Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
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Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 Sped. in a.p. comma 2 art. 1 DL 24.12.2003 n° 353 convertito con modificazioni nella L.46 del 27.02.2004 – DCB MILANO - Supplemento al n° 6 de “L’Alpino” – giugno 2013 2012 Libro Verde della Solidarietà
AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE NUMERO 229 DIRETTORE RESPONSABILE Bruno Fasani DIREZIONE e REDAZIONE Via Marsala, 9 - 20121 Milano Tel. 02.29013181 - Fax 02.29003611 INTERNET: www.ana.it E-MAIL: lalpino@ana.it Numero unico a cura di Centro Studi ANA Resp.: Luigi Cailotto 1 - La voce del Presidente 2 - Consiglio Direttivo Nazionale 3 - Organigramma 4 - Sezioni in Italia e all’estero 6 - Giornata della colletta alimentare Fotolito e supervisione: 7 - L’Adunata nazionale FTF Servizi S.r.l - Francesco Tajana 8 - Con i nostri alpini in armi Via della Resistenza 6 - 20090 Buccinasco MI 9 - Chi sono gli alpini www.ftfservizi.it 10 - Opere di solidarietà e impegno civile Stampa: 14 - La protezione civile dell’Associazione Nazionale Alpini 16 - Terremoto in Emilia Romagna 18 - L’Ospedale da Campo dell’Associazione Nazionale Alpini 22 - La donazione di sangue Chiuso in tipografia il 20 aprile 2013 24 - Referenti sezionali Centro Studi A.N.A. Di questo numero sono state tirate 8.000 copie 25 - I numeri della solidarietà Bandiera storica dell’Associazione Nazionale Alpini (1919)
LA VOCE DEL PRESIDENTE Scrivere, per l’ultima volta, il saluto del Presidente Questo è il nono libro verde della solidarietà alpina Nazionale sul libro che raccoglie i dati di un anno di che mi onoro di presentare ed anche questa volta i dati solidarietà alpina mi provoca una serie di sensazioni che contiene sono semplicemente strabilianti: circa 2 che vanno dalla malinconia all’orgoglio. milioni di ore di lavoro spontaneamente donate alla Malinconia perché sta per chiudersi un’esperienza comunità ed oltre 6 milioni di euro raccolti e distri- che per me è stata tanto inaspettata quanto straor- buiti a chi ne aveva bisogno. Monetizzando le ore di dinaria, che mi ha dato tante soddisfazioni e mi ha lavoro parliamo, anche per quest’anno, di un gigante- arricchito di amicizie e umanità. Da maggio tornerò sco, spontaneo atto di solidarietà che supera i 67 mi- nei ranghi a fare l’Alpino e lo farò con serenità nella lioni di euro. consapevolezza di non essermi risparmiato mai e di aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità per Tirando le somme posso dire di aver presentato nove preservare e far crescere questa magnifica realtà che anni di solidarietà alpina per un valore complessivo di è l’Associazione Nazionale Alpini. Avrò certamente quasi mezzo miliardo di euro. fatto anche qualche errore ma posso dire con certezza di aver la coscienza tranquilla perché ho voluto bene E’ questo un bilancio che provoca in me uno smi- a voi e alla nostra Associazione surato sentimento di orgoglio ed ho operato per custodire, sal- e soprattutto di gratitudine nei vaguardare e trasmettere i nostri confronti di ciascuno di voi, grandi valori ed il nostro stile di Alpini ed amici carissimi, che vita magnificamente semplice e avete consentito questo straor- schietto. dinario risultato che conferma Ora che il momento di fare zai- che quando l’uomo è sorretto da no a terra è ormai prossimo mi gradi sentimenti si muove verso trovo a tracciare bilanci di que- qualsiasi obiettivo senza incon- sta mia esperienza. Ho avuto trare ostacoli. momenti difficili, ho ingoiato anche qualche rospo, ma tutto In questi anni ho anche visto cre- ciò è stato ampiamente ripagato scere attorno a noi un consenso dal vostro affetto, dalla vostra ed una condivisione sempre più incondizionata adesione ai pro- ampi. Ad ogni nostra manifesta- getti di questa Associazione e da zione, ad ogni nostro intervento tutti quei momenti, grandi e pic- sentiamo palpabile l’affetto del- coli, che ho potuto passare con la gente che si avvicina alla no- voi in serenità. stra realtà fatta di gesti e sentimenti concreti e non di Sono stati anni caratterizzati da momenti di riflessio- esaltazione virtuale. ne, penso ad esempio, al lungo pellegrinaggio per il Questo significa che oggi, più che mai, c’è bisogno 90º anniversario della fine della grande guerra ed al degli Alpini perché gli Alpini hanno conservato la percorso per il futuro associativo che ci hanno costret- memoria delle cose vere, dei sentimenti importanti e to ad interrogarci su noi stessi, sull’eredità del nostro passato e sulle speranze per un futuro all’altezza della conoscono bene il sentiero sul quale è giusto cammi- nostra tradizione. nare. Sono stati anche anni di tante emergenze: penso allo Il nostro compito, dunque, è quello di fare in modo tsunami nel sud-est asiatico, al terremoto d’Abruzzo che quel barlume di speranza che noi oggi rappresen- e a quello dell’Emilia-Romagna solo per citare i casi tiamo non abbia a spegnersi mai. più eclatanti, che ci hanno confermato che l’Alpino è rimasto quel “baluardo fedele” descritto dalla nostra Lo dobbiamo ai nostri Caduti e al loro sacrificio, ai Preghiera. nostri veci e all’esempio che ci hanno dato. Lo dob- biamo soprattutto ai nostri figli e nipoti ai quali dob- Sono stati anni di intensa e proficua collaborazione biamo passare questa fiaccola di speranza perché la con le Truppe Alpine: ci siamo avvicinati ai nostri custodiscano e la trasmettano a loro volta. ragazzi in armi, li abbiamo guardati negli occhi e ci siamo capiti. Oggi sappiamo che sono esattamente W l’Italia e W gli Alpini come noi e questo ha rafforzato il nostro ottimismo sul futuro. Corrado Perona 1
CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE CORRADO PERONA Presidente nazionale FABRIZIO BALLERI ADRIANO CRUGNOLA NINO GERONAZZO Vice Presidente nazionale Vice Presidente nazionale vicario Vice Presidente nazionale ANGELO PANDOLFO GIANBATTISTA STOPPANI Segretario del C.D.N. Tesoriere CORRADO BASSI ROBERTO BERTUOL LUIGI CAILOTTO Consigliere nazionale Consigliere nazionale Consigliere nazionale GIANNI CEDERMAZ RENATO CISILIN MASSIMO CURASI' Consigliere nazionale Consigliere nazionale Consigliere nazionale STEFANO DURETTO GIOVANNI GRECO CESARE LAVIZZARI Consigliere nazionale Consigliere nazionale Consigliere nazionale FERRUCCIO MINELLI ONORIO MIOTTO ANTONIO MUNARI Consigliere nazionale Consigliere nazionale Consigliere nazionale MASSIMO RIGONI BONOMO SALVATORE ROBUSTINI GIORGIO SONZOGNI Consigliere nazionale Consigliere nazionale Consigliere nazionale MARIANO SPREAFICO ETTORE SUPERINA RENATO ZORIO Consigliere nazionale Consigliere nazionale Consigliere nazionale 2
ORGANIGRAMMA Revisori dei Conti Alcide Bertarini - Presidente Ildo Baiesi Ernestino Baradello Mario Botteselle Luigi Sala Roberto Lupi - supplente Giancarlo Vercelloni - supplente Direttore Generale f. f. Gianbattista Stoppani Segretario Nazionale Silverio Vecchio Direttore “L’Alpino” Bruno Fasani Delegato A.N.A. in Roma Federico Di Marzo Resp. Ospedale da Campo Lucio Pantaleo Losapio Coord. Naz. Protezione Civile Giuseppe Bonaldi Coord. sezioni A.N.A. all’estero Ferruccio Minelli Responsabile I.F.M.S. Renato Cisilin TOTALE SOCI 371.371 Totale soci ordinari 295.464 Soci ordinari Italia 293.405 Soci ordinari estero 2.059 Totale soci aggregati 75.907 Soci aggregati Italia 73.228 Soci aiutanti Italia 1.232 Soci aggregati estero 1.447 TOTALE GRUPPI 4.407 Gruppi in Italia 4.275 Gruppi all’estero 132 TOTALE SEZIONI 111 Sezioni in Italia 81 Sezioni all’estero 30 3
GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE La crisi non ha spento la gioia di donare della “Colletta”, ha, con estremo piacere, rico- nosciuto che, ancora una volta, l’opportunità Sabato 24 novembre, nonostante il difficile di donare ha toccato le radici della persona e momento economico, certi che “condividere rilanciato, contro il pessimismo, una piccola o il bisogno è condividere il senso della vita” e grande responsabilità individuale, per, quindi, ricchi, nell’animo, di un bene immateriale, che evidenziare che una delle cose più sorprendenti si sostanzia nella parola solidarietà, milioni di dell’edizione 2012 è stata la ricchezza di testi- italiani, generosa- monianze e di incontri, mente, hanno fatto tra le innumerevoli per- la spesa anche per i sone, che hanno avuto meno fortunati. modo di esserne attori: Nell’arco della gior- da una parte coloro che nata, hanno donato hanno donato qualcosa, 9.622 tonnellate di dall’altra i volontari. prodotti alimenta- Incontri, che, i tanti al- ri, consegnandole pini, che si sono visti in agli operatori della campo, cappello in testa Fondazione Banco e maniche rimboccate, Alimentare Onlus, Un gruppo di alpini della sezione di Asiago impegnati a ricevere, ne- per il tramite dei gli occhi la gioia e, sulle 130.000 volontari labbra, un grato sorriso, (tanti, in mezzo a loro, indossavano il cappello i sacchetti della spesa, hanno saputo, con sua- con la penna), che, con operoso slancio, si sono dente bonomia, trasformare in momenti di con- alternati, negli oltre 9.200 supermercati aderen- fronto e di amicizia, quali la vita quotidiana dif- ti all’iniziativa. ficilmente riesce a proporre. Andrea Giussani, che della fondazione è pre- Alpini, che, per superarsi, con identico spirito, sidente, ringraziando tutti, donatori e volonta- siamo certi, le maniche si rimboccheranno an- ri, per aver contribuito a rinnovare il successo che il prossimo anno. 6
L’ADUNATA NAZIONALE S.E. Rev.ma Mons. Ivo Muser, Vescovo della diocesi, con espressioni di gratitudine, che, spontanee, gli montavano dal cuore, nel corso della celebrazione eucaristica in Duomo, aveva concluso la toccante sua omelia dicendo: “Auguro che voi alpini, venuti nel Sudtirolo per ritrovarvi e fare festa, possiate scoprire la specificità e anche le bellezze della nostra terra, con la sua storia, la sua struttura, le sue tradizioni. Che possiate ritornare alle vostre case col ricordo di una terra accogliente, chiamata per vocazione all’incontro e alla stima dell’altro”. Così è stato. Dopo 63 anni dalla prima volta, Bolzano e l’intera sua provincia, vivendo con essi, in autentica simbiosi, giornate memorabili, sono tornate a fare ala, con cuore amico, nel corso della interminabile sfilata della domenica, ad un fiume inarrestabile di alpini, aperto da tre striscioni, che dicevano, nelle tre lingue dell’Alto Adige, di un patrimonio di valori, ispirato alla solidarietà e alla fratellanza, che, lungi dal dividere, nel rispetto di ogni diversità, intende, ovunque, unicamente unire. Giornate serene, gioiose, vissute all’insegna del rispetto e dell’amicizia, che, ogni volta, si dispiegano spontanei, per quella forza che sprigiona dal “cappello con la penna”, che abbatte le barriere e che riesce a far incontrare persone diverse per estrazione, cultura e, nella fattispecie, anche per lingua, in un coinvolgente, unico abbraccio. Fugati dubbi e timori della vigilia, infatti, dissoltisi a fronte della massiccia partecipazione e della festosa accoglienza della popolazione, grande è stata la soddisfazione, da tutti manifestata, per l’enorme successo di un’Adunata, che ha lasciato indelebile traccia nella storia dell’ANA e dell’Alto Adige, gratificato la volontà incrollabile e il caparbio impegno di quanti l’avevano richiesta ed esaltato la lungimiranza di coloro che l’avevano concessa, presagendo che sarebbe divenuta evento memorabile. Che tutto sarebbe filato alla perfezione, che il desiderio di serena aggregazione avrebbe prevalso sulle paventate divisioni, si era intuito già dalla sera del venerdì, quando la bandiera di guerra del 6° alpini, attraversando la città, aveva raggiunto Piazza Walther: strade imbandierate, folla dappertutto, applausi scroscianti. Identica atmosfera, infatti, con giubilo crescente, faceva da cornice anche alle cerimonie del sabato e alla sfilata della domenica, fino all’ammainabandiera, per cui il presidente Perona poteva, a piena voce, giustamente affermare: “Questa di Bolzano è stata un’Adunata storica, condivisa da tutti, una grande festa di popolo, in cui hanno trionfato lo spirito di fratellanza, amicizia e responsabilità”. L’Associazione Nazionale Alpini è solita lasciare un segno nelle città sede di Adunata Nazionale. Per il 2012, la donazione ad enti benefici della città ospitante l’Adunata Nazionale è stata devoluta, interamente, (€ 50.000,00) alla Parrocchia “Regina Pacis”, Via Dalmazia , 28, in Bolzano, nelle mani del Parroco, Rev.do Don Olivo Ghizzo, a sostegno di un progetto relativo all’apertura di una mensa per anziani, che la parrocchia sta realizzando. Anche quest’anno i volontari della P.C. dell’ANA, nei giorni che l’hanno preceduta, hanno realizzato, per le comunità che hanno ospitato l’Adunata, interventi di ripristino e sistemazione di opere ed infrastrutture pubbliche, quali la nuova pavimentazione della Passerella pedonale sul torrente Talvera, la bonifica della Baita comunale al Colle di Bolzano, il recupero di un campo di bocce al Parco Mignone e della passeggiata per Castel Firmiano, sede del Messner Mountain Museum, e, a Merano, quello ambientale della Caserma Rossi. 7
CON I NOSTRI ALPINI IN ARMI Per Luca Barisonzi, per la sua odissea e il suo calvario, per la sua necessità di vivere in ambienti tecnologicamente avanzati, che gli rendessero più agevole la quotidianità, la famiglia alpina si era presto adoperata. E tanti volontari si erano dati il cambio, sul cantiere di Gravellona Lomellina, per realizzare quello che, da sogno, il 19 maggio, giorno della consegna, è divenuto realtà, dando modo, al presidente Perona, di scrivere, in un suo editoriale, intitolato “Missione compiuta”: “Luca ha una sua nuova casa, unica in Italia, in cui potrà vivere La casa per Luca ormai ultimata assistito dalle più moderne tecnologie domotiche. Era un impegno che avevamo assunto, non appena ci era giunta la richiesta della mamma di Luca (Abitiamo al terzo piano di una casa senza ascensore: come faremo?). Era un peso economico difficile da sostenere, ma noi sapevamo di avere un serbatoio, quello degli alpini e quello della gente che ci conosce e sa che i soldi dati all’Associazione non spariscono, ma sono impiegati bene e ne rendiamo conto. Abbiamo fatto così anche in Abruzzo ……. Noi, da parte nostra, ci siamo assunti l’impegno e la responsabilità di portare a termine quanto promesso”. E la promessa è stata mantenuta. 19 maggio 2012: il giorno dell’inaugurazione 8
CHI SONO GLI ALPINI E’ il 15 ottobre 1872, fra le pieghe di un decreto reale sera di martedì 8 luglio 1919. A questa prima assem- che prevede l’allargamento del numero dei distretti blea che si tiene nella sala dell’Associazione Capi- militari, viene indicato che alcuni siano istituiti in mastri di Milano partecipano circa una sessantina di zone alpine con in organico una compagnia distret- reduci alpini che approvano la costituzione ufficiale tuale a reclutamento ed addestramento secondo par- dell’Associazione Nazionale Alpini, il primo Statuto ticolari compiti di montagna. E’ l’atto ufficiale di na- Sociale ed il Consiglio Direttivo. La notizia comin- scita del Corpo degli Alpini. cia a diffondersi prima in tutta la Lombardia poi nelle altre Regioni e da ogni parte pervengono numerose Da quel primo decreto sono passati 141 anni di storia richieste di aggregazione. Questo fatto, non previsto nella quale emergono le caratteristiche dell’Alpino: dai soci fondatori, porta a dover modificare lo Sta- senso del dovere, attaccamento alle tradizioni, orgo- tuto iniziale introducendo la Sezione, normalmente glio degli emblemi che lo caratterizzano, spirito di costituite nei Capoluoghi di Provincia, quale succur- Corpo, solidarietà fra commilitoni e la continuità di sale locale della Sede Centrale. La grande spontanea questi valori anche una volta in congedo. massiccia adesione e la necessità pratica di incremen- Questa continuità dei valori è la base su cui poggia tare la diffusione, si completa con l’introduzione fra l’Associazione Nazionale Alpini. le norme statutarie della possibilità di aggregarsi in Al termine della Grande Guerra, prospettata come Gruppi, normalmente costituiti nei Comuni, con rap- completamento dell’Unità d’Italia, i reduci, che hanno presentanza locale della Sezione. Si completa così la vissuto grandi sacrifici, ritengono d’avere diritto non capillarizzazione e la diffusione su tutto il territorio, solo ad un clima di pace ma anche di riconoscenza. dalle alpi al mare, punto di forza ancora oggi dell’As- La realtà è ben diversa, scioperi, lotte di piazza, deri- sociazione. Fin dalle prime riunioni, i promotori rite- sione, disprezzo, ostilità, negazione di quei valori per nevano fra i doveri associativi quello di ritrovarsi ogni i quali hanno combattuto, fanno nascere spontanea- anno per ricordare e onorare i compagni caduti. Ben mente la ferma presa di posizione di gran parte dei re- lontano dal concetto di Adunata Nazionale che verrà duci. Il reclutamento su base valligiana, la spontanea più tardi introdotto, questi Convegni erano indetti in solidarietà del montanaro, i sentimenti di fratellanza località di montagna già teatro di battaglie degli alpini nati e rafforzati nei lunghi mesi vissuti fianco a fianco nel corso della guerra. Il primo Convegno viene orga- nizzato dalla Sede Centrale nei giorni 5-6-7 settembre nella particolarità unica della guerra in montagna, la 1920 sull’Ortigara. Dai 400 soci previsti, nei tre gior- consapevolezza di poter sempre e comunque contare ni giungono oltre duemila reduci alpini provenienti in ogni situazione sul commilitone, contribuiscono anche da località dove ancora non si erano costituite a rafforzare i vincoli mantenendoli intatti anche una Sezioni e Gruppi. volta rientrati alla vita civile. In questo clima e con questi sentimenti, un buon numero di essi frequen- L’irrefrenabile spirito alpino chiamava. tano abitualmente la birreria Spaten Brau di Milano Con l’avvento del nuovo Regime politico teso a mi- nella certezza di trovare un ambiente di comuni idee e litarizzare tutto e tutti, anche l’Associazione come di solidarietà. Fra ricordi, ancora così vivi e presenti, tutte ne è coinvolta, più nelle formalità che nei con- commenti e semplici chiacchiere, comincia a deline- cetti fondamentali. I Direttivi Nazionali di Sezione e arsi la proposta di costituire un sodalizio fra quanti di Gruppo non sono più eletti ma nominati dall’alto, i hanno militato negli alpini. Il 12 giugno 1919 si tiene Presidenti si chiamano ora “Comandanti”, le Sezioni una prima riunione per concretizzare l’idea. Fra le de- “Battaglioni”, le Sottosezioni “Compagnie”, i Gruppi cisioni viene approvato un concetto fondamentale: la “Plotoni”: Purtroppo anche gli alpini saranno coinvol- possibilità d’iscrizione non solo a quanti hanno svolto ti da altre due guerre e quella più dolorosa di contrap- servizio militare negli alpini dal 1872 (anno di na- posizione fratricida su versanti ideologici diversi. Pur scita del Corpo), ai reduci delle Campagne d’Africa nella drammaticità degli eventi, chiari e netti sono gli 1887, 1895, 1911-12 e della Grande Guerra appena esempi di solidarietà fra alpini in congedo ed in armi conclusa, ma in futuro, anche a quanti sarebbero stati con sottoscrizioni, raccolta ed invio al fronte di generi chiamati al servizio di leva negli alpini. di conforto, aiuti alle famiglie bisognose, ecc. E’ il concetto della continuità associativa del sodali- Meno “normale” e per questo più significativo, è il zio. comportamento tenuto verso la popolazione nei ter- ritori occupati e verso i soldati forzatamente nemici, I promotori convocano l’assemblea costitutiva per la 9
dettato da quell’innato senso di rispetto e solidarietà Dal 1987 anno in cui nasce ufficialmente la Prote- che contraddistingue il montanaro-soldato. zione Civile degli Alpini, piccole e grandi opere di Con la caduta del Regime ed il ritorno alla pace nel civile solidarietà ne hanno caratterizzato l’impegno 1945, anche L’Associazione Nazionale Alpini forza- su iniziativa del piccolo Gruppo, delle Sezioni o Sede tamente decimata nei ranghi, riprende gradatamente Nazionale. Molte Regioni italiane, purtroppo colpite la rinascita e l’ordinamento originario. Alle genera- da calamità, hanno espresso un riconoscente grazie zioni di ex combattenti si affiancano i giovani di leva ai volontari accorsi con generoso altruismo, ma an- verso i quali sono riposte le aspettative e la continuità che da territori esteri come l’Armenia, l’Albania e la dei valori. L’esperienza di una nuova coscienza civica Francia che ci hanno visto operare, sono giunti since- vissuta nel periodo del servizio militare dalle gene- ri apprezzamenti. Questo vasto impegno è stato più razioni più giovani, che li ha visti operare in varie volte riconosciuto anche dalle Istituzioni con il con- occasioni di emergenza in soccorso alle popolazio- ferimento all’Associazione Nazionale Alpini di una ni colpite da calamità, diventa patrimonio di nuovi medaglia di benemerenza al merito civile (Basilicata concetti che può sintetizzarsi nel motto di un nuovo e Campania 1980), una medaglia di bronzo al meri- indirizzo onorare i morti aiutando i vivi. to civile (Valtellina e Valbrembana 1987, Armenia 1989), una medaglia d’oro al valore civile (Piemonte Dal piccolo Gruppo alle grandi Sezioni cominciano e Alta Emilia 1994) ed una, recente, medaglia d’oro a delinearsi sempre più spontanee iniziative rivolte di benemerenza concessa dalla Croce Rossa Italiana alla solidarietà, senza enfasi e pubblicità, quasi con (Aosta 2003). pudore per un qualcosa ritenuto normale. La svolta decisiva che coinvolge unitariamente tutta l’Associa- Va comunque precisato che questo nuovo indirizzo zione avviene all’indomani del tremendo terremoto è solo uno dei campi nella miriade di iniziative ed che nel maggio 1976 sconvolge il Friuli. La Sede opere di solidarietà espresse dagli alpini, rimane in- Nazionale chiama tutti i soci ad un grande gesto di fatti difficilmente traducibile un elenco che cerchi di solidarietà realizzando un’imponente progetto di soc- raccogliere e censire dati ed attività, delle quali era- corso e di ricostruzione al quale gli alpini rispondono no documentate solo quelle promosse dalla Sede Na- con fattivo entusiasmo: per l’impegno ed i risultati zionale come la costruzione dell’Asilo a Rossosch in raggiunti, all’Associazione viene conferita la me- Russia, la ricostruzione della scuola “Bovio” di Ales- daglia d’oro al merito civile, risultando il primo ed sandria, la scuola multietnica di Zenica in Bosnia, gli unico esempio del genere di un alto riconoscimento zaini alpini per il Mozambico e le donazioni in occa- civico ad un’associazione. Sull’esempio degli alpini sione dell’annuale Adunata Nazionale ad ospedali o che hanno dimostrato grande capacità organizzativa enti benefici, proprio perché è insito e naturale per gli ed operativa, comincia a delinearsi nelle autorità go- alpini la generosa spontaneità ed il piacere intimo di vernative l’idea di costituire un organismo di volon- realizzarla come semplice dovere civico. tariato. Sono le basi della futura Protezione Civile che Solo a titolo indicativo, e considerato che molti vede oggi prolifica di numerose associazioni o enti Gruppi nemmeno vogliono far sapere cosa hanno morali, con un ordinamento riconosciuto con legge effettivamente fatto (fedeli al motto del 5° Reggimento dello Stato. Anche l’Associazione Nazionale Alpini è Alpini: “Nec videar, dum sim” – essere mai apparire!), iscritta all’Albo del Volontariato di Protezione Civile, nel solo anno 2012 sezioni e gruppi dell’Associazione nella quale operano soci alpini e soci aggregati uniti Nazionale Alpini hanno donato in opere di solidarietà e riconosciuti indistintamente dall’unico appellativo la complessiva somma di € 7.134.828,31 e 2.204.009 di Volontario. ore di lavoro. OPERE DI SOLIDARIETà E DI IMPEGNO CIVILE DICEMBRE 1908 – gli alpini in armi partecipano le Alpini invita i soci ad una sottoscrizione di solida- nelle operazioni di soccorso alle popolazioni della rietà, ma già all’indomani del disastro alcune decine Calabria e Sicilia colpite dal terremoto. E’ il primo di alpini in congedo accorrono volontariamente sul impiego di alpini al fuori dei compiti istituzionali. luogo per “dare una mano” risultando il primo esem- DICEMBRE 1923 – gli alpini in armi partecipano pio di spontanea solidarietà. alle operazioni di soccorso a seguito del disastroso OTTOBRE 1939 – a Irma in Valtrompia, Brescia, crollo della diga del Gleno in Val di Scalve nel berga- è ultimata la Casa dell’Alpino, destinata come casa masco. La Sede Centrale dell’Associazione Naziona- vacanze ad ospitare gratuitamente i figli bisognosi di 10
Caduti alpini. Prima iniziativa del genere, ora aper- dalla Sezione ANA di Brescia, con il contributo di ta anche a tutti i ragazzi, continua la sua benemerita Salò, Valle Camonica, Bergamo ed il lavoro dei ge- missione. nieri alpini del battaglione Iseo. GIUGNO 1957 – gli alpini in armi operano in soccor- ESTATE 1984 – il terremoto colpisce l’Abruzzo che so alle popolazioni del Piemonte colpite da alluvioni vede l’impiego per il primo soccorso degli alpini in in particolare nella Valle Varaita. armi di stanza nella Regione. OTTOBRE 1963 - sciagura della diga del Vajont a DICEMBRE 1984 – per iniziativa del Gruppo Pado- Longarone – Belluno – intervento di soccorso degli va-Sud è completato il Centro di assistenza per bam- alpini in armi. Le bandiere del 7° alpini e del 6° arti- bini handicappati “Il Fienile”. glieria da montagna sono decorate di medaglia d’oro FEBBRAIO 1987 - nasce ufficialmente la Protezio- al valore civile. Dal 1963 ad oggi i reparti elicotte- ne Civile dell’Associazione Nazionale Alpini iscritta ri e aviazione leggera del 4° Corpo d’Armata Alpino all’Albo Nazionale del Volontariato. hanno svolto numerosissime operazioni di soccorso ESTATE 1987 – soccorsi per le alluvioni in Valtel- in montagna meritando diverse ricompense al valore lina e Valbrembana che vedono all’opera congiunta- civile. mente gli alpini in congedo e gli alpini in armi. NOVEMBRE 1966 – intervento di soccorso degli al- SETTEMBRE 1987 – per iniziativa e lavoro del pini in armi nel Trentino, Alto Adige e Provincia di Gruppo ANA di Dalmine, sezione di Bergamo, viene Belluno colpite da alluvioni. inaugurato il Centro polifunzionale per handicappati. MAGGIO 1976 - nel Friuli colpito da terremoto i DICEMBRE 1987 – a Chiuduno, Bergamo, i Gruppi volontari dell’Ass. Naz. Alpini intervengono con im- della valle Calepio e del basso Sebino consegnano il mediati soccorsi proseguiti con l’opera di ricostruzio- nuovo fabbricato completato nelle opere murarie, alla ne fino alla primavera 1978. Questo grande impegno Comunità “Emmaus” per il recupero dei tossicodi- civile viene riconosciuto con il conferimento all’Ass. pendenti e disadattati. Naz. Alpini della medaglia d’oro al merito civile. Sull’esempio degli alpini il Governo italiano getta APRILE 1988 – diventa operativa e viene presentata le basi e costituisce la Protezione Civile . Operano ai la grande struttura della Protezione Civile alpina, l’o- soccorsi con gli alpini in congedo anche gli alpini in spedale da campo aviotrasportabile. armi. OTTOBRE 1988 – per iniziativa della Sezione di ESTATE 1977 – dopo due anni di lavoro volontario Casale Monferrato, dopo quattro anni di lavoro al con il contributo di tutti i Gruppi della Sezione di Ber- quale collaborano le Sezioni di Alessandria, Omega gamo viene inaugurato il Centro di rieducazione per e Torino, è completato il Centro diurno di assistenza per ragazzi portatori di handicap. handicappati di Endine Gaiano. APRILE 1989 – per iniziativa della Sezione di Trevi- DICEMBRE 1979 – realizzata dal Gruppo ANA di so, che ha provveduto a ristrutturare un grosso com- Cinisello Balsamo, Milano, viene inaugurata la Casa plesso rustico, avviene l’inaugurazione dell’opera di pronta accoglienza, destinata ad offrire un primo donata alla Piccola Comunità di Conegliano per il soccorso a chi ne ha bisogno. recupero dei tossicodipendenti. AUTUNNO 1980 – soccorsi in Basilicata e Campa- AUTUNNO 1989 – il grande ospedale da campo nia colpite dal terremoto. All’Ass. Naz. Alpini viene dell’Ass. Naz. Alpini opera in Armenia disastrata dal conferita la medaglia di benemerenza al merito civile. terremoto. L’ospedale viene donato, per conto del Go- Operano sul luogo anche gli alpini in armi di stanza in verno Italiano, a quella popolazione. Per gli interventi Abruzzo. di soccorso del 1987 e 1989 viene conferita all’Ass. APRILE 1982 – per ricordare il loro cappellano alpi- Naz. Alpini la medaglia di bronzo al merito civile. no di Sezione, viene inaugurata la Baita don Onofrio, AUTUNNO 1990 – interventi di soccorso per l’allu- realizzata e destinata ad un villaggio di orfani. vione che ha colpito le Province di Bergamo e Bre- ESTATE 1982 – viene inaugurata la Casa per anziani scia. di Redona, Bergamo, frutto del lavoro di ristruttura- PRIMAVERA 1991 – iniziano i lavori nella cittadi- zione di un vecchio edificio. na di Rossosch in Russia per costruire, su iniziativa GENNAIO 1984 – viene inaugurata a Brescia la dell’Associazione Nazionale Alpini, con fondi propri Scuola Nikolajewka, scuola di mestieri per spastici e e con il lavoro volontario dei soci, un asilo in memo- miodistrofici, realizzata sostenendo i maggiori oneri ria dei Caduti alpini nella Campagna 1942/43. L’asilo 11
ultimato nell’autunno 1993 viene donato dall’Asso- ESTATE 1997 – interventi di soccorso ai terremotati ciazione Nazionale Alpini a quella popolazione. di Umbria e Marche. Operano assieme agli alpini in MAGGIO 1992 – per iniziativa della Sezione di congedo anche gli alpini in armi. Biella, che ha ristrutturato una vecchia cascina, viene APRILE 1998 – inaugurato e donato al Comune un inaugurato il centro di rieducazione per handicappati centro sociale realizzato dal Gruppo Motta di Liven- “Carrubi”, donato alla locale associazione di assisten- za, Treviso. za famiglie disabili A.N.F.F.A.S. PRIMAVERA 1998 – con il concorso dei Gruppi SETTEMBRE 1992 – si concludono i lavori del della Sezione di Treviso viene ristrutturato ad Oderzo Gruppo di Amandola, Ancona, che ha ricostruito una un padiglione inutilizzato dell’ex ospedale psichiatri- chiesetta del 16° secolo da anni abbandonata e diroc- co donato poi all’associazione famiglie disabili ANF- cata dedicata alla Madonna della pace. FaS. PRIMAVERA 1993 – il Gruppo di Travagliato, Bre- PRIMAVERA 1999 – interventi di soccorso ed al- scia, completati i lavori, consegna ai responsabili lestimento dei campi di Kukes e Valona in Albania della cooperativa “il Vomere” che la gestiranno, una per raccogliere i profughi coinvolti dalla guerra in casa-lavoro per handicappati. Kosovo. A Valona opera anche il grande ospedale da campo dell’Ass. Naz. Alpini. Un contingente di alpini ESTATE 1993 – il Nucleo di Protezione Civile della in armi è presente sul territorio come forza internazio- Sezione di Lecco raccoglie tonnellate di materiale di nale di pace. prima necessità e lo consegna a quattro campi profu- ghi dell’ex Jugoslavia. AUTUNNO 1999 – per iniziativa delle Sezioni di Conegliano e Vittorio Veneto viene restaurato il mo- ANNO 1994 – gli alpini del Centro Italia hanno ri- nastero delle Clarisse di San Quirino, Assisi, devasta- strutturato l’unità di Pronto Soccorso “brevi degenze to dal terremoto. day Hospital” di ematologia diretta dal Prof. Mandelli in Roma. AUTUNNO 1999 – per iniziativa della Sezione di Piacenza viene ricostruito a Foligno il laboratorio MARZO 1994 – il Gruppo valle Sabbia, Sezio- scientifico per ricerche e sperimentazioni divenuto ne “Monte Suello” di Salò, dona all’associazione inagibile a causa del terremoto. A.I.A.S. un pulmino attrezzato al trasporto di ragazzi handicappati dall’abitazione alla scuola. GENNAIO 2000 – interventi di soccorso nella Re- gione della Dordogna, Francia, colpita da devastante SETTEMBRE 1994 – il Gruppo di Cinisello Bal- maltempo. samo, Milano, provvede a ristrutturare la scuola ele- mentare e media di Seghet, paese della costa dalmata AUTUNNO 2000 – interventi di soccorso in Valle vicino a Spalato. d’Aosta e Piemonte colpite da alluvioni, interventi di controllo e rafforzamento degli argini del fiume AUTUNNO 1994 – massicci interventi di soccor- Po nelle zone più a rischio di allagamento a seguito so in Piemonte e Alta Emilia colpite da alluvione. dell’onda di piena che ha innalzato il livello delle ac- All’Associazione Nazionale Alpini viene conferita la que. medaglia d’oro al valore civile. Operano ai soccorsi con gli alpini in congedo anche gli alpini in armi. PRIMAVERA 2001 – interventi in Val D’Aosta per la pulizia degli alvei torrentizi interessati dalle piene PRIMAVERA 1995 – il Gruppo di Endine Gaiano, nel corso dell’anno 2000. Bergamo, realizza una casa-laboratorio per disabili. ANNO 2001 – ristrutturazione ed ampliamento della PRIMAVERA 1995 – per iniziativa della Sede Na- scuola interetnica a Zenica, in Bosnia a 60 chilometri zionale, con appello a tutte le Sezioni, iniziano i lavo- da Sarajevo con utilizzo di fondi raccolti dalla asso- ri di ristrutturazione della scuola “Bovio” di Alessan- ciazione per oltre 800 milioni di lire ed il lavoro di dria resa inagibile dall’alluvione. volontari e tecnici alpini. LUGLIO 1996 – si conclude la ristrutturazione di un GIUGNO 2001 – operazione zaini alpini: gli alpini in vecchio edificio a Putzu Idu, Oristano, lavoro intra- concomitanza ad una partita di calcio tra la Naziona- preso dalla Sezione di Trento per aiutare le suore del le Italiana Cantanti e la Associazione Mondiale Piloti Sacro Cuore che vi ospitano e assistono bambini or- organizzano una grande raccolta di viveri, cancelleria fani o handicappati. e giocattoli da inviare in Kenia. Si raccolgono 4723 ESTATE 1996 – interventi di soccorso in Versilia scatoloni che riempiono ben 12 containers per un va- colpita da alluvione. lore di oltre 800 milioni di lire, che giungono, sotto il 12
controllo dell’A.N.A., ai missionari Comboniani. recupero della zona “sacra” del Monte Ortigara, che APRILE 2002 – intervento di emergenza per l’inci- proseguirà anche quest’anno. Contemporaneamente dente aereo a Milano dove un velivolo impattava con- la Sezione di Vicenza coordina il recupero del Pasu- tro il palazzo della Regione Lombardia. bio e quella di Bassano del Monte Grappa. OTTOBRE 2002 – intervento di soccorso per il ter- ANNO 2008 – l’Associazione è stata impegnata nel- remoto in Molise. Le colonne mobili regionali, com- le celebrazioni del 90° anniversario della fine del- poste in larga parte da alpini, convengono da tutte le la Grande Guerra. Nove pellegrinaggi solenni sulle parti d’Italia per portare aiuto alla popolazione moli- principali montagne di quel fronte partito dal Mon- sana. La Associazione Nazionale Alpini inizia a pen- te Grappa e terminato a Trento al Sacrario di Cesare sare ad un intervento emblematico puntando la atten- Battisti il 3 novembre. zione sul paese di Ripabottoni per la realizzazione di In questa occasione l’Associazione ha censito tutte le una casa per anziani. opere di recupero del “luoghi della memoria” effet- NOVEMBRE 2002 – interventi di emergenza per le tuate dai suoi soci, accorgendosi di aver praticamente alluvioni in Valsassina, Valtellina e nelle valli berga- salvato dall’oblio l’intero Fronte della Grande guer- masche con intervento delle strutture di Protezione ra, dalla Val D’Ossola alla Carnia. Per tale motivo, in Civile. collaborazione con Mursia ha pubblicato una guida storico turistica di quello che pare essere il più grande ANNO 2003 – l’Associazione Alpini ha impegnato i museo all’aperto del Mondo. (il libro: “Con gli alpini propri volontari in operazioni di antincendio boschi- sui sentieri della storia”). vo per oltre 800 giornate. Nel dicembre dello stesso anno si è poi verificato un intervento di 10 giorni in L’iniziativa è stata elogiata dal Presidente della Re- Iran per soccorrere le popolazioni vittime del terre- pubblica che ha donato una targa d’Argento all’As- moto sociazione. ANNO 2004 – intervento di soccorso per il terremoto ANNO 2009 – l’intera Associazione è stata impegnata in Lombardia con 1.091 giornate di lavoro. Intervento nel massiccio intervento dei suoi volontari in Abruz- in Bielorussia a Besslan in soccorso alla popolazione zo per l’opera di assistenza ai terremotati (montaggio travolta dal grave attentato terroristico ad una scuola. e gestione dei campi ed attività specialistiche) nonché nella realizzazione del Villaggio Alpino nel comune MAGGIO 2004 – gli Alpini del Gruppo Padova sud di Fossa costituito da 33 moduli abitativi permanenti. decidono di donare la propria sede all’Associazione disabili Il Fienile, fondata nel 1984 dallo stesso Grup- ANNO 2010 - L’Associazione Nazionale Alpini ha po, avendo quest’ultima necessità di ulteriori spazi continuato il suo impegno in Abruzzo realizzando per garantire una più adeguata sistemazione agli as- una Chiesa, a completamento del villaggio costruito sistiti. nel 2009, con annessi spazi comuni per la comunità di Fossa. GENNAIO 2005 – intervento di soccorso nello Sri Lanka dei nostri volontari e dell’ospedale da Campo ANNO 2010 - molte Sezioni hanno avviato interventi per il maremoto che ha colpito il Sud – est Asiati- a favore degli alpini in armi che operano in Afghani- co (l’Ospedale rimarrà operativo in loco per oltre 7 stan raccogliendo e fornendo materiali vari e medi- mesi). cinali a sostegno degli interventi umanitari compiuti dalle Brigate Alpine che si sono succedute in quei OTTOBRE 2005 – in Mozambico a Lalaua, i nostri teatri. volontari hanno dato il via alla costruzione di un edi- ficio destinato a collegio femminile. Le giovani che ANNO 2011 - posa della prima pietra della ‘Casa per vi saranno ospitate riceveranno una preparazione di Luca’, il Caporale dell’8° Reggimento Alpini, grave- base dalle suore, oltre che una elementare educazione mente ferito in Afghanistan nel novembre 2011. scolastica e professionale, il che è già moltissimo vi- ANNO 2012 - fine lavori e inaugurazione della ‘Casa sta la situazione socio economica del territorio. per Luca’. ANNO 2007 – sono iniziati, a Ripabottoni, i lavori ANNO 2012 - migliaia di alpini delle sezioni e dei per la ristrutturazione di un albergo, danneggiato nel gruppi inquadrati nella Protezione civile dell’ANA corso del terremoto del Molise, che sarà destinato a sono stati impegnati nell’intervento in Emilia Roma- “Casa protetta per anziani”. gna per l’opera di assistenza ai terremotati (montag- ANNO 2007 – la sezione di Marostica con i Giova- gio e gestione dei campi ed attività specialistiche). ni dell’Associazione ha iniziato un lungo progetto di 13
LA PROTEZIONE CIVILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI La Protezione Civile dell’A.N.A. nasce in pratica all’inizio degli anni ottanta, come attività organica ma si può dire che il germe sia stato gettato nel 1976 nel Friuli devastato dal terremoto in cui l’Associazione Nazionale Alpini prendeva coscienza di avere nelle sue fila un patrimonio di esperienze, volontà entusiasmo che poteva essere canalizzato là dove se ne rilevava la necessità. Da allora è stato un crescendo di coinvolgimenti, addestramenti, acquisizioni di materiali, mezzi ed esperienze ma anche e, forse, soprattutto di La Protezione Civile dell’A.N.A. nasce in pratica realizzazioni all’inizio di interventi. degli La nostra anni ottanta, Protezione come attività organica ma si può dire che il germe sia stato gettato nel 1976 nel Friuli devastato dal terremoto in Civile è sempre presente dove viene richiesta, sia cui l’Associazione Nazionale Alpini prendeva coscienza di avere nelle sue fila un patrimonio di esperienze, volontà entusiasmo che poteva essere al livello dilàDipartimento canalizzato dellalaProtezione dove se ne rilevava Civile necessità. Da presso la presidenza allora è stato un crescendo di coinvolgimenti, addestramenti, del Consiglio acquisizioni di materiali,deimezzi Ministri, ed sia nei territori montani per l’antincendio boschivo esperienze ma anche e, forse, soprattutto di realizzazioni di interventi. La nostra Protezione Civile è sempre presente dove viene richiesta, sia al livelloedinelle Dipartimento opere di della Protezione prevenzione inCivile presso coopera la con zione presidenza del Consiglio dei Ministri, sia nei territori montani per l’antincendio boschivo e nelle opere di prevenzione in cooperazione con Comuni,Comuni, Province,Province, ComunitàComunità Montane e Montane e Regioni. Regioni. Sempre pronta per interventi di emergenza, la Protezione SempreCivile prontaA.N.A. per interventi è comunque di emergenza, impegnata la Protezione Civile A.N.A. è comunque impegnata costantemente nelle importanti e strategiche attività di prevenzione e previsione con interventi di recupero, bonifiche ambientali e salvaguardia dei territori soprattuttonelle costantemente montani. importanti e strategiche attività di prevenzione e previsione con interventi di recupero, bonifiche ambientali e salvaguardia dei territori soprattutto montani. I DATI IN SINTESI I DATI IN SINTESI Circa 14.000 i volontari attivi; Circa 14.000 i volontari oltre 350 attivi; oltre 350 mezzi operativi; utilizzo frequenze radio riservate ed esclusive, autorizzate mezzi operativi; dal Dipartimento per le Comunicazioni, utilizzo frequenze radio riservateconvenzioni ed esclusive,stipulate con Regioni, autorizzate Province,per dal Dipartimento Comuni, Comunità Montane le Comunicazioni, e altri enti territoriali: convenzioni stipulate con Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane e altri enti territoriali: 1 ospedale da campo 1 ospedale composto da campo da 20dashelter composto con unità 20 shelter operatorie, con unità radiologiche, operatorie, cardiografiche, radiologiche, di analisi, cardiografiche, di farmacia; 13 tensostrutture analisi, farmacia; 13ditensostrutture supporto, officina, cucina,officina, di supporto, ecc; cucina, ecc; 5 magazzini distribuiti 5 magazzini sul territorio distribuiti nazionale sul territorio con materiali nazionale ed attrezzature; con materiali ed attrezzature; 113 unità113cinofile; unità cinofile; 81 squadre sezionali 81 squadre attive aattive sezionali livelloa provinciale con autosufficienza livello provinciale logistica con autosufficienza ed operativa; logistica ed operativa; 3 Sezioni a rotazione 3 Sezioni sempresempre a rotazione allertateallertate 24 ore su 24 24; ore su 24; 19 squadre antincendio 19 squadre boschivo antincendio (A.I.B.)(A.I.B.) boschivo di 2° livello. di 2° livello. SPECIALIZZAZIONI Alpinisti Subacquei Sanitari Telecomunicazioni radio (T.L.C.) Squadre antincendio boschivo (A.I.B.) Unità Cinofile di Soccorso (U.C.S.) 14
LA FORZA La direzione e il coordinamento della Protezione Civile sono a Milano presso la Sede nazionale dell’A.N.A. di via Marsala, 9. La Protezione Civile dispone di magazzini con materiali di pronto LAimpiego FORZA (tende, containers, servizi igienici e docce, letti ed altreeattrezzature) La direzione ad della il coordinamento Alessandria, ProtezioneCesano Maderno, Civile sono a MilanoMotta presso di la Livenza, Vicenza,Sede Massa Carrara, nazionale Atessadie via dell’A.N.A. Latina. L’ospedale Marsala, da campo 9. La Protezione Civile aviotrasportabile dispone di è magazzini con materiali di pronto impiego depositato all’aeroporto militare di Orio al Serio. (tende, containers, servizi igienici e docce, letti ed altre attrezzature) ad Asti, Varese, Vicenza, Atessa e Latina. L’ospedale da campo aviotrasportabile è depositato all’aeroporto militare di Orio al RAGGRUPPAMENTO Serio. SOCI AMICI AIUTANTI DONNE TOTALE 1° 1.277 498 53 227 2.055 RAGGRUPPAMENTO SOCI AMICI DONNE TOTALE 2° 1° 2.643 1.329 1.838 511 167 201 4372.041 5.085 3° 2° 3.299 2.690 1.4791.890 74 356 6194.936 5.471 4° 3° 7763.337 5961.482 48 609 2465.428 1.666 TOTALI 4° 7.995704 4.411554 342 213 1.471 1.529 14.277 TOTALI 8.060 4.437 1.379 13.876 PRINCIPALI OPERAZIONI PRINCIPALI OPERAZIONI 1976 FRIULI 1976 FRIULI 1980 IRPINIA 1980 IRPINIA 1987 VALTELLINA E VAL BREMBANA 1987 1989 ARMENIA E VAL BREMBANA VALTELLINA 1994 ALLUVIONE PIEMONTE GIORNATE 32.570 1989 ARMENIA 1996 ALLUVIONE VERSILIA E GARFAGANANA GIORNATE 5.206 1994 ALLUVIONE 1997 PIEMONTE SISMA UMBRIA E MARCHE GIORNATE GIORNATE 16.850 32.570 1996 ALLUVIONE 1998 SARNO VERSILIA E GARFAGANANA GIORNATE GIORNATE 1.120 5.206 1997 1999 SISMAMISSIONE UMBRIA ARCOBALENO E MARCHE GIORNATE GIORNATE 562 16.850 1999 VALONA - OSPEDALE DA CAMPO GIORNATE 241 1998 SARNO 2000 EMERGENZA IN FRANCIA – DORDOGNE GIORNATE GIORNATE 1.916 1.120 1999 MISSIONE 2000 ARCOBALENO ALLUVIONE PIEMONTE – VALLE D’AOSTA GIORNATE GIORNATE 12.448 562 1999 2001 INTERVENTO VALONA - OSPEDALEPREVENTIVO ZONA IMPERIA DA CAMPO GIORNATE GIORNATE 706 241 2001 INTERVENTO PREVENTIVO VALLE D’AOSTA GIORNATE 3.232 2000 EMERGENZA 2001 NUBIFRAGIO IN BRIANZA FRANCIA – DORDOGNE GIORNATE GIORNATE 200 1.916 2000 ALLUVIONE 2002 TERREMOTO PIEMONTE MOLISE – VALLE D’AOSTA GIORNATE GIORNATE 4.000 12.448 2001 2002 ALLUVIONI E INTERVENTO PREVENTIVOFRANE VARIE ZONA IMPERIA GIORNATE 1.000 GIORNATE 706 2003 OPERAZIONI DI ANTINCENDIO BOSCHIVO GIORNATE 800 2001 INTERVENTO PREVENTIVO VALLE D’AOSTA 2003 TERREMOTO IN IRAN (26 - 30/12/03) GIORNATE GIORNATE 10 3.232 2001 NUBIFRAGIO 2004 TERREMOTO BRIANZA IN LOMBARDIA (SALO’) GIORNATE GIORNATE 1.091 200 2002 TERREMOTO MOLISE 2005 TSUNAMI IN SRI LANKA GIORNATE 4.000 GIORNATE 475 2002 2005 ESEQUIE SANTO ALLUVIONI E FRANE PADRE VARIE GIORNATE 5.143 1.000 GIORNATE 2006 ESERCITAZIONE ASIAGO GIORNATE 5.020 2003 OPERAZIONI 2007 DI ANTINCENDIO ESERCITAZIONE CUNEO BOSCHIVO GIORNATE GIORNATE 5.245 800 2003 TERREMOTO 2008 IN IRAN ESERCITAZIONE (26 - 30/12/03) BASSANO GIORNATE GIORNATE 6.150 10 2004 2008 EMERGENZA NEVE TERREMOTO IN LOMBARDIA IN PIEMONTE (SALO’) GIORNATE 2.750 GIORNATE 1.091 2009 TERREMOTO IN ABRUZZO GIORNATE 60.000 2005 TSUNAMI 2010 IN SRI LANKA RICOSTRUZIONE IN ABRUZZO GIORNATE GIORNATE 19.500 475 2005 2010 ESERCITAZIONE ESEQUIE SANTO PADRE ADUNATA BERGAMO GIORNATE GIORNATE 450 5.143 2006 2010 ES. SETTIMANA ESERCITAZIONE DELLA P.C. A MILANO ASIAGO GIORNATE GIORNATE 500 5.020 2010 EMERGENZA ALLUVIONE VENETO GIORNATE 3.590 2007 ESERCITAZIONE 2011 CUNEO ESERCITAZIONE AD ALESSANDRIA GIORNATE 5.245 GIORNATE 3.200 2008 ESERCITAZIONE 2011 ESERCITAZIONE BASSANO A RESANA (TV) GIORNATE GIORNATE 2.100 6.150 2011 ESERCITAZIONE A ENDINE GAIANO (BG) GIORNATE 3.300 2011 EMERGENZA ALLUVIONE LIGURIA GIORNATE 6.500 2012 EMERGENZA NEVE GIORNATE 2.000 2012 INTERVENTO RIPR. AMBIENTALE 5TERRE GIORNATE 2.100 2012 EMERGENZA TERREMOTO PIANURA PADANA GIORNATE 40.000 2012 ESERCITAZIONE CHIURO VALTELLINA GIORNATE 3.000 2012 EMERGENZA ALLUV. VENETO E TOSCANA GIORNATE 8.800 15
TERREMOTO IN EMILIA ROMAGNA Intensa è stata l’attività della P.C. dell’A.N.A., su tutto il territorio nazionale, anche nel corso del 2012: interventi di soccorso, durante il terribile inverno, per l’emergenza neve in Emilia-Romagna, nelle Marche, nel Lazio, in Abruzzo e nel Molise, e ripristino di alvei di torrenti, ponti, muri a secco e sentieri, danneggiati dall’alluvione del precedente autunno, in Liguria e Toscana. Si sperava, intanto, non dovesse più accadere, invece, di nuovo, il suolo ha tremato, rovinosamente, in una vasta area della pianura padana, la notte del 19 maggio e nei giorni a seguire, sconvolgendo la quotidianità di numerose comunità, dislocate, soprattutto, nella operosa terra emiliana. Immediata, allora, dopo la prima, violenta scossa, è scattata la macchina dei soccorsi, con, in prima fila, i nostri volontari, per far fronte alle più urgenti necessità ed allestire, in varie località, campi di accoglienza per gli sfollati, nella cui gestione, poi, protrattasi fino al 20 di ottobre, si sono alternati, in turni settimanali, che hanno coinvolto 6.000 e più di essi, provenienti dalle unità facenti capo ai 4 raggruppamenti. Notevole anche l’azione di supporto esplicata a favore di tutte le Regioni intervenute con le loro colonne mobili. Al tirar delle somme, un’altra bella pagina di solidarietà, che si completerà nella costruzione, con i fondi raccolti dagli alpini e da altri amici e sostenitori, di una moderna Scuola Materna per i 90 bambini di Casumaro, frazione di Cento (FE), ospitati, attualmente, in un container, per il crollo dell’edificio che, festosi, prima li accoglieva. Uno dei campi allestiti dai nostri volontari I danni provocati dal terremoto 16
Cumuli di macerie Il Consigliere nazionale Corrado Bassi insieme ad alcuni volontari La nostra Protezione civile al lavoro 17
L’OSPEDALE DA CAMPO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI LA STORIA L’idea nasce nel 1976 nel corso delle operazioni di soccorso matorie, cardiologiche, di traumatologia e piccola chirurgia resesi necessarie a seguito del terremoto del Friuli, quando che rimarrà operativa per 4 mesi; un gruppo di volontari, medici e infermieri dell’Ospedale nel 2003 ad Aosta per l’Adunata Nazionale degli Alpini; Maggiore di Bergamo, si reca a Gemona poche ore dopo la nel settembre del 2004, in seguito alla nota strage di Besslan catastrofe. Le vie di comunicazione sono totalmente interrot- in Ossezia, l’Ospedale invia apparecchiature radiologiche, te. Sbarcati dal cielo, lasciati a loro stessi, vivono la dram- rianimatorie, di monitoraggio, di laboratorio, con i relativi matica impotenza di chi, pur capace, ma privo di strumenti presidi e farmaci di emergenza; adeguati, di assistenza logistica e di comunicazioni, non può nel 2005 per oltre 7 mesi in Sri Lanka e precisamente nella fare tutto ciò sarebbe necessario in quei tragici momenti. zona di Trinkomaleè, 144 volontari si sono alternati in turni, Si comprende, allora, che il volontariato non deve essere lavorando giorno e notte per offrire non solo un’assistenza solo un atto eroico e confuso, ma che alla generosità devono sanitaria di ottimo livello, ma anche un sorriso e tanta uma- accompagnarsi l’efficienza, l’autonomia e il coordinamento nità ad una popolazione che oltre alle poche cose che posse- nell’ambito delle istituzioni preposte. deva, oltre agli affetti più cari, a causa dello tsunami aveva L’allora Presidente dell’A.N.A. Leonardo Caprioli, lancia al perso anche il coraggio di vivere; Ministro Zamberletti l’idea di una struttura sanitaria campale nel 2006 ad Asiago per l’Adunata Nazionale degli Alpini. da mettersi in cantiere da parte dell’Associazione Nazionale nel 2007 a Cuneo per l’Adunata Nazionale degli Alpini. Alpini, che proprio nel Friuli aveva dato una esemplare di- nel 2008 a Clusone (BG) per far fronte alle urgenze di pron- mostrazione di efficienza e di abnegazione. to soccorso dopo la chiusura dell’ospedale “San Biagio” in Con i primi fondi messi a disposizione dalla Associazione attesa di rendere operativo l’ospedale “Antonio Locatelli” di Nazionale Alpini ed i primi contributi dello Stato, nel 1986 in Piario. occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini a Bergamo, nel 2009 nella preparazione del G8 alla Maddalena per l’as- vengono presentate le prime grandi unità dell’Ospedale da sistenza alle delegazioni internazionali, vertice come noto Campo dell’Associazione Nazionale Alpini per la Protezione poi trasferito a L’Aquila. Civile. nel 2009 in Abruzzo con il MAPI – H Nell’anno successivo… il battesimo del fuoco. Nel 1987 la nel 2012 assistenza sanitaria all’ 85° Adunata nazionale degli Valtellina e la Val Brembana vivevano l’incubo di una dram- Alpini, Bolzano 10 – 14 maggio. Nel centro della città, dietro matica alluvione. Le Unità Sanitarie Mobili dell’Ospedale da il Teatro Nuovo, l’Ospedale da Campo A.N.A. ha installa- Campo, allora in fase di allestimento, e un’équipe medica to un Posto Medico Avanzato di 2° livello di emergenza – elistrasportata vengono inviate nei luoghi maggiormente col- urgenza con 2 postazioni e 10/15 posti di osservazione e/o piti e forniscono un contributo deciso alle opere di soccorso. degenza breve, in cui hanno operato medici delle discipline Nell’aprile del 1988 viene inaugurato a Milano il Primo di anestesia/rianimazione, medicina interna, cardiologia, chi- Ospedale da Campo dell’Associazione Nazionale Alpini, rurgia generale, ortopedia/traumatologia ed infermieri di area ultimato e pronto all’impiego con la nuova sala operatoria critica. shelterizzata. Era garantito inoltre un servizio sanitario di radiologia, eco- Da qui in avanti gli impieghi operativi dell’Ospedale da grafia, laboratorio analisi e farmacia. L’attività sanitaria svol- Campo si sono susseguiti quasi senza sosta sia per quanto ta da 41 tra medici, infermieri e tecnici sanitari è stata molto concerne emergenze nazionali e internazionali, sia quale intensa contando un totale di 162 interventi di cui 13 codici struttura sanitaria di supporto per grandi eventi, sia per co- gialli con 4 trasferimenti presso l’ospedale di Bolzano. adiuvare enti ospedalieri nazionali in fase di ristrutturazione. Per le competenze di montaggio della struttura, della sua effi- Queste le principali operazioni: cienza operativa e dello smontaggio erano presenti 20 logisti nel 1988 intervento del Grande Ospedale da Campo in Arme- specializzati. nia a causa del gravissimo terremoto; nel 2012 missione Giordania. Sopralluogo Giordania dal nel 1994 in Piemonte per l’alluvione con un Posto Medico 13al 15 maggio con invio di nostro personale su richiesta del Avanzato; Dipartimento della Protezione Civile. nel 1997 in Umbria (a causa del terremoto) per 4 mesi funge- Ancora in Giordania dal 2 al 15 luglio. Cessione “chiavi in rà da Ospedale per la zona di Nocera; mano” di un grande settore dell’Ospedale da Campo detto nel 1999 a Durazzo, Comiso e Castelnuovo di Porto con “Maggiore” alla sanità militare giordana per assistenza ai compiti diversificati per l’emergenza profughi nei balcani; profughi di Siria nei campi di Mafraq e Al Zaatari. nel 1999 a Valona viene schierato l’Ospedale da Campo per Il gruppo di volontari era formato da 4 medici di diverse di- dare assistenza ai profughi e al personale civile e militare scipline, 1 ostetrica, 3 infermieri professionali, 5 logisti spe- delle varie missioni di Peace Keeping internazionali; cializzati. nel 2000 a Roma per la Giornata Mondiale della Gioventù; Nessun intervento di assistenza ai profughi da parte delle no- nel 2000 a Macugnaga (rimasta isolata a causa di una frana) stre équipe sanitarie inviate in loco, per motivi non a noi del viene installata una struttura con personale e dotazioni riani- tutto chiari. 18
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