Le elezioni in Toscana tra conferme e sorprese - Cise-Luiss
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Le elezioni in Toscana tra conferme e sorprese Elisa Volpi 1 giugno 2015 In Toscana l’esito politico delle elezioni era (quasi) scontato1 e la conferma di Enrico Rossi a Presidente della Giunta regionale è un segno di piena continuità rispetto al passato. Eppure il voto toscano ha riservato almeno due sorprese. La prima riguarda il sostanziale calo della partecipazione, la seconda – invece – è rappresentata dall’inedito risultato della Lega Nord. Partendo dall’astensionismo, vediamo che meno della metà degli elettori to- scani si è recato alle urne: ha votato il 48,3% degli aventi diritto, con una flessione di 12,4 punti percentuali rispetto alle elezioni regionali del 2010. Se poi confron- tiamo il risultato di questa tornata elettorale con quello delle regionali di dieci anni fa (aprile 2005), il calo dell’affluenza è di 23 punti. Non si tratta di un crollo drammatico come quello registrato alle elezioni regionali in Emilia-Romagna nell’inverno scorso2, ma è pur sempre un dato significativo per una delle regioni con maggiore cultura civica e in cui, da sempre, si vota con percentuali superiori alla media nazionale. E a questo proposito, l’aspetto ancora più sorprendente è che la Toscana ha registrato l’affluenza più bassa di queste elezioni regionali. Le province in cui si è votato di meno sono state Massa-Carrara e Prato, mentre soltanto ad Arezzo, Pisa e Siena si è superato la soglia del 50% degli elettori. Passando invece al risultato dei candidati presidente, l’esito – come accennato all’inizio – non ha portato a grandi soprese, almeno per quanto riguarda il cen- trosinistra, da sempre ben radicato in Toscana. Il Presidente uscente Enrico Rossi ha ottenuto il 48% dei voti ed è stato riconfermato al primo turno. Rispetto alle precedenti elezioni regionali, però, Rossi ha perso diversi consensi (circa 12 punti percentuali)3. 1 Per una discussione approfondita dei risultati delle elezioni precedenti e dell’offerta eletto- rale di questa tornata elettorale, si veda Maggini in questo stesso volume (b). 2 Per conoscere i dettagli del voto in Emilia-Romagna, si veda Maggini in questo volume (a). 3 È vero che nel 2010 Rossi era appoggiato non solo dal Pd, ma anche da Sel, Idv e Federa- zione della Sinistra, ma anche se sommassimo ai voti di Rossi quelli presi dal candidato della sinistra più radicale Tommaso Fattori, la percentuale di voti per Rossi sarebbe comunque inferiore rispetto al 2010. Aldo Paparo e Matteo Cataldi (a cura di), Dopo la luna di miele: Le elezioni comunali e regionali fra autunno 2014 e primavera 2015, CISE, Roma, 2015 ISBN (print) 978-88-98012-17-6 / ISBN (online) 978-88-98012-18-3
Elisa Volpi Il secondo posto invece è andato a Claudio Borghi, sostenuto dall’insolita co- alizione tra Lega Nord e Fratelli d’Italia, che ha ottenuto il 20% dei consensi, più del doppio dell’altro candidato di centrodestra Stefano Mugnai (9.1%) appoggiato da Forza Italia. Un potenziale candidato unico di centrodestra non sarebbe stato quindi in grado di mettere a rischio la vittoria di Rossi. Inoltre, nella competizione maggioritaria, il centrodestra è calato rispetto alle regionali precedenti, quando il candidato unitario di Lega e Popolo della Libertà aveva ottenuto il 34,4% dei voti. Il terzo miglior risultato è stato quello di Giacomo Giannarelli del Movimen- to 5 Stelle, che è stato votato dal 15% degli elettori. Come evidenziato da Giorgia Bulli (2015), il risultato del Movimento 5 Stelle dimostra come anche in Toscana si stia affermando una dinamica competitiva tripolare e non più bipolare. Il can- didato della sinistra radicale, Tommaso Fattori, nonostante i numerosi endorse- ment ricevuti, compreso quello da parte del leader di Podemos Pablo Iglesias, si è fermato al 6,3%. Infine, negativa la performance del candidato di Udc e Ncd, Gianni Lamioni, che ha ottenuto appena l’1,3% dei voti, con un calo di 3,3 punti percentuali rispetto al 2010, quando il candidato dell’Udc si era piazzato terzo. Se la competizione maggioritaria non ha registrato sostanziali novità rispetto al passato, decisamente più interessanti sono i dati sulla competizione tra liste4. Per quanto riguarda il centrosinistra, il Pd si conferma il primo partito della regione. Rispetto al 2010, il Pd cresce di circa 4 punti percentuali, passando dal 42,2% al 46,4%, ma cala rispetto alle elezioni europee dello scorso anno, quando aveva ottenuto il 56,4% dei voti. Sempre nell’area di sinistra, la lista Sì Toscana a Sinistra, espressione della Lista Tsipras, Sel e Prc, migliora rispetto a tutte le elezioni precedenti. Ma a sorprendere è soprattutto il risultato della Lega Nord che diventa il secon- do partito della regione, con il 16,2% dei voti5. Un vero e proprio successo per il partito di Salvini che guadagna voti anche in termini assoluti, nonostante il calo dell’affluenza. La Lega ha ottenuto 10 punti percentuali e quasi 116mila voti in più rispetto al 2010; ancora più impressionante il balzo rispetto alle europee di quasi 14 punti percentuali, ma soprattutto in confronto alle politiche del 2013 (+15,5 punti). In questo modo la Lega Nord non soltanto ha scalzato il Movimento 5 Stelle (rimasto sostanzialmente stabile rispetto alle europee, con appena 1,6 punti percentuali in meno) che adesso è il terzo partito in Toscana, ma anche tutti gli al- tri partiti di centrodestra. In particolar modo, si è ulteriormente ridotto il consenso nei confronti di Forza Italia, che non raggiunge neanche la doppia cifra e si ferma 4 Per un’analisi di come gli elettori toscani abbiano fatto uso delle preferenze, si veda Bracci in questo volume. 5 Per approfondire il tema del risultato della Lega Nord si veda l’articolo di Mancosu in questo stesso volume. 260
Le elezioni in Toscana tra conferme e sorprese Tab. 1 – Risultati delle elezioni regionali 2015 in Toscana. Valori assoluti, percen- tuali e seggi. Candidati Presidente e Liste Voti % Seggi Enrico Rossi 656.920 48,0 1 Pd 614.869 46,3 24 Popolo toscano - Riformisti 2020 22.760 1,7 Totale 637.629 48,0 25 Claudio Borghi 273.795 20,0 1 Lega Nord 214.430 16,2 4+1a Fdi-An 51.152 3,9 1 Totale 265.582 20,1 7 Giacomo Giannarelli 205.818 15,1 1 Movimento 5 Stelle 200.771 15,1 4 Stefano Mugnai 124.432 9,1 1 Forza Italia 112.658 8,5 1 Lega toscana - Più Toscana 7.996 0,6 Totale 120.654 9,1 2 Tommaso Fattori 85.870 6,3 1 Sì - Toscana a sinistrab 83.187 6,3 1 Giovanni Lamioni 17.416 1,3 Passione per la Toscana - Lamioni Pres. c 15,837 1,2 Gabriele Chiurli 3.621 0,3 Democrazia diretta - Articolo 75 3,319 0,3 Totale voti ai candidati 1.367.872 Totale voti alle liste 1.326.979 Votanti 1.441.504 48,3% Elettori 2.985.690 a Un eletto nel listino regionale. b Lista sostenuta da Sel, Prc, comitati Tsipras, liste civiche. c Lista civica espressione di Ncd-Udc. 261
Tab. 2 – Risultati delle elezioni regionali 2015 nelle dieci province della Toscana. Valori percentuali. Massa Firenze Grosseto Carrara Arezzo Prato Pistoia Lucca Pisa Livorno Siena Candidati Presidente e Liste % % % % % % % % % % Enrico Rossi 54,8 41,6 42,8 47,2 43,7 47,3 41,3 45,2 46,0 55,2 Pd 52,8 38,0 38,0 46,2 43,2 46,0 39,6 43,2 43,8 54,2 Popolo toscano - Riformisti 2020 1,6 3,8 1,3 1,8 1,3 1,2 1,6 1,9 1,8 1,2 Totale 54,4 41,7 39,2 48,1 44,5 47,2 41,2 45,0 45,6 55,5 Claudio Borghi 16,0 24,4 20,9 19,4 24,0 22,6 24,3 23,0 17,3 17,3 262 Lega Nord 13,0 18,9 17,1 15,8 17,5 17,3 20,2 19,1 14,7 14,0 Elisa Volpi Fdi-An 3,2 5,6 3,5 3,8 6,3 5,3 4,1 3,9 2,5 3,2 Totale 16,2 24,5 20,6 19,6 23,8 22,6 24,3 22,9 17,2 17,2 Giacomo Giannarelli 13,0 15,5 18,8 13,1 14,9 15,0 15,3 16,5 18,7 14,6 Movimento 5 Stelle 13,3 15,8 18,4 13,0 14,8 15,1 15,2 16,6 18,9 14,7 Stefano Mugnai 6,9 7,7 12,0 14,6 8,8 9,3 13,3 7,5 8,3 6,7 Forza Italia 6,2 7,4 11,9 13,1 8,0 8,2 13,1 7,0 8,0 6,0 Lega toscana - Più Toscana 0,6 0,3 0,3 0,9 0,7 1,1 0,6 0,5 0,4 0,6 Totale 6,8 7,8 12,2 14,0 8,7 9,3 13,7 7,5 8,4 6,6
Massa Firenze Grosseto Carrara Arezzo Prato Pistoia Lucca Pisa Livorno Siena Candidati Presidente e Liste % % % % % % % % % % Tommaso Fattori 8,3 5,4 4,6 4,1 6,4 5,1 4,2 6,4 8,6 4,8 a Sì - Toscana a sinistra 8,4 5,5 4,6 4,0 5,9 5,1 4,1 6,5 8,9 4,8 Giovanni Lamioni 0,8 5,2 0,7 1,0 1,9 0,5 1,3 1,4 0,9 1,2 Passione per la Toscana - Lamioni Presb 0,7 4,6 0,6 0,9 1,9 0,4 1,2 1,4 0,9 1,2 Gabriele Chiurli 0,26 0,2 0,2 0,6 0,3 0,3 0,4 0,2 0,2 Democrazia diretta - Articolo 75 0,24 0,2 0,2 0,5 0,3 0,4 0,3 0,2 0,2 263 Totale voti ai candidati 360.051 83.667 75.197 129.283 79.800 104.524 147.630 159.856 125.394 102.469 Totale voti alle liste 347.354 80.644 73.745 125.947 77.696 101.866 142.446 155.318 120.970 100.364 Affluenza (%) 48,7 49,0 45,5 51,0 45,8 47,0 45,9 50,5 46,3 51,5 Votanti 375.990 88.047 79.235 138.493 84.221 110.711 157.466 168.184 131.152 108.004 Le elezioni in Toscana tra conferme e sorprese Elettori 771.622 179.706 174.055 271.410 183.806 235.553 343.048 333.319 283.492 209.679 a Lista sostenuta da Sel, Prc, comitati Tsipras, liste civiche. b Lista civica espressione di Ncd-Udc.
Elisa Volpi all’8,5%, perdendo 3 punti percentuali rispetto alle europee 2014 e 9 punti rispetto alle politiche 2013. Stesso andamento per Ncd-Udc che perdono rispetto alle tor- nate elettorali precedenti. Va meglio invece a Fratelli d’Italia, alleato della Lega, che raddoppia i consensi rispetto alle elezioni europee dello scorso anno. Per quanto riguarda la distribuzione del voto per provincia, Rossi e il Pd vin- cono in tutte le circoscrizioni, quasi sempre seguiti dal candidato leghista e da quello del Movimento 5 Stelle. Uniche eccezioni Arezzo e Livorno. Nel primo caso ad arrivare terzo è stato il candidato di Forza Italia che ha ottenuto circa il 14,5% dei consensi, contro il 13,1 del candidato a 5 stelle. A Livorno, invece, Giannarelli si è piazzato dietro Rossi, ma con uno scarto minimo (poco più di un punto percentuale di differenza) rispetto al candidato della Lega Nord. Per concludere, la Toscana si conferma “terra rossa” e i rapporti di forza tra centrosinistra e centrodestra non sembrano essere sostanzialmente cambiati. Tra- sformazioni invece sembrano essere in corso all’interno del blocco di centrode- stra, con un risultato della Lega Nord a dir poco straordinario. A far riflettere, però, resta come sempre negli ultimi anni, il risultato dell’astensionismo, che è diventato il primo partito anche in una regione come la Toscana tradizionalmen- te caratterizzata da una partecipazione civica e politica diffusa (Putnam 1993). Riferimenti bibliografici: Bracci, G. (2015), Il voto di preferenza in Toscana alle elezioni regionali 2015 in Pa- paro, A. e Cataldi, M. (a cura di) Dopo la luna di miele. Le elezioni comunali e regionali fra autunno 2014 e primavera 2015, Dossier CISE(7), Roma: Centro Italiano di Studi Elettorali. Bulli, G. (2015), Toscana. Nuovi sfidanti in vecchi scenari, in Bolgherini S. e Gri- maldi S. (a cura di), Tripolarismo e destrutturazione. Le elezioni regionali del 2015, Bologna: Istituto Cattaneo, pp. 209-230. Maggini, N. (2015a), In Emilia-Romagna record storico di astensioni, ma i rapporti di forza rimangono inalterati a vantaggio del Pd in Paparo, A. e Cataldi, M. (a cura di) Dopo la luna di miele. Le elezioni comunali e regionali fra autunno 2014 e primavera 2015, Dossier CISE(7), Roma: Centro Italiano di Studi Elettorali. Maggini, N. (2015b), Toscana: una partita già chiusa? in Paparo, A. e Cataldi, M. (a cura di) Dopo la luna di miele. Le elezioni comunali e regionali fra autunno 2014 e primavera 2015, Dossier CISE(7), Roma: Centro Italiano di Studi Elettorali. Mancosu, M. (2015), La pista nera. Il successo della Lega in Toscana e l’eredità del Msi in Paparo, A. e Cataldi, M. (a cura di) Dopo la luna di miele. Le elezioni comunali e regionali fra autunno 2014 e primavera 2015, Dossier CISE(7), Roma: Centro Italiano di Studi Elettorali. Putnam, R. (1993), Making Democracy Work. Civic Traditions in Modern Italy, Princeton: Princeton University Press. 264
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