Le lingue nell'istruzione secondaria - Eurydice Indire
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Le lingue nell’istruzione secondaria Una panoramica delle prove nazionali in Europa 2014/15 Rapporto Eurydice Istruzione e formazione
Le lingue nell’istruzione secondaria Una panoramica delle prove nazionali in Europa 2014/15 Rapporto Eurydice Istruzione e formazione
Questo documento è pubblicato dall’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA, Education and Youth Policy Analysis). Si prega di citare questa pubblicazione nel seguente modo: Commissione europea/EACEA/Eurydice, 2015. Le lingue nell’istruzione secondaria: una panoramica delle prove nazionali in Europa – 2014/15. Rapporto Eurydice. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea. PDF ISBN 978-92-9492-087-4 doi: 10.2797/57608 EC-01-15-598-IT-N Questo documento è disponibile anche su Internet (http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice). Testo completato nel settembre 2015. © Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura, 2015. La riproduzione è autorizzata solo se la fonte è citata in modo esauriente e completo. Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura Education and Youth Policy Analysis Avenue du Bourget 1 (BOU2 – Unit A7) B-1049 Bruxelles Tel. +32 2 299 50 58 Fax +32 2 292 19 71 E-mail: eacea-eurydice@ec.europa.eu Sito Internet: http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/
INDICE Indice delle Figure 4 Principali risultati 5 Introduzione 9 Le lingue nell'istruzione secondaria: una panoramica delle prove nazionali in Europa – 2014/15 13 Negli ultimi 20 anni le prove nazionali di lingue straniere sono diventate sempre più importanti in Europa 13 La maggioranza dei paesi organizza prove nazionali di lingue a livello secondario sia inferiore che superiore 15 La maggior parte delle prove nazionali di lingue sono "ad alta posta in gioco" 16 I risultati delle prove "ad alta posta in gioco" sono spesso usati come base per la certificazione 17 I risultati della metà delle prove di lingue "a bassa posta in gioco" sono usati sia a livello scolastico sia a livello di sistema di istruzione 19 La maggioranza delle prove di lingue si svolge al termine di un livello di istruzione 21 Circa due terzi di tutte le prove nazionali di lingue sono rivolti a tutti gli studenti, ma solo circa la metà sono obbligatorie 22 Quasi tutti i paesi hanno sviluppato almeno una prova nazionale in lingua inglese a livello secondario 27 Quasi la metà delle prove nazionali di lingue somministrate in Europa valutano tutte le quattro competenze principali 29 Nella maggior parte dei paesi, tutte le prove nazionali sono correlate alla scala del QCER 31 Nell’istruzione secondaria inferiore, A2 e B1 sono i livelli del QCER più alti testati nella maggioranza delle prove nazionali 33 Nell'istruzione secondaria superiore la maggioranza delle prove nazionali non supera il livello B2 35 Delle prove nazionali correlate al QCER, circa la metà ne utilizza i relativi livelli per la valutazione delle competenze degli studenti 37 Le prove che hanno un impatto sulla progressione degli studenti sono per lo più corrette esternamente 38 Le prove "a bassa posta in gioco" usate solo a livello scolastico sono spesso corrette internamente 43 Riferimenti bibliografici 47 Glossario 47 Allegato 51 Ringraziamenti 59 3
INDICE DELLE FIGURE Figura 1: Anno della prima introduzione di una prova nazionale di lingue, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 14 Figura 2: Numero di anni scolastici nei quali diverse prove nazionali di lingue sono somministrate ai livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 15 Figura 3: Distribuzione delle prove "ad alta posta in gioco" e a "bassa posta in gioco" nei vari paesi, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 16 Figura 4: Uso dei risultati delle prove nazionali di lingue "ad alta posta in gioco" con riferimento alla progressione degli studenti, livelli ISCED 2 e/o 3, 2014/15 18 Figura 5: Principali usi dei risultati delle prove nazionali di lingue "a bassa posta in gioco", livelli ISCED 2 e/o 3, 2014/15 20 Figura 6: Momenti di somministrazione delle prove nazionali di lingue ai livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 22 Figura 7: Numero di prove e popolazione studentesca testata, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 26 Figura 8: Numero di lingue valutate attraverso prove nazionali, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 28 Figure 9: Paesi con almeno una prova nazionale di lingue a livello ISCED 2 o ISCED 3 su tutte e quattro le competenze, 2014/2015 30 Figura 10: Prove nazionali correlate ai livelli QCER, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 32 Figura 11: Livelli QCER coperti dalle prove nazionali al livello ISCED 2, 2014/15 34 Figura 12: Livelli QCER coperti dalle prove nazionali al livello ISCED 3, 2014/15 36 Figura 13: Uso dei livelli QCER per valutare le performance degli studenti nelle prove nazionali, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 37 Figura 14: Correzione delle prove nazionali scritte di lingue "ad alta posta in gioco" per studenti, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 40 Figura 15: Correzione delle prove nazionali scritte di lingue "a bassa posta in gioco" per studenti, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 43 Tabella 1: Prove nazionali di lingue per paese, con il loro nome in italiano e nella lingua originale, e gli anni scolastici in cui vengono somministrati, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 49 Tabella 2: Uso delle prove nazionali di lingue "ad alta posta in gioco" con riferimento alla progressione degli studenti, livelli ISCED 2 e/o 3, 2014/15 53 Tabella 3: Principali obietivi delle prove nazionali di lingue "a bassa posta in gioco", livelli ISCED 2 e 3 55 4
PRINCIP ALI RISULTATI L'obiettivo principale di questo rapporto è quello di fornire un’immaginechiara dei sistemi delle attuali prove nazionali di lingue nei paesi europei. Le prove nazionali sono definite come test/esami standardizzati fissati dalle autorità pubbliche a livello centrale ed eseguiti sotto la loro responsabilità. Sono considerate tutte le lingue ad eccezione delle lingue di insegnamento, le lingue regionali e le lingue antiche. Nella maggior parte dei casi, le lingue osservate sono considerate come lingue straniere nei curricoli nazionali (vedi l’Introduzione per maggiore precisione). Attualmente sono ampiamente condivisi in Europa l'importanza dell'insegnamento delle lingue straniere a livello scolastico e al di fuori della scuola e il ruolo della valutazione per migliorare l'insegnamento delle lingue straniere e il loro apprendimento. La crescita di questi temi nell'agenda politica europea è all’origine del lancio di questo studio Eurydice. Lo studio Prove nazionali di valutazione degli alunni in Europa: obiettivi, organizzazione e uso dei risultati pubblicato da Eurydice nel 2009 ha evidenziato un aumento del numero delle prove nazionali, in tutte le materie, in particolare dagli anni Novanta. Questo rapporto, che si concentra sulle prove nazionali di lingue, rivela anche un aumento del numero delle prove nazionali negli ultimi decenni, soprattutto negli anni 2000 (vedi Figura 1). Tutti i sistemi di istruzione presi in esame nel presente studio attualmente hanno, o hanno avuto di recente almeno una volta nel corso dell'istruzione secondaria, prove nazionali per alcuni o per tutti gli studenti. Molte iniziative e riforme nel campo dell'insegnamento delle lingue straniere sono state introdotte sia a livello europeo che nazionale nel corso del primo decennio del secolo. Nel 2001, che è stato l'anno europeo delle lingue, il Consiglio d'Europa ha pubblicato il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER); nel 2002, i capi di Stato e di governo dell'Unione europea hanno chiesto l'istituzione di un indicatore delle competenze linguistiche, che ha segnato l'inizio delle discussioni sull’Indagine europea sulle competenze linguistiche. Questa indagine è stata infine realizzata nel 2011. A livello nazionale, come dimostrato da numerose pubblicazioni di Eurydice (EACEA/Eurydice, 2012a), molti paesi/regioni hanno anticipato l'inizio dell'insegnamento delle lingue straniere a uno stadio più precoce dell'istruzione primaria. Questi sviluppi nella politica di insegnamento delle lingue straniere hanno avuto luogo nel più ampio contesto di una domanda crescente di politiche basate su dati concreti e di responsabilità nella fornitura dei servizi pubblici, e questo può spiegare l’incremento di nuove prove nazionali di lingue negli anni 2000. Le caratteristiche delle prove nazionali sono davvero concepite sulla base degli obiettivi delle prove stesse. Per esempio, le prove nazionali con obiettivi di certificazione hanno maggiori probabilità di essere somministrate al termine di un livello o di un ciclo, e testano una gamma relativamente ampia di lingue e di studenti, mentre quelle i cui risultati sono utilizzati principalmente per monitorare i sistemi di istruzione possono essere solo a campione e riguardare la lingua o le lingue più comunemente imparate. Nella stragrande maggioranza dei casi, le prove nazionali in Europa servono a vari scopi. Tuttavia, esse possono essere classificate in base al loro obiettivo principale come appartenente ad una di queste due categorie: prove “ad alta posta in gioco” e “a bassa posta in gioco”. Le prove “ad alta posta in gioco” hanno lo scopo di riassumere i risultati degli studenti alla fine di un anno scolastico o di una ciclo/livello educativo e spesso precedono la presa di decisioni formali sulla progressione degli studenti. Oltre al Belgio (Comunità tedesca e Comunità fiamminga), la Germania, la Spagna, l’Islanda e il Liechtenstein, tutti i paesi hanno almeno una prova “ad alta posta in gioco” nel livello secondario (vedi Figura 3). Nella maggior parte dei paesi con prove “ad alta posta in gioco”, questi test si svolgono nell’istruzione secondaria superiore e sono utilizzati a fini di certificazione. In circa la metà di questi paesi, vengono utilizzati anche per selezionare gli studenti nell’ammissione agli 5
L e l i n g u e n e l l ' i s t r u z i o n e s e c o n d a r i a : u n a p a n o r a m i c a d e l l e p r o v e n a z i o n a l i i n E u ro p a – 2 0 1 4 / 1 5 istituti o ai corsi di istruzione superiore. Infine, una minoranza di paesi con prove “ad alta posta in gioco” li utilizza per orientare gli studenti nei livelli secondari inferiore e superiore (vedi Figura 4). L'obiettivo principale delle prove “a bassa posta in gioco” è quello di valutare le performance del sistema educativo nel suo insieme, o delle scuole e/o dei singoli studenti, per migliorare i metodi didattici. Poco più della metà dei paesi /regioni hanno questo tipo di prove “a bassa posta in gioco”; in poco più di tre quarti di questi (vedi Figura 3), le prove si svolgono solo nell'istruzione secondaria inferiore. In una dozzina di paesi, i principali utilizzatori dei risultati delle prove sono i soggetti interessati sia a livello scolastico (per esempio docenti, studenti e genitori) che a livello nazionale/regionale (soprattutto i politici). Tuttavia, i risultati delle prove vengono utilizzati solo dai soggeti interessati delle scuole in Danimarca, Germania (“prove di comparazione/valutazioni di apprendimento – (VERA)”), Lituania, Lussemburgo (“test nazionali”), Malta, Romania e Liechtenstein (“Test computerizzato di tipo adattivo”) o dai responsabili politici a livello nazionale in Belgio (Comunità tedesca), Bulgaria, Francia, Lussemburgo (“Test standardizzati”) e Islanda. In altre parole, in quest'ultimo caso, i risultati del test non sono comunicati ai docenti e/o agli studenti. La stragrande maggioranza dei paesi/regioni predispone le prove nazionali per valutare le competenze linguistiche in più anni dell'istruzione secondaria. La maggior parte lo fa sia a livello secondario inferiore che superiore (vedi Figura 2). Inoltre, la maggior parte delle prove sono somministrate alla fine di un livello o alla fine dell'istruzione obbligatoria. Come previsto, la maggior parte delle prove “ad alta posta in gioco” è organizzata al termine di un livello di istruzione o alla fine della scuola dell'obbligo. Per quanto riguarda le prove “a bassa posta in gioco”, il quadro è più variegato: laddove servono solo al monitoraggio del sistema educativo nel suo insieme, le prove sono quasi tutte somministrate alla fine di un livello di istruzione o alla fine della scuola dell'obbligo. Per le restanti prove “a bassa posta in gioco”, finalizzate a migliorare l’insegnamento e l'apprendimento delle scuole e/o dei singoli studenti, o a combinare questi scopi con il monitoraggio a livello di sistema, vengono somministrate un po' più spesso nel corso di un livello di istruzione (vedi Figura 6). Circa due terzi di tutte le prove nazionali considerate si rivolgono a tutti gli studenti di uno specifico anno dell’istruzione generale e/o della formazione professionale. Circa la metà di questi test, tuttavia, non è necessariamente obbligatoria per tutti gli studenti. Facoltative sono tutte le prove “ad alta posta in gioco”, tranne in Lussemburgo (“Prove nazionali” somministrate in inglese, francese o tedesco a studenti dell'istruzione secondaria inferiore generale), Lituania (“Test standardizzato di lingua straniera') e Montenegro (Valutazione di conoscenze alla fine del terzo ciclo). Otto paesi/regioni hanno sviluppato prove nazionali a campione (Belgio – Comunità tedesca e fiamminga – Repubblica Ceca, Germania, Francia, Slovenia, Finlandia e Norvegia). In altri due (Spagna e Austria), alcune prove nazionali vengono somministrate a campione, a seconda delle competenze esaminate (vedi Figura 7). Tutti i paesi/regioni, ad eccezione del Belgio (Comunità tedesca e fiamminga), hanno almeno una prova nazionale per valutare le competenze degli studenti in lingua inglese. Ciò riflette la particolare posizione della lingua inglese nei curricoli nazionali e scolastici (EACEA/Eurydice, 2012b). Infatti è di gran lunga la lingua straniera più studiata e, in alcuni casi, è materia obbligatoria. Le competenze degli studenti nelle altre lingue straniere più studiate, come francese, tedesco, spagnolo, italiano e russo, sono anch’esse molto spesso valutate attraverso prove nazionali in tutta Europa. Anche considerazioni politiche, storiche e/o geografiche devono essere prese in esame per spiegare il motivo per cui alcuni paesi/regioni hanno sviluppato prove in alcune lingue normalmente meno studiate in Europa. Polonia e Norvegia, per esempio, hanno prove di valutazione (rispettivamente in ucraino e finlandese) nelle lingue nazionali dei loro paesi vicini. Circa la metà dei paesi/regioni hanno prove di valutazione in più di cinque lingue. Nella maggior parte dei casi, questi test si svolgono a livello secondario superiore. Alcuni paesi (Irlanda, Francia, Regno Unito – Inghilterra, Galles e Irlanda del 6
Principali risultati Nord – e Norvegia) hanno prove nazionali in un numero molto elevato di lingue (rispettivamente 23, 47, 20 e 39), (vedi Figura 8). Uno degli obiettivi centrali dell’insegnamento delle lingue straniere è l'acquisizione delle quattro principali abilità di comunicazione: comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta. Quasi la metà delle prove nazionali in lingue in Europa valuta tutte e quattro le abilità. Come previsto, dati gli obiettivi specifici nel valutare la capacità di espressione orale, in particolare attraverso prove nazionali, quest’ultima risulta la competenza linguistica meno valutata. Tuttavia, nove paesi (Bulgaria, Danimarca, Italia, Paesi Bassi, Austria, Slovenia, Slovacchia, Regno Unito e Norvegia) hanno una o più prove nazionali in cui la parte dedicata all’espressione orale è organizzata a livello locale (vedi Figura 9). Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER) pubblicato dal Consiglio d'Europa nel 2001 sembra aver avuto un impatto importante sulle prove nazionali di tutta Europa dato che un po' più della metà di tutte le prove nazionali si riferisce alla scala di sei livelli messa a punto dal QCER. In altre parole, poco più della metà di tutte le prove nazionali in Europa presentaelementi dellaprova collegati a uno o più dei sei livelli di competenza definiti dal QCER (vedi Figura 10). Questi sei livelli di competenza si riferiscono all’utilizzatore elementare (A1 e A2), all’utilizzatore indipendente (B1 e B2) e all’utilizzatore avanzato (C1 e C2). A livello secondario inferiore, A2 e B1 sono i livelli massimi fissati per la maggior parte delle prove nazionali (vedi Figura 11). A livello secondario superiore, B2 è il più alto livello fissato nella maggior parte delle prove nazionali (vedi Figura 12). I livelli del QCER, tuttavia, non sono così largamente utilizzati per la valutazione delle competenze degli studenti; solo la metà delle prove legate ai livelli QCER usa la scala a questo preciso scopo (vedi Figura 13). Affinché i risultati delle prove nazionali siano comparabili, le procedure per l’attribuzione di voti devono essere affidabili e coerenti. Le prove possono essere valutate internamente, per esempio da insegnanti che lavorano nelle scuole in cui si svolgono le prove nazionali, o esternamente, vale a dire da insegnanti o altro personale esterno alle scuole in cui vengono effettuate le prove, o mediante strumenti di lettura ottica. Siano essi interni o esterni, la maggior parte dei valutatori riceve una formazione specifica o ha a disposizione linee guida per l’attribuzione dei punteggi al fine di svolgere correttamente questo lavoro. Ventidue paesi o regioni prevedono una correzione completamente esterna delle parti scritte delle prove nazionali di lingue “ad alta posta in gioco” (vedi Figura 14). Inoltre, in altri quattro paesi, la correzione è esterna per alcune delle prove nazionali di lingue organizzate. Nel resto dei paesi o regioni, la correzione è sia condivisa tra i valutatori interni ed esterni, sia completamente interna. Per quanto riguarda le parti delle prove “ad alta posta in gioco” che valutano le competenze orali, la loro valutazione è meno spesso centralizzata rispetto alle loro parti scritte. La maggior parte delle differenze nel modo in cui le prove “a bassa posta in gioco” vengono corrette sono legate ai loro scopi principali. La grande maggioranza delle prove il cui l’obiettivo è quello di monitorare l'intero sistema di istruzione sono corrette esternamente, e questo vale per tutte le competenze valutate. Gli unici paesi in cui le prove nazionali utilizzate per il monitoraggio del sistema educativo nel suo insieme sono corrette internamente sono Ungheria e Montenegro. Al contrario, la maggior parte delle prove “a bassa posta in gioco”, che hanno come scopo principale la valutazione di singole scuole, classi o studenti e non il monitoraggio del sistema educativo nel suo complesso, sono corrette internamente; le uniche eccezioni sono la Danimarca e il Liechtenstein (“Test computerizzato di tipo adattivo”), (vedi Figura 15). 7
INTRODUZIONE La valutazione nazionale delle competenze degli studenti ha acquistato importanza negli ultimi decenni (Commissione Europea/EACEA/Eurydice, 2009). Tradizionalmente, questo tipo di valutazione è stato utilizzato per riconoscere i risultati degli studenti e per rilasciare i certificati, ma più recentemente è diventato un importante strumento attraverso il quale i sistemi di istruzione vengono monitorati. Inoltre, i recenti sviluppi politici dell’Unione europea hanno generato un nuovo interesse nel settore dell'apprendimento delle lingue, e, più in particolare, nel campo della valutazione linguistica. In questo contesto, ottenere una chiara comprensione dei regimi delle prove nazionali di lingue e analizzare le loro caratteristiche principali è particolarmente utile in quanto fornisce una solida base per lo sviluppo di nuove politiche ed iniziative. Motivi della ricerca: il contesto politico Favorire l'apprendimento delle lingue tra i cittadini europei è da tempo un obiettivo per i responsabili politici a livello europeo. La diversità linguistica e culturale incorporata nel panorama europeo richiede la promozione dell'apprendimento delle lingue. La salvaguardia del ricco patrimonio europeo non è però l'unica preoccupazione. L'apprendimento delle lingue è oggi necessario per rendere l'Europa una realtà viva e concreta per i suoi cittadini. Per coloro che parlano lingue diverse dalla lingua madre è più facile attraversare i confini per accedere ad opportunità di istruzione e di lavoro e, di conseguenza, sono in grado di trarre vantaggio da più ampie esperienze personali, sociali e culturali a disposizione in tutta l'Unione europea. La strategia di Lisbona ha fissato obiettivi ambiziosi per l'Europa e costituisce una vera e propria svolta nella definizione delle politiche in materia di istruzione a livello europeo. Dopo il suo lancio, i capi di Stato e di governo riuniti a Barcellona nel 2002 hanno chiesto ulteriori azioni “per migliorare la padronanza delle competenze di base, segnatamente mediante l'insegnamento di almeno due lingue 1 straniere sin dall'infanzia” e per la “fissazione di un indicatore di competenza linguistica” ( ). Negli anni 2000, altre conclusioni del Consiglio hanno reso le questioni linguistiche più visibili nell'agenda politica in materia di istruzione e formazione. Nel 2006, hanno seguito l'idea di creare un indicatore di 2 competenza linguistica definendo i principi di un indicatore europeo delle competenze linguistiche ( ). Nel 2008, hanno invitato gli Stati membri a “rafforzare la cooperazione europea in materia di 3 multilinguismo” e ad intraprendere azioni per 'migliorare un efficiente insegnamento delle lingue” ( ). Il ruolo chiave delle competenze linguistiche è stato anche messo in evidenza nel quadro più ampio di cooperazione nel campo dell'istruzione e della formazione (ad esempio il quadro strategico per la 4 cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione – ET 2020) ( ) (2009) e al centro 5 della più ampia agenda politica (competenze linguistiche ai fini di una maggiore mobilità) ( ) (2011). (1) Consiglio europeo di Barcellona, 15 e 16 marzo 2002. Conclusioni della Presidenza. SN 100/1/02 REV 1, p. 19. [pdf] Disponibile su: http://ec.europa.eu/invest-in-research/pdf/download_en/barcelona_european_council.pdf [Consultato il 30 aprile 2015]. (2) Conclusioni del Consiglio sull'indicatore europeo di competenza linguistica. [Online] OJ C172, 25.7.2006. Disponibile su: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52006XG0725(01)&from=EN [Consultato il 30 aprile 2015]. (3) Conclusioni del Consiglio sul multilinguismo, 2868° Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport”. Bruxelles, 22 maggio 2008, p. 4. [pdf] Disponibile su: http://www.eu2008.si/si/News_and_Documents/Council_Conclusions/May/0521_EYC- MULTILIN.pdf [Consultato il 30 aprile 2015]. (libera traduzione, ndt) (4) Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione ('ET 2020'). OJ C 119, 28.5.2009. [Online] Disponibile su: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52009XG0528(01)&from=EN [Consultato il 30 aprile 2015]. (5) Conclusioni del Consiglio sulle competenze linguistiche ai fini di una maggiore mobilità. 3128° Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport”. Bruxelles, 28 e 29 novembre 2011. [pdf] Disponibile su: http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/educ/126373.pdf [Consultato il 30 aprile 2015]. 9
L e l i n g u e n e l l ' i s t r u z i o n e s e c o n d a r i a : u n a p a n o r a m i c a d e l l e p r o v e n a z i o n a l i i n E u ro p a – 2 0 1 4 / 1 5 Nel 2012 sono stati pubblicati i risultati della prima indagine europea in assoluto sulle competenze linguistiche lanciata dalla Commissione europea nel 2009 (Commissione europea/SurveyLang, 2012). L'indagine ha riguardato 16 sistemi educativi. I risultati hanno mostrato una grande varietà nel livello di conoscenza delle lingue in tutta Europa e hanno fornito prove per i responsabili politici e le parti interessate della necessità di sostenere gli sforzi nel promuovere e migliorare l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue a scuola in Europa. Le Conclusioni del Consiglio sul multilinguismo e lo sviluppo di competenze linguistiche (2014) riconoscono la complessità e la diversità delle impostazioni nazionali in cui si svolgono l'apprendimento e l'insegnamento delle lingue. Si sottolinea inoltre l'importanza della valutazione nella promozione di 'insegnamento e apprendimento efficaci delle lingue a scuola. Si chiede quindi alla Commissione di “esplorare la possibilità di valutare le competenze 6 linguistiche negli Stati membri, anche ricorrendo ai dati nazionali ove disponibili” ( ). La compilazione da parte della rete Eurydice di questo inventario delle prove nazionali di lingue esistenti avviene in questo specifico contesto. Esso mira a fornire una panoramica e un confronto delle caratteristiche principali di tutte le prove nazionali volte all'accertamento delle competenze linguistiche degli studenti della scuola secondaria in Europa. Ambito del rapporto e definizioni Il rapporto si concentra sulle prove nazionali di lingue somministrate a studenti dei livello ISCED 2 e 3, sia di programmi di tipo generale che professionale. Quando il rapporto parla di “prova nazionale” si riferisce “prova nazionale di lingue”. Le prove nazionali, in questo contesto, si riferiscono a test/esami standardizzati fissati dalle autorità pubbliche centrali e svolti sotto la loro responsabilità. Per test/esami standardizzati si intendo tutti i tipi di test che richiedono a tutti gli esaminandi (a) di rispondere alle stesse domande (o a domande selezionate da una banca comune di domande) e (b) che sono valutati in modo standardizzato e coerente. Le prove internazionali o le indagini come SurveyLang non rientrano nell’obiettivo della raccolta dei dati. Le prove progettate a livello scolastico sono anch’esse fuori dalla raccolta di dati, anche se sono elaborate sulla base di un quadro centrale di riferimento. Il rapporto mira a fornire un quadro esaustivo di tutte le prove esistenti a livello nazionale come sopra citato. Tuttavia, in casi eccezionali, per alcune prove nazionali, i dati potrebbero non essere raccolti su tutti gli aspetti in esame e di conseguenza queste prove non sono segnalate. Il livello centrale è l'autorità di istruzione di livello superiore, che si trova a livello nazionale (Stato) nella stragrande maggioranza dei paesi. In alcuni paesi, gli altri livelli di autorità (Comuni, Länder, Comunità autonome, ecc.) sono competenti in alcune o in tutte le aree collegate all’istruzione. In Belgio, Germania, Spagna e Regno Unito, ogni parte o regione ha il proprio Ministero dell’istruzione. Il rapporto riguarda tutte le lingue, ad eccezione delle lingue di insegnamento (che di solito sono lingue nazionali), le lingue regionali e le lingue antiche come il latino e il greco antico. L’inglese e l’irlandese in Irlanda, il finlandese e lo svedese in Finlandia, il francese e il tedesco nel Lussemburgo, e l'inglese a Malta sono eccezioni alla regola. Per l'Irlanda, la Finlandia e il Lussemburgo, le lingue menzionate sono lingue ufficiali e ciascuna di esse può essere la lingua principale di insegnamento nelle scuole, con l'altra lingua che viene insegnata come seconda lingua o in alcuni casi come lingua straniera. A Malta, l’inglese viene utilizzato sia come lingua di insegnamento che insegnato come (6) Conclusioni del Consiglio sul multilinguismo e lo sviluppo di competenze linguistiche. Consiglio "Istruzione, gioventù, cultura e sport", Bruxelles, 20 maggio 2014. [pdf] Disponibile su: http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/educ/142692.pdf [Consultato il 30 aprile 2015]. 10
Introduzione seconda lingua. Per quanto riguarda le lingue regionali, solo quelle del Regno Unito e della Spagna sono un'eccezione alla regola. In questo rapporto, il termine “lingue” si riferisce alle lingue incluse nel campo della ricerca. In alcuni casi, però, quando si parla di singole prove nazionali, può anche essere utilizzato il termine “lingue straniere” dal momento che, nella stragrande maggioranza dei paesi, le lingue che rientrano nell'ambito del rapporto sono considerate nel curricolo come lingue straniere. L'anno di riferimento è il 2014/15. Quando le prove nazionali di lingue sono organizzate a rotazione, l'anno di riferimento è quello in cui la prova è stata somministrata per ultima. In questi casi, il rapporto non specifica in modo sistematico l'anno in cui le lingue sono state testate per ultime. Il rapporto prende in esame tutti gli Stati membri dell'Unione europea, nonché l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, la Turchia, il Montenegro e la Serbia. Contenuto e struttura del rapporto Questo breve rapporto ha lo scopo di fornire informazioni complete sulle caratteristiche di base ma fondamentali delle prove nazionali di lingue e cerca di rispondere alle seguenti domande: • Le prove nazionali di lingue sono state somministrate agli studenti per un lungo periodo di tempo? • Quali sono i loro obiettivi? • Qual è la popolazione studentesca valutata? • Quando gli studenti sono esaminati, qual è il loro livello di istruzione e a quale anno si trovano? • Quali sono le lingue esaminate? • Quali sono le competenze esaminate (comprensione scritta, comprensione orale, scrittura ed espressione orale)? • Gli elementi di prova sono legati al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue 7 (QCER) ( )? • Le prove nazionali di lingue sono valutate internamente o esternamente? Il rapporto si articola intorno a 15 caratteristiche fondamentali delle prove nazionali di lingue, ognuna con un titolo che non solo guida i lettori nel contenuto della relazione, ma riassume anche i risultati principali. All'inizio del documento, la sezione “Principali risultati” presenta le principali idee sviluppate nell'analisi comparativa. L'allegato contiene diverse tabelle con informazioni dettagliate, una delle quali elenca tutte le prove nazionali che rientrano nell'ambito di questa analisi. Metodologia e fontidelle informazioni Le informazioni sono state raccolte attraverso un breve questionario compilato da esperti nazionali e/o dai rappresentanti nazionali della Rete Eurydice. I documenti ufficiali emessi dalle autorità educative a livello centrale sono le fonti primarie di informazione. (7) Consiglio d’Europa, 2001. 11
L e l i n g u e n e l l ' i s t r u z i o n e s e c o n d a r i a : u n a p a n o r a m i c a d e l l e p r o v e n a z i o n a l i i n E u ro p a – 2 0 1 4 / 1 5 Per descrivere e analizzare le caratteristiche delle prove nazionali di lingue viene utilizzto un approccio comparativo. Convenzioni Il rapporto contiene numerosi riferimenti agli anni scolastici. In tutti i paesi, l’anno 1 è considerato 8 come il primo anno del livello ISCED 1 ( ). Il numero di prove può essere calcolato in vari modi. Un test può essere considerato distinto quando si mettono alla prova studenti di diversi gradi, o di lingue diverse, o con competenze diverse, ecc. In questo rapporto, convenzionalmente, una prova nazionale è identificata come distinta quando esamina studenti di diverse annualità. In alcuni paesi, tuttavia, lo stesso test, per esempio quello che valuta le stesse lingue e abilità allo stesso livello di competenza, e per gli stessi scopi può essere somministrato in varie annualità. Ciò avviene, per esempio, al termine degli studi secondari superiori, quando gli studenti sono autorizzati a sostenere l’esame di fine ciclo in anni diversi. Tale test, anche se somministrato in vari anni, è considerato come un unico test. Viceversa, quando nello stesso anno vengono somministrati più test, questi sono considerati come distinti solo quando i loro scopi principali variano. Queste regole semplici e di base hanno per esempio le seguenti conseguenze: quando le prove nello stesso anno sono considerate distinte a livello nazionale perché si esaminano diverse popolazioni di studenti (ad esempio quelli che frequentano formazione percorsi di istruzione generale o professionale) o diverse abilità (espressione orale/altre abilità), in questo rapporto sono considerate come un singolo test se hanno lo stesso scopo/i. In alcune prove nazionali considerate in questo rapporto, una, o più, delle quattro principali abilità (espressione orale, comprensione orale, comprensione scritta e scrittura) può essere valutata in alcune parti del test che non sono state standardizzate o definite dalle autorità educative centrali (per esempio in parti del test definite a livello scolastico). L'analisi comparativa non esamina sistematicamente le parti progettate a livello scolastico. (8) Per maggiori informazioni, consultare ‘Commissione europea/EACEA/Eurydice, 2014'. In questo documento Eurydice, le strutture educative dei paesi sono messe in relazione ai livelli ISCED (ISCED 2011). 12
LE LINGUE NELL'ISTRUZIONE SECONDARI A: UNA P ANORAMICA DELLE PROVE NAZIONALI IN EUROP A – 2014/15 Negli ultimi 20 anni le prove nazionali di lingue straniere sono diventate sempre più importanti in Europa Il rapporto Prove nazionali di valutazione degli alunni in Europa: obiettivi, organizzazione e uso dei risultati (Commissione Europea/EACEA/Eurydice, 2009) afferma che la prova nazionale è una forma relativamente nuova di valutazione che è diventata sempre più importante dal 1990. Per “prova nazionale” si intende un test/esame standardizzato fissato dalle autorità pubbliche centrali e svolto sotto la loro responsabilità. I test/esami standardizzati sono tutte quelle forme di test che richiedono a tutti gli esaminandi (a) di rispondere alle stesse domande (o a domande selezionate da una banca comune di domande) e (b) che sono valutate in modo standardizzato e coerente. (vedi il Glossario per le definizioni). Questo aumento delle prove nazionali riguarda anche le lingue straniere. In alcuni paesi, le prove linguistiche sono saldamente integrate nei sistemi d'istruzione nazionali da molti anni. Ad esempio, l’esame di ammissione che valuta le lingue alla fine del livello ISCED 3 in Finlandia è stato somministrato per la prima a volta nel lontano 1852 e l’esame di baccalauréat generale e tecnologico a livello ISCED 3 è stato introdotto in Francia nel 1853. Tuttavia, la stragrande maggioranza delle prove nazionali di lingue sono state sviluppate nel corso degli ultimi venti anni. Infatti, più della metà di queste prove sono state introdotte a partire dal 2001. Anche se nella maggior parte dei casi le attuali prove nazionali di lingue sono il risultato di nuovi sviluppi, un terzo di queste è stato, infatti, costruito sulla base delle esistenti valutazioni delle lingue svolte a livello scolastico. In Bulgaria, ad esempio, una prova scolastica di lingue a livello ISCED 2 è in vigore dal 1998 ed è stata aggiornata per diventare prova nazionale nel 2003. Alcuni paesi hanno anche applicato delle revisioni alle loro prove nazionali subito dopo la loro introduzione, spesso per estendere il campo di applicazione delle prove a più lingue (vedi Figura 8), allargare la gamma di competenze valutate (Figura 9) o per aumentare il numero degli studenti esaminati (vedi Figura 7). Lussemburgo, Malta e Finlandia rappresentano dei buoni esempi di paesi in cui la gamma di lingue valutate si è ampliata nel corso degli anni: • Lussemburgo: una prova nazionale che valuta francese e tedesco al 9° anno è stata introdotta nel 2003 e, nel 2011, è stato aggiunto anche l'inglese. • Malta: gli esami annuali della scuola secondaria somministrati a ai livello ISCED 2 e 3 hanno progressivamente introdotto diverse lingue: l’inglese nel 1947, l'italiano nel 1975, il francese, il tedesco e l’arabo nel 1976 e lo spagnolo e il russo nel 1989. D'altra parte, il certificato di immatricolazione secondaria MATSEC, consegnato alla fine dell’istruzione generale a livello ISCED 3, ha permesso che la lingua italiana venisse essere testata dal 1980, l’inglese dal 1992 e il francese, il tedesco, spagnolo e il russo dal 1994. • Finlandia: il test “Lingue straniere al 9° anno” valuta la lingua inglese dal 1999 e si è ampliato fino a coprire il tedesco, il francese e il russo nel 2003. Analogamente, in alcuni casi, il numero di abilità valutate nelle prove di lingua è progressivamente aumentato nel corso degli anni. In Svezia, nel 2008, ad esempio, per lo spagnolo, il francese e il tedesco, che vengono testati a livello di competenza 2 ai livelli ISCED 2 o 3, sono state valutate solo due abilità, ma nel 2009 i test sono stati estesi a tutte le abilità (comprensione scritta, scrittura, 13
L e l i n g u e n e l l ' i s t r u z i o n e s e c o n d a r i a : u n a p a n o r a m i c a d e l l e p r o v e n a z i o n a l i i n E u ro p a – 2 0 1 4 / 1 5 comprensione orale ed espressione orale). Inoltre, il test di competenza in spagnolo di livello 4 (livello ISCED 3) che ha valutato una sola abilità nel 2010 copre, dal 2012, tutte le abilità (comprensione scritta, scrittura, comprensione orale ed espressione orale). Infine, in alcuni paesi come la Bulgaria, le prove nazionali che inizialmente valutavano solo una parte della popolazione studentesca sono state gradualmente estese. La valutazione nazionale esterna realizzata in Bulgaria a livello ISCED 2 è stata istituita nel 2003 per valutare gli studenti dell’istruzione generale, ma, dal 2005, viene estesa agli studenti dell’8° anno dell’istruzione e formazione professionale che hanno intrapreso corsi intensivi di lingua straniera. Figura 1: Anno della prima introduzione di una prova nazionale di lingue, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 ISCED 2 ISCED 3 ISCED 2 ISCED 3 Fonte: Eurydice. Nota esplicativa Questa figura mostra l'anno in cui le prove nazionali di lingue sono state introdotte. Indipendentemente dal fatto che le prove oggi siano diverse, la figura mostra l'anno in cui le prove nazionali di lingue con lo stesso obiettivo di oggi sono state somministrate per la prima volta. I paesi/regioni con più di una prova in anni diversi di un livello di istruzione sono indicati tante volte quanto il numero delle prove presenti. In questi casi, gli acronimi dei paesi sono anche numerati. La Tabella 1 dell'allegato elenca tutte le prove nazionali presenti in questo rapporto. Note specifiche per paese Danimarca: L’esame di uscita dalla scuola secondaria superiore somministrato nel 12° e nel 13° anno è stato introdotto nel 2011 per uno dei programmi educativi (programma EUX, che è una combinazione di ’istruzione generale e formazione professionale). Nessuna informazione è disponibile per altri programmi. Spagna: I dati nella figura riguardano la Comunità autonoma di Valencia per il livello ISCED 2 e la Catalogna per il livello ISCED 3. A livello ISCED 2, le seguenti comunità autonome hanno seguito Valencia nella somministrazione di una prova nazionale di lingue: Navarra e i Paesi Baschi (2009), Estremadura e Murcia (2010) e Madrid (2012). A livello ISCED 3, le seguenti Comunità autonome hanno seguito la Catalogna nella somministrazione di una prova nazionale di lingue: Isole Canarie (2013) e Cantabria, Estremadura e Madrid (2014). Austria: L’esame di immatricolazione standardizzato e orientato alle competenze delle scuole secondarie di tipo generale (AHS) viene somministrato al 12° anno, ed è stato pienamente attuato nel 2015, anche se alcune scuole secondarie di tipo generale sono state avviate nel 2014. Serbia: Dati mancanti. I seguenti paesi hanno prove che non sono indicate nella figura (vedi Tabella 1 nell’allegato): Lituania: L’esame orale nella lingua straniera al 12° anno è stato somministrato per la prima volta nel 2002. Lussemburgo: La prova nazionale in francese e la prova nazionale in tedesco (livello ISCED 2) sono state somministrate per la prima volta nel 2003. Ungheria: Due ulteriori prove nazionali di valutazione della lingua target (livello ISCED 2) sono state somministrate per la prima volta nel 2013. Slovenia: L’esame di immatricolazione professionale al 13° ’annoè stato somministrato per la prima volta nel 2002. Liechtenstein: Il “Test computerizzato di tipo adattivo: agli alunni dell’8° anno è stato somministrato per la prima volta nel 2006. Norvegia: “L’esame nelle materie del programma: inglese e/o lingue straniere livelliI, II o III” (anni12°/13°) è stato somministrato per la prima volta nel 2007. 14
L e l i n g u e n e l l ' i s t r u z i o n e s e c o n d a ri a : u n a p a n o r a m i c a d e l l e p r o v e n a z i o n a l i i n E u ro p a – 2 0 1 4 / 1 5 La maggioranza dei paesi organizza prove nazionali di lingue a livello secondario sia inferiore che superiore In Europa, la maggior parte dei paesi/regioni organizza prove nazionali per valutare le abilità nelle lingue in più di un livello dell’istruzione secondaria. Gran parte di essi lo fa sia a livello ISCED 2 che 3. Come mostrato nella figura 2, la maggior parte dei sistemi di istruzione somministra diverse prove nazionali almeno in due anni differenti di istruzione secondaria. Questo non significa che ogni studente verrà sottoposto a prove, tutte organizzate dal sistema di istruzione, dato che le prove potrebbero, per esempio, essere indirizzate a diverse popolazioni di studenti. Circa un quarto dei sistemi di istruzione somministra una prova nazionale di lingue solo in un anno, mentre circa una dozzina in tre o più anni scolastici. Figura 2: Numero di anni scolastici nei quali diverse prove nazionali di lingue sono somministrate ai livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 Solo in un anno In due anni In tre o più anni Fonte: Eurydice. Nota esplicativa La figura mostra il numero di anni in cui vengono somministrate le prove nazionali. Per i paesi in cui la stessa prova può essere sostenuta in anni differenti, la prova è considerata come somministrata in un solo anno. La tabella 1 dell'allegato elenca tutte le prove nazionali presenti in questo rapporto. Note specifiche per paese Spagna: Gli studenti sono valutati all’ottavo anno (livello ISCED 2) nelle Comunità autonome di Valencia, Murcia, Navarra e dei Paesi Baschi e al decimo anno (livello ISCED 3) nelle isole Canarie, in Cantabria e Catalogna. Questi sono valutati sia all’ottavo anno che al decimo nelle Comunità autonome di Estremadura e Madrid. Lussemburgo: La 'Prova nazionale in lingua inglese', somministrata a livello ISCED 2, è sostenuta al nono anno dagli studenti che seguono l’istruzione tecnica, mentre gli studenti che seguono l’istruzione generale la sostengono all’ottavo anno. Svezia: A livello ISCED 3, ci sono varie prove che testano lingue diverse a livelli diversi.Tali prove sono somministrate in anni differenti. La pratica più comune è quella di testare gli studenti ai livelli ISCED 2 e 3. Alcuni paesi valutano gli studenti in uno solo dei due livelli. Nei sistemi di istruzione in cui gli studenti sono valutati più di una volta nel corso di uno dei due livelli di istruzione, tre di questi somministrano le prove a livello ISCED 2 (Germania, Lussemburgo e Serbia), mentre nella Comunità tedesca del Belgio e nel Regno Unito le prove sono effettuate a livello ISCED 3. Una minoranza di sistemi di istruzione (Grecia, Croazia, Italia, Cipro e Slovacchia) in cui gli studenti sono valutati solo nell’arco di un anno, li somministrano a livello ISCED 3. 15
L e l i n g u e n e l l ' i s t r u z i o n e s e c o n d a r i a : u n a p a n o r a m i c a d e l l e p r o v e n a z i o n a l i i n E u ro p a – 2 0 1 4 / 1 5 La maggior parte delle prove nazionali di lingue sono "ad alta posta in gioco" per gli studenti I paesi somministrano le prove nazionali di lingue straniere per una varietà di scopi, che in questo rapporto sono stati suddivisi in due categorie principali. Nel primo gruppo, le prove nazionali riassumono i risultati degli studenti alla fine di un anno scolastico o di un livello di istruzione, prima di prendere decisioni formali circa la loro istruzione futura. I risultati delle prove sono utilizzati per rilasciare certificati o per prendere decisioni importanti sul percorso di istruzione dei singoli studenti, come quelle relative al passaggio all’anno successivo, alla differenziazione nel livello secondario, al loro accesso a istituti di istruzione superiore o a corsi di studi, etc. Le prove appartenenti a questo gruppo sono indicate come prove “ad alta posta in gioco per studenti”. Lo scopo principale del secondo gruppo di prove è quello di valutare il rendimento del sistema di istruzione nel suo insieme, o la performance di scuole o singoli studenti, al fine di progettare miglioramenti nell'insegnamento e nell'apprendimento. Queste prove non hanno conseguenze formali per la progressione degli studenti e sono quindi spesso indicate come prove “a bassa posta in gioco per studenti”. Sebbene lo scopo principale delle prove nazionali di lingue possa essere identificato, si deve ricordare che le prove nazionali sono spesso volte a servire a diversi scopi attraverso le due categorie principali. Per esempio, i risultati delle prove volte principalmente a prendere decisioni sulla progressione degli studenti sono spesso utilizzati per il monitoraggio del sistema di istruzione o di singole scuole (Commissione europea/EACEA/Eurydice, 2009, p. 24).Tuttavia, questo particolare aspetto non verrà ulteriormente approfondito nel presente rapporto. Infatti, per quanto riguarda l'utilizzo dei risultati delle prove “ad alta posta in gioco”, il focus principale sarà rivolto alla progressione dello studente, come si può vedere di seguito. Figura 3: Distribuzione delle prove "ad alta posta in gioco" e a "bassa posta in gioco" nei vari paesi, livelli ISCED 2 e 3, 2014/15 Prove ad alta posta in gioco Prove a bassa posta in gioco ISCED 2 ISCED 3 Fonte: Eurydice. UK (1) = UK-ENG/WLS/NIR Nota esplicativa Le prove “ad alta posta in gioco” sono utilizzate per prendere decisioni sulla progressione degli studenti, compreso il rilascio di certificati, la suddivisione ai livelli ISCED 2 o 3 (indirizzando gli studenti al percorso o al programma di istruzione appropriati), o la selezione degli studenti per l’accesso a istituti o corsi di istruzione superiore. Si veda la figura 4 per ulteriori informazioni. Le prove “a bassa posta in gioco” non hanno conseguenze formali per la progressione degli studenti. Il loro obiettivo principale è quello di valutare il rendimento del sistema di istruzione nel suo insieme in modo che possa essere adottata una politica laddove necessario, o per valutare la performance e migliorare i metodi diinsegnamento e apprendimento a livello di scuola o di singolo studente. La tabella 1 dell'allegato elenca tutte le prove nazionali presenti in questo rapporto. Per ulteriori informazioni sullo scopo/i principale/i di ogni prova nazionale di lingue, si prega di consultare le tabelle 2 e 3 in allegato. Come mostra la figura 3, quasi tutti i paesi somministrano prove nazionali di lingue che hanno un impatto sulla progressione dello studente; 16 paesi o regioni somministrano solo questo tipo di test. Un minor numero di paesi organizza prove nazionali di lingue del tipo “a bassa posta in gioco” 16
L e l i n g u e n e l l ' i s t r u z i o n e s e c o n d a ri a : u n a p a n o r a m i c a d e l l e p r o v e n a z i o n a l i i n E u ro p a – 2 0 1 4 / 1 5 destinate agli studenti. Questo tipo di prova viene effettuata in poco più della metà dei paesi/regioni, ed è l'unica effettuata in Belgio (Comunità tedesca e fiamminga), Germania, Spagna, Islanda e Liechtenstein. Tuttavia, il Belgio (Comunità tedesca) prevede l'introduzione di prove nazionali di lingue volte a certificare i risultati degli studenti nel 2017-19, in conformità con il suo nuovo concetto di sviluppo regionale in vigore dal maggio 2015. Se si guarda a tutte le prove nazionali considerate nel presente rapporto (vedi Tabella 1 nell’allegato), è anche evidente che le prove nazionali di lingue ”ad alta posta in gioco” destinate agli studenti predominano sulle prove “a bassa posta in gioco”, che non hanno conseguenze formali per la progressione degli studenti. In effetti, quasi due terzi delle prove rientrano nel primo tipo, mentre il secondo conta poco più di un terzo delle prove nazionali di lingue. Il livello ISCED 3 sembra essere il livello preferito per le prove “ad alta posta in gioco”. Circa tre quarti di queste prove vengono somministrati a questo livello, mentre i tre quarti delle prove “a bassa posta in gioco” si svolgono a livello ISCED 2. Tuttavia, le prove “ad alta posta in gioco” in lingue vengono somministrate ai livelli ISCED 2 e 3 in nove paesi o regioni (Danimarca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Svezia, Norvegia e Turchia) e solo a livello ISCED 2 in Belgio (Comunità francese), Lussemburgo e Serbia. Per quanto riguarda le prove “a bassa posta in gioco”, cinque paesi o regioni le organizzano sia a livello ISCED 2 che 3: Belgio (Comunità fiamminga), Repubblica ceca, Spagna, Ungheria e Malta. Il Belgio (Comunità tedesca) somministra le prove “a bassa posta in gioco” solo a livello ISCED 3. I risultati delle prove "ad alta posta in gioco" sono spesso usati come base per la certificazione Quando i risultati delle prove nazionali di lingue influenzano la progressione degli studenti (vedi Figura 3), quasi sempre rappresentano la base per il rilascio dei certificati al termine dell'istruzione secondaria inferiore o superiore. I certificati attestano il completamento di un livello o talvolta di un ciclo di istruzione e danno generalmente accesso al livello/ciclo di istruzione successivi. L'importanza data ai risultati delle prove nazionali di lingue al rilascio dei certificati varia da paese a paese, in funzione della cultura di valutazione dello studente. Per esempio, i risultati dei test possono essere considerati sia congiuntamente a una valutazione del lavoro dello studente e dei voti conseguiti nel corso dell'anno scolastico, o insieme ai risultati di un esame finale interno. I risultati delle prove 9 nazionali possono anche essere l'unico elemento di valutazione per il rilascio del certificato ( ). (9) Per maggiori informazioni sulle forme di valutazione dello studente sui quali si basa il rilascio del certificato ai livelli ISCED 2 e 3, cfr. Commissione europea/EACEA/Eurydice, 2012a, pp. 163-168. 17
L e l i n g u e n e l l ' i s t r u z i o n e s e c o n d a r i a : u n a p a n o r a m i c a d e l l e p r o v e n a z i o n a l i i n E u ro p a – 2 0 1 4 / 1 5 Figura 4: Uso dei risultati delle prove nazionali di lingue "ad alta posta in gioco" con riferimento alla progressione degli studenti, livelli ISCED 2 e/o 3, 2014/15 Certificazione dei risultati degli studenti Divisione degli studenti ai livelli ISCED 2 o 3 Selezione degli studenti per l’accesso agli istituti o ai corsi di istruzione superiore Nessuna prova nazionale di lingua “ad alta posta in gioco”per studenti Fonte: Eurydice. Nota esplicativa Le prove del tipo “ad alta posta in gioco” sono utilizzate per prendere decisioni sulla progressione degli studenti, compreso il rilascio di certificati, la differenziazione dei percorsi ai livelli ISCED 2 o 3 (indirizzando gli studenti al percorso o al programma di istruzione più adeguato), o selezionando gli studenti per l’accesso agli istituti o ai corsi di istruzione superiore. Quest'ultimo punto si riferisce a sistemi centralizzati o nazionali in cui, al di là della necessità di completare con successo l'istruzione secondaria superiore, i risultati delle prove nazionali di lingue somministrate a livello ISCED 3 sono utilizzati per selezionare gli studenti per l'ammissione ad istituti o corsi di istruzione superiore ( 10). La tabella 1 dell'allegato elenca tutte le prove nazionali presenti in questo rapporto. A seconda del paese, le prove “ad alta posta in gioco” possono essere organizzate a livello ISCED 2 o 3, o ad entrambi i livelli. Per ulteriori informazioni sui livelli ISCED coinvolti e su come laprogressione dello studente è influenzata dai risultati di tutte le prove nazionali “ad alta posta in gioco” in ogni paese, si prega di consultare la tabella 2 in allegato. Note specifiche per paese Lussemburgo: L'utilizzo dei risultati delle prove nazionali somministrate in inglese, francese e tedesco per indirizzare gli studenti a un percorso scolastico adeguato al livello ISCED 3, si applica soltanto agli studenti iscritti all'istruzione secondaria inferiore tecnica. Svezia: I risultati degli studenti nelle prove nazionali sono utilizzati per supportare i docenti nella valutazione generale e nella valutazione finale; tuttavia, non sono riportati sui certificati. In cinque dei paesi in cui vengono utilizzati i risultati delle prove nazionali di lingue per il rilascio di certificati, questi svolgono allo stesso tempo anche un ruolo di orientamento per gli studenti di livello ISCED 3. Quindi, i voti che gli studenti ottengono nelle prove nazionali effettuate alla fine dell’istruzione secondaria inferiore (Polonia e Turchia), o nel corso del livello ISCED 3 (Regno Unito – Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord), forniscono una base per orientare gli studenti verso un adeguato percorso o programma a livello secondario superiore. In Norvegia, questi voti sono utilizzati per decidere sull'accesso degli studenti a programmi di educazione permanente dove il numero dei candidati è superiore rispetto ai posti disponibili. (10) Requisiti di ammissione all’istruzione superiore: vedi la descrizione dei sistemi di istruzione nazionali dei paesi (Capitolo 7) disponibile sul sito Eurydice (https://webgate.ec.europa.eu/fpfis/mwikis/eurydice/index.php/Countries). 18
L e l i n g u e n e l l ' i s t r u z i o n e s e c o n d a ri a : u n a p a n o r a m i c a d e l l e p r o v e n a z i o n a l i i n E u ro p a – 2 0 1 4 / 1 5 I risultati delle prove nazionali di lingue possono anche avere implicazioni nella progressione degli studenti in termini di accesso a percorsi formativi dei livelli ISCED 2 o 3, anche se non vengono presi in considerazione per l’assegnazione dei certificati. In Lussemburgo, i risultati delle prove nazionali somministrate in inglese, francese e tedesco sono usati per indirizzare gli studenti dell'istruzione secondaria inferiore tecnica verso i vari percorsi scolastici del livello ISCED 3. In Serbia, i risultati delle prove nazionali di lingue somministrate al sesto e all’ottavo anno determinano l'accesso degli studenti alle classi bilingui o a classi e licei filologici. In 14 paesi (vedi Figura 4), i voti che gli studenti ottengono nelle prove nazionali di lingue somministrate a livello ISCED 3 a fini certificativi influenzano l’accesso a ulteriori percorsi e la scelta del corso. Inoltre, in Grecia, i diplomati di scuola secondaria superiore devono superare l’esame in lingue straniere moderne per accedere ad alcuni dipartimenti di istituti di istruzione superiore, anche se questa prova nazionale non viene presa in considerazione per il rilascio del certificato di istruzione secondaria superiore. I risultati della metà delle prove di lingue "a bassa posta in gioco" sono usati sia a livello scolastico sia a livello di sistema di istruzione Lo scopo principale delle prove “a bassa posta in gioco” è fornire un quadro chiaro del rendimento degli studenti, per migliorare le pratiche di insegnamento e di apprendimento. Ciò che differenzia ulteriormente le prove “a bassa posta in gioco” è il livello al quale le informazioni fornite sono destinate ad essere utilizzate: dai decisori politici a beneficio del sistema di istruzione nel suo insieme, oppure a livello scolastico dai dirigenti scolastici, dagli insegnanti o anche dai singoli studenti e dai rispettivi genitori. Circa due terzi delle prove di lingue “a bassa posta in gioco” sono effettuati al fine di monitorare l'efficacia complessiva del sistema di istruzione. I risultati dei test sono utilizzati per confrontare i risultati di uno specifico gruppo di studenti rispetto agli obiettivi curricolari fissati e per prendere di conseguenza decisioni sulle politiche educative nazionali, in particolare rispetto alla modifica del curriculo delle lingue straniere. Monitorare il sistema di istruzione è l'unico scopo delle prove “a bassa posta in gioco” organizzate in Belgio (Comunità tedesca), Bulgaria, Francia, Lussemburgo (“test standardizzati”) e Islanda, dove non è previsto un feedback per gli insegnanti per quanto riguarda il livello raggiunto dalla loro classe o dalla scuola. Inaspettatamente, le prove nazionali organizzate solo per il monitoraggio dell'intero sistema educativo non sono tutte a campione. Laddove il Belgio (Comunità tedesca) e la Francia 11 somministrano le prove a campione, in Bulgaria ( ), Lussemburgo e Islanda tutti gli studenti sostengono la prova. In una dozzina di paesi, le prove nazionali di lingue vengono utilizzate sia per il monitoraggio del sistema educativo nel suo insieme che per progettare miglioramenti a livello scolastico. Questo è il caso delle prove a campione organizzate in Belgio (Comunità fiamminga), Repubblica Ceca, Germania (Studio di valutazione nazionale sulle lingue), Slovenia e Finlandia. Inoltre, in Spagna, Ungheria, Austria, Portogallo, Montenegro, in Liechtenstein con le “Prove standard a contenuto definito” e in Norvegia, i risultati delle prove nazionali di lingue somministrate a tutta la popolazione studentesca sono anche utilizzati sia a livello di sistema educativo, sia a livello scolastico. (11) In Bulgaria, l’esame nazionale esterno è somministrato a tutti gli studenti iscritti al settimo anno così come a tutti gli studenti che intraprendono studi intensivi in lingue straniere all’ottavo anno nell’anbito della formazione generale o professionale. 19
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