GLI STUDI DI SETTORE PER I PROFESSIONISTI: IL CASO DEGLI STUDI DI INGEGNERIA

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Sindacato Ingegneri Liberi                                 Associazione Giovani
     Professionisti                                         Ingegneri Bresciani

                       GLI STUDI DI SETTORE
                       PER I PROFESSIONISTI:
                        IL CASO DEGLI STUDI
                           DI INGEGNERIA

                         Brescia, 18 ottobre 2001 ore 17

                                  Sala Conferenze
                              Ordine degli Ingegneri
                             della Provincia di Brescia

                                 Via Cefalonia, 70
                             Crystal Palace – 11° piano
                                     BRESCIA

                                                                                  1
Il presupposto giuridico degli studi di settore.

Gli studi di settore rappresentano il più sofisticato strumento utilizzato
dall’Amministrazione Finanziaria per la ricostruzione presuntiva dei ricavi (per le
imprese) o dei compensi (per i professionisti).
Il presupposto giuridico si cui si fondano è contenuto nell’art.39 primo comma lettera
d) del DPR 600/73, che dispone che l’ufficio impositore determina il reddito sulla
base dei dati e delle notizie comunque raccolti o venuti a sua conoscenza, con facoltà
di prescindere in tutto o in parte dalle risultanze delle scritture contabili, in
quanto esistenti, e di avvalersi anche di presunzioni prive dei requisiti di gravità,
precisione e concordanza.
Pertanto, sulla base di dati contabili ed extracontabili, si dovrebbe pervenire ad un
risultato ragionevole, che può andare oltre le sole scritture contabili che perdono il
valore probatorio che era stato loro affidato nella riforma tributaria del 1973.

        registrazioni contabili                          studi di settore
        (incassi – pagamenti)                       (programma GE.RI.CO.)

                                                     compensi “ragionevoli”
          reddito dichiarato                       reddito presunto attribuibile

            dichiarato > presunto          ➨           nessuna rettifica

            dichiarato = presunto          ➨           nessuna rettifica

            dichiarato < presunto          ➨    può scattare accertamento a
                                                  determinate condizioni

Per la verità il tentativo del legislatore di “vedere oltre” le risultanze delle scritture
contabili è iniziato già dal 1989, ed ha trovato espressione:
• nei coefficienti presuntivi di reddito;
• nella minimum tax;
• nei parametri;
• negli studi settore,
che dunque possono essere definiti come l’ultima evoluzione di uno strumento già
conosciuto.
Va d’altro canto segnalato come ogni nuova evoluzione della metodologia contenga
implicitamente una sconfessione del precedente metodo (più rozzo, meno preciso
ecc.), come le risultanze del contenzioso passato paiono confermare; basti dire che se
oggi un soggetto dovesse ricevere un accertamento per l’anno di imposta 1996 basato

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sui parametri potrebbe addurre, a suo favore, la circostanza che il conteggio effettuato
sullo stesso anno utilizzando gli studi di settore conduca a risultati più vicini al
dichiarato.

Meccanismo di funzionamento.
Gli studi di settore si pongono l’obiettivo di individuare le condizioni di effettiva
operatività dei soggetti e di determinare i ricavi e i compensi che, con ragionevole
probabilità, possono essere attribuiti ai contribuenti attraverso la rilevazione delle
caratteristiche strutturali di ogni specifica attività economica, realizzata mediante la
raccolta sistematica di dati di carattere fiscale e di elementi che caratterizzano
l’attività ed il contesto economico in cui la medesima si svolge.
Gli studi sono stati realizzati rilevando per ogni attività economica le relazioni
esistenti tra le variabili contabili e quelle strutturali, sia interne che esterne all’azienda
(tramite questionari).
Le imprese oggetto dell’analisi sono state segmentate in gruppi omogenei sulla base
degli aspetti strutturali secondo una combinazione di due tecniche statistiche:
• analisi multivariata in componenti principali, che consente di ridurre il numero di
    variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di
    nuove variabili (c.d. componenti principali) tra loro indipendenti che spieghino il
    massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie;
• un procedimento di cluster analysis che permette di identificare gruppi omogenei
    di soggetti (c.d. cluster) che presentino caratteristiche strutturali simili.
 Le variabili ritenute significative sono quelle contenute nei questionari indirizzati
 negli scorsi anni ai contribuenti.
 Una volta identificato il gruppo omogeneo si è scelta una funzione matematica che
 meglio si adatta all’andamento dei compensi dei professionisti appartenenti al
 gruppo stesso, utilizzando il metodo della regressione multipla (relazione esistente
 tra la variabile dipendente ricavo, e le variabili indipendenti dati strutturali e
 contabili); tale funzione tiene anche conto della collocazione territoriale in cui
 opera il soggetto.
 Una volta individuati gruppi omogenei e fattori principali, si applica la c.d. analisi
 discriminante che consente di elaborare le probabilità di appartenenza di un
 soggetto ad uno o più gruppi omogenei, a ciascuno dei quali corrisponde la propria
 funzione di ricavo.

Il procedimento di calcolo, sicuramente complicato, viene svolto tramite l’utilizzo
del programma GE.RI.CO. (gestione ricavi e compensi), distribuito gratuitamente
dall’Amministrazione Finanziaria, che elabora la situazione del contribuente e
consente il calcolo dei risultati delle funzioni sopra indicate; a tale programma
bisogna affidarsi “ciecamente” per ottenere la fotografia della posizione di ciascun
soggetto.

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raccolta dati con questionari

                     individuazione delle variabili significative

                        individuazione dei gruppi omogenei

                            scelta della funzione di ricavo

                       predisposizione programma GE.RI.CO

I cluster ottenuti per lo studio di settore degli ingegneri.

 1 studi di grande           • studi affermati e noti, che operano da un numero di
   dimensione, operanti        anni solitamente superiore alla media;
   nei principali campi      • i componenti hanno età media superiore a 46 anni;
   dell’ingegneria           • nella maggior parte dei casi sono localizzati al nord;
                             • lavorano in uffici di grandi dimensioni, dispongono
                               di almeno 2 dipendenti e ricorrono a collaborazioni
                               esterne;
                             • ottengono un buon numero di incarichi di
                               progettazione e direzione lavori;
                             • hanno ottima dotazione di strumenti informatici e
                               specialistici, ed erogano compensi rilevanti a società
                               di servizi;
                             • i clienti sono essenzialmente società ed enti pubblici

 2 studi di piccolissima     • è il cluster più numeroso;
   dimensione operanti       • soggetti con recente iscrizione all’albo;
   nel campo edile per il    • dotati di piccolo ufficio, in molti casi promiscuo con
   settore privato             l’abitazione; solitamente non si avvalgono di
                               personale dipendente o di collaborazioni esterne;
                             • le spese specifiche e le dotazioni di mezzi sono
                               modeste; il numero di incarichi non è elevato;
                             • la clientela è solitamente costituita da privati

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3 studi di ingegneria        • studi di piccola dimensione, solitamente con locali
  specializzati in perizie     promiscui con l’abitazione;
  per banche ed              • di regola non dispongono di dipendenti, mentre
  assicurazioni                spesso vengono utilizzati collaboratori esterni;
                             • la dotazione di strumenti è ridotta
                             • i rapporti di clientela sono di tipo fiduciario e
                               solitamente protratti nel tempo
                             • sono localizzati prevalentemente al sud

4 studi di media             • operano da un numero elevato di anni;
  dimensione, operanti       • dispongono di uffici di media dimensione, utilizzano
  nel campo civile             dipendenti e collaboratori esterni;
                             • hanno una buona dotazione di strumenti informatici;
                             • il campo di attività può essere vasto e differenziato,
                               ed il numero di incarichi è buono

5 studi di ingegneria di     • è il secondo cluster per numerosità;
  piccola dimensione         • dispongono di piccoli studi e solitamente non
  operanti con il settore      utilizzano dipendenti;
  pubblico                   • sono localizzati prevalentemente al sud;
                             • si occupano del settore edile e delle reti idrauliche;
                             • hanno minima dotazione di mezzi informatici ed un
                               numero limitato di incarichi

6 studi specializzati in     • di norma di piccola dimensione e con studio presso
  collaudi                     l’abitazione del titolare;
                             • solitamente l’età anagrafica è superiore a 46 anni;
                             • committente solitamente è un ente pubblico;
                             • il numero di incarichi è spesso limitato

7 studi specializzati in     • dimensione molto piccola, con studio solitamente
  perizie giudiziali           presso l’abitazione del titolare
                             • minima dotazione di mezzi
                             • numero di incarichi ridotto

8 studi specializzati in     • studi di dimensione molto piccola, con studio presso
  rilievi topografici          l’abitazione del titolare;
                             • non utilizzano dipendenti ma spesso si avvalgono di
                               un collaboratore esterno;
                             • sono dotati di strumentazione specialistica;
                             • sono localizzati prevalentemente al sud

                                                                                    5
9 studi di media            • solitamente soggetti con anzianità professionale
   dimensione operanti         superiore ai 15 anni;
   nel campo edile           • concentrati al nord, utilizzano studi di media
                               dimensione con l’ausilio di dipendenti;
                             • è prevalente la specializzazione in campo edile, con
                               un numero di incarichi elevato

10 grandi studi di           • solitamente organizzati sotto forma di studio
   ingegneria                  associato;
                             • studi noti ed affermati che operano da molti anni sul
                               mercato;
                             • utilizzano uffici di grandi dimensioni e si avvalgono
                               di dipendenti e collaboratori;
                             • sono concentrati quasi esclusivamente al nord;
                             • hanno struttura che consente la realizzazione
                               simultanea di più progetti, anche importanti

11 studi specializzati in    • di piccola dimensione, organizzati in studi presso
   impiantistica               l’abitazione del titolare;
                             • solitamente attività esercitata dai giovani che
                               lavorano per uno o pochissimi committenti

12 studi specializzati in    • è il terzo cluster per numerosità
   consulenze e              • utilizza studi promiscui con l’abitazione del titolare
   contenzioso               • concentrati nel centro-nord e soprattutto nei grossi
                               centri abitati
                             • hanno bassa dotazione di beni e strumenti
                             • si occupano di organizzazione aziendale,
                               impiantistica, informatica e simili
                             • ricevono numero di incarichi solitamente basso e
                               proveniente da pochi committenti
                             • caratterizzati da soggetti di giovane età

La differenziazione per aree geografiche.

Il territorio italiano è stato suddiviso in 5 aree geografiche che vanno ad influenzare
la funzione di ricavo che viene prescelta per ciascun cluster; le aree, che si
riferiscono al luogo di esercizio dell’attività, vengono contraddistinte solo per
macroclassi e si possono così classificare:

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1 aree con buono     •   livello di benessere elevato
  sviluppo socio-    •   istruzione superiore
  economico          •   sistema economico locale organizzato
                     •   diffusa imprenditorialità
                     •   rete ben sviluppata di servizi
                     •   comuni localizzati al nord per l’86%
                     •   comuni di piccole dimensioni

2 aree con modesto   • livello di benessere non elevato
  sviluppo socio-    • bassa scolarità
  economico          • sistema economico locale non organizzato
                     • perno dell’economia è il commercio
                     • imprenditorialità limitata, con scarsa presenza di
                       imprese di servizi
                     • comuni localizzati al sud per il 70%
                     • comuni di piccole dimensioni

3 aree con elevato   • notevole grado di benessere
  sviluppo socio-    • istruzione superiore
  economico          • presenza di settore terziario evoluto
                     • presenza di aree ad alta urbanizzazione (aree
                       metropolitane)
                     • comuni localizzati per il 75% al nord

4 aree con medio     • livello medio di benessere
  sviluppo socio-    • piccoli comuni con organizzazione dell’attività
  economico            produttiva spiccatamente artigianale (trasformazione
                       manifatturiera)
                     • comuni localizzati per l’81% nelle regioni del nord-
                       ovest

5 aree di marcata    •   livello di benessere modesto
  arretratezza       •   scolarità poco sviluppata
  economica          •   basso tasso di imprenditorialità
                     •   bassissima qualificazione professionale
                     •   scarsità di imprese di servizi
                     •   comuni localizzati al sud ed in particolare modo in
                         Calabria, Campania e Sicilia

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I risultati degli studi di settore.

 Il programma di calcolo evidenzia due tipi di indici:
• la congruità, cioè l’ammontare minimo dei compensi che debbono essere
    dichiarati dal contribuente, distinguendo tra ricavo puntuale (da utilizzarsi in casi
    di normalità) e ricavo minimo ammissibile (giustificabile in caso di ricorrenza di
    particolari accadimenti o di svolgimento dell’attività secondo modalità anomale
    rispetto al gruppo omogeneo di appartenenza); se i compensi dichiarati risultano
    inferiori a quelli ottenuti dal conteggio, può scattare l’accertamento ai fini delle
    imposte dirette e dell’IVA;
• la coerenza, cioè il posizionamento di determinati indici all’interno di una forbice
    tra valori minimi e valori massimi solitamente riscontrabili nel gruppo di
    appartenenza; indici “sballati” costituiscono il presupposto per l’inserimento del
    nominativo del contribuente nelle black list elaborate dagli uffici, cioè dei soggetti
    che possono essere sottoposti ad accertamento con precedenza rispetto ad altri.

                                 • il volume dei compensi deve essere uguale o
CONGRUITA’                         superiore rispetto a quelli previsti dallo studio;
                                 • analogo problema vale ai fini dell’IVA

                                 • gli indici calcolati debbono essere ricompresi tra
COERENZA                           valori minimi e valori massimi;
                                 • il mancato rispetto evidenzia solo una anomalia,
                                   ma non si riflette direttamente sull’accertamento

Il valore accertato risulta poi dal seguente conteggio:

                                       ricavi congrui
                                              +
                                altri componenti positivi
                                 non stimati dagli studi
                                              -
                                     spese deducibili
                                              =
                                    imponibile fiscale

Tali risultanze possono essere utilizzate dagli uffici accertatori come motivazione
dell’accertamento effettuato, senza necessità di dimostrare nulla in più rispetto al
mero calcolo; spetterà invece al contribuente fornire la prova contraria, tendente
cioè a dimostrare non tanto la non correttezza o validità dello strumento, quanto la
non applicabilità dello stesso al suo specifico caso.

                                                                                        8
Combinando i possibili casi che si potrebbero ottenere dal calcolo di GE.RI.CO si
possono presentare le seguenti situazioni:

     risultanze di GE.RI.CO.                               conseguenze fiscali

                                               • nessuna conseguenza dal punto di vista
   congruo               coerente       ➨        dell’utilizzo del metodo degli studi;
                                               • possibile subire altri tipi di controlli da
                                                 parte degli uffici

                                              • possibile subire accertamento in ragione
 non congruo             coerente       ➨       della non congruità

                                              • possibile inserimento nelle liste dei
   congruo            non coerente      ➨       soggetti da verificare con accesso allo
                                                studio

                                              • possibile subire accertamento in ragione
 non congruo          non coerente      ➨       della non congruità

Le difficoltà di applicazione degli studi al mondo professionale.

 Il ritardo stesso con cui sono stati varati i primi studi relativi ad attività professionali
 sta a dimostrare quale sia stato il tormentato iter di formazione degli studi stessi.
 Il presupposto stesso della elaborazione di tale metodo matematico-statistico si fonda
 sul presupposto che le variabili siano:
 • identificabili
 • quantificabili
 • relativamente costanti.
 Nel mondo professionale sono, al contrario, da segnalare le seguenti difficoltà:
• individuazione di un modello matematico statistico che si adattasse ad attività con
    prevalenza dell’intuitus personae rispetto all’organizzazione ed ai fattori
    produttivi (componente intellettuale ed artistico-professionale, particolari
    specializzazioni, difficoltà di avvio dell’attività per i giovani iscritti all’albo ecc.);
• determinazione del reddito con il principio di cassa e non di competenza, e quindi
    la possibile mancanza di correlazione, all’interno di un periodo di imposta, tra
    compensi e costi;

                                                                                            9
• svolgimento di talune prestazioni con scopo non principale o prevalente di lucro,
  ma per ragioni di prestigio o di pubblicità indiretta;
• ottenimento di clusters che paiono non rappresentare compiutamente quella che
  risulta essere la reale situazione di mercato.

Lo stesso Ministero, con la Circolare Ministeriale n.54/E del 13.06.2001, ha già
individuato alcune aree critiche dello studio di settore degli ingegneri, che
probabilmente formeranno oggetto di rettifica del programma GE.RI.CO. nei
prossimi anni; esse sono:
 • l’ottenimento di importanti commesse in un settore specialistico può, talvolta,
    comportare la necessità di acquisizione di apparecchiature altamente sofisticate e
    dedicate, che rimangono poi nella disponibilità del professionista anche se non
    vengono più utilizzate;
 • in studi di professionisti non giovanissimi sono sicuramente presenti beni quali
    tecnigrafi, tavoli da disegno, mezzi di calcolo programmabili, attrezzature
    topografiche e di rilievo che oggi risultano quasi del tutto inutilizzabili e privi di
    valore economico;
 • lo studio rileva solamente la data di iscrizione all’albo professionale, senza
    curarsi dell’età anagrafica del soggetto; il tutto crea difficoltà se teniamo conto
    che il programma ipotizza una parabola di ricavi crescente in ragione
    dell’anzianità di iscrizione all’albo, e ciò conduce a risultati aberranti se
    pensiamo al caso di un professionista che si iscrive ad età avanzata (magari dopo
    aver conseguito la pensione per lavoro dipendente) e che presumibilmente si
    vedrà imputata una quota di ricavi che esplode man mano che passano gli anni di
    attività (mentre nella realtà i ricavi stessi saranno, solitamente, del tutto modesti).

Le variabili rilevanti per lo studio degli ingegneri.

Come si evince dai modelli allegati alla dichiarazione dei redditi per la raccolta dati
relativi agli studi di settore, entrano in gioco le seguenti variabili:

svolgimento di altre attività         • il contemporaneo esercizio di attività diverse
                                        da quella oggetto dello studio, comportano
                                        una riduzione del volume dei compensi
                                        presunti;
                                      • in caso di svolgimento di attività dipendente
                                        rileveranno in diversa misura lavori a tempo
                                        pieno o part-time

anzianità professionale               • si prende come base l’anno di iscrizione
                                        all’albo professionale;
                                      • si presume che a maggiore anzianità
                                        corrispondano maggiori compensi

                                                                                         10
personale addetto all’attività     • rilevano le giornate retribuite dei dipendenti e
                                     la    tipologia    di     contratto    utilizzato
                                     (apprendista, formazione lavoro ecc.);
                                   • rilevano i collaboratori coordinati e
                                     continuativi con attività prevalente nello
                                     studio;
                                   • rileva il numero degli associati nel caso di
                                     associazioni professionali

unità immobiliari utilizzate       Rilevano:
per lo svolgimento dell’attività   • l’ubicazione territoriale;
                                   • il numero di utenze telefoniche;
                                   • il canone di locazione;
                                   • l’utilizzo di servizi forniti da terzi;
                                   • costi per strutture polifunzionali

elementi specifici dell’attività   •   modalità di espletamento
                                   •   aree specialistiche
                                   •   tipologia della clientela
                                   •   elementi contabili specifici
                                   •   altri elementi specifici
                                       - partecipazione a studi associati;
                                       - disponibilità di studi all’estero;
                                       - ore settimanali dedicate all’attività;
                                       - settimane di lavoro nell’anno

                                   • valore dei beni strumentali: bisogna indicare il
                                     valore dei beni posseduti alla data del 31.12,
                                     indipendentemente dalla data di acquisto; è
                                     data facoltà di escludere il valore dei beni
elementi contabili                   posseduti ma non utilizzati, a condizione che
                                     non siano dedotte quote di ammortamento; per
                                     i beni in leasing si considera il costo di
                                     acquisto del concedente; per i beni detenuti ad
                                     altro titolo si considera il valore normale.
                                     Qualora i beni subiscano limitazioni alla
                                     deducibilità (esempio auto) si considera il solo
                                     valore deducibile
                                   • spese per lavoro dipendente: rilevano sia gli
                                     stipendi, che i contributi che gli
                                     accantonamenti di fine anno;

                                                                                    11
• spese per prestazioni di collaborazione:
                                      rilevano i compensi, al lordo dei contributi
                                      previdenziali e assistenziali a carico del
                                      committente, nonché le eventuali quote di
                                      TFM;
                                    • spese per compensi per prestazioni
elementi contabili                    direttamente afferenti l’attività professionale:
(segue)                               deve trattarsi di compensi volti ad ottenere un
                                      servizio direttamente attinente all’attività, che
                                      sostituisce      una      prestazione     diretta
                                      dell’interessato (comprendono quote a società
                                      di servizi e strutture polifunzionali);
                                    • consumi: si indicano i servizi telefonici, i
                                      consumi di energia elettrica ed i consumi di
                                      carburanti, assumendoli nella quota rilevante
                                      ai fini della deduzione fiscale;
                                    • altre spese: accoglie l’ammontare delle spese
                                      diverse non specificamente indicate in altri
                                      righi del quadro E del modello UNICO
                                      (riferimento ai righi E15-16-17-18)
                                    • compensi dichiarati: accoglie la totalità dei
                                      compensi percepiti in denaro o in natura.

Il calcolo della resa oraria per addetto.

La resa oraria per addetto è uno dei fattori che maggiormente pesano sul conteggio
degli studi; il programma GE.RI.CO effettua un conteggio di questo tipo:

compensi dichiarati – spese per co.co.co. – spese per servizi direttamente inerenti
                     numero addetti x 40 x 45

il numero addetti da indicare al denominatore esprime:

professionista x fattore correttivo + numero giornate retribuite dipendenti
                                                     312

il fattore correttivo viene così calcolato:

ore settimanali lavorate x settimane lavorate nell’anno
           40                         45

                                                                                      12
I correttivi applicabili alle variabili degli studi.
Già in sede di prima applicazione degli studi sono emerse delle situazioni “atipiche”
rispetto alle variabili prese in considerazione per l’elaborazione dei calcoli
matematico-statistici; sono state perciò introdotte delle deroghe, degli
alleggerimenti, ai normali criteri di compilazione.

Tali riduzioni entrano chiaramente in gioco solo per i soggetti che, da un primo
calcolo secondo i normali criteri, risultano non congrui o coerenti rispetto ai risultati
di GE.RI.CO.

macchine d’ufficio                     • se acquistate da più di 5 anni risultano
elettromeccaniche ed elettroniche        irrilevanti;
                                       • se acquistate da meno di 5 anni rilevano solo
                                         per il 50% del costo storico

personale dipendente con               • i costi rilevano solo nella misura del 20%
mansioni prevalenti di sola
segreteria

spese di locazione e condominiali,     • le spese relative al puro utilizzo dei locali
corrisposte a società di servizi o a     sono irrilevanti e quindi non vanno
strutture polifunzionali, pattuite       considerate;
unitariamente al costo di altri        • le spese per l’utilizzo di servizi di terzi
servizi diversi                          rilevano solo nella misura del 30% del loro
                                         importo

                                       ai fini degli studi di settore si definiscono:
                                       • società di servizi: società che consentono
                                           l’utilizzo di locali, di beni strumentali, di
                                           utenze telefoniche, di servizi di segreteria
                                           ecc.
                                       • strutture polifunzionali: strutture diverse
                                           dagli studi associati, in cui operano più
                                           esercenti arti e professioni (anche di diversi
                                           settori) che ripartiscono tra loro una parte o
                                           la totalità delle spese

La sperimentalità degli studi per i professionisti.
Alla luce di tutte le difficoltà sopra elencate, in attesa di un ulteriore periodo di
osservazione ed aggiustamento delle risultanze degli studi stessi, l’applicazione
viene effettuata in via sperimentale.
Ciò significa che:

                                                                                       13
• le risultanze relative alla congruità ed alla coerenza non possono essere utilizzate
  direttamente per gli accertamenti, ma solo per la elaborazione di liste selettive per
  la scelta dei soggetti da sottoporre ad accertamento con altri metodi;
• i contribuenti che dichiarano compensi superiori alle risultanze degli studi
  sperimentali, oppure che vi si adeguano in sede di dichiarazione, non potranno più
  essere accertati sulla base della versione definitiva degli studi che sarà emanata
  alla conclusione del periodo transitorio, anche se i risultati della stessa fossero di
  molto superiori rispetto all’attuale;
• i contribuenti che risultassero non congrui durante il periodo sperimentale
  potranno essere sottoposti ad accertamento, per tutti i periodi di imposta
  ricompresi nel periodo sperimentale stesso, sulla base dello studio di settore
  definitivo;
• ai professionisti soggetti agli studi, sia pure sperimentali, non si applicano i
  parametri ai fini dell’accertamento.

Quando il professionista è accertabile con gli studi di settore.
L’applicazione pratica di tale metodo di accertamento non è automatica; infatti
devono essere verificate le seguenti condizioni:

                                      • le risultanze contabili, per almeno due anni
                                        anche non consecutivi nell’arco di un
                                        triennio, sono inferiori rispetto a quelle degli
soggetti in contabilità                 studi;
semplificata
                                         i possibili trienni ipotizzabili sono:
                                         2000-2001-2002
                                               2001-2002-2003
                                                      2002-2003-2004
                                                             ecc.
                                         ipotizzando che per l’anno 2000, pur non
                                         essendo congrui, nessun adeguamento si sia
                                         operato, si capisce come risulterà
                                         indispensabile provvedere ad un sicuro
                                         adeguamento quantomeno per l’anno 2001

                                      • le risultanze contabili, per almeno due anni
                                        anche non consecutivi nell’arco di un
soggetti che hanno optato per           triennio, sono inferiori rispetto a quelle degli
la contabilità ordinaria                studi;
                                      • la contabilità ordinaria, a seguito di
                                        accertamento documentale, viene dichiarata
                                        inattendibile; controllo esperibile su ogni
                                        singola annualità senza verifica del triennio.

                                                                                      14
Si verifica pertanto una situazione assurda per cui i soggetti con contabilità
ordinaria hanno più possibilità di essere accertati sulla base degli studi di settore.

Cosa significa e quanto costa l’adeguamento.
Adeguarsi alle risultanze dello studio di settore significa dichiarare un ammontare di
compensi almeno pari a quello risultante dallo studio di settore; logicamente ciò
comporta:
• il pagamento di maggiori imposte; a tale riguardo si segnala che è dovuta l’IRPEF
  sul maggior reddito imponibile sulla base degli scaglioni di riferimento, mentre
  l’IRAP risulta dovuta solo per gli esercizi successivi a quello di prima
  applicazione dello studio (del 2001 in avanti); il versamento effettuato in sede di
  versamento del saldo non comporta alcuna sanzione;
• il pagamento di maggiore IVA, con problematiche sanzionatorie relative al
  minore acconto eventualmente versato con il metodo previsionale o al minor
  saldo versato oltre i termini previsti (16 marzo oppure termine di versamento
  delle imposte).

Asseverazione dei dati presi a base per l’applicazione degli studi.
L’asseverazione è un procedimento mediante il quale un soggetto appositamente
abilitato (professionisti contabili o responsabili dei CAF imprese) attesta:
• che i dati contabili ed extracontabili indicati nei modelli di dichiarazione
   corrispondono a quelli risultanti dalle scritture contabili e da altra
   documentazione idonea (risultano esclusi i dati per i quali sarebbe necessario
   verificare l’intera documentazione contabile e quelli relativi alle unità
   immobiliari utilizzate);
• che i compensi dichiarati risultano congrui rispetto a quelli ottenibili con la
   procedura GE.RI.CO, oppure, che esistono cause che giustificano l’eventuale
   incongruità dei compensi o incoerenza degli indici.

Cause che escludono l’applicazione degli studi di settore.

 Rimangono estranei al regime degli studi i professionisti che:
• dichiarano un volume di compensi superiori a lire 10.000.000.000 annui;
• iniziano oppure cessano l’attività nel corso dell’esercizio;
• variano in corso d’anno il codice ISTAT dell’attività esercitata, purché i due
   codici non siano ricompresi nel medesimo studio (ipotesi solo teorica);
• determinano il reddito con metodologie forfetarie, in quanto ritenuti soggetti
   marginali;

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• si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell’attività, per esempio:
            - hanno subito sospensione disciplinare dall’albo;
            - hanno ristrutturato in modo profondo l’unico locale adibito ad
               esercizio dell’attività;
            - hanno subito gravi malattie, infortuni ecc.

Conclusioni.
Sia pure con tutte le cautele che il carattere sperimentale degli studi di settore
impone, è sicuramente necessario operare un’analisi del seguente tipo:
• simulare i risultati di GE.RI.CO.
• valutare i risultati di congruità e coerenza ed individuare le variabili determinanti;
• intervenire, laddove possibile, per cercare di modificare le variabili stesse;
• cercare, ove risulti impossibile modificare le variabili, eventuali cause che
   possano giustificare l’anomalia della propria posizione;
• valutare il costo e l’opportunità di un eventuale adeguamento, tenendo anche
   conto che prima dell’emanazione di un avviso di accertamento, probabilmente
   l’ufficio proporrà un concordato con una riduzione delle pretese;
• valutare il costo e l’opportunità di un contenzioso vista la sorte delle precedenti
   metodologie presuntive di accertamento (da ultimo vedi parametri).

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