Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia

Pagina creata da Gianluca Riva
 
CONTINUA A LEGGERE
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012
Sped. in a.p. comma 2 art. 1 DL 24.12.2003 n° 353 convertito con modificazioni nella L.46 del 27.02.2004 – DCB MILANO - Supplemento al n° 6 de “L’Alpino” – giugno 2013
                                                                     2012
                                                                  Libro Verde
                                                                della Solidarietà
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE NUMERO 229

DIRETTORE RESPONSABILE
Bruno Fasani

DIREZIONE e REDAZIONE
Via Marsala, 9 - 20121 Milano
Tel. 02.29013181 - Fax 02.29003611

INTERNET: www.ana.it
E-MAIL:   lalpino@ana.it

Numero unico a cura di
Centro Studi ANA
Resp.: Luigi Cailotto

                                                         1 - La voce del Presidente
                                                         2 - Consiglio Direttivo Nazionale
                                                         3 - Organigramma
                                                         4 - Sezioni in Italia e all’estero
                                                         6 - Giornata della colletta alimentare
Fotolito e supervisione:                                 7 - L’Adunata nazionale
         FTF Servizi S.r.l - Francesco Tajana            8 - Con i nostri alpini in armi
         Via della Resistenza 6 - 20090 Buccinasco MI
                                                         9 - Chi sono gli alpini
         www.ftfservizi.it
                                                        10 - Opere di solidarietà e impegno civile
Stampa:                                                 14 - La protezione civile dell’Associazione Nazionale Alpini
                                                        16 - Terremoto in Emilia Romagna
                                                        18 - L’Ospedale da Campo dell’Associazione Nazionale Alpini
                                                        22 - La donazione di sangue
Chiuso in tipografia il 20 aprile 2013                  24 - Referenti sezionali Centro Studi A.N.A.
Di questo numero sono state tirate 8.000 copie          25 - I numeri della solidarietà
                                                                                                                       Bandiera storica dell’Associazione Nazionale Alpini (1919)
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
LA VOCE DEL PRESIDENTE
Scrivere, per l’ultima volta, il saluto del Presidente          Questo è il nono libro verde della solidarietà alpina
Nazionale sul libro che raccoglie i dati di un anno di          che mi onoro di presentare ed anche questa volta i dati
solidarietà alpina mi provoca una serie di sensazioni           che contiene sono semplicemente strabilianti: circa 2
che vanno dalla malinconia all’orgoglio.                        milioni di ore di lavoro spontaneamente donate alla
Malinconia perché sta per chiudersi un’esperienza               comunità ed oltre 6 milioni di euro raccolti e distri-
che per me è stata tanto inaspettata quanto straor-             buiti a chi ne aveva bisogno. Monetizzando le ore di
dinaria, che mi ha dato tante soddisfazioni e mi ha             lavoro parliamo, anche per quest’anno, di un gigante-
arricchito di amicizie e umanità. Da maggio tornerò             sco, spontaneo atto di solidarietà che supera i 67 mi-
nei ranghi a fare l’Alpino e lo farò con serenità nella         lioni di euro.
consapevolezza di non essermi risparmiato mai e di
aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità per          Tirando le somme posso dire di aver presentato nove
preservare e far crescere questa magnifica realtà che           anni di solidarietà alpina per un valore complessivo di
è l’Associazione Nazionale Alpini. Avrò certamente              quasi mezzo miliardo di euro.
fatto anche qualche errore ma posso dire con certezza
di aver la coscienza tranquilla perché ho voluto bene           E’ questo un bilancio che provoca in me uno smi-
a voi e alla nostra Associazione                                                    surato sentimento di orgoglio
ed ho operato per custodire, sal-                                                   e soprattutto di gratitudine nei
vaguardare e trasmettere i nostri                                                   confronti di ciascuno di voi,
grandi valori ed il nostro stile di                                                 Alpini ed amici carissimi, che
vita magnificamente semplice e                                                      avete consentito questo straor-
schietto.                                                                           dinario risultato che conferma
Ora che il momento di fare zai-                                                     che quando l’uomo è sorretto da
no a terra è ormai prossimo mi                                                      gradi sentimenti si muove verso
trovo a tracciare bilanci di que-                                                   qualsiasi obiettivo senza incon-
sta mia esperienza. Ho avuto                                                        trare ostacoli.
momenti difficili, ho ingoiato
anche qualche rospo, ma tutto                                                           In questi anni ho anche visto cre-
ciò è stato ampiamente ripagato                                                         scere attorno a noi un consenso
dal vostro affetto, dalla vostra                                                        ed una condivisione sempre più
incondizionata adesione ai pro-                                                         ampi. Ad ogni nostra manifesta-
getti di questa Associazione e da                                                       zione, ad ogni nostro intervento
tutti quei momenti, grandi e pic-                                                       sentiamo palpabile l’affetto del-
coli, che ho potuto passare con                                                         la gente che si avvicina alla no-
voi in serenità.                                                stra realtà fatta di gesti e sentimenti concreti e non di
Sono stati anni caratterizzati da momenti di riflessio-
                                                                esaltazione virtuale.
ne, penso ad esempio, al lungo pellegrinaggio per il            Questo significa che oggi, più che mai, c’è bisogno
90º anniversario della fine della grande guerra ed al           degli Alpini perché gli Alpini hanno conservato la
percorso per il futuro associativo che ci hanno costret-
                                                                memoria delle cose vere, dei sentimenti importanti e
to ad interrogarci su noi stessi, sull’eredità del nostro
passato e sulle speranze per un futuro all’altezza della        conoscono bene il sentiero sul quale è giusto cammi-
nostra tradizione.                                              nare.

Sono stati anche anni di tante emergenze: penso allo            Il nostro compito, dunque, è quello di fare in modo
tsunami nel sud-est asiatico, al terremoto d’Abruzzo            che quel barlume di speranza che noi oggi rappresen-
e a quello dell’Emilia-Romagna solo per citare i casi           tiamo non abbia a spegnersi mai.
più eclatanti, che ci hanno confermato che l’Alpino è
rimasto quel “baluardo fedele” descritto dalla nostra           Lo dobbiamo ai nostri Caduti e al loro sacrificio, ai
Preghiera.                                                      nostri veci e all’esempio che ci hanno dato. Lo dob-
                                                                biamo soprattutto ai nostri figli e nipoti ai quali dob-
Sono stati anni di intensa e proficua collaborazione            biamo passare questa fiaccola di speranza perché la
con le Truppe Alpine: ci siamo avvicinati ai nostri             custodiscano e la trasmettano a loro volta.
ragazzi in armi, li abbiamo guardati negli occhi e ci
siamo capiti. Oggi sappiamo che sono esattamente                W l’Italia e W gli Alpini
come noi e questo ha rafforzato il nostro ottimismo
sul futuro.                                                                                             Corrado Perona
                                                            1
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE

                                                 CORRADO PERONA

                                                     Presidente nazionale

   FABRIZIO BALLERI                              ADRIANO CRUGNOLA                            NINO GERONAZZO

 Vice Presidente nazionale                  Vice Presidente nazionale vicario              Vice Presidente nazionale

                             ANGELO PANDOLFO                       GIANBATTISTA STOPPANI

                             Segretario del C.D.N.                           Tesoriere

    CORRADO BASSI                                    ROBERTO BERTUOL                          LUIGI CAILOTTO

   Consigliere nazionale                             Consigliere nazionale                   Consigliere nazionale

   GIANNI CEDERMAZ                                    RENATO CISILIN                         MASSIMO CURASI'

   Consigliere nazionale                             Consigliere nazionale                   Consigliere nazionale

   STEFANO DURETTO                                   GIOVANNI GRECO                         CESARE LAVIZZARI

   Consigliere nazionale                             Consigliere nazionale                   Consigliere nazionale

  FERRUCCIO MINELLI                                   ONORIO MIOTTO                          ANTONIO MUNARI

   Consigliere nazionale                             Consigliere nazionale                   Consigliere nazionale

MASSIMO RIGONI BONOMO                          SALVATORE ROBUSTINI                          GIORGIO SONZOGNI

   Consigliere nazionale                             Consigliere nazionale                   Consigliere nazionale

  MARIANO SPREAFICO                                  ETTORE SUPERINA                           RENATO ZORIO

   Consigliere nazionale                             Consigliere nazionale                   Consigliere nazionale

                                                              2
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
ORGANIGRAMMA

Revisori dei Conti				              Alcide Bertarini - Presidente
				Ildo Baiesi
				Ernestino Baradello
				Mario Botteselle
				Luigi Sala
				                                Roberto Lupi - supplente
				                                Giancarlo Vercelloni - supplente
Direttore Generale				              f. f. Gianbattista Stoppani
Segretario Nazionale				            Silverio Vecchio
Direttore “L’Alpino”				            Bruno Fasani
Delegato A.N.A. in Roma				         Federico Di Marzo
Resp. Ospedale da Campo				         Lucio Pantaleo Losapio
Coord. Naz. Protezione Civile				   Giuseppe Bonaldi
Coord. sezioni A.N.A. all’estero			 Ferruccio Minelli
Responsabile I.F.M.S.				           Renato Cisilin

TOTALE SOCI             371.371
Totale soci ordinari    295.464
Soci ordinari Italia    293.405
Soci ordinari estero      2.059
Totale soci aggregati    75.907
Soci aggregati Italia    73.228
Soci aiutanti Italia      1.232
Soci aggregati estero     1.447

TOTALE GRUPPI            4.407
Gruppi in Italia         4.275
Gruppi all’estero          132

TOTALE SEZIONI            111
Sezioni in Italia          81
Sezioni all’estero         30

                                     3
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
SEZIONI IN ITALIA E ALL’ESTERO

              4
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
5
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
GIORNATA NAZIONALE
               DELLA COLLETTA ALIMENTARE
  La crisi non ha spento la gioia di donare            della “Colletta”, ha, con estremo piacere, rico-
                                                       nosciuto che, ancora una volta, l’opportunità
Sabato 24 novembre, nonostante il difficile            di donare ha toccato le radici della persona e
momento economico, certi che “condividere              rilanciato, contro il pessimismo, una piccola o
il bisogno è condividere il senso della vita” e        grande responsabilità individuale, per, quindi,
ricchi, nell’animo, di un bene immateriale, che        evidenziare che una delle cose più sorprendenti
si sostanzia nella parola solidarietà, milioni di      dell’edizione 2012 è stata la ricchezza di testi-
italiani, generosa-                                                           monianze e di incontri,
mente, hanno fatto                                                            tra le innumerevoli per-
la spesa anche per i                                                          sone, che hanno avuto
meno fortunati.                                                               modo di esserne attori:
Nell’arco della gior-                                                         da una parte coloro che
nata, hanno donato                                                            hanno donato qualcosa,
9.622 tonnellate di                                                           dall’altra i volontari.
prodotti alimenta-                                                            Incontri, che, i tanti al-
ri, consegnandole                                                             pini, che si sono visti in
agli operatori della                                                          campo, cappello in testa
Fondazione Banco                                                              e maniche rimboccate,
Alimentare Onlus, Un gruppo di alpini della sezione di Asiago                 impegnati a ricevere, ne-
per il tramite dei                                                            gli occhi la gioia e, sulle
130.000 volontari                                                             labbra, un grato sorriso,
(tanti, in mezzo a loro, indossavano il cappello       i sacchetti della spesa, hanno saputo, con sua-
con la penna), che, con operoso slancio, si sono       dente bonomia, trasformare in momenti di con-
alternati, negli oltre 9.200 supermercati aderen-      fronto e di amicizia, quali la vita quotidiana dif-
ti all’iniziativa.                                     ficilmente riesce a proporre.
Andrea Giussani, che della fondazione è pre-           Alpini, che, per superarsi, con identico spirito,
sidente, ringraziando tutti, donatori e volonta-       siamo certi, le maniche si rimboccheranno an-
ri, per aver contribuito a rinnovare il successo       che il prossimo anno.

                                                  6
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
L’ADUNATA NAZIONALE
S.E. Rev.ma Mons. Ivo Muser, Vescovo della diocesi, con espressioni di gratitudine, che, spontanee, gli montavano
dal cuore, nel corso della celebrazione eucaristica in Duomo, aveva concluso la toccante sua omelia dicendo: “Auguro
che voi alpini, venuti nel Sudtirolo per ritrovarvi e fare festa, possiate scoprire la specificità e anche le bellezze della
nostra terra, con la sua storia, la sua struttura, le sue tradizioni. Che possiate ritornare alle vostre case col ricordo di
una terra accogliente, chiamata per vocazione all’incontro e alla stima dell’altro”.
Così è stato.
Dopo 63 anni dalla prima volta, Bolzano e l’intera sua provincia, vivendo con essi, in autentica simbiosi, giornate
memorabili, sono tornate a fare ala, con cuore amico, nel corso della interminabile sfilata della domenica, ad un
fiume inarrestabile di alpini, aperto da tre striscioni, che dicevano, nelle tre lingue dell’Alto Adige, di un patrimonio
di valori, ispirato alla solidarietà e alla fratellanza, che, lungi dal dividere, nel rispetto di ogni diversità, intende,
ovunque, unicamente unire.
Giornate serene, gioiose, vissute all’insegna del rispetto e dell’amicizia, che, ogni volta, si dispiegano spontanei, per
quella forza che sprigiona dal “cappello con la penna”, che abbatte le barriere e che riesce a far incontrare persone
diverse per estrazione, cultura e, nella fattispecie, anche per lingua, in un coinvolgente, unico abbraccio.
Fugati dubbi e timori della vigilia, infatti, dissoltisi a fronte della massiccia partecipazione e della festosa accoglienza
della popolazione, grande è stata la soddisfazione, da tutti manifestata, per l’enorme successo di un’Adunata, che
ha lasciato indelebile traccia nella storia dell’ANA e dell’Alto Adige, gratificato la volontà incrollabile e il caparbio
impegno di quanti l’avevano richiesta ed esaltato la lungimiranza di coloro che l’avevano concessa, presagendo che
sarebbe divenuta evento memorabile.
Che tutto sarebbe filato alla perfezione, che il desiderio di serena aggregazione avrebbe prevalso sulle paventate
divisioni, si era intuito già dalla sera del venerdì, quando la bandiera di guerra del 6° alpini, attraversando la città,
aveva raggiunto Piazza Walther: strade imbandierate, folla dappertutto, applausi scroscianti.
Identica atmosfera, infatti, con giubilo crescente, faceva da cornice anche alle cerimonie del sabato e alla sfilata
della domenica, fino all’ammainabandiera, per cui il presidente Perona poteva, a piena voce, giustamente affermare:
“Questa di Bolzano è stata un’Adunata storica, condivisa da tutti, una grande festa di popolo, in cui hanno trionfato
lo spirito di fratellanza, amicizia e responsabilità”.
L’Associazione Nazionale Alpini è solita lasciare un segno nelle città sede di Adunata Nazionale.
Per il 2012, la donazione ad enti benefici della città ospitante l’Adunata Nazionale è stata devoluta, interamente, (€
50.000,00) alla Parrocchia “Regina Pacis”, Via Dalmazia , 28, in Bolzano, nelle mani del Parroco, Rev.do Don Olivo
Ghizzo, a sostegno di un progetto relativo all’apertura di una mensa per anziani, che la parrocchia sta realizzando.
Anche quest’anno i volontari della P.C. dell’ANA, nei giorni che l’hanno preceduta, hanno realizzato, per le comunità
che hanno ospitato l’Adunata, interventi di ripristino e sistemazione di opere ed infrastrutture pubbliche, quali la
nuova pavimentazione della Passerella pedonale sul torrente Talvera, la bonifica della Baita comunale al Colle
di Bolzano, il recupero di un campo di bocce al Parco Mignone e della passeggiata per Castel Firmiano, sede del
Messner Mountain Museum, e, a Merano, quello ambientale della Caserma Rossi.

                                                             7
Libro Verde della Solidarietà 2012 - Inaugurazione casa per Luca, 19 maggio 2012 - Ana Gorizia
CON I NOSTRI ALPINI IN ARMI
Per Luca Barisonzi, per la sua odissea
e il suo calvario, per la sua necessità di
vivere in ambienti tecnologicamente
avanzati, che gli rendessero più
agevole la quotidianità, la famiglia
alpina si era presto adoperata.
E tanti volontari si erano dati il cambio,
sul cantiere di Gravellona Lomellina,
per realizzare quello che, da sogno,
il 19 maggio, giorno della consegna,
è divenuto realtà, dando modo, al
presidente Perona, di scrivere, in un
suo editoriale, intitolato “Missione
compiuta”: “Luca ha una sua nuova
casa, unica in Italia, in cui potrà vivere                                   La casa per Luca ormai ultimata
assistito dalle più moderne tecnologie
domotiche. Era un impegno che avevamo assunto, non appena ci era giunta la richiesta della mamma di
Luca (Abitiamo al terzo piano di una casa senza ascensore: come faremo?). Era un peso economico difficile
da sostenere, ma noi sapevamo di avere un serbatoio, quello degli alpini e quello della gente che ci conosce
e sa che i soldi dati all’Associazione non spariscono, ma sono impiegati bene e ne rendiamo conto.
Abbiamo fatto così anche in Abruzzo ……. Noi, da parte nostra, ci siamo assunti l’impegno e la responsabilità
di portare a termine quanto promesso”.
E la promessa è stata mantenuta.

                                                                      19 maggio 2012: il giorno dell’inaugurazione

                                                     8
CHI SONO GLI ALPINI
E’ il 15 ottobre 1872, fra le pieghe di un decreto reale        sera di martedì 8 luglio 1919. A questa prima assem-
che prevede l’allargamento del numero dei distretti             blea che si tiene nella sala dell’Associazione Capi-
militari, viene indicato che alcuni siano istituiti in          mastri di Milano partecipano circa una sessantina di
zone alpine con in organico una compagnia distret-              reduci alpini che approvano la costituzione ufficiale
tuale a reclutamento ed addestramento secondo par-              dell’Associazione Nazionale Alpini, il primo Statuto
ticolari compiti di montagna. E’ l’atto ufficiale di na-        Sociale ed il Consiglio Direttivo. La notizia comin-
scita del Corpo degli Alpini.                                   cia a diffondersi prima in tutta la Lombardia poi nelle
                                                                altre Regioni e da ogni parte pervengono numerose
Da quel primo decreto sono passati 141 anni di storia
                                                                richieste di aggregazione. Questo fatto, non previsto
nella quale emergono le caratteristiche dell’Alpino:
                                                                dai soci fondatori, porta a dover modificare lo Sta-
senso del dovere, attaccamento alle tradizioni, orgo-
                                                                tuto iniziale introducendo la Sezione, normalmente
glio degli emblemi che lo caratterizzano, spirito di
                                                                costituite nei Capoluoghi di Provincia, quale succur-
Corpo, solidarietà fra commilitoni e la continuità di
                                                                sale locale della Sede Centrale. La grande spontanea
questi valori anche una volta in congedo.
                                                                massiccia adesione e la necessità pratica di incremen-
Questa continuità dei valori è la base su cui poggia            tare la diffusione, si completa con l’introduzione fra
l’Associazione Nazionale Alpini.                                le norme statutarie della possibilità di aggregarsi in
Al termine della Grande Guerra, prospettata come                Gruppi, normalmente costituiti nei Comuni, con rap-
completamento dell’Unità d’Italia, i reduci, che hanno          presentanza locale della Sezione. Si completa così la
vissuto grandi sacrifici, ritengono d’avere diritto non         capillarizzazione e la diffusione su tutto il territorio,
solo ad un clima di pace ma anche di riconoscenza.              dalle alpi al mare, punto di forza ancora oggi dell’As-
La realtà è ben diversa, scioperi, lotte di piazza, deri-       sociazione. Fin dalle prime riunioni, i promotori rite-
sione, disprezzo, ostilità, negazione di quei valori per        nevano fra i doveri associativi quello di ritrovarsi ogni
i quali hanno combattuto, fanno nascere spontanea-              anno per ricordare e onorare i compagni caduti. Ben
mente la ferma presa di posizione di gran parte dei re-         lontano dal concetto di Adunata Nazionale che verrà
duci. Il reclutamento su base valligiana, la spontanea          più tardi introdotto, questi Convegni erano indetti in
solidarietà del montanaro, i sentimenti di fratellanza          località di montagna già teatro di battaglie degli alpini
nati e rafforzati nei lunghi mesi vissuti fianco a fianco       nel corso della guerra. Il primo Convegno viene orga-
                                                                nizzato dalla Sede Centrale nei giorni 5-6-7 settembre
nella particolarità unica della guerra in montagna, la
                                                                1920 sull’Ortigara. Dai 400 soci previsti, nei tre gior-
consapevolezza di poter sempre e comunque contare
                                                                ni giungono oltre duemila reduci alpini provenienti
in ogni situazione sul commilitone, contribuiscono
                                                                anche da località dove ancora non si erano costituite
a rafforzare i vincoli mantenendoli intatti anche una
                                                                Sezioni e Gruppi.
volta rientrati alla vita civile. In questo clima e con
questi sentimenti, un buon numero di essi frequen-              L’irrefrenabile spirito alpino chiamava.
tano abitualmente la birreria Spaten Brau di Milano             Con l’avvento del nuovo Regime politico teso a mi-
nella certezza di trovare un ambiente di comuni idee e          litarizzare tutto e tutti, anche l’Associazione come
di solidarietà. Fra ricordi, ancora così vivi e presenti,       tutte ne è coinvolta, più nelle formalità che nei con-
commenti e semplici chiacchiere, comincia a deline-             cetti fondamentali. I Direttivi Nazionali di Sezione e
arsi la proposta di costituire un sodalizio fra quanti          di Gruppo non sono più eletti ma nominati dall’alto, i
hanno militato negli alpini. Il 12 giugno 1919 si tiene         Presidenti si chiamano ora “Comandanti”, le Sezioni
una prima riunione per concretizzare l’idea. Fra le de-         “Battaglioni”, le Sottosezioni “Compagnie”, i Gruppi
cisioni viene approvato un concetto fondamentale: la            “Plotoni”: Purtroppo anche gli alpini saranno coinvol-
possibilità d’iscrizione non solo a quanti hanno svolto         ti da altre due guerre e quella più dolorosa di contrap-
servizio militare negli alpini dal 1872 (anno di na-            posizione fratricida su versanti ideologici diversi. Pur
scita del Corpo), ai reduci delle Campagne d’Africa             nella drammaticità degli eventi, chiari e netti sono gli
1887, 1895, 1911-12 e della Grande Guerra appena                esempi di solidarietà fra alpini in congedo ed in armi
conclusa, ma in futuro, anche a quanti sarebbero stati          con sottoscrizioni, raccolta ed invio al fronte di generi
chiamati al servizio di leva negli alpini.                      di conforto, aiuti alle famiglie bisognose, ecc.
E’ il concetto della continuità associativa del sodali-         Meno “normale” e per questo più significativo, è il
zio.                                                            comportamento tenuto verso la popolazione nei ter-
                                                                ritori occupati e verso i soldati forzatamente nemici,
I promotori convocano l’assemblea costitutiva per la
                                                            9
dettato da quell’innato senso di rispetto e solidarietà          Dal 1987 anno in cui nasce ufficialmente la Prote-
che contraddistingue il montanaro-soldato.                       zione Civile degli Alpini, piccole e grandi opere di
Con la caduta del Regime ed il ritorno alla pace nel             civile solidarietà ne hanno caratterizzato l’impegno
1945, anche L’Associazione Nazionale Alpini forza-               su iniziativa del piccolo Gruppo, delle Sezioni o Sede
tamente decimata nei ranghi, riprende gradatamente               Nazionale. Molte Regioni italiane, purtroppo colpite
la rinascita e l’ordinamento originario. Alle genera-            da calamità, hanno espresso un riconoscente grazie
zioni di ex combattenti si affiancano i giovani di leva          ai volontari accorsi con generoso altruismo, ma an-
verso i quali sono riposte le aspettative e la continuità        che da territori esteri come l’Armenia, l’Albania e la
dei valori. L’esperienza di una nuova coscienza civica           Francia che ci hanno visto operare, sono giunti since-
vissuta nel periodo del servizio militare dalle gene-            ri apprezzamenti. Questo vasto impegno è stato più
razioni più giovani, che li ha visti operare in varie            volte riconosciuto anche dalle Istituzioni con il con-
occasioni di emergenza in soccorso alle popolazio-               ferimento all’Associazione Nazionale Alpini di una
ni colpite da calamità, diventa patrimonio di nuovi              medaglia di benemerenza al merito civile (Basilicata
concetti che può sintetizzarsi nel motto di un nuovo             e Campania 1980), una medaglia di bronzo al meri-
indirizzo onorare i morti aiutando i vivi.                       to civile (Valtellina e Valbrembana 1987, Armenia
                                                                 1989), una medaglia d’oro al valore civile (Piemonte
Dal piccolo Gruppo alle grandi Sezioni cominciano                e Alta Emilia 1994) ed una, recente, medaglia d’oro
a delinearsi sempre più spontanee iniziative rivolte             di benemerenza concessa dalla Croce Rossa Italiana
alla solidarietà, senza enfasi e pubblicità, quasi con           (Aosta 2003).
pudore per un qualcosa ritenuto normale. La svolta
decisiva che coinvolge unitariamente tutta l’Associa-            Va comunque precisato che questo nuovo indirizzo
zione avviene all’indomani del tremendo terremoto                è solo uno dei campi nella miriade di iniziative ed
che nel maggio 1976 sconvolge il Friuli. La Sede                 opere di solidarietà espresse dagli alpini, rimane in-
Nazionale chiama tutti i soci ad un grande gesto di              fatti difficilmente traducibile un elenco che cerchi di
solidarietà realizzando un’imponente progetto di soc-            raccogliere e censire dati ed attività, delle quali era-
corso e di ricostruzione al quale gli alpini rispondono          no documentate solo quelle promosse dalla Sede Na-
con fattivo entusiasmo: per l’impegno ed i risultati             zionale come la costruzione dell’Asilo a Rossosch in
raggiunti, all’Associazione viene conferita la me-               Russia, la ricostruzione della scuola “Bovio” di Ales-
daglia d’oro al merito civile, risultando il primo ed            sandria, la scuola multietnica di Zenica in Bosnia, gli
unico esempio del genere di un alto riconoscimento               zaini alpini per il Mozambico e le donazioni in occa-
civico ad un’associazione. Sull’esempio degli alpini             sione dell’annuale Adunata Nazionale ad ospedali o
che hanno dimostrato grande capacità organizzativa               enti benefici, proprio perché è insito e naturale per gli
ed operativa, comincia a delinearsi nelle autorità go-           alpini la generosa spontaneità ed il piacere intimo di
vernative l’idea di costituire un organismo di volon-            realizzarla come semplice dovere civico.
tariato. Sono le basi della futura Protezione Civile che         Solo a titolo indicativo, e considerato che molti
vede oggi prolifica di numerose associazioni o enti              Gruppi nemmeno vogliono far sapere cosa hanno
morali, con un ordinamento riconosciuto con legge                effettivamente fatto (fedeli al motto del 5° Reggimento
dello Stato. Anche l’Associazione Nazionale Alpini è             Alpini: “Nec videar, dum sim” – essere mai apparire!),
iscritta all’Albo del Volontariato di Protezione Civile,         nel solo anno 2012 sezioni e gruppi dell’Associazione
nella quale operano soci alpini e soci aggregati uniti           Nazionale Alpini hanno donato in opere di solidarietà
e riconosciuti indistintamente dall’unico appellativo            la complessiva somma di € 7.134.828,31 e 2.204.009
di Volontario.                                                   ore di lavoro.

   OPERE DI SOLIDARIETà E DI IMPEGNO CIVILE
DICEMBRE 1908 – gli alpini in armi partecipano                   le Alpini invita i soci ad una sottoscrizione di solida-
nelle operazioni di soccorso alle popolazioni della              rietà, ma già all’indomani del disastro alcune decine
Calabria e Sicilia colpite dal terremoto. E’ il primo            di alpini in congedo accorrono volontariamente sul
impiego di alpini al fuori dei compiti istituzionali.            luogo per “dare una mano” risultando il primo esem-
DICEMBRE 1923 – gli alpini in armi partecipano                   pio di spontanea solidarietà.
alle operazioni di soccorso a seguito del disastroso             OTTOBRE 1939 – a Irma in Valtrompia, Brescia,
crollo della diga del Gleno in Val di Scalve nel berga-          è ultimata la Casa dell’Alpino, destinata come casa
masco. La Sede Centrale dell’Associazione Naziona-               vacanze ad ospitare gratuitamente i figli bisognosi di
                                                            10
Caduti alpini. Prima iniziativa del genere, ora aper-            dalla Sezione ANA di Brescia, con il contributo di
ta anche a tutti i ragazzi, continua la sua benemerita           Salò, Valle Camonica, Bergamo ed il lavoro dei ge-
missione.                                                        nieri alpini del battaglione Iseo.
GIUGNO 1957 – gli alpini in armi operano in soccor-              ESTATE 1984 – il terremoto colpisce l’Abruzzo che
so alle popolazioni del Piemonte colpite da alluvioni            vede l’impiego per il primo soccorso degli alpini in
in particolare nella Valle Varaita.                              armi di stanza nella Regione.
OTTOBRE 1963 - sciagura della diga del Vajont a                  DICEMBRE 1984 – per iniziativa del Gruppo Pado-
Longarone – Belluno – intervento di soccorso degli               va-Sud è completato il Centro di assistenza per bam-
alpini in armi. Le bandiere del 7° alpini e del 6° arti-         bini handicappati “Il Fienile”.
glieria da montagna sono decorate di medaglia d’oro              FEBBRAIO 1987 - nasce ufficialmente la Protezio-
al valore civile. Dal 1963 ad oggi i reparti elicotte-           ne Civile dell’Associazione Nazionale Alpini iscritta
ri e aviazione leggera del 4° Corpo d’Armata Alpino              all’Albo Nazionale del Volontariato.
hanno svolto numerosissime operazioni di soccorso
                                                                 ESTATE 1987 – soccorsi per le alluvioni in Valtel-
in montagna meritando diverse ricompense al valore
                                                                 lina e Valbrembana che vedono all’opera congiunta-
civile.
                                                                 mente gli alpini in congedo e gli alpini in armi.
NOVEMBRE 1966 – intervento di soccorso degli al-
                                                                 SETTEMBRE 1987 – per iniziativa e lavoro del
pini in armi nel Trentino, Alto Adige e Provincia di
                                                                 Gruppo ANA di Dalmine, sezione di Bergamo, viene
Belluno colpite da alluvioni.
                                                                 inaugurato il Centro polifunzionale per handicappati.
MAGGIO 1976 - nel Friuli colpito da terremoto i
                                                                 DICEMBRE 1987 – a Chiuduno, Bergamo, i Gruppi
volontari dell’Ass. Naz. Alpini intervengono con im-
                                                                 della valle Calepio e del basso Sebino consegnano il
mediati soccorsi proseguiti con l’opera di ricostruzio-          nuovo fabbricato completato nelle opere murarie, alla
ne fino alla primavera 1978. Questo grande impegno               Comunità “Emmaus” per il recupero dei tossicodi-
civile viene riconosciuto con il conferimento all’Ass.           pendenti e disadattati.
Naz. Alpini della medaglia d’oro al merito civile.
Sull’esempio degli alpini il Governo italiano getta              APRILE 1988 – diventa operativa e viene presentata
le basi e costituisce la Protezione Civile . Operano ai          la grande struttura della Protezione Civile alpina, l’o-
soccorsi con gli alpini in congedo anche gli alpini in           spedale da campo aviotrasportabile.
armi.                                                            OTTOBRE 1988 – per iniziativa della Sezione di
ESTATE 1977 – dopo due anni di lavoro volontario                 Casale Monferrato, dopo quattro anni di lavoro al
con il contributo di tutti i Gruppi della Sezione di Ber-        quale collaborano le Sezioni di Alessandria, Omega
gamo viene inaugurato il Centro di rieducazione per              e Torino, è completato il Centro diurno di assistenza
                                                                 per ragazzi portatori di handicap.
handicappati di Endine Gaiano.
                                                                 APRILE 1989 – per iniziativa della Sezione di Trevi-
DICEMBRE 1979 – realizzata dal Gruppo ANA di
                                                                 so, che ha provveduto a ristrutturare un grosso com-
Cinisello Balsamo, Milano, viene inaugurata la Casa
                                                                 plesso rustico, avviene l’inaugurazione dell’opera
di pronta accoglienza, destinata ad offrire un primo
                                                                 donata alla Piccola Comunità di Conegliano per il
soccorso a chi ne ha bisogno.
                                                                 recupero dei tossicodipendenti.
AUTUNNO 1980 – soccorsi in Basilicata e Campa-
                                                                 AUTUNNO 1989 – il grande ospedale da campo
nia colpite dal terremoto. All’Ass. Naz. Alpini viene
                                                                 dell’Ass. Naz. Alpini opera in Armenia disastrata dal
conferita la medaglia di benemerenza al merito civile.
                                                                 terremoto. L’ospedale viene donato, per conto del Go-
Operano sul luogo anche gli alpini in armi di stanza in
                                                                 verno Italiano, a quella popolazione. Per gli interventi
Abruzzo.
                                                                 di soccorso del 1987 e 1989 viene conferita all’Ass.
APRILE 1982 – per ricordare il loro cappellano alpi-             Naz. Alpini la medaglia di bronzo al merito civile.
no di Sezione, viene inaugurata la Baita don Onofrio,
                                                                 AUTUNNO 1990 – interventi di soccorso per l’allu-
realizzata e destinata ad un villaggio di orfani.
                                                                 vione che ha colpito le Province di Bergamo e Bre-
ESTATE 1982 – viene inaugurata la Casa per anziani               scia.
di Redona, Bergamo, frutto del lavoro di ristruttura-            PRIMAVERA 1991 – iniziano i lavori nella cittadi-
zione di un vecchio edificio.                                    na di Rossosch in Russia per costruire, su iniziativa
GENNAIO 1984 – viene inaugurata a Brescia la                     dell’Associazione Nazionale Alpini, con fondi propri
Scuola Nikolajewka, scuola di mestieri per spastici e            e con il lavoro volontario dei soci, un asilo in memo-
miodistrofici, realizzata sostenendo i maggiori oneri            ria dei Caduti alpini nella Campagna 1942/43. L’asilo
                                                            11
ultimato nell’autunno 1993 viene donato dall’Asso-               ESTATE 1997 – interventi di soccorso ai terremotati
ciazione Nazionale Alpini a quella popolazione.                  di Umbria e Marche. Operano assieme agli alpini in
MAGGIO 1992 – per iniziativa della Sezione di                    congedo anche gli alpini in armi.
Biella, che ha ristrutturato una vecchia cascina, viene          APRILE 1998 – inaugurato e donato al Comune un
inaugurato il centro di rieducazione per handicappati            centro sociale realizzato dal Gruppo Motta di Liven-
“Carrubi”, donato alla locale associazione di assisten-          za, Treviso.
za famiglie disabili A.N.F.F.A.S.                                PRIMAVERA 1998 – con il concorso dei Gruppi
SETTEMBRE 1992 – si concludono i lavori del                      della Sezione di Treviso viene ristrutturato ad Oderzo
Gruppo di Amandola, Ancona, che ha ricostruito una               un padiglione inutilizzato dell’ex ospedale psichiatri-
chiesetta del 16° secolo da anni abbandonata e diroc-            co donato poi all’associazione famiglie disabili ANF-
cata dedicata alla Madonna della pace.                           FaS.
PRIMAVERA 1993 – il Gruppo di Travagliato, Bre-                  PRIMAVERA 1999 – interventi di soccorso ed al-
scia, completati i lavori, consegna ai responsabili              lestimento dei campi di Kukes e Valona in Albania
della cooperativa “il Vomere” che la gestiranno, una             per raccogliere i profughi coinvolti dalla guerra in
casa-lavoro per handicappati.                                    Kosovo. A Valona opera anche il grande ospedale da
                                                                 campo dell’Ass. Naz. Alpini. Un contingente di alpini
ESTATE 1993 – il Nucleo di Protezione Civile della
                                                                 in armi è presente sul territorio come forza internazio-
Sezione di Lecco raccoglie tonnellate di materiale di
                                                                 nale di pace.
prima necessità e lo consegna a quattro campi profu-
ghi dell’ex Jugoslavia.                                          AUTUNNO 1999 – per iniziativa delle Sezioni di
                                                                 Conegliano e Vittorio Veneto viene restaurato il mo-
ANNO 1994 – gli alpini del Centro Italia hanno ri-
                                                                 nastero delle Clarisse di San Quirino, Assisi, devasta-
strutturato l’unità di Pronto Soccorso “brevi degenze
                                                                 to dal terremoto.
day Hospital” di ematologia diretta dal Prof. Mandelli
in Roma.                                                         AUTUNNO 1999 – per iniziativa della Sezione di
                                                                 Piacenza viene ricostruito a Foligno il laboratorio
MARZO 1994 – il Gruppo valle Sabbia, Sezio-
                                                                 scientifico per ricerche e sperimentazioni divenuto
ne “Monte Suello” di Salò, dona all’associazione
                                                                 inagibile a causa del terremoto.
A.I.A.S. un pulmino attrezzato al trasporto di ragazzi
handicappati dall’abitazione alla scuola.                        GENNAIO 2000 – interventi di soccorso nella Re-
                                                                 gione della Dordogna, Francia, colpita da devastante
SETTEMBRE 1994 – il Gruppo di Cinisello Bal-
                                                                 maltempo.
samo, Milano, provvede a ristrutturare la scuola ele-
mentare e media di Seghet, paese della costa dalmata             AUTUNNO 2000 – interventi di soccorso in Valle
vicino a Spalato.                                                d’Aosta e Piemonte colpite da alluvioni, interventi
                                                                 di controllo e rafforzamento degli argini del fiume
AUTUNNO 1994 – massicci interventi di soccor-
                                                                 Po nelle zone più a rischio di allagamento a seguito
so in Piemonte e Alta Emilia colpite da alluvione.
                                                                 dell’onda di piena che ha innalzato il livello delle ac-
All’Associazione Nazionale Alpini viene conferita la
                                                                 que.
medaglia d’oro al valore civile. Operano ai soccorsi
con gli alpini in congedo anche gli alpini in armi.              PRIMAVERA 2001 – interventi in Val D’Aosta per
                                                                 la pulizia degli alvei torrentizi interessati dalle piene
PRIMAVERA 1995 – il Gruppo di Endine Gaiano,
                                                                 nel corso dell’anno 2000.
Bergamo, realizza una casa-laboratorio per disabili.
                                                                 ANNO 2001 – ristrutturazione ed ampliamento della
PRIMAVERA 1995 – per iniziativa della Sede Na-                   scuola interetnica a Zenica, in Bosnia a 60 chilometri
zionale, con appello a tutte le Sezioni, iniziano i lavo-        da Sarajevo con utilizzo di fondi raccolti dalla asso-
ri di ristrutturazione della scuola “Bovio” di Alessan-          ciazione per oltre 800 milioni di lire ed il lavoro di
dria resa inagibile dall’alluvione.                              volontari e tecnici alpini.
LUGLIO 1996 – si conclude la ristrutturazione di un              GIUGNO 2001 – operazione zaini alpini: gli alpini in
vecchio edificio a Putzu Idu, Oristano, lavoro intra-            concomitanza ad una partita di calcio tra la Naziona-
preso dalla Sezione di Trento per aiutare le suore del           le Italiana Cantanti e la Associazione Mondiale Piloti
Sacro Cuore che vi ospitano e assistono bambini or-              organizzano una grande raccolta di viveri, cancelleria
fani o handicappati.                                             e giocattoli da inviare in Kenia. Si raccolgono 4723
ESTATE 1996 – interventi di soccorso in Versilia                 scatoloni che riempiono ben 12 containers per un va-
colpita da alluvione.                                            lore di oltre 800 milioni di lire, che giungono, sotto il
                                                            12
controllo dell’A.N.A., ai missionari Comboniani.                recupero della zona “sacra” del Monte Ortigara, che
APRILE 2002 – intervento di emergenza per l’inci-               proseguirà anche quest’anno. Contemporaneamente
dente aereo a Milano dove un velivolo impattava con-            la Sezione di Vicenza coordina il recupero del Pasu-
tro il palazzo della Regione Lombardia.                         bio e quella di Bassano del Monte Grappa.

OTTOBRE 2002 – intervento di soccorso per il ter-               ANNO 2008 – l’Associazione è stata impegnata nel-
remoto in Molise. Le colonne mobili regionali, com-             le celebrazioni del 90° anniversario della fine del-
poste in larga parte da alpini, convengono da tutte le          la Grande Guerra. Nove pellegrinaggi solenni sulle
parti d’Italia per portare aiuto alla popolazione moli-         principali montagne di quel fronte partito dal Mon-
sana. La Associazione Nazionale Alpini inizia a pen-            te Grappa e terminato a Trento al Sacrario di Cesare
sare ad un intervento emblematico puntando la atten-            Battisti il 3 novembre.
zione sul paese di Ripabottoni per la realizzazione di          In questa occasione l’Associazione ha censito tutte le
una casa per anziani.                                           opere di recupero del “luoghi della memoria” effet-
NOVEMBRE 2002 – interventi di emergenza per le                  tuate dai suoi soci, accorgendosi di aver praticamente
alluvioni in Valsassina, Valtellina e nelle valli berga-        salvato dall’oblio l’intero Fronte della Grande guer-
masche con intervento delle strutture di Protezione             ra, dalla Val D’Ossola alla Carnia. Per tale motivo, in
Civile.                                                         collaborazione con Mursia ha pubblicato una guida
                                                                storico turistica di quello che pare essere il più grande
ANNO 2003 – l’Associazione Alpini ha impegnato i                museo all’aperto del Mondo. (il libro: “Con gli alpini
propri volontari in operazioni di antincendio boschi-           sui sentieri della storia”).
vo per oltre 800 giornate. Nel dicembre dello stesso
anno si è poi verificato un intervento di 10 giorni in          L’iniziativa è stata elogiata dal Presidente della Re-
Iran per soccorrere le popolazioni vittime del terre-           pubblica che ha donato una targa d’Argento all’As-
moto                                                            sociazione.

ANNO 2004 – intervento di soccorso per il terremoto             ANNO 2009 – l’intera Associazione è stata impegnata
in Lombardia con 1.091 giornate di lavoro. Intervento           nel massiccio intervento dei suoi volontari in Abruz-
in Bielorussia a Besslan in soccorso alla popolazione           zo per l’opera di assistenza ai terremotati (montaggio
travolta dal grave attentato terroristico ad una scuola.        e gestione dei campi ed attività specialistiche) nonché
                                                                nella realizzazione del Villaggio Alpino nel comune
MAGGIO 2004 – gli Alpini del Gruppo Padova sud                  di Fossa costituito da 33 moduli abitativi permanenti.
decidono di donare la propria sede all’Associazione
disabili Il Fienile, fondata nel 1984 dallo stesso Grup-        ANNO 2010 - L’Associazione Nazionale Alpini ha
po, avendo quest’ultima necessità di ulteriori spazi            continuato il suo impegno in Abruzzo realizzando
per garantire una più adeguata sistemazione agli as-            una Chiesa, a completamento del villaggio costruito
sistiti.                                                        nel 2009, con annessi spazi comuni per la comunità
                                                                di Fossa.
GENNAIO 2005 – intervento di soccorso nello Sri
Lanka dei nostri volontari e dell’ospedale da Campo             ANNO 2010 - molte Sezioni hanno avviato interventi
per il maremoto che ha colpito il Sud – est Asiati-             a favore degli alpini in armi che operano in Afghani-
co (l’Ospedale rimarrà operativo in loco per oltre 7            stan raccogliendo e fornendo materiali vari e medi-
mesi).                                                          cinali a sostegno degli interventi umanitari compiuti
                                                                dalle Brigate Alpine che si sono succedute in quei
OTTOBRE 2005 – in Mozambico a Lalaua, i nostri                  teatri.
volontari hanno dato il via alla costruzione di un edi-
ficio destinato a collegio femminile. Le giovani che            ANNO 2011 - posa della prima pietra della ‘Casa per
vi saranno ospitate riceveranno una preparazione di             Luca’, il Caporale dell’8° Reggimento Alpini, grave-
base dalle suore, oltre che una elementare educazione           mente ferito in Afghanistan nel novembre 2011.
scolastica e professionale, il che è già moltissimo vi-         ANNO 2012 - fine lavori e inaugurazione della ‘Casa
sta la situazione socio economica del territorio.               per Luca’.
ANNO 2007 – sono iniziati, a Ripabottoni, i lavori              ANNO 2012 - migliaia di alpini delle sezioni e dei
per la ristrutturazione di un albergo, danneggiato nel          gruppi inquadrati nella Protezione civile dell’ANA
corso del terremoto del Molise, che sarà destinato a            sono stati impegnati nell’intervento in Emilia Roma-
“Casa protetta per anziani”.                                    gna per l’opera di assistenza ai terremotati (montag-
ANNO 2007 – la sezione di Marostica con i Giova-                gio e gestione dei campi ed attività specialistiche).
ni dell’Associazione ha iniziato un lungo progetto di

                                                           13
LA PROTEZIONE CIVILE
                DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
                                                            La Protezione Civile dell’A.N.A. nasce in pratica
                                                            all’inizio degli anni ottanta, come attività organica
                                                            ma si può dire che il germe sia stato gettato
                                                            nel 1976 nel Friuli devastato dal terremoto in
                                                            cui l’Associazione Nazionale Alpini prendeva
                                                            coscienza di avere nelle sue fila un patrimonio di
                                                            esperienze, volontà entusiasmo che poteva essere
                                                            canalizzato là dove se ne rilevava la necessità.
                                                            Da allora è stato un crescendo di coinvolgimenti,
                                                            addestramenti, acquisizioni di materiali, mezzi
                                                            ed esperienze ma anche e, forse, soprattutto di
        La Protezione Civile dell’A.N.A. nasce in pratica   realizzazioni
                                                                   all’inizio di  interventi.
                                                                               degli           La nostra
                                                                                      anni ottanta,           Protezione
                                                                                                      come attività
        organica ma si può dire che il germe sia stato gettato nel 1976 nel Friuli devastato dal terremoto in
                                                            Civile è sempre presente dove viene richiesta, sia
        cui l’Associazione Nazionale Alpini prendeva coscienza di avere nelle sue fila un patrimonio di
        esperienze, volontà entusiasmo che poteva essere al     livello dilàDipartimento
                                                            canalizzato                       dellalaProtezione
                                                                              dove se ne rilevava                  Civile
                                                                                                       necessità. Da
                                                            presso la presidenza
        allora è stato un crescendo di coinvolgimenti, addestramenti,                 del Consiglio
                                                                              acquisizioni di materiali,deimezzi
                                                                                                            Ministri,
                                                                                                                   ed sia
                                                            nei territori montani per l’antincendio boschivo
        esperienze ma anche e, forse, soprattutto di realizzazioni    di interventi. La nostra Protezione    Civile è
        sempre presente dove viene richiesta, sia al livelloedinelle
                                                                 Dipartimento
                                                                       opere di della  Protezione
                                                                                 prevenzione     inCivile   presso
                                                                                                     coopera­      la con
                                                                                                               zione
        presidenza del Consiglio dei Ministri, sia nei territori montani per l’antincendio boschivo e nelle
        opere di prevenzione in cooperazione con Comuni,Comuni,
                                                              Province,Province,
                                                                           ComunitàComunità
                                                                                      Montane e Montane       e Regioni.
                                                                                                  Regioni. Sempre
        pronta per interventi di emergenza, la Protezione   SempreCivile prontaA.N.A.
                                                                                 per interventi
                                                                                         è comunque di emergenza,
                                                                                                          impegnata la
                                                            Protezione Civile A.N.A. è comunque impegnata
        costantemente nelle importanti e strategiche attività    di  prevenzione   e  previsione  con   interventi di
        recupero, bonifiche ambientali e salvaguardia dei territori   soprattuttonelle
                                                            costantemente          montani.
                                                                                          importanti e strategiche
                                                            attività di prevenzione e previsione con interventi
                                                            di recupero, bonifiche ambientali e salvaguardia
                                                            dei territori soprattutto montani.
                                      I DATI IN SINTESI
                                  I DATI IN SINTESI
        Circa 14.000 i volontari attivi;
Circa 14.000    i volontari
         oltre 350           attivi; oltre 350 mezzi operativi; utilizzo frequenze radio riservate ed esclusive, autorizzate
                     mezzi operativi;
dal Dipartimento     per le Comunicazioni,
         utilizzo frequenze    radio riservateconvenzioni
                                                  ed esclusive,stipulate con Regioni,
                                                                  autorizzate           Province,per
                                                                              dal Dipartimento     Comuni,  Comunità Montane
                                                                                                      le Comunicazioni,
e altri enti territoriali:
         convenzioni    stipulate con Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane e altri enti territoriali:
1 ospedale     da campo
         1 ospedale          composto
                       da campo           da 20dashelter
                                    composto                con unità
                                                     20 shelter         operatorie,
                                                                 con unità           radiologiche,
                                                                            operatorie,              cardiografiche,
                                                                                          radiologiche,              di analisi,
                                                                                                         cardiografiche, di
farmacia;   13 tensostrutture
         analisi,  farmacia; 13ditensostrutture
                                     supporto, officina,   cucina,officina,
                                                    di supporto,     ecc; cucina, ecc;
5 magazzini    distribuiti
         5 magazzini        sul territorio
                        distribuiti         nazionale
                                     sul territorio     con materiali
                                                     nazionale          ed attrezzature;
                                                                 con materiali  ed attrezzature;
113 unità113cinofile;
              unità cinofile;
81 squadre    sezionali
         81 squadre      attive aattive
                       sezionali   livelloa provinciale   con autosufficienza
                                            livello provinciale                  logistica
                                                                   con autosufficienza     ed operativa;
                                                                                         logistica ed operativa;
3 Sezioni   a rotazione
         3 Sezioni         sempresempre
                     a rotazione    allertateallertate
                                               24 ore su
                                                       24 24;
                                                           ore su 24;
19 squadre    antincendio
         19 squadre          boschivo
                       antincendio       (A.I.B.)(A.I.B.)
                                      boschivo     di 2° livello.
                                                            di 2° livello.

        SPECIALIZZAZIONI
        Alpinisti                                                  Subacquei
        Sanitari                                                   Telecomunicazioni radio (T.L.C.)
        Squadre antincendio boschivo (A.I.B.)                      Unità Cinofile di Soccorso (U.C.S.)

                                                              14
LA	
 FORZA
La direzione e il coordinamento della Protezione Civile sono a Milano presso la
Sede nazionale dell’A.N.A. di via Marsala, 9. La Protezione Civile dispone di
magazzini con materiali di pronto      LAimpiego
                                               FORZA     (tende, containers, servizi igienici e
docce, letti ed altreeattrezzature)
        La direzione                  ad della
                        il coordinamento  Alessandria,
                                                ProtezioneCesano     Maderno,
                                                            Civile sono  a MilanoMotta
                                                                                     presso di
                                                                                             la Livenza,
Vicenza,Sede
          Massa    Carrara,
               nazionale       Atessadie via
                          dell’A.N.A.     Latina.   L’ospedale
                                              Marsala,             da campo
                                                        9. La Protezione   Civile aviotrasportabile
                                                                                   dispone di          è
        magazzini  con  materiali di pronto  impiego
depositato all’aeroporto militare di Orio al Serio.    (tende, containers, servizi  igienici  e
    docce, letti ed altre attrezzature) ad Asti, Varese, Vicenza, Atessa e Latina.
    L’ospedale da campo aviotrasportabile è depositato all’aeroporto militare di Orio al
RAGGRUPPAMENTO
    Serio.                  SOCI         AMICI AIUTANTI DONNE TOTALE
             1°                  1.277          498              53             227       2.055
         RAGGRUPPAMENTO              SOCI          AMICI          DONNE           TOTALE
           2° 1°                 2.643
                                     1.329
                                               1.838 511
                                                                167 201
                                                                                4372.041  5.085
           3° 2°                 3.299
                                     2.690     1.4791.890       74 356          6194.936 5.471
           4° 3°                  7763.337      5961.482        48 609          2465.428 1.666
         TOTALI 4°               7.995704      4.411554         342 213            1.471
                                                                               1.529     14.277
             TOTALI                   8.060          4.437          1.379          13.876

                    PRINCIPALI	
 OPERAZIONI
                      PRINCIPALI OPERAZIONI
         1976 FRIULI
1976      FRIULI
         1980  IRPINIA
1980      IRPINIA
         1987  VALTELLINA E VAL BREMBANA
1987     1989  ARMENIA E VAL BREMBANA
          VALTELLINA
         1994 ALLUVIONE PIEMONTE                                            GIORNATE 32.570
1989      ARMENIA
         1996 ALLUVIONE VERSILIA E GARFAGANANA                              GIORNATE 5.206
1994      ALLUVIONE
         1997            PIEMONTE
               SISMA UMBRIA      E MARCHE                                       GIORNATE
                                                                            GIORNATE 16.850 32.570
1996      ALLUVIONE
         1998  SARNO VERSILIA E GARFAGANANA                                     GIORNATE
                                                                            GIORNATE  1.120 5.206
1997     1999
          SISMAMISSIONE
                 UMBRIA   ARCOBALENO
                             E MARCHE                                       GIORNATE
                                                                                GIORNATE 562 16.850
         1999 VALONA - OSPEDALE DA CAMPO                                    GIORNATE     241
1998      SARNO
         2000  EMERGENZA IN FRANCIA – DORDOGNE                                  GIORNATE
                                                                            GIORNATE  1.916 1.120
1999      MISSIONE
         2000         ARCOBALENO
               ALLUVIONE     PIEMONTE – VALLE D’AOSTA                           GIORNATE
                                                                            GIORNATE 12.448     562
1999     2001  INTERVENTO
          VALONA    - OSPEDALEPREVENTIVO     ZONA IMPERIA
                                      DA CAMPO                              GIORNATE
                                                                                GIORNATE 706    241
         2001 INTERVENTO PREVENTIVO VALLE D’AOSTA                           GIORNATE 3.232
2000      EMERGENZA
         2001  NUBIFRAGIO IN BRIANZA
                               FRANCIA – DORDOGNE                               GIORNATE
                                                                            GIORNATE     200 1.916
2000      ALLUVIONE
         2002  TERREMOTO PIEMONTE
                              MOLISE – VALLE D’AOSTA                            GIORNATE
                                                                            GIORNATE  4.000 12.448
2001     2002  ALLUVIONI    E
          INTERVENTO PREVENTIVOFRANE VARIE ZONA IMPERIA                     GIORNATE  1.000
                                                                                GIORNATE        706
         2003 OPERAZIONI DI ANTINCENDIO BOSCHIVO                            GIORNATE     800
2001      INTERVENTO PREVENTIVO VALLE D’AOSTA
         2003 TERREMOTO IN IRAN (26 - 30/12/03)
                                                                                GIORNATE
                                                                            GIORNATE      10
                                                                                              3.232
2001      NUBIFRAGIO
         2004  TERREMOTO  BRIANZA
                              IN LOMBARDIA (SALO’)                              GIORNATE
                                                                            GIORNATE  1.091     200
2002      TERREMOTO MOLISE
         2005  TSUNAMI    IN SRI  LANKA                                         GIORNATE 4.000
                                                                            GIORNATE     475
2002     2005  ESEQUIE   SANTO
          ALLUVIONI E FRANE       PADRE
                                     VARIE                                  GIORNATE  5.143 1.000
                                                                                GIORNATE
         2006 ESERCITAZIONE ASIAGO                                          GIORNATE 5.020
2003      OPERAZIONI
         2007             DI ANTINCENDIO
               ESERCITAZIONE      CUNEO          BOSCHIVO                       GIORNATE
                                                                            GIORNATE  5.245     800
2003      TERREMOTO
         2008             IN IRAN
               ESERCITAZIONE          (26 - 30/12/03)
                                  BASSANO                                       GIORNATE
                                                                            GIORNATE  6.150      10
2004     2008  EMERGENZA       NEVE
          TERREMOTO IN LOMBARDIA     IN PIEMONTE
                                               (SALO’)                      GIORNATE  2.750
                                                                                GIORNATE 1.091
         2009 TERREMOTO IN ABRUZZO                                          GIORNATE 60.000
2005      TSUNAMI
         2010         IN SRI LANKA
               RICOSTRUZIONE       IN ABRUZZO                                   GIORNATE
                                                                            GIORNATE 19.500     475
2005     2010  ESERCITAZIONE
          ESEQUIE   SANTO PADRE   ADUNATA BERGAMO                           GIORNATE
                                                                                GIORNATE 450 5.143
2006     2010  ES. SETTIMANA
          ESERCITAZIONE           DELLA P.C. A MILANO
                               ASIAGO                                       GIORNATE
                                                                                GIORNATE 500 5.020
         2010 EMERGENZA ALLUVIONE VENETO                                    GIORNATE 3.590
2007      ESERCITAZIONE
         2011
                                CUNEO
               ESERCITAZIONE AD ALESSANDRIA
                                                                                GIORNATE 5.245
                                                                            GIORNATE 3.200
2008      ESERCITAZIONE
         2011  ESERCITAZIONE    BASSANO
                                  A RESANA (TV)                                 GIORNATE
                                                                            GIORNATE   2.100 6.150
         2011  ESERCITAZIONE A ENDINE GAIANO (BG)                           GIORNATE 3.300
         2011  EMERGENZA ALLUVIONE LIGURIA                                  GIORNATE 6.500
         2012 EMERGENZA NEVE                                                GIORNATE 2.000
         2012 INTERVENTO RIPR. AMBIENTALE 5TERRE                            GIORNATE 2.100
         2012 EMERGENZA TERREMOTO PIANURA PADANA                            GIORNATE 40.000
         2012 ESERCITAZIONE CHIURO VALTELLINA                               GIORNATE 3.000
         2012 EMERGENZA ALLUV. VENETO E TOSCANA                             GIORNATE 8.800
                                                   15
TERREMOTO IN EMILIA ROMAGNA
Intensa è stata l’attività della P.C. dell’A.N.A., su tutto il territorio nazionale, anche nel corso del 2012: interventi
di soccorso, durante il terribile inverno, per l’emergenza neve in Emilia-Romagna, nelle Marche, nel Lazio, in
Abruzzo e nel Molise, e ripristino di alvei di torrenti, ponti, muri a secco e sentieri, danneggiati dall’alluvione
del precedente autunno, in Liguria e Toscana.
Si sperava, intanto, non dovesse più accadere, invece, di nuovo, il suolo ha tremato, rovinosamente, in una vasta
area della pianura padana, la notte del 19 maggio e nei giorni a seguire, sconvolgendo la quotidianità di numerose
comunità, dislocate, soprattutto, nella operosa terra emiliana.
Immediata, allora, dopo la prima, violenta scossa, è scattata la macchina dei soccorsi, con, in prima fila, i nostri
volontari, per far fronte alle più urgenti necessità ed allestire, in varie località, campi di accoglienza per gli
sfollati, nella cui gestione, poi, protrattasi fino al 20 di ottobre, si sono alternati, in turni settimanali, che hanno
coinvolto 6.000 e più di essi, provenienti dalle unità facenti capo ai 4 raggruppamenti.
Notevole anche l’azione di supporto esplicata a favore di tutte le Regioni intervenute con le loro colonne mobili.
Al tirar delle somme, un’altra bella pagina di solidarietà, che si completerà nella costruzione, con i fondi raccolti
dagli alpini e da altri amici e sostenitori, di una moderna Scuola Materna per i 90 bambini di Casumaro, frazione
di Cento (FE), ospitati, attualmente, in un container, per il crollo dell’edificio che, festosi, prima li accoglieva.

  Uno dei campi allestiti dai nostri volontari

                                                                                       I danni provocati dal terremoto

                                                           16
Cumuli di macerie

Il Consigliere nazionale Corrado Bassi insieme ad alcuni volontari         La nostra
                                                                          Protezione
                                                                     civile al lavoro

                                                            17
L’OSPEDALE DA CAMPO
          DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
                       LA STORIA
L’idea nasce nel 1976 nel corso delle operazioni di soccorso            matorie, cardiologiche, di traumatologia e piccola chirurgia
resesi necessarie a seguito del terremoto del Friuli, quando            che rimarrà operativa per 4 mesi;
un gruppo di volontari, medici e infermieri dell’Ospedale               nel 2003 ad Aosta per l’Adunata Nazionale degli Alpini;
Maggiore di Bergamo, si reca a Gemona poche ore dopo la                 nel settembre del 2004, in seguito alla nota strage di Besslan
catastrofe. Le vie di comunicazione sono totalmente interrot-           in Ossezia, l’Ospedale invia apparecchiature radiologiche,
te. Sbarcati dal cielo, lasciati a loro stessi, vivono la dram-         rianimatorie, di monitoraggio, di laboratorio, con i relativi
matica impotenza di chi, pur capace, ma privo di strumenti              presidi e farmaci di emergenza;
adeguati, di assistenza logistica e di comunicazioni, non può           nel 2005 per oltre 7 mesi in Sri Lanka e precisamente nella
fare tutto ciò sarebbe necessario in quei tragici momenti.              zona di Trinkomaleè, 144 volontari si sono alternati in turni,
Si comprende, allora, che il volontariato non deve essere               lavorando giorno e notte per offrire non solo un’assistenza
solo un atto eroico e confuso, ma che alla generosità devono            sanitaria di ottimo livello, ma anche un sorriso e tanta uma-
accompagnarsi l’efficienza, l’autonomia e il coordinamento              nità ad una popolazione che oltre alle poche cose che posse-
nell’ambito delle istituzioni preposte.                                 deva, oltre agli affetti più cari, a causa dello tsunami aveva
L’allora Presidente dell’A.N.A. Leonardo Caprioli, lancia al            perso anche il coraggio di vivere;
Ministro Zamberletti l’idea di una struttura sanitaria campale          nel 2006 ad Asiago per l’Adunata Nazionale degli Alpini.
da mettersi in cantiere da parte dell’Associazione Nazionale            nel 2007 a Cuneo per l’Adunata Nazionale degli Alpini.
Alpini, che proprio nel Friuli aveva dato una esemplare di-             nel 2008 a Clusone (BG) per far fronte alle urgenze di pron-
mostrazione di efficienza e di abnegazione.                             to soccorso dopo la chiusura dell’ospedale “San Biagio” in
Con i primi fondi messi a disposizione dalla Associazione               attesa di rendere operativo l’ospedale “Antonio Locatelli” di
Nazionale Alpini ed i primi contributi dello Stato, nel 1986 in         Piario.
occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini a Bergamo,                nel 2009 nella preparazione del G8 alla Maddalena per l’as-
vengono presentate le prime grandi unità dell’Ospedale da               sistenza alle delegazioni internazionali, vertice come noto
Campo dell’Associazione Nazionale Alpini per la Protezione              poi trasferito a L’Aquila.
Civile.                                                                 nel 2009 in Abruzzo con il MAPI – H
Nell’anno successivo… il battesimo del fuoco. Nel 1987 la               nel 2012 assistenza sanitaria all’ 85° Adunata nazionale degli
Valtellina e la Val Brembana vivevano l’incubo di una dram-             Alpini, Bolzano 10 – 14 maggio. Nel centro della città, dietro
matica alluvione. Le Unità Sanitarie Mobili dell’Ospedale da            il Teatro Nuovo, l’Ospedale da Campo A.N.A. ha installa-
Campo, allora in fase di allestimento, e un’équipe medica               to un Posto Medico Avanzato di 2° livello di emergenza –
elistrasportata vengono inviate nei luoghi maggiormente col-            urgenza con 2 postazioni e 10/15 posti di osservazione e/o
piti e forniscono un contributo deciso alle opere di soccorso.          degenza breve, in cui hanno operato medici delle discipline
Nell’aprile del 1988 viene inaugurato a Milano il Primo                 di anestesia/rianimazione, medicina interna, cardiologia, chi-
Ospedale da Campo dell’Associazione Nazionale Alpini,                   rurgia generale, ortopedia/traumatologia ed infermieri di area
ultimato e pronto all’impiego con la nuova sala operatoria              critica.
shelterizzata.                                                          Era garantito inoltre un servizio sanitario di radiologia, eco-
Da qui in avanti gli impieghi operativi dell’Ospedale da                grafia, laboratorio analisi e farmacia. L’attività sanitaria svol-
Campo si sono susseguiti quasi senza sosta sia per quanto               ta da 41 tra medici, infermieri e tecnici sanitari è stata molto
concerne emergenze nazionali e internazionali, sia quale                intensa contando un totale di 162 interventi di cui 13 codici
struttura sanitaria di supporto per grandi eventi, sia per co-          gialli con 4 trasferimenti presso l’ospedale di Bolzano.
adiuvare enti ospedalieri nazionali in fase di ristrutturazione.        Per le competenze di montaggio della struttura, della sua effi-
Queste le principali operazioni:                                        cienza operativa e dello smontaggio erano presenti 20 logisti
nel 1988 intervento del Grande Ospedale da Campo in Arme-               specializzati.
nia a causa del gravissimo terremoto;                                   nel 2012 missione Giordania. Sopralluogo Giordania dal
nel 1994 in Piemonte per l’alluvione con un Posto Medico                13al 15 maggio con invio di nostro personale su richiesta del
Avanzato;                                                               Dipartimento della Protezione Civile.
nel 1997 in Umbria (a causa del terremoto) per 4 mesi funge-            Ancora in Giordania dal 2 al 15 luglio. Cessione “chiavi in
rà da Ospedale per la zona di Nocera;                                   mano” di un grande settore dell’Ospedale da Campo detto
nel 1999 a Durazzo, Comiso e Castelnuovo di Porto con                   “Maggiore” alla sanità militare giordana per assistenza ai
compiti diversificati per l’emergenza profughi nei balcani;             profughi di Siria nei campi di Mafraq e Al Zaatari.
nel 1999 a Valona viene schierato l’Ospedale da Campo per               Il gruppo di volontari era formato da 4 medici di diverse di-
dare assistenza ai profughi e al personale civile e militare            scipline, 1 ostetrica, 3 infermieri professionali, 5 logisti spe-
delle varie missioni di Peace Keeping internazionali;                   cializzati.
nel 2000 a Roma per la Giornata Mondiale della Gioventù;                Nessun intervento di assistenza ai profughi da parte delle no-
nel 2000 a Macugnaga (rimasta isolata a causa di una frana)             stre équipe sanitarie inviate in loco, per motivi non a noi del
viene installata una struttura con personale e dotazioni riani-         tutto chiari.
                                                                   18
Puoi anche leggere