C Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l'asma?

Pagina creata da Antonio Guerra
 
CONTINUA A LEGGERE
C Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l'asma?
Frequentare regolarmente
CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC

                                 le piscine nei primi anni
                                 di vita aumenta il rischio
                                 di sviluppare l’asma?
                                 Report della Commissione Asma della Società Italiana
                                 di Allergologia ed Immunologia Pediatrica
                                                                                                                               Daniele Radzik
                                                                                                                            U.O. di Pediatria,
                                 LO SCENARIO CLINICO                                                               Ospedale “San Giacomo”,
                                                                                                                   Castelfranco Veneto (TV)
                                  Gentile Direttore,
                                  ho letto navigando recentemente sul web questa notizia apparsa su                              dradzik@alice.it
                                  un sito che tratta argomenti vari di salute e benessere 1:

                                  “Cloro delle piscine causa l’asma nei bambini                                                    Coordinatori:
                                  Uno studio belga indica nel cloro delle piscine la causa di disturbi                       Michele Pellegrino
                                                                                                                          (U.O. di Pediatria, San
                                  polmonari in bimbi che nuotano molto. La ricerca ha fatto sospen-
                                                                                                                      Giovanni Rotondo, Foggia)
                                  dere in Belgio diversi corsi pubblici di nuoto e dispensare gli alunni
                                                                                                                           Giovanni Cerimoniale
                                  dalle lezioni in piscina di educazione fisica. L’allarme è partito dall’UCL
                                                                                                                     (Pediatra di Famiglia Scauri,
                                  – Università Cattolica di Lovanio – che ha condotto per conto della re-                                 Latina);
                                  gione di Bruxelles un’indagine sui danni provocati dall’inquinamento                            Renato Cutrera
                                  cittadino sui piccoli abitanti. Nei giovani nuotatori, il cloro utilizzato per     (U.O.C. Broncopneumologia,
                                  disinfettare l’acqua attaccherebbe lo strato di protezione degli alveoli                 Dipartimento Medicina
                                  polmonari. Un effetto che potrebbe predisporre ad allergie e all’asma.           Pediatrica Ospedale Pediatrico
                                  Secondo le autorità però “non bisogna cedere al panico…”                                “Bambin Gesù”, Roma);
                                                                                                                          Giovanni Cosimo Indirli
                                  Le mie due bambine Micol e Benedetta, rispettivamente di 13 e 11                  (Allergologia e Immunologia
                                                                                                                      Pediatrica U.O. di Pediatria
                                  anni, frequentano ormai da più di 5 anni, regolarmente per due volte                    Ospedale di Copertino,
                                  alla settimana dei corsi in piscina coperta. Ora sono delle brave nuo-                                  Lecce);
                                  tatrici, ma diventeranno anche delle asmatiche? Sono rimasta vera-                                 Ahmad Kantar
                                  mente impressionata, dopo aver letto queste informazioni… quale è                      (Istituto Pio XII, Misurina,
                                  il suo consiglio al riguardo?                                                                             Belluno);
                                  La ringrazio anticipatamento della risposta.                                                 Giancarlo Tancredi
                                  Eleonora Gorgati (una mamma preoccupata), Treviso.                                        (U.O.C. di Cardiologia
                                                                                                                           e Malattie Respiratorie,
                                                                                                                     Dipartimento di Pediatria “La
                                 La Commissione Asma della SIAIP risponde con questo CAT                           Sapienza”, Università di Roma)
                                 (Critically Appraised Topic):

                                 La domanda strutturata
                                 Nei bambini dell’età scolare (pazienti) aver frequentato regolarmente la pi-
                                 scina (intervento) aumenta il rischio di sviluppare asma bronchiale (esito)?

                                 LA STRATEGIA E GLI ESITI DELLA RICERCA
                                 In maniera indipendente due revisori utilizzando PubMed, il servizio gra-
                                 tuito Medline della National Library of Medicine ed Embase, hanno
                                 ricercato l’esistenza in letteratura di studi osservazionali che valutava-
                                 no la prevalenza di asma in bambini, frequentanti regolarmente le pi-

               28                Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica • 04/2008 • 28-39
C Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l'asma?
scine; sono state utilizzate le seguenti parole                       95% da 1.137 a 1.596). Inoltre in 226 bambi-

                                                                                                                             CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC
chiavi: swimming, pool, asthma, wheez*, re-                           ni del IV e V anno della scuola elementare
spiratory, allergy, chlorine, chlorinated, chlo-                      la CPA rappresentava un importante fattore
ramine, trichloramine, permeability.                                  predittivo di iperpermeabilità polmonare, di-
Limiti: all Child: 0-18 years. Periodo: dal 1966 al                   mostrata dall’aumento della concentrazione
15 aprile 2008.                                                       ematica di proteine dell’epitelio polmonare.
Sono state trovate 18 citazioni bibliografiche,                       Nel terzo gruppo di volontari sani (16 bam-
ma solo 4 studi osservazionali 2-5 soddisfa-                          bini e 13 adulti) le concentrazioni seriche di
cevano i nostri criteri di inclusione. Le carat-                      proteine polmonari SP-A e SP-B ed il rapporto
teristiche e i loro principali risultati vengono                      SP-B/ Clara (CC16) (espressione di un leaka-
riportati nella Tabella I. Le altre 14 voci sono                      ge di queste sostanze) risultavano elevate
state escluse perché si trattava di editoriali, re-                   già dopo 2 ore di permanenza in piscina, fa-
visioni narrative, case report. Uno studio non                        cendo ipotizzare un effetto dannoso cellulare
è stato preso in considerazione 6 perché mi-                          non solo cronico, ma anche acuto legato ai
surava come esito primario le modifiche dei                           derivati del cloro. Simili valori anomali (in me-
livelli serici di proteine polmonari, espressione                     dia + 20% rispetto a quelli normali) si possono
di integrità cellulare, in rapporto ai livelli di                     riscontrare ad esempio nei fumatori. Nel se-
ozono dell’aria, prima e dopo un esercizio fisi-                      condo trial 3 la CPA costituiva, in 341 bambini
co di due ore all’aria aperta in bambini “nuo-                        di età media 11 anni (il 12% erano stati dei
tatori” e “non nuotatori” e un altro 7, ecologico                     baby nuotatori), uno dei più importanti fattori
(l’unità osservata era l’intera popolazione) in                       di rischio (subito dopo l’atopia e la storia fa-
cui veniva messo in relazione il numero com-                          miliare di asma o di rinocongiuntivite allergi-
plessivo di piscine presenti in alcuni paesi                          ca) per il riscontro di valori elevati (> 30 ppb)
con la prevalenza di asma, wheezing, rinite                           di ossido nitrico esalato (eNO) [OR =1,30
allergica ed eczema.                                                  (IC 95% da 1,10 a 1,43)], indipendentemen-
                                                                      te dal livello delle immunoglobuline IgE, e di
Il commento                                                           prevalenza di asma totale [OR 1,79 (IC 95%
Tre studi osservazionali 2-4, condotti tutti quan-                    da 1,10 a 1,43)], in presenza di livelli di IgE >
ti dalla medesima équipe belga, forniscono                            100 kIU/l (nel sottogruppo con IgE < 100kIU/l
elementi a sostegno dell’ipotesi che esista                           gli OR non erano significativi); in altre paro-
una relazione fra frequentare regolarmente,                           le in tutti i bambini la frequenza cumulativa
nei primi anni di vita, le piscine coperte sotto-                     in piscina acquisita negli anni determinava
poste a disinfezione con prodotti derivati dal                        effetti infiammatori sull’epitelio polmonare,
cloro e la comparsa di asma bronchiale. A                             con un aumento dell’80% del rischio di svi-
seguito dei risultati ottenuti questo gruppo ha                       luppare asma (OR calcolati per ogni 100 ore
formulato “una teoria del cloro in piscina”, per                      di aumento della CPA), nei soggetti con co-
spiegare questo rapporto di causalità, che ri-                        stituzione atopica. Nel terzo studio 4 i bambini
portiamo in dettaglio nell’Appendice 1. In sin-                       che erano stati dei baby nuotatori (che cioè
tesi Bernard et al. nel loro primo trial 2 hanno                      avevano seguito regolari programmi di nuoto
valutato 3 diversi gruppi di pazienti: esaminan-                      in piscina ad un’età < 2 anni) dimostravano
do in maniera retrospettiva, mediante que-                            di avere, rispetto ai controlli, livelli ematici più
stionario, 1881 bambini dell’età di 7-14 anni,                        bassi di proteine marker di integrità dell’epi-
hanno riscontrato come la frequenza cumu-                             telio polmonare (proteine delle cellule Cla-
lativa in piscina “indoor” di questi scolari, ini-                    ra) ed avevano una probabilità circa 3 volte
ziata all’età di 6-8 anni nelle aree di Bruxells e                    maggiore di risultare positivi al test di bron-
a 2,5-6 anni in quelle rurali (CPA = Cumulative                       co ostruzione indotto dall’esercizio fisico. Il ri-
Pool Attendance, espressa in minuti/settima-                          schio di asma (diagnosticato da un medico
na per anno) fosse strettamente correlata, in                         + positività all’EIB – Exercise Induced Broncho-
maniera proporzionale, con la prevalenza di                           costriction test) diventava ancora superiore
asma bronchiale (definita come positività al                          (OR 6,99, IC 95% da 1,18 a 36,4) se i piccoli
test da sforzo o negatività dello stesso + riferi-                    venivano contemporaneamente esposti al
ta assunzione di farmaci per curare l’asma),                          fumo di tabacco passivo. Un quarto studio
con una Odds Ratio (OR) significativa per                             condotto dal gruppo padovano di Baraldi
caduta del PEF (picco di flusso espiratorio)                          et al 5 non ha trovato conferme sul rappor-
> 10% = 1347 (Intervalli di Confidenza – IC                           to piscina/asma, riportando come non fosse

Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?                          29
C Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l'asma?
stata riscontrata alcuna differenza statistica-              in piscina, abbia portato ad un aumento del
CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC

                                 mente significativa nei livelli di Ossido Nitrico            rischio di asma, mentre gli stessi autori ave-
                                 esalato in un gruppo di 100 bambini di età                   vano trovato in un trial precedente 11 addirit-
                                 media 9 anni, che frequentavano da almeno                    tura un effetto protettivo esercitato dal vivere
                                 6 mesi una piscina per almeno una volta alla                 in modo prolungato in case sottoposte più
                                 settimana (in media x 1,7 ore/wk) rispetto                   intensamente a sbiancamento con derivati
                                 ad altri 141 studenti, appartenenti alle stes-               del cloro (candeggina); i dati sarebbero stati
                                 se scuole, reclutati come controlli (in questo               poi presentati in maniera confusa, perché in
                                 caso non era stata considerata, a differenza                 una Tabella, la II dell’articolo originale, risulte-
                                 dei trial precedenti, la frequenza cumulativa                rebbero non significativi, mentre nella Figura
                                 in piscina a partire dalla prima infanzia).                  1 la significatività è solo di un sottogruppo,
                                                                                              quello con IgE elevato, di consistenza nume-
                                 Ma i dati forniti da Bernard et al. 2-4 dimostra-            rica troppo esigua (14 bambini) per trarre
                                 no con buona evidenza che esiste un rap-                     delle conclusioni definitive; e troppo poche
                                 porto fra la frequenza in piscina e lo svilup-               informazioni verrebbero fornite riguardo al-
                                 po di asma?                                                  l’incertezza della stima. È stato soprattutto
                                 In altre parole è possibile escludere l’esisten-             notato come in questo trial la prevalenza di
                                 za di “bias” che possono aver influenzato i                  asma totale o di asma diagnosticato da un
                                 risultati negli studi osservazionali relativi a              medico risultasse in realtà statisticamente as-
                                 questo argomento? Secondo alcuni ricer-                      sociata alla frequenza in piscina, solo se que-
                                 catori 8-10, che hanno inviato lettere di com-               sti parametri venivano considerati insieme al
                                 mento ai lavori di Bernard et al., questi trial              presentare livelli elevati di eNO: questo indice
                                 non sarebbero “robusti”, perché caratterizzati               può aumentare però per altri motivi al di là
                                 da distorsioni, tali da amplificare eccessiva-               dell’asma, come per fattori intercorrenti (infe-
                                 mente l’associazione trovata: nel primo trial 2              zioni virali, sinusite ecc), che non sono stati
                                 l’analisi di regressione logistica adottata (si              presi in considerazione dal questionario di
                                 tratta di una generalizzazione del test del                  Bernard et al. In più lo studio è stato condotto
                                 Chi-quadrato volto ad esaminare la relazio-                  proprio durante il periodo invernale durante il
                                 ne di una variabile dipendente binaria con                   quale sono comuni le infezioni virali delle vie
                                 una o più variabili indipendenti che posso-                  respiratorie; infine alcuni di questi bambini a
                                 no essere binarie, categoriche o continue)                   causa della loro asma assumevano steroidi
                                 non sarebbe appropriata 8, perché condotta                   inalatori, che sono in grado di ridurre marca-
                                 come se ci fossero state 1881 osservazioni in-               tamente l’eNO: questo potrebbe aver rappre-
                                 dipendenti di asma e di frequenza in piscina,                sentato un ulteriore fattore confondente.
                                 mentre nella realtà esistevano dei “cluster” di              Il terzo studio 4 presenterebbe secondo quan-
                                 asma a seconda delle scuole considerate,                     to sostenuto da alcuni 10, problemi epidemio-
                                 che potevano, a causa di questa aggrega-                     logici e statistici e sarebbe stato pubblicato
                                 zione, aver determinato una sovrastima delle                 più per motivi politici che scientifici, per soste-
                                 misure osservate. Inoltre non sarebbe possibi-               nere le posizioni dell’American Academy of
                                 le, così come vengono presentati i dati al let-              Pediatrics, che è contraria all’insegnamento
                                 tore, distinguere il contributo alla prevalenza              del nuoto nei primi anni di vita, perché que-
                                 dell’asma legato alla frequenza in piscina da                st’abitudine darebbe al bambino e ai suoi
                                 quello dipendente dal fumo passivo e dalla                   genitori un eccessivo senso di sicurezza di
                                 presenza di animali in casa.Per il secondo trial 3           saper nuotare 12. Altri errori sarebbero dovuti
                                 sono state avanzate le seguenti critiche 9:                  al fatto che la numerosità campionaria era
                                 possibile esistenza di errori sistematici, come              troppo scarsa per arrivare a conclusioni defi-
                                 bias dei genitori nel ricordare il tempo passa-              nitive, al fatto che il confronto per essere cor-
                                 to dai figli in piscina (questa informazione era             retto sarebbe dovuto avvenire fra coloro che
                                 stata raccolta mediante questionari) o legati                avevano imparato a nuotare nei primi anni
                                 al fatto che aumentando sia la prevalenza                    e coloro che lo avevano fatto successiva-
                                 dell’asma sia la CPA con l’età del bambino,                  mente, al non aver preso in considerazione
                                 quest’ultima poteva rappresentare un fattore                 esiti “forti” come ospedalizzazione, visite al PS,
                                 confondente; è strano, si è obiettato poi, che               mortalità dovute all’asma e infine al non aver
                                 un occasionale contatto con prodotti di deri-                fornito sufficienti informazioni sulle abitudini
                                 vazione del cloro, come quello che si realizza               natatorie dei 298 controlli.

               30                                            Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?
C Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l'asma?
Per valutare i risultati di queste ricerche si                              tato a sovrastimare erroneamente questa

                                                                                                                                                        CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC
deve anche tener conto delle proprietà degli                                relazione di causa/effetto.
studi osservazionali in generale, dei loro pregi                          • Per trarre delle conclusioni definitive sarà
e dei loro limiti, caratteristiche che abbiamo                              necessario realizzare in futuro studi pro-
sintetizzato nell’Appendice 2.                                              spettici di buona numerosità campiona-
                                                                            ria, che tengano conto di tutti i possibili
I messaggi chiave e le conclusioni                                          fattori confondenti.
• 3 studi osservazionali condotti dallo stesso                            • Nell’attesa di avere risultati più “consisten-
   gruppo di ricerca suggeriscono l’ipotesi                                 ti” è opportuno mettere in atto tutte le pre-
   che frequentare regolarmente le piscine                                  cauzioni necessarie per evitare livelli di
   coperte nei primi anni di vita, in sinergia                              cloro elevati nelle piscine coperte (sistemi
   con altri fattori concomitanti (es. fumo                                 di aerazione efficienti, monitoraggio della
   passivo e costituzione atopica), sia asso-                               concentrazione di tricloramina, appropria-
   ciata a modifiche delle vie aeree che po-                                to riscaldamento dei locali, disponibilità di
   trebbero predisporre i bambini all’asma.                                 servizi igienici adeguati e obbligo di farsi
• Questi trial sono stati criticati, per la possi-                          la doccia prima del bagno per ridurre la
   bile presenza di “bias”, che avrebbero por-                              contaminazione organica, ecc.).

TAB. I.
Studi epidemiologici sui rischi di asma bronchiale associato ai prodotti della clorurazione in bambini che
frequentano abitualmente le piscine.

 Citazione    Genere di studio         Partecipanti                    Esiti valutati        Risultati                 Commenti
 Bernard et   3 Studi                  Area urbana (Bruxelles)/        I: prevalenza         I: la prevalenza tota-    L’analisi di regressione
 al. 2003 2   osservazionali: I        area rurale (Ardenne)           asma = positività     le dell’asma (5,5%-       logistica non sarebbe
              Studio: retrospettivo;   I Studio epidemiologico         al EIB test           30,5%,           media    appropriata a causa
              II e III Studio:         sulla relazione asma/fre-       (caduta PEF ≥         14,2%) corretta per       dell’aggregazione dei
              cross-sectional          quenza piscina (obbliga-        10% dopo corsa        l’altezza della pisci-    dati; con i dati presentati
                                       toria): 1881 studenti 7-14      libera per 6’)        na,l’esposizione agli     non sarebbe possibile
                                       anni di 15 scuole elemen-       + negatività al       animali e al fumo         distinguere il contributo
                                       tari (informazioni raccolte     test, ma riferita     era      direttamente     dato dalla frequenza
                                       mediante questionario); II      assunzione            correlata con la fre-     in piscina da quello
                                       Studio effetti cronici: 226     di farmaci            quenza cumulativa         del fumo e dell’avere
                                       bambini età media 10 anni       per asma; II,         in piscina (CPA): OR      animali in casa
                                       (8-12 anni) del IV e V anno     III: dosaggio         1.143. II: le concen-
                                       delle scuole elementari         proteine              trazioni SP-A e SP-B
                                       che frequentavano obbli-        polmonari             seriche erano diret-
                                       gatoriamente la piscina; III    Clara (CC16) e        tamente dipendenti
                                       Studio effetti acuti: 16 bam-   proteine A e B        dal CPA; III: riscontro
                                       bini 5-14 anni e 13 adulti      (SP-A e SP-B)         di innalzamento dei
                                       sani volontari (26-47 anni)     associate al          livelli serici di SP-A
                                       mentre erano in piscina per     surfactante           e SP-B e SP-B/CC16
                                       2 ore.                                                dopo 2 ore in pisci-
                                       Concentrazione ipoclorito/                            na (pattern analogo
                                       ac ipocloroso della piscina                           allo studio II)
                                       0,5-1,5 mg/l

 Bernard et   Studio                   Area urbana Bruxelles           Asma totale =         Prevalenza asma           Scarsa partecipazione
 al. 2006 3   osservazionale           341 bambini età media 11        positività all’EIB    totale 11,7%.             allo studio (52%).
              cross-sectional          anni (range: 10-13 anni)        test (riduzione       OR Asma totale (per       Rapporto inversamente
              Parte a                  di 10 Scuole elementari         del FEV1 > 20%        ogni 100 ore di           proporzionale
                                       (frequenza obbligatoria in      dopo 6’ di corsa      CPA)con IgE > 100         fra dosaggio IgE
                                       piscina in 7 scuole su 10).     libera) + test ne-    kIU/l = 1.79 (IC 95%      totali e CPA. Dati
                                       Informazioni raccolte           gativo ma asma        da 1.10 a 1.43).          del questionario
                                       mediante questionario.          diagnosticato da      OR NOe > 30 ppb           soggetti a errori di
                                       Concentrazione                  un medico. Livelli    (per ogni 100 ore         interpretazione e a bias
                                       tricloramina nell’aria della    di NOe. IgE speci-    CPA) = 1.30 (IC 95%       di ricordo. Possibili errori
                                       piscina 300-540 µgr/m3          fiche e totali. CPA   da 1.10 a 1.43).          sistematici
                                                                                                                                           (continua)

Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?                                                     31
(Tabella I segue)
CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC
                                  Bernard et         Studio                 Dei 341 soggetti dello            Dosaggio proteine      Nei baby nuotatori         Possibili bias di ricor-
                                  al. 2007 4         osservazionale         studio precedente è stato         polmonari Clara        vs. gli altri bambini:     do, scarsa numerosità
                                                     cross-sectional        confrontato il sottogruppo        (CC16) e protei-       significativa dimi-        campionaria. Nessuna
                                                     Parte b                di 43 bambini che avevano         na D associata al      nuizione dei livelli       informazione sull’attivi-
                                                                            partecipato ad un program-        surfactante (SP-D)     serici di CC16 e di        tà natatoria del gruppo
                                                                            ma di nuoto continuativo in       Rapporto CC16/         CC16/SP-D A.               controllo
                                                                            età < 2 anni vs. gli altri 298    SP-D.                  OR per EIB positivo =
                                                                            bambini (età media 11             Dosaggio IgE tota-     4.3 (IC95% da 1.1 a
                                                                            anni). Informazioni raccolte      li e specifiche.       17.2);
                                                                            mediante questionario.            Positività EIB test    OR non significativi
                                                                            Concentrazione triclorami-        = riduzione FEV1       per asma diagnosti-
                                                                            na nell’aria della piscina        > 15% dopo 6’          cato da un medico
                                                                            170-540 µgr/m3                    corsa libera

                                  Carraro et         Osservazionale,        Padova. 241 bambini età Livelli di eNO                   Nessuna differen-          È stata valutata la fre-
                                  al. 2006 5         cross-over             media 9 anni (range 7-10)                                za statisticamente         quenza in piscina negli
                                                                            delle scuole elementari;                                 significativa fra i 2      ultimi 6 mesi e non sulla
                                                                            100 frequentavano rego-                                  gruppi                     base delle frequenza cu-
                                                                            larmente le piscine (da al-                                                         mulativa nei primi anni
                                                                            meno 6 mesi X almeno 1                                                              di vita. Outcome princi-
                                                                            volta alla settimana), 141                                                          pale surrogato
                                                                            controlli
                                 CPA: Indice frequenza cumulativa in piscina : tempo speso dalla nascita settimanalmente in piscina (in minuti) X frequenza (settimanale X 1, ogni 2
                                 settimane X 0.5, ogni 30 gg X 0.25) X numero di anni.
                                 EIB: Exercise Induced Bronchocostriction.
                                 eNO: Ossido Nitrico esalato: considerato positivo > 30 ppb.
                                 OR: Odds Ratio.
                                 CC16: proteine seriche cellulari Clara; P-D: proteina D associata al surfactante. Valori diminuiti espressione di ridotta intergrità dell’epitelio polmonare.
                                 CC16/SP-D: marker permeabilità della barriera alveolo-capillare.
                                 SP-A e SP-B: proteine seriche A e B associate al surfactante alveolare, valori aumentati in caso di danno cellulare dei pneumociti tipi 2.

                                 FIG. 1.
                                 Principali ossidanti derivati dalla clorurazione presenti nell’aria e nell’acqua delle piscine all’aperto
                                 (outdoor) e in quelle coperte (indoor).

               32                                                          Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?
BIBLIOGRAFIA

                                                                                                      CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC
1
     http://www.sanihelp.it/news/scheda/33.html
     download effettuato il 13 marzo 2008.
2
     Bernard A, Carbonnelle S, Michel O, Higuet S, de
     Burbure C, Buchet JP, et al. Lung hypermeability
     and asthma prevalence in schoolchildren:
     unexpected associations with the attendance
     at indoor chlorinated swimming pools. Occup
     Environ Med 2003;60:385-94.
3
     Bernard A, Carbonnelle S, de Burbure C, Michel
     O, Nickmilder M. Chlorinated pool attendance,
     atopy, and the risk of asthma during childhood.
     Environ Health Perspec 2006;114:1567-73.
4
     Bernard A, Carbonnelle S, Dumont X, Nickmilder
     M. Infant swimming practice, pulmonary
     epithelium integrity and the risk of allergic
     and respiratory diseases later in childhood.
     Pediatrics 2007;119:1095-103.
5
     Carraro S, Pasquale MF, Da Frè M, Rusconi F,
     Bonetto G, Zanconato S, et al. Swimming pool
     attendance and exhaled nitric oxide in chil-
     dren. J Allergy Clin Immunol 2006;118:958-60.
6
     Lagerkvist BJ, Bernard A, Blomberg A, Bergstrom
     E. Pulmonary epithelial integrity in children:
     relationship to ambient ozone exposure and
     swimming pool attendance. Environ Health
     Perspect 2004; 112:1768-71.
7
     Nickmilder M, Bernard A. Ecological association
     between childhood asthma and available
     chlorinated swimming pools in Europe. Occup
     Environ Med 2007;64;37-46.
8
     Amstrong B, Strachan D. Asthma and swimming
     pools: statistical issues. Occup Environ Med
     2004;61:475.
9
     Eggleston PA. Chlorinated pools and the risk of
     asthma. Environ Health Perspect 2007;115;5:
     A240.
10
     Reich JD. Criticism of infant swimming
     practice is political, not scientific. Pediatrics
     2007;120:926-7.
11
     Nickmilder M, Carbonnelle S, Bernard A. House
     cleaning with chlorine bleach and the risks of
     allergic and respiratory diseases in children.
     Pediatr Allergy Immunol 2006;18:27-35.
12
     AAP. Committee on Sports Medicine and
     Fitness and Committee on Injury and Poison
     Prevention. Swimming programs for infants
     and toddlers. Pediatrics 2000;105:868-70.

Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?   33
L’IPOTESI DEL “CLORO IN PISCINA”
CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC

                                                                                                                                                      appendice 1
                                 Il cloro come disinfettante
                                 Il processo di clorurazione delle acque, intimamente correlato all’igiene dei
                                 nostri tempi, è considerato uno dei grandi traguardi di salute pubblica rag-
                                 giunti nel ventesimo secolo: nei paesi industrializzati infatti, si è arrivati all’era-
                                 dicazione di gravi malattie trasmissibili, come la febbre tifoide, il colera e la dis-
                                 senteria, proprio grazie all’introduzione di disinfettanti a base di cloro, utilizzati
                                 nella sanificazione dell’acqua potabile, nel trattamento dell’acqua a scopo ri-
                                 creazionale (piscina), nell’attività dell’industria alimentare e nella pulizia delle
                                 superfici degli edifici pubblici e delle case. Questo tipo di trattamento non solo
                                 è altamente efficace dal punto di vista germicida verso un’ampia varietà di
                                 micro-organismi, ma è anche di basso costo, facile da utilizzare e dotato di
                                 attività deodorante 1. Curiosamente l’acido ipocloroso, il biocida attivo che
                                 si forma durante la clorurazione delle acque, fa anche parte dell’arsenale
                                 di difesa del nostro sistema immunitario per combattere le infezioni: questo
                                 prodotto chimico rappresenta infatti una vera e propria arma prodotta dalle
                                 cellule specializzate (polimorfonucleati), perché è in grado di reagire con le
                                 amine cellulari creando ossidanti di lunga vita, le monocloramine, capaci
                                 di uccidere i batteri e a concentrazioni non tossiche di indurre una rapida
                                 reversibile rottura delle giunzioni cellulari degli strati epiteliali, che facilitereb-
                                 be la migrazione delle cellule infiammatorie attraverso le barriere epiteliali ed
                                 endoteliali 2 3.
                                 Il cloro come disinfettante ha però due importanti difetti 4: è un biocida aspeci-
                                 fico, capace di agire nel “mucchio”, per cui quando viene aggiunto all’acqua
                                 potabile o a quella ricreazionale, se ne deve attentamente monitorare la sua
                                 concentrazione; inoltre nell’acqua trasforma i contaminanti organici even-
                                 tualmente presenti nell’ambiente in una miscela di prodotti potenzialmente
                                 dannosi, che possono essere assorbiti attraverso l’inalazione, l’ingestione e la
                                 cute. La scoperta che alcuni di questi composti, i triclorometani, sono potenti
                                 mutageni ha portato ad effettuare anche ricerche sul rischio di cancro asso-
                                 ciato al consumo di acqua clorurata 5.

                                 I prodotti della clorurazione
                                 La clorurazione consiste nell’aggiunta di piccole quantità di cloro all’acqua,
                                 allo scopo di renderla sicura per il consumo umano, il bagno ed altre attività. Il
                                 cloro può essere versato come cloro gassoso (o dicloro) che si idrolizza quasi
                                 completamente in acido ipocloroso, ioni idrogeno e cloro o sotto forma di sali
                                 come calcio ipoclorito, litio ipoclorito (solido) o sodio ipoclorito (NaOCl, can-
                                 deggina). Tutti questi disinfettanti, definiti con il termine generico di cloro, una

                                 TAB. II.
                                 Prodotti derivati dalla clorurazione.

                                  Cloro libero o attivo Cloramine                 Prodotti inorganici Triclometani                       Acidi aloacetici
                                  Acido ipocloroso        Monocloramine           Bromato                  Cloroformio                   Acidomonocloro acetico
                                  Ipoclorito              Dicloramine             Clorato                  Dibromoclometano              Acido dicloroacetico
                                                          Tricloramine            Clorito                  Bromodiclorometano            Acido tricloroacetico

               34                              Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?
volta aggiunti all’acqua, rilasciano un potente ossidante, l’acido ipocloroso

                                                                                                                    CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC
appendice 1
              (HOCl), che essendo acido debole a pH 7,5, si dissocia reversibilmente in ioni
              ipoclorito (OCl-) e idrogeno (H+). Si ritiene che la carica negativa presente
              sullo ione ipoclorito ostacoli il suo passaggio attraverso le membrane batte-
              riche, così che il più attivo biocida capace di distruggere i componenti vitali
              dei microbi rimane l’acido ipocloroso. Quest’ultimo interreagisce nell’acqua
              con la materia inorganica e organica (portata ad esempio nelle piscine dagli
              stessi nuotatori con il sudore e le urine), formando una complessa miscela di
              prodotti della clorurazione (Tab. II), tra cui spiccano per importanza sostanze
              insolubili in acqua come la tricloramina, che viene immediatamente rilasciata
              nell’aria sovrastante (essa è responsabile dell’odore erroneamente imputato
              al cloro ed è particolarmente presente nelle piscine al coperto) e quelle solu-
              bili come le mono e dicloramine, che si possono ritrovare sia nell’acqua che
              nell’aria in forma di aerosol e che provocano irritazione agli occhi, alla pelle
              e alle vie aeree e che risultano maggiormente rappresentate nelle piscine
              all’aperto.

              I livelli di esposizione nelle piscine
              Gli ossidanti derivati dalla clorurazione si ritrovano dunque dentro l’acqua
              delle piscine e nell’aria immediatamente circostante in forma di gas e di ae-
              rosol a concentrazioni diverse, dipendenti da svariati fattori come la dose
              di cloro che è stata introdotta, la temperatura dell’aria, il tipo di ventilazione
              adottata nell’ambiente e anche il modo di nuotare. Livelli più elevati vengo-
              no raggiunti dalla tricloramina in fase gassosa (è uno degli inquinanti a cui
              siamo più esposti in assoluto, con concentrazioni che arrivano fino a 300-800
              ugr/m3) e dall’acido ipocloroso e dalle mono - dicloramine in forma di aerosol
              (Fig. 1). I nuotatori “competitivi” rappresentano la categoria a maggior rischio
              di inalare questi prodotti dannosi, perché quando la ventilazione polmonare
              supera nelle gare i 30 l/min, si assiste al passaggio da un tipo di respirazione
              esclusivamente nasale ad una mista nasale ed orale. In questo modo il filtro
              nasale viene bypassato dai prodotti di derivazione del cloro, che possono rag-
              giungere più profondamente le vie aeree inferiori. Fra i nuotatori “ricreazionali”
              i bambini più piccoli di 6-7 anni sono la categoria che inala maggiormente
              queste sostanze, perché costoro tendono a frequentare le piscine più piccole,
              più calde e meno profonde, che rappresentano zone a maggior inquinamen-
              to, rispetto alle piscine più ampie riservate agli adulti (si raggiungono concen-
              trazioni di tricloramina mediamente superiori del 50%). Inoltre molto tempo
              viene da loro dedicato a giocare ai bordi dell’acqua, proprio dove il cloro è
              più rappresentato.

              Il meccanismo con cui i prodotti della clorurazione favorirebbero la comparsa
              delle malattie allergiche
              Nella sensibilizzazione allergica, gli allergeni devono attraversare la barriera
              epiteliale per interagire con le cellule presentanti l’antigene (le cellule dendriti-
              che). Le strette giunzioni occludenti le vie paracellulari, vero e proprio ostacolo
              alla penetrazione degli allergeni, verrebbero però scompaginate dai prodotti
              derivati dalla clorurazione (soprattutto l’ipoclorito e i prodotti della clorurazione
              non volatili), con conseguente più facile contatto degli allergeni con le cellule
              dendritiche ed amplificazione della sensibilizzazione nel soggetto atopico 6. La
              tricloramina eserciterebbe poi un vero e proprio effetto tossico sulle vie aeree
              distali determinando un processo flogistico 7; inoltre le cellule epiteliali delle vie

              Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?   35
respiratorie sintetizzano in condizioni normali un gran numero di molecole con
CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC

                                                                                                                                                    appendice 1
                                 attività modulatrice sulla risposta infiammatoria ed allergica (citochine/che-
                                 mochine, fattori di crescita, fattori antiossidanti), la cui produzione risulterebbe
                                 sensibilmente ridotta in caso di lesioni derivate dal cloro 8. Tutti questi danni
                                 coadiuvati dall’azione di altri fattori come il fumo di sigaretta e l’inquinamento
                                 sarebbero in grado dunque di svolgere un’azione facilitante la sensibilizzazione
                                 allergica in soggetti geneticamente predisposti.

                                 Bibliografia
                                 1
                                     Rutala WA, Weber D. Uses of inorganic hypochlorite (bleach) in health-care facilities.
                                     Clin Microbiol Rev 1997;10:597-610.
                                 2
                                     Tatsumi T, Fliss H. Hypochlorous acid and chloramines increase endothelial perme-
                                     ability: possible involvement of cellular zinc. Am J Physiol 1994;267:H1597-1607.
                                 3
                                     Nakamura TY, Yamamoto I, Nishitani H, Matozaki T, Suzuki T, Wakabayashi S, et al. De-
                                     tachment of cultured cells from the substratum induced by the neutrophil-derived
                                     oxidant NH2CL: synergistic role of phosphotyrosine and intracellular Ca2+ concentra-
                                     tion. J Biol Chem 1995;131:509-24.
                                 4
                                     International Programme on Chemical Safety, Environmental Health Criteria 216. Disin-
                                     fectants and disinfectant by-products.Who 2000.
                                 5
                                     Wordl Health Organization. Guidelines for safe recreational waters. Volume 2. Swim-
                                     ming pools and similar recreational-water environments 2006, Geneva, Switzerland.
                                 6
                                     Zwick H, popp W, Budik G, Wanke T, Rauscher H. Increased sensitization to aeroaller-
                                     gens in competitive swimmers. Lung 1990;168:111-5.
                                 7
                                     Lagerkvist BJ, Bernard A, Blomberg A, Berstrom E. Pulmomary epithelial integrity in chil-
                                     dren: relationship to ambient ozone exposure and swimming poll attendance. Environ
                                     Health Perspect 2004;112:1767-72.
                                 8
                                     Takizawa H. Bronchial epithelial cells in allergic reactions. Curr Drug Targets Inflamm
                                     Allergy 2005;4:305-11.

               36                             Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?
GIOIE E DOLORI DEGLI STUDI OSSERVAZIONALI

                                                                                                                    CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC
appendice 2   Sono ricerche nelle quali gli investigatori, raccogliendo informazioni riguar-
              danti le misure di interesse senza esercitare alcuna influenza sugli eventi (es.
              inchieste mediante questionario, studi epidemiologici), cercano di valutare
              le possibili associazioni fra diversi fattori e sviluppo di una particolare ma-
              lattia o condizione (un esempio sono le relazioni fra fumo passivo e cancro
              polmonare, fra consumo di alcool e frequenza di suicidi). Ne esistono di tre
              tipi: lo studio caso-controllo, retrospettivo, in cui un numero di soggetti con la
              malattia in questione (i casi, ad esempio coloro che soffrono di asma bron-
              chiale) vengono identificati insieme ad un altro gruppo di soggetti che non
              hanno questa condizione (i controlli), confrontando la loro passata espo-
              sizione ad uno o più fattori di interesse (es. frequenza in piscina durante
              i primi anni di vita). Se i casi riportano una maggior frequenza rispetto ai
              controlli possiamo ipotizzare un rapporto fra l’esposizione e la malattia. Nello
              studio di coorte, viene invece identificato un gruppo, seguito poi in maniera
              prospettica per molti anni, registrandone la storia medica successiva e do-
              cumentando chi svilupperà quella particolare malattia. Nel terzo tipo, cross-
              sectional, le persone vengono investigate e le informazioni raccolte durante
              un’unica occasione.
              Ciascuno dei 3 diversi tipi di trial presenta lati positivi e negativi.

              LO STUDIO CASO-CONTROLLO
              Vantaggi: semplice, veloce e rapido.

              Svantaggi:
              Selezione dei controlli
              La principale difficoltà per realizzare un trial valido sta nel selezionare un ap-
              propriato gruppo di controllo. Per analogia con gli Studi Clinici Randomizzati,
              si desidera che i controlli siano il più simile possibile ai casi, fatta eccezione
              per il fatto che non abbiano la malattia in esame. Ottenere questa situazio-
              ne non è però facile. I soggetti che non presentano l’outcome di interesse,
              possono essere differenti in altri modi dai casi e in particolare possono esse-
              re atipici riguardo all’esposizione di interesse.
              Bias di selezione insorgono facilmente se i controlli non sono ben rappresen-
              tativi di coloro che sono a rischio della malattia in questione. Un buon esem-
              pio è rappresentato dagli studi caso controllo che investigano la possibile
              protezione esercitata dai FANS contro il cancro colon rettale. Supponiamo
              di aver identificato i casi nel momento in cui i pazienti vengono operati in
              ospedale per un cancro colon rettale. I controlli saranno altri pazienti rico-
              verati in ospedale per altre patologie; ma se i controlli vengono identificati
              in un reparto di reumatologia questa selezione distorcerà i risultati, perché i
              pazienti con artrite saranno con più probabilità esposti rispetto ai soggetti
              della comunità a questo tipo di trattamento, riducendo così inevitabilmente
              la stima dell’associazione fra questi farmaci e il cancro colon rettale.

              Selezioni dei casi, errori nel ricordare gli avvenimenti passati nei 2 gruppi,
              bias di accertamento (i 2 gruppi possono essere stati sottoposti a visite e
              prelievi con frequenza differente).

              Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?   37
LO STUDIO DI COORTE
CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC

                                                                                                                                                  appendice 2
                                 Vantaggi: è il metodo di scelta per uno studio osservazionale.

                                 Svantaggi: poiché si devono seguire i pazienti fino a che non compaia la
                                 malattia di interesse, questo genere di studio necessita di molto tempo e
                                 denaro e non è adatto per studiare malattie rare, perché richiederebbe il
                                 reclutamento di un numero enorme di persone.
                                 Selezione dei soggetti
                                 Negli studi di follow-up la probabilità che si verifichi l’evento di interesse
                                 può essere fortemente influenzata da come è stato ottenuto il campione.
                                 Ad esempio se valutiamo la frequenza di convulsioni non febbrili nella po-
                                 polazione infantile troveremo valori molto differenti di ricorrenza dell’esito a
                                 seconda del gruppo che abbiamo scelto di includere (coorte di bambini
                                 nati in un determinato periodo in un ospedale specializzato, dove nascono
                                 grossi prematuri o in uno di periferia, ecc.).
                                 Perdite al follow-up
                                 Uno dei problemi più seri è dovuto al fatto che nel tempo una parte dei
                                 soggetti seguiti viene a perdersi, o perché ha cambiato residenza o perché
                                 non vuole più essere controllato, riducendo così il numero di informazioni di-
                                 sponibili ed indebolendo le conclusioni. La principale preoccupazione è poi
                                 quella che le perdite possano essere in qualche modo correlate con l’esito
                                 di interesse.
                                 Modifiche nell’abitudine dei soggetti (e quindi nell’esposizione al rischio)

                                 LO STUDIO CROSS-SECTIONAL
                                 Vantaggi: non presentano il problema di subire perdite al follow-up

                                 Svantaggi:
                                 Difficoltà nel selezionare il campione più adatto
                                 È possibile estrapolare e generalizzare i risultati ottenuti solo se i pazienti sono
                                 realmente rappresentativi.
                                 Problemi di partecipazione
                                 Spesso, specie se i questionari vengono inviati per posta, la non risposta
                                 può rappresentare un ostacolo. Coloro che non partecipano possono inoltre
                                 avere caratteristiche differenti da coloro che accettano di rispondere.
                                 Causa o effetto?
                                 Una difficoltà particolare presente negli studi cross-sectional, che ricercano
                                 associazioni con una malattia, riguarda la sequenza temporale fra il disor-
                                 dine di interesse e il possibile fattore di rischio. Per esempio se organizziamo
                                 uno studio sulla relazione fra impiego di lavoro e salute troveremo probabil-
                                 mente che i disoccupati hanno uno stato di salute peggiore di coloro che
                                 hanno un lavoro; potremmo concludere che essere senza lavoro conduca
                                 ad una salute peggiore, ma anche che la cattiva salute porti a perdere il
                                 lavoro. Poiché abbiamo raccolto entrambe le informazioni nello stesso mo-
                                 mento non possiamo definire una chiara inferenza di causalità.

               38                           Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?
Bibliografia essenziale

                                                                                                                    CAT CRITICALLY APPRAISED TOPIC
appendice 2
              Altman DG. Practical statistics for medical research. Chapman and Hall/CRC 1997.
              Grimes DA, Schulz KF. An overview of clinical research: the lay of the land. Lancet
                 2002;359:57-61.
              Grimes DA, Schulz KF. Cohort studies: matching towards outcomes. Lancet 2002;359:341-5
              Grimes DA, Schulz KF. Compared to what? Finding controls for case-control studies.
                 Lancet 2005;365:1429-33..
              Gurwitz JH, Sykora K, Mamdani M. Reader’s guide to critical appraisal of cohort studies:
                 1. Role and design. BMJ 2005;330:895-7.
              Mamdami M, Sykora K, Ping L. Reader’s guide to critical appraisal of cohort studies: 2.
                 Assessing potential for confounding. BMJ 2005;330:960-2.
              Normand ST, Sykora K, Ping L. Reader’s guide to critical appraisal of cohort studies: 3.
                 Analytical strategies to reduce confounding. BMJ 2005;330:1021-3.

              Frequentare regolarmente le piscine nei primi anni di vita aumenta il rischio di sviluppare l’asma?   39
Puoi anche leggere