"FIAT 500" buon compleanno signorina
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22 AUTO D'EPOCA “FIAT 500” buon compleanno signorina Quando l’essenzialità di un’idea ne diventa anche la sua forza, nascono capolavori in grado di plasmare il culto di massa. Il mondo dell’ingegneria automobilistica, di questa dicotomia, è stato ricco e fiorente, soprattutto nel nostro recente passato. Vetturette generate per i ceti soltanto sfiorati dal miracolo economico, hanno saputo scolpire intere epoche, società, abitudini, costumi. La straordinaria “500”, che di queste starlettes fu senza dubbio tra gli esponenti più illustri, ne è stata un esempio perfetto.
AUTO D'EPOCA 23 A sessant’anni dalla sua presentazione Bauhof. Nel 1953 inviò a Torino i disegni l’albero permise grosse semplificazioni. (era il luglio del 1957), è ancora in grado di una minuscola due posti d’ispirazione Quattro freni a tamburo, una carrozzeria di appassionare le folle e di risollevare VW. A Giacosa piacque il concetto della portante in grado di ospitare due adulti i bilanci di multinazionali che ne han- carrozzeria; inoltre, lo schema tecnico davanti e due ragazzi dietro, affidabili- no reinterpretato, in chiave moderna, risultava perfetto per ottenere un basso tà, facilità di manutenzione e un prezzo la leggenda mai sopita. Assieme alla costo di produzione. Si diede il via ai pri- davvero appetibile, completarono l’al- “600”, ha motorizzato l’Italia degli anni mi prototipi. chimia, decretando un successo senza 50 e 60, entrando senza timore nella vita precedenti. Dal 1957 al 1975 ne furono quotidiana di milioni di persone. Sembra Storia ® Dopo qualche ritardo determi- fabbricate 3 milioni e 678mila unità. ancora di sentirla, con quel suo incon- nato dalle priorità concesse alla “600”, fondibile sferragliare, arrabattarsi tra i Giacosa poté dedicarsi al motore di colei Modelli ® Il 4 luglio del 1957 venne ciottoli dei vicoli più minuti. che, per distinguersi dalla popolaris- presentata la “Nuova 500” (o proget- sima “500 Topolino”, venne battezzata to “110”). Costava 465mila lire, circa Il contesto ® Fu l’enorme bacino di “Nuova 500”. La scelta definitiva cadde 100mila in meno della “600”. Le vendite, clienti privi di un potenziale monetario sull’unità longitudinale a due cilindri pa- inizialmente, stentarono a decollare ma, sufficiente per acquistare un’automo- ralleli, raffreddata ad aria, da 479 cm³. al Salone di Torino dello stesso anno, bile, che agì da catalizzatore all’idea di Erogava 13 cavalli ma, in base alla sua vennero apportati alcuni, decisivi, ritoc- realizzare una micro-utilitaria scevra configurazione, era “geneticamente af- chi estetici e la potenza, a pari cilindra- d’ogni lusso. Come lei, altre regine del- fetta” da vibrazioni. Si cercò di porvi ri- ta, fu aumentata di 2 cavalli. ® Nel 1958 la storia (il Maggiolino su tutte) furono medio montando il propulsore a sbalzo apparve la “Sport” (tra le più ricercate figlie della classe proletaria. ® Del pro- su una piccola sospensione a molla an- e costose sul mercato odierno): 499,5 getto s’incaricò Dante Giacosa, ma l’il- corata alla traversa posteriore. Divenne cm³, 21,5 cv e una fascia rossa sulle luminazione giunse inaspettatamente una tra le caratteristiche più note della fiancate. Era l’unica ad avere un padi- da un giovane impiegato tedesco della “500”. Il motore risultò un capolavoro glione interamente metallico. Nel 1959, Deutsche-Fiat di Weinsberg, Hans Peter d’economia: il filtro dell’olio in asse con di quest’ultima, uscì la variante con tetto
Agev 24 AUTO D'EPOCA parzialmente apribile. Furono introdot- un magnifico cruscotto rivestito, un vo- ne riconosciamo immediatamente la te anche lievi rettifiche alla fanaleria. lante rivisitato e sedili reclinabili. ® Nel musicalità, colonna sonora di quell’Ita- ® Nella primavera del 1960 nacque la 1972 fece capolino la “500 R” (Rinnova- lia ottimista che si avviava verso il boom celeberrima “Giardiniera”, con carroz- ta). Malgrado i soli 18 cavalli sviluppati economico. «La comprai di seconda zeria a tre porte. Le fece da contraltare, dal suo 594 cm³, migliorarono accele- mano più di trent’anni fa. All’epoca era- dopo qualche mese, la “500 D”, dotata razione e ripresa. All’esterno, campeg- no diffusissime e io me ne innamorai già dello stesso motore da 499,5 cm³ del- giavano il marchio FIAT romboidale e i da bambino». ® Agresta, trasferitosi in la “Sport”, ma depotenziato a 17,5 cv cerchi della “126”. ® L’epopea ebbe fine Svizzera, decise di non separarsi da quel (raggiungeva i 95 km/h). Presentava an- nel 1975: il primo agosto, l’ultima “500” piccolo gioiello e intraprese tutte i lavori che correzioni meccaniche e stilistiche uscì dalle linee di montaggio di Termini necessari per ottenere l’omologazione. (lampeggiatori, gruppi ottici posteriori, Imerese. Pensò poi di rivalorizzarla, compiendo arredi interni). Si dovette invece atten- numerose opere di restauro (fondo, ver- dere il 1965 per la “500 F”, figlia di un LA NOSTRA VETTURA nice, meccanica…). «È l’unica della sua ripensamento più radicale: aveva porte Si tratta di una “500 L” del 1971, impec- stirpe che possiedo e, malgrado non mi incernierate, trasmissione irrobustita, cabile nel suo essere minuta e fiera nello rimanga molto tempo per partecipare a modifiche alla struttura del padiglione, sfoggiare quella livrea rosso-arancione raduni, la uso di tanto in tanto, quando al serbatoio e ai fanalini sul retro. ® che tanto le dona. A mostrarcela, con una le temperature si fanno più gradevoli. Ci Nel 1968 la “L” (Lusso) affiancò la “F”. Si punta d’orgoglio, il proprietario (e geren- vado a passeggio, lieto dei suoi 80-90 chi- distingueva per i paraurti provvisti di vi- te del Ristorante Campofelice di Tenero), lometri orari». Mano nella mano, come stosi rinforzi tubolari, nuovi copriruota e Pasquale Agresta. La mettiamo in moto, fosse una signorina di quegli anni ridenti. pneumatici radiali. All’interno, sfoggiava non senza qualche patema d’animo, e di Elias Bertini SCHEDA TECNICA Carrozzeria: berlina a 2 porte linea Motore: a due cilindri verticali in Cilindrata tota le: 499, 5 cm³ Alesaggio x corsa: 67,4 x 70 mm 4’600 giri/min. Potenza: 13.23 kW (circa 18 cv) a carb uratore mon ocorpo Weber 26 IMB4 Alimentazione: 1 Raffreddamento: ad aria forzata Colore: arancione Freni: 4 a tamburo ronizzate Cambio: 4 marce + retro non sinc a: 1’325 mm Lunghezza: 3’025 mm - Larghezz Altezza: 1’325 mm - Passo: 1’84 0 Peso a vuoto: 530 kg Velocità massima: 95 km/h 1968: 525mila lire Prezzo di listino nel settembre del
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