Le istituzioni politiche dell'antico regime - Corso di Storia della Pubblica Amministrazione 2019/20

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Le istituzioni politiche dell'antico regime - Corso di Storia della Pubblica Amministrazione 2019/20
Le istituzioni politiche
     dell’antico regime
   Corso di Storia della Pubblica Amministrazione 2019/20
Cosa sono le «istituzioni politiche»?

 Trovare   l’essenza del potere: ciò che è
  istituito e ciò che è naturale in piena età
  moderna la famiglia è una istituzione di
  carattere politico, pubblico
 Dall’assetto «naturale» a quello «posto»
 Stato, stati e istituzioni
Come è fatto lo Stato: una struttura plurale
  Una pluralità di centri politici
  Amicizie, inimicizie e… identità
  Uno Stato «mosaico»
  Che cosa è una Costituzione?
      Norma emanata      dall’imperatore (nell’impero
       romano e in seguito)
      Carta costituzionale
      Assetto del processo di governo e delle relazioni
       tra i diversi poteri e soggetti agenti sul territorio 
       miriade di contratti di signoria
Tra potere e diritto
 Ilprimo dei giudici: mediazione ed equilibrio
 Henri di Bracton (XIII sec.): apparente
  contraddizione del pensiero costituzionale
 Fare il diritto e dire il diritto: i vincoli del
  sovrano
 «Quod omnes tangit, ab omnibus audiri et
  approbari debet»
Stato e Stati: le assemblee rappresentative
 La   pluralità del potere
 In   Inghilterra: il Parlamento più forte
            Il King in Parliament
         Bill   of Rights (1689)
 Divisi     e deboli: i ceti
 «Il»   Parlamento o «i» Parlamenti?
 Modelli        bicamerali e modelli tricuriali
 Lo     Stato misto
Stato e Stati: le assemblee rappresentative
La «pubblica amministrazione»

 Ufficiali,   giudici, commissari
 Assenza      di funzione amministrativa tipizzata
 Venalità     delle cariche e selezione degli apparati
 Mentalità     giuricentrica
 Per   chi lavorano i «magistrati»?
La Regina Margot (1994)
Il governo dello Stato

 Un  nuovo ruolo per il re
 Il declino dei parlamenti
 Tra centro e periferia
 I diritti degli inglesi: da governo misto a
  governo bilanciato
Metamorfosi dello Stato

 La  nascita delle istituzioni: un mondo «artificiale»
 Leggi «immutabili» e leggi «arbitrarie»
 L’ordine e la classe
 La diffusione della stampa
 Un mondo completamente nuovo
 L’ «antico regime » come «ordine plurale della
  convivenza attraverso strumenti rispettosi
  dell’individualità di ogni membro»
Henry di Bracton (XIII sec.)

 Ilre agisce «secondo la lex regia che è stata
  fatta riguardo alla sua autorità »
 «Né i giudici né le persone private possono o
  devono discutere intorno agli editti o agli atti
  del re» e «Nessuno può giudicare un editto o
  un atto regale, fino ad annullare l’atto stesso
  del re»
Il Parlamento di Parigi
   “La corte, a camere riunite […] dichiara che la Francia è una monarchia
    governata dal Re secondo le leggi. Che queste leggi, molte delle quali
    fondamentali, riguardano il diritto della casa regnante al trono […] il
    diritto della nazione di concedere liberamente sussidi tramite gli Stati
    generali […] l’inamovibilità dei magistrati; il diritto delle corti di verificare
    in ogni provincia le volontà del re e di disporne la registrazione solo se
    conformi alle leggi costitutive della provincia e al diritto fondamentale
    dello Stato […] Dichiara che nessuno dei membri che compongono
    questa corte deve, né intende, autorizzare con la propria condotta la
    minima innovazione su tale materia […]. E nel caso che questa corte fosse
    dispersa con la forza e ridotta all’impotenza […] dichiara di consegnare fin
    d’ora il deposito inviolabile della legge fra le mani del Re […] degli Stati
    generali e di ciascuno degli ordini sia riuniti sia separati che formano la
    nazione.” - Dichiarazione del 3 maggio 1788
Bill of Rights (1689)
   Non si tratta di una richiesta presentata al sovrano, bensì di una
    autonoma affermazione di diritto. Non a caso, il nome completo è
    «Atto che dichiara i diritti e le libertà dei sudditi, e che dispone sulla
    Successione della Corona»
   1. che il preteso potere di sospendere le leggi o l’esecuzione delle leggi, in forza
    dell’autorità regia, senza il consenso del Parlamento, è illegale;
   4. che levare tributi per la Corona o per il suo uso, su pretesa di prerogativa,
    senza la concessione del Parlamento, per un tempo più prolungato o in un modo
    diverso da quello che è stato o sarà stato concesso, è illegale;
   8. che le elezioni dei membri del Parlamento debbono essere libere;
   9. che la libertà di parola e di dibattiti o procedura in Parlamento non possono
    esser poste sotto accusa o in questione in qualsiasi corte o in qualsiasi sede fuori
    dal Parlamento
Il dibattito del 20 febbraio 1784
   “Se questa Camera ha i mezzi di rifiutare la nomina dei ministri, voi trasferite il
    potere esecutivo nel suo seno” - Pitt il Giovane
   “ Sua Maestà ha incontestabilmente il potere di scegliere i suoi ministri come la
    Camera dei Comuni ha quello di rifiutare i crediti. Ma se sua Maestà prendesse al
    suo servizio ogni uomo o gruppo di uomini che fosse in accordo col suo favore,
    senza alcuna considerazione sull’effetto che tali nomine potrebbero avere sul
    pubblico, la Camera non potrebbe non trattenere così giustamente il denaro
    pubblico” – Charles James Fox
   “Che una dichiarazione da parte della Camera di disapprovazione di ministri di sua
    Maestà dovrebbe, ipso facto, in ogni istanza, obbligare e costringere il Sovrano a
    revocare tali ministri, o obbligarli a dimettersi, era un punto che non avrei ammesso
    mai e non avrei permesso mai. Un tale atteggiamento di disapprovazione mette
    sicuramente i ministri in situazioni imbarazzanti e spiacevoli; ma che li avrebbe
    obbligati a ritirarsi […] era una dottrina incostituzionale, ostile alla prerogativa della
    Corona, e all’equilibrio di potere da cui l’eccellenza del nostro governo dipende” -
    Pitt il Giovane
Thomas Smith (1583)

 «IlParlamento rappresenta e detiene il potere
  dell’intero reame […] giacché si reputa che ogni
  inglese sia in esso presente, sia di persona sia per
  via di procura e mandato, di qualsivoglia eminenza,
  stato, dignità o qualità egli sia, dal monarca […] alla
  più infima persona d’Inghilterra. E il consenso del
  Parlamento è considerato rappresentare quello di
  tutti i cittadini»
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