LA SALUTE NELLE CITTÀ: BENE COMUNE UNA PROPOSTA DI INIZIATIVA PARLAMENTARE A LIVELLO EUROPEO - Health City Institute

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LA SALUTE NELLE CITTÀ: BENE COMUNE UNA PROPOSTA DI INIZIATIVA PARLAMENTARE A LIVELLO EUROPEO - Health City Institute
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                                                                                                                       SP
                                                                                                                         EC
                                                                                                                           IA
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             LA SALUTE NELLE CITTÀ: BENE COMUNE
  UNA PROPOSTA DI INIZIATIVA PARLAMENTARE A LIVELLO EUROPEO

AUTORI                                                            La salute non risulta essere più solo un “bene indivi-
Roberto Pella, Andrea Lenzi, Alessandro Cosimi,                   duale”, ma un “bene comune”, che chiama tutti i citta-
Stefano Da Empoli, Chiara Spinato, Federico Ser-                  dini all’etica e all’osservanza delle regole di conviven-
ra, Costantino Condorelli                                         za civile, a comportamenti virtuosi basati sul rispetto
Gruppo di lavoro della Delegazione Italiana del Comi-             reciproco. Il bene comune è dunque un obiettivo da
tato delle Regioni dell’Unione Europea sulla Proposta di          perseguire sia da parte dei cittadini, sia dei sindaci e
parere d’iniziativa sul tema La salute nelle città: bene          degli amministratori locali che devono proporsi come
comune                                                            garanti di una sanità equa, facendo sì che la salute
                                                                  della collettività sia considerata un investimento e non
PREMESSA                                                          solo un costo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) defini-              L’organizzazione della città e, più in generale, dei
va nel 1948 la salute come “… uno stato di completo               contesti sociali e ambientali, è in grado di condizio-
benessere fisico, mentale e sociale e non semplice-               nare e modificare i bisogni emergenti, gli stili di vita
mente l’assenza di malattia e di infermità” e invitava            e le aspettative dell’individuo, fattori che dovrebbero,
i governi ad adoperarsi responsabilmente, attraverso              dunque, essere considerati nella definizione ed orien-
un programma di educazione alla salute, al fine di                tamento delle politiche pubbliche. Come già pubbli-
promuovere uno stile di vita sano e di garantire ai cit-          cato in un recente numero speciale di Italian Health
tadini un alto livello di benessere. Il nuovo concetto di         Policy Brief, si stima che nei prossimi decenni la popo-
salute non fa solo riferimento alla sopravvivenza fisica          lazione urbana rappresenterà il 70% della popolazio-
o all’assenza di malattia, ma si amplia, comprendendo             ne globale. In Italia il 37% della popolazione risiede
gli aspetti psicologici, le condizioni naturali, ambienta-        nelle 14 Città Metropolitane e il tema della salute sta
li, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica,        diventando una priorità di azione amministrativa da
sociale e culturale. Nel considerare ciò non è più pos-           parte dei Sindaci.
sibile trascurare il ruolo delle città come promotrici            L’urbanizzazione e la configurazione attuale delle città
di salute.                                                        offrono per la salute pubblica e individuale tanti rischi
                                                                  quante opportunità. Se le città sono pianificate, ben
A tal proposito, l’OMS ha coniato il termine “healthy             organizzate e amministrate coscientemente, le oppor-
city”, che non descrive una città che ha raggiunto un             tunità possono superare i rischi.
particolare livello di salute pubblica, ma una città che          Già la 1° Conferenza Internazionale sulla Promozione
è consapevole dell’importanza della salute come bene              della Salute, riunita a Ottawa il 21 novembre 1986,
collettivo e che, quindi, mette in atto delle politiche           invitava i vari livelli di governo (sovranazionale, nazio-
chiare per tutelarla e migliorarla.                               nale, territoriale) ad intervenire a supporto di strategie

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ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF

e programmi di promozione della sa-            rapidamente il contesto ambientale e         di far sì che la salute diventi una prio-
lute nei diversi paesi, nella consapevo-       sociale in cui viviamo. L’urbanizzazio-      rità nelle politiche delle città europee.
lezza che la promozione della salute           ne crea nuovi problemi: riduce l’equi-       Il bureau del Comitato delle Regioni ha
richiede un’azione coordinata da parte         tà, genera tensioni sociali e introduce      approvato all’unanimità il documento
di tutti i soggetti coinvolti e non solo       minacce per la salute delle persone.         in data 10 Ottobre 2016 e affidato a
dei sistemi sanitari.                          La configurazione attuale delle città        Roberto Pella il ruolo di relatore del
Attualmente, i problemi più critici pos-       e, più in generale, l’urbanizzazione         documento “La salute nelle città: bene
sono essere compresi e risolti solo se         presentano per la salute pubblica e          comune”, di seguito riassunto nei pun-
si effettua un’analisi dei determinanti        individuale tanti rischi, ma anche mol-      ti principali.
sociali, economici e ambientali e dei          te opportunità. Se infatti le città sono
fattori di rischio che hanno un impat-         pianificate, ben organizzate e ammini-       Obiettivo politico
to sulla salute. Il rapporto tra salute,       strate coscientemente, si può dare vita      L’urbanizzazione e la configurazione
qualità della vita e ambiente è ormai          ad una sinergia tra istituzioni, cittadini   attuale delle città e dei suoi collega-
un tema di centrale interesse per le           e professionisti in grado di migliorare      menti con le aree rurali offrono per
scienze sociali, ambientali e mediche.         le condizioni di vita e la salute della      la salute pubblica e individuale tanti
L’aumento a livello globale dell’in-           popolazione.                                 rischi quante opportunità. Se le città
cidenza di malattie non trasmissibili                                                       sono pianificate, ben organizzate e
quali il diabete è, infatti, da attribuire     PERCHÉ UN MANIFESTO?                         amministrate coscientemente, le op-
ai maggiori livelli di urbanizzazione,         Il Manifesto, sviluppato dall’Health         portunità possono superare i rischi.
all’invecchiamento della popolazione,          City Think Tank, delinea i punti chia-       Attualmente, i problemi più critici pos-
agli stili di vita più sedentari e alle die-   ve che possono guidare le città a stu-       sono essere compresi e risolti solo se
te non salutari.                               diare ed approfondire i determinanti         si effettua un’analisi dei determinanti
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile le-      della salute nei propri contesti urbani      sociali, economici e ambientali e dei
gati alla salute sono una priorità OMS         e a fare leva su di essi per escogita-       fattori di rischio che hanno un impat-
che li ha inserti nell’Agenda 2014-            re strategie per migliorare gli stili di     to sulla salute. Gli obiettivi di sviluppo
2019. Oggi, bisogna chiedersi: nei             vita e lo stato di salute del cittadino.     sostenibile legati alla salute sono una
prossimi decenni che aspetto avrà il           Ogni punto del Manifesto contiene le         priorità dell’OMS, che li ha inseriti
Pianeta Terra? Sarà in grado di soste-         azioni prioritarie per il raggiungimen-      nell’Agenda 2014-2019.
nere un incremento di oltre due mi-            to di questo obiettivo, promuovendo, a
liardi di abitanti? Le nostre città come       partire dall’esperienza internazionale,      Collegamento alle priorità politiche
si evolveranno? I governi saranno in           partenariati pubblico–privato per l’at-      La salute pubblica è una priorità fon-
grado di rispondere alla crescente do-         tuazione di progetti di studio sull’im-      damentale della commissione NAT,
manda di salute? Partendo dal presup-          patto dei determinanti di salute nei         come risulta dal suo programma di
posto che i margini di azione esistono         contesti urbani.                             lavoro per il 2016. In tema di sanità
e che il futuro non è già stato stabilito,                                                  l’UE, con il terzo programma 2014-
occorre avere un approccio integra-            Un’iniziativa europea a supporto             2020, promuove la salute, incoraggia
to per affrontare i problemi di salute         del Manifesto                                ambienti favorevoli a stili di vita sani
pubblica. La città può offrire grandi          La delegazione italiana del Comitato         tenendo conto del principio “la salute
opportunità di integrazione tra servizi        delle Regioni dell’Unione Europea            in tutte le politiche”, facilita l’accesso
sanitari, servizi sociali, servizi culturali   ha presentato una proposta di parere         a un’assistenza sanitaria migliore e
e ricreativi. Il futuro della sostenibili-     di iniziativa, primo firmatario il Vice      più sicura per i cittadini dell’Unione.
tà dei sistemi sanitari nel mondo non          Presidente dell’ANCI e Presidente del-       Il CdR dovrebbe incoraggiare misure
può, però, prescindere dallo studio dei        la Confederazione delle Città e delle        per l’attuazione di queste politiche, in
determinati della salute nelle grandi          Municipalità Europee, a supporto di          coerenza con il proprio programma
città. L’esponenziale sviluppo urbano,         quanto espresso dal Manifesto.               che pone la modernizzazione della po-
cui il mondo ha assistito, ha modifica-        Obiettivo dell’azione politica della de-     litica europea in materia di salute nel
to profondamente lo stile di vita della        legazione italiana del Comitato delle        contesto socioeconomico in evoluzio-
popolazione e continua a trasformare           Regioni dell’Unione Europea è quella         ne. Si dovrebbe dedicare una partico-

02
ANNO VI - SPECIALE 2016

lare attenzione agli investimenti soste-     accesso alle infrastrutture e agli spazi     salute dei cittadini il fulcro di tutte le
nibili, all’impulso all’innovazione, alla    verdi, con particolare attenzione alle       politiche urbane.
responsabilizzazione dei pazienti, alla      persone in difficoltà socioeconomica.        Migliorare la qualità dell’ambiente
promozione della salute e alla preven-       Ed infine, gli enti locali possono essere    urbano è uno dei principali obiettivi
zione delle malattie. Questo parere po-      gli attuatori di politiche di prevenzio-     delle Istituzioni Internazionali (come
trebbe rappresentare il raccordo con         ne e inserimento socio-sanitario per le      l’Unione Europea), che stabiliscono
il Patto dei sindaci sul cambiamento         popolazioni di migranti.                     misure di cooperazione e linee diretti-
demografico e potrebbe rappresentare                                                      ve, rivolte agli Stati membri e alle au-
una riflessione a 360 gradi sull’attua-      Rilevanza strategica                         torità locali, per rendere le città luoghi
zione del programma UE.                      Il parere si presenta in coerenza con        di vita, lavoro e investimento più attra-
                                             il programma della commissione che           enti e più sani. In Italia alcuni standard
Dimensione specificatamente locale           afferma che l’assistenza sanitaria è         normativi per la protezione della salu-
o regionale.                                 di pertinenza diretta degli enti locali      te umana non sono ancora rispettati in
Gli enti locali e regionali svolgono un      e regionali, in quanto è radicata nel        un largo numero di aree urbane.
ruolo essenziale in campo di salute,         territorio e presenta un impatto im-         • Il miglioramento del contesto ur-
secondo il principio che ogni cittadino      mediato sulle condizioni di vita di una      bano deve essere l’obiettivo priorita-
ha diritto ad una vita sana ed integrata     città, di piccole o grandi dimensioni,       rio delle amministrazioni locali ed i
nel proprio contesto urbano. Le loro         o regione. L’obiettivo è partecipare, in-    cittadini devono essere coinvolti atti-
competenze vanno dall’emanazione di          sieme alle istituzioni europee, ad una       vamente nelle scelte politiche.
norme allo sviluppo, all’attuazione e al     riflessione che possa contribuire ad in-     • Le amministrazioni devono impe-
finanziamento di politiche. Migliorare       dividuare proposte concrete di policy.       gnarsi nella promozione della salute
la qualità dell’ambiente urbano è uno        L’ampio spettro che il parere potrebbe       dei cittadini studiando e monitorando
dei principali obiettivi delle autorità      affrontare (la globalizzazione della sa-     i determinanti della salute specifici del
locali, per rendere le città luoghi di       lute, i determinanti della salute nelle      proprio contesto urbano, facendo leva
vita, lavoro e investimento più attraen-     città metropolitane e nelle grandi città,    sui punti di forza delle città e riducen-
ti e più sani con il coinvolgimento dei      l’invecchiamento della popolazione, la       do drasticamente i rischi per la salute.
cittadini nelle scelte politiche. Le auto-   cronicità, il rapporto tra urbanizzazio-     • Prevedere modalità di partenaria-
rità locali e regionali hanno le capacità    ne e salute) rappresentano i punti chia-     to pubblico-privato per la realizzazio-
di monitorare i determinanti della sa-       ve che possono guidare le città a stu-       ne delle politiche.
lute specifici del proprio contesto ur-      diare ed approfondire i determinanti
bano, facendo leva sui punti di forza        della salute nei propri contesti urbani      2. Assicurare un alto livello di alfa-
delle città e riducendo drasticamente        e periurbani e a fare leva su di essi        betizzazione e di accessibilità all’infor-
i rischi per la salute, assicurando al       per escogitare strategie per migliorare      mazione sanitaria per tutti i cittadini,
contempo un alto livello di accessibili-     gli stili di vita e lo stato di salute del   aumentando il grado di autoconsape-
tà dell’informazione sanitaria per tutti     cittadino. Il parere conterrà le azioni      volezza.
i cittadini. Gli enti locali e regionali     prioritarie per il raggiungimento di         L’alfabetizzazione sanitaria (Health Li-
hanno gli strumenti per: diffondere in       questo obiettivo, promuovendo parte-         teracy) è “la capacità di ottenere, ela-
modo capillare buone pratiche per la         nariati pubblico-privato per l’attuazio-     borare e capire informazioni sanitarie
promozione della salute nei luoghi di        ne di progetti di studio sull’impatto dei    di base e accedere a servizi necessari
lavoro e rafforzare il sistema di incen-     determinanti di salute principalmente        per effettuare scelte consapevoli”. Non
tivi rivolto alle imprese socialmente        nei contesti urbani.                         tutti i cittadini, però, hanno lo stesso
responsabili che investono in sicurez-                                                    livello di alfabetizzazione sanitaria e
za e prevenzione; promuovere e mi-           I PUNTI CHIAVE DEL                           ciò crea disuguaglianze.
gliorare l’accesso alle pratiche sportive    MANIFESTO                                    • Promuovere percorsi formativi
e motorie per tutti i cittadini, favoren-                                                 a livello regionale o locale indirizzati
do lo sviluppo psicofisico dei giovani       1. Ogni cittadino ha diritto ad una          agli operatori sanitari e alle associa-
e l’invecchiamento attivo, ed inoltre        vita sana ed integrata nel proprio           zioni dei pazienti per permettere loro
garantire a tutti i cittadini il libero      contesto urbano. Bisogna rendere la          di valutare il grado di comprensione

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ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF

del cittadino ed esprimersi di conse-        La promozione della salute nei luoghi        tutti i cittadini, favorendo lo sviluppo
guenza con linguaggio compatibile ed         di lavoro rappresenta oggi una strate-       psicofisico dei giovani e l’invecchia-
efficace.                                    gia di frontiera che tiene conto degli       mento attivo.
• Permettere ai cittadini, ai pazienti       effetti sinergici, sulla salute umana,       L’Organizzazione Mondiale della Sa-
e alle loro associazioni di comunicare       dei rischi legati agli stili di vita e dei   nità ha indicato la sedentarietà come
agevolmente e tempestivamente con            rischi professionali. Essa è fortemente      una delle maggiori cause di malattie
il sistema sanitario, potendo trovare,       raccomandata rispetto a diverse pro-         cardiovascolari, di diabete e di obesità.
comprendere e valutare le informazio-        blematiche della sfera individuale e         Inoltre, l’UE e più in generale i paesi
ni di volta in volta più appropriate per     collettiva, quali fumo, attività motoria,    avanzati, si trovano le conseguenze
soddisfare i propri bisogni assistenzia-     corretta alimentazione.                      dell’invecchiamento della popolazione
li, anche attraverso lo sfruttamento         • Diffondere in modo capillare buo-          sulle finanze pubbliche e sulle politi-
delle potenzialità offerte dalle tecno-      ne pratiche per la promozione della          che di protezione sociale. Il prolun-
logie digitali.                              salute nei luoghi di lavoro e rafforzare     gamento della vita attiva in vecchia-
                                             il sistema di incentivi rivolto alle im-     ia deve contribuire ad affrontare tali
3. Inserire l’educazione sanitaria in        prese socialmente responsabili che in-       sfide.
tutti i programmi scolastici, con parti-     vestono in sicurezza e prevenzione.          • Garantire a tutti i cittadini il libero
colare riferimento ai rischi per la salu-    • Introdurre strumenti atti al con-          accesso alle infrastrutture e agli spazi
te nel contesto urbano.                      trollo del rispetto delle norme sulla        verdi, con particolare attenzione alle
L’educazione sanitaria è uno strumen-        sicurezza all’interno dei luoghi di la-      persone in difficoltà socio-economica
to fondamentale nella promozione alla        voro, soprattutto relativamente alle         secondo il principio dello “Sport di Cit-
salute ed è fattore cruciale per il mi-      caratteristiche degli ambienti: ergo-        tadinanza”.
glioramento dello stato di salute del-       nomia delle postazioni, illuminazione,       • Ipotizzare nuove modalità di im-
la popolazione. Tuttavia, ancora non         areazione.                                   piego e migliorare le condizioni lavo-
riceve la giusta attenzione. Numerosi                                                     rative dei lavoratori anziani per tute-
studi evidenziano come un’educazio-          5. Promuovere una cultura alimenta-          lare la solidarietà tra le generazioni,
ne alla salute svolta nelle scuole risulti   re appropriata attraverso programmi          migliorando l’inclusione nelle città
efficace nel ridurre la prevalenza di        dietetici mirati, prevenendo l’obesità.      delle persone anziane e favorendo un
comportamenti rischiosi per la salute        Una sana alimentazione, insieme all’at-      invecchiamento attivo come previsto
dei giovani. La scuola, più di qualsiasi     tività fisica, ha un ruolo fondamentale      già nel 2012, anno europeo dell’invec-
altra istituzione, può aiutare a vive-       nella prevenzione dell’obesità. Secon-       chiamento attivo.
re in modo sano, contribuendo a far          do l’OMS, l’obesità colpisce nel mon-        • Incentivare l’attività sportiva e
acquisire le conoscenze e le abilità         do quasi mezzo miliardo di persone e         motoria per i bambini e per i giovani
necessarie ad evitare comportamenti          rappresenta uno dei principali fattori       anche tramite il coinvolgimento attivo
rischiosi (alimentazione non salutare,       di rischio per l’insorgenza delle malat-     delle famiglie.
attività fisica inadeguata, ecc.).           tie cardiovascolari, del diabete di tipo
• Promuovere e consolidare la col-           2, di alcuni tumori, dell’artrosi, dell’o-   7. Sviluppare politiche locali di tra-
laborazione tra il mondo sanitario,          steoporosi.                                  sporto urbano orientate alla sostenibi-
quello dell’istruzione e delle comunità      • Delineare linee guida precise che          lità ambientale e alla creazione di una
locali.                                      tengano conto dei diversi contesti e         vita salutare.
• Realizzare una rete di operatori           dei diversi target della popolazione         Gli scarsi investimenti nei trasporti
della salute di ASL e AO e docenti           (es. menu scolastici e/o aziendali ap-       pubblici urbani e nelle infrastruttu-
delle scuole al fine di definire precise     propriati).                                  re che consentano modalità attive di
linee di indirizzo per una corretta in-      • Organizzare eventi divulgativi e           trasporto (consentire di muoversi in
formazione sanitaria.                        progetti di educazione alimentare sul        sicurezza in bicicletta o a piedi) costi-
                                             territorio.                                  tuiscono una delle principali barriere
4. Incoraggiare stili di vita sani nei                                                    nel promuovere efficacemente uno
luoghi di lavoro, nelle grandi comuni-       6. Ampliare e migliorare l’accesso           stile di vita sano e attivo. Il trasporto
tà e nelle famiglie.                         alle pratiche sportive e motorie per         attivo comporta riduzione delle ma-

04
ANNO VI - SPECIALE 2016

lattie respiratorie e cardiovascolari e      svolgimento delle sue attività quoti-          e ricreative.
incrementando l’attività fisica riduce       diane (luoghi di cura, luoghi di lavo-         • Promuovere politiche di preven-
il rischio di obesità, diabete, cancro e     ro, luoghi ricreativi, strutture sportive,     zione e inserimento socio-sanitario per
infarto.                                     luoghi virtuali come siti internet di          le popolazioni di migranti anche ricor-
• Incoraggiare l’utilizzo delle moda-        riferimento delle amministrazioni stes-        rendo a figure di mediatori culturali.
lità attive di trasporto tramite l’appo-     se) in cui veicolare – attraverso ma-
sita creazione di strade, piste ciclabili    teriale cartaceo o virtuale – messaggi         10. Studiare e monitorare a livello
sicure e ben collegate, nonché un ef-        chiave per la prevenzione.                     urbano i determinanti della salute dei
ficiente sistema di trasporto pubblico                                                      cittadini, attraverso una forte alleanza
locale.                                      9. Considerare la salute delle fasce           tra Comuni, Università, Aziende sani-
• Prevedere attività di sensibilizza-        più deboli e a rischio quale priorità          tarie, Centri di ricerca, industria e pro-
zione dei cittadini verso scelte più effi-   per l’inclusione sociale nel contesto          fessionisti.
cienti (da un punto di vista economico,      urbano.                                        I determinanti della salute sono ele-
ambientale e di impatto sulla propria        Il diritto all’istruzione e alla salute        menti di rischio, che interagiscono
salute) di mobilità urbana.                  sono diritti fondamentali dell’indivi-         nell’impostare, mantenere e alterare
                                             duo, costituzionalmente garantiti e            le condizioni di salute dei cittadini nel
8. Creare iniziative locali per pro-         devono essere assicurati indipenden-           corso della loro vita. Tali determinanti
muovere l’adesione dei cittadini ai          temente dalle condizioni personali,            possono riguardare l’ambiente, gli stili
programmi di prevenzione primaria,           sociali ed economiche o di qualunque           di vita, le condizioni socio-economi-
con particolare riferimento alle ma-         altra natura. Il persistere di condizioni      che, la genetica o la possibilità di acce-
lattie croniche, trasmissibili e non tra-    peggiori dello stato di salute in aree         dere ai servizi.
smissibili.                                  svantaggiate delle città o l’emargina-         • Creare cabine di regia per lo stu-
Le malattie non trasmissibili, soprat-       zione sociale delle fasce di popolazio-        dio e il monitoraggio dell’impatto dei
tutto quelle cardiovascolari, il cancro,     ne più debole o disagiata, se da un lato       determinanti della salute nel contesto
il diabete e i disturbi respiratori cro-     è la manifestazione dell’effetto della         urbano, prevedendo il coinvolgimento
nici, rappresentano oggi il principale       povertà e del disagio sociale, dall’altro      congiunto delle Amministrazioni Co-
rischio per la salute e lo sviluppo uma-     mina la coesione sociale dell’intera po-       munali, delle Autorità Sanitarie, delle
no. Il piano d’azione dell’OMS eviden-       polazione.                                     Università e dei Centri di Ricerca.
zia come sia indispensabile investire        • Adottare politiche tese a migliora-          • Promuovere partnership multi-
nella prevenzione di queste malattie,        re le condizioni sociali, economiche ed        stakeholder per dare vita a politiche
e come questa sia una responsabili-          ambientali dei quartieri disagiati, sia        urbane che, sulla base degli studi
tà di tutti i governi. Inoltre, il conte-    con interventi “mean-tested”, che con          sull’impatto dei determinanti della
sto urbano deve dare un contributo           interventi volti a migliorare il contesto      salute nelle città, possano dare vita a
importante a ridurre l’impatto delle         urbano di riferimento.                         interventi “intelligenti” volti a ridurre i
malattie trasmissibili, promuovendo e        • Ogni città deve allinearsi agli stan-        rischi per la salute e a promuovere un
incentivando i piani di vaccinazioni, le     dard più elevati di accessibilità e fru-       ambiente urbano sano e inclusivo.
profilassi e i corretti stili di vita.       ibilità dei servizi urbani per persone         • Creare una conferenza perma-
• Le amministrazioni comunali, in            disabili, adeguando le infrastrutture          nente delle Aziende Ospedaliere delle
collaborazione con l’autorità sanitaria      sanitarie, la viabilità, l’accesso ai servi-   Aree Metropolitane delegandole si-
locale, possono promuovere program-          zi pubblici di qualsiasi tipo.                 gnificative competenze e poteri deci-
mi di informazione sulla prevenzione         • Promuovere misure economiche e               sionali in tema di pianificazione (piani
ad integrazione dei percorsi diagno-         sociali mirate a migliorare l’inclusione       obiettivo) e di erogazione di servizi
stico-terapeutico-assistenziali per le       sociale di tutte le categorie di popo-         sanitari ospedalieri.
malattie croniche trasmissibili e non        lazione considerate svantaggiate per
trasmissibili.                               condizioni economico-sociali, o per
• Le amministrazioni comunali pos-           condizioni di salute come malattia e
sono studiare i contesti urbani più          disabilità, promuovendo la loro parte-
idonei ad avvicinare il cittadino nello      cipazione anche nelle attività sportive

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ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF

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COMPONENTI DEL COMITATO PROMOTORE DEL MANIFESTO DELLA SALUTE NELLE CITTÀ
Beatrice LORENZIN (Presidente) Ministro della Salute, Paolo DECARO (Presidente) Presidente ANCI, Giorgio ALLEVA Presidente ISTAT, Simona ARLET-
TI Presidente Rete Italiana delle Città Sane OMS, Enzo BIANCO Sindaco di Catania e Presidente Consiglio Nazionale ANCI, Laura BIANCONI Senatrice
Commissione Igiene e Sanità, Stefano BONACCINI Presidente Conferenza delle Regioni e Presidente Regione Emilia Romagna, Giuseppe CASTRONOVO
Presidente Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IABP, Claudio CRICELLI Presidente SIMG, Stefano DA EMPOLI Presidente Istituto per
la Competitività, Emilia Grazia DE BIASI Presidente Commissione Igiene e Sanità Senato della Repubblica, Angelo Lino DEL FAVERO Direttore generale
ISS e Presidente Federsanità-ANCI, Giuseppe DE RITA Presidente Fondazione CENSIS, Antonio GAUDIOSO Segretario generale Cittadinanzattiva, Ranieri
GUERRA Direttore generale per la prevenzione sanitaria Ministero della Salute, Renato LAURO Presidente IBDO, Andrea LENZI Professore di Endocrinolo-
gia Sapienza Università di Roma, Gianni LETTA Presidente Associazione Civitas, Mario MELAZZINI Presidente AIFA, Giovanni MALAGÒ Presidente CONI,
Mario MARAZZITI Presidente Commissione Affari Sociali Camera dei deputati, Roberto MESSINA Presidente Federanziani, Giuseppe NOVELLI Delegato
area sanitaria CRUI e Rettore Università di Roma Tor Vergata, Roberto PELLA Vice Presidente ANCI, sindaco di Valdengo, Walter RICCIARDI Presidente
Istituto Superiore di Sanità, Francesco RIPA DI MEANA Presidente FIASO, Maria RIZZOTTI Vice Presidente Commissione Igiene e Sanità Senato della
Repubblica, Maurizio ROMANI Vice Presidente Commissione Affari Sociali Senato della Repubblica, Marco RONDINI Vice Presidente Commissione Affari
Sociali Camera dei deputati, Daniela SBROLLINI Vice Presidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.

COMPONENTI DEL DATA ANALYSIS BOARD DEL MANIFESTO DELLA SALUTE NELLE CITTÀ
Andrea LENZI Medico e Professore di Endocrinologia Sapienza Università di Roma (Coordinatore), Davide INTEGLIA Direttore Area Innovazione I-Com (Re-
sponsabile operativo), Valentina ALBANO Project Manager Area Innovazione e Sviluppo Federsanità-ANCI, Luigi ANGELINI Consigliere delegato Wellness
Foundation, Emanuele CALVARIO Segreteria particolare del Ministro della Salute, Rossana CIUFFETTI Direttore Scuola dello Sport CONI, Costantino CON-
DORELLI Coordinatore Delegazione italiana al Comitato europeo delle regioni, Lucio CORSARO General Manager MediPragma, Alessandro COSIMI Medico
e Consigliere di amministrazione ISS e Age.Na.S, Roberta CRIALESI Dirigente Servizio salute, sanità e assistenza Istat, Maurizio DAMILANO Presidente Città
per Camminare e della Salute, Franco DI MARE Giornalista Rai, Antonio GAUDIOSO Segretario generale Cittadinanzattiva, Domenico MANNINO Medico
ed esperto di politiche sanitarie nella Pubblica Amministrazione, Attilio MARTORANO Esperto in Relazioni Istituzionali, Tiziano MELCHIORRE Segretario
generale Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IABP, Antonio NICOLUCCI, Medico e Direttore CoResearch Institute, Valentina SCIALFA
CHINNICI Medico e Assessore Università e Ricerca Comune di Catania, Federico SERRA Government Affairs & External Relation Director Novo Nordisk,
Alessandro SOLIPACA Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni, Federico SPANDONARO, Professore di Economia Sanitaria Università di Roma Tor
Vergata, Paolo TESTA Direttore ANCI Ricerche, Ketty VACCARO Sociologa e Responsabile settore Welfare Censis, Stefano VELLA Direttore Dipartimento
Global Health ISS.

                                                                                                                                                     07
Italian Health Policy Brief                      Editore                                               Comitato degli esperti:

Anno VI                                                                                                Achille Caputi
Speciale 2016                                                                                          Claudio Cricelli
                                                                                                       Roberto Labianca
Direttore Responsabile                           Altis Omnia Pharma Service S.r.l.                     Nello Martini
Stefano Del Missier                              Viale Sarca, 223                                      Antonio Nicolucci
                                                 20126 Milano                                          Annarosa Racca
Direttore Editoriale                                                                                   Francesco Ripa Di Meana
Marcello Portesi                                 Contatti redazione                                    Ketty Vaccaro
                                                 Tel. +39 02 49538300                                  Antonello Zangrandi
                                                 info@altis-ops.it

                                                 www.altis-ops.it

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                          Aut. Trib. Milano 457/2012 - Numero di iscrizione al RoC 26499
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