Linee Guida sullo sviluppo neurocognitivo dei pazienti affetti da distrofinopatia - Francesca Cumbo Paolo Alfieri

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Linee Guida sullo sviluppo neurocognitivo dei pazienti affetti da distrofinopatia - Francesca Cumbo Paolo Alfieri
Linee Guida sullo sviluppo
neurocognitivo dei pazienti
affetti da distrofinopatia

          Francesca Cumbo
             Paolo Alfieri
Linee Guida sullo sviluppo neurocognitivo dei pazienti affetti da distrofinopatia - Francesca Cumbo Paolo Alfieri
Background e razionale
La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è una malattia ereditaria, legata al cromosoma X, che colpisce 1 su 5.000 maschi nati
vivi. È la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta in età pediatrica e causa una progressiva degenerazione dei mu-
scoli.
La DMD è causata da mutazioni del gene della distrofina, che determinano l’assenza completa della proteina corrispondente.
Un’alterazione qualitativa o quantitativa della distrofina provoca varianti più lievi della malattia o con quadri clinici diversi. La va-
riante classica è detta distrofia muscolare tipo Becker (BMD), forma che ricalca – in modo più lieve e con prognosi migliore – l’an-
damento della DMD (Ricotti et al., 2011; Muntoni A.E., 2003). Nel loro insieme DMD e BMD rientrano nella categoria delle distrofi-
nopatie, ovvero quelle malattie muscolari causate da un difetto della distrofina.
La distrofina è una proteina di grandi dimensioni che si trova ancorata sulla superficie interna della membrana delle fibre musco-
lari e funziona da collegamento strutturale tra la membrana e i filamenti contrattili delle fibre muscolari. La distrofina ha quindi
un ruolo determinante per la stabilità meccanica della membrana durante la contrazione muscolare.

             Come ogni altra proteina, l’e-        (espressa nella retina), dp140
             spressione della distrofina è         (espressa nel sistema nervoso
             regolata da un promotore,             centrale (SNC) con promotore
             ossia una regione di DNA, co-         nell’introne 44), Dp116 (espres-
             stituita da specifiche sequen-        sa in alcune cellule del siste-
             ze, alla quale si lega l’enzima       ma nervoso periferico) e Dp71,
             che dà inizio alla trascrizione       l’isoforma più rappresentata
             del gene. La forma principale         nel cervello, con promotore
             della proteina è una distrofina       nell’introne 62.
             completa regolata in diversi          In base a questa localizzazione
             tessuti da 3 diversi promotori:       all’interno del gene, i pazienti
             M (muscolare), C (cerebrale)          con distrofia muscolare di Du-
             e P (cellule del Purkinje). Esi-      chenne con mutazioni nella
             stono poi altri promotori inter-      parte distale del gene, dopo          Già a partire dai primi anni
             ni che avviano la trascrizione        l’esone 44, e soprattutto dopo        2000 diversi studi hanno evi-
             del gene in esoni localizzati         l’esone 63, generalmente sono         denziato che anche il profilo
             più a valle rispetto alla forma       a più alto rischio di sviluppa-       neuropsicologico nei pazienti
             principale, che danno origi-          re problemi cognitivi o altri         con DMD può essere compro-
             ne a varianti (isoforme) della        segni di interessamento del           messo, e può presentare dif-
             proteina a cui mancano parti          SNC (Emery 1991; Hoffman et           ficoltà in vari ambiti (funzio-
             iniziali della proteina: dp260        al. 1987).                            namento cognitivo, sviluppo
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del linguaggio, processi di ap-      Durante l’anno 2018 presso         mento dei vissuti emotivi.
prendimento e processi legati        l’Ospedale Pediatrico Bam-         Il supporto psicologico
alle funzioni esecutive) (Mun-       bino Gesù è stato attivato,        ha avuto prosecuzione
toni A.E., 2003).                    attraverso una collaborazio-       per la presa in carico di
Successivi studi più recenti, in     ne tra l’Unità Operativa di        difficoltà emotive e psi-
casistiche ancora più ampie di       Neuropsichiatria dell’infan-       cologiche relative all’ac-
ragazzi con la distrofia musco-      zia e dell’adolescenza, l’Unità    cettazione ed alla comu-
lare di Duchenne, hanno con-         Operativa di Malattie Musco-       nicazione della diagnosi
fermato difficoltà cognitive,        lari e Neurodegenerative e         con il bambino, eventua-
con un quoziente intellettivo        l’Associazione Parent Project      li fratelli o altri membri
medio inferiore pari ad una de-      aps uno Studio descrittivo         della famiglia allargata.
viazione standard sotto la me-       del profilo neuropsicologi-        Ha avuto inoltre ulteriore
dia (Ricotti et al., 2016; Chieffo   co in bambini con distrofia        prosecuzione con l’obiet-
et al., 2015).                       muscolare di Duchenne e di-        tivo di realizzare un rac-
I meccanismi alla base del           strofia muscolare di Becker        cordo dei sistemi che ruo-
coinvolgimento neurologico e         che ha avuto come obiettivo        tano intorno al paziente
cognitivo non sono stati anco-       la raccolta di dati in relazio-    per favorire l’integrazione
ra pienamente compresi, an-          ne a degli eventuali deficit       e la coerenza degli inter-
che se ci sono ipotesi sempre        neuropsicologici per poter         venti nelle diverse strut-
più accreditate che le difficol-     migliorare la presa in cari-       ture di competenza sul
tà possano essere riconduci-         co del paziente attraverso la      territorio, tenendo conto
bili alla mancanza di specifi-       presenza delle psicologhe di       anche dei deficit in ambi-
che isoforme della distrofina        Parent Project.                    to neuropsicologico che
a livello cerebrale. Alcuni studi    L’équipe di psicologi dell’as-     negli ultimi anni sono di-
hanno evidenziato, nei pazienti      sociazione Parent Project          ventati sempre più noti.
con DMD, difficoltà nell’esecu-      è stata presente settima-
zione di test neuropsicologici       nalmente in affiancamento
che valutano l’attenzione se-        allo staff medico dell’UO di
lettiva, la ripetizione verbale,     Malattie Neuromuscolari e
la discriminazione visuo-per-        Neurodegenerative dell’O-
cettiva, il linguaggio, la me-       spedale Bambino Gesù. In
moria e le funzioni esecutive        particolare tale attività è par-
analogamente ai profili co-          tita dall’affiancamento all’éq-
gnitivi osservati nei pazienti       uipe medica nella comuni-
con problematiche di origine         cazione delle nuove diagnosi
cerebellare (Diamond, 2000).         favorendo, quindi, il conteni-
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Percorsi Diagnostico - Terapeutici Assistenziali

Alla base della stesura di queste Linee Guida vi è l’evidenza che una buona presa in carico di un bambino con DMD/
BMD ed un trattamento efficace presuppongono una valutazione diagnostica adeguata e multidisciplinare

Cosa si osserva nei pazienti con DMD/BMD:

                                            pio, nel caso delle Griffiths, le basi     mente in passato.
   Sviluppo e Profilo                       dell’apprendimento, il linguaggio          L’individuazione dello sviluppo co-
intellettivo                                e la comunicazione, la coordina-           gnitivo nei bambini con DMD e
                                            zione oculo-manuale, l’area per-           BMD riguarda la valutazione del
A partire dall’età prescolare è pos-        sonale–sociale–emotiva e l’area            valore del quoziente intellettivo
sibile osservare uno sviluppo psi-          grosso-motoria. Il livello cognitivo       (QI): in letteratura si riscontra che in
comotorio globale che può non               invece, già a partire dai 4 anni, è va-    circa un terzo degli individui è pre-
essere in linea con l’età e un livel-       lutato attraverso le scale Wechsler        sente una compromissione delle ri-
lo cognitivo che tenda a rimanere           che permettono di indagare e va-           sorse intellettive (Ricotti, Roberts e
stabile nel tempo. Da questo ne             lutare non solo il livello cognitivo       Muntoni, 2011). Il QI risulta general-
consegue che la compromissione              globale, ma anche alcune aree più          mente al di sotto di una deviazione
intellettiva non è progressiva come         specifiche come la capacità di ela-        standard dalla media per età cro-
la compromissione motoria (Chief-           borazione visiva, l’intelligenza cri-      nologica (Leibowitz, 1981; Magri et
fo et al., 2015).                           stallizzata, il ragionamento fluido,       al., 2011). Infatti viene riportato un
                                            la memoria a breve termine e la            valore medio del QI, tra 82 (Munto-
Il livello di sviluppo dei bambini          velocità di elaborazione (Wechsler,        ni, 2003) e 87 (Pane et al., 2013) e un
in età prescolare viene valutato            2012).                                     profilo cognitivo disarmonico con
prevalentemente attraverso Sca-             I deficit motorio e muscolare com-         punteggi maggiormente deficita-
le psicometriche, come le Grif-             paiono invece, il più delle volte, in      ri nei subtest relativi alla memoria
fiths o le Bayley, che forniscono un        età scolare. Pertanto non risultano        di lavoro ed alle prove di digit span
Quoziente di Sviluppo Totale rica-          essere responsabili delle proble-          rispetto al valore totale del QI (Bat-
vato attraverso specifici item re-          matiche cognitive o linguistiche,          tini et al., 2017).
lativi a vari ambiti come ad esem-          come veniva ipotizzato erronea-

SVILUPPO                                E      PROFILO                                INTELLETTIVO
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NEUROLINGUISTICO
                                                                                                                 SVILUPPO E PROFILO
   Sviluppo e Profilo                                   nell’acquisizione della letto-scrittura (Billard
   neurolinguistico                                     et al., 1998; Shana e Cyrulnika, 2008).
Nella letteratura scientifica diversi studi ana-
                                                        Shana e Cyrulnika (2008) descrivevano alcu-
lizzano non solo le abilità cognitive globali,
                                                        ni casi di bambini con DMD in età prescolare
ma anche alcune specifiche funzioni, come
                                                        che mostravano abilità verbali inferiori rispet-
le abilità linguistiche.
                                                        to ad un gruppo di controllo composto dai ri-
Si osserva come, già in età precoce, i bambi-
                                                        spettivi fratelli non affetti.
ni con DMD manifestino una debolezza nella
                                                        Si può evidenziare (Justus et al., 2005; Marvel
produzione linguistica che va a consolidarsi
                                                        e Desmond, 2012; Ravizza et al., 2006) un ri-
ancor di più in età scolare. Questo aspetto
                                                        tardo nella produzione delle prime parole, un
può essere presente anche in bambini con QI
                                                        ritardo nella composizione di frasi composte
adeguato. Gli studi condotti con Scale Grif-
                                                        da due parole e nella successiva strutturazio-
fiths su bambini al di sotto dei 4 anni hanno
                                                        ne di frasi complete.
mostrato che, nella scala relativa alle abilità
                                                        Dall’analisi di questi risultati, emerge l’ipote-
motorie ottenevano punteggi più bassi ri-
                                                        si del coinvolgimento cerebellare alla base
spetto alle altre scale. Inoltre, i bambini con
                                                        del rendimento inferiore alle attese previste
un Quoziente di sviluppo inferiore a 70 otte-
                                                        per l’età, sia su un piano neuropsicologico
nevano punteggi inferiori alla norma anche
                                                        che cognitivo. Secondo tale ipotesi, sarebbe-
nella Scala relativa alle componenti linguisti-
                                                        ro coinvolte anche la memoria fonologica, la
che (Pane et al., 2013).
                                                        memoria verbale, le abilità di lettura (Justus
Il basso livello del QI verbale e le difficoltà lin-
                                                        et al., 2005; Ravizza et al., 2006) e le abilità di
guistiche possono anche determinare ritardo
                                                        recupero lessicale (Marvel e Desmond, 2012).

Alcune evidenze hanno mostrato a livello del cervelletto quantità assenti o ridotte di distrofina che ne giustificherebbero
l’alterato funzionamento (Shana e Cyrulnika, 2008).
In riferimento a tale profilo neuro-linguistico e alle sue aree di debolezza nei bambini con DMD, si sottolinea dunque l’im-
portanza di un adeguato inquadramento diagnostico/valutativo in epoca precoce ai fini di una tempestiva presa in carico
a livello riabilitativo e di trattamento.
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Abilità neuropsicologiche e funzioni esecutive

      Esaminando bambini con DMD, ed anche una percentuale di bambini con BMD, emerge un profilo neuropsicologico
      atipico sia in casi di QI ridotto che nei casi di QI nella norma.
NEUROPSICOLOGICHE E
FUNZIONI ESECUTIVE

                      Attraverso specifiche valuta-      Rispetto a questa area di in-       sono ottenere valori inferiori
                      zioni neuropsicologiche, che       dagine De Moura (2010) ha           alla norma del QIT. Ciò sem-
                      indagano il funzionamento          indagato in modo specifico          brerebbe dipendere, non da
                      intellettivo globale ed altre      gli aspetti attentivi nella po-     una compromissione genera-
                      componenti cognitive qua-          polazione DMD rilevando una         le, ma dalla presenza di pun-
                      li la memoria, il linguaggio, la   difficoltà   nell’orientamento      teggi maggiormente deficita-
                      percezione e l’attenzione si ri-   dell’attenzione volontaria. Nel-    ri in specifici subtest, in cui è
                      leva un profilo neuropsicologi-    lo specifico, quando il focus       fondamentale l’orientamento
                      co peculiare nei bambini con       centrale era costituito da uno      dell’attenzione volontaria.
                      DMD (Wicksell et al., 2004).       stimolo confondente (subtest
                      In particolare, si rileva che il   delle frecce direzionali della      In altri studi, sono stati regi-
                      core problematico della DMD        Nepsy II), tali individui non ri-   strati punteggi inferiori alla
                      risiede proprio nella memo-        uscivano poi ad orientare ade-      norma o ai limiti inferiori della
                      ria di lavoro (Hinton, 2001),      guatamente l’attenzione sullo       norma anche in test di piani-
ABILITÀ

                      che coinvolge in modo selet-       stimolo target.                     ficazione, programmazione,
                      tivo tutte le informazioni udi-    Tale evidenza permette, alme-       fluenza verbale ed in compi-
                      tive-verbali. Questi pazienti,     no in parte, di spiegare per-       ti in cui è necessario adattar-
                      infatti, riescono ad elaborare     ché nelle prove che indagano        si a richieste che cambiano
                      solo alcune delle informazioni     il funzionamento cognitivo          rapidamente, per cui è stata
                      che ascoltano.                     globale questi individui pos-       ipotizzata una possibile com-
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promissione anche del fun-           sono attive, in modo contem-
zionamento esecutivo globa-          poraneo, la memoria di lavoro,
le (Donders, 2009). Tali deficit     la capacità di shifting attenti-
potrebbero essere alla base          vo e la capacità di inibizione.
del lento sviluppo delle com-        Si evidenzia dunque una di-
petenze generali di appren-          sfunzione cognitiva generale
dimento spesso presente nei          che richiede l’impiego di più
bambini con DMD (quali rapi-         tempo e la messa in atto di più
dità e correttezza di lettura di     tentativi per riuscire a risolvere
un testo scritto, comprensio-        un compito utilizzando la stra-
ne di un testo scritto, abilità di   tegia adeguata (Mento et al.,
scrittura e abilità matematico/      2011).
numeriche).                          La compromissione di specifi-
Da queste evidenze e da suc-         ci aspetti delle funzioni cogni-
cessive osservazioni (Mento          tive, quali le funzioni esecutive
e colleghi, 2011, Battini et al.,    e la capacità generale di pro-
2017) deriva l’ipotesi di un pro-    blem solving, di inibizione e
filo cognitivo più complesso         di memoria di lavoro globale
ed eterogeneo, che non com-          influisce sui processi di piani-
prende solo una compromis-           ficazione e sulla capacità di
sione a carico della memoria         intraprendere un comporta-
verbale, ma anche difficoltà         mento orientato ad un obietti-
generali a livello delle funzioni    vo (Hinton VJ et al., 2000; Men-
esecutive. Le difficoltà di que-     to G, 2011).
sti bambini si manifesterebbe-
ro quando viene richiesto un
più elevato controllo esecutivo
e cognitivo in prove nelle quali
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Riassumendo, i bambini con distrofia muscolare di Duchenne potrebbero presentare delle
difficoltà in quattro ambiti:

                      quando viene richiesto di ri-
 MEMORIA              petere quanto è stato espo-       PIANIFI-
                      sto, soprattutto quando le
 A BREVE              informazioni sono di tipo         CAZIONE E    i bambini con DMD possono
                      verbale, la quantità di infor-
 TERMINE O            mazioni che i bambini con         PROBLEM      presentare alcune difficoltà
                                                                     nelle situazioni in cui è im-
                      DMD sono capaci di tratte-
 MEMORIA              nere in memoria nell’imme-        SOLVING:     portante analizzare e sele-
                                                                     zionare le attività necessarie
                      diato può essere inferiore a
 DI LAVORO:           quella degli altri bambini. Gli
                                                                     per il raggiungimento di un
                                                                     obiettivo, deciderne l’ordine
                      individui che presentano ca-
                                                                     e creare un piano per la riso-
                      renze in quest’ambito posso-
                                                                     luzione di un problema;
                      no presentare maggiori diffi-
                      coltà a seguire le istruzioni e
                      nell’automatizzazione degli
                      apprendimenti;

                                                        MULTI-
                      i bambini con DMD posso-
                      no non riuscire a prevenire       TASKING:
                      deliberatamente un atto, un                    per i bambini con DMD può
                      comportamento o una ri-                        risultare complesso “suddi-
                      sposta quando queste azio-                     videre” l’attenzione tra com-
                      ni non sono desiderate. Gli                    piti differenti, ciò comporta
 INIBIZIONE:          individui che hanno difficol-
                      tà in questo ambito possono
                                                                     delle difficoltà nello svolgere
                                                                     contemporaneamente due
                      non essere capaci di con-                      attività diverse.
                      centrarsi sulle attività rile-
                      vanti, venendo distratti dagli
                      stimoli di disturbo;
Linee Guida sullo sviluppo neurocognitivo dei pazienti affetti da distrofinopatia - Francesca Cumbo Paolo Alfieri
Abilità neuropsicologiche
e funzioni esecutive

Per questo si consiglia di parlare in maniera
semplice nei contesti quotidiani, usando frasi
brevi, ripetendo le informazioni e presentan-
dole con supporti visivi per facilitare le presta-
zioni nella vita del bambino.

Lo sviluppo ed il rafforzamento di un network
corticale attenzionale durante gli anni presco-
lari sono promotori del corretto sviluppo del
funzionamento esecutivo.
Le linee guida fanno leva sull’importanza
del promuovere un’adeguata presa in cari-
co di tali aspetti neuropsicologici, affinchè
vengano inseriti in un adeguato percorso
riabilitativo specifico, e sull’importanza del-
la pianificazione del trattamento nei servizi
socio-sanitari e della riabilitazione sul terri-
torio.
Linee Guida sullo sviluppo neurocognitivo dei pazienti affetti da distrofinopatia - Francesca Cumbo Paolo Alfieri
PROFILO ED ASPETTI COMPORTAMENTALI

                                                                                                             La DMD pertanto necessita di
                                                                                          con-    una presa in carico tempestiva ed a tre-
                                                                            divisi e la reci-     centosessanta gradi, con un’attenzione
                                                             procità emotivo e sociale. I ra-     particolare non solo agli aspetti motori,
                                                   gazzi affetti da DMD possono anche             cognitivi e in ambito neuropsicologico
                                  I    bambini                                                    ma anche alle altre problematiche neu-
                                                   sviluppare problemi di adattamento e
              con DMD, ed in parte an-                                                            rocomportamentali che sono spesso as-
                                                   depressione, oppure disturbi di tipo an-
che i bambini con BMD, stando anche a                                                             sociate a questa condizione.
                                                   sioso, magari amplificati da un possibile
quanto descritto sopra, presentano uno
                                                   deficit cognitivo che impatta spesso su
sviluppo delle abilità attentive che può
                                                   flessibilità e adattabilità; gli stessi pro-
non essere in linea con la loro età crono-
                                                   blemi possono generare un seconda-
logica. Tali risultati, come anche le no-
                                                   rio disturbo oppositivo-provocatorio e
stre osservazioni diagnostico-cliniche,
                                                   problemi di comportamento esplosivo.
vengono inseriti all’interno di quadri di
                                                   Si pensa che tali ulteriori difficoltà pos-
comorbidità con il disturbo da Deficit di
                                                   sano essere prevalentemente correlate
Attenzione ed Iperattività (ADHD) (Ri-
                                                   alla condizione di base della malattia ma
cotti, 2016; Hendriksen e Vles, 2008; Ste-
                                                   anche, a volte, essere risposte reattive al
ele, 2008). Secondo gli autori il profilo
                                                   decorso graduale della patologia ed alle
compatibile con sintomatologia ADHD
                                                   conseguenti fasi di cambiamento. Si
emergerebbe in pazienti con una de-
                                                   sono osservati problemi legati al com-
ambulazione maggiormente preserva-
                                                   portamento sociale che possono variare
ta, ma anche in quegli individui che non
                                                   da tratti oppositivo-provocatori a quadri
deambulano più.
                                                   come riferibili a più generali disturbi di
Dalle interviste rivolte ai genitori e dalle
                                                   comportamento più frequenti in quadri
osservazioni condotte, le scale di asses-
                                                   cognitivi con ritardo di sviluppo (Don-
sment riportano risultati patologici nel-
                                                   ders J, Taneja C., 2009).
le aree che indagano il comportamento
di chiusura e di ritiro, il livello di interessi
Percorso Diagnostico, Cosa si indaga nei pazienti con DMD/BMD:

                                  Il Percorso Diagnostico può      12. MESI:
                                  essere suddiviso in due          1. Valutazione dello sviluppo
                                  grandi fasce di età: L’Età                                         72. MESI:
                                                                   psicomotorio                      Follow-up una volta l’anno
                                  Prescolare e l’Età Scolare.
                                                                                                     1. Valutazione dello sviluppo
                                                                   36. MESI:                         cognitivo
Qualora si evidenziasse-          ETÀ PRESCOLARE                                                     2. Valutazione delle funzioni
ro alcune problematiche           Come evidenzia la lettera-       Follow-up ogni sei mesi
                                                                   1. Valutazione dello sviluppo     esecutive
riferibili anche a quanto         tura scientifica la prevalen-
                                                                   psico-motorio/sviluppo co-        3. Valutazione degli aspetti
esposto sin ora, le famiglie      za di bambini con DMD/
                                                                   gnitivo                           comunicativo/linguistici
possono rivolgersi al cen-        BMD presenta un ritardo
                                                                   2.Valutazione degli aspetti       4. Valutazione delle abilità di
tro clinico di riferimento ai     nell’acquisizione delle tap-
                                                                   comunicativo/linguistici          funzionamento adattivo
fini di eventuali valutazioni     pe di sviluppo psicomotorio
                                                                   3. Valutazione delle abilità di   5.Valutazione degli aspetti
diagnostiche ad hoc.              e nell’acquisizione del lin-
                                                                   funzionamento adattivo            comportamentali/psicopa-
                                  guaggio in una percentuale                                         tologici
                                  di casi.

ETÀ SCOLARE                                                        DOPO I 12 ANNI:
11. ANNI:                                                          Follow-up una volta l’anno
Follow-up una volta l’anno                                         1. Valutazione dello sviluppo cognitivo
1. Valutazione dello sviluppo cognitivo                            2. Valutazione delle funzioni esecutive
2. Valutazione delle funzioni esecutive                            3. Valutazione delle competenze accademiche
3. Valutazione degli aspetti comunicativo/linguistici (6-8 anni)   4. Valutazione delle abilità di funzionamento adattivo
4. Valutazione delle competenze accademiche                        5. Valutazione degli aspetti comportamentali/psicopatologici
5. Valutazione delle abilità di funzionamento adattivo
6. Valutazione degli aspetti comportamentali/psicopatologici
Qualora dalla valutazione diagnosti-
ca emergessero delle difficoltà spe-
cifiche le famiglie possono rivolgersi
ai centri clinici di riferimento ai fini di
una adeguata presa in carico terapeu-
tica.

Percorsi Terapeutici Assistenziali
(in base alle singole esigenze) Età
Prescolare ed Età Scolare
PARENT-TRAINING
DAI 12 MESI

PSICOMOTRICITÀ
DAI 18 MESI FINO AI 7-8 ANNI

LOGOPEDIA
DAI 24 MESI AI 10-11 ANNI (ETÀ SCOLARE
ANCHE A CICLI)

PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTA-
MENTALE
DAI 6-7 ANNI + PARENT TRAINING

TRAINING NEUROPSICOLOGICO A
SUPPORTO DELLE FUNZIONI ESECU-
TIVE
DAI 6-7 ANNI CONSULENZA ALLA SCUOLA
Iter diagnostico-valutativo e
 abilitativo/riabilitativo

                                                                      36-72 MESI
                                                                    (FOLLOW-UP 1
                                                                    VOLTA L’ANNO)

                            (FOLLOW-UP
                            OGNI 6 MESI)
                                                             •   Sviluppo cognitivo
                                                             •   Aspetti socio-comunicativo-linguistici
0-12 MESI                                                    •   Funzioni esecutive
                     •   Sviluppo psico-motorio/ sviluppo    •   Abilità di funzionamento adattivo
                         cognitivo                           •   Aspetti comportamentali/
                     •   Aspetti comunicativo-linguistici        psicopatologici
                     •   Abilità di funzionamento adattivo

  Sviluppo motorio
Iter diagnostico-valutativo e abilitativo/riabilitativo

         •   Sviluppo cognitivo
         •   Funzioni esecutive
         •   Aspetti socio-comunicativo-linguistici
             (6-8 anni)                                             6-11 ANNI
         •   Competenze accademiche                               (FOLLOW-UP
         •   Abilità di funzionamento adattivo
                                                                    1 VOLTA)
         •   Aspetti comportamentali/psicopatologici
                                                                    L’ANNO)

             DOPO I 12 ANNI
             (FOLLOW-UP 1                              •   Sviluppo cognitivo

             VOLTA L’ANNO)                             •   Funzioni esecutive
                                                       •   Competenze accademiche
                                                       •   Abilità di funzionamento adattivo
                                                       •   Aspetti comportamentali/psicopatologici
Bibliografia
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Testi: Francesca Cumbo, Paolo Alfieri
                                         Artwork: Ufficio Comunicazione Parent Project aps

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                                                                                  del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione
                                                                                  Generale del Terzo settore e della responsabilità
                                                                                  sociale delle imprese- Avviso n.1/2018
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