Le sospensioni dei licenziamenti per GMO ai tempi del coronavirus
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Sinergie Grafiche srl Roberto Camera - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l. Approfondimenti Norme emergenziali Le sospensioni dei licenziamenti per GMO ai tempi del coronavirus Eufranio Massi - Esperto in Diritto del lavoro Con l’art. 80 del D.L. n. 34/2020, il Governo in- 18/2020 avesse già subito alcune modifiche in terviene, nuovamente, sulla sospensione dei li- sede di conversione: ora l’art. 80 del D.L. n. cenziamenti per giustificato motivo oggettivo e 34/2020, intervenendo specificatamente sulle di- sulla sospensione delle procedure collettive di ri- sposizioni in materia di licenziamenti collettivi e duzione di personale già oggetto di particolare individuali per giustificato motivo oggettivo, sta- attenzione con l’art. 46 del D.L. n. 18/2020, con- bilisce alcune precise novità, sicché il predetto vertito, con modificazioni, nella legge n. articolo 46 può leggersi nel modo seguente: 27/2020. a) dal 17 marzo 2020, data di entrata in vigore Tale misura è strettamente correlata a norme di- del D.L. n. 18/2020, l’avvio delle procedure ex fensive, emergenziali, per cui si mettono sul piat- art. 4, 5 e 24 della legge n. 223/1991 è precluso to della bilancia gli ammortizzatori sociali di per 5 mesi (e non più per 60 giorni) e durante lo ogni tipo per tutti i lavoratori subordinati fino al stesso periodo sono sospese le procedure penden- prossimo 31 ottobre, i congedi parentali extra, i ti avviate dopo il 23 febbraio u.s.: sono fatti salvi bonus per partite Iva e lavoratori autonomi non- i recessi relativi al personale impiegato in appalti ché quelli per colf e badanti, il c.d. reddito di che sia stato riassunto a seguito del subentro di emergenza e quello di cittadinanza. altra impresa in conseguenza di un obbligo di na- Da molte parti sono state sollevate questioni di tura legale (ad esempio, l’art. 50 del c.d. “codice costituzionalità che, ad avviso di chi scrive, pre- degli appalti pubblici”), di CCNL (ad esempio, sentano diverse sfaccettature. art. 4 del contratto collettivo “multi servizi”) o di In linea di massima, il divieto temporaneo, sia clausola inserita nel contratto di appalto (ad pure ampio (con alcune eccezioni) trova la pro- esempio, codicillo nel bando di gara); b) le procedure di licenziamento per giustificato pria ragion d’essere in cause di ordine pubblico motivo oggettivo ex art. 7 della legge n. con la necessità di tutelare i lavoratori occupati e 604/1966 in corso alla data del 17 marzo 2020 quelli che, per varie ragioni, non lo sono più o sono sospese; che hanno ridotto, in quanto autonomi, la propria c) per 5 mesi, a partire dal 17 marzo 2020, a pre- attività, in una ottica che tende a congelare il scindere dal numero dei dipendenti occupati, il mercato del lavoro fino al superamento della datore di lavoro non può recedere dal contratto punta più grave della crisi pandemica: ovviamen- di lavoro per un giustificato motivo oggettivo co- te, il costo della crisi non può essere tutto a cari- me identificato dall’art. 3 della legge n. co delle imprese come nel caso della fine dell’at- 604/1966. Per la verità, nel susseguirsi delle nor- tività e delle settimane di fruizione della integra- me c’è stato un buco relativo alle giornate di do- zione salariale, ma qui è un discorso diverso che menica 17 e lunedì 18 maggio nei quali la so- si affronterà più avanti. spensione precedente era venuta meno e il nuovo “blocco” non si era appalesato, in quanto il D.L. Le novità n. 34/2020 è stato pubblicato il 19 maggio ed è Tornando al tema della sospensione dei recessi entrato, immediatamente, in vigore. Subito, da occorre sottolineare come l’art. 46 del D.L. n. taluni, si è sostenuta la piena legittimità di reces- 1438 Diritto & Pratica del Lavoro 23/2020
Sinergie Grafiche srl Roberto Camera - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l. Approfondimenti si intimati in quei due giorni: ciò è vero, ma è voratori (art. 4, comma 8). Il datore di lavoro anche vero che per poter essere efficace il licen- concluso l’iter deve procedere ad individuare i ziamento, atto unilaterale ricettizio, deve essere dipendenti oggetto di recesso sulla scorta dei cri- stato portato a conoscenza del lavoratore entro il teri individuati dall’accordo sindacale o, in man- 18 maggio, cosa pressoché impossibile con una canza, dalla legge, in concorso tra loro (anzianità lettera raccomandata, a meno che la stessa non aziendale, carico familiare, esigenze tecnico pro- sia stata consegnata a mano. Ritengo, comunque, duttive): ebbene, pur se l’imprenditore si trova in che tale ipotesi sia rimasta più una esercitazione questa fase tutto è sospeso; teorica che un fatto pratico di una certa rilevan- c) sull’art. 24 della legge n. 223/1991: tale norma za; riguarda i datori di lavoro che occupano più di d) il datore di lavoro che, a prescindere dal nu- 15 lavoratori e che, in conseguenza di una ridu- mero dei dipendenti, nel periodo 23 febbraio – zione o trasformazione di attività, hanno come 17 marzo abbia licenziato per giustificato motivo obiettivo quello di effettuare almeno 5 licenzia- oggettivo, uno o più lavoratori, può revocare il menti nell’arco temporale di 120 giorni, in cia- provvedimento senza essere sottoposto a scaden- scuna unità produttiva o in più unità produttive ze temporali, derogando alle previsioni ex art. nella provincia. Il numero di 5 dipendenti inte- 18, comma 10, della legge n. 300/1970, purché, ressati alla procedura deve sussistere all’inizio contestualmente, richieda un trattamento di inte- della stessa, ben potendo concludersi con un nu- grazione in deroga per il soggetto (o i soggetti) mero minore (addirittura uno, secondo una inter- interessati dalla data di efficacia del provvedi- pretazione amministrativa fornita nel lontano mento di licenziamento. Il rapporto (o i singoli 1994 dall’Ispettorato Regionale del Lavoro di rapporti) vengono ripristinati, senza soluzione di Roma). Le disposizioni si applicano a tutti i re- continuità, e senza alcun onere o sanzione in ca- cessi che siano riconducibili alla stessa riduzione rico al datore di lavoro. o trasformazione. La procedura riguarda anche i datori di lavoro, come sopra dimensionati, che Effetti fino al 17 agosto intendessero cessare l’attività. Alla stessa non so- Fin qui il testo coordinato che, ad avviso di chi no interessati i contratti a termine in scadenza, scrive, richiede qualche riflessione, cominciando quelli edili correlati alla fine dei lavori, i rapporti dal primo punto: fino al 17 agosto la preclusione stagionali e quelli di natura saltuaria. ha effetto: La norma ha effetto anche sulle procedure di ri- a) sull’art. 4 della legge n. 223/1991: è questa duzione collettiva di personale pendenti avviate una norma che si riferisce alle imprese che sono dopo il 23 febbraio, quando furono emessi i pri- giunte al termine del periodo di integrazione sa- mi provvedimenti di restrizione: esse risultano lariale straordinaria e che non sono in grado di bloccate e potranno riprendere dal punto in cui si assicurare la piena ripresa dell’attività a tutto il è verificato lo stop a partire dal prossimo 17 ago- personale coinvolto nell’ammortizzatore sociale sto. Il Legislatore ha, invece, fatte salve quelle straordinario utilizzato (riorganizzazione, crisi iniziate prima del 24 febbraio. aziendale, contratto di solidarietà difensivo) e che, al contempo, non hanno la possibilità di of- Iter procedimentale per i datori frire valide alternative; con organico superiore alle 15 unità b) sull’art. 5 della legge n. 223/1991: questa di- Con il secondo punto la norma focalizza la pro- sposizione, regola, la parte finale della procedura pria attenzione sull’art. 7 della legge n. effettuata secondo i passaggi procedimentali fis- 604/1966: si tratta dell’iter procedimentale obbli- sati dall’art. 4 (lettera inviata alle organizzazioni gatorio che tutti i datori di lavoro con un organi- sindacali sui motivi e sulle possibili misure alter- co superiore alle 15 unità debbono seguire allor- native, esame congiunto in sede sindacale - 45 quando abbiano l’intenzione di procedere ad un giorni – o, se del caso, in sede amministrativa - licenziamento per giustificato motivo oggettivo 30 giorni - i termini fissati dalla norma): il tutto, che richiede, per gli assunti in data antecedente il entro il termine massimo di 75 giorni, ridotto alla 7 marzo 2015, il tentativo di conciliazione presso metà se gli esuberi riguardano meno di dieci la- la commissione istituita avanti all’Ispettorato ter- Diritto & Pratica del Lavoro 23/2020 1439
Sinergie Grafiche srl Roberto Camera - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l. Approfondimenti ritoriale del lavoro competente. Ebbene, fino al e il lavoratore a fruire del trattamento di NASpI, 17 agosto, qualunque sia il momento della proce- cosa che gli avrebbe consentito di presentarsi ad dura, tutto viene bloccato. Si ha motivo di ritene- altro datore di lavoro avendo nel “portafoglio” re che lo “stop” della procedura porti, in molti un incentivo all’assunzione legato allo stato di casi, a dimissioni o a risoluzioni consensuali, ov- disoccupazione da far fruire allo stesso. viamente incentivate, alle quali non può, però, seguire il trattamento di NASpI previsto dalla Questioni di costituzionalità norma in caso di raggiungimento dell’accordo in La disposizione appena commentata presta il sede di commissione di conciliazione. Le convo- fianco a qualche problema di costituzionalità, so- cazioni delle commissioni di conciliazione sono, prattutto in quei casi in cui, a fronte della cessa- ovviamente, bloccate, come sono bloccati una se- zione dell’attività, con la stessa “riconsegna” del- rie di termini perentori previsti dalla norma: gli le licenze all’autorità amministrativa (cosa che Ispettorati territoriali, seguendo le indicazioni sta avvenendo per molti pubblici esercizi) e con della propria struttura centrale, torneranno a con- la fine della “copertura” degli ammortizzatori so- vocare in prossimità della suddetta data. Lo ciali anche in deroga (9 settimane più le ulteriori “stop” alla procedura fa sì che la commissione 5 da fruire entro il 31 agosto se si è esaurito il non possa far sottoscrivere alle parti una risolu- “plafond” a disposizione), il costo viene a grava- zione consensuale, sostanzialmente raggiunta, re, unicamente, sul datore di lavoro: identica si- nelle more della stessa. tuazione può presentarsi per un imprenditore che intenda trasformare, in modo strutturale, la pro- Datori con organico ridotto pria organizzazione, cosa che può essere determi- Con il terzo punto la disposizione si riferisce a nante, in questo periodo di incertezza, per la so- tutti i datori di lavoro, anche quelli con un orga- pravvivenza dell’azienda, e che ha esaurito gli nico estremamente ridotto, come nel caso di un specifici ammortizzatori. bar con un solo dipendente: fino al 16 agosto, Qui, il costo della crisi, per il periodo non coper- non è possibile procedere a licenziamenti per to da misure di sostegno del reddito, sembra tra- giustificato motivo oggettivo che, ricordo, sono sferito dalla Stato al datore di lavoro, con una ben delineati nell’art. 3 della legge n. 604/1966 e possibile violazione dell’art. 38 della Costituzio- fanno riferimento a: ne, laddove si afferma che il primo deve provve- a) ragioni inerenti l’attività produttiva come, ad dere ad assicurare il sostentamento al lavoratore esempio, ad una diminuzione delle commesse o a fronte della disoccupazione involontaria. Viene, ad una attività ridotta a seguito di esternalizza- sia pure in maniera non evidente, perché amman- zione; tato dallo spirito solidaristico, toccato anche b) ragioni inerenti il regolare funzionamento del- l’art. 41 della Costituzione sulla libertà di inizia- l’impresa. tiva privata, particolarmente evidente per quei piccoli datori di lavoro che, travolti dalla crisi Licenziamenti plurimi per cessazione del coronavirus e diventati “marginali” anche per dell’attività le misure di accesso ai locali, in termini di sicu- Nel blocco rientrano anche i licenziamenti pluri- rezza, imposte dalla Pubblica Autorità, decidono mi ivi compresi quelli di un datore di lavoro, di- di cessare l’attività. Da ultimo, la norma appare mensionato sotto i 15 dipendenti, che intende confliggere anche con l’art. 2086 c.c. laddove si cessare la propria attività. fa carico all’imprenditore, laddove si riscontri Qui, ad avviso di chi scrive, si sarebbe potuto una crisi di impresa, di attivarsi per il supera- pensare ai c.d. “licenziamenti non oppositivi” già mento della crisi ed il recupero della continuità presenti nel nostro ordinamento come, ad esem- aziendale. pio, nei contratti di solidarietà. Ciò avrebbe por- tato il datore di lavoro a risolvere il rapporto (si Licenziamento per GMO: conseguenze pensi, ad esempio, ai casi di “isopensione” ex • Cosa succede se, durante il periodo della so- art. 4, commi da 1 a 7-ter della legge n. 92/2012 spensione, il datore di lavoro procede al licen- o a quelli correlati all’assegno di ricollocazione) ziamento per giustificato motivo oggettivo? 1440 Diritto & Pratica del Lavoro 23/2020
Sinergie Grafiche srl Roberto Camera - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l. Approfondimenti Il recesso è nullo e, ad avviso di chi scrive, sussi- più rappresentative sul piano nazionale, che sono ste la reintegra piena nel posto di lavoro. specifici per i settori che rappresentano. • A fronte di un licenziamento intimato, si po- • Ebbene, cosa succede (e succede, sovente) se trebbe trovare una soluzione conciliativa, magari ad un’ impresa del settore industriale delle puli- sottoscritta in “sede protetta”, ove il lavoratore zie che applica il Ccnl multi servizi succede nella accetta il provvedimento, sanando, con la pro- conduzione dell’appalto un’azienda artigiana pria consapevole accettazione, la nullità dello che applica il Ccnl del proprio settore? stesso? Il primo Ccnl prevede all’art. 4 che, a parità di Probabilmente si (ma allora sarebbe stato meglio prestazioni contrattuali richieste dall’appaltante formalizzare dimissioni volontarie e spontanee, l’azienda subentrante assuma, senza periodo di magari già effettuate con la prevista procedura prova, con gli stessi termini e condizioni, il per- telematica), ma se l’accettazione del licenzia- sonale operante sull’appalto da più di 4 mesi, mento “copre”, sostanzialmente, l’intenzione di con l’esclusione di quelli che non intendono pas- far fruire la NASpI al lavoratore interessato, non sare a causa di dimissioni o di pensionamento: in è assolutamente scontato che l’Inps riconosca caso di condizioni differenti, sarà onere delle or- l’indennità di disoccupazione, qualora riesca a ganizzazioni sindacali e degli Enti territoriali tro- dimostrare l’intento simulatorio. vare una sorta di mediazione tra l’impresa suben- trante ed i lavoratori. Cambio di appalto Già qui c’è una prima osservazione da fare: pur in presenza di due aziende che applicano lo stes- Il quarto punto riguarda il cambio di appalto. so contratto sono fuori dalla sicurezza della rias- La disposizione, introdotta, in sede di conversio- sunzione i lavoratori con contratto a tempo inde- ne del D.L. n. 18/2020 nel “corpus” dell’art. 46 terminato in forza nell’appalto da meno di 4 me- rappresenta, senza dubbio, una attenuazione ri- si. Quei lavoratori non sono tutelati dalla norma spetto al principio generale che ha bloccato i re- contrattuale ma il loro datore di lavoro ha proce- cessi dei datori di lavoro, a prescindere dai limiti duto al licenziamento avendo perso la commessa. dimensionali. Che si fa? Il testo non appare felicemente scritto in quanto Sicuramente, in caso di contenzioso sindacale sembrerebbe vincolare la legittimità dei recessi una certa soluzione si potrebbe trovare (molti di di chi ha perso l’appalto ad un comportamento questi lavoratori, pur se a tempo indeterminato, positivo del nuovo appaltatore: tale positività si sono in forza a tempo parziale e, magari, sono concretizzerebbe nella riassunzione del personale impiegati su più sedi di lavoro), ma il problema, già impiegato nell’appalto. sotto l’aspetto giuridico, rimane. Se andiamo a verificare, nel concreto, cosa ha Il secondo contratto collettivo, quello del settore scritto il Legislatore ci accorgiamo come l’assun- artigiano delle pulizie, prevede una sorta di fran- zione da parte del nuovo appaltatore debba esse- chigia fino a 3 dipendenti, nel senso che le im- re conseguente ad un obbligo scaturente da una prese sono obbligate alle riassunzioni se l’appal- disposizione di natura legale (ad esempio, l’art. to in questione occupa almeno 4 persone. Qui 50 del c.d. “codice degli appalti pubblici”, laddo- c’è molto spazio nella attività di mediazione che, ve un forma di tutela è prevista per i servizi ad sovente, vede coinvolti sia l’Ufficio delle conci- alta intensità di manodopera ove il costo sia pari liazioni delle controversie di lavoro dell’Ispetto- ad almeno il 50% dell’importo totale del contrat- rato territoriale del Lavoro (che oggi si è ubicato to), di Ccnl (ad esempio, l’art. 4 del contratto all’interno del “processo servizi all’utenza”) che collettivo multi servizi) o di clausola inserita nel la c.d. “stazione appaltante”, ma in caso di man- contratto in base al quale la nuova azienda si è cata riassunzione (soprattutto, per i dipendenti aggiudicata l’appalto. “in franchigia”) il problema resta ed è grave, at- Tutto questo, però, cozza con alcune realtà con- teso che l’impresa che ha perso l’appalto potreb- crete: ci si riferisce, ad esempio, al settore delle be avere grosse difficoltà a riprenderli in servi- pulizie ove si è in presenza di Ccnl, sottoscritti zio, a meno che, in questo periodo, non li metta da organizzazioni sindacali comparativamente in integrazione salariale. Diritto & Pratica del Lavoro 23/2020 1441
Sinergie Grafiche srl Roberto Camera - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l. Approfondimenti C’è, poi, un’altra questione da mettere in eviden- spensione o la riduzione di orario e che per quelli za: i tempi del licenziamento per fine appalto e che si riferiscono al periodo 23 febbraio - 30 quelli della riassunzione da parte del nuovo ap- aprile il termine perentorio di presentazione sia il paltatore non sempre coincidono se è vero (come 31 maggio. è vero) che, sovente, anche le mediazioni che Ci si chiede, però, a questo punto della riflessio- portano ad una conclusione positiva della contro- ne: “a che pro” per il datore di lavoro questa nor- versia con l’assunzione dei lavoratori, richiedono ma, atteso che, probabilmente, alla fine del perio- tempo. do di integrazione salariale, sarà obbligato (se è Alla luce di tali questioni si ritiene opportuno un giustificato motivo oggettivo serio) a ripro- suggerire una ipotesi interpretativa che cerca di porre il licenziamento? fornire una risposta coerente: il rispetto della clausola sociale inserita nei contratti collettivi Licenziamenti ammessi per il cambio di appalto dovrebbe consentire al Restano fuori dal blocco: datore di lavoro uscente di recedere dai rapporti a) i licenziamenti per giusta causa che, comun- di lavoro con il proprio personale impiegato nel- que, obbligano il datore alle procedure garantiste l’appalto senza attendere che il nuovo appaltatore previste dall’art. 7 della legge n. 300/1970, come proceda alla riassunzione, anche in considerazio- ricordato dalla Corte Costituzionale con la sen- ne del fatto che la previsione contenuta nell’art. tenza n. 204 del 30 novembre 1982; 46 non correla direttamente le due ipotesi (cessa- b) i licenziamenti per giustificato motivo sogget- zione del rapporto e nuova assunzione) ad un ter- tivo, ivi compresi quelli di natura disciplinare, mine ben preciso. anch’essi soggetti all’iter procedimentale del ci- tato art. 7; Recessi per GMO nel periodo c) i licenziamenti per raggiungimento del limite 23 febbraio-17 marzo massimo di età per la fruizione della pensione di Il quinto punto, che è una novità rispetto al testo vecchiaia, atteso che la prosecuzione fino ai 70 dell’art. 46, quale scaturito dalla legge di conver- anni discende da un accordo tra le parti e non è sione n. 27, riguarda quei datori di lavoro che un diritto potestativo del dipendente, secondo nel periodo 23 febbraio - 17 marzo (data a partire quanto affermato dalle Sezioni Unite della Cas- dalla quale è scattata la sospensione dei licenzia- sazione con la sentenza n. 17589 del 4 settembre menti) hanno proceduto a recessi, per giustificato 2015; motivo oggettivo, a prescindere dai loro limiti di- d) i licenziamenti determinati da superamento mensionali: ebbene, si deroga al comma 10 del- del periodo di comporto, atteso che la procedura l’art. 18 della legge n. 300/1970. Ciò significa è “assimilabile” al giustificato motivo oggettivo che la revoca può avvenire anche se sono tra- ma non è giustificato motivo oggettivo; scorsi (come, ovviamente, sono trascorsi) più di e) i licenziamenti durante o al termine del perio- 15 giorni dal licenziamento, che il rapporto ri- do di prova sottoscritto dalle parti prima della prende senza soluzione di continuità, che il lavo- costituzione del rapporto, con l’indicazione sia ratore non ha diritto alla retribuzione maturata della durata che delle mansioni da svolgere; nel periodo antecedente la revoca e che non tro- f) i licenziamenti dei dirigenti sulla base della vano applicazione i regimi sanzionatori previsti c.d. “giustificatezza”, criterio di valutazione più dall’art. 18 della legge n. 300/1970. Tutto questo, forte rispetto al giustificato motivo oggettivo che però, alla sola condizione che il datore richieda si applica agli altri lavoratori subordinati; per lo stesso la Cassa in deroga dal giorno in cui g) i licenziamenti dei lavoratori domestici che avrebbe avuto efficacia il licenziamento. I termi- sono “ad nutum”; ni per la richiesta dell’integrazione salariale, pe- h) i licenziamenti dei lavoratori dello spettacolo rò, potrebbero essere scaduti o prossimi alla sca- a tempo indeterminato (cosa rara), laddove nel denza, atteso che le novità introdotte con il D.L. contratto di scrittura artistica sia prevista la c.d. n. 34/2020 impongono, per qualsiasi ammortiz- “clausola di protesta”, cosa che consente la riso- zatore, che l’istanza venga prodotta entro il mese luzione del rapporto allorquando il lavoratore sia successivo a quello in cui ha avuto inizio la so- ritenuto non idoneo alla parte; 1442 Diritto & Pratica del Lavoro 23/2020
Sinergie Grafiche srl Roberto Camera - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l. Approfondimenti i) la risoluzione del rapporto di apprendistato al contenute nell’art. 42 del D.Lgs. n. 81/2008 o al- termine del periodo formativo a seguito di reces- l’interno della legge n. 68/1999 (articoli 4 e 10). so ex art. 2118 c.c.: qui, non appare ravvisabile il Vale, infine, la pena di ricordare come l’art. 83, giustificato motivo oggettivo. comma 3, del D.L. n. 34/2020 stabilisca che l’i- nidoneità alla mansione accertata a causa del Co- Licenziamento per inidoneità vid-19, per i lavoratori maggiormente esposti al psico-fisica rischio del contagio, in ragione dell’età o della Probabilmente, resta fuori da tale elencazione il condizione di rischio derivante da immunode- licenziamento per inidoneità psico-fisica ove di- pressione, o da esiti di patologie oncologiche o verse scuole di pensiero lo fanno rientrare nel dallo svolgimento di terapie salvavita o, comun- giustificato motivo oggettivo, mentre altre lo ten- que, da comorbilità, non può giustificare il reces- gono fuori invocando le specifiche disposizioni so del datore dal contratto di lavoro. Diritto & Pratica del Lavoro 23/2020 1443
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