Le macerie del ponte Morandi insieme a orti e serre, il Memoriale delle 43 vittime è un messaggio di speranza

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Le macerie del ponte Morandi insieme a orti e serre, il Memoriale delle 43 vittime è un messaggio di speranza
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     Le macerie del ponte Morandi insieme a orti e serre, il
     Memoriale delle 43 vittime è un messaggio di speranza
     di Giulia Mietta
     13 Agosto 2021 – 16:00

     Genova. Una casa delle famiglie, un cuore intimo dedicato esclusivamente a chi ha perso
     qualcuno nella tragedia di Ponte Morandi, e poi un museo della Memoria per visitatori
     da e fuori Genova, comprensibile anche ai bambini e ai ragazzi, una serra biodinamica
     che conterrà 43 specie di felci e palme – una per ogni persona che ha perso la vita – e
     poi orti botanici sull’argine del Polcevera, un giardino di fiori eduli e un giardino del mare,
     un bar e – in un secondo momento – anche una ludoteca.

     Il progetto del Memoriale 14.08.2018 è stato presentato nel pomeriggio, alla vigilia del
     terzo anniversario della tragedia, nel salone di rappresentanza di palazzo Tursi alla
     presenza del sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci, dell’architetto
     Stefano Boeri, capofila del gruppo che ha vinto il concorso due anni e mezzo fa per la
     progettazione del parco del Polcevera, gli assessori ai Lavori pubblici e urbanistica Pietro
     Piciocchi e Simonetta Cenci e ad alcuni esponenti del comitato Ricordo vittime ponte
     Morandi, Barbara Bianco, compagna del portuale Andrea Cerulli, e Paola Vicini, madre di
     Mirko, il lavoratore Amiu rimasto sotto le macerie.

     “Io spero che questo sia un museo della memoria ma anche un luogo aperto ai bambini e
     ai ragazzi, manager e politici di domani che, magari, osservando gli errori fatti nel
     passato non li ripeteranno nel futuro” è l’auspicio di Barbara Bianco.

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     Il memoriale, ricavato da un ex capannone dove al momento sono conservati i reperti
     in vista del processo, sarà uno spazio di 8000 metri quadri più 800 di serra
     bioclimatica, un edificio a zero emissioni, oltre a una fascia di orti. “Accanto a un luogo
     dove meditare e capire come questa tragedia poteva essere evitata abbiamo voluto fare la
     scelta coraggiosa di accostare un luogo dove si pensa alla speranza e la rigenerazione,
     quindi la serra – ha spiegato l’architetto Boeri – per noi lavorare a questo progetto è
     stata un’esperienza totalizzante, in cui siamo entrati in punta di piedi, e in costante
     collaborazione con i familiari delle vittime”.

     Domani, sabato 14 agosto, alle 9.45 il via ai lavori demolizione e analisi geologica
     propedeutici alla realizzazione del memoriale vero e proprio, per il quale bisognerà
     attendere che procura dissequestri il capannone (l’amministrazione spera entro
     ottobre ma non c’è ancora una data certa). Da quel momento saranno necessari 18 mesi
     di cantiere.

     “In questi tre anni ci siamo rimboccati le maniche per arrivare a questo momento – le
     parole del sindaco Marco Bucci – il memoriale sarà un luogo emozionante che renderà
     perenne il ricordo di quanto accaduto e costituirà un tassello fondamentale nella
     realizzazione del Parco del Ponte, progetto che riqualificherà totalmente aree importanti
     per tre Municipi della città”.

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     “Dovremo poi ragionare su chi dovrà gestire questi spazi – ha aggiunto Bucci – e lo
     vogliamo fare insieme ai familiari, ai quali dico che Genova non dimenticherà mai di
     quanto accaduto e lo terrà sempre ben presente riprogettando i quartieri attorno al ponte,
     1 milione e 250 metri quadri che saranno rivitalizzati a beneficio della città”.

     Il memoriale rientra nel progetto del cerchio rosso e del Parco del Polcevera che,
     ultimamente, potrebbe comprendere anche l’ex gasometro sulla collina di Coronata.
     “Il sindaco vuole trovare il modo di recuperarlo – ha affermato l’assessore all’Urbanistica
     Simonetta Cenci – ora dobbiamo decidere come con la Soprintedenza e gli architetti”.

     Il Memoriale 14.08.18.
     Luogo di rispetto e di sosta, di memoria, di testimonianza e di denuncia, il Memoriale
     14.08.2018 ed i limitrofi Giardini dell’Argine del Polcevera saranno realizzati nei pressi
     dell’ex pila 9 del ponte Morandi, posizione emblematica in ricordo della tragedia del 14
     agosto 2018.

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     Il Memoriale 14.08.2018 è stato interpretato dai progettisti come un luogo di lutto e
     insieme di speranza, composto di spazi sia privati che collettivi, e in particolare: la Casa
     delle Famiglie, dedicata ai familiari delle vittime del crollo del Ponte Morandi; il Museo
     della Memoria, luogo di ricordo, documentazione e denuncia pubblica; la Serra
     Bioclimatica, spazio botanico di rigenerazione; il Bar/Punto di incontro che concluderà il
     percorso dei visitatori. I Giardini sono immaginati anch’essi come una sequenza di
     ambienti tematici sono in dialogo costante con le architetture: un rapporto di continuità
     tra interno ed esterno come accade tra la Serra Bioclimatica e il Giardino del Mare e tra la
     Casa delle Famiglie e il giardino a loro riservato.

     La prima parte a nord del Memoriale 14.8.2018, quella destinata alla Casa delle Famiglie e
     al Museo della Memoria, sarà ospitata all’interno di un edificio industriale recuperato
     (unica porzione mantenuta integralmente del complesso ex Amiu Bonifiche). Le due parti
     più a sud – che ospiteranno la Serra Bioclimatica e il Bar/Punto di incontro – saranno
     contenute entro una nuova architettura che prolungherà la sagoma del manufatto
     esistente, cambiando pelle e materiali di rivestimento.

     Le demolizioni permetteranno di liberare il manufatto ex Amiu sul fronte ovest e sud. La
     facciata ovest dell’edificio esistente, ritmata da ampie arcate, avrà vetrate incorniciate da
     leggere imbotti in legno sul lato verso i giardini. Il manufatto si vestirà di una nuova pelle
     in moduli ceramici leggermente prismatici, capace di avvolgere nella sua integrità il
     volume dell’edificio esistente e parte di quello nuovo sul lato sud.

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     Lo spazio del Museo sarà scandito dal passo delle capriate Polanceau sovrastanti, oggetto
     di un attento risanamento strutturale conservativo, fino alla soglia verso la serra. Gli spazi
     interni, tra loro indipendenti ma interconnessi, seguiranno la sequenza ritmata delle dieci
     campate dell’edificio industriale: le prime due saranno riservate alla Casa delle Famiglie,
     le restanti otto al Museo della Memoria. Un mezzanino, che traguarda dal museo verso la
     serra e collocato al di sopra della Casa delle Famiglie, accoglierà una piccola sala
     conferenze e rappresenterà il punto di incontro tra i familiari delle vittime e i fruitori del
     museo.

     La Casa delle famiglie, il Museo della Memoria e la Serra Bioclimatica
     La prima parte del Memoriale 14.08.2018 sarà dedicata ai parenti delle vittime: una Casa
     delle Famiglie, spazio privato e raccolto, accessibile tramite un ingresso riservato su via
     Campi.
     La parte centrale del Memoriale sarà invece occupata dal Museo della Memoria. Lo spazio
     espositivo del Museo della Memoria si presterà ad ospitare un percorso lineare – condiviso
     con il Comitato dei familiari delle vittime – lungo il quale si snoderanno materiali video e
     audio di documentazione, testimonianze, memorie e una parte delle macerie del Ponte
     Morandi.

     Il percorso del Museo proporrà al visitatore una narrazione attraverso cinque
     principali stanze tematiche: “Il Ponte Morandi e le infrastrutture della modernizzazione
     italiana”, dedicata alla vicenda di costruzione del Ponte Morandi; “14.08.18: il crollo, la
     tragedia e i soccorsi”, dedicata alle ore drammatiche del collasso del Ponte, alle sue
     vittime e ai soccorsi; “La reazione dei media e della cultura nel mondo”, che presenterà
     una selezione delle reazioni nel mondo alla tragedia e le sue diverse interpretazioni
     giornalistiche, politiche e culturali; “Le comunità locali: il dramma, la ricostruzione e il
     processo di rigenerazione della valle e del quartiere”, che racconterà della difficile sfida di

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     una normalità da riconquistare; “L’inchiesta, il processo e le responsabilità”, che
     registrerà fedelmente l’evoluzione della vicenda giudiziaria.

     A conclusione del Museo, una parete vetrata, a tutta altezza, garantirà la continuità del
     percorso entro la nuova architettura realizzata in continuità con l’edificio esistente che
     introdurrà alla Serra Bioclimatica che conterrà una collezione storica di felci arboree e
     palme dell’Orto botanico di Genova. La Serra Bioclimatica – naturale continuazione
     della sagoma dell’edificio esistente – ospiterà al suo interno 43 specie tra felci
     arboree e palme, in un omaggio silenzioso al ricordo delle vittime di una tragedia
     inaccettabile. La serra sarà un edificio luminoso e leggero, a zero emissioni, contenente un
     paesaggio composto di percorsi e natura vivente in cui i visitatori potranno immergersi
     assaporando la complessità del territorio ligure e la sua storia. A nodo di connessione tra
     la serra ed il Giardino del Mare, un bar e spazio di ascolto con un dehor rivolto verso i
     giardini.

     I Giardini dell’Argine del Polcevera
     Ideati come un percorso espositivo di fiori e piante in rapporto di continuità tra esterno ed
     interno, i Giardini dell’Argine del Polcevera – in cui il Memoriale si inserisce –
     includono ampie porzioni di natura, in una sequenza di spazi dai diversi accenti che
     compongono la narrativa del progetto: stanze verdi intime e raccolte tra alte siepi,
     Giardini Eduli con alberi da fiore, da frutto ed essenze profumate, e Giardini delle felci,
     che accolgono le felci autoctone come simbolo della biodiversità tipica dell’intera valle.
     All’estremo opposto dell’area, i Giardini del mare, progettati come una progressione di
     spazi naturali e minerali, includono al loro interno: la Pergola dei profumi, il Giardino
     dell’infanzia e il Giardino dello sport.

     I Giardini del mare espongono su un tappeto di ghiaia una serie di essenze dalle sfumature
     dei blu ed una superficie circolare che sfuma la definizione tra il dentro ed il fuori della
     Serra Bioclimatica. La Pergola dei profumi dialoga con il muro storico adiacente la
     ferrovia, e crea uno spazio di permanenza protetto dall’ombra. Il Giardino dell’infanzia
     raccoglie giochi dalle forme di animali marini su cerchi colorati. Infine, il Giardino dello
     sport crea uno spazio libero dedicato al movimento delimitato da superfici verticali a
     specchio che moltiplicano il giardino del mare all’infinito.

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