LANCIA AURELIA B24: un "sorpasso" lungo quasi sessant'anni

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LANCIA AURELIA B24: un "sorpasso" lungo quasi sessant'anni
24   AUTO D’EPOCA

     LANCIA AURELIA B24:
     un “sorpasso” lungo quasi sessant’anni
     Italia 1962, bianco e nero, regia di Dino   lungo il litorale toscano, specchio tan-     Un po’ di storia ® La Lancia Aurelia è
     Risi. Interpreti: Vittorio Gassman e        to ambiguo, quanto suggestivo, di una        una vera e propria pietra miliare nella
     Jean-Louis Trintignant. Negli anni in       parte della società d’allora. «Gassman       trama manifatturiera della Penisola; la
     cui vedemmo “Il Sorpasso”, un subli-        – ricordava Risi – è uno dei quei per-       sua produzione iniziò nel 1950 e si este-
     me capolavoro di recitazione, non con-      sonaggi che si vedevano in giro per          se fino al 1958. Fu la prima auto che la
     sideravamo certamente l’idea che un         strada nell’Italia del boom economi-         casata lanciò nel dopoguerra: una rive-
     giorno avremmo scritto a proposito di       co: guidava l’Aurelia sport e faceva lo      lazione, dal punto di vista tecnico, per-
     un altro protagonista indiscusso, sia       sbruffone».                                  ché combinava l’innovativo motore V6 (a
     del quel film sia dell’epoca in cui vis-                                                 60°), sviluppato da Francesco de Virgilio,
     se: il modello B24 della Lancia Aurelia.    ® La B24 fu disegnata da Pininfarina e,
     Spesso, abbiamo eletto le vetture og-       quando uscì, divenne immediatamente il
     getto di nostri reportage a grandi ema-     sogno di molti. Sintesi di pregio, bellez-
     nazioni del proprio tempo, ma il fascino    za ed eleganza, consolidò ancor di più
     dirompente di questo prodigio stilisti-     quella stretta relazione che il carrozzie-
     co, e quell’immensa aura di libertà che     re torinese aveva intessuto con il cinema
     ne ha intimamente descritto l’epopea,       di Hollywood. Come dimenticare la sua
     le conferiscono una connotazione d’as-      Nash Healey Spider nella pellicola “Sa-
     soluta superiorità.                         brina” del 1951, con Audrey Hepburn,
                                                 William Holden e Humphrey Bogart. Op-
     ® Poter apprezzare la versione spider       pure, in seguito, l’Alfa Romeo 1600 Spi-
     dal vivo ci ha immediatamente catapul-      der (Duetto) de “Il laureato”, con Dustin
     tato in quella folle corsa di Gassman       Hoffman.
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a un cambio differenziale bilanciato e         dotta dopo, ma non in sostituzione, del-        anche se in quelle lande il modello non
freni posteriori interni. ® Abbandonan-        la B20). “Spider” prima e “Convertibile”        ebbe mai il successo sperato. Adottava
do i nomi di città laziali (Ardea, Aprilia),   poi, fu svelata nel gennaio del 1955, ri-       la meccanica della consorella B20, con
il costruttore assegnò alla capostipite, la    manendo sul mercato per soli tre anni.          il motore (un V6 da 2,5 litri) appena mo-
B10, la designazione “Aurelia” in onore        Da molti considerata tra le vetture più         dificato per poter essere alloggiato in
della corrispondente via consolare ro-         belle mai concepite, fu a lungo anche di        un cofano sensibilmente abbassato. I
mana. Si proseguì con l’Appia (1953) e         proprietà dello stesso Pininfarina, che         suoi marchi di fabbrica erano il parabrez-
la Flaminia (1956-57). ® La versione più       ne possedeva un esemplare con tettuc-           za panoramico profilato in ottone (molto
rappresentativa e iconica fu la B24 (intro-    cio rigido azzurro. Tra le 761 unità realiz-    in voga negli USA), il muso con la ca-
                                               zate, anche l’originale de “Il Sorpasso”,       landra classica Lancia, i paraurti co-
                                               recuperata in un magazzino di Cinecittà.        stituiti da quattro respingenti (o rostri)
                                                                                               di generose dimensioni e un abitacolo
                                               Una stirpe prestigiosa ® La suddivisio-         posizionato al centro del passo (accor-
                                               ne in tre serie avvenne solo dopo l’usci-       ciato di 20 cm rispetto alla B20), tra un
                                               ta di scena della B24 e fu adottata per         cofano abbondante e una coda di am-
                                               questioni d’immediatezza nella catalo-          pie dimensioni. ® La produzione iniziò
                                               gazione. Il prototipo fu visto correre per      alla fine del mese di dicembre del 1954,
                                               la prima volta nei viali cittadini di Torino,   giusto in tempo per il debutto ufficiale,
                                               attorno alla seconda metà del 1954. L’i-        il 15 gennaio, al primo salone annuale
                                               dea di Gianni Lancia era offrire un’auto        a Bruxelles. Rispetto al progetto, la pri-
                                               elitaria, sportiva e dalle linee subor-         ma serie si distingueva per i paraurti ad
                                               dinate alle tendenze d’oltre Atlantico,         ala, la mascherina modificata e la coda
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                                                                                                    totalizzando 371 esemplari e risultando
                                                                                                    la B24 a più ampia diffusione.

                                                                                                    Sport ® Nel caso specifico, l’albo d’oro
     resa più snella grazie ad una fascia leg-     aprile 1956. Oltre alle modifiche mecca-         non è particolarmente ricco: da segna-
     germente prominente. Le linee inusual-        niche che interessarono anche la B20, e          lare la partecipazione a due edizioni del-
     mente pulite (senza neppure l’ingombro        che sacrificarono qualche cavallo di po-         la Mille Miglia, nel 1956 (con due Spider)
     delle maniglie sulle portiere), permisero     tenza (montava un 2,5 litri da 110 CV),          e nel 1957 con una.
     alla Spider d’ottenere prestazioni ecce-      appariva assai più classica e conforte-
     zionali per quegli anni. ® Benché non le      vole, eliminando parecchie manche-               La nostra vettura
     fu assegnato ufficialmente l’appellativo      volezze della progenitrice. Perse però           Si tratta di una superlativa Aurelia Spi-
     “America” (agli inizi era solo un sopran-     anche alcuni seducenti tratti distintinvi:       der B24S (“S” sta per guida a sinistra),
     nome), il suo destino a stelle e strisce      il parabrezza panoramico, le singolari           prima serie, del 1955. Una delle 240 pro-
     era già scritto: per le vetture USA era in-   “ali” a scolpire i paraurti, la forma delle      dotte (e delle 181 con guida a sinistra).
     fatti previsto un motore depotenziato (da     portiere (ora dotate di maniglie)… Sulla         Imperiale nella sua livrea blu-azzurra,
     117 a 110 CV) ed il montaggio di una bar-     linea di montaggio dal luglio del 1956,          è parte di una collezione privata in Tici-
     ra orizzontale tra i paracolpi angolati del   venne fornita esclusivamente con la gui-         no. Malgrado la sua storia non sia ricca
     paraurti anteriore. L’ultima B24 Spider       da a sinistra. Ne furono realizzate 150.         di colpi di scena, è perfettamente con-
     lasciò la fabbrica nell’ottobre del 1955:     ® Nei primi mesi del 1957, quando già            servata. Nel 2012 e 2017 ha partecipato
     in totale, non conteggiando il prototipo,     erano state assemblate 150 auto, alcuni          alla riedizione della Mille Miglia e, nel
     ne furono costruite 240 (di cui soltanto      elementi di discontinuità, come un lieve         2015 e 2016, a Passione Engadina. ®
     59 con guida a destra).                       incremento dei valori di potenza (a 112          Ogni suo centimetro è testimone di una
                                                   CV) e un nuovo carburatore, segnarono            sorprendente maestria artigianale e di
     Le nuove versioni della B24 ® Denomi-         l’avvento della terza (ed ultima) serie.         visioni ingegneristiche che, ancora oggi,
     nata “Convertibile America”, la seconda       Invariata esteticamente, perse la desi-          rimangono insuperate.
     serie debuttò al Salone di Torino il 21       gnazione “America” e fu disponibile per                                     di Elias Bertini

                                                                SCHEDA TECNICA
                                                                Data di produzione               26 ottobre 1955
                                                                Carrozzeria                      Pininfarina, Spider con cappotta
                                                                Colore                           blu-azzurro
                                                                Motore                           6 cilindri a V di 60°
                                                                Potenza                          117 CV a 5’000 giri/min.
                                                                Cilindrata                       2’451 cm³
                                                                Rapporto di compressione         8:1
                                                                Carburatore                       Weber 40 Dcz
                                                                Velocità massima                  185 km/h
                                                                 Trazione                         posteriore
                                                                 Cambio                           a 4 marce più retro

                                                                 DIMENSIONI
                                                                 Lunghezza                        4’200 mm
                                                                 Larghezza                        1’555 mm
                                                                 Altezza                          1’300 mm
                                                                 Passo                            2’450 mm

                                                                  Peso a vuoto                    1’220 kg
                                                                  Capacità serbatoio              58 litri
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