LA VOCE DEI GIOVANI: NAPOLI

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LA VOCE DEI GIOVANI: NAPOLI
       PROGETTO DI FORMAZIONE E PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA
                        DEDICATO A NAPOLI

Un progetto di formazione al linguaggio cinematografico e alla scrittura
creativa che coinvolge i ragazzi delle scuole secondarie di I e II grado (11 –18 anni)
della città di Napoli con l’obiettivo di produrre e distribuire un cortometraggio
cinematografico per raccontare, partendo da un soggetto realizzato da una
classe selezionata dalla Challenge del progetto, le peculiarità di una città unica al
mondo: NAPOLI.

Concept
Intercettare la voce delle ragazze e dei ragazzi di Napoli: ascoltarli ed aiutarli a
definire i contorni della città per tessere uno storytelling che li veda protagonisti.

Le tappe del progetto
Un percorso in fasi successive che segue tre direttrici:
   1. la Formazione
   2. la Produzione
   3. la Promozione.

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FORMAZIONE - 27/02/2023

“A Scuola di scrittura creativa per il Cinema”
Incontro di formazione in presenza per docenti e studenti
Aula Magna Istituto Secondario Istruzione Superiore “Alfonso Casanova”, Napoli

La scrittura creativa per il Cinema, con le sue storie, la sua potenza di
immediatezza e immedesimazione, con la sua capacità di avvicinare dimensioni
lontane, può aiutare a formare e rendere più salde le competenze personali dei
ragazzi.

Oggetto dell’incontro formativo:
In questa lezione di scrittura creativa si scoprirà come partire da un'idea per
costruire una narrazione efficace e suggestiva. Si esploreranno le caratteristiche
del linguaggio visivo, evidenziando strumenti chiave per costruire storie uniche
ed esplorare temi in maniera originale. Si parlerà anche di regia e di
sceneggiatura, evidenziando come utilizzare idee, metafore, simboli e sotto-testo
per inserire temi profondi in una struttura narrativa avvincente. Inoltre, si
vedranno le opportunità offerte dal progetto "La voce dei Giovani", la ricchezza e
le numerose possibilità del contesto sociale, storico e culturale di Napoli e le tante
inedite opportunità di racconto offerte dalla sua unicità e complessità.

Formatore: Luca Apolito.
Luca Apolito è il direttore creativo di Giffoni. Nel corso dell’attività (dal 1999) si è
occupato della selezione ufficiale del concorso cinematografico, dei progetti di
formazione e dei laboratori creativi per le scuole in Italia e nel mondo, delle
produzioni video e della comunicazione audiovisiva ufficiale del festival, dei
progetti e degli eventi internazionali. Come sceneggiatore e regista ha
realizzato numerosi cortometraggi di fiction (anche nel contesto di laboratori
cinematografici con gli studenti di scuole di ogni ordine e grado), documentari,
spot televisivi, produzioni seriali, spettacoli live ed eventi.

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LO SGUARDO SU NAPOLI
  Una guida alla lettura del brief di “La Voce dei Giovani: Napoli”

Raccontare Napoli attraverso il punto di vista personale della classe
  che sappia mettere in evidenza l’unicità̀ e la bellezza della città,
  sia in termini di patrimonio culturale e naturale che dal punto di
            vista delle persone che la vivono, con un taglio
                        narrativo positivo e propositivo.

INTRODUZIONE

Il racconto di NAPOLI nel progetto “La voce dei Giovani”.
Il senso del progetto e l’occasione di un’esperienza creativa per gli studenti.

   -   Come nasce un'idea e come si sviluppa in una narrazione originale e
       suggestiva.

   -   Cos’è un cortometraggio, quali sono le unicità di questa forma di
       narrazione e quali le particolari possibilità creative ed espressive che offre.

STRUTTURE NARRATIVE

Quando si scrive un cortometraggio esistono diverse possibilità di struttura
narrativa tra cui scegliere. Ecco alcuni esempi delle tipologie di struttura che
saranno descritte nel corso della lezione.

    1. Struttura classica:
Una struttura in tre atti. Il primo atto dedicato alla presentazione dei personaggi
e del loro mondo, presentando il conflitto principale. Il secondo atto, il cuore del
cortometraggio, in cui si risolve il conflitto e dove i personaggi affrontano
difficoltà e ostacoli. Il terzo atto che accoglie la conclusione del conflitto e il finale
della storia.

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2. Struttura non lineare:
In questo tipo di struttura la narrazione non segue un ordine cronologico lineare.
Ad esempio, la prima parte del cortometraggio potrebbe presentare sequenze in
cui siamo già al culmine del conflitto per poi tornare indietro nel tempo e svelare
come i personaggi sono arrivati a quel punto.

   3. Struttura circolare:
In questo tipo di struttura, il cortometraggio inizia e finisce nello stesso punto,
creando un senso di circolarità e di chiusura narrativa. Ad esempio, il
cortometraggio potrebbe iniziare con una scena che mostra i personaggi in un
determinato posto o situazione, e poi terminare con la stessa scena per mostrare
come sono cambiati.

   4. Struttura episodica:
Un cortometraggio diviso in episodi indipendenti che possono essere collegati
da un tema o un personaggio comune. Ad esempio, il cortometraggio potrebbe
mostrare diverse situazioni o momenti nella vita dei personaggi, che si rivelano
importanti per la loro crescita o il loro cambiamento.

    5. Struttura sperimentale:
Una forma che prevede l’utilizzo di tecniche narrative non convenzionali, come la
distorsione del tempo, l'uso di immagini astratte, l’assenza di dialogo, ecc. Questo
stile di narrazione può essere particolarmente efficace per ottenere particolari
effetti stilistici ed emozionali.

IDEA

La prima fase del lavoro.

Prima di cominciare la vera e propria scrittura, uno sceneggiatore valuta diversi
spunti, suggestioni, temi e idee, e in seguito sviluppa le prime bozze del
soggetto e della sceneggiatura.

In questa prima fase si definiscono gli obiettivi della storia, il tema centrale, i
personaggi e la loro relazione con l'ambiente circostante.

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Si inizia a costruire la struttura narrativa, determinando quale sia la migliore
forma per la storia, e si delineano i primi aspetti tecnici e produttivi, i luoghi, il
cast, la durata del film, e così via.

È una fase importante perché è qui che si delineano i punti chiave della storia e
si definiscono le caratteristiche del cortometraggio.

Ci riferiamo alla tecnica del brain-storming in cui si collabora e si trova ispirazione
in tanti modi e da fonti diverse, come la lettura di libri, l'osservazione del mondo
circostante e la propria esperienza personale. In questa fase è importante
considerare l'obiettivo della storia e il messaggio che si vuole trasmettere al
pubblico.

CARATTERIZZAZIONE

È importante dar vita a personaggi convincenti e profondi con caratteristiche
definite, forti motivazioni e possibilità di evoluzione nel corso della storia.

L'obiettivo è creare personaggi in grado coinvolgere emotivamente il pubblico,
di catturare, avvicinare al mondo della storia e rendere l'esperienza della visione
del cortometraggio più coinvolgente.

STILE DI SCRITTURA

Per la scrittura di un cortometraggio è necessario adottare uno stile di scrittura
conciso e denso.

Poiché il cortometraggio è per sua natura un racconto breve, è importante
utilizzare ogni parola e ogni immagine in modo efficace, avvalersi di una
narrazione pensata per immagini, creare scene e sequenze in grado di
trasmettere l'informazione e trama con immediatezza.

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GLI ELEMENTI DELLA STRUTTURA NARRATIVA DI UN CORTO

È importante ricordare che non tutti gli elementi elencati in seguito sono
presenti in un cortometraggio. Il corto è una forma di espressione molto varia e
libera che offre infinite possibilità. Questi elementi sono elencati come guida e
promemoria e non devono essere necessariamente contemplati in fase di
scrittura.

   -   Introduzione: in cui vengono presentati i personaggi e l'ambientazione
       della storia.
   -   Incidente scatenante: evento che dà il via alla storia e spinge i personaggi
       a compiere azioni.
   -   Svolgimento: la parte centrale della storia, in cui i personaggi si scontrano
       con ostacoli e devono affrontare le conseguenze delle loro azioni.
   -   Punto di massima tensione: il momento in cui la situazione raggiunge il
       culmine della tensione.
   -   Svolta: un evento che cambia il corso della storia e porta i personaggi verso
       la risoluzione.
   -   Risoluzione: la parte finale della storia, in cui i personaggi affrontano gli
       ultimi ostacoli e la trama viene conclusa.
   -   Clou: l'ultima scena o la battuta finale che lascia un'impressione duratura
       nella mente dello spettatore.
   -   Tema: il messaggio o l'idea che il cortometraggio cerca di trasmettere.
   -   Punto di vista: la prospettiva da cui la storia viene raccontata.
   -   Atmosfera: l'emozione o lo stato d'animo generale che il cortometraggio
       cerca di evocare.
   -   Stile: lo stile visivo e narrativo scelto per il cortometraggio.

GLI ELEMENTI FONDAMENTALI

   -   Premessa:       la   presentazione      del   personaggio    principale    e
       dell'ambientazione, che stabilisce il contesto e le aspettative del
       cortometraggio.
   -   Incidente scatenante: l'evento che rompe l'equilibrio iniziale del
       protagonista e dà avvio alla trama.
   -   Conflitto: la tensione che deriva dall'incidente scatenante e che mette alla
       prova il protagonista.

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-   Svolgimento: la progressione della trama, con lo sviluppo del conflitto e
       l'introduzione di nuovi elementi e personaggi.
   -   Climax: il momento di maggior tensione del cortometraggio, in cui il
       conflitto raggiunge il culmine.
   -   Svolta: il momento in cui il protagonista affronta e risolve il conflitto.
   -   Epilogo: la conclusione della storia, la risoluzione del conflitto, il bilancio
       dell'esperienza del/dei protagonista/i.

LA TRAMA

La trama è l'elemento centrale del cortometraggio, deve essere originale,
intrigante e coinvolgente. Vediamo alcune tecniche di scrittura creativa per
ottenere una trama efficace e come evitare narrazioni banali o prevedibili. Qui
introduciamo il legame determinante nella trama tra conflitto principale,
intenzione, ostacolo, soluzione finale.

I GENERI CINEMATOGRAFICI

Raccontare Napoli utilizzando gli stilemi di genere può offrire splendide
occasioni espressive agli studenti.
Le convenzioni di genere mettono a nostra disposizione strumenti e tecniche
efficaci nella costruzione di una struttura narrativa solida, capace di catturare
l'attenzione del pubblico attraverso la familiarità dei linguaggi. In questo
approccio alla scrittura c’è anche l’occasione di esplorare diversi aspetti della
città, dal dramma alla commedia, dal mistero all'azione, offrendo un'esperienza
ricca e variegata.

Scegliere un particolare genere cinematografico può anche permettere di
rappresentare in modo originale e innovativo la città e la sua cultura,
mostrando l'immagine di una Napoli vivace e multiforme, capace di ospitare
molteplici storie e di adattarsi ai toni e alle atmosfere più diverse.

L'utilizzo dei generi può anche offrire uno spunto di riflessione sulle stesse
convenzioni e stereotipi legati ai generi cinematografici, consentendo di giocare
con le aspettative del pubblico e di creare opere più sperimentali e originali.

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LA METAFORA CENTRALE

Ci sono diverse tecniche narrative che prevedono l’utilizzo di una metafora per
comunicare il tema principale del corto. La metafora centrale è una
rappresentazione simbolica del tema del corto, che aiuta lo spettatore a
comprendere il senso della storia. Si tratta di un concetto o un'immagine che
permea l'intera narrazione e fornisce un significato più profondo alla trama e ai
personaggi. Può essere definita anche come l'idea centrale, il simbolo
unificatore o l'immagine fondamentale.

Per fare un esempio classico, in un cortometraggio che racconta la storia di una
persona che si sente intrappolata nella propria vita, la metafora centrale potrebbe
essere rappresentata da una gabbia o una prigione, simboli della sensazione di
restrizione e di prigionia. Questo simbolo viene poi utilizzato in tutto il
cortometraggio per comunicare il senso di oppressione che il protagonista prova.

La metafora centrale può essere anche utilizzata per dare un senso di coerenza
all'intero cortometraggio, aiutando gli spettatori a trovare connessioni tra diverse
parti della storia.
Utilizzando un simbolo rappresentativo e significativo, lo spettatore può essere
coinvolto emotivamente nella storia e capire meglio il messaggio che il
cortometraggio vuole trasmettere.

Un esempio molto semplice di metafora centrale in un cortometraggio dedicato
a Napoli: Il Vesuvio potrebbe assumere diverse sfumature e significati. Potrebbe
essere utilizzato come simbolo di forza e potenza, rappresentando l'energia vitale
della città e dei suoi abitanti.
Potrebbe essere visto come una minaccia costante, un pericolo sempre in
agguato che rappresenta le difficoltà e i pericoli della vita nella città partenopea.
In questo caso, la metafora potrebbe suggerire che la vita a Napoli richiede
coraggio e determinazione per affrontare le sfide quotidiane.

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Simbolo unificatore - NAPUL’E’

Alcuni esempi da sviluppare nel dialogo con gli studenti.
"Napoli è un palcoscenico"
"Napoli è un parco giochi"
"Napoli è una grande famiglia"
"Napoli è un mare in tempesta"
"Napoli è un caleidoscopio"
"Napoli è una macchina del tempo"
"Napoli è un vulcano"
"Napoli è un labirinto"

IL PUNTO DI VISTA nella scrittura creativa

Il punto di vista del cortometraggio può influenzare la storia, il messaggio che si
vuole comunicare allo spettatore, la costruzione dei personaggi, la narrazione e
la scelta delle scene.

Il punto di vista in un cortometraggio è, in sintesi, la prospettiva da cui viene
raccontata la storia, il filtro attraverso il quale lo sceneggiatore sceglie di
presentare gli eventi e i personaggi della storia al pubblico.

Il punto di vista può essere analizzato anche in relazione a stile e scelte di regia,
mostrando diverse opzioni. Si può ad esempio scegliere di mostrare la storia
attraverso gli occhi di un personaggio specifico, usando una voce narrante per
fornire una visione soggettiva della storia.
Il punto di vista può anche essere influenzato dalla posizione della telecamera e
dall'uso della luce e del colore. Una m.d.p. (macchina da presa) posta a livello degli
occhi di un personaggio può creare un senso di coinvolgimento emotivo con
quello stesso personaggio. L'uso di colori caldi o freddi può trasmettere una
particolare atmosfera o emozione.
Queste tecniche sono importanti perché ci offrono la possibilità di guidare
l’esperienza dello spettatore, favorire determinati sentimenti nei confronti dei
personaggi. Facendo riferimento al discorso sull’idea centrale (metafora
centrale), il punto di vista può anche essere utilizzato per rinforzare un messaggio
o un particolare elemento tematico della storia.
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Ecco alcuni esempi:

  -   Punto di vista soggettivo: attraverso gli occhi di un giovane che vive in
      città. In questo modo, il pubblico può vedere la città attraverso le sue
      esperienze e le sue emozioni.
  -   Punto di vista oggettivo: presentare la città in modo oggettivo, con un
      occhio critico ma equilibrato. Questo tipo di punto di vista può essere utile
      per presentare la città a un pubblico che non la conosce bene.
  -   Punto di vista storico: la città attraverso il suo patrimonio storico e artistico,
      raccontando la storia della città attraverso i suoi monumenti e le sue opere
      d'arte.
  -   Punto di vista artistico: la città attraverso la sua bellezza e la sua arte,
      utilizzando tecniche come la luce, il colore e la composizione per creare
      immagini artistiche della città.
  -   Punto di vista comunitario: la città attraverso la voce di un gruppo specifico
      di persone, come i giovani, gli anziani o gli immigrati, per mostrare
      l’influenza della città su di loro e, al contempo, la loro capacità di
      trasformare la città.
  -   Punto di vista degli animali: la città attraverso gli occhi degli animali che la
      abitano, come i gatti, i cani o i piccioni. Una bizzarra e originale visione della
      città da un punto di vista completamente diverso, mostrando come gli
      animali interagiscono con gli spazi urbani e raccontando le caratteristiche
      di Napoli e dei suoi abitanti in una modalità inedita e sorprendente.
  -   Punto di vista del cibo: la città attraverso il cibo che si trova nelle strade e
      nei mercati. In questo modo, il pubblico potrebbe vedere la città attraverso
      il gusto e l'odore, mostrando come il cibo fa parte della cultura e
      dell'identità della città.
  -   Punto di vista del suono: la città attraverso i suoni che la caratterizzano,
      come il rumore del traffico, le voci della gente o la musica che risuona per
      le strade. Il racconto in questo caso è rinforzato da una visione della città
      come esperienza sensoriale.
  -   Punto di vista delle ombre: la città nelle ombre che si formano lungo le
      strade e nei vicoli. Un luogo misterioso e suggestivo, dove le ombre
      possono nascondere storie e segreti.

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L’INCIDENTE SCATENANTE

L’incidente scatenante è l'evento che dà il via alla trama e che porta il
protagonista (o i personaggi principali) a intraprendere la sua missione.

È un elemento narrativo che deve scelto con cura, potente e coinvolgente, in
grado di catturare immediatamente l'attenzione del pubblico e di dare il via alla
storia. In un cortometraggio, l'incidente scatenante può essere presentato in
modo rapido ed efficace, senza dover necessariamente mostrare in dettaglio
l'evento stesso. Ad esempio, un'immagine o una battuta potrebbe suggerire
l'accaduto in modo tale da far capire al pubblico di cosa si tratta e spingere il
personaggio principale ad agire.

Inoltre, un cortometraggio ha il vantaggio, in molti casi, di essere dedicato ad un
evento specifico, magari addirittura un singolo momento nella vita del
personaggio principale, di conseguenza l'incidente scatenante può essere
ancora più efficace nel creare un impatto significativo sulla trama.

Ecco un esempio di incidente scatenante su una struttura narrativa semplice:

PROTAGONISTA: un giovane turista che arriva a Napoli per la prima volta.
Incidente scatenante: il protagonista smarrisce il cellulare durante una
passeggiata nel centro storico di Napoli.

SVILUPPO DELLA TRAMA: senza il cellulare, il protagonista si sente isolato e
spaesato. Durante la ricerca del cellulare incontra dei giovani del posto che lo
aiutano a orientarsi nella città, mostrandogli i luoghi più belli e caratteristici. Il
protagonista scopre la bellezza di Napoli, la vitalità della sua cultura, l’ospitalità
dei napoletani.

RISOLUZIONE: il protagonista ritrova il cellulare e torna a casa con un nuovo
apprezzamento per Napoli e un legame con le persone che ha incontrato.
In questo (elementare) esempio l'incidente scatenante della perdita del
cellulare spinge il protagonista ad affrontare le sfide della città e ad entrare in
contatto con la comunità locale, offrendo un’esperienza trasformativa. La
trama si concentra sulla scoperta del protagonista della città e delle persone
che la abitano, e alla fine, torna a casa con una nuova prospettiva sulla vita.

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METAFORA: il viaggio come esperienza di crescita e cambiamento

INCIDENTE SCATENANTE: incidente scatenante mette in crisi il suo equilibrio
emotivo e lo costringe a confrontarsi con la città di Napoli

CONFLITTO: il conflitto è rappresentato dalla difficoltà del protagonista a
gestire la situazione di smarrimento e a ritrovare un equilibrio nella sua
esperienza turistica. Questo conflitto diventa anche un'opportunità di crescita
personale.

TEMA: l'importanza di aprirsi all'incontro con l'altro scoprendo nuove prospettive
sulla vita e sulla cultura.

LA DEFINIZIONE DEL PERSONAGGIO

Una fase della lezione è dedicata alla caratterizzazione. Verrà spiegato come
creare personaggi con una struttura solida e credibile, sviluppare la personalità
del personaggio partendo dalla sua storia e dalle sue motivazioni, immaginare
una serie di obiettivi e ostacoli (di senso rispetto a tema e metafora centrale) che
lo portino alla conclusione della storia.

LA REVISIONE E LA RISCRITTURA

Tecniche di revisione e riscrittura per migliorare la qualità della narrazione e
rinforzare elementi presenti nella premessa e nello sviluppo dopo aver scritto il
finale. Revisionare e riscrivere il proprio lavoro, cercando di eliminare gli errori e
rivisitare con nuove informazioni la struttura e i personaggi. Rileggere e riscrivere
più volte il proprio lavoro, cercando di eliminare le parti meno efficaci e di lavorare
ulteriormente sui passaggi decisivi e sulle sequenze più interessanti.

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NOTE DI REGIA E ALTRI ELEMENTI TECNICI

   -   Montaggio: la selezione e l'organizzazione delle immagini e dei suoni per
       creare la storia.
   -   Sonoro: l'uso di effetti sonori, musica e dialoghi per creare l'atmosfera e
       sostenere la narrazione.
   -   Fotografia: l'uso della luce, del colore e dell'inquadratura per creare
       l'immagine visiva del cortometraggio.

LA SCELTA DELLE SCENE

La scrittura di un cortometraggio richiede un approccio selettivo nella scelta
delle scene da includere nella storia. Come scegliere le scene più importanti?
Come disegnare sequenze di eventi che portino nel modo più efficace alla
conclusione della storia? Come descrivere scene in grado di trasmettere il
messaggio e di definire i personaggi?

In questa fase si faranno alcuni esempi, utilizzando una linea narrativa semplice
che parla di una coppia di innamorati in giro per la città.

   -   La soggettiva di un quadro in un museo: Qui vediamo i due giovani
       innamorati in un momento di passione e intimità. Il quadro che li guarda
       rappresenta la metafora della loro relazione che, come un'opera d'arte, è
       unica e preziosa.
   -   La soggettiva di un randagio sul lungomare: Qui vediamo i due giovani
       innamorati in un momento di incertezza e insicurezza, ma con un forte
       legame emotivo che li tiene insieme. Il randagio rappresenta la metafora
       della loro relazione che, come un cane abbandonato, ha bisogno di cure
       e attenzioni per sopravvivere.
   -   La soggettiva del cameriere in una trattoria: Qui vediamo i due giovani
       innamorati in un momento di felicità e spensieratezza. La sequenza
       racchiude una metafora della loro relazione che, come un buon pasto, è
       un piacere per i sensi e per l'anima.
   -   La soggettiva di una statua in piazza: Qui vediamo i due giovani
       innamorati in un momento di felicità e di risate. La statua rappresenta la
       metafora della loro relazione che, come un'opera scultorea, è solida e
       resistente alle intemperie del tempo.

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LA SCELTA DELLE IMMAGINI

Le immagini in un cortometraggio sono estremamente importanti e possono
essere usate per trasmettere il senso e la metafora della storia in modo molto
efficace. La scelta delle immagini giuste può trasmettere emozioni, pensieri e
idee con una straordinaria potenza sintetica. Il Le immagini giuste possono
essere usate per creare metafore visive, rendendo il messaggio della storia ancora
più forte.

LA CREAZIONE DEL TONO

Il tono del cortometraggio è importante per trasmettere il messaggio della storia
e per creare un'atmosfera coinvolgente. Come creare un tono adeguato alla
storia? Come utilizzare la musica, le luci e le ombre per creare un'atmosfera
coinvolgente? Altre tecniche per utilizzare il tono e creare empatia con i
personaggi in relazione con il messaggio della storia.

LA CREAZIONE DELLA TENSIONE

La tensione è importante per mantenere l'attenzione del pubblico e per creare
un'atmosfera coinvolgente.

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