NOI CITTADINI EUROPEI - ISTITUTO COMPRENSIVO DI CRUCOLI "IERI, OGGI E DOMANI" PROGETTO
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ISTITUTO COMPRENSIVO DI CRUCOLI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PROGETTO NOI CITTADINI EUROPEI «IERI, OGGI E DOMANI» Esperto: Prof.ssa Marianna Punelli Tutor: Prof. Francesco Fuscaldo
Il nostro percorso E’ cominciato dalla lettura di passi salienti del libro “Torretta di Crucoli e Paternum” di Ernesto Palopoli. Secondo l’autore le prime testimonianze della frazione Torretta, che prenderebbe il nome dalla torretta di palazzo Clausi risalgono all’età romana repubblicana. Questo è testimoniato dai ritrovamenti archeologici che risalgono al V-VI secolo e che fanno supporre che qui vi fosse l’antico insediamento di Paternum, lungo la via Traianea Jonica. Questa la storia, per grandi linee, dei ritrovamenti archeologici effettuati nel periodo di maggiore urbanizzazione della frazione lungo il mare, la ferrovia e la strada statale 106, a partire dal 1960 , ma anche prima. Ritrovamenti Casellone Palopoli Durante i lavori per la costruzione del cosiddetto “Casellone Palopoli” agli inizii del novecento venne trovato un grande deposito di anfore di diverse misure, che subito gli operai distrussero, per proseguire i lavori. Si conservarono i resti di un’anfora più grande con due bolli sulle anse ed di un’anfora più piccola molto appuntita sul fondo; un anello fittile per l’appoggio delle anfore al suolo e una specie di coperchio in argilla. Ritrovamenti nel rione “Labonia” Negli anni 50-60, durante la costruzione di un nucleo abitativo della numerosa famiglia Labonia, proprio alle spalle del casellone Palopoli, vennero alla luce resti di muri, lastroni di pietra, anfore, frammenti di ceramica colorata.
Ritrovamenti al rione Barco Nella parte bassa di questo rione, lungo la SS106, durante la costruzione di una falegnameria, negli anni ’70, furono scoperti resti di tubazione di un acquedotto che forse incalanava l’acqua dalla sorgente della collina alla zona d’insediamento sul mare. Infatti pezzi di tubazioni dello stesso tipo furono ritrovate durante i lavori per la posa delle traversine dei binari. Ritrovamenti stazione ferroviaria Negli anni ‘70 nei pressi del piazzale della stazione ferroviaria, mentre si effettuavano lavori per la posa dei tubi dell'acquedotto a una profondità di circa un metro e mezzo, si rivennero importanti reperti archeologici. Essi testimoniano un insediamento romano: un tratto di muro di abitazione, molti frammenti di ceramica acroma e di vetro colorato, utensili da cucina, frammenti di tubi d' acquedotto antichissimo e un'anfora onoraria del tutto simile a quelle ritrovate decenni prima nei pressi del lato sud di via Marina, dove è stato costruito il casellone Palopoli. Sempre di fronte alla stazione ferroviaria negli anni 70 durante lo scavo per le fondazioni di un edificio di civile abitazione vennero trovati altri muri perimetrali di case, tegole e frammenti di ceramica di vario tipo che testimoniano la presenza di abitazioni romane, ma tutto fu immediatamente interrato e i lavori continuarono.
Ritrovamenti nella parte centrale di via Marina Nel 1976, demolito un caseggiato degli inizi del 900, per costruire un moderno palazzo, la pala meccanica portò alla luce tre tombe di epoca tarda romana, con un inumato ciascuno, senza corredo funerario; uno di essi aveva in bocca una moneta romana come quelle ritrovate al tempio di Apollo Aleo a Cirò Marina. Ritrovamenti in via Nazionale Dagli anni 50 agli anni 70, dovunque si scavò per le fondazioni di case ed attività commerciali, si rinvennero resti di tubazioni, muri perimetrali e pavimentazioni di abitazioni, anfore, monete, asce ed anfore di terracotta, vasetti di vetro, ceramiche di vario tipo, statuette ed altro. Reperto più importante era un busto di Zeus che, trascinato da un trattore, si frantumò. Ritrovamenti extraurbani Nel corso dei decenni, dal limite di torrente Giardinello (lato sud di torretta) fino alla zona di Cassia (lato nord di Torretta) in un arco di tempo molto ampio i ritrovamenti risalenti all’epoca romana furono numerosi ed importanti. Si trovarono addirittura resti di ville romane, pavimenti a mosaico, locali termali e fornaci. Secondo l’autore tutti testimoniano che torretta di Crucoli è costruita sul luogo di ubicazione della romana Paternum.
Anche in via Barco del 16 Luglio 1996 rinvenne il tronco principale di un Provate ad immaginare acquedotto e poco più in Torretta con grandi basso, una sua magazzini, un porto, diramazione. eleganti ville patrizie Nel 1976, sul lungomare dotate di terme, cani che vennero ritrovati tre In base a tutti i ritrovamenti trasportano merci e La prova più evidente per tombe di epoca romana si può tentare una negozi che vendono sostenere la sua tesi, ed in una di queste una toponomastica della spezie. Palopoli la trova moneta di bronzo con cittadina antica: la zona del Un sogno? No. Solo il nell'Itinerarium una testa di Giano lungomare era il luogo dove lontano passato di un Provinciarum in cui bifronte su un lato e la si trovavano i magazzini ed il antico borgo romano. vengono riportate le prua di una nave punto di attracco delle navi; Infatti, secondo un'ipotesi distanze romane fra sull'altro. subito dietro vi era una zona del cultore di storia Roscianum (Rossano) e commerciale visto il Ernesto Palopoli, sotto le Paternum e tra Paternum e ritrovamento di monete; case e le strade di Meto. dalla collina del Barco Torretta sorse, fino Nei primi del Novecento, nel iniziava l'acquedotto, e poi la all'VIII secolo d.C., corso dello scavo delle zona industriale con un Paternum. Lo storico Kahrsetedt - scrive fondamenta per la complesso di fornaci; le zone Lo studio è stato Palopoli - nel tracciare la costruzione del casellone residenziali erano realizzato da Palopoli mappa degli insediamenti Palopoli in via Marina a caratterizzate da ville attraverso l'osservazione umani durante l'impero Torretta, venne ritrovato un sontuose . di reperti rinvenuti romano, pone Paternum alla deposito di anfore onerarie Sul finire degli anni 50 durante gli scavi per la foce di Fiume Nicà e dice che Sempre qui, fra gli anni 50- durante i lavori di costruzione di case o per insieme a Roscianus, 60, durante la costruzione di costruzione di un edificio il dissodamento di terreni Leucopetra, Sambiase, Castra abitazioni, vennero trovati sono venuti alla luce agricoli e la lettura di Hanníbalís, poteva numerosi resti di mura, un'anfora, tre asce di documenti storici. considerarsi una cittadina. lastroni e colli di anfore. terracotta e un grosso pitos.
E’ continuato con la ricerca e la scoperta di altri libri che parlano di Torretta (ma anche di Crucoli) e la lettura di alcune poesie di autori crucolesi. Alcune poesie più belle, analizzate, tradotte dal vernacolo, manipolate in maniera creativa, a volte in gruppo, sono qui riportate. La prima l’abbiamo trovata in un libro di Giacinta Smurra, che ha ordinato e pubblicato i lavori di suo padre, Maurizio Leonardo Smurra, maestro, poeta e scrittore.
Poi uno di noi, ispirato dai romantici versi di Smurra, si è dilettato componendo la sua poesia RIVIERA MIA RIVIERA MIA BELLA, SPLENDENTE DI SOLE ILLUMINATA DALLA LUNA CHE BRILLA NEL MARE SULLE ONDE AGITATE DALLA TRAMONTANA SULLE ACQUE TRANQUILLE DI IN UNA NOTTE SENZA VENTO. RIVIERA MIA TU A ME PENSIERI LIETI FAI VENIRE COME IN UN SOGNO LA MALINCONIA PORTI VIA I GIORNI PASSANO MA IL TUO RICORDO NO RESTERA’ CON ME E NON LO DIMENTICHERO'. RICORDI DI UNA VOLTA CHE VANNO VIA COL VENTO VORREI RESTARE CON TE E RITORNARE INDIETRO NEL TEMPO. RIVIERA MIA NELLE TUE ACQUE UNA STORIA SI PUO TROVARE CHE I LIBRI NON POSSONO RACCONTARE. RIVIERA MIA… NEL CUORE TANTA NOSTALGIA
TORRETTA Beddra Turretta mia nata du maru Sì stata culla 'e Vener' e Nettunu L'urtima da provincia 'e Catanzaru Ma beddra come ttia nun c'è nessunu Ntorniata d'oliveti e de jardini 'Nu celu azzurru c' un si po' pittari 'I pisci su' de razza tanta fina Cci vonu specialisti 'i marinai Sanremu 'un ci fa nenti 'ncasa nostra C' arrivanu turisti 'e munnu 'nteru Sorrisu o de pittura c'e' la mostra L' hotelli ppe' 'nu postu c' e' ra fera Ntorniata 'e Ciranà angulu anticu 'Ngignasti quasi c'un c'era nessunu Cassià, 'a Chjiana ranna e Pulicarettu Staziona, Elisabetta Scervinu De clausi 'u jardinu sempi amicu Po' doppua, è nata 'a mandra 'e Turrunchjunu Gennaro Ciccopiedi e Elisabetta Mo' si' Torretta nun si cjinù nessunu
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