LE FASI DEI SATELLITI - L'EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA
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LE FASI DEI SATELLITI L’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA Ricordare i passi che hanno portato a realizzare le tecnologie che oggi utilizziamo, è un tributo dovuto per all’ingegno umano, artefice delle conquiste di cui a volte sottovalutiamo l’importanza perchè divenute di uso quotidiano. Ma ignorando i fatti che hanno reso possibile una innovazione tecnologica, non si può apprezzarne fino in fondo l’importanza. Il mero utilizzo di una tecnologia, non accresce la cultura della persona, anzi la rende arida, spesso svogliata nell’approfondire la conoscenza. Solo la curiosità di sapere e capire i processi che hanno reso possibile un’invenzione ci rende capaci ancora di provare emozione nell’utilizzo della tecnologia. I primi satelliti radioamatoriali lanciati all'inizio degli anni '60 facevano parte della cosiddetta "fase 1", e presero il nome di Oscar 1 e 2. Essi portavano a bordo semplicemente un beacon, un trasmettitore di segnali fissi a bassa potenza, ed erano progettati per durare solo poche settimane; non avevano quindi alcuna effettiva funzione di interscambio con le stazioni terrestri, ma per quei tempi era già un gran risultato... e poi servirono come esperienza per i lanci successivi. (all’epoca non esistevano i personal computer, le televisioni erano a valvole e si calcolava con i logaritmi!) I successivi Oscar 6, 7 e 8 facevano parte della cosiddetta fase 2. Questi satelliti erano progettati per durare un anno o più. Ne sono stati lanciati diversi, inclusi un certo numero di digitali per il Packet Radio. Questi ultimi satelliti, spesso denominati PacSat, erano progettati per lo scambio di messaggi Packet in differita, tra i radioamatori in tutto il mondo, attraverso la memorizzazione a bordo ed il successivo rilancio dei messaggi; con tale sistema in poche ore è possibile recapitare un messaggio tra Europa e Stati Uniti. Una caratteristica distintiva dei satelliti della fase 2 è l'orbita relativamente bassa; questo vuol dire una velocità elevata di passaggio e le possibilità di comunicare con esso solo per periodi sporadici e limitati a pochi minuti. L'orizzonte visivo basso del satellite limita inoltre la distanza a cui è possibile comunicare con altri radioamatori in tempo reale. Così, dopo una doverosa esperienza ed evoluzione, si è passati alla fase 3, in cui siamo tuttora. L'inizio di tale fase si fa risalire ai primi anni '70, come soluzione alle limitazioni orbitali dei precedenti satelliti. Questi satelliti offrono comunicazioni in tempo reale con una gran parte del globo grazie all'impiego di un'orbita fortemente ellittica, "Stile-Molniya", per prima impiegata dall'Unione Sovietica. A causa dell'orbita, i satelliti della fase 3 sembrano "parcheggiare" sopra un punto della Terra per alcune ore, muovendosi poi rapidamente in un altro punto. Il radioamatore, ovviamente, sa quando il satellite sarà utilizzabile da lui, grazie una volta alle apposite tavole, ed oggi ai comodi elementi kepleriani ed i programmi di tracciamento. Questo nuovo modo di operare rallenta notevolmente l'attività frenetica che era una volta necessaria per operare via satellite. Il primo satellite della fase 3, il 3-A, fu perduto a causa di un guasto al lanciatore. I successivi 3-B e 3-C sono stati lanciati con successo, e sono diventati Oscar 10 e 13 rispettivamente. Il satellite "Fase 3-D" non sarà il semplice sostituto di questi due satelliti che, dopo molti anni di onorato servizio, si stanno avvicinando alla fine della loro vita utile. "Fase 3-D" sarà dotato di una combinazione di trasmettitori ad alta potenza e di antenne e ricevitori ad alto guadagno. Inoltre, per la prima volta le antenne del satellite saranno puntate solo verso Terra. Questo comporta segnali notevolmente più forti, la necessità di potenze inferiori, e meno necessità di antenne ad alta potenza per i radioamatori che lo utilizzano. Queste caratteristiche sono state volute per rendere virtualmente possibile l'utilizzo del satellite a ogni radioamatore.
ORBITE LEO Low Earth Orbit (LEO) è un'espressione inglese e indica un' orbita terrestre bassa, ovvero un'orbita circolare di altitudine compresa tra l'atmosfera e le fasce di Van Allen e con un'inclinazione bassa. Molte missioni spaziali si svolgono in una LEO, come quelle riguardanti gli Space Shuttle o le stazioni spaziali. Un corpo che orbita in una LEO ha un periodo di rivoluzione di circa 90 minuti, quindi viaggia a circa 27.400 km/h. LEO indica anche il nome dato ai sistemi di telecomunicazioni satellitari in cui i satelliti vengono collocati su orbite LEO (200-2000 km). È necessaria una flotta di 50-200 satelliti per coprire l'intera superficie del globo terrestre. • Il limite inferiore di 200 km di altitudine è imposto dall'atmosfera in quanto un'eccessiva sollecitazione con le forze di attrito ridurrebbe notevolmente il tempo di vita di un satellite. • Il limite superiore di 2000 km è invece imposto dalla presenze delle fasce di Van Allen che provocherebbero al satellite un'esposizione radioattiva tale da pregiudicare il corretto funzionamento degli apparati di bordo. Il maggior vantaggio di questi sistemi è il limitato ritardo di propagazione (20-25 ms), confrontabile con quello di alcuni collegamenti terrestri. Le orbite di questi sistemi hanno spesso la caratteristica di essere fortemente inclinate e tendenti ad orbite polari; la velocità del satellite è inoltre elevatissima, tale da far consumare un intero ciclo orbitale in circa un'ora e mezza. Vantaggi Svantaggi Si possono impiegare potenze di trasmissione È necessario un numero elevato di satelliti più basse ed antenne non direttive. Maggiore complessità a bordo (switching a bordo, Connessioni dirette tra i satelliti routing, handover, gestione dei consumi di energia) Sono richieste complesse operazione di Bassi ritardi di propagazione monitoraggio Maggiore affidabilità nel caso di guasto di un I singoli satelliti spendono la maggior parte del satellite della flotta loro tempo sopra aree a basso traffico dati Sono in grado di fornire una precisa posizione dei ricetrasmettitori al suolo (vedi sistema GPS)
MEO Medium Earth Orbit (detta che MEO) è un'espressione inglese che indica un'orbita terrestre media, ovvero un'orbita in cui il satellite si trova ad un'altitudine compresa tra una low earth orbit e un'orbita geostazionaria. Può indicare anche il nome dato a sistemi di telecomunicazioni satellitari in cui i satelliti vengono collocati su orbite di media altitudine (≈10.000 km). Confrontando questi sistemi con quelli di tipo GEO ad orbita geostazionaria, si evince subito come la distanza inferiore permetta di ridurre il ritardo di propagazione (che su questi sistemi vale circa 100-130 ms) ma si perde la proprietà di avere il satellite in un punto fisso del cielo rispetto ad un osservatore al suolo. Il satellite passa abbastanza velocemente nel cielo e per poter garantire una continuità di servizio, lo si fa seguire subito da un altro; in questo caso deve esistere un protocollo di handover (letteralmente 'passaggio di mano') tra i due satelliti. Per poter coprire l'intero globo è necessaria una flotta di almeno 10-15 satelliti (il numero aumenta al diminuire del raggio orbitale). La dimensione delle antenne e la potenza di trasmissione sono inferiori rispetto ai sistemi GEO data la minore distanza. I vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di sistemi sono gli stessi dei sistemi low earth orbit. HEO Highly Elliptical Orbit
GEOSINCRONA Si dice orbita geosincrona una qualsiasi orbita sincrona attorno alla Terra, potenzialmente utilizzabile da satelliti artificiali. I satelliti in orbita areosincrona sono caratterizzati da un periodo orbitale pari al giorno siderale terrestre. È importante osservare che questi satelliti non mantengono sempre necessariamente la medesima posizione nel cielo della Terra. Un'orbita geosincrona che sia equatoriale (complanare all'equatore del pianeta), circolare e prograda (ovvero che ruoti nella stessa direzione della superficie terrestre) è detta geostazionaria; i satelliti in orbita geostazionaria mantengono sempre la stessa posizione relativa rispetto alla superficie planetaria. Un'orbita geostazionaria è un' orbita circolare ed equatoriale, situata ad una altezza tale che il periodo di rivoluzione di un satellite che la percorre coincide con il periodo di rotazione della Terra. È un caso particolare di orbita geosincrona. Tale orbita viene definita geostazionaria in quanto per un osservatore a terra, il satellite appare fermo in cielo, sospeso sempre al di sopra del medesimo punto dell'equatore. Per pianeti diversi dalla Terra, tale orbita è anche detta isosincrona. Non per tutti i pianeti è possibile che vi sia un'orbita stazionaria, in quanto la loro velocità di rotazione può essere tale da richiedere che il satellite stia in un'orbita troppo vicina oppure troppo lontana per essere stabile. L'orbita geostazionaria ha quindi un raggio di 42.168 chilometri, pari a circa 6,6 raggi terrestri. Poiché il raggio dell'orbita si misura a partire dal centro del pianeta, l'orbita geostazionaria si trova a circa 35.786 chilometri sopra la superficie terrestre. Satelliti geostazionari La quota dell'orbita geostazionaria è fissa e, come osservato nella sezione precedente, deriva dal fatto che orbite a quote diverse hanno periodi di rivoluzione diversi, sempre più lenti man mano che ci si allontana dal pianeta. L'orbita con un periodo di rivoluzione pari a 23 ore, 56 minuti e 4,09 secondi (un giorno siderale) si trova a 35.790 km dalla superficie terrestre, ed un satellite che la percorre si muove a circa 3 km/sec, pari a 11000 km/h. Per un osservatore a terra sarà come se il satellite fosse fermo sopra di lui: di qui l'espressione geostazionario riferita al satellite e geostazionaria riferito all'orbita. L'orbita geostazionaria è molto ambita per una quantità di satelliti artificiali: telecomunicazioni, previsioni del tempo, satelliti spia. Tale è l'affollamento che l'orbita è suddivisa in pezzetti dei quali si tiene il conto di quelli rimasti liberi ed occupati, e da alcuni anni un satellite deve lasciare libero il posto alla fine della sua vita operativa, spostandosi su un'orbita più alta o più bassa. Un satellite posto in tale orbita può osservare quasi un intero emisfero terrestre, poiché l'ampiezza del suo orizzonte equivale ad un cerchio con un diametro di circa 18.000 chilometri, che è sempre centrato sull'equatore. Questa dimensione corrisponde a 81,4 gradi di latitudine o longitudine in ogni direzione. Telecomunicazioni Le comunicazioni che utilizzano un satellite geostazionario subiscono un ritardo dovuto alla lunga distanza che il segnale elettromagnetico deve percorrere, dalla stazione di terra al satellite e ritorno. Questo tempo è pari a circa un quarto di secondo. Per alcune applicazioni, come la telefonia e i giochi di realtà interattiva, questo ritardo non è trascurabile e causa una caduta di prestazioni rispetto ai canali di comunicazione terrestri. Curiosità L'orbita geostazionaria della Terra è anche chiamata Fascia di Clarke. Essa prende il nome da Arthur C. Clarke, scrittore di fantascienza famoso soprattutto per essere l'autore di "2001: Odissea nello spazio", dal quale venne tratto l'omonimo film. Egli fu il primo che ipotizzò, in un articolo per una rivista,[1] l'utilizzo dell'orbita geostazionaria per i satelliti dedicati alle telecomunicazioni.
PARAMETRI ORBITALI KEPLERIANI Amsat_i_kepleriani.pdf I parametri orbitali kepleriani L'insieme tradizionale di parametri orbitali è associato al nome di Keplero, in onore delle sue celebri tre leggi. I parametri previsti sono: 1) EPOCH (epoca – data ora minuti secondi) 2) ORBITAL INCLINATION (inclinazione dell’orbita rispetto al piano equatoriale) 3) RIGHT ASCENSION OF ASCENDING NODE – RAAN (posizione del piano orbitale rispetto allo spazio esterno) 4) ARGUMENT OF PERIGEE (posizione dell’orbita sul suo piano orbitale) 5) ECCENTRICITY (eccentricità 0-1 0=circonferenza) 6) MEAN MOTION (numero di orbite al giorno) 7) MEAN ANOMALY (posizione orbitale del satellite) 8) DRAG (tasso di decadimento dovuto all’attrito) I parametri riportati individuano l'orbita come segue: • Il semiasse maggiore (o il periodo) individuano le dimensioni dell'orbita; • L'eccentricità determina la forma dell'orbita; • L'inclinazione e la longitudine (o l'ascensione retta) del nodo ascendente precisano il piano orbitale; • L'argomento del pericentro specifica l'orientazione dell'orbita all'interno del piano; • L'anomalia vera specifica la posizione dell'oggetto sull'orbita in funzione del tempo. Data l'imprecisione del modello newtoniano del moto orbitale, che considera i corpi celesti come meri oggetti puntiformi, gli elementi orbitali dei pianeti reali tendono a cambiare nel tempo. Inoltre per i satelliti artificiali che sfiorano l'atmosfera si specifica talvolta un ottavo parametro (l'attrito atmosferico). Il NORAD North American Defence è responsabile di tenere traccia di tutti i veicoli spaziali, attivi e non, compresi i detriti, calcolando per ciascuno di essi gli elementi orbitali aggiornati. Questi elementi sono rilasciati periodicamente e, tramite appositi algoritmi elaborati dal NORAD che derivano da modelli matematici, servono per la predizione della posizione del satellite. Gli elementi Kepleriani si trovano rilasciati in 2 formati: NASA – NORAD e AMSAT (AMSAT esteso; NASA o NORAD su 2 linee)
MODI OPERATIVI Amsat_i_modi.pdf Echo-51_schedule A seconda delle frequenze di uplink e downlink, nonchè secondo la modulazione operata, per convenzione, si definiscono i seguenti modi operativi: MODO UPLINK DOWNLINK UTILIZZO A 2m MHz 145,800 – 146,000 10m MHz 29,300 – 29,500 fonia o cw B 70cm MHz 435,000 – 437,150 2m MHz 145,800 – 146,000 fonia cw rtty sstv JA 2m MHz 145,800 – 146,000 70cm MHz 435,000 – 437,150 fonia cw JD 2m MHz 145,800 – 146,000 70cm MHz 435,000 – 437,150 modi digitali T 15m MHz 21,150 – 21,300 2m MHz 145,800 – 146,000 fonia cw K 15m MHz 21,150 – 21,300 10m MHz 29,300 – 29,500 fonia cw L 24cm MHz 1267,000 – 1270,000 70cm MHz 435,000 – 437,150 S 70cm MHz 435,000 – 437,150 13cm MHz 2.400,000 – 2.401,500 fonia cw Le frequenze assegnate al servizio di radioamatore via satellite sono designate e pianificate a livello mondiale da organi quali ITU e IARU Erano operativi nei modi K e T i satelliti sovietici RS 12 e 13, attualmente non più operativi. Non mi risulta siano operativi altri satelliti per servizio di radioamatore nei modi K e T. I modi operativi dei satelliti possono variare a seconda di un calendario definito dal centro controllo. Vale a dire che lo stesso satellite può lavorare, in momenti diversi, in modo analogico anziché digitale oppure essere operativo in modo S piuttosto che in modo B o J. Allo scopo vengono rilasciate periodicamente delle schede operative per poter conoscere lo stato operativo del satellite che si desidera utilizzare. Nei modi analogici in fonia vengono usualmente utilizzate sia l’FM che l’SSB.
RIPETITORE e TRANSPONDER Trasponder Il trasponder è un ripetitore dove la banda passante del ricevitore viene traslata nella corrispondente banda d'uscita. I trasponders, detti anche traslatori lineari, funzionano nel seguente modo: ogni segnale ricevuto nella banda d'ingresso viene traslato di frequenza di un valore fisso tale da portarlo sulla gamma di frequenze di downlink. Non c'è limite al numero di segnali traslabili. L'unico vincolo è la potenza disponibile in downlink per il satellite che deve essere suddivisa tra tutti gli utilizzatori del trasponder proporzionalmente all'intensità del segnale di uplink. Una caratteristica dei trasponders dei satelliti è il funzionamento invertente o non invertente: nel funzionamento non invertente all'aumento della frequenza di uplink corrisponde un aumento della frequenza di downlink e viceversa e la banda laterale usata non varia cioé se si sale in USB si scende in USB; nel funzionamento invertente invece all'aumento della frequenza di uplink corrisponde una diminuzione della frequenza di downlink e viceversa, inoltre la banda laterale utilizzata varia. Repeater Assomiglia ai ripetitori terrestri cioè riceve una sola frequenza e la trasla su di un'altra, lavorando su due bande diverse, per esempio VHF e UHF, e permettendo collegamenti full-duplex.
SETUP STAZIONE DI TERRA PER MODI JA E B Stante la bassa potenza irradiata dal satellite (nell’ordine di 1 w), ulteriormente affievolito dall’attenuazione di tratta, contro la potenza relativamente alta disponibile nella stazione di terra, è opportuno concentrare le attenzioni sul sistema ricevente più che su quello trasmittente. Il segnale di downlink (1 w) arriverà alla stazione di terra dopo un viaggio lungo da 200 a 2000 Km, attenuato e distorto, a volte sommerso da disturbi. Percò si dovrà cercare un compromesso tra guadagno, basso rumore ed attenuazione dei disturbi. Una cura maniacale nel ridurre le perdite è garanzia di successo nell’operare i satelliti. Le antenne più adatte al traffico via sat sono senza dubbio antenne direttive. Normalmente vengono usate, per praticità, antenne a polarizzazione orizzontale perchè le stesse possono essere convenientemente utilizzate anche per l’uso terrestre. Per un utilizzo specifico sarebbero preferibili antenne a polarizzazione circolare che consentono di limitare l’attenuazione del segnale quando questo non viene ricevuto con la medesima polarizzazione lineare dell’antenna ricevente, vuoi perchè durante la tratta viene ruotato, vuoi perchè alcuni satelliti trasmettono in polarizzazione circolare. Il massimo sarebbe poter disporre di antenne yagi a dipoli incrociati per poter opportunamente commutare la polarizzazione da destrorsa a sinistrorsa a seconda della miglior ricezione. Questo setup è da considerarsi pressoché indispensabile per le operazioni via EME. I sateliti LEO vanno inseguiti tenendo orientate le antenne verso la loro direzione tramite una coppia di rotatori orizzontali e verticali, con l’ausilio di appositi programmi che indicano la posizione del satellite rispetto a noi. Dato che non è semplice inseguire un oggetto velocissimo che ci appare puntiforme, è da tener presente che i lobi di radiazione delle antenne non dovranno essere troppo stretti: pena la difficoltà di puntamento che diventerebbe sempre maggiore al diminuire dell’ampiezza del lobo. Non va dunque esasperato il guadagno delle antenne (inversamente proporzionale all’ampiezza del lobo di radiazione) a scapito della facilità di acquisizione del satellite. Sono da considerarsi sufficienti guadagni d’antenna intorno ai 10-12 dbD in VHF e appena superiori in UHF. Piuttosto sono da curare con attenzione i lobi secondari dell’antenna che raccolgono rumore indesiderato e tutte le perdite e le attenuazioni nella linea di alimentazione delle antenne. A tal fine è indispensabile un preamplificatore a basso rumore appena al disotto delle antenne che consenta di arginare l’attenuazione della discesa. Sono anche in uso, con risultati apprezzabili, antenne a polarizzazione circolare omnidirezionali, con angoli di radiazione molto alti. A fronte di un guadagno minore, semplificano le operazioni di inseguimento del satellite perchè non richiedono di essere orientate tramite i rotatori azimutali e zenitali, essendo omnidirezionali sul piano orizzontale e, per via dello spiccato angolo di radiazione, adatte a ricevere segnali anche da sorgenti molto alte sopra l’orizzonte (fatto che non attiene alle yagi che pertanto devono essere elevate). Sono comunque da considerarsi soluzioni di compromesso, inadatte ad acquisizioni difficili. Anche sul fronte dei preamplificatori, è opportuno prediligere quelli a basso rumore, possibilmente con filtri di banda ad elevato Q per evitare di raccogliere ed amplificare sorgenti spurie che comprometterebbero la qualità del segnale ricevuto. Eccellente un guadagno di 25dB con NF 0,35 dB per la banda dei 2m! I cavi coassiali devono essere obbligatoriamente a bassa perdita, adatti per vhf e superiori. La scelta del cavo non è affatto questione secondaria: è tassativo usare un cavo con la minor attenuazione possibile compatibilmente con le possibilità di installazione. Cavi con dielettrico in aria sarebbero la soluzione ideale, purtroppo la loro rigidità ne impedisce sovente l’installazione in ambito domestico. Impensabile l’utilizzo di cavi tipo rg58 o di caratteristiche simili. Il ricevitore ideale è silenzioso, stabile, sensibile, poco soggetto all’intermodulazione e molto selettivo. Ci troveremo spesso a ricevere il downlink su frequenza adiacenti a segnali via terra molto più intensi. Fatto salvo quanto detto sui lobi secondari delle antenne, quel che non può essere soppresso dall’antenna giungerà irrimediabilmente al ricevitore. Starà alla sua selettività premetterci di ascoltare il satellite o di perderlo in mezzo ai disturbi. Similmente al preamplificatore, anche per il ricevitore è da prediligere un compromesso tra sensibilità e rumorosità. In SSB è da considerarsi buona una sensibilità di 0,10 microvolt per 10dB S/N. Per il trasmettitore poco da dire: indispensabile ottima attenuazione delle armoniche perchè, data l’allocazione delle frequenze, potremmo trovarci ad ascoltare non già il downlink bensì la nostra armonica! (vedi operazioni modo JA su FO29!) La potenza richiesta per impegnare un satellite LEO, modo J, con un sistema d’antenna lungo 3 lunghezze d’onda, è dell’ordine di 10 – 15 w, perciò assolutamente non critico. Trasmettitore e ricevitore devono essere obbligatoriamente a sintonia continua per poter compensare l’effetto doppler. Inutle tentare con apparecchi con step canalizzazione a 12,5 KHz perchè, anche nelle operazioni in FM, non si riuscirebbe a fare una corretta sintonia. Qualora si opti per un unico apparato multibanda, questo deve essere necessariamente adatto all’uso in full duplex con possibilità di sintonia indipendente per ciascuna banda.
TECNICA OPERATIVA PER COLLEGAMENTO VIA FO-29 - Si predisponga il programma per il tracking con gli elementi orbitali aggiornati - si dirigano le antenne verso il sorgere del satellite - si sintonizzi la frequenza del beacon - udito il beacon ci si sposti sulle frequenze di up e downlink per il traffico, su frequenza libera - da questo momento in poi, le antenne dovranno inseguire costantemente il satellite con l’ausilio del sw - si trasmettano brevi note col tasto telegrafico con la sintonia rx ferma, si cerchi con il tx la relativa frequenza di uplink - si passi alla chiamata in fonia secondo la procedura: cq satellite de iz1gza iz1gza iz1gza k - si corregga costantemente la sintonia di tx in modo da compensare il doppler e facendo si che la ricezione non abbia spostamenti di frequenza - la potenza di tx deve essere regolata in modo che il segnale di downlink abbia la stessa intensità del beacon - all’eventuale risposta di un corrispondente si replicherà passando le informazioni sull’intensità di segnale, la qualità della modulazione e il nostro ww locator, al passaggio successivo si confermerà l’avvenuta ricezione del suo messsagio e si passerà ai saluti - non indugiare o dilungarsi nel collegamento: l’acquisizione dura solo pochi minuti! - durante tutto il collegamento la sintonia del tx deve essere costantemente corretta in modo che il corrispondente non debba ritoccare la sua sintonia di ricezione
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AMSAT Italia - Frames Uplink: 145.920 MHz FM Downlink: 435.300 MHz FM 9k6 BBS, L/U Uplink: 1268.700 MHz 9k6 FM Downlink: 435.150 MHz 9k6 FM March 16th - March 23rd FM Repeater, V/S Uplink: 145.880 MHz FM Downlink: 2401.200 MHz FM FM Repeater V/U Uplink: 145.920 MHz FM Downlink: 435.150 MHz FM March 23rd - March 30th FM Repeater V/U Uplink: 145.920 MHz FM Downlink: 435.300 MHz FM FM Repeater V/U SSTV Uplink: 145.860 MHz FM Downlink: 435.150 MHz FM 73, Drew KO4MA AMSAT-NA VP Operations AO-51 Echo Mode Suggestion Email Address mailto:ao51-modes@amsat.org?subject=AO51%20web %20page%20request The AO-51 Operations Group is made up of Amsat Members who are also AO-51 users. The Operations Group works with the Command Team to create the monthly schedule for the satellite. 73 KO4MA For AO-51 Operations Group ( KO4MA, WD9EWK/VA7EWK, N8MH, OZ1MY, VK5HI, WA4SXM) Updated: 15 Feb, 08 file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/echo-51_schedule.htm (2 of 3) [29/03/2009 17.37.02]
Amateur Satellite Summary - FO-20 Fuji-OSCAR-29 Satellite Summary Name: Fuji-OSCAR-29 aka Fuji-3 and JAS-2 Callsign: 8J1JCS NASA Catalog Number: 24278 Launched: August 17, 1996 Launch vehicle: Japanese H-II No. 4 Launch location: Tanegashima Space Center of NASDA, Tanegashima Island, Japan Weight: 50 kg Orbit: Polar LEO (Low Earth Orbit) Inclination: Size: 44 cm wide x 47 cm high Period: Features: ● BBS Message System (digital store-and-forward) ● Analog Communications Transponder ● Attitude Control ● Digi-Talker ● Testing of newly developed solar cells in space Beacon (100 milliWatt) Telemetry Format ● 435.795 MHz - CW (12 wpm) file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/fo29.html (1 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Amateur Satellite Summary - FO-20 ● 435.910 MHz - PSK digital - Digi-Talker Digital Transponder - Mode JD (1 Watt) ● Uplinks: AFSK (FM) 1200 bps, AX.25, Manchester Encoded ❍ 145.850 MHz ❍ 145.870 MHz (the only 9600 bps uplink frequency) ❍ 145.890 MHz ❍ 145.910 MHz ● Downlink: BPSK 1200 bps or FSK 9600 bps ❍ 435.910 MHz (also Digi-Talker frequency) Analog Transponder - Mode JA (1 Watt) ● Uplink: 145.900 - 146.000 MHz ● Downlink: 435.800 - 435.900 MHz (inverted) Status: Operational ● The latest information is available from: AMSAT News Service (ANS) Description For more information about FO-20 and 29 visit the Japan Amateur Radio League (English version) and the National Space Development Agency of Japan (English version) web pages. Mineo Wakita, JE9PEL, has FO-29 satellite telemetry analysis programs. The software will automatically analyze all digital telemetry from the satellite such as current, voltage, and temperature. The software is available from http://www.ne.jp/asahi/hamradio/je9pel/. Mike Gilchrist, KF4FDJ, has written a Digi-Talker Question and Answer page. AMSAT Feature Article - JAS-2 Launch Successful. See also Satellite Summary - Fuji-OSCAR 20. file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/fo29.html (2 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Amateur Satellite Summary - FO-20 References ● Steve Ford, WB8IMY, "JAS-2 In Orbit!," QST, Oct. 1996, p. 94. ● Fujio Yamashita, JS1UKR and Hideo Ono, JA1BU, "JAS-2 Comes to Life as FO-29," The AMSAT Journal, Vol. 19, No. 5, Sep/Aug 1996, p. 1. Return to Satellite Summary Last update February 9, 2002 - N7HPR file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/fo29.html (3 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Frequenze dei satelliti radioamatoriali Sito radio di IK0WRB Frequenze dei satelliti radioamatoriali Tutte le frequenze sono in MHz Satellite Modo Uplink Downlink Radiofari e Note A 145.850-145.950 cw/ 29.400-29.500 cw/ 29.502 cw (telemetria) ssb ssb AO-7 B 145.9775 cw (telemetria) (parzialmente attivo) 432.125-432.175 cw/ 145.975-145.925 435.100 cw C lsb sw/usb (intermittente) 2304.1 cw AO-10 B 435.030-435.180 cw/ 145.975-145.825 145.810 portante (non operativo) lsb cw/usb UO-11 fm 1200 bps PSK 2401.500 cw (parzialmente attivo) 145.825 A 145.910-145.950 cw/ 29.410-29.450 cw/ 29.408 cw ssb ssb 29.454 cw 145.831 robot 29.454 robot K 21.210-21.250 cw/ 29.410-29.450 cw/ 29.408 cw RS-12 ssb ssb 29.454 cw (non operativo) 21.129 robot 29.454 robot T 21.210-21.250 cw/ 145.910-145.950 145.912 cw ssb cw/ssb 145.958 cw 21.129 145.958 robot A 145.960-146.000 cw/ 29.460-29.500 cw/ 29.458 cw ssb ssb 29.504 cw 145.840 robot 29.504 robot K 21.260-21.300 cw/ 29.460-29.500 cw/ 29.458 cw RS-13 ssb ssb 29.504 cw (non operativo) 21.139 robot 29.504 robot T 21.260-21.300 cw/ 145.860-145.900 145.862 cw ssb cw/ssb 145.908 cw 21.139 145.908 robot file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/frequenze%20satelliti.html (1 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Frequenze dei satelliti radioamatoriali UO-14 JA 145.975 fm 435.070 fm (non operativo) RS-15 A 145.858-145.898 cw/ 29.354-29.394 cw/ 29.3525 cw (parzialmente attivo) ssb ssb 29.3987 cw A 145.915-145.948 cw/ 29.415-29.448 cw/ 29.408 cw RS-16 ssb ssb 29.452 cw (parzialmente attivo) 435.504 cw 435.548 cw JD fm 1200 bps usb 1200 bps Manchester FSK BPSK AO-16 145.900 437.026 (parzialmente attivo) 145.920 437.051 145.940 2401.143 145.960 JD fm 1200 bps usb 1200 bps 437.127 cw Manchester FSK BPSK LO-19 145.840 437.125 (parzialmente attivo) 145.860 437.153 145.880 145.900 FO-20 JA 145.900-146.000 cw/ 435.900-435.800 435.795 cw (non operativo) lsb cw/usb JD fm 9600 bps BPSK fm 9600 bps BPSK UO-22 145.900 435.120 145.975 JD fm 9600 bps BPSK fm 9600 bps BPSK KO-23 145.850 435.175 (non operativo) 145.900 KO-25 JD fm 9600 bps BPSK fm 9600 bps BPSK Nominativo: HL02-11 (non operativo) 145.980 436.500 BBS: HL02-12 JD fm 1200 bps usb 1200 bps Manchester FSK BPSK IO-26 145.875 437.822 (non operativo) 145.900 145.925 145.950 AO-27 JA 145.850 fm 436.800 fm file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/frequenze%20satelliti.html (2 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Frequenze dei satelliti radioamatoriali JA 145.900-146.000 cw/ 435.900-435.800 435.795 cw lsb cw/usb FO-29 JD 145.850-145.870 fm 435.910 435.910 (1200 bd bpsk/9600 (1200 bps (9600 bps fsk) bd fsk) bpsk/9600 bps fsk) Nominativo: 8J1JCS 145.910 digitalker TO-31 JD fm 9600 bps FSK fm 9600 bps FSK Nominativo: TMSAT1-11 (non operativo) 145.925 436.925 BBS: TMSAT1-12 dig. all 9600 bps fsk 435.225 9600 bps Nominativo beacon: 145.850 fsk 4XTECH-11 GO-32 145.890 Nominativo bbs: 1269.700 4XTECH-12 1269.800 JD fm 9600 bps FSK fm 9600 bps FSK Nominativo: UO121-11 UO-36 145.960 437.025-437.400 BBS: UO121-12 SO-41 JA 145.850 fm 436.775 fm &mnbsp; (parzialmente attivo) dig. 145.827 fm 1200 145.827 fm 1200 144.390 fm 1200 bps afsk NO-44 bps afsk bps afsk Aprs downlink (solo reg. (parzialmente attivo) 435.250 fm 9600 2) bps afsk JA 145.850 fm tono 67 436.795 fm SO-50 Hz UV 145.200 fm (reg. 1) 145.800 fm, voce Alcuni nominativi in uso: 144.490 fm (reg. 2/3) e packet NA1SS astronauti Usa 437.800 fm RS0ISS e RZ3DZR International (ripetitore) cosmonauti Russia Space 145.990 fm 1200 RS0ISS-11 bbs packet Station bps afsk IZ6ERU Roberto Vittori U5MIR Sergei Krikalev KE5DRY John Phillips file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/frequenze%20satelliti.html (3 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
AMSAT - Satellite Detail - ARISS 850 Sligo Ave. Suite 600 Silver Spring, MD 20910 1-888-322-6728 Satellite Detail - ARISS Launch Pad Navigator Sat Status Keps Passes News Store Members Contact Us Return ARISS Spacecraft Summary OSCAR Designation: ARISS International Designator: 1998-067A Norad Number: 25544 Common Name: ARISS Alternate Name: Zarya Satellite Type: Other Launch Date: 20 November, 1998 Launch Location: Various Launch Vehicle: Various Apogee: 353.00 Perigee: 341.00 Inclination: 51.64 Period: 91.48 Weight: 0.000 Kg Organization: ARISS/AMSAT/ARRL Frequency Information Mode V/V Crew Contact (Regions 2 & 3): Operational Uplink: 144.4900 MHz FM Downlink 145.8000 MHz FM Mode V/V Crew Contact (Region 1): Operational Uplink: 145.2000 MHz FM Downlink 145.8000 MHz FM Mode V/V Packet (Worldwide): Operational Uplink: 145.9900 MHz AFSK 1200 BPS Downlink 145.8000 MHz AFSK 1200 BPS Mode V/U (J) FM Voice Repeater (Worldwide): Operational Uplink: 145.8000 MHz FM Downlink 437.8000 MHz FM Mode V APRS (Worldwide APRS Digipeater): Operational Simplex: 145.8250 MHz FM 1200 BPS Downlink 145.8250 MHz FM 1200 BPS Mode V Imaging: Operational Downlink 145.8000 MHz SSTV Mode U/V (B) FM Voice Repeater (Worldwide): Operational file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/ariss.htm (1 of 2) [29/03/2009 17.37.04]
AMSAT - Satellite Detail - ARISS Uplink: 437.8000 MHz FM Downlink 145.8000 MHz FM Current Keplerian Elements ARISS 1 25544U 98067A 09080.86400852 -.00004482 00000-0 -29496-4 0 5091 2 25544 51.6410 34.3654 0009568 146.1733 251.8773 15.71472947592216 Weekly Satellite Report While the system is in cross-band repeat mode the packet system is turned off and vice-versa. The ISS daily crew schedule can be found at http://spaceflight.nasa.gov/station/timelines/. Remember that the crew operates on UTC time. The timelines are sent to the crew in Russian, and partially translated for ground controllers in America. No all-English translations are available at this time. Current ARISS News is available at the ARISS page. Additional information is available at: http://www.rac.ca/ariss/. Detailed Description ARISS is the acronym for Amateur Radio on the International Space Station. The ARISS program is a join program operated by NASA, AMSAT, the ARRL and various worldwide agencies and is steered by an international committee. The purpose of ARISS is to provide ISS to earth contacts between the crew of the ISS and schools, radio amateurs and others who may benefit from amateur radio contacts. The first amateur radio equipment was carried to the ISS on Space Shuttle Atlantis in September 2000 and installed by the Expedition 1 crew. The first amateur contacts were made by Commander William Shepherd in mid November 2000, and the first school contact took place in December 2000. To work ISS from your home, you should have at least the following Amateur Radio equipment. A 2-meter radio with an output rating of 5 watts or more. While it's possible to operate with an omni-directional antenna and even a whip, a small beam antenna similar to the Arrow antenna works much better and will increase your chances of success. If you plan to operate in packet mode a standard 1200 baud AX.25 TNC should be used and connected to a computer running APRS or other packet communications software. Reference Documents: ● Also see the AMSAT ARISS pages on AMSAT.ORG at: http://www.amsat.org/amsat-new/ariss/index.php Copyright©The Radio Amateur Satellite Corporation 2004 ,2008 - All Rights Reserved Report a bug on this page file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/ariss.htm (2 of 2) [29/03/2009 17.37.04]
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