Lo zaino di Nicoletta e Le sac à dos de Colette (libri tattili)
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Lo zaino di Nicoletta e Le sac à dos de Colette (libri tattili) LO ZAINO DI NICOLETTA & LE SAC À DOS DE COLETTE “Lo zaino di Nicoletta” è stato progettato, scritto e illustrato da noi ragazzi della classe 2A della scuola secondaria di primo grado ”Mavarelli-Pascoli” di Umbertide insieme alle nostre professoresse Natascia Abbruzzese e Luisiana Poggioni. Lo abbiamo creato nelle ore di laboratorio di Geografia. “Le sac à dos de Colette” è stato progettato, scritto e illustrato da noi ragazzi della classe 2A della scuola secondaria di primo grado “Mavarelli – Pascoli” di Umbertide insieme alle nostre professoresse Natascia Abbruzzese, Luisiana Poggioni e Rita Nanni. Lo abbiamo creato nelle ore di laboratorio di Geografia, attuando un CLIL in lingua francese. Questi due libri sono il simbolo del nostro modo di vivere la scuola. Come Nicoletta, o Colette, viaggiamo con la fantasia attraverso gli apprendimenti e utilizziamo tutti i giorni linguaggi e strumenti diversi che aiutano ciascuno di noi a raggiungere l’obiettivo. Abbiamo imparato a conoscere la realtà attraverso tutti i sensi perché, come scrisse Federico Fellini, “Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita.”
I libri hanno partecipato al concorso TOCCA A TE! Ascolta l’infinito (spettacolo di inclusione) locandina Ascolta l’infinito Spegnere il cellulare è apparentemente un gesto semplice, ma può servire per slegare, anche solo per un attimo, la nostra vita da tutto ciò che apparentemente potrebbe sembrare indispensabile, inderogabile. Avere una piccola sensazione di libertà alle spalle è ciò che occorre per predisporsi all’ascolto. La nostra proposta di questa sera è ascoltare il silenzio.
Qualcuno potrebbe obiettare che il silenzio è nulla e che ascoltare il nulla è inutile e senza senso. Cercare il silenzio, al contrario, significa arrivare al centro, all’origine del pensiero umano. E’ poco? Dal pensiero nasce la libertà, intesa non come la possibilità di agire senza regola alcuna, ma come capacità autonoma di capire ogni singolo aspetto della vita. Dalla capacità di pensiero nasce l’ascolto, l’empatia, la capacità di intendersi, di capire che siamo parte di tutto, sia del presente, del passato, del futuro. Dall’ascolto nasce il dialogo, dal dialogo l’educazione, vero motore dell’umanità. Un giovane educato è portatore di vita, in continua positiva evoluzione. Ciò che contiene tutti questi aspetti è la scuola e in particolare la scuola pubblica. Dentro la scuola pubblica c’è il pensiero, la libertà, il rispetto delle regole, l’ascolto, il dialogo e l’educazione che tutto comprende. Avere cura della scuola significa avere cura di tutti questi aspetti così importanti e significanti. La scuola pubblica è di tutti, nessuno escluso. Lo è stata per chi ci ha preceduto, lo è per i ragazzi che sono qui stasera, lo sarà per i bambini che la inizieranno a breve, ma soprattutto, lo sarà per i nuovi uomini che ancora non sono nati e che forse i loro genitori non si sono ancora conosciuti…o forse…non sono nati neanche loro. Allora la domanda di stasera è: ascoltare il silenzio è così inutile? https://icumbertidemontonepie tralunga.edu.it/wp- content/uploads/2019/05/ascol ta-linfinito-1.mp4
Siamo tutti una meraviglia Concorso scolastico “I linguaggi dell’immaginario per la scuola” – III^ edizione, nell’ambito della collaborazione tra il progetto “Io Studio – la Carta dello studente” – promosso dal MIUR – e dall’Associazione ISI.Urb – Romics. Vincitore del PRIMO PREMIO “MIGLIOR VIDEO ANIMAZIONE” categoria scuola secondaria di primo grado: classe 2 A scuola secondaria di primo grado di Umbertide. L’idea di questo video nasce in classe, con i ragazzi che hanno portato un grande contributo non solo per la realizzazione del video, ma soprattutto con le loro azioni quotidiane, testimonianza che l’inclusione scolastica è possibile quando siamo in grado di prenderci cura dell’Altro. Per fare questo bisogna saper ascoltare e rispettare i bisogni di tutti e servono mezzi che rendano possibile accedere alla comunicazione, scritta, ma anche verbale o gestuale da parte di tutti. E SIAMO TUTTI UNA MERAVIGLIA perché ognuno di noi, nella sua particolarità meravigliosa, dà un grande contributo. “Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che suona la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo,
un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all’insieme. Siccome il piacere dell’ armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica”. (D. Pennac, Diario di scuola, 2007) A Christmas Inclusion (laboratorio e mercatino) Materiale di recupero, carta, stoffa, tappi, pigne … un po’ di nastri, brillantini e colla vinilica, per costruire decorazioni natalizie uniche! Il tutto condito da tanta allegria e la gioia di stare insieme per preparare un Natale speciale. Così i nostri ragazzi da qualche anno sono artefici di decorazioni natalizie che vengono poi vendute in un apposito mercatino. Un modo per sperimentare la manualità e il lavoro di gruppo, ma anche un modo per far conoscere le attività della scuola, che attraverso il ricavato di un mercatino come questo, acquista beni e materiali da spendere per l’inclusività scolastica.
Mostra Vietato non toccare MOSTRA VIETATO NON TOCCARE A fine anno scolastico 2017/2018 il consiglio di classe della 1 A decide, insieme ai suoi alunni, di allestire una mostra dal titolo “VIETATO NON TOCCARE”. Nel titolo implicito il consiglio per tutti i visitatori di toccare il materiale esposto, ovvero tutto quel materiale che nel corso dell’anno gli insegnanti hanno costruito per un’alunna non vedente, per consentirle di accedere a immagini tattili in grado di supportare e coadiuvare le spiegazioni dei testi scolastici. Ogni insegnante ha proceduto fin dall’inizio dell’anno a condividere strumenti, materiali e attività, anche pratiche, con tutti i ragazzi della classe. I supporti materiali affiancati alle spiegazioni hanno reso possibile non solo semplificare linguaggi, rendere accessibili testi e immagini
per una singola alunna, ma proporre anche per tutta la classe percorsi alternativi, con l’uso di un materiale alternativo che ha facilitato i processi di attenzione e apprendimento, rendendo meno passiva la ricezione dell’insegnamento. La sperimentazione diretta di tutti gli alunni ha offerto occasioni di scoperta, una diversa modalità di conoscere, di fare esperienza, di sperimentare le loro capacità personali, anche attraverso materiale che loro stessi hanno costruito per coadiuvare spiegazioni, letture, ma anche lo studio, magari per piccoli gruppi o coppie di aiuto.
Accendi le stelle (spettacolo di inclusione) ACCENDI LE STELLE Questo spettacolo nasce un anno fa, in un’aula di chitarra della nostra scuola, dove una volta a settimana, per un’ora, alcuni ragazzi disabili insieme ai loro insegnanti di sostegno e al docente di chitarra suonano e cantano. È stato un crescendo di emozioni e, alla fine, ci è sembrato difficile contenere in quella piccola aula così tanta gioia e musica, soprattutto, non ci è sembrato giusto non condividere una simile esperienza. Così a settembre abbiamo aperto l’aula di chitarra e oggi su questo palco siamo quasi 60… ma non ci basta, vogliamo includere anche voi in questo grande palco e trasmettervi tutta l’energia e l’ entusiasmo di cui siamo capaci. Il nostro percorso non finirà questa sera, ma vogliamo continuare a credere che sia possibile una visione inclusiva, dove trovare spazi comuni di partecipazione e di apprendimento; che sia possibile modificare stereotipi e luoghi comuni sulla diversità; che sia possibile sensibilizzare gli alunni (ma non solo) ai problemi delle persone con bisogni educativi speciali e renderli più consapevoli che la migliore modalità per entrare in relazione con l’altro altro non è che costruire un rapporto di sostegno basato sulla reciprocità; che sia un grande valore il rispetto dell’altro, la diversità, la disabilità, l’amicizia.
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