        e coloro che sono arrivati dopo, dimostrando che

              Magazine                                                                                                                                              2018
8                                                                                                                                                                                  9
MAGAZINE 2018 - La stagione dei monsoni in Bangladesh Un anno di Aid Stations
LA
                                                                          Il 27 aprile, dopo aver raggiunto l’area operativa, il
                                                                          nostro team SAR è rimasto in avvistamento 24 ore al
                                                                                                                                       “Questa traversata è molto più
                                                                          giorno per individuare unità non dotate di AIS (Automatic
                                                                                                                                       pericolosa di quella mediterranea”,
                                                                          Information System). Nel corso della missione il team
                                                                                                                                       ha affermato Marco Cauchi, Capitano
                                                                          ha verificato 408 contatti, o oggetti non identificati,

      MISSIONE
                                                                                                                                       del MOAS. “Dura giorni e giorni.
                                                                          usando principalmente il binocolo ad alta potenza.
                                                                                                                                       Rimangono senza cibo, disidratati.
                                                                          Sebbene nella maggior parte dei casi le imbarcazioni
                                                                                                                                       Queste piccole imbarcazioni di legno
                                                                          prese in considerazione erano piccole barche da pesca,
                                                                                                                                       non sono fatte per questi lunghi viaggi.”
                                                                          sono state controllate anche alcune navi commerciali e

                                                                                                                                                             ”
                                                                          private. È risaputo che i Rohingya partono dal Myanmar

       nelle Andamane
                                                                          con barche da pesca, rendendo difficile la distinzione tra
                                                                          veri pescherecci e barche di rifugiati.
                                                                                                                                            assistenza fosse richiesta. L’11 maggio
                                                                          Dopo aver ricevuto informazioni confermate relative               siamo venuti a conoscenza, tramite la
                                                                          alla partenza di un’imbarcazione di Rohingya dalla                stampa locale, del fatto che il giorno
                                                                          costa di Sittwe (Myanmar) il 5 maggio, la nave MOAS               precedente l’imbarcazione era stata
                                                                          si è posizionata nel punto di incontro più probabile              costretta a tornare in Myanmar a causa di
     Nell’aprile del 2018 MOAS ha inviato la M/Y Phoenix in missione di   secondo i calcoli del presunto percorso e della velocità          un guasto al motore. Due giorni dopo, fonti
     osservazione nel Mare delle Andamane, per monitorare gli sviluppi    dell’imbarcazione. Per diversi giorni la M/Y Phoenix              Rohingya hanno riferito che un’altra barca
                                                                          ha sorvegliato l’area di interesse nella speranza di              era stata intercettata dalla Marina birmana
     marittimi nella crisi dei rifugiati Rohingya.
                                                                          intercettare la barca e poter fornire qualunque tipo di           ed era stata fatta rientrare in Myanmar.

     L’obiettivo della missione era incrementare la conoscenza
     delle condizioni nelle Andamane e aumentare la
     trasparenza e l’attendibilità delle operazioni marittime
     di ricerca e soccorso (SAR) nella regione, in linea con il
                                                                                                                                                “Nonostante la distanza
     principio fondante di MOAS che nessuno merita di morire
                                                                                                                                                geografica, i racconti di
     in mare. La missione è stata lanciata il 3 aprile in risposta
                                                                                                                                                violenze e abusi dei Rohingya
     alle segnalazioni confermate di Rohingya che tentavano di
                                                                                                                                                ci ricordano le storie che
     fuggire dal Myanmar via mare con imbarcazioni non sicure.
                                                                                                                                                abbiamo ascoltato da chi
     Il team MOAS è partito da Galle, Sri Lanka, il 23 aprile e
                                                                                                                                                ha provato ad attraversare
     ha concluso le operazioni a Pulau Weh, in Indonesia, il 13
                                                                                                                                                il Mediterraneo. Sebbene
     maggio.
                                                                                                                                                queste realtà siano diverse
                                                                                                                                                l’una dall’altra, è chiaro che
     “Uno dei vantaggi di MOAS è sempre stata la nostra
                                                                                                                                                anche i Rohingya sono esseri
     capacità di mobilitarci con poco preavviso”, ha detto
                                                                                                                                                umani non desiderati, vittime
     il nostro fondatore, Chris Catrambone. “Siamo stati
                                                                                                                                                di abusi e violazioni. I loro
     in grado di mobilitarci molto rapidamente: abbiamo
                                                                                                                                                diritti sono negati e i loro sogni
     lanciato la missione solo tre giorni dopo aver deciso
                                                                                                                                                di salvezza sono distrutti,
     che avremmo raggiunto il Mare delle Andamane.”
                                                                                                                                                proprio come i sogni di coloro
                                                                                                                                                che si trovano intrappolati
     Durante il corso di questa missione, la M/Y Phoenix ha
                                                                                                                                                negli infernali campi libici o
     perlustrato 2.674 miglia nautiche, poco più di 4.950
                                                                                                                                                lungo le rotte dei trafficanti in
     chilometri. In totale, la nave ha attraversato cinque SRR
                                                                                                                                                Africa.”

                                                                                                                                                                   ”
     (Search and Rescue Regions) nazionali: quelle dello
                                                                                                                                                                         Regina Catrambone,
     Sri Lanka, dell’India, della Malesia, della Tailandia e                                                                                                             Co-fondatrice e direttrice MOAS
     dell’Indonesia.

              Magazine                                                                                                                                                             2018
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MAGAZINE 2018 - La stagione dei monsoni in Bangladesh Un anno di Aid Stations
Riflessioni
                           sulla

     Festa della Mamma
      In un pezzo pubblicato in occasione della     Immaginate di vivere in un villaggio
                                                    preso di mira da uomini armati che
      Festa della Mamma, la direttrice del MOAS,    d’improvviso arrivano per distruggerne
                                                    gli abitanti. Immaginate che i vostri figli
      Regina Catrambone, riflette sull’esperienza   non possano andare a scuola perché
                                                    il semplice tragitto per raggiungerla ne
      della maternità per le donne che vivono una   mette in pericolo l’incolumità.

      crisi umanitaria.
     Magazine                                                                                     2018
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MAGAZINE 2018 - La stagione dei monsoni in Bangladesh Un anno di Aid Stations
Immaginate di affrontare un viaggio
     mortale con l’unico pensiero di voler
     mettere in salvo le persone che più
     amate, con l’unica speranza di trovare
     pace. Immaginate di percorrere
     chilometri a piedi o di salire su una
     imbarcazione insicura, semplicemente
     perché sperate di raggiungere un luogo
     sicuro visto che la vostra casa è stata
     brutalmente distrutta.                       in Bangladesh, ho potuto conoscere
                                                  e toccare con mano il coraggio di
     Immaginate di vivere in un campo             chi non si arrende perché sa di non
     sovraffollato dove tutto è difficile:        poterlo fare. Il mio pensiero va a ogni
     reperire acqua potabile, sfamare             madre che ha dovuto nascondere la
     la vostra famiglia, vaccinare i vostri       propria disperazione per trasformarsi
     bambini affinché non contraggano             in una costante fonte di speranza,
     malattie che possano debilitare              che ha dovuto rinnovare ogni giorno
     ulteriormente la loro salute. Immaginate     la determinazione a proteggere la
     di vivere costantemente nella paura che      propria famiglia da violenze e avversità
     qualcuno faccia scomparire i vostri figli    indicibili e che ha rinunciato alla propria
     o che in un attimo di distrazione vostra     debolezza perché la vita le ha imposto
     figlia subisca un abuso.                     di trovare la forza di oltrepassare
                                                  qualsiasi ostacolo.
     Immaginate di essere voi stesse vittime
     di un abuso e che da quella violenza         Ma va anche a tutte le madri che, pur
     nasca una nuova vita che decidete di         non avendo vissuto situazioni estreme,
     tenere perché quella creatura non ha         riescono a comprendere il dolore e
     nessuna colpa, perché i bambini sono         il coraggio necessari per costruire
     puri e non hanno colpa se nascono in         una famiglia e proteggerla da ogni
     un mondo poco accogliente e poco             avversità.
     rispettoso della vita.
                                                  Per questo ringrazio anche la grande
     Purtroppo, per troppe madri la               famiglia MOAS, il suo team e i nostri
     quotidianità significa anche questo:         sostenitori e donatori che col loro
     vivere costantemente nella paura di          incondizionato supporto ci aiutano ad
     perdere i propri figli.                      aiutare chiunque ne abbia bisogno.
                                                  È grazie a loro se ogni giorno tante
     Il mio augurio per questa Festa della        madri possono essere curate,
     Mamma è che si riesca a comprendere          possono affrontare la gravidanza, il
     quanto difficile possa essere la maternità   parto e il post-parto in modo umano e
     per una donna che ha perso tutto,            dignitoso e sicuro. È grazie a loro se i
     che ha visto morire il marito e deve         figli e le figlie di queste madri trovano
     assumersi la responsabilità dei propri       un luogo accogliente dove ci si prende
     figli da sola in condizioni avverse.         cura della loro salute, dove possano
                                                  essere accolti umanamente e ricevere
     A bordo della Phoenix nel Mediterraneo       l’attenzione che necessitano.
     o nell’Egeo, sulla terraferma nelle due
     Aid Stations a Shamlapur e Unchiprang

            Magazine                                                              2018
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MAGAZINE 2018 - La stagione dei monsoni in Bangladesh Un anno di Aid Stations
Una ragazza aspetta la sua
                     vaccinazione contro la
                     difterite                                                              Un bambino all’esterno
                                                                                            del riparo di fortuna
                                                                                            della sua famiglia, nel
                                                                                            campo profughi di
                                                                                            Unchiprang

                   Istantanee
                d’infanzia                        Una bambina Rohingya
                                                  raccoglie acqua potabile dai
                       Nei campi profughi         rubinetti all’interno della
                               Rohingya in        nostra Aid Station
                       Bangladesh vivono
                       centinaia di migliaia
                            di bambini che
                        hanno sofferto più
                         di quanto molti di
                          noi soffriranno in
                            una vita intera.

                                                                                 Una bambina Rohingya in fila con
                                                                                 la mamma presso un punto di
                                                                                 distribuzione del cibo, nel campo
                                                                                 profughi di Unchiprang

     Magazine                                                                                               2018
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Sono il Dottor Mahmudul Hasan e
                          lavoro qui come medico.

     La vita nelle
     Aid Stations
                                           Sono il Dottor Mahmudul Hasan e lavoro qui come           Questa crisi umanitaria è in corso da venti, trent’anni.
                                           medico. Visitiamo i pazienti nell’ambulatorio e
     Le MOAS Aid Stations sono gestite     prescriviamo i trattamenti necessari.                     Le persone che vivono qui sono indifese e senza un riparo.
     da un team di dottori, infermieri,                                                              Non hanno cibo, alloggio o cure mediche.
                                           C’è anche una sala di emergenza dove trattiamo
     assistenti, farmacisti, ostetriche
                                           i casi urgenti. Molti dei pazienti sono donne o           Visitiamo sia i Rohingya che la popolazione locale del
     e operatori medici. Il Dottor         bambini.                                                  Bangladesh. Li curiamo e forniamo farmaci gratuitamente.
     Mahmudul Hasan ci racconta                                                                      Forniamo anche altri tipi di assistenza medica.
     l’esperienza di lavorare nel cuore    I bambini presentano spesso infezioni acute
                                           dell’apparato respiratorio, mentre molte donne            Lavorare qui mi fa stare bene. Lavorare in questa
     della crisi umanitaria dei Rohingya
                                           arrivano qui durante la gravidanza o a causa di           situazione di crisi è difficile, ma sono molto orgoglioso di
     in Bangladesh.                        malattie infettive. Ci sono numerose malattie infettive   essere parte del team MOAS.
                                           in quest’area, così come diffuse malattie cutanee.

           Magazine                                                                                                                                   2018
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Xchange Foundation è l’organizzazione partner di MOAS che si occupa di dati e ricerche sulle migrazioni.

     Xchange:

     Rohingya
     Repatriation
     Survey
                                                                                                                                                                                 loro rientrare in Myanmar e cosa sanno delle procedure
                                                                                                                                                                                 proposte. Le nostre conclusioni mettono in risalto
                                                                                                                                                                                 considerazioni importanti relative alla procedura di
                                                                                                                                                                                 rimpatrio e a ciò che li spingerebbe a tornare.

                                                                                                                                                                                 Poco più della metà dei rifugiati Rohingya intervistati
     Per la seconda indagine del 2018,
                                                                                                                                                                                 (51,6%) hanno affermato di essere a conoscenza di
     nei mesi di aprile e maggio, il team                                                                                                                                        un accordo di rimpatrio. Tra questi, l’80% non era
     Xchange ha intervistato più di 1.700                                                                                                                                        soddisfatto delle informazioni che gli erano state
     rifugiati Rohingya che vivono nel                                                                                                                                           fornite. È interessante notare che quasi tutte le persone
                                                                                                                                                                                 intervistate (99%) sarebbero disposte a tornare in
     distretto di Cox’s Bazar sulle loro                                                                                                                                         Myanmar, ma esclusivamente in presenza di una serie
     opinioni in merito al ritorno in Myanmar.                                                                                                                                   di condizioni, innanzitutto il diritto di cittadinanza e
                                                                                                                                                                                 la pari opportunità di spostarsi, lavorare e accedere
                                                                                                                                                                                 all’istruzione. Tuttavia, circa il 70% non crede che il
                                                                Il rimpatrio dei Rohingya non è un fenomeno nuovo.          Attingendo ad oltre 1.700 interviste condotte        governo del Myanmar possa riconoscere tali diritti
     Nel mese di agosto del 2017 centinaia di migliaia          Per decenni sono stati costretti ad abbandonare il          nei campi del distretto di Cox’s Bazar (due          nell’eventualità di un ritorno.
     di Musulmani Rohingya sono fuggiti dallo stato di          Bangladesh a causa di accordi siglati tra i governi del     accampamenti ufficialmente registrati dal governo
     Rakhine a causa delle violenze inflitte dai militari del   Bangladesh e del Myanmar. Questi accordi non hanno          e dieci insediamenti non riconosciuti), Xchange ha
     Myanmar e da fazioni estremiste della popolazione          mai incluso i Rohingya nei processi di negoziazione,        analizzato ciò che i Rohingya vorrebbero da un
     locale. Più di 700.000 sopravvissuti a questi orrori       e hanno sostenuto che il rimpatrio fosse volontario         processo di rimpatrio, cosa significherebbe per
                                                                                                                                                                                      Mi preoccupa il fatto che si parlerà
     vivono oggi in campi sovraffollati nel distretto           anche quando venivano palesemente violati gli accordi
                                                                                                                                                                                      ancora dei Rohingya, ma nessuno
     di Cox’s Bazar, in Bangladesh. Nonostante le               internazionali in materia di respingimento dei rifugiati.
                                                                                                                                                                                      parlerà con loro per comprenderne
     condizioni dei campi, i rifugiati ci hanno detto di non    Attualmente non è chiaro se e quando i Rohingya
                                                                                                                                                                                      le legittime paure. I Rohingya
     essersi mai sentiti così al sicuro. A questo punto,        presenti in Bangladesh ritorneranno in Myanmar. I
                                                                                                                                                                                      potranno tornare nel loro Paese di
     ci sono delle domande da fare in merito a ciò che          rifugiati hanno visto negare, ancora una volta, il loro
                                                                                                                                                                                      origine soltanto se saranno presi
     i rifugiati sanno e ciò che provano riguardo alla          diritto a decidere per le proprie vite e per il proprio
                                                                                                                                                                                      in considerazione i loro bisogni e
     prospettiva di un ritorno in Myanmar.                      futuro.
                                                                                                                                                                                      se saranno difesi i loro diritti. Se
                                                                                                                                                                                      falliremo, saremo terribilmente ingiusti
                                                                                                                                                                                      nei confronti di intere generazioni
          L’obbiettivo principale della nostra indagine è stato quello di ascoltare la voce                                                                                           di Rohingya in cerca di pace, e
          dei Rohingya, elemento mancante nel processo di rimpatrio. Non sono mai stati                                                                                               dimostreremo l’incapacità della
          consultati; per questo abbiamo sentito la necessità di sapere cosa provano e cosa                                                                                           comunità internazionale di attenersi alle
          ne pensano. Una delle nostre intervistate ha affermato: “Sono Rohingya e voglio                                                                                             convenzioni e ai trattati esistenti per
          dimostrare a tutto il mondo di esserlo.” Noi di Xchange speriamo che questo progetto                                                                                        proteggere i più vulnerabili.
          possa essere un punto di partenza per far sentire la loro voce.

                                                                ”                                                                                                                                              ”
                                                                  Maria Jones,                                                                                                                                       Regina Catrambone,
                                                                  Senior Research Advisor di Xchange                                                                                                                 co-fondatrice e direttrice MOAS

               Magazine                                                                                                                                                                                                             2018
20                                                                                                                                                                                                                                                     21
La stagione dei monsoni
                                                   in Bangladesh

                                                                                                                    pioggia senza precedenti, pari a 463mm,         propria miopia e troppo spesso ignorando l’invito ad agire
                                                                                                                    che ha avuto un impatto devastante. Più         e a raccogliere fondi. Secondo la Joint Response Plan for
                                                                                                                    di 4.440 rifugiati nella regione di Cox’s       the Rohingya Humanitarian Crisis, per coprire tutti i settori
                                                                                                                    Bazar sono rimasti coinvolti nelle piogge       e le attività servivano 951 milioni di dollari nel 2018, ma ne
                                                                                                                    torrenziali durante quella giornata: circa      è stata raccolta solamente una piccola parte.
                                                                                                                    3.000 persone sono state colpite da
                                                                                                                    frane, 700 da inondazioni e 510 da              Cosa significa questa mancanza di finanziamenti per chi
                                                                                                                    allagamenti.                                    lavora al fianco delle comunità locali e dei Rohingya in
                                                                                                                                                                    Bangladesh? Significa che è necessario superare molti più
                                                                                                                    In questo scenario il team MOAS ha              ostacoli per assistere migliaia di bambini, donne e uomini.
                                                                                                                    dovuto affrontare ogni giorno sfide             Significa che non si svolgono semplicemente i compiti
     Molte delle patologie che abbiamo                              “La preparazione e le attrezzature              impegnative. Nel mese di agosto,                assegnati, ma si vive in una lotta costante per raggiungere
                                                                    ricevute ci permetteranno di continuare         quando le piogge torrenziali e ininterrotte     chiunque abbia bisogno di assistenza. Significa chiedersi
     trattato nelle nostre Aid Stations
                                                                    il nostro lavoro quotidiano”, spiega Paul       impedivano ai nostri pazienti di                continuamente se ci sono abbastanza medicine per curare
     sono causate da precarie condizioni                            Chamberlain, MOAS Logistics Director.           raggiungere le Aid Stations, quattro            tutti i pazienti.
     igieniche. Questa situazione è                                 “Non si tratta di fornire qualcosa di           membri del team hanno creato un centro
     aggravata dalla stagione dei cicloni                           speciale, ma di garantire al nostro team        di assistenza vicino all’ingresso del
                                                                    le abilità e le attrezzature necessarie per     campo profughi di Shamlapur, visitando
     e dei monsoni, quando le continue                              attraversare zone allagate e continuare         circa 90 pazienti al giorno. Nel contesto               La mancanza di fondi per il
     piogge torrenziali trascinano via le                           a fornire servizi medici essenziali.”           instabile dei campi e degli insediamenti                supporto di un’efficace risposta
     strutture create per rispondere al                                                                             Rohingya, le condizioni metereologiche                  alla crisi dei Rohingya durante

                                                                                          ”
     massiccio afflusso di rifugiati Rohingya.                                                                      estreme rappresentano una minaccia                      la stagione monsonica dimostra
                                                                                                                    reale e devastante, che miete la maggior                l’egoismo e l’indifferenza su scala
                                                                                                                    parte delle sue vittime fra gli individui più           internazionale. Immaginiamo che
                                                           condizioni più avverse.                                  vulnerabili.                                            i nostri figli muoiano a causa di
     Nell’aprile del 2018 abbiamo svolto due giorni di                                                                                                                      malattie curabili, soltanto perché
     formazione sulle inondazioni con 16 membri del        In Bangladesh, tra il 5 e il 10 luglio 2018 sono stati   Sfortunatamente, la risposta della                      non possiamo accedere alle cure
     team MOAS fra cui dottori, farmacisti, infermieri e   registrati 222mm di pioggia. In alcune zone la pioggia   comunità internazionale a questa                        necessarie.

                                                                                                                                                                                                 ”
     staff di supporto, rafforzando il nostro impegno a    ha continuato a cadere per giorni e ha causato ingenti   drammatica crisi umanitaria è quella                                                Regina Catrambone,
                                                                                                                                                                                                        MOAS co-founder and director
     fornire assistenza medica di emergenza anche nelle    danni. Il 25 luglio è stato registrato un volume di      di chiudere gli occhi, confermando la

              Magazine                                                                                                                                                                                                 2018
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I diritti umani interessano ogni ambito dell’attività          Se c’è qualcosa che possiamo imparare dagli anni

LA DIFESA
                                     umana. Secondo il Codice Internazionale dei Diritti            passati è che oggi è il momento di combattere
                                     Umani, sono diritti umani fondamentali la libertà              l’apatia e l’indifferenza. La soluzione per combattere
                                     d’espressione, l’accesso all’istruzione e la possibilità       l’indifferenza è rimanere attivi: possiamo mantenere
                                     di una vita dignitosa. I diritti umani sono inalienabili,      questi temi all’ordine del giorno parlandone sui
                                     universali e interdipendenti: ogni essere umano ne             social media, introducendo i diritti umani nelle

DEI DIRITTI
                                     è titolare, a prescindere dalla classe, dalla razza, dal       nostre conversazioni e impegnandoci attivamente
                                     sesso o dalla nazionalità di appartenenza.                     per la comunità. A giugno del 2018 Erin Ersoon,
                                                                                                    studentessa svedese, ha attirato l’attenzione di tutto
                                     Sebbene queste nozioni si siano affermate nel corso            il mondo per aver fermato il rimpatrio di un uomo
                                     dei secoli, la Dichiarazione Universale dei Diritti            afgano rifiutandosi di sedersi sull’aereo. Le sue

UMANI
                                     Umani è stata una pietra miliare nella concezione              azioni sono state riportate da tutti i principali media,
                                     dei diritti umani secondo l’interpretazione attuale.           facendo luce sulla mancanza di soluzioni a lungo
                                     Per la prima volta, un gruppo di Paesi accettavano             termine per i rifugiati in Europa. Erin è un esempio
                                     di lavorare insieme per stilare una lista di diritti           del potere e del potenziale che noi tutti abbiamo
                                     umani fondamentali, inalienabili per ogni individuo.           come agenti del cambiamento.
                                     La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è
                                     stata adottata il 10 dicembre del 1948, data che               Mentre il Codice Internazionale dei Diritti Umani
                                     da quel momento è stata celebrata come Giornata                è stato una tappa essenziale nella disposizione
                                     dei Diritti Umani. Il Patto Internazionale relativo ai         dei diritti umani, la sua guida può oggi diventare
                                     Diritti Civili e Politici e il Patto Internazionale relativo   realtà solamente attraverso il sostegno coordinato
                                     ai Diritti Economici, Sociali e Culturali, entrati in          dei governi, dei gruppi locali e della società civile.
                                     vigore nel 1976, hanno ampliato le disposizioni sui            Cittadini attivi e indomiti sono l’elemento chiave
                                     diritti umani includendo, ad esempio, la libertà di            affinché le violazioni dei diritti umani, come l’esodo
                                     riunione e il diritto alla salute. Questi patti, insieme       dei Rohingya, non si ripetano mai più.
                                     alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
                                     formano il cosiddetto Codice Internazionale dei Diritti
                                     Umani. Per ogni individuo, la possibilità di godere
                                     dei propri diritti dipende dalla capacità degli altri di
                                     rispettarli. Vi è, dunque, una responsabilità insita nel
                                     godimento dei diritti umani. Ma di fronte alle barbare
                                     violazioni che avvengono nel mondo, è facile sentirsi
                                     sopraffatti e cadere nell’apatia.

                                     L’attuale crisi dei Rohingya è un perfetto esempio
     Mentre il mondo rimane          del prezzo che alcuni hanno pagato per la diffusa

     in silenzio assistiamo, in      indifferenza verso i diritti umani. Essendo una delle
                                     minoranze più perseguitate al mondo, i diritti umani
     ogni parte del globo, a         della comunità Rohingya sono estremamente limitati.
     violazioni dei diritti umani.   Il governo del Myanmar rifiuta di riconoscerli come
                                     gruppo etnico birmano, definendoli ‘bengalesi’ e
     Ma cosa sono i diritti          rendendoli quindi apolidi. Come parte delle pratiche
     umani? E perché sono            discriminatorie contro i Rohingya, il Myanmar
                                     applica restrizioni alla loro libertà di movimento,
     importanti?                     lavoro, matrimonio, educazione, religione, proprietà
                                     fondiaria e proprietà privata. I Rohingya sono
                                     costretti a chiedere un permesso per sposarsi o per
                                     andare in un’altra città, una chiara violazione dei loro
                                     diritti umani.

            Magazine                                                                                                                                 2018
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Xchange Foundation è l’organizzazione partner di MOAS che si occupa di dati e ricerche sulle migrazioni.

           Host
           Communities
           Survey
                                                                                                                        sostegno dei rifugiati aumenta le difficoltà in termini   loro confronti. La maggior parte degli intervistati
                                                                                                                        di spesa pubblica, fornitura di servizi e mercato del     ha dimostrato di capire che i Rohingya vorrebbero
     Dal 25 agosto 2017 si stima che 706.000 Musulmani Rohingya abbiano                                                 lavoro.                                                   ritornare in Myanmar (73%), ma hanno paura
     attraversato il confine che separa il Myanmar dal Bangladesh.                                                                                                                di rientrare nelle condizioni attuali (80%), cosa
                                                                                                                        Nei mesi di giugno e luglio del 2018 Xchange ha           che quasi tutti hanno trovato ragionevole (97%).
                                                                                                                        raccolto più di 1.700 testimonianze dai residenti         Gli intervistati, però, non sono ottimisti in merito
                                                                                                                        bengalesi del distretto di Cox’s Bazar. L’obiettivo è     al loro futuro in Bangladesh e sentono che la
     Vivono in campi improvvisati nei pressi di Cox’s        Mentre il Bangladesh ha mantenuto aperte le proprie        stato quello di comprendere come viene percepita          sovrappopolazione e la competizione per le risorse
     Bazar, una delle aree più povere del Paese. Questo      frontiere e ha permesso ai Rohingya di trovare             dalle comunità locali la popolazione rifugiata            e il lavoro tra le due comunità è inevitabile e
     afflusso ha causato una forte pressione sulle           rifugio temporaneo presso Cox’s Bazar, la costante         Rohingya.                                                 insostenibile. Come dimostrato da questa indagine
     comunità locali bengalesi, in una regione che già       incertezza sulle possibilità di un rientro sicuro e                                                                  e dall’indagine sui rimpatri dei Rohingya, entrambe
     lotta per fronteggiare un’estrema povertà, un’elevata   volontario fa si che la situazione resti precaria. Tutto   Dall’indagine risulta chiaramente che i bengalesi         le comunità si sentono impotenti e sperano in una
     densità abitativa e gli effetti di frequenti calamità   ciò causa pesanti conseguenze per le comunità              sono empatici e comprendono la situazione dei             soluzione prima che la situazione diventi invivibile.
     naturali.                                               locali, mentre la mancanza di infrastrutture a             Rohingya, provando un senso di responsabilità nei

              Magazine                                                                                                                                                                                                            2018
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Il nostro
     quarto

                         4
     anniversario
     Il 30 agosto del 2014, la
     Migrant Offshore Aid                                                                                   La co-fondatrice e direttrice del MOAS, Regina            Oggi la nostra direttrice dice: “Quattro anni fa il
                                                                                                            Catrambone, in quel momento affermava: “Mettere           MOAS effettuava il suo primo salvataggio nel Mar
     Station effettuava il primo                                                                            in piedi questo progetto non è stato facile. Molte        Mediterraneo. Ispirati dalle parole di Papa Francesco
     salvataggio nel Mar                                                                                    cose sono cambiate da quando, la scorsa estate,           contro la globalizzazione dell’indifferenza, abbiamo
                                                                                                            lo abbiamo ideato. Mare Nostrum era stata avviata         salvato più di 40.000 persone che sarebbero
     Mediterraneo.                                                                                          con successo, ma sfortunatamente il suo futuro            potute morire lungo le rotte del Mediterraneo
                                                                                                            non è stato garantito. Nel frattempo, molte persone       Centrale e dell’Egeo. Da settembre del 2017
                                                                                                            sono scappate dalla Siria, dall’Iraq e da Gaza. Le        operiamo in Bangladesh per fornire assistenza
                                                                                                            imbarcazioni hanno cominciato a raggiungere in            medica alla popolazione Rohingya e alle comunità
                                                                                                            maniera incontrollata le coste italiane, molte piene      ospitanti bengalesi. Continuiamo, tuttavia, ad
                                                                                                            di minori non accompagnati. L’epidemia di ebola           essere profondamente preoccupati per l’incapacità
                                                                                                            ha complicato ulteriormente la situazione. Di fronte      dell’Europa di trovare soluzioni giuste e umane,
                                                                                                            a tutto questo, MOAS ha agito in base a un credo          ed a monitorare il crescente numero di vittime in
                                                                                                            fondamentale: nessuno merita di morire in mare.”          mare. Facciamo appello per l’immediata adozione
                                                                                                            Tra il 2014 e il 2017, i team MOAS a bordo della          di soluzioni basate sui principi dell’umanità e della
                                                                                                            M/Y Phoenix – e successivamente della Topaz               solidarietà per salvaguardare tutti coloro che sono in
                                                          di ricerca e soccorso. Cinque giorni dopo, il     Responder – hanno salvato oltre 40.000 vite nel           cerca di pace”.
     Due settimane dopo, il nostro equipaggio             nostro equipaggio – composto da personale         Mediterraneo Centrale e nell’Egeo. Nell’agosto
     aveva salvato e assistito più di 1.500 persone       marittimo, medico e umanitario – portava a        del 2017, tuttavia, abbiamo deciso di sospendere          MOAS esprime la propria solidarietà alle
     in coordinamento con la missione italiana Mare       termine il primo salvataggio in mare intrapreso   le nostre operazioni marittime, non volendo               organizzazioni che salvano vite nel Mar
     Nostrum. Quattro anni dopo quel momento              da un’organizzazione della società civile. La     diventare parte di un meccanismo focalizzato              Mediterraneo, e a tutte le organizzazioni umanitarie
     cruciale, riflettiamo sulla crisi umanitaria che     M/Y Phoenix, un peschereccio canadese di 40       soltanto sul respingimento dalle coste europee.           che lavorano per alleviare la sofferenza dei migranti
     sta ancora avvenendo in mare.                        metri riadattato a imbarcazione per la ricerca    Da quel momento abbiamo rilevato con sconcerto            e dei rifugiati in ogni parte del mondo. Facciamo
                                                          e il soccorso, era dotata di due droni che        la crescente ostilità verso migranti e rifugiati in       appello per una rinnovata attenzione alla dimensione
     Nel 2018 abbiamo celebrato il quarto anniversario    permettevano di monitorare le aree circostanti    Europa, lo sforzo nel criminalizzare le ONG che si        umanitaria della crisi mediterranea, troppo spesso
     del lancio della prima missione MOAS. Il 25 agosto   e fornire aggiornamenti in tempo reale al MOAS    occupano di ricerca e soccorso, l’aumento dei tassi       ridotta in secondo piano dal vetriolo politico, affinché
     del 2014 la M/Y Phoenix salpava dal porto di         e ai Centri di Coordinamento per il Soccorso      di mortalità lungo la rotta del Mediterraneo centrale,    si trovino soluzioni coordinate e di lungo termine per
     La Valletta, a Malta, e si dirigeva verso la zona    Marittimo.                                        e le crescenti minacce alla sicurezza di chi salva vite   le sfide poste dalle migrazioni di massa.
                                                                                                            in mare.

              Magazine                                                                                                                                                                                                 2018
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L’azione
     umanitaria
            Franco Potenza, Head of Operations, coordina il
            supporto aereo per la nostra missione SAR

                                                              Un membro del team MOAS solleva un
                                                              bambino dal gommone e lo porta nella
                                                              nostra imbarcazione di salvataggio

     Il 25 agosto del 2018 abbiamo                                                                   MOAS consegna aiuti umanitari
     celebrato il quarto anniversario del lancio                                                     al governo del Bangladesh nel
                                                                                                     porto di Chittagong
     delle operazioni MOAS. In questi quattro anni
     le nostre operazioni umanitarie – le missioni
     di ricerca e soccorso nel Mediterraneo
     Centrale e nell’Egeo, la distribuzione di aiuti in
     Bangladesh e l’apertura di due Aid Stations                                                                                     I nostri farmacisti distribuiscono medicinali
     per assistere i Rohingya e le popolazioni                                                                                       gratuiti nella Shamlapur Aid Station
     locali presso Cox’s Bazar – hanno salvato e
     assistito oltre 130.000 persone.

        Magazine                                                                                                                                                                     2018
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In un articolo pubblicato da La Repubblica nell’ottobre del 2018 Regina
                     Catrambone, direttrice del MOAS, riflette sulle difficoltà che devono
                   affrontare le organizzazioni che si occupano di ricerca e soccorso nel    I discorsi di odio hanno messo a tacere le voci di coloro
                                                                             Mediterraneo.
                                                                                             che rischiano di morire nei mari europei. L’assenza
                                                                                             di empatia ha disumanizzato le persone che fuggono
                                                                                             dalla guerra e dalla fame. Dobbiamo andare oltre le
                                                                                             statistiche e ascoltare le loro storie.

     I fantasmi
     DELLA                                                                                                     Stando ai dati UNHCR, almeno 1.778 persone sono
                                                                                                               morte nel tentativo di attraversare la rotta migratoria
                                                                                                               più pericolosa al mondo, il Mar Mediterraneo, ma
                                                                                                               i leader politici europei raramente menzionano
                                                                                                               questo dato mentre discutono delle attuali politiche
                                                                                                               migratorie. Si tratta del tasso di mortalità più alto

     migrazione forzata
                                                                                                               registrato su questa rotta negli ultimi anni.

                                                                                                               Dall’anno scorso, migranti, rifugiati, richiedenti asilo
                                                                                                               sono stati sempre più spesso rappresentati come
                                                                                                               numeri, le loro tragedie sono state minimizzate e le
                                                                                                               loro vite usate per compilare statistiche. Ma, quando
                                                                                                               la narrazione ufficiale si limita ai numeri e ai dati, le
                                                                                                               persone spariscono.

      Magazine                                                                                                                                                  2018
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I fantasmi                                                   le morti e consentire ai giornalisti di documentare

     DELLA
                                                                  cosa significasse trovarsi in pericolo in mare.

                                                                  L’impatto delle missioni MOAS è stato
                                                                  incommensurabile per tre motivi principali: il numero
                                                                  di decessi diminuiva drasticamente, i giornalisti
                                                                  potevano unirsi a noi e davamo voce ai salvati.
     migrazione forzata
                                                                  Ma le nostre missioni non si limitavano a salvare,       MOAS ha partecipato al Giving
     Quello che dovremmo chiederci veramente è: cosa              assistere e fornire cure post-soccorso a migranti
     sta succedendo a madri e bambini intrappolati                e rifugiati. Mentre eravamo a bordo, le persone          Tuesday dal 2014 e negli
     in Libia? Cosa ne è degli anziani? Chi si occupa             salvate non ricevevano soltanto cibo, acqua, vestiti
                                                                                                                           ultimi quattro anni abbiamo
     di loro? C’è qualcuno che cura i malati? In Libia            e coperte ma anche cure e attenzione da parte del
     il livello di violenza è recentemente aumentato,             team MOAS. Le persone condividevano con noi le           beneficiato moltissimo della
     peggiorando un contesto già estremamente precario            loro storie di tratta e speranza.
     che mette in pericolo centinaia di migliaia di persone
                                                                                                                           generosità del pubblico. Il 27
     vulnerabili bloccate nel caos. In Libia ci sono vari         Nessuno poteva più dire “Non sapevo cosa                 novembre 2018, siamo stati
     centri di detenzione la cui collocazione cambia              succedesse in mare”. Adesso è tutto finito. La
     continuamente. L’accesso alle strutture è per lo più         mancanza di solidarietà europea e il fallimento degli    onorati dal sostegno dall’attore
     vietato alle organizzazioni umanitarie. Le Nazioni           schemi di relocation hanno profondamente cambiato
                                                                                                                           inglese Colin Firth. Leggi il suo
     Unite hanno spesso dichiarato che lavorare in Libia          lo scenario operativo e ridotto la capacità di
     è estremamente difficile e pericoloso e il personale         effettuare salvataggi in mare. L’evoluzione dei flussi   messaggio e aiutaci a passare
     in loco non riesce a far fronte a tutte le esigenze          e delle politiche migratorie hanno costantemente
     umanitarie.                                                  messo a tacere migranti e rifugiati. Non abbiamo mai
                                                                                                                           parola.
                                                                  saputo così poco su di loro. Non sappiamo quanti
     Lo scorso dicembre, MOAS ha constatato in prima              muoiono nella traversata del deserto o del mare,
     persona la pericolosità della situazione sul campo,          ignoriamo cosa succeda in Libia, trascuriamo la loro
     assistendo lo staff UNHCR durante un’evacuazione             vita dopo lo sbarco.                                     Oggi ci sono più di 65 milioni di profughi nel mondo.
     aerea dalla Libia al Niger dove hanno trovato riparo                                                                  Fuggono dalla violenza, dalla povertà e dalla
     51 bambini, 22 donne e un uomo in seguito a                  Diventano invisibili perché parliamo di loro, ma mai     persecuzione. Desiderano soltanto sentirsi al sicuro.
     lunghe permanenze nel paese. Tuttavia, il piano di           con loro e non ascoltiamo le loro storie. È facile
     resettlement non ha funzionato come prospettato              spersonalizzare qualcuno di cui non conosciamo           MOAS cerca di essere presente ovunque sia
     e molte persone aspettano ancora di iniziare una             il trascorso, il volto e i sogni. Non serve essere       necessario per fornire assistenza medica e aiuti
     nuova vita altrove.                                          particolarmente forti per offendere ed essere crudeli    umanitari alle comunità più vulnerabili del mondo.
                                                                  con un numero. I numeri non hanno sentimenti,
     Dalla fine del 2016, il processo di disumanizzazione         ferite o cicatrici. Ma dietro ciascun numero c’è         Per fornire cure mediche vitali ad una persona che
     si è costantemente intensificato fino al 2017, quando        una persona in carne ed ossa che ha dei sogni e          ne ha bisogno, MOAS spende solamente 6 euro.
     la criminalizzazione della solidarietà ha toccato            un’anima, in cerca di un futuro di pace.
     l’apice a causa di fake news e hate speech. Con                                                                       Con il tuo sostegno, MOAS continuerà a fornire
     l’intensificarsi dei flussi migratori nel 2013, l’opinione                                                            aiuto e assistenza lungo le rotte migratorie più
     pubblica aveva mostrato empatia, i leader politici                                                                    pericolose al mondo.
     avevano promesso di agire subito per evitare altre
     morti e le organizzazioni umanitarie hanno affinato la
     macchina dell’accoglienza ai porti di sbarco.

     Gli occhi erano interamente puntati sui sopravvissuti
     di viaggi disperati, ma il mare continuava a uccidere
                                                                                                                           Questo Giving Tuesday, aiutaci a fare la differenza.
     un numero imprecisato di bambini, donne e uomini.                                                                     Dona quanto puoi e aiuta MOAS a salvare una vita.
     Contemporaneamente, è nata MOAS per diminuire

               Magazine                                                                                                                                                            2018
34                                                                                                                                                                                        35
Mohammed Yousuf è il primo figlio di una giovane           missione. Il desiderio della mia famiglia nel creare
                                                                                                       coppia Rohingya. Da quando è nato, è venuto                MOAS era quello di aiutare altre famiglie in difficoltà,
                                                                                                       regolarmente alla MOAS Aid Station di Shamlapur            e ancora una volta questo desiderio si è avverato. A
                                                                                                       per i controlli pediatrici. Anche la mamma, di 25          Natale, non festeggiamo una semplice ricorrenza:
                                                                                                       anni, è nata in un campo profughi bengalese, dove i        il bambino neonato rappresenta il nostro impegno
                                                                                                       suoi genitori si sono rifugiati durante un precedente      a celebrare e proteggere ogni singola vita umana.
                                                                                                       esodo dal Myanmar. Negli anni ’90, circa 250.000           Per noi il Natale è il sorriso di una nuova mamma, il
                                                                                                       Rohingya furono costretti ad attraversare la frontiera     primo pianto di un bambino, la gioia di un padre che
                                                                                                       con il Bangladesh e furono creati 20 campi profughi        ha portato la sua famiglia al sicuro.
                                                                                                       per accogliere i nuovi arrivati. In poco tempo, però,      Dall’inizio della nostra missione in Bangladesh,
                                                                                                       iniziarono i rimpatri, nonostante la forte opposizione     abbiamo visitato 42.370 bambini e rinnovato il
                                                                                                       delle organizzazioni internazionali per i diritti umani.   nostro impegno ad assistere le comunità di migranti
                                                                                                       Nel 2003 erano rimasti solo due campi, dove circa          e rifugiati più vulnerabili al mondo. Le MOAS Aid
                                                                                                       il 50% della popolazione soffriva di malnutrizione         Stations sono rimaste aperte anche in condizioni
                                                                                                       grave.                                                     meteorologiche estreme per garantire assistenza
                                                                                                       Fra il settembre 2017 e il maggio 2018, si calcola         medica a chiunque ne avesse bisogno. Sono
                                                                                                       che “oltre 16.000 bambini sono nati nei campi              state usate come centri per le vaccinazioni in
                                                                                                       profughi e insediamenti di Cox’s Bazar.” Ciò vuol          collaborazione con OMS e governo bengalese, e

UN MESSAGGIO
                                                                                                       dire che “circa 60 bambini al giorno vengono al            sono diventate un luogo dove tutti possono trovare
                                                                                                       mondo in condizioni disastrate, lontani da casa,           cure, assistenza sanitaria, acqua potabile e giochi
                                                                                                       dati alla luce da madri sopravvissute alla fuga, alla      per i bimbi.
                                                                                                       violenza, al trauma e spesso allo stupro.” Inoltre,

DI NATALE DALLA
                                                                                                       al maggio 2018, solo il 18% delle nuove mamme              La nostra speranza per la famiglia di
                                                                                                       ha partorito in un centro sanitario con l’assistenza       Mohammed Yousuf è che il loro sogno si
                                                                                                       di personale medico. L’obbiettivo della missione           avveri, che il figlio diventi dottore in un luogo
                                                                                                       MOAS in Bangladesh è stato quello di fornire aiuti         dove tanti sono analfabeti per mancanza

NOSTRA DIRETTRICE
                                                                                                       umanitari e assistenza medica di alta qualità, ed          di un’educazione adeguata. Nel frattempo,
                                                                                                       esprimere solidarietà con gli sforzi compiuti dal          auguriamo un Natale di gioia e serenità a
                                                                                                       governo bengalese per accogliere una comunità              tutta la famiglia MOAS, ai nostri donatori,

           “
                                                                                                       storicamente perseguitata. Sin dall’inizio, lo staff       sostenitori e volontari in ogni parte del mondo.
                                                                                                       medico di MOAS ha avuto un impatto enorme per              Impegniamoci affinché ogni singola via umana
                     Oggi abbiamo dato il benvenuto al neonato Mohammed                                migliaia di pazienti ad Unchiprang e Shamlapur.            sia vista come un dono prezioso.
                     Yousuf. Mamma e figlio stanno bene. Suo papà è                                    Mohammed Yousuf ha restituito un significato
                                                                                                       profondo alla stagione natalizia e alla nostra

                                                                                                   ”
                     contentissimo e non vede l’ora di presentarlo alla loro
                     comunità.                                                                                                                                         Mohammad e la sua famiglia, un anno dopo

     Un anno fa, questo messaggio           Alla fine di novembre 2018, MOAS ha fornito
                                            assistenza medica ad oltre 90.000 bambini, donne
     annunciava la nascita del primo
                                            e uomini appartenenti sia alla comunità Rohingya sia
     bambino venuto al mondo alla           a quella bengalese. I nostri pazienti hanno ricevuto

     MOAS Aid Station di Shamlapur,         gratuitamente medicinali e assistenza sanitaria in
                                            un contesto estremamente fragile, creato dall’arrivo
     qualche mese dopo l’inizio             in massa di oltre 700.000 Rohingya fuggiti dal
     della nostra missione in sud-est       Myanmar a partire dal 25 agosto 2017.

     asiatico.

          Magazine                                                                                                                                                                                                 2018
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Il 2018 è stato un anno di sfide e conquiste. Leggi il nostro

                                                                                                      201
                                                                                                                       delle competenze in partnership con altre ONG e        affidano alle MOAS Aid Stations, abbiamo

     riepilogo di fine anno per scoprire cosa abbiamo fatto e                                                          agenzie. I nostri interventi si concentreranno sul     stretto un accordo con l’International Rescue
                                                                                                                       salvataggio in caso di inondazioni e frane, sulla      Committee, che ha assunto il controllo delle
     cosa faremo nel 2019.                                                                                             sicurezza in acqua e sulla fornitura di servizi in     nostre attività e dei nostri siti e continuerà a
                                                                                                                       aree remote o inaccessibili. Al fine di garantire      fornire assistenza medica presso Shamlapur e

        BANGLADESH
                                                                                                                       il diritto alle cure mediche a tutti coloro che si     Unchiprang.

                                                                                                                       MARE DELLE ANDAMANE
                                                                                                                       Subito dopo Pasqua, MOAS ha lanciato                   Dopo aver ricevuto informazioni confermate
                                                                                                                       una missione di osservazione nel Mare delle            relative alla partenza di un’imbarcazione di
                                                                                                                       Andamane per monitorare gli sviluppi marittimi         Rohingya dalla costa di Sittwe (Myanmar)
                                                                                                                       nella crisi dei rifugiati Rohingya. La missione        il 5 maggio, la nave MOAS si è posizionata
                                                                                                                       era stata annunciata il 3 aprile in risposta alle      nel punto di incontro più probabile secondo i
                                                                                                                       segnalazioni confermate di Rohingya che stavano        calcoli del presunto percorso e della velocità
                                                                                                                       tentando di fuggire dal Myanmar via mare con           dell’imbarcazione. Per diversi giorni la M/Y
                                                                                                                       imbarcazioni non sicure. Il team MOAS è partito        Phoenix ha sorvegliato l’area di interesse
                                                                                                                       da Galle, Sri Lanka, il 23 aprile a bordo della nave   nella speranza di intercettare la barca e
                                                                                                                       di ricerca e soccorso M/Y Phoenix, e ha concluso       poter fornire qualunque tipo di assistenza

                                                                                                       Riepilogo del
        Quando nel settembre del 2017 MOAS è               pesanti piogge e per assistere un                           le operazioni a Pulau Weh, in Indonesia, il 13         fosse richiesta. L’11 maggio siamo venuti a
        arrivata in Bangladesh, eravamo una delle          crescente numero di pazienti. Ogni                          maggio. Durante questo periodo, la M/Y Phoenix         conoscenza, tramite la stampa locale, del
        prime ONG a rispondere all’esodo dei               anno, il Bangladesh affronta una                            ha perlustrato 2.674 miglia nautiche, poco più di      fatto che il giorno precedente l’imbarcazione
        Rohingya dal Myanmar, provocato dalle              stagione ciclonica e monsonica che                          4.950 chilometri.                                      era stata costretta a tornare in Myanmar a
        brutali violenze scoppiate il 25 agosto.           può provocare gravi e improvvise                            Il 27 aprile, dopo aver raggiunto l’area operativa,    causa di un guasto al motore. Due giorni
        Testimoni di un disperato bisogno di cure          esondazioni, inondazioni e danni                            il nostro team SAR è rimasto in avvistamento 24        dopo, fonti Rohingya hanno riferito che
        mediche per alleviare la sofferenza di migliaia    causati dal vento. In risposta a                            ore al giorno per individuare unità non dotate di      un’altra barca era stata intercettata dalla
        di persone in fuga ferite, traumatizzate ed        queste minacce, MOAS ha creato                              AIS (Automatic Information System). Nel corso          Marina birmana ed era stata fatta rientrare in
        esauste, nel novembre del 2017 abbiamo             delle unità mediche mobili per                              della missione il team ha verificato 408 contatti,     Myanmar.
        aperto due Aid Stations, o centri di primo         garantire con rapidità cure mediche                         o oggetti non identificati, usando principalmente      MOAS rimane profondamente preoccupata
        soccorso, per servire la popolazione rifugiata     per le persone colpite da frane e                           il binocolo ad alta potenza. Sebbene nella             per i pericoli che i rifugiati Rohingya affrontano
        in rapida espansione e le comunità ospitanti.      allagamenti; i team hanno ricevuto                          maggior parte dei casi le imbarcazioni prese           per raggiungere la Malesia o l’Indonesia via
        Alla fine di novembre del 2018, le MOAS Aid        una formazione sulla sicurezza e sul                        in considerazione erano piccole barche da              mare, e invita la comunità internazionale
        Stations di Shamlapur e Unchiprang avevano         salvataggio in acqua, consentendo                           pesca, sono state controllate anche alcune             ad organizzare urgentemente una missione
        fornito assistenza medica vitale a più di          loro di attraversare in sicurezza aree                      navi commerciali e private. È risaputo che i           marittima indipendente per tutelare i diritti
        90.000 bambini, donne e uomini. Le nostre          allagate e di trasportare persone                           Rohingya partono dal Myanmar con barche da             umani di persone disperate costrette a fuggire
        Aid Stations sono rimaste aperte tutto l’anno,     ferite verso le Aid Stations.                               pesca, rendendo difficile la distinzione tra veri      dall’oppressione violenta in Myanmar.
        sono state usate come centri di vaccinazione       All’inizio di dicembre, abbiamo                             pescherecci e barche di rifugiati.
        in coordinamento con l’OMS e il governo            lanciato i nostri piani per la nuova
        bengalese e sono diventate uno spazio di           programmazione sviluppata in linea
        pace e benessere sia per i Rohingya che per        con le priorità per il 2019 indicate nel
        i Bengalesi.                                       Joint Response Plan for the Rohingya
        Durante la stagione delle piogge – tra             Humanitarian Crisis. Durante il
        giugno e novembre – ci siamo concentrati           2019, MOAS continuerà ad operare
        nell’assicurare che le Aid Stations fossero        in Bangladesh portando avanti
        equipaggiate per resistere ai forti venti e alle   progetti di formazione e sviluppo

                  Magazine                                                                                                                                                                                              2018
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YEMEN

                                                                                                   201
     All’inizio di dicembre, MOAS ha lanciato una       Nel momento in cui scriviamo, è in
     nuova campagna per portare assistenza              viaggio verso il porto yemenita di
     farmaceutica, aiuti contro la carestia e cure      Aden un container di 40 piedi, carico
     mediche in Yemen. Dal 2015 circa 57.000            di aiuti per combattere la carestia
     persone sono morte nel brutale conflitto in        sotto forma di integratori nutrizionali.                                                                                        Uno dei maggiori vantaggi di lavorare per
     Yemen, mentre 3,9 milioni di persone sono          Appena arriverà, questo carico                                                                                                  MOAS è stata la possibilità di acquisire
     state costrette a fuggire. Oltre 22 milioni di     sarà distribuito attraverso il cluster                                                                                          un’esperienza diretta, cosa che non
     civili – l’80% della popolazione nazionale –       sanitario e quello nutrizionale con il                                                                                          capita abitualmente all’interno delle più
     hanno disperatamente bisogno di assistenza         supporto di ADRA, partner MOAS in                                                                                               grandi organizzazioni umanitarie. Avere

                                                                                                                   I NOSTRI
     umanitaria, ma con i frequenti raid aerei e        Yemen. Con questa missione, MOAS                                                                                                la possibilità di lavorare a stretto contatto
     le violenze diffuse nel Paese i collegamenti       raggiungerà migliaia di persone che                                                                                             con la dirigenza dell’organizzazione ed
     sono estremamente ridotti, causando una            hanno urgentemente bisogno di                                                                                                   essere presente alle riunioni in cui venivano

                                                                                                                   VOLONTARI
     devastante carestia. Con 14,8 milioni di           aiuto per combattere la carestia e                                                                                              prese decisioni importanti mi ha offerto una
     persone impossibilitate ad accedere a cure         accedere all’assistenza medica.                                                                                                 visione a 360 gradi dei meccanismi interni
     mediche e acqua potabile, lo Yemen è afflitto                                                                                                                                      di una ONG umanitaria internazionale.
     della peggiore epidemia di colera dei tempi
     moderni.                                                                                                                                                                           Parte del mio tempo con MOAS è stato
                                                                                                                                                                                        impiegato nei progetti di Xchange, nostro
                                                                                                                   La possibilità di svolgere un periodo di

     CAMPAGNE
                                                                                                                                                                                        partner per la ricerca. Essere coinvolta nei

                                                                                                   Riepilogo del
                                                                                                                   volontariato EVS/ESC (European Voluntary                             loro progetti mi ha fornito una base per il
                                                                                                                   Service/European Solidarity Corps)                                   miglioramento delle competenze di ricerca
                                                                                                                   con MOAS mi sembrava un’esperienza                                   nell’area delle migrazioni, confermandomi
     MOAS continua a sostenere la creazione di                                                                     importante che mi avrebbe offerto crescita                           le potenzialità dei dati per trasformare
     alternative sicure e legali ai pericolosi viaggi                                                                                                                                   l’opinione pubblica in merito alle migrazioni.
                                                                                                                   professionale, conoscenze utili ed eccitanti
     dei migranti che ogni anno causano migliaia                                                                                                                                        Senza dubbio, tuttavia, l’aspetto migliore
     di vittime.
                                                                                                                   sfide da superare.                                                   del periodo da volontaria di MOAS è stato
                                                                                                                                                                                        quello umano. È stato un vero onore
     Puoi unirti usando l’hashtag                                                                                                                                                       imparare e lavorare con professionalità
     #SafeAndLegalRoutes o sostenere la                                                                            Ero alla ricerca di un’opportunità di lavoro per una causa nella     estremamente talentuose, appassionate del
     nostra campagna acquistando una t-shirt                                                                       quale credo profondamente a livello personale, professionale ed      proprio lavoro e dell’impatto che ha nelle
     MOAS sul sito www.worthwearing.org.                                                                           accademico, cioè la questione della migrazione e dell’assistenza     vite di molti.
                                                                                                                   umanitaria. Quando c’è stata la possibilità di candidarsi per un
     Per aiutarci a continuare a fornire aiuti                                                                     EVS/ESC con MOAS – un’organizzazione conosciuta in tutto             Durante questo periodo sono cresciuta
     e assistenza alle comunità migranti più                                                                       il mondo per la fornitura di assistenza medica ai rifugiati e ai     tanto sia dal punto di vista umano che
     vulnerabili del mondo, dona quanto puoi                                                                       migranti in fuga da violenze e persecuzioni – mi è sembrata          da quello professionale. Chi non è mai
     all’indirizzo www.moas.eu/it/donate.                                                                          un’opportunità da non perdere. Contribuire in ogni modo              stato impegnato nel volontariato o chi si
                                                                                                                   possibile, attraverso le mie capacità e le mie esperienze, a molti   sta ancora chiedendo se il volontariato
                                                                                                                   dei progetti nei quali MOAS è impegnata è stato un sogno             faccia per sé non potrà capire di cosa
                                                                                                                   sia sul piano personale che su quello professionale. Questo          sto parlando: spero che questa mia
                                                                                                                   volontariato ha comportato anche il mio trasferimento a Malta        testimonianza abbia aperto i vostri occhi
                                                                                                                   per l’intero periodo e l’adattamento alla vita maltese. È stata      sugli enormi benefici che ne derivano per gli
                                                                                                                   un’esperienza tanto positiva da spingermi a rimanere a Malta         individui e per la società.
                                                                                                                   anche quando terminerà il mio periodo da volontaria.
                                                                                                                                                                                        Maria, volontaria MOAS 2018

               Magazine                                                                                                                                                                                                     2018
40                                                                                                                                                                                                                                       41
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