LAGO PALÙ Stato delle acque superficiali in Lombardia - Dicembre 2020 - ARPA Lombardia
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Stato delle acque superficiali in Lombardia LAGO PALÙ Aggiornamento 2014-2019 Autori Elisa Carena, Fabio Buzzi, Chiara Agostinelli, Riccardo Formenti, Romana Fumagalli, Francesco Nastasi, Rosa Maria Di Piazza U.O. Centro Regionale Laghi e Monitoraggio Biologico Acque Superficiali Settore Monitoraggi Ambientali Pietro Genoni Responsabile U.O. Centro Regionale Laghi e Monitoraggio Biologico Acque Superficiali Settore Monitoraggi Ambientali Si ringrazia il sig. Massimo Voltan per la disponibilità dell’imbarcazione e il sig. Giuseppe dell’Andrino, gestore del rifugio Palù Citare come: ARPA Lombardia, 2020. Stato delle acque superficiali in Lombardia. Lago Palù. Aggiornamento 2014-2019. Settore Monitoraggi Ambientali, 18 pp.
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 SOMMARIO 1 INQUADRAMENTO ............................................................................................................................................. 1 2 CARATTERISTICHE FISICHE E CHIMICHE .............................................................................................................. 3 2.1 TEMPERATURA DELLE ACQUE .................................................................................................................................... 3 2.2 OSSIGENO DISCIOLTO .............................................................................................................................................. 4 2.3 TRASPARENZA ....................................................................................................................................................... 6 2.4 MACRONUTRIENTI: FOSFORO E AZOTO ....................................................................................................................... 7 3 ELEMENTI FISICO-CHIMICI A SOSTEGNO (LTLECO) .............................................................................................. 9 4 ELEMENTI DI QUALITÀ BIOLOGICA (EQB) ..........................................................................................................10 4.1 FITOPLANCTON .................................................................................................................................................... 10 4.2 MACROFITE E FITOBENTOS ..................................................................................................................................... 12 4.3 MACROINVERTEBRATI ........................................................................................................................................... 12 4.4 FAUNA ITTICA ...................................................................................................................................................... 13 5 ELEMENTI CHIMICI A SOSTEGNO .......................................................................................................................15 6 STATO ECOLOGICO ............................................................................................................................................16 7 STATO CHIMICO ................................................................................................................................................17 8 BIBLIOGRAFIA ...................................................................................................................................................18
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 1 INQUADRAMENTO Il lago Palù è un piccolo lago alpino poco profondo, collocato a circa 2000 metri s.l.m. nel comune di Chiesa in Valmalenco (SO). Lo specchio d'acqua, di forma allungata da N-NO verso S-SE, si trova in una conca racchiusa dal monte Sasso Nero (2764 m), monte Roggione (2361 m) e monte Motta (2336 m), circondato da boschi di conifere. Caratteristiche morfometriche e idrologiche del lago Palù Bacino idrografico Bacino idrografico Fiume Adda Area (1) 3,5 km2 Altitudine massima 2764 m s.l.m. (Sasso Nero) Immissari principali Piccoli immissari Emissario principale Nessuno Lago Macrotipo L3 Tipo AL8 - Laghi alpini, poco profondi, silicei Area (1) 0,2 km2 Rapporto area bacino/area lago (2) 17,5 Perimetro 1,2 Indice di sinuosità 0,72 Profondità massima 15 m Profondità media 8,5 m Altitudine media 1925 m s.l.m. Volume - Volume utile alla massima regolazione - Tempo teorico di ricambio - Tempo reale di ricambio - Classificazione termica Dimittico Tasso di sedimentazione - Fonti: Database LIMNO 2000, ad eccezione di (1) PTUA 2016; (2) dato calcolato da ARPA. 1
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 Punto di campionamento acque Comune Chiesa Valmalenco Coordinate X-Y (WGS84 UTM 32) 566858 - 5127768 Localizzazione Punto di massima profondità Il territorio del bacino idrografico è costituito quasi totalmente da aree naturali, boschi e ghiacciai, caratteristiche che non hanno favorito l’insediamento dell’uomo e di attività collegate, se non per la presenza nelle zone limitrofe al lago di un rifugio, aperto nel periodo estivo, e di impianti di risalita per gli sport invernali. Il lago, la cui superficie rimane coperta da uno strato di ghiaccio per diversi mesi l’anno, è recettore di piccoli immissari, molti dei quali stagionali, alimentati dallo scioglimento della neve e dalle precipitazioni, mentre non è presente alcun emissario; per questo motivo il lago è soggetto ad ampie variazioni di livello stagionali. Per quanto riguarda le caratteristiche rispetto alla estensione e alla frequenza della circolazione termica delle acque il lago è considerato dimittico. Il rimescolamento completo avviene due volte all’anno: nella tarda primavera, allo scioglimento dello strato di ghiaccio, e in autunno. 2
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 2 CARATTERISTICHE FISICHE E CHIMICHE 2.1 Temperatura delle acque La temperatura che un lago assume in un determinato istante dipende dal suo bilancio termico, cioè dalla differenza fra gli apporti e le perdite di calore. La temperatura influenza gli ecosistemi lacustri sia in maniera diretta, agendo sul metabolismo degli organismi, che in maniera indiretta, determinando la densità delle acque e quindi anche la struttura della colonna d’acqua. Le caratteristiche del clima d’alta montagna sottopongono i laghi alpini a una forte variabilità stagionale. Il lago Palù è definito dimittico sulla base della stratificazione termica. Dal grafico in Figura 1 si evince la presenza di una stratificazione estiva duratura, alla quale seguirà sicuramente la stratificazione inversa dovuta alla copertura di ghiaccio nella stagione invernale. Il lago Palù viene campionato durante i mesi estivi quando la superficie è libera dal ghiaccio e la neve non ne impedisce l’accesso. La variabilità stagionale cui sono soggetti questi ecosistemi, sommata alla difficoltà in genere di raggiungere i laghi in quota, determina spesso la difficoltà di riuscire a campionare la colonna d’acqua in fase di piena circolazione. Temperatura 22 °C Superficie Fondo 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Figura 1. Andamento della temperatura delle acque in superficie e sul fondo dal 2009 al 2019. 3
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 2.2 Ossigeno disciolto La solubilità dell’ossigeno in acqua è in relazione alla temperatura, alla pressione barometrica e all’umidità relativa dell’aria. Il profilo verticale della concentrazione dell’ossigeno disciolto è condizionato dall’attività biologica degli organismi presenti in acqua, dalla turbolenza e dalle vicende termiche del lago. Nel lago Palù la distribuzione verticale dell'ossigeno disciolto misurata con la sonda durante i campionamenti si presenta con l'aspetto di curve eterograde positive. Nei primi metri di profondità la radiazione solare ha un effetto fotoinibitorio sulla comunità algale di questo piccolo lago di alta quota con elevata trasparenza e pertanto la concentrazione di ossigeno è regolata principalmente dagli scambi con l’atmosfera. La produzione di ossigeno da parte della comunità algale, che si ripara ad una certa profondità rispetto alla superficie, e il ridotto consumo garantiscono quindi una buona ossigenazione sul fondo, caratteristica di un lago oligotrofo. In Figura 2 è rappresentato l’andamento della saturazione dell’ossigeno nello strato superficiale e in quello del fondo. Ossigeno % 160 Superficie Fondo 140 120 100 80 60 40 20 0 Figura 2. Andamento della saturazione dell’ossigeno disciolto in superficie e sul fondo dal 2009 al 2019. La concentrazione di ossigeno disciolto ipolimnico misurato alla fine del periodo di stratificazione viene utilizzata per il calcolo del descrittore LTLeco ai fini della classificazione dello stato ecologico; una concentrazione pari a 40% di saturazione rappresenta il valore limite del livello corrispondente allo stato buono per il calcolo dell’LTLeco. Per il lago Palù, l’ossigeno ipolimnico, utilizzato per la classificazione, è un parametro non critico come si evince dal grafico in Figura 3. 4
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 Ossigeno ipolimnio % 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Figura 3. Valori di saturazione dell’ossigeno disciolto nell’ipolimnio alla fine del periodo di stratificazione dal 2009 al 2019; la linea rappresenta il valore limite del livello corrispondente allo stato buono per il calcolo dell’LTLeco. 5
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 2.3 Trasparenza La trasparenza di un lago è definita come la profondità alla quale un disco bianco o a quadranti bianchi e neri di 20-30 cm di diametro (disco di Secchi) diviene invisibile dalla superficie. La trasparenza è un parametro correlato alla produttività algale del lago e alla presenza di particolato disciolto. I più alti valori di questo parametro si registrano quando la componente fitoplanctonica non ha ancora raggiunto un completo sviluppo mentre bassi valori di trasparenza si osservano quando la comunità algale risulta ampiamente presente. La trasparenza media annua viene utilizzata per il calcolo del descrittore LTLeco; per il lago Palù il valore di 3 metri rappresenta il limite del livello corrispondente allo stato buono per il calcolo dell’LTLeco. Il parametro, strettamente influenzato dalla densità algale, non è generalmente critico per questo lago. Il lago Palù presenta una comunità fitoplanctonica tipica degli ambienti lacustri alpini, caratterizzata da poche classi algali e densità generalmente poco elevate, che determinano una modesta produzione algale con conseguenti valori elevati di trasparenza. L’intensità della radiazione solare inibisce la crescita del fitoplancton negli strati superficiali e tende a confinare la comunità algale negli strati più profondi determinando valori di trasparenza generalmente elevati (Figura 4). Trasparenza m 0 2 4 6 8 10 12 Figura 4. Valori mensili (barre) e medie annue (punti) della trasparenza dal 2009 al 2019; la linea rappresenta il valore limite del livello corrispondente allo stato buono per il calcolo dell’LTLeco. 6
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 2.4 Macronutrienti: fosforo e azoto Fosforo e azoto rappresentano i principali nutrienti che determinano lo sviluppo della biomassa vegetale, il cui eccesso è uno degli effetti dell’eutrofizzazione. Nei laghi lombardi l’elemento che limita la crescita degli organismi vegetali è quasi sempre il fosforo. La concentrazione media di fosforo totale – ottenuta come media ponderata rispetto ai volumi o all’altezza degli strati, nel periodo di piena circolazione alla fine della stagione invernale – viene utilizzata per il calcolo del descrittore LTLeco; per il lago Palù, una concentrazione di 20 µg/L rappresenta il valore limite del livello corrispondente allo stato buono per il calcolo dell’LTLeco. In Figura 5 è mostrato l’andamento dei valori di fosforo totale, che risultano sempre ben al di sotto del limite citato. Fosforo totale µg/L 25 20 15 10 5 0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Figura 5. Valori di fosforo totale (media ponderata) nel periodo di piena circolazione dal 2009 al 2019; la linea rappresenta il valore limite del livello corrispondente allo stato buono per il calcolo dell’LTLeco. Il livello naturale di fosforo per il lago Palù non è riportato nel PTUA 2016; tale valore, stimato con il metodo proposto da Cardoso et al. (2007) nell’ambito del Progetto di ricerca europeo REBECCA (Relationships Between Ecological and Chemical Status of Surface Waters), è pari a 3 µg/L P. Come si evidenzia dal grafico in Figura 5, nella maggior parte degli anni monitorati, il valore della concentrazione di fosforo totale si attesta in prossimità del valore relativo alla concentrazione naturale. Il luogo è caratterizzato dall’assenza di attività antropiche significative ad esclusione di un piccolo rifugio, in prossimità della sponda e attivo solo nel periodo estivo, l’attività di pascolo di pochi capi di bestiame ed impianti di risalita per le attività sportive invernali nelle zone limitrofe. La concentrazione del fosforo totale nel lago Palù è un parametro che non risulta mai critico per la classificazione del corpo idrico. Nell’ultimo decennio non si sono mai registrati valori medi alla circolazione superiori a 10 µg/L P. Per quanto riguarda l’azoto nitrico, se si esclude un unico episodio in cui il valore misurato è stato di poco superiore a 1 mg/L N, le concentrazioni di questo parametro sono molto basse, inferiori a 0,2 mg/L, e sempre inferiori al LOQ a seconda della metodica utilizzata (Figura 6). Il valore pari a 1 mg/L misurato nel 2014 è dovuto all’utilizzo di una metodica con LOQ alto non adeguato all’individuazione della concentrazione reale. 7
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 I valori minimi sono in relazione all’utilizzo dell’azoto come nutriente da parte della componente fitoplanctonica. Azoto nitrico mg/L N 1,6 Superficie Fondo 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Figura 6. Concentrazioni di azoto nitrico in superficie e sul fondo dal 2009 al 2019. 8
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 3 ELEMENTI FISICO-CHIMICI A SOSTEGNO (LTLECO) I parametri che contribuiscono al calcolo dell’LTLeco sono la trasparenza (media dei valori riscontrati nel corso dell’anno di monitoraggio), l’ossigeno disciolto ipolimnico (media ponderata rispetto ai volumi o all’altezza degli strati, alla fine del periodo di stratificazione) e il fosforo totale (media ponderata rispetto ai volumi o all’altezza degli strati, nel periodo di piena circolazione alla fine della stagione invernale). In Tabella 1 sono riportati i valori dei singoli parametri che contribuiscono al calcolo dell’LTLeco per ciascun anno del periodo 2009-2019. È evidente come i parametri utili alla classificazione non siano mai critici. Tabella 1. Valori dei parametri utilizzati per il calcolo dell’LTLeco dal 2009 al 2019. Fosforo totale Trasparenza Ossigeno ipolimnico Corpo idrico Anno µg/L P m % saturazione 2009 10 7,5 129 2010 3 9,3 134 2011 5 7,5 90 2012 6 6,4 88 2013 4 7,3 112 Palù 2014 3 5,5 113 2015 10 7,4 107 2016 6 6,9 109 2017 9 5,8 94 2018 4 8,0 83 2019 7 8,3 87 I valori di LTLeco e la corrispondente classificazione di stato per il lago Palù nei quattro trienni di monitoraggio sono mostrati in Tabella 2. Il lago Palù è inserito nella rete nucleo per la valutazione delle variazioni a lungo termine di origine naturale ed è individuato quale sito di riferimento tipo-specifico. Per questo motivo la classificazione avviene ogni tre anni invece dei sei specifici per i laghi in monitoraggio di sorveglianza. In tutti i trienni l’indice LTLeco è risultato elevato. Il lago Palù, per l’ambiente in cui si colloca, è sottoposto a minime pressioni antropiche e per questo motivo i parametri non risultano critici restituendo un giudizio elevato. Tabella 2. Valori dei parametri, punteggi, valori di LTLeco e classificazione di stato nei quattro trienni di monitoraggio. Fosforo Ossigeno Corpo Trasparenza Triennio totale ipolimnico LTLeco Stato idrico µg/L P Punt. m Punt. % Punt. 2009-2011 6 5 8,1 5 118 5 15 elevato 2012-2014 4 5 6,4 5 104 5 15 elevato Palù 2014-2016 6 5 6,6 5 110 5 15 elevato 2017-2019 7 5 7,4 5 88 5 15 elevato 9
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 4 ELEMENTI DI QUALITÀ BIOLOGICA (EQB) Per gli elementi biologici la classificazione si effettua sulla base del valore di Rapporto di Qualità Ecologica (RQE), ossia del rapporto tra valore del parametro biologico osservato e valore dello stesso parametro, corrispondente alle condizioni di riferimento con alterazioni antropiche assenti o poco rilevanti. I metodi di valutazione dello stato degli EQB sono sottoposti a un processo di intercalibrazione al fine di garantire la comparabilità tra i risultati del monitoraggio biologico dei vari Stati membri e le loro rispettive classificazioni. La Decisione della Commissione Europea 2018/229 ha stabilito i metodi e i valori che definiscono le delimitazioni tra le classi che gli Stati membri devono utilizzare per le classificazioni nazionali dei sistemi di monitoraggio risultanti dalla terza fase dell’esercizio di intercalibrazione. Pertanto, attualmente si dispone di metodi e di valori di delimitazione delle classi di stato che possono essere differenti rispetto a quelli utilizzati per la classificazione del precedente sessennio (2009-2014) riportata nel PTUA 2016. Nel presente Rapporto la classificazione dello stato degli EQB e dello stato ecologico del sessennio 2009-2014 è stata aggiornata utilizzando i metodi e i valori della Decisione 2018/229 per consentire un corretto confronto dei risultati in relazione alle evoluzioni temporali. Viene contestualmente riportata la classificazione ufficiale del PTUA 2016. 4.1 Fitoplancton La classificazione dei laghi a partire dal fitoplancton si ottiene come media dell’indice medio (RQE) di biomassa (concentrazione di clorofilla e biovolume) e dell’indice medio (RQE) di composizione (PTIot), che insieme compongono l’indice IPAM (Metodo italiano di valutazione del fitoplancton). Tra gli elementi biologici valutabili per la classificazione dello stato ecologico del lago Palù si è considerato il fitoplancton, in quanto risponde meglio al fattore di pressione legato all’eutrofizzazione. Per il fitoplancton l’indice utilizzato per la classificazione è l’IPAM (Italian Phytoplankton Assessment Method). Il lago Palù, come tipicamente accade per tutti i laghi alpini, per molti mesi è coperto di ghiaccio sulla cui superficie si accumula la neve. Una simile copertura impedisce il passaggio della luce fermando la fotosintesi delle alghe, così che l’acqua si impoverisce ulteriormente di ossigeno. In inverno la vita del lago alpino si ferma. Il lago raggiunge il massimo della sua vitalità alla fine dell’estate quando le larve degli insetti cresciute sul fondo, al termine della loro metamorfosi, sfarfallano, raggiungono la superficie e si involano. Il lago Palù presenta una comunità fitoplanctonica tipica degli ambienti lacustri alpini, caratterizzata da poche classi algali e densità generalmente poco elevate che determinano una modesta produzione algale riconducibile sia al ridotto apporto di nutrienti disponibili che al fenomeno della fotoinibizione. Le condizioni di temperatura e luce, variando molto dall’estate all’inverno, permettono la vita solamente agli organismi che meglio riescono ad adattarsi a lunghi periodi di buio e a sfuggire alle esposizioni di luce (in particolare UV) tipiche degli ambienti d’alta quota durante i periodi estivi. Sono avvantaggiati in questo gli organismi che riescono a compiere ampie migrazioni verticali giornaliere finalizzate all’assorbimento dei nutrienti sul fondo durante la notte e della luce in superficie durante il giorno; questo meccanismo, detto buoyancy, costituisce un efficace e veloce sistema di difesa da esposizioni troppo elevate a raggi UV che possono causare danni ai complessi fotosintetici. La produzione algale del lago Palù in termini di clorofilla a, negli anni di monitoraggio, è sempre stata inferiore al limite di 7,3 µg/L assegnato al macrotipo L3 come soglia buono/sufficiente, a parte un solo caso in occasione di una densità elevata del genere Fragilaria (Figura 7). Anche i valori di biovolume (Figura 8) sono generalmente bassi e al di sotto del limite buono/sufficiente di 2,3 mm3/L. Solo raramente è stato superato tale limite, in concomitanza di valori elevati di densità di specie appartenenti ai generi Fragilaria e Oocystis. 10
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 In Tabella 3 sono riportati i valori medi di IPAM e la relativa classificazione di stato nei quattro trienni in cui è stato effettuato il monitoraggio del fitoplancton per il lago Palù. Per le ragioni evidenziate nei paragrafi precedenti il giudizio risulta sempre elevato. Clorofilla a µg/L 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Figura 7. Valori mensili (barre) e medie annue (punti) della clorofilla a dal 2009 al 2019; la linea rappresenta il valore limite corrispondente allo stato buono per il calcolo dell’indice IPAM. Biovolume mm3/L 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 Figura 8. Valori mensili e medie annue di biovolume fitoplanctonico nello strato integrato; la linea rappresenta il valore limite corrispondente allo stato buono per il calcolo dell’indice IPAM. Tabella 3. Valori di IPAM e corrispondente stato nei quattro trienni di monitoraggio. Corpo idrico Triennio IPAM Stato 2009-2011 0,89 elevato 2012-2014 0,80 elevato Palù 2014-2016 0,83 elevato 2017-2019 0,83 elevato 11
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 4.2 Macrofite e fitobentos Lo stato delle macrofite degli ambienti lacustri è stabilito mediante l’indice MacroIMMI (Macrophytes Italian MultiMetric Index), che è composto da tre metriche: la massima profondità di colonizzazione (Z cmax), il punteggio trofico (Sk), l’indice di dissimilarità rispetto a siti di riferimento (1-B&C, con B&C= indice di Bray & Curtis). Lo stato del fitobentos è stabilito mediante l’Indice per valutazione della qualità delle acque lacustri italiane a partire dalle diatomee epifitiche ed epilitiche (EPI-L) basato sui pesi indicatori delle diverse specie. I valori dell’indice MacroIMMI (RQE) e dell’indice EPI-L (RQE) possono essere mediati per ottenere l’Indice Composito Diatomee-Macrofite (ICDM). Per quanto riguarda le macrofite, le campagne di monitoraggio sono state svolte nel corso dell’estate negli anni 2011, 2014 e 2017 (Tabella 4). La comunità macrofitica del lago Palù è caratterizzata da una scarsa presenza di specie sia in termini di varietà che di quantità. Le sole specie rinvenute sono: Potamogeton pusillus, Potamogeton trichoides e Ranunculus reptans. La profondità massima di colonizzazione è stata di 5,5 m. La colonizzazione da parte delle macrofite acquatiche nei laghi alpini, soprattutto nella fascia litorale, può essere fortemente impattata in modo negativo dalla variazione di livello che caratterizza queste tipologie di laghi soggette ad ampie variazioni stagionali. I giudizi derivati dall’analisi della componente macrofitica campionata nel 2011 e 2014 non sono stati utilizzati per la classificazione dello stato ecologico dei relativi trienni nel PTUA 2016 poiché l’indice era ancora in fase di intercalibrazione. Nel corso della campagna 2017, contestualmente al campionamento delle macrofite sono stati raccolti campioni relativi alla componente fitobentonica. Data la scarsità della componente macrofitica rilevata in questa campagna di monitoraggio, è stata utilizzata la sola componente fitobentonica per l’espressione del giudizio relativo all’ultimo triennio (Tabella 4). Tabella 4. Valori di MacroIMMI ed EPI-L e corrispondente stato nei quattro trienni di monitoraggio. Anno di RQE Corpo idrico Triennio Stato EPI-L Stato monitoraggio MacroIMMI 2009-2011 2011 0,68 buono - - 2012-2014 2014 0,64 buono - - Palù 2014-2016 2014 0,64 buono - - 2017-2019 2017 - - 0,96 elevato 4.3 Macroinvertebrati Lo stato dei macroinvertebrati bentonici degli ambienti lacustri è stabilito mediante l’indice BQIES (Indice di qualità bentonica basato sul numero atteso di specie), basato su pesi indicatori delle diverse specie. L’indice BQIES (macroinvertebrati) non è applicabile ai fini della classificazione a tutti i corpi lacustri, poiché l’intercalibrazione non si è conclusa per tutte le tipologie di laghi. L’indice è applicabile solo per i laghi con profondità media superiore a 15 m (macrotipo L1, L2, I1, I2). Per il lago Palù, appartenente al macrotipo L3, è comunque stato effettuato il monitoraggio di questa componente per la raccolta di dati utili alla definizione dell’indice per i laghi appartenenti a questo macrotipo. Le campagne si sono svolte nell’estate del 2011, del 2014 e del 2018. In tutti i casi, i campioni sono stati raccolti nel corso di due campagne di prelievo su due transetti, uno con origine dalla sponda settentrionale e uno da quella meridionale del lago, entrambi rappresentati da una stazione sublitorale e una profonda, per un totale di 24 repliche. In entrambe le campagne i risultati evidenziano la prevalenza sulla comunità di individui appartenenti a ditteri e oligocheti. Tra i ditteri prevalgono e convivono chironomidi appartenenti al 12
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 genere Tanytarsus e la specie Paratanytarsus austriacus, rispettivamente caratteristici di ambiente oligotrofo e ultraoligotrofo, con il genere Chironomus gr. anthracinus, considerato meno sensibile alle alterazioni ambientali. Tra gli oligocheti prevale il genere Limnodrilus. Da segnalare la presenza, tra i ditteri, del genere Protanypus, raramente identificato nei laghi alpini italiani. Sono rappresentati, inoltre, i bivalvi con il genere Pisidium e i gasteropodi con individui appartenenti al genere Lymnaea. 4.4 Fauna ittica Lo stato della fauna ittica degli ambienti lacustri è stabilito mediante l’indice LFI (Lake Fish Index), che si basa sull’abbondanza relativa e la struttura di popolazione delle specie chiave, sul successo riproduttivo delle specie chiave e delle specie tipo-specifiche, sulla diminuzione percentuale del numero di specie chiave e tipo- specifiche, sulla presenza di specie ittiche alloctone ad elevato impatto. Per un migliore inquadramento sullo stato di un corpo idrico di riferimento, nel corso dell’ultimo triennio è stata esaminata la comunità ittica ed è stato applicato l’indice LFI. L’attività di campionamento del 2019 è stata eseguita dal Centro Studi Biologia e Ambiente Snc a cui ARPA ha commissionato l’attività di supporto tecnico-scientifico. Il lago Palù rientra nel Gruppo 4, laghi alpini, che comprende i laghi posti ad altitudini elevate, caratterizzati da una ridotta ricchezza specifica e da specie ittiche stenoterme di acque fredde, per i quali la presenza della trota non può che essere vincolata alla disponibilità di immissari o emissari adatti alla riproduzione, in caso contrario è necessario considerare il salmerino alpino. Il LFI indica per il lago Palù uno stato buono a causa dei bassi punteggi della metrica 1, abbondanza relativa delle specie chiave - NPUS (Numero Per Unità di Sforzo) e della metrica 2 che considera la struttura di popolazione delle specie ittiche chiave (sanguinerola, Phoxinus phoxinus), di cui ne considera la struttura di taglia (e dunque di età) e ne valuta la struttura (equilibrata o non equilibrata) conoscendo il solo parametro della lunghezza totale dei pesci campionati. Le restanti metriche (metrica 3: successo riproduttivo delle specie chiave e delle specie tipo-specifiche, metrica 4: diminuzione del numero di specie tipo-specifiche e metrica 5: presenza di specie aliene) non hanno evidenziato criticità. La comunità ittica del lago Palù ha evidenziato la presenza di sei specie ed è risultata essere composta per quasi il 90% da individui di sanguinerola (Phoxinus phoxinus), specie chiave del gruppo 4. Al restante 10% appartengono per la quasi totalità individui di salmerino alpino (Salvelinus alpinus), specie tipo-specifica, e da pochi esemplari di trota iridea (Oncorhynchus mykiss), scazzone (Cottus gobio), trota fario (Salmo trutta) e temolo (Thymallus thymallus). In termini di biomassa invece la specie che incide maggiormente è il salmerino alpino con il 60% del totale, seguita da trota iridea e sanguinerola entrambe al 16%. I laghi d’alta montagna sono originariamente privi di fauna ittica a causa della sistematica presenza di barriere fisiche lungo i torrenti montani (i.e. tratti a forte pendenza e cascate) che impedisce la risalita dei pesci e la colonizzazione dei laghi a monte di queste barriere; dovrebbe esserne privo il lago Palù in relazione alla sua collocazione geografica che lo caratterizza oltre che dal mancare naturalmente di un emissario. La presenza di pesci in laghi d’alta quota è considerata una conseguenza diretta di introduzioni più o meno recenti ad opera dell’uomo. Diverse specie di pesci, soprattutto salmonidi e sanguinerole (Phoxinus sp.), sono state immesse in numerosi laghi d’alta montagna soprattutto a partire dal XX-XXI sec.; per l’applicazione dell’indice LFI va evidenziato che, per la metrica 5, sono considerate alloctone tutte le specie introdotte nei laghi dell’ecoregione Alpina dopo il 1900. Nel caso del Palù si ha testimonianza della presenza di fauna ittica nel XIX sec. nella “Guida alla Valtellina” edita dal CAI nel 1884 “… Né i pesci vi mancano, anzi v'abbondan le trote, e vi si trovò pur anso una grossa anguilla che ora si conserva nel Museo dell'Università pavese. Uno dei divertimenti più graditi è la pesca, o meglio la caccia delle trote…”. In Tabella 5 sono riportati i valori delle singole metriche e il valore di LFI con il corrispondente stato, che risulta buono. 13
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 Tabella 5. Valori delle singole metriche e valore di LFI (RQE) e corrispondente stato. Anno di Metrica Corpo idrico Triennio LFI Stato monitoraggio 1 2 3 4 5 Palù 2017-2019 2019 2,00 2,00 10,00 10,00 10,00 0,68 buono 14
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 5 ELEMENTI CHIMICI A SOSTEGNO Lo stato gli elementi chimici a sostegno è classificato in base alla presenza di inquinanti specifici non appartenenti all’elenco di priorità elencati nella Tab. 1/B del D.Lgs. 172/2015. Lo stato degli elementi chimici a sostegno risulta non classificato nel triennio 2009-2011 in quanto non sono state valutate pressioni insistenti sul corpo idrico. Data l’assenza di pressioni insistenti sul bacino imbrifero del lago non è stato ritenuto necessario ricercare le sostanze della Tab. 1/B. Sulla base del giudizio esperto è stato attribuito uno stato elevato. Tabella 6. Stato degli elementi chimici a sostegno nei quattro trienni di monitoraggio. Stato elementi Corpo idrico Triennio Media annua >SQA-MA Media annua >LOQ chimici a sostegno 2009-2011 - - - 2012-2014 elevato - - Palù 2014-2016 elevato - - 2017-2019 elevato - - SQA-MA: standard di qualità ambientale – valore medio annuo LOQ: limite di quantificazione del metodo analitico 15
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 6 STATO ECOLOGICO Lo stato ecologico è definito in base alla classe più bassa relativa allo stato degli EQB, dell’LTLeco e degli elementi chimici a sostegno. In Tabella 7 è mostrato lo stato ecologico del lago Palù per i quattro trienni di monitoraggio in esame e lo stato degli elementi di qualità che ad esso concorrono. Al fine di evidenziare correttamente le eventuali evoluzioni temporali, i dati del monitoraggio dal 2009 al 2016 sono stati rielaborati considerando l’indice IPAM (fitoplancton) e l’indice MacroIMMI (macrofite). La classificazione dello stato degli EQB e dello stato ecologico è stata di conseguenza rivista. Nel caso del lago Palù si osservano differenze di stato ecologico rispetto alla classificazione pubblicata nel PTUA 2016, poiché le macrofite, in stato buono, non sono state considerate per la classificazione del primo sessennio. Tabella 7. Stato degli elementi di qualità e stato ecologico per i quattro trienni di monitoraggio. Stato Stato Stato elementi Stato Elementi che determinano Corpo idrico Triennio EQB LTLeco chimici a ecologico la classificazione sostegno 2009-2011 buono elevato elevato BUONO macrofite 2012-2014 buono elevato elevato BUONO macrofite Palù 2014-2016 buono elevato elevato BUONO macrofite 2017-2019 buono elevato elevato BUONO pesci Il PTUA 2016 stabilisce il mantenimento dello stato buono come obiettivo ecologico per il lago Palù. Lo stato ecologico del sessennio 2009-2014 pubblicato nel PTUA 2016 è elevato; lo stato ecologico del sessennio 2014-2019 risulta buono (Tabella 8). Tabella 8. Lago Palù: obiettivo ecologico e stato ecologico 2009-2014 (PTUA 2016); stato ecologico 2014-2019. Stato ecologico Stato ecologico Corpo idrico Obiettivo ecologico 2009-2014 2014-2019 Palù mantenimento dello stato buono ELEVATO BUONO 16
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 7 STATO CHIMICO Lo stato chimico è classificato in base alla presenza delle sostanze dell’elenco di priorità elencate nella Direttiva 2008/105/CE, aggiornata dalla Direttiva 2013/39/UE, recepita in Italia con il D.Lgs. 172/2015 (Tab. 1/A). Il lago Palù è inserito nella rete nucleo come corpo idrico di riferimento. Lo stato chimico risulta non classificato nel triennio 2009-2011 in quanto non sono state valutate pressioni insistenti sul corpo idrico. Negli ultimi tre trienni di monitoraggio lo stato chimico è risultato buono sulla base del giudizio esperto poiché, data l’assenza di pressioni insistenti sul bacino imbrifero del lago, non è stato ritenuto necessario ricercare le sostanze della Tab. 1/A (Tabella 9). Tabella 9. Stato chimico per i quattro trienni di monitoraggio. Corpo idrico Periodo Stato chimico >SQA-MA >SQA-CMA 2009-2011 - - - 2012-2014 BUONO - - Palù 2014-2016 BUONO - - 2017-2019 BUONO - - SQA-MA: standard di qualità ambientale – valore medio annuo SQA-CMA: standard di qualità ambientale – concentrazione massima ammissibile Il PTUA 2016 stabilisce il mantenimento dello stato buono come obiettivo chimico. Lo stato chimico del sessennio 2009-2014 pubblicato nel PTUA 2016 è buono; lo stato chimico del sessennio 2014-2019 si conferma buono (Tabella 10). Tabella 10. Lago Palù: obiettivo chimico e stato chimico 2009-2014 (PTUA 2016); stato chimico 2014-2019. Stato chimico Stato chimico Corpo idrico Obiettivo chimico 2009-2014 2014-2019 Palù mantenimento dello stato buono BUONO BUONO 17
Stato delle acque superficiali in Lombardia - Lago Palù - Aggiornamento 2014-2019 8 BIBLIOGRAFIA ARPA, 2018. Stato delle Acque superficiali in Regione Lombardia – Laghi. Rapporto Triennale 2014-2016. ARPA Lombardia. CAI, 1884. Guida alla Valtellina. Sezione valtellinese del Club Alpino Italiano. Cardoso, A.C., A. Solimini, G. Premazzi, L. Carvalho, A. Lyche e S. Rekolainen. 2007. Phosphorus reference concentrations in European lakes. Hydrobiologia. 584: 3-12. LIMNO, 2000. Database della qualità dei laghi italiani. Su www.ise.cnr.it. Osservatorio dei Laghi Lombardi, 2005. Qualità delle acque lacustri in Lombardia - 1° Rapporto OLL 2004. Regione Lombardia, ARPA Lombardia, Fondazione Lombardia per l’Ambiente e IRSA/CNR. Programma di Tutela e Uso delle Acque, 2016. Regione Lombardia. D.g.r. n. 6990 del 31 luglio 2017, pubblicata sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia n. 36, Serie Ordinaria, del 4 settembre 2017. Volta P., Oggioni A., 2010. Specie ittiche chiave e tipo-specifiche nei laghi naturali dell’Ecoregione Alpina: approccio storico e proposta di metriche per l’analisi dello stato di qualità della fauna ittica ai sensi della Direttiva sulle Acque 2000/60/CE. Studi Trent. Sci. Nat., 87: 97-103. 18
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