Legge 96/18 (decreto "dignità)

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Legge 96/18 (decreto "dignità)
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Legge 96/18 (decreto "dignità)
Dignità e lavoro
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Legge 96/18 (decreto "dignità)
Lavoro dignitoso
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 Cosa si intende per lavoro dignitoso?
 Una definizione è stata fornita dall’agenda OIL sul lavoro
  dignitoso (1999)
 La definizione OIL si basa su quattro pilastri fondamentali :
  1.     Creare opportunità di occupazione e di remunerazione per tutti
  2.     Garantire i principi e diritti fondamentali nel lavoro (libertà di
         associazione e diritto alla contrattazione collettiva,
         eliminazione del lavoro forzato e del lavoro minorile, non
         discriminazione in ambito lavorativo e professionale)
  3.     Rafforzare ed estendere la protezione sociale
  4.     Promuovere il tripartismo e il dialogo sociale

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Lavoro dignitoso
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 L’agenda OIL afferma che …
 … «il    lavoro non è una merce. Gli esseri umani, per i
  quali il lavoro è una fonte di dignità e di benessere familiare,
  possiedono dei diritti che devono essere rispettati. Il lavoro
  non può essere considerato semplicemente un costo di
  produzione»
 A distanza di quasi vent’anni dall’agenda OIL ancora molto
  c’è da fare per un «lavoro dignitoso»
 Il sindacato è il soggetto che più s’è speso per la dignità nel
  lavoro, ogni giorno va compiuto un passo in più, senza dare
  per scontato ciò che s’è fatto in passato

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Lavoro dignitoso
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 Il lavoro non standard è in rapida diffusione in tutti i
  Paesi Ue
 In Francia, Olanda, Paesi nordici, Spagna, Portogallo, la
  quota di occupati che si trova in questa situazione è più
  elevata che in Italia
 Stanno nascendo nuove figure professionali per ora privi
  di tutele e qualificazione tipologica (2% della popolazione
  lavorativa italiana già impiegata):
     Piattaforme della gig economy
     Piattaforme di crowdsourcing (es. Barilla Video Factory – realizzazione di
      video – il tema : "Mi piace essere un sugo Barilla"

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Lavoro dignitoso
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 Il dibattito è : come costruire dighe contro il rischio
  precarietà?
   Prima strada : prevedere vincoli, sanzioni e incentivi che
    favoriscano il lavoro più tutelato
   Seconda strada : riforma del welfare – prevedere un
    pacchetto organico che dia risposte alla persona – slegare
    le tutele dal posto di lavoro (reddito minimo di
    integrazione, crediti d’imposta, garanzie di formazione e
    aggiornamento professionale gratuiti, sostegni efficaci per
    l’inserimento o la ricollocazione lavorativa, congedi pagati
    in caso di malattia o maternità/paternità, assegni universali
    per chi ha figli , accesso gratuito ai nidi d’infanzia, case
    popolari …)

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Lavoro dignitoso
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 La seconda strada disaccoppia :

                 Flessibilità
                                     Precarietà
                occupazionale

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Lavoro dignitoso
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 I Governi italiani non hanno scelto con decisione la strada da
  praticare (malgrado le affermazioni solenni contenute nella legge
  Fornero del 2012 e nel Jobs Act) … perché?
   Molte     persone (che rappresentiamo) potrebbero essere
     preoccupate per un abbandono drastico della «prima strada»
   Un nuovo welfare ha dei costi (sostenibili?) e richiede efficienza
     ed efficacia (possibili?)
 Il nuovo Governo ha deciso di riproporre il mix tradizionale di
  vincoli, penalizzazioni e incentivi a sfavore del lavoro a tempo – è
  un approccio ancora efficace oggi?
 Ciò che si può dire è che questo Governo è in discontinuità con il
  percorso compiuto dalla legge Treu al Jobs Act per la «buona
  flessibilità» - la nuova filosofia è che la flessibilità priva di dignità il
  lavoratore attraverso il ricatto occupazionale

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Legge 96/2018
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Legge 96/18
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 È una legge che converte il decreto legge 87/18
 È una legge omnibus, interviene su più materie, non sempre tra
  loro organicamente collegate
 È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 186 dell’11 agosto
  2018
 La struttura definitiva del provvedimento si articola nei seguenti
  Capi:
     Capo I (Misure per il contrasto al precariato)
     Capo I bis (Misure finalizzate alla continuità didattica)
     Capo II (Misure per il contrasto alla delocalizzazione e la salvaguardia dei
      livelli occupazionali)
     Capo III (Misure per il contrasto del disturbo da gioco d’azzardo – divieto
      di pubblicità per giochi e scommesse)
     Capo IV (Misure in materia di semplificazione fiscale – superamento di
      redditometro, spesometro e split payment)
     Capo V (Disposizioni finali e di coordinamento – Società sportive
      dilettantistiche)
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Legge 96/18
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 Entrata in vigore del DL 14 luglio 2018

 Entrata in vigore della Legge 12 agosto 2018

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Contrasto alla precarietà
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Contrasto alla precarietà
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 L’aspirazione del DL è condivisibile
 Dare maggiore protezione ai lavoratori e impedire
  abusi verso chi più di altri subisce gli effetti negativi della
  globalizzazione dei mercati (più frequentemente i giovani
  e i lavoratori a bassa specializzazione)
 L’impostazione del provvedimento risente di un deficit
  di approfondimento concreto
 Le parti sociali non sono state coinvolte nella stesura del
  decreto, è mancato il dialogo sociale, che è parte
  dell’idea di «lavoro dignitoso» (la disintermediazione è
  una moda diffusa, che conduce a compiere errori da non
  conoscenza del contesto in cui si opera)

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Contrasto alla precarietà
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 «Abolire il precariato» per legge è una chimera – le modalità
    con cui il lavoro è organizzato dipendono principalmente
    dall’economia, dagli investimenti, dalle filiere globali, dalla
    specializzazione produttiva dei diversi sistemi Paese …
   Inoltre il continuo rimaneggiamento delle regole del
    mercato del lavoro crea instabilità per aziende e persone, senza
    creare risultati significativi sul piano dell’occupazione stabile
   La soluzione potrebbe essere dare maggiore spazio alla
    contrattazione collettiva (deleghe, deroghe) e
    predisporre un vero apparato di politiche attive per il
    governo delle transizioni
   La norma lascia molto (troppo?) spazio alle
    interpretazioni giurisprudenziali …
   Il provvedimento è privo di qualsiasi riferimento alla
    formazione per attrezzare i lavoratori alla sfia della
    digitalizzazione
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Contrasto alla precarietà
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                              Aumento costi per
                                licenziamento
                                 ingiustificato     Aumento costi per                  Inserito in
                                                   lavoro non a tempo                   corso di
                                   (ma poi …          indeterminato
                               intervento Corte                                       conversione
                                Costituzionale)

                                                                          Rilancio lavoro
                                                                          accessorio (in
          Limitazione alla
                                                                        contraddizione con
         somministrazione
                                                                         gli obiettivi della
                                                                               legge)

                                          Contrasto                                Riproposizione
  Limitazione al
tempo determinato                            alla                                     esonero
                                                                                  contributivo per i
                                          precarietà                               giovani precari

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Tempo determinato
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    La regolamentazione di questa tipologia contrattuale deriva da una direttiva UE
     (1999/70/CE), che ha recepito un avviso delle parti sociali europee – come funziona negli
     altri Paesi? Si nota il ruolo della contrattazione collettiva nel definire «soluzioni su
     misura»

Francia          •    Previste causali specifiche per il ricorso al TD
                 •    Possibile contrattazione collettiva derogativa sulle causali
                 •    Durata max 18 mesi – massimo 2 rinnovi con lo stesso datore di lavoro
Germania         •    Non previste causali per il ricorso al TD
                 •    Durata max 24 mesi (aziende nuove : 4 anni) – massimo 3 rinnovi - possibile durata
                      superiore in caso di presenza di causa oggettiva dimostrabile – la contrattazione
                      collettiva può derogare la disciplina della durata e dei rinnovi in meglio o in peggio
Spagna           •    Previste causali specifiche per il ricorso al TD
                 •    Durata differenziata in base alle causali (durata max 3 anni per il contrato de obra,
                      legato a un progetto specifico da realizzarsi) – una sola proroga o rinnovo – la
                      contrattazione collettiva può derogare le durate massime previste

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Stretta sui • durata massima con lo stesso datore e per le stesse mansioni scende da
contratti     36 a 24 mesi (+ 12 mesi in caso di «ulteriore contratto» stipulato in
a tempo       sede protetta con causale – presso Ispettorato del Lavoro) – non
determin      computati i tempi determinati di durata max 3 gg. (anche reiterati) nei
ato           pubblici esercizi e nel turismo (lavoro in surroga) – computato il
(modifica     periodo eventuale in somministrazione per pari livello e categoria legale
d.lgs.81/1    (d.lgs. 81/15 articolo 19)
5)          • possibilità di stipula di un contratto senza causale solo con durata
              massima di 12 mesi e causale obbligatoria per l'eventuale rinnovo
              (proroghe possibili nei dodici mesi senza causale, dopo possibile
              solamente proroga o rinnovo con causale)
            • attenzione : la causale è comunque necessaria in caso di rinnovo del
              contratto a tempo determinato di durata inferiore a 12 mesi (es.
              commessa che lavora un mese in un negozio; necessaria causale per un
              successivo contratto a tempo determinato nel medesimo negozio …)

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Stretta sui • attenzione : rimane invariata la disposizione del d.lgs. 81/15 (art.19 c.2)
contratti     che prevede che siano fatte salve le diverse disposizioni dei contratti
a tempo       collettivi anche aziendali o territoriali , purché stipulati dalle
determin      associazioni sindacali comparativamente piu' rappresentative sul
ato           piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro
(modifica     rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza
d.lgs.81/1    sindacale unitarie (art.51 d.lgs.81/15)
5)          • la contrattazione collettiva può, quindi, derogare i 24 mesi di durata
              (es. CCNL gomma platica e metalmeccanica prevedono 44 mesi di
              limite massimo di durata del singolo rapporto di lavoro tra tempi
              determinati e somministrazione)

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Reintrodu       •   si ritorna alla filosofia della legge 230 del 1962 (previsione di causali specifiche a
zione               giustificazione del ricorso al tempo determinato)
causali         •   causali a cui l’azienda può ricorrere (difficilmente comprovabili) :
(d.lgs.81/1           ✓ esigenze temporanee e oggettive, estranee all'ordinaria attività (prestazioni non
5)                        riconducibili a quelle ordinarie aziendali – quali??? le esigenze aziendali sono
                          normalmente collegati all’ordinaria attività aziendale … fatte salve : alluvioni,
                          terremoti, grandi nevicate, sviluppo progetto finalizzato innovativo, sviluppo nuova
                          linea di produzione, commercializzazione sperimentale di nuovo prodotto)
                      ✓ esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili,
                          dell'attività ordinaria (parametri che risultano lasciare ampio margine ad una
                          valutazione discrezionale in sede di giudizio - SIGNIFICATIVITA’ è termine ambiguo!
                          – comunque difficile che possano entrarvi settori nei quali gli incrementi di attività
                          risultino ciclici es. ristorazione, turismo, alimentare – es. i saldi sono
                          «programmabili», dato che sono definiti da ciclicità e da regole legislative specifiche ;
                          le campagne di produzione di panettoni sono programmabili e ricorrenti) – possono
                          rientrare : rilevanti commesse da nuovo cliente, vendita straordinaria di uno stock di
                          merce per rinnovo locali
                      ✓ esigenze sostitutive di altri lavoratori, purché chi sostituisce svolga le mansioni di chi
                          sostituito o di un lavoratore già dipendente che, a scorrimento, va a sostituire l’assente
                          – l’assente può esserlo temporaneamente o no - possibile sostituzione lavoratore in
                          distacco (causale chiara e non problematica)
                      Possibile che la contrattazione, specie aziendale, specifichi i termini generici
                      delle causali (Marco Lai)
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Reintrod •         in caso di assenza di causale : trasformazione del rapporto di lavoro a tempo
uzione             indeterminato dal superamento del termine
causali    •       se la causale è ritenuta non veritiera dal giudice : conversione del rapporto di
(d.lgs.81/         lavoro a tempo indeterminato dalla data della sentenza + risarcimento
15)                omnicomprensivo per il periodo pregresso (da 2,5 a 12 mensilità) (costo del
                   contenzioso elevato)
               •   Confermato il divieto di stipulare contratti a tempi determinati :
                     • Per sostituire lavoratori in sciopero
                     • Presso la stessa unità produttiva in cui si vorrebbe assumere se vi
                         sono stati nei sei mesi precedenti licenziamenti collettivi di
                         lavoratori adibiti alle stesse mansioni – a meno che … non si
                         sostituisca un lavoratore iscritto nelle liste di mobilità o di durata
                         iniziale non superiore a 3 mesi
                     • In azienda in cui non è stata effettuata la valutazione dei rischi
               •   escluse dalla disciplina proroghe e rinnovi le strat up innovative (ex art.21
                   d.lsg.81/15 – per un periodo di quattro anni per le società neo costituite e per 3
                   anni per le società già costituite), ma non escluse dall’obbligo di apporre le causali

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Reintrod •            possibile uso della derogabilità alle causali ex articolo 8 della legge
uzione                148/11 – contratti di prossimità sottoscritti a livello territoriale e
causali               aziendale da parte di sindacati rappresentativi (ritenuti legittimi da
(d.lgs.81/            sentenza della Corte Costituzionale 221/12)
15)        •          giustificazioni possibili per intervenire con contratti di prossimità :
                        • Maggiore occupazione
                        • Migliore qualità dei contratti di lavoro
                        • Adozione di forme di partecipazione dei lavoratori
                        • Emersione del lavoro irregolare
                        • Incrementi di competitività
                        • Incrementi salariali
                        • Gestione crisi aziendali
                        • Previsione nuovi investimenti

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Stretta sui  •         contratto a tempo determinato da mettere per iscritto (se di durata superiore a
contratti a            12 giorni) e consegnato entro 5 gg. dall’inizio della prestazione al lavoratore con
tempo                  indicazione causale in caso di rinnovo (e se il contratto ha durata superiore a 12
determinat             mesi già in fase di prima stipulazione)
o            •         tetto massimo di quattro proroghe(non più cinque) con lo stesso datore di lavoro
(modifica              e per la stessa mansione, sempre entro l'arco di tempo massimo di 24 mesi
d.lgs.81/15)           (salvo deroghe contrattuali)
             •         lavoro stagionale sottratto dalla disciplina delle causali (stagionali sia ex DPR
                       1525 del 7 ottobre 1963 , che per via di contrattazione collettiva nazionale,
                       aziendale, territoriale)
                  •    la nuova disciplina non si applica al pubblico impiego (d.lgs.165/01 smi) e ai
                       portuali : continua a valere la soglia dei 36 mesi
                  •    la legge esonera i precari della scuola (insegnanti e personale ATA) dal limite dei
                       36 mesi quale soglia massima per essere impiegati nella p.a. a tempo
                       determinato - ciò, però, non preclude la possibilità da parte di chi dovesse
                       trovarsi in questa situazione di fare ricorso per chiedere di essere indennizzato :
                       chi superasse i 36 mesi nella scuola

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Tempo determinato
                                                23
Data stipula                       Numero max    Obbligo causali          Durata max
                                   proroghe

Dal 25 giugno 2015 (entrata in     5             No                       36 mesi + 12 mesi in
vigore del d.lgs.81/15) al 13                                             sede protetta –
luglio 2018                                                               ispettorato del lavoro
Dal 14 luglio 2018 al 11 agosto    4             Si dopo i 12 mesi o in   24 mesi + 12 mesi in
2018 (per alcuni autori valgono                  caso di rinnovo          sede protetta –
le regole del periodo 12/8 –                                              ispettorato del lavoro
31/10)                                                                    (con causale)
Dal 12 agosto 2018 al 31 ottobre   5             No                       36 mesi + 12 mesi in
2018 (ma solo per rinnovi e                                               sede protetta –
proroghe di contratti in essere)                                          ispettorato del lavoro

Dal 1 novembre 2018 in poi         4             Si dopo i 12 mesi o in   24 mesi + 12 mesi in
                                                 caso di rinnovo          sede protetta -
                                                                          ispettorato del
                                                                          lavoro(con causale)

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Cosa rimane             •   Stop and go tra un rinnovo e l’altro (10/20 giorni a seconda che il ctd
invariato del               precedente abbia durata fino a o superiore a 6 mesi, salvo diversa
ctd?                        previsione dei contratti (nazionale, territoriale, aziendale)
                        •   Limite numerico ai ctd : 20% dei lavoratori a tempo indeterminato attivi al 1°
                            gennaio dell’anno in corso o in forza al momento dell’avvio dell’azienda – le
                            imprese sino a 5 dipendenti a tempo indeterminato possono comunque
                            stipulare 1 contratto a tempo determinato - limite derogabile dalla
                            contrattazione collettiva
                        •   Esenti da limiti numerici :
                              • Stagionali
                              • Nuove attività per periodi definiti dalla contrattazione collettiva
                              • Start up innovative ex legge 179/12 per 4 anni – 3 anni se già costituite
                              • Per sostituire lavoratori assenti per malattia, in aspettative o perché
                                 volontari nel soccorso alpino o protezione civile
                              • Università e istituti di ricerca (i cui ctd possono avere durata pari al
                                 progetto di ricerca assegnato)
                        •   Sanzioni amministrative per le aziende che superano i limiti numerici – no
                            trasformazione in tempi indeterminati

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                                                   25

Cosa                   • Diritto di precedenza per assunzioni a tempi indeterminati per
rimane                   mansioni già svolte dal dipendente: va precisato nella lettera
invariato                individuale di assunzione del lavoratore a tempo determinato (ex
del ctd?                 d.lgs. 81/15 art. 24 comma4) – la non precisazione non fa venire meno
                         il diritto di precedenza
                       • Entro 12 mesi dalla data di scadenza del contratto a tempo
                         determinato, purché il lavoratore abbia svolto almeno 6 mesi a tempo
                         determinato in azienda (anche con più rinnovi) – il congedo
                         obbligatorio di maternità concorre al calcolo del periodo
                       • Gli stagionali hanno diritto di precedenza
                       • I lavoratori debbono manifestare per iscritto la propria volontà di
                         concorrere alla posizione aperta in azienda (entro 6 mesi dalla
                         scadenza del contratto, 3 mesi per gli stagionali) - interpello n. 7/2016
                         del Ministero del Lavoro
                       • Obbligo del datore di informare le RSU/RSA dei posti vacanti a tempo
                         indeterminato (art.19 c.5 del d.lgs. 81/15)
                       • Si veda il CCNL di riferimento

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Cosa                   • Principio di non discriminazione
rimane                 • Accesso alla formazione – contratti collettivi (art,26 d.lgs. 81/15)
invariato
del ctd?

Non sono               Non si applicano le regole dei contratti subordinati a tempo determinato
soggetti               alle seguenti tipologie contrattuali :
alla                   • Lavoro intermittente o a chiamata
disciplina             • Collaborazioni
del ctd                • Nuove prestazioni occasionali (lavoro accessorio)
                       • Stagionali

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Impugnazi              • Aumentati i termini per l'impugnazione stragiudiziale del contratto a
one                      tempo determinato (da 120 a 180 giorni dal deposito del ricorso nella
contratti a              cancelleria del tribunale o dalla comunicazione alla controparte della
tempo                    richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato )
determinat             • La legge 604/1966 prevede la possibilità che all’impugnazione faccia
o                        seguito una conciliazione o arbitrato tra le parti
                       • Se i tentativi di conciliazione o arbitrato sono rifiutati dall’azienda o
                         non è raggiunto l’accordo , il ricorso al giudice va depositato
                         entro 60 gg. dal rifiuto o dal mancato accordo

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Aumento               •   nuovo aumento contributivo destinato a scattare al rinnovo del contratto a
costi del                 tempo determinato (indirizzando i datori di lavoro verso l’utilizzo di forme
ricorso al                contrattuali stabili )
tempo                 •   quindi : si prevede l’aumento dello 0,5% del contributo addizionale,
determinato               attualmente pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali,
(legge                    a carico del datore di lavoro, per i rapporti di lavoro non a tempo
92/12)                    indeterminato in caso di rinnovo del contratto a tempo determinato
                          (contributo incrementale : +0,5% per ogni rinnovo)
                      •    il contributo è destinato a finanziare la Nuova prestazione di Assicurazione
                          Sociale per l'Impiego (NASpI) ossia l’indennità mensile di disoccupazione
                          avente la funzione di fornire una tutela di sostegno al reddito ai lavoratori
                          con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente
                          la propria occupazione
                      •   confermata la norma che prevede il rimborso al datore di lavoro del
                          contributo aggiuntivo in caso di trasformazione del contratto a tempo
                          indeterminato

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                                                      29
Articolo 19 d.lgs.81/15                            Articol0 19 d.lgs.81/15 emendato

Comma 1 : Al contratto di lavoro subordinato può   Comma 1: Al contratto di lavoro subordinato può essere
essere apposto un termine di durata non            apposto un termine di durata non superiore a 12 mesi
superiore a trentasei mesi                         Il contratto può avere una durata superiore, ma
                                                   comunque non eccedente i ventiquattro mesi, solo in
                                                   presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
                                                   a) esigenze temporanee e oggettive, estranee
                                                   all’ordinaria attività, ovvero esigenze sostitutive di
                                                   altri lavoratori;
                                                   b) esigenze connesse a incrementi temporanei,
                                                   significativi e non programmabili, dell’attività
                                                   ordinaria»

                                                   1-bis. In caso di stipulazione di un contratto di
                                                   durata superiore a dodici mesi in assenza delle
                                                   condizioni di cui al comma 1, il contratto si
                                                   trasforma in contratto a tempo indeterminato
                                                   dalla data di superamento del termine di
                                                   dodici mesi.

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                                                      30

  Articolo 19 d.lgs.81/15                              Articol0 19 d.lgs.81/15 emendato

  Comma 4 : Con l'eccezione dei rapporti di lavoro     Comma 4: Con l’eccezione dei rapporti di lavoro
  di durata non superiore a dodici giorni,             di durata non superiore a dodici giorni,
  l'apposizione del termine al contratto è priva di    l’apposizione del termine al contratto è priva di
  effetto se non risulta, direttamente o               effetto se non risulta da atto scritto, una copia
  indirettamente, da atto scritto, una copia del       del quale deve essere consegnata dal datore di
  quale deve essere consegnata dal datore di lavoro    lavoro al lavoratore entro cinque giorni lavorativi
  al lavoratore entro cinque giorni lavorativi         dall’inizio della prestazione. L’atto scritto
  dall'inizio della prestazione                        contiene, in caso di rinnovo, la
                                                       specificazione delle esigenze di cui al
                                                       comma 1 in base alle quali è stipulato; in
                                                       caso di proroga dello stesso rapporto tale
                                                       indicazione è necessaria solo quando il
                                                       termine complessivo eccede i dodici mesi

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                                    31

  Articolo 21 d.lgs.81/15            Articol0 21 d.lgs.81/15 emendato

                                     Nuovo comma 01: Il contratto può essere
                                     rinnovato solo a fronte delle condizioni di
                                     cui all’articolo 19, comma 1. Il contratto
                                     può essere prorogato liberamente nei
                                     primi dodici mesi e, successivamente,
                                     solo in presenza delle condizioni di cui
                                     all’articolo 19, comma 1. I contratti per
                                     attività stagionali, di cui al comma 2,
                                     possono essere rinnovati o prorogati
                                     anche in assenza delle condizioni di cui
                                     all’articolo 19, comma 1

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                                                32

              Se il contratto a tempo determinato è    Le aziende avranno la tentazione di
              utilizzato come «periodo di prova»       ampliare il turn over tra lavoratori a
              potrebbero essere sufficienti 12 mesi    tempo determinato? (tanti contratti
              per capire se il lavoratore può essere   acausali di durata max 12 mesi con
              inserito nell’organico aziendale …       persone diverse?)
              Giusto il principio che il lavoro a      Le causali previste sono poco chiare,
              tempo determinato costi di più di        di difficile interpretazione, lasciano
              quello a tempo indeterminato (per        ampio      margine    ai    magistrati,
              finanziare la NASPI)                     disincentivano le aziende a rischiare
                                                       un contenzioso
                                                       La reintroduzione delle causali
                                                       alimenterà il contenzioso del lavoro?
                                                       Possibile riduzione posti di lavoro
                                                       regolari complessivi?

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Somministrazione
                                                                 33
    Anche sulla somministrazione esiste una direttiva UE (2008/104/CE ) – come funziona
     negli altri Paesi UE? Anche in questo caso il ruolo della contrattazione collettiva è
     rilevantissimo …

    Francia         •    La somministrazione è utilizzabile solo per determinare cause : sostitutive di personale assente, crescita
                         temporanea dell’attività di impresa, svolgimento di lavori stagionali – impiego di disoccupati
                         «particolarmente svantaggiati», apprendisti
                    •    Durata massima della missione e numero di rinnovi del contratto in somministrazione a termine sono
                         stabiliti dalla contrattazione collettiva di settore (fatti salvi alcuni riferimenti di legge cedevoli alla
                         contrattazione collettiva)
    Germania        •    Durata della fornitura di un lavoratore da parte di un’agenzia per il lavoro presso lo stesso utilizzatore
                         non può essere superiore a 18 mesi (computati anche periodi svolti con altre agenzie) – i contratti
                         collettivi di settore ovvero aziendali possono derogare a tale limite di durata
                    •    La contrattazione collettiva può prevedere delle deroghe anche al principio di parità di trattamento (nel
                         rispetto dei salari orari minimi)
    Spagna          •    La somministrazione è utilizzabile per determinate cause : realizzazione di un’opera, sostituzione
                         lavoratore assente, fronteggiare necessità contingenti
                    •    Durata massima del contratto di lavoro in somministrazione : 3 anni – elevabili a 4 dalla contrattazione
                         collettiva

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Somministrazione
                                                   34
Stretta sul       •   viene eliminato il riferimento all'inapplicabilità ai contratti di lavoro
lavoro in             somministrato a tempo determinato degli art. 19 (commi 1, 2, e 3) e 21 del
somminis              D.Lgs. n. 81/2015, contenuto nell'art. 34, comma 2 dello stesso decreto
trazione              legislativo
(d.lgs.81/1       •   quindi : si rendono immediatamente applicabili ai contratti di lavoro
5)                    somministrato a tempo determinato le stesse norme in materia di durata
                      massima, proroghe e rinnovi applicabili ai contratti di lavoro a termine non in
                      somministrazione!
                  •   nel rapporto di lavoro tra agenzia per il lavoro e lavoratore in
                      somministrazione a tempo determinato sono, dunque, inseriti i
                      seguenti vincoli (per contratti stipulati dal 14 luglio 2018):
                        ✓ 24 mesi la durata massima del contratto tra la stessa agenzia e lo stesso
                            lavoratore per la stessa mansione (derogabile in futuro da CCNL
                            somministrati)
                        ✓ introduzione causali molto stringenti e limitative per la stipulazione di
                            contratti di durata superiore a 12 mesi o , comunque, dal primo rinnovo
                            (vedi sopra) – definizione causali di responsabilità
                            dell’utilizzatore
                        ✓ riduzione proroghe ad un massimo di 4 (ma si applica il CCNL
                            somministrati che prevede 6 proroghe?)
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Somministrazione
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Stretta sul   • Nel caso in cui il rapporto tra agenzia e lavoratore superi
lavoro in       la durata di 24 mesi gli effetti (maggiorazione della
somministr      retribuzione del 20% nei primi 10 gg., 40% nei successivi
azione          – conversione al trentesimo giorno per rapporti di durata
(d.lgs.81/15)   inferiore ai 6 mesi, cinquantesimo giorno per gli altri
                operatori) non riguardano l’utilizzatore, ma la stessa
                agenzia?

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Somministrazione
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Aumento              •   nuovo aumento contributivo destinato a scattare al rinnovo del contratto
costi del                di somministrazione a tempo determinato (disincentivo al ricorso,
ricorso al               indirizzando i datori di lavoro verso l’utilizzo di forme contrattuali stabili
lavoro                   )
somministra          •   quindi : si prevede l’aumento dello 0,5% del contributo addizionale,
to (legge                attualmente pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini
92/2012)                 previdenziali, a carico del datore di lavoro, per i rapporti di lavoro non a
                         tempo indeterminato in caso di rinnovo del contratto a tempo
                         determinato, anche in somministrazione (contributo incrementale :
                         +0,5% per ogni rinnovo)
                     •    il contributo è destinato a finanziare la Nuova prestazione di
                         Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI) ossia l’indennità mensile di
                         disoccupazione avente la funzione di fornire una tutela di sostegno al
                         reddito ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano
                         perduto involontariamente la propria occupazione
                     •   confermata la norma che prevede il rimborso al datore di lavoro del
                         contributo aggiuntivo in caso di trasformazione del contratto a tempo
                         indeterminato

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Somministrazione
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Contingent • In precedenza erano i contratti collettivi a definire la percentuale
amento       massima dei somministrati in azienda
lavoro     • Dal 12 agosto 2018 : FATTA SALVA UNA DIVERSA
somministr   PREVISIONE DEI CONTRATTI COLLETTIVI APPLICATI
ato          ALL’UTILIZZATORE …
           • la somma tra tempi determinati e somministrati in azienda non
             può eccedere il 30% del numero dei lavoratori assunti a tempo
             indeterminato in forza presso l’utilizzatore al primo gennaio
             dell’anno di stipulazione dei contratti stessi (arrotondato al
             decimale superiore in caso di 0,5 o oltre)
           • Per attività iniziata in corso d’anno il n° dei lavoratori a tempo
             indeterminato da prendere in considerazione è quello dell’avvio
             dell’azienda

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Somministrazione
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Contingent • Esclusi dal contingentamento :
amento        • Assunti da lista di mobilità
lavoro        • Soggetti che fruiscono da almeno 6 mesi di disoccupazione
somministr       non agricola o ammortizzatori sociali
ato           • Soggetti svantaggiati : non hanno un impiego da almeno 6
                 mesi, non possiedono un diploma di scuola superiore o
                 istituto professionale, avere più di 50 anni, persona sola con
                 figli o genitori a carico; essere occupati in settori con
                 disparità di genere di oltre il 25% …

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Somministrazione
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Somminist • Reintrodotta dal 12 agosto 2018 (dopo la depenalizzazione di
razione       questo reato ex d.lgs. 8/2016) – era ritenuto un reato di difficile
fraudolenta   applicazione (già previste sanzioni per la somministrazione
              irregolare ex articolo 18 d.lgs. 276/03)
            • È reato penale che colpisce utilizzatore e agenzia di
              somministrazione
            • Tale reato oggi è molto ampio e colpisce le elusioni retributive,
              assicurative, previdenziali e normative previste da leggi e
              contratti collettive – purché vi sia dolo da parte di utilizzatore e
              somministratore
            • Colpito con sanzione pecuniaria di 20 euro/giorno/lavoratore
              fraudolentemente somministrato – il lavoratore è considerato
              assunto a tempo indeterminato dall’utilizzatore

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Somministrazione
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Somminist • Esempi :
razione      • Utilizzatore che, in combutta con l’agenzia, impiega senza
fraudolenta    soluzione di continuità attraverso la somministrazione i
               lavoratori appena prima assunti a tempo determinato (non
               rispettando lo stop and go)
             • Utilizzatore che, in combutta con l’agenzia, impiega
               attraverso la somministrazione i lavoratori già assunti a
               tempo determinato per 12 mesi, con il fine di eludere
               l’apposizione della causale
             • Utilizzatore che licenzia un dipendente e lo riutilizza
               attraverso agenzia
             • Utilizzatore che impiega lo stesso lavoratore attraverso più
               agenzie di somministrazione per eludere le nuove regole

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Somministrazione
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  Articolo 34 d.lgs.81/15                                  Articol0 34 d.lgs.81/15 emendato

  Comma 2 : In caso di assunzione a tempo                  Comma 2: In caso di assunzione a tempo
  determinato il rapporto di lavoro tra                    determinato il rapporto di lavoro tra
  somministratore e lavoratore è soggetto alla             somministratore e lavoratore è soggetto alla
  disciplina di cui al capo III per quanto                 disciplina di cui al capo III, con
  compatibile, con esclusione delle disposizioni di        esclusione delle disposizioni di cui agli
  cui agli articoli 19, commi 1, 2 e 3, 21, 23 e 24. Il    articoli 23 e 24
  termine inizialmente posto al contratto di lavoro
  può in ogni caso essere prorogato, con il
  consenso del lavoratore e per atto scritto, nei casi
  e per la durata previsti dal contratto collettivo
  applicato dal somministratore

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Somministrazione
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                                             Penalizzazione      del   lavoro
              Incentivo a trasformare la     somministrato, malgrado sia
              somministrazione a tempo       più tutelato di altre tipologie
              determinato in staff leasing   contrattuali e lavorative (es.
              (somministrazione a tempo      appalti interni in cooperativa)
              indeterminato)?
                                             Rischio che i contratti di lavoro
                                             somministrato in corso non
                                             vengano prorogati, ancorché ne
                                             venga fatta richiesta da parte
                                             degli utilizzatori

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Lavoro accessorio
                                          43

Prestazioni di        Sono prestazioni di lavoro che nel corso di un anno civile :
lavoro                • Danno luogo a compensi per il lavoratore non superiori a
occasionali ex           5.000 euro con riferimento alla totalità degli utilizzatori
Legge 21 giugno       • Ogni utilizzatore non può far ricorso a prestazioni
2017, n.96               occasionali per un importo superiore a 5.000 euro/anno
                      • Ogni utilizzatore può impiegare max 2.500 euro per
                         lavoratore
                      (importi al netto di contributi, premi assicurativi e costi di
                      gestione)
Deroga                Questi importi sono computati al 75% del loro valore se le
                      prestazioni occasionali sono rese da :
                      • Pensionati di vecchiaia o invalidità
                      • Giovani con meno di 25 anni iscritti a ciclo di studi di ogni
                         ordine e grado
                      • Percettori di NASPI
                      • Percettori di reddito d’inclusione sociale o indennità CIGS

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Lavoro accessorio
                                            44

Piattaforma on        Il lavoratore per potere effettuare prestazioni occasionali dovrà
line                  registrarsi all’apposito sito web INPS – autocertificando la
                      propria condizione – registrazione anche attraverso
                      intermediario (Patronato per le prestazioni rese a favore di una
                      famiglia)
Tutele                • Previdenza : iscrizione gestione separata, all’assicurazione
                        INAIL
                      • Tempi di lavoro : applicazione artt.7,8,9 del d.lgs. 66/03 smi
                        (riposo giornaliero, pausa dopo 6 ore di lavoro continuative,
                        riposo settimanale)
                      • Salute e sicurezza sul lavoro : parificazione al lavoratore
                        dipendente se prestazione fornita a favore di un’azienda;
                        parificazione al lavoro autonomo se prestazione effettuata a
                        favore di una famiglia
                      • Status disoccupato : mantenuto anche se si percepiscono
                        compensi da lavoro accessorio
                      • Permesso di soggiorno : compensi utili al rilascio o rinnovo
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Lavoro accessorio
                                            45

Limiti                Non possono essere utilizzati con prestazione occasionale i
                      lavoratori già dipendenti o collaboratori coordinati e continuativi
                      dell’utilizzatore o che lo siano stati nei 6 mesi precedenti
Pagamento             • Sia che la prestazione avvenga a favore di famiglie (Libretto
compensi                Famiglia) che di imprese il compenso è corrisposto dall’INPS
                        (previo bonifico dell’utilizzatore)
                      • Pagamento entro il 15 del mese successivo su c/corrente o per
                        bonifico presso l’ufficio postale più vicino al domicilio del
                        lavoratore (per lavoratori privi di c/corrente)
                      • La legge 96/18 prevede che la prestazione occasionale
                        possa essere pagata in qualsiasi ufficio postale previo
                        stampa dalla piattaforma INPS di un certificato che
                        da diritto a tale erogazione o attraverso
                        intermediario (es. consulente del lavoro, Patronato)
                      • Compenso orario minimo 9 euro (nel settore agricolo
                        retribuzione oraria CCNL agricoltura)

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Lavoro accessorio
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Contratto di          Riguarda utilizzatori imprenditori o p.a. :
prestazioni           • Sino a 5 dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo
occasionali              indeterminato – la legge 96/18 ha introdotto un’eccezione per
                         le aziende alberghiere, del turismo sino a 8 lavoratori
                         purché siano occupati con il lavoro accessorio : titolari di
                         pensione di vecchiaia o invalidità, giovani studenti con
                         meno di 25 anni , disoccupati, percettori NASPI, CIG,
                         reddito d’inclusione
                      • La legge 96/18 ha previsto la reintroduzione del lavoro
                         accessorio per le aziende agricole purché siano occupati con
                         lavoro accessorio i titolari di pensione di vecchiaia o
                         invalidità, giovani studenti con meno di 25 anni ,
                         disoccupati, percettori NASPI, CIG, reddito d’inclusione –
                         purché non iscritti nell’anno precedente negli elenchi
                         anagrafici dei lavoratori agricoli (da autocertificare – il
                         datore agricolo non verrà sanzionato se l’autocertificazione
                         del lavoratore risulterà non veritiera)

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Lavoro accessorio
                                                      47
Contratto di          •   Escluse: imprese dell’edilizia, lapidei, escavazione, cave, miniere, per appalti di
prestazioni               opere e servizi
occasionali
Obblighi              Almeno 1 ora prima dell’inizio della prestazione l’utilizzatore deve comunicare
utilizzatore          telematicamente all’INPS :
                      • Dati anagrafici lavoratore
                      • Oggetto prestazione
                      • Luogo prestazione
                      • Data prestazione
                      • Ora di inizio e di fine della prestazione – la legge 96/18 ha previsto che
                          per gli imprenditori agricoli, per le aziende del turismo e
                          alberghiere e le p.a. basti indicare solo data di inizio della
                          prestazione e monte orario complessivo presunto in un arco
                          temporale di max 10 gg.) - prima per gli imprenditori agricoli la
                          calendarizzazione non poteva essere superiore a 3 gg.
                      • Se la prestazione non avviene l’utilizzatore deve informarne l’INPS entro 3 gg.
                          successivi alla data presunta d’inizio
                      • Compenso riferito a 9 euro x max 4 ore /giorno - la legge 96/18 ha previsto
                          che per l’agricoltura le quattro ore continuative di prestazione
                          minima vada riferito all'arco temporale di 10 giorni e non più di 3
                          giorni
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Lavoro accessorio
                                                  48

Lavoratore            Riceve da INPS via sms o posta elettronica il calendario della prestazione

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Esonero contributivo
                                            49
Limite temporale     2019-2020
applicazione
incentivo
Condizioni           In continuità con legge 190/14, legge 208/15, legge 205/17
                     Incentivo per assunzione a tempo indeterminato lavoratori «precari»

Lavoratori           •   Non hanno ancora compiuto 35 anni
oggetto della        •   Mai occupati a tempo indeterminato con il datore di lavoro che
misura                   ottiene il beneficio , ma anche con gli altri datori - non ostano
                         eventuali periodi di apprendistato svolti presso altro datore di
                         lavoro e non proseguiti
                     •   Possibile accesso al beneficio per lavoratori che convertono il loro
                         rapporto in azienda da tempo determinato o da apprendistato in
                         tempo indeterminato (purché non abbiano ancora compiuto 35
                         anni)
                     •   Si può fruire dei benefici per assunzione obbligatorie (es. disabili,
                         tempi determinati che esercitano il diritto di precedenza, lavoratori
                         in caso di acquisizione ramo d’azienda o per esercizio di clausola
                         sociale)

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Esonero contributivo
                                           50

Benefici              • Per aziende che assumono il lavoratore a tempo
                        indeterminato con contratto a tutele crescenti (ma anche con
                        contratto a tempo indeterminato in cui siano presenti
                        deroghe contrattatte collettivamente alle tutele crescenti –
                        circolare INPS 40/18)
                      • Per il datore consiste nell’esonero dal versamento del 50%
                        dei contributi previdenziali sino a un massimo di 3.000
                        euro /anno (250 euro al mese) - esonero di durata di 36 mesi
                      • Escluse le aziende che abbiano proceduto a licenziamenti
                        collettivi o licenziamenti individuali per giustificato motivo
                        oggettivo nei sei mesi precedenti all’assunzione
                      • Beneficio revocato se il lavoratore è licenziato per
                        giustificato motivo oggettivo o se è licenziato per giustificato
                        motivo oggettivo altro lavoratore nella stessa unità
                        produttiva con stessa mansione

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Licenziamento ingiustificato
                                                       51
Intervento su         •    Elevato indennizzo minimo da 4 a 6 mensilità, quello massimo da 24 a 36
indennizzi                 mensilità
tutele                •    Elevati i parametri dell’offerta di conciliazione ( minimo : da 2 a 3 mensilità;
crescenti                  massimo : da 18 a 27 mensilità)
                      •    Elevato indennizzo minimo per i lavoratori delle piccole aziende (con meno di
                           15 dipendenti) : da 2 a 3 mensilità (quello massimo rimane 6)
Sentenza              •    Secondo la Corte considerare come unico criterio per il calcolo degli indennizzi
Corte                      l’anzianità di servizio è una previsione contraria ai principi di
Costituzional              ragionevolezza e uguaglianza e in contrasto quindi con gli articoli 4 e 35
e del 26/9/18              della nostra Costituzione
                      •    La sentenza della Consulta infatti ripristina il potere discrezionale del
                           giudice, ripristinando di fatto i criteri stabiliti dall'art. 18 L.300 comma 5:
                           anzianità di servizio, numero di dipendenti occupati, dimensioni dell'attività
                           economica, comportamento e condizioni delle parti– per i lavoratori delle
                           grandi aziende ciò significa far venire meno la convenienza
                           dell’offerta di conciliazione
                      •    Attenzione : la sentenza non è intervenuta sui tetti minimo e
                           massimo per le piccole aziende previsti per l'accertata illegittimità
                           del licenziamento e recentemente modificati per effetto del Decreto
                           Dignità (minimo 3 mensilità - in luogo delle 2 previste in precedenza
                           - e massimo 6)
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Licenziamento ingiustificato
                                                52

Sentenza      •        Tutte le altre questioni relative ai licenziamenti sono state dichiarate
Corte                  inammissibili o infondate
Costituzional •        La contrattazione collettiva potrebbe definire parametri
e del 26/9/18          (anzianità, carico di famiglia, dimensioni azienda, andamento
                       attività produttiva) da utilizzare da parte del giudice per
                       stabilire l’indennizzo in caso di licenziamento illegittimo (Marco
                       Lai)

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Contrasto alla delocalizzazione
                                    53

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Contrasto alla delocalizzazione
                                     54

 Lo spostamento in altri Paesi di processi produttivi o di fasi
  di lavorazione alla ricerca di migliori margini di competitività
  derivanti da un minor costo della manodopera, da una minore
  regolamentazione del mercato del lavoro o da vantaggi in termini di
  fiscalità è un fenomeno in crescita
 Pur non esistendo statistiche ad hoc e complete in grado di
  fotografare con precisione questa realtà, emerge che negli ultimi anni è
  aumentato il numero di imprese (molte multinazionali) che, nel
  contesto della globalizzazione dei mercati e di una sempre più ricercata
  divisione internazionale del lavoro connessa alla mobilità dei capitali,
  scelgono di delocalizzare le attività al di fuori del territorio nazionale
 Le disposizioni con le quali si è cercato di arginare questo fenomeno
  non hanno dato i risultati sperati, con il decreto vengono aggiunte
  nuove regole
 Attenzione : le nuove disposizioni si applicano ai benefici concessi
  successivamente alla data di entrata in vigore del decreto 87/18

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Contrasto alla delocalizzazione
                                                  55
                                                       Stretta alle aziende
                                  Estensione               che riducono
                               sanzioni anche a        l’occupazione dopo
                                 trasferimenti          aver ricevuto aiuti
                                    intraUE                pubblici per
                                                          incrementarla

                                                                                Limitazione
                                                                                  dell’iper-
           Estensione delle
                                                                              ammortamento
           sanzioni da 3 a 5
                                                                              per innovazione
                 anni
                                                                               tech all’uso in
                                                                                    Italia

                                           Contrasto alle
   Inasprimento                           delocalizzazioni
   sanzioni per le                             e alle                                  Contrasto alla
 aziende che hanno
    ricevuto aiuti                          esternalità                                  ludopatia
       pubblici                            negative delle
                                              aziende

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Contrasto alla delocalizzazione
                                                           56
Legge 147/13 (art.1 c.60)                           Legge dignità

•    previste sanzioni che riguardavano:            •   inasprimento sanzioni per chi delocalizza dopo
        ▪ le imprese italiane ed estere                 aver ricevuto aiuti pubblici
           operanti nel territorio nazionale        •   la restituzione si applica a tutte le tipologie di aiuti di Stato
        ▪ che dopo aver beneficiato di                  che prevedono l’effettuazione di investimenti produttivi ai
           contributi pubblici in conto capitale        fini dell’attribuzione del beneficio (contributo in conto
        ▪ e entro i successivi tre anni                 capitale, finanziamento agevolato, garanzia, aiuti fiscali,
           avessero spostato la propria                 ecc.)
           produzione dal sito incentivato a        •   riguardano il trasferimento di attività economica o di sua
           uno Stato non UE                             parte dal sito produttivo incentivato ad altro sito da parte
        ▪ e avviato una riduzione del                   della medesima impresa beneficiaria dell’aiuto o di altra
           personale di almeno il 50 per cento          impresa con la quale vi sia rapporto di controllo o
•    sanzioni che erano previste : decadenza            collegamento ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile
     dal beneficio stesso e obbligo di restituire   •   ampliano da tre a cinque anni l'arco di tempo
     i contributi in conto capitale ricevuti            entro il quale la delocalizzazione è vietata

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Contrasto alla delocalizzazione
                                                           57
Legge 147/13 (art.1 c.60)                           Legge dignità

•    previste sanzioni che riguardavano:            •   prevedono il divieto di delocalizzazione anche all'interno
        ▪ le imprese italiane ed estere                 dei paesi UE e dello spazio economico europeo (e, quindi,
           operanti nel territorio nazionale            anche a livello nazionale) – fatti salvi i vincoli derivanti
        ▪ che dopo aver beneficiato di                  dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato e di
           contributi pubblici in conto capitale        utilizzo dei fondi strutturali europei (che già manifestano
        ▪ e entro i successivi tre anni                 sfavore per delocalizzazione di investimenti realizzati con
           avessero spostato la propria                 risorse UE – vedi reg. UE 1084/17) – in caso di
           produzione dal sito incentivato a            delocalizzazione all’interno dell’UE sola restituzione dei
           uno Stato non UE                             benefici con interessi legali maggiorati
        ▪ e avviato una riduzione del               •    impongono sanzioni fino ad un importo pari al quadruplo
           personale di almeno il 50 per cento          dell'aiuto del quale si era usufruito per il trasferimento
•    sanzioni che erano previste : decadenza            extra UE
     dal beneficio stesso e obbligo di restituire
     i contributi in conto capitale ricevuti

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Contrasto alla delocalizzazione
                                                         58
Legge 147/13 (art.1 c.60)                            Legge dignità

•    previste sanzioni che riguardavano:             •   viene stabilite il privilegio dello Stato sui crediti
       ▪ le imprese italiane ed estere operanti          delle aziende che hanno delocalizzato
           nel territorio nazionale                  •   spetta alle singole amministrazioni che hanno concesso
       ▪ che dopo aver beneficiato di contributi         gli aiuti attivarsi per il recupero dei benefici concessi e
           pubblici in conto capitale                    per elevare le relative sanzioni
       ▪ e entro i successivi tre anni avessero      •   le risorse rimborsate serviranno per finanziarie
           spostato la propria produzione dal sito       piani di sviluppo dell’aerea interessata alla
           incentivato a uno Stato non UE                delocalizzazione
       ▪ e avviato una riduzione del personale
           di almeno il 50 per cento                 •   Le norme valgono per il futuro, NON per i
•    sanzioni che erano previste : decadenza dal         benefici già concessi
     beneficio stesso e obbligo di restituire i
     contributi in conto capitale ricevuti

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Recupero aiuti pubblici
                                                59

Decadenza      dal • colpite le imprese italiane ed estere che beneficiano di misure di aiuto di
benefico per chi     Stato operanti nel territorio nazionale che prevedono la valutazione
taglia               dell’impatto occupazionale qualora, al di fuori dei casi riconducibili a
l'occupazione del    giustificato motivo oggettivo, riducano i livelli occupazionali degli
50%              -   addetti all’unità produttiva o all’attività interessata dal beneficio nei
penalizzazioni       cinque anni successivi alla data di completamento dell’investimento
per tagli oltre il • riduzione proporzionale del beneficio a fronte della riduzione del
10%                  personale oltre il 10% - decadenza totale dal beneficio in presenza di
                     una riduzione superiore al 50%
                   • prevista quindi la restituzione della somma incassata con interessi
                     maggiorati di cinque punti rispetto al tasso legale in vigore al momento
                     della concessione del beneficio
                   • i fondi recuperati andranno direttamente a nuove iniziative per il
                     sostegno all'occupazione
                   • anche in questo caso è previsto su questi crediti il privilegio dello Stato

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Recupero aiuti pubblici
                                                  60
Recupero iper - • l'iper - ammortamento è stato introdotto con la Legge di stabilita per il 2017
ammortamento       (legge 232/2016) e poi confermata con legge 205/2017 (Legge di bilancio 2018)
in    caso    di   con l'obbiettivo di favorire processi di trasformazione tecnologica e digitale
cessione       o   secondo il modello «Industria 4.0» (piano Calenda)
delocalizzazion • si prevede per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi l'aumento del
e          degli   costo di acquisizione del 150 per cento ai fini del successivo ammortamento dei
investimenti       beni in questione (l’effetto è quello di pagare meno tasse)
                 • la nuova legge limita l'agevolazione fiscale alle sole imprese che la
                   utilizzano nel territorio nazionale, nella UE o in uno Stato aderente
                   allo Spazio Economico Europeo - l'iper ammortamento spetta a
                   condizione che i beni agevolabili siano destinati a strutture
                   produttive situate in queste aree
                 • in caso di cessione a titolo oneroso o di delocalizzazione al di fuori della UE e
                   dello Spazio Economico Europeo dei beni per i quali si è fruito dell’agevolazione
                   l’impresa è tenuta a restituire, attraverso una variazione in aumento del reddito
                   imponibile, i benefici fiscali applicati nei periodi d’imposta precedenti - senza
                   applicazione di sanzioni e interessi (restituzione anche se le tecnologie sono
                   cedute a impresa dello stesso gruppo)
                 • la norma non si applica se i beni agevolati per loro stessa natura
                   sono impiegabili in più sedi produttive

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Recupero aiuti pubblici
                                                        61

Limiti    all'utilizzo   • il credito d'imposta sul quale interviene il decreto è stato introdotto dall'articolo 3
del           credito      del dl 145/2013
d’imposta ricerca e      • la legge riconosce a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal
sviluppo per gli           settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che
acquisti di brevetti       effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, a decorrere dal periodo di
infra gruppo               imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al
                           31 dicembre 2020, un credito d'imposta nella misura del 50 per cento delle spese
                           sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei
                           tre periodi d'imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015
                         • dal 13 luglio scorso non si considerano ammissibili i costi sostenuti per l’acquisto,
                           anche in licenza d’uso, di competenze tecniche e privative relative a un'invenzione
                           industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una
                           nuova varietà vegetale derivanti da operazioni intercorse con imprese appartenenti
                           al medesimo gruppo
                         • sostanzialmente : bisogna acquisire le competenze dall’esterno del Gruppo a cui
                           l’azienda appartiene se vuol fruire dell’agevolazione prevista
                         • norma retroattiva!

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Contrasto alla ludopatia
                                                  62

Niente più • l'obbiettivo dichiarato delle nuove disposizioni è quello di combattere
pubblicità a   l'aumento del rischio, soprattutto per i soggetti più vulnerabili, di una
giochi     e   dipendenza dal gioco con veri e propri effetti patologici, che si riflettono sul
scommesse      soggetto con gravi disagi per la persona, compromettendo l’equilibrio
               familiare,      lavorativo   e    finanziario     comportando        un    aumento
               dell’indebitamento e quindi con un più facile assoggettamento a prestiti
               usurari
             • per questo si vieta la pubblicità in generale (anche su internet), con l'eccezione
               però di quella relativa alle lotterie nazionali gestite dall'Agenzia dei monopoli
               e quelle con i loghi sul gioco sicuro
             • il divieto di stipulare nuovi contratti pubblicitari è dal 13 luglio 2018 - a partire
               dal 1° gennaio 2019, poi, il divieto riguarderà anche sponsorizzazioni di eventi,
               attività, manifestazioni programmi, prodotti o servizi e tutte le altre forme di
               comunicazione di contenuto promozionale, comprese le citazioni visive ed
               acustiche e la sovraimpressione del nome, marchio, simboli, attività o prodotti
               relativi a giochi o scommesse

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Contrasto alla ludopatia
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Niente più • maxi - sanzione amministrativa pecuniaria a carico del committente, del
pubblicità a   proprietario del mezzo o del sito di diffusione o di destinazione e dell’organizzatore
giochi     e   della manifestazione - pari al 20% del valore della sponsorizzazione o della
scommesse      pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, ad un importo minimo
               di 50.000 euro – già la legge Balduzzi 158/12 prevede sanzioni per la pubblicità di
               giochi e scommesse rivolta ai minori (da 100.000 a 500.000 euro)
             • sanzioni erogabili dall’ l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – risorse
               destinate al destinate al fondo per il contrasto al gioco d'azzardo patologico istituito
               ai sensi della legge di stabilità 2016 (legge 208/2015)
             • fatti salvi i contratti di pubblicità in corso di esecuzione al 13 luglio 2018 - deroga
               applicabile fino al 30 giugno 2019
             • aumento prelievo erariale sulle somme giocate alle slot anche per il 2020 e il 2021
               (era già previsto sino al 2019)
             • l’accesso alle slot sarà possibile solo mediante tessera sanitaria
             • verrà istituto un logo nazionale «NO SLOT» rilasciabile dai Comuni
               (esiste già un logo simile in Emilia Romagna) ai pubblici esercizi che si
               impegnano a non installare apparecchi per il gioco
             • sui «gratta e vinci» sarà inserito l’avvertimento : «può nuocere alla
               salute»
             • delega al Governo per una riforma complessiva del settore (entro
               febbraio 2019)

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Delocalizzazioni e contrasto ludopatia
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              Penalizzazione delle delocalizzazioni e di un      Meccanismi burocratici complessi (sono le
              uso non coerente con le finalità previste degli    singole amministrazioni a dover recuperare
              aiuti pubblici                                     gli aiuti di Stato)
              Decadenza o riduzione dagli aiuti pubblici a chi   Applicazione alle future erogazioni
              licenzia oltre una certa soglia                    Inclusi solo gli aiuti «produttivi», escluse
              Misure a contrasto della ludopatia                 eventuali integrazioni salariali (es. CIG)
                                                                 La      nuova       disciplina     relativa  alle
                                                                 delocalizzazioni (sanzioni nel periodo da 3 a 5
                                                                 anni) non contempla più tra le condizioni di
                                                                 conservazione dei benefici il mantenimento
                                                                 dei livelli occupazionali – è sufficiente la
                                                                 "preservazione della destinazione" degli aiuti
                                                                 concessi dallo Stato
                                                                 Possibili      minori       investimenti    delle
                                                                 multinazionali in Italia
                                                                 Le norme previste sono coerenti con la
                                                                 disciplina UE sugli aiuti pubblici e con il
                                                                 «principio della libera circolazione»?

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