LA SALUTE NELLE CITTÀ: BENE COMUNE UNA PROPOSTA DI INIZIATIVA PARLAMENTARE A LIVELLO EUROPEO - Health City Institute
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A N N O V I- SP EC IA LE 20 16 LA SALUTE NELLE CITTÀ: BENE COMUNE UNA PROPOSTA DI INIZIATIVA PARLAMENTARE A LIVELLO EUROPEO AUTORI La salute non risulta essere più solo un “bene indivi- Roberto Pella, Andrea Lenzi, Alessandro Cosimi, duale”, ma un “bene comune”, che chiama tutti i citta- Stefano Da Empoli, Chiara Spinato, Federico Ser- dini all’etica e all’osservanza delle regole di conviven- ra, Costantino Condorelli za civile, a comportamenti virtuosi basati sul rispetto Gruppo di lavoro della Delegazione Italiana del Comi- reciproco. Il bene comune è dunque un obiettivo da tato delle Regioni dell’Unione Europea sulla Proposta di perseguire sia da parte dei cittadini, sia dei sindaci e parere d’iniziativa sul tema La salute nelle città: bene degli amministratori locali che devono proporsi come comune garanti di una sanità equa, facendo sì che la salute della collettività sia considerata un investimento e non PREMESSA solo un costo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) defini- L’organizzazione della città e, più in generale, dei va nel 1948 la salute come “… uno stato di completo contesti sociali e ambientali, è in grado di condizio- benessere fisico, mentale e sociale e non semplice- nare e modificare i bisogni emergenti, gli stili di vita mente l’assenza di malattia e di infermità” e invitava e le aspettative dell’individuo, fattori che dovrebbero, i governi ad adoperarsi responsabilmente, attraverso dunque, essere considerati nella definizione ed orien- un programma di educazione alla salute, al fine di tamento delle politiche pubbliche. Come già pubbli- promuovere uno stile di vita sano e di garantire ai cit- cato in un recente numero speciale di Italian Health tadini un alto livello di benessere. Il nuovo concetto di Policy Brief, si stima che nei prossimi decenni la popo- salute non fa solo riferimento alla sopravvivenza fisica lazione urbana rappresenterà il 70% della popolazio- o all’assenza di malattia, ma si amplia, comprendendo ne globale. In Italia il 37% della popolazione risiede gli aspetti psicologici, le condizioni naturali, ambienta- nelle 14 Città Metropolitane e il tema della salute sta li, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, diventando una priorità di azione amministrativa da sociale e culturale. Nel considerare ciò non è più pos- parte dei Sindaci. sibile trascurare il ruolo delle città come promotrici L’urbanizzazione e la configurazione attuale delle città di salute. offrono per la salute pubblica e individuale tanti rischi quante opportunità. Se le città sono pianificate, ben A tal proposito, l’OMS ha coniato il termine “healthy organizzate e amministrate coscientemente, le oppor- city”, che non descrive una città che ha raggiunto un tunità possono superare i rischi. particolare livello di salute pubblica, ma una città che Già la 1° Conferenza Internazionale sulla Promozione è consapevole dell’importanza della salute come bene della Salute, riunita a Ottawa il 21 novembre 1986, collettivo e che, quindi, mette in atto delle politiche invitava i vari livelli di governo (sovranazionale, nazio- chiare per tutelarla e migliorarla. nale, territoriale) ad intervenire a supporto di strategie 01
ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF e programmi di promozione della sa- rapidamente il contesto ambientale e di far sì che la salute diventi una prio- lute nei diversi paesi, nella consapevo- sociale in cui viviamo. L’urbanizzazio- rità nelle politiche delle città europee. lezza che la promozione della salute ne crea nuovi problemi: riduce l’equi- Il bureau del Comitato delle Regioni ha richiede un’azione coordinata da parte tà, genera tensioni sociali e introduce approvato all’unanimità il documento di tutti i soggetti coinvolti e non solo minacce per la salute delle persone. in data 10 Ottobre 2016 e affidato a dei sistemi sanitari. La configurazione attuale delle città Roberto Pella il ruolo di relatore del Attualmente, i problemi più critici pos- e, più in generale, l’urbanizzazione documento “La salute nelle città: bene sono essere compresi e risolti solo se presentano per la salute pubblica e comune”, di seguito riassunto nei pun- si effettua un’analisi dei determinanti individuale tanti rischi, ma anche mol- ti principali. sociali, economici e ambientali e dei te opportunità. Se infatti le città sono fattori di rischio che hanno un impat- pianificate, ben organizzate e ammini- Obiettivo politico to sulla salute. Il rapporto tra salute, strate coscientemente, si può dare vita L’urbanizzazione e la configurazione qualità della vita e ambiente è ormai ad una sinergia tra istituzioni, cittadini attuale delle città e dei suoi collega- un tema di centrale interesse per le e professionisti in grado di migliorare menti con le aree rurali offrono per scienze sociali, ambientali e mediche. le condizioni di vita e la salute della la salute pubblica e individuale tanti L’aumento a livello globale dell’in- popolazione. rischi quante opportunità. Se le città cidenza di malattie non trasmissibili sono pianificate, ben organizzate e quali il diabete è, infatti, da attribuire PERCHÉ UN MANIFESTO? amministrate coscientemente, le op- ai maggiori livelli di urbanizzazione, Il Manifesto, sviluppato dall’Health portunità possono superare i rischi. all’invecchiamento della popolazione, City Think Tank, delinea i punti chia- Attualmente, i problemi più critici pos- agli stili di vita più sedentari e alle die- ve che possono guidare le città a stu- sono essere compresi e risolti solo se te non salutari. diare ed approfondire i determinanti si effettua un’analisi dei determinanti Gli obiettivi di sviluppo sostenibile le- della salute nei propri contesti urbani sociali, economici e ambientali e dei gati alla salute sono una priorità OMS e a fare leva su di essi per escogita- fattori di rischio che hanno un impat- che li ha inserti nell’Agenda 2014- re strategie per migliorare gli stili di to sulla salute. Gli obiettivi di sviluppo 2019. Oggi, bisogna chiedersi: nei vita e lo stato di salute del cittadino. sostenibile legati alla salute sono una prossimi decenni che aspetto avrà il Ogni punto del Manifesto contiene le priorità dell’OMS, che li ha inseriti Pianeta Terra? Sarà in grado di soste- azioni prioritarie per il raggiungimen- nell’Agenda 2014-2019. nere un incremento di oltre due mi- to di questo obiettivo, promuovendo, a liardi di abitanti? Le nostre città come partire dall’esperienza internazionale, Collegamento alle priorità politiche si evolveranno? I governi saranno in partenariati pubblico–privato per l’at- La salute pubblica è una priorità fon- grado di rispondere alla crescente do- tuazione di progetti di studio sull’im- damentale della commissione NAT, manda di salute? Partendo dal presup- patto dei determinanti di salute nei come risulta dal suo programma di posto che i margini di azione esistono contesti urbani. lavoro per il 2016. In tema di sanità e che il futuro non è già stato stabilito, l’UE, con il terzo programma 2014- occorre avere un approccio integra- Un’iniziativa europea a supporto 2020, promuove la salute, incoraggia to per affrontare i problemi di salute del Manifesto ambienti favorevoli a stili di vita sani pubblica. La città può offrire grandi La delegazione italiana del Comitato tenendo conto del principio “la salute opportunità di integrazione tra servizi delle Regioni dell’Unione Europea in tutte le politiche”, facilita l’accesso sanitari, servizi sociali, servizi culturali ha presentato una proposta di parere a un’assistenza sanitaria migliore e e ricreativi. Il futuro della sostenibili- di iniziativa, primo firmatario il Vice più sicura per i cittadini dell’Unione. tà dei sistemi sanitari nel mondo non Presidente dell’ANCI e Presidente del- Il CdR dovrebbe incoraggiare misure può, però, prescindere dallo studio dei la Confederazione delle Città e delle per l’attuazione di queste politiche, in determinati della salute nelle grandi Municipalità Europee, a supporto di coerenza con il proprio programma città. L’esponenziale sviluppo urbano, quanto espresso dal Manifesto. che pone la modernizzazione della po- cui il mondo ha assistito, ha modifica- Obiettivo dell’azione politica della de- litica europea in materia di salute nel to profondamente lo stile di vita della legazione italiana del Comitato delle contesto socioeconomico in evoluzio- popolazione e continua a trasformare Regioni dell’Unione Europea è quella ne. Si dovrebbe dedicare una partico- 02
ANNO VI - SPECIALE 2016 lare attenzione agli investimenti soste- accesso alle infrastrutture e agli spazi salute dei cittadini il fulcro di tutte le nibili, all’impulso all’innovazione, alla verdi, con particolare attenzione alle politiche urbane. responsabilizzazione dei pazienti, alla persone in difficoltà socioeconomica. Migliorare la qualità dell’ambiente promozione della salute e alla preven- Ed infine, gli enti locali possono essere urbano è uno dei principali obiettivi zione delle malattie. Questo parere po- gli attuatori di politiche di prevenzio- delle Istituzioni Internazionali (come trebbe rappresentare il raccordo con ne e inserimento socio-sanitario per le l’Unione Europea), che stabiliscono il Patto dei sindaci sul cambiamento popolazioni di migranti. misure di cooperazione e linee diretti- demografico e potrebbe rappresentare ve, rivolte agli Stati membri e alle au- una riflessione a 360 gradi sull’attua- Rilevanza strategica torità locali, per rendere le città luoghi zione del programma UE. Il parere si presenta in coerenza con di vita, lavoro e investimento più attra- il programma della commissione che enti e più sani. In Italia alcuni standard Dimensione specificatamente locale afferma che l’assistenza sanitaria è normativi per la protezione della salu- o regionale. di pertinenza diretta degli enti locali te umana non sono ancora rispettati in Gli enti locali e regionali svolgono un e regionali, in quanto è radicata nel un largo numero di aree urbane. ruolo essenziale in campo di salute, territorio e presenta un impatto im- • Il miglioramento del contesto ur- secondo il principio che ogni cittadino mediato sulle condizioni di vita di una bano deve essere l’obiettivo priorita- ha diritto ad una vita sana ed integrata città, di piccole o grandi dimensioni, rio delle amministrazioni locali ed i nel proprio contesto urbano. Le loro o regione. L’obiettivo è partecipare, in- cittadini devono essere coinvolti atti- competenze vanno dall’emanazione di sieme alle istituzioni europee, ad una vamente nelle scelte politiche. norme allo sviluppo, all’attuazione e al riflessione che possa contribuire ad in- • Le amministrazioni devono impe- finanziamento di politiche. Migliorare dividuare proposte concrete di policy. gnarsi nella promozione della salute la qualità dell’ambiente urbano è uno L’ampio spettro che il parere potrebbe dei cittadini studiando e monitorando dei principali obiettivi delle autorità affrontare (la globalizzazione della sa- i determinanti della salute specifici del locali, per rendere le città luoghi di lute, i determinanti della salute nelle proprio contesto urbano, facendo leva vita, lavoro e investimento più attraen- città metropolitane e nelle grandi città, sui punti di forza delle città e riducen- ti e più sani con il coinvolgimento dei l’invecchiamento della popolazione, la do drasticamente i rischi per la salute. cittadini nelle scelte politiche. Le auto- cronicità, il rapporto tra urbanizzazio- • Prevedere modalità di partenaria- rità locali e regionali hanno le capacità ne e salute) rappresentano i punti chia- to pubblico-privato per la realizzazio- di monitorare i determinanti della sa- ve che possono guidare le città a stu- ne delle politiche. lute specifici del proprio contesto ur- diare ed approfondire i determinanti bano, facendo leva sui punti di forza della salute nei propri contesti urbani 2. Assicurare un alto livello di alfa- delle città e riducendo drasticamente e periurbani e a fare leva su di essi betizzazione e di accessibilità all’infor- i rischi per la salute, assicurando al per escogitare strategie per migliorare mazione sanitaria per tutti i cittadini, contempo un alto livello di accessibili- gli stili di vita e lo stato di salute del aumentando il grado di autoconsape- tà dell’informazione sanitaria per tutti cittadino. Il parere conterrà le azioni volezza. i cittadini. Gli enti locali e regionali prioritarie per il raggiungimento di L’alfabetizzazione sanitaria (Health Li- hanno gli strumenti per: diffondere in questo obiettivo, promuovendo parte- teracy) è “la capacità di ottenere, ela- modo capillare buone pratiche per la nariati pubblico-privato per l’attuazio- borare e capire informazioni sanitarie promozione della salute nei luoghi di ne di progetti di studio sull’impatto dei di base e accedere a servizi necessari lavoro e rafforzare il sistema di incen- determinanti di salute principalmente per effettuare scelte consapevoli”. Non tivi rivolto alle imprese socialmente nei contesti urbani. tutti i cittadini, però, hanno lo stesso responsabili che investono in sicurez- livello di alfabetizzazione sanitaria e za e prevenzione; promuovere e mi- I PUNTI CHIAVE DEL ciò crea disuguaglianze. gliorare l’accesso alle pratiche sportive MANIFESTO • Promuovere percorsi formativi e motorie per tutti i cittadini, favoren- a livello regionale o locale indirizzati do lo sviluppo psicofisico dei giovani 1. Ogni cittadino ha diritto ad una agli operatori sanitari e alle associa- e l’invecchiamento attivo, ed inoltre vita sana ed integrata nel proprio zioni dei pazienti per permettere loro garantire a tutti i cittadini il libero contesto urbano. Bisogna rendere la di valutare il grado di comprensione 03
ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF del cittadino ed esprimersi di conse- La promozione della salute nei luoghi tutti i cittadini, favorendo lo sviluppo guenza con linguaggio compatibile ed di lavoro rappresenta oggi una strate- psicofisico dei giovani e l’invecchia- efficace. gia di frontiera che tiene conto degli mento attivo. • Permettere ai cittadini, ai pazienti effetti sinergici, sulla salute umana, L’Organizzazione Mondiale della Sa- e alle loro associazioni di comunicare dei rischi legati agli stili di vita e dei nità ha indicato la sedentarietà come agevolmente e tempestivamente con rischi professionali. Essa è fortemente una delle maggiori cause di malattie il sistema sanitario, potendo trovare, raccomandata rispetto a diverse pro- cardiovascolari, di diabete e di obesità. comprendere e valutare le informazio- blematiche della sfera individuale e Inoltre, l’UE e più in generale i paesi ni di volta in volta più appropriate per collettiva, quali fumo, attività motoria, avanzati, si trovano le conseguenze soddisfare i propri bisogni assistenzia- corretta alimentazione. dell’invecchiamento della popolazione li, anche attraverso lo sfruttamento • Diffondere in modo capillare buo- sulle finanze pubbliche e sulle politi- delle potenzialità offerte dalle tecno- ne pratiche per la promozione della che di protezione sociale. Il prolun- logie digitali. salute nei luoghi di lavoro e rafforzare gamento della vita attiva in vecchia- il sistema di incentivi rivolto alle im- ia deve contribuire ad affrontare tali 3. Inserire l’educazione sanitaria in prese socialmente responsabili che in- sfide. tutti i programmi scolastici, con parti- vestono in sicurezza e prevenzione. • Garantire a tutti i cittadini il libero colare riferimento ai rischi per la salu- • Introdurre strumenti atti al con- accesso alle infrastrutture e agli spazi te nel contesto urbano. trollo del rispetto delle norme sulla verdi, con particolare attenzione alle L’educazione sanitaria è uno strumen- sicurezza all’interno dei luoghi di la- persone in difficoltà socio-economica to fondamentale nella promozione alla voro, soprattutto relativamente alle secondo il principio dello “Sport di Cit- salute ed è fattore cruciale per il mi- caratteristiche degli ambienti: ergo- tadinanza”. glioramento dello stato di salute del- nomia delle postazioni, illuminazione, • Ipotizzare nuove modalità di im- la popolazione. Tuttavia, ancora non areazione. piego e migliorare le condizioni lavo- riceve la giusta attenzione. Numerosi rative dei lavoratori anziani per tute- studi evidenziano come un’educazio- 5. Promuovere una cultura alimenta- lare la solidarietà tra le generazioni, ne alla salute svolta nelle scuole risulti re appropriata attraverso programmi migliorando l’inclusione nelle città efficace nel ridurre la prevalenza di dietetici mirati, prevenendo l’obesità. delle persone anziane e favorendo un comportamenti rischiosi per la salute Una sana alimentazione, insieme all’at- invecchiamento attivo come previsto dei giovani. La scuola, più di qualsiasi tività fisica, ha un ruolo fondamentale già nel 2012, anno europeo dell’invec- altra istituzione, può aiutare a vive- nella prevenzione dell’obesità. Secon- chiamento attivo. re in modo sano, contribuendo a far do l’OMS, l’obesità colpisce nel mon- • Incentivare l’attività sportiva e acquisire le conoscenze e le abilità do quasi mezzo miliardo di persone e motoria per i bambini e per i giovani necessarie ad evitare comportamenti rappresenta uno dei principali fattori anche tramite il coinvolgimento attivo rischiosi (alimentazione non salutare, di rischio per l’insorgenza delle malat- delle famiglie. attività fisica inadeguata, ecc.). tie cardiovascolari, del diabete di tipo • Promuovere e consolidare la col- 2, di alcuni tumori, dell’artrosi, dell’o- 7. Sviluppare politiche locali di tra- laborazione tra il mondo sanitario, steoporosi. sporto urbano orientate alla sostenibi- quello dell’istruzione e delle comunità • Delineare linee guida precise che lità ambientale e alla creazione di una locali. tengano conto dei diversi contesti e vita salutare. • Realizzare una rete di operatori dei diversi target della popolazione Gli scarsi investimenti nei trasporti della salute di ASL e AO e docenti (es. menu scolastici e/o aziendali ap- pubblici urbani e nelle infrastruttu- delle scuole al fine di definire precise propriati). re che consentano modalità attive di linee di indirizzo per una corretta in- • Organizzare eventi divulgativi e trasporto (consentire di muoversi in formazione sanitaria. progetti di educazione alimentare sul sicurezza in bicicletta o a piedi) costi- territorio. tuiscono una delle principali barriere 4. Incoraggiare stili di vita sani nei nel promuovere efficacemente uno luoghi di lavoro, nelle grandi comuni- 6. Ampliare e migliorare l’accesso stile di vita sano e attivo. Il trasporto tà e nelle famiglie. alle pratiche sportive e motorie per attivo comporta riduzione delle ma- 04
ANNO VI - SPECIALE 2016 lattie respiratorie e cardiovascolari e svolgimento delle sue attività quoti- e ricreative. incrementando l’attività fisica riduce diane (luoghi di cura, luoghi di lavo- • Promuovere politiche di preven- il rischio di obesità, diabete, cancro e ro, luoghi ricreativi, strutture sportive, zione e inserimento socio-sanitario per infarto. luoghi virtuali come siti internet di le popolazioni di migranti anche ricor- • Incoraggiare l’utilizzo delle moda- riferimento delle amministrazioni stes- rendo a figure di mediatori culturali. lità attive di trasporto tramite l’appo- se) in cui veicolare – attraverso ma- sita creazione di strade, piste ciclabili teriale cartaceo o virtuale – messaggi 10. Studiare e monitorare a livello sicure e ben collegate, nonché un ef- chiave per la prevenzione. urbano i determinanti della salute dei ficiente sistema di trasporto pubblico cittadini, attraverso una forte alleanza locale. 9. Considerare la salute delle fasce tra Comuni, Università, Aziende sani- • Prevedere attività di sensibilizza- più deboli e a rischio quale priorità tarie, Centri di ricerca, industria e pro- zione dei cittadini verso scelte più effi- per l’inclusione sociale nel contesto fessionisti. cienti (da un punto di vista economico, urbano. I determinanti della salute sono ele- ambientale e di impatto sulla propria Il diritto all’istruzione e alla salute menti di rischio, che interagiscono salute) di mobilità urbana. sono diritti fondamentali dell’indivi- nell’impostare, mantenere e alterare duo, costituzionalmente garantiti e le condizioni di salute dei cittadini nel 8. Creare iniziative locali per pro- devono essere assicurati indipenden- corso della loro vita. Tali determinanti muovere l’adesione dei cittadini ai temente dalle condizioni personali, possono riguardare l’ambiente, gli stili programmi di prevenzione primaria, sociali ed economiche o di qualunque di vita, le condizioni socio-economi- con particolare riferimento alle ma- altra natura. Il persistere di condizioni che, la genetica o la possibilità di acce- lattie croniche, trasmissibili e non tra- peggiori dello stato di salute in aree dere ai servizi. smissibili. svantaggiate delle città o l’emargina- • Creare cabine di regia per lo stu- Le malattie non trasmissibili, soprat- zione sociale delle fasce di popolazio- dio e il monitoraggio dell’impatto dei tutto quelle cardiovascolari, il cancro, ne più debole o disagiata, se da un lato determinanti della salute nel contesto il diabete e i disturbi respiratori cro- è la manifestazione dell’effetto della urbano, prevedendo il coinvolgimento nici, rappresentano oggi il principale povertà e del disagio sociale, dall’altro congiunto delle Amministrazioni Co- rischio per la salute e lo sviluppo uma- mina la coesione sociale dell’intera po- munali, delle Autorità Sanitarie, delle no. Il piano d’azione dell’OMS eviden- polazione. Università e dei Centri di Ricerca. zia come sia indispensabile investire • Adottare politiche tese a migliora- • Promuovere partnership multi- nella prevenzione di queste malattie, re le condizioni sociali, economiche ed stakeholder per dare vita a politiche e come questa sia una responsabili- ambientali dei quartieri disagiati, sia urbane che, sulla base degli studi tà di tutti i governi. Inoltre, il conte- con interventi “mean-tested”, che con sull’impatto dei determinanti della sto urbano deve dare un contributo interventi volti a migliorare il contesto salute nelle città, possano dare vita a importante a ridurre l’impatto delle urbano di riferimento. interventi “intelligenti” volti a ridurre i malattie trasmissibili, promuovendo e • Ogni città deve allinearsi agli stan- rischi per la salute e a promuovere un incentivando i piani di vaccinazioni, le dard più elevati di accessibilità e fru- ambiente urbano sano e inclusivo. profilassi e i corretti stili di vita. ibilità dei servizi urbani per persone • Creare una conferenza perma- • Le amministrazioni comunali, in disabili, adeguando le infrastrutture nente delle Aziende Ospedaliere delle collaborazione con l’autorità sanitaria sanitarie, la viabilità, l’accesso ai servi- Aree Metropolitane delegandole si- locale, possono promuovere program- zi pubblici di qualsiasi tipo. gnificative competenze e poteri deci- mi di informazione sulla prevenzione • Promuovere misure economiche e sionali in tema di pianificazione (piani ad integrazione dei percorsi diagno- sociali mirate a migliorare l’inclusione obiettivo) e di erogazione di servizi stico-terapeutico-assistenziali per le sociale di tutte le categorie di popo- sanitari ospedalieri. malattie croniche trasmissibili e non lazione considerate svantaggiate per trasmissibili. condizioni economico-sociali, o per • Le amministrazioni comunali pos- condizioni di salute come malattia e sono studiare i contesti urbani più disabilità, promuovendo la loro parte- idonei ad avvicinare il cittadino nello cipazione anche nelle attività sportive 05
ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF BIBLIOGRAFIA Al-Moosa S, Allin S, Jemiai N, Al-Lawati J, Mossialos E., Diabetes and urbanization in the Omani population: an analysis of national survey data. Popul Health Metr 2006 Barquera S et al. Diabetes in Mexico: cost and management of diabetes and its complications and challenges for health policy. Global Health, 2013 Befort CA, Nazir N, Perri MG. Prevalence of obesity among adults from rural and urban areas of the United States: findings from NHANES (2005–2008). J Rural Health 2012 Cipriani F, Baldasseroni A, Franchi S. Lotta alla sedentarietà e promozione dell’attività fisica. Linea-Guida. SNLG, Novembre 2011 Changing Diabetes Barometer. Diabetes complications. Available at changingdiabetesbarometer.com/about-diabetes/diabete- scomplications.aspx Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Verso una strategia tematica sull’ambiente urbano, 2004 CONI, Il ruolo dello sport per tutti nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie, Congresso Mondiale Sport per Tutti, 2004 Federsanità Anci, Mobilità sostenibile e sicura, salute, pianificazione e ambiente, 2012 Folkesundheden i København 2014 – i korte træk (in Danish). City of Copenhagen (Københavns Kommune) Hart JT, Rule of halves: implications of increasing diagnosis and reducing dropout for future workload and prescribing costs in primary care. Br J Gen Pract, 1992 International Diabetes Federation. IDF Diabetes Atlas, 6th edn. Brussel, Belgium ISPRA, XI Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano, 2015 Istat, Il benessere equo e sostenibile nelle città, 2015 Istituto Superiore di Sanità, Empowerment: il cittadino consapevole, collaborativo e protagonista, 2014 Istituto Superiore di Sanità, La promozione della salute nelle scuole: obiettivi di insegnamento e competenze comuni, 2008 Kinra S, Andersen E, Ben-Shlomo Y, Bowen L, Lyngdoh T, Prabhakaran D et al. Association between urban life-years and cardiometabolic risk: the Indian migration study. Am J Epidemiol 2011 Mbanya JC, Motala AA, Sobngwi E, Assah FK, Enoru ST. Diabetes in sub-Saharan Africa. Lancet 2010 Ministero della Salute, Alimentazione corretta, 20 marzo 2013 (accesso al sito internet 31/03/2016) Ministero della Salute - Dipartimento della Prevenzione e della Comunicazione, GUADAGNARE SALUTE. Rendere facili le scelte salutari. Un programma di prevenzione a servizio dei cittadini, 2008 OECD, Health System Priorities in the Aftermath of the Crisis, 2010 OECD Health Working Papers, The Prevention of lifestyle related chronic diseases: an economic framework, 2008 The Lancet, Worldwide trends in diabetes since 1980: a pooled analysis of 751 population-based studies with 4•4 million participants, Volume 387, No. 10027, p1513–1530, 9 April 2016 United Nations, Department of Economic and Social Affairs, World Urbanization Prospects, the 2011 Revision 06
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Italian Health Policy Brief Editore Comitato degli esperti: Anno VI Achille Caputi Speciale 2016 Claudio Cricelli Roberto Labianca Direttore Responsabile Altis Omnia Pharma Service S.r.l. Nello Martini Stefano Del Missier Viale Sarca, 223 Antonio Nicolucci 20126 Milano Annarosa Racca Direttore Editoriale Francesco Ripa Di Meana Marcello Portesi Contatti redazione Ketty Vaccaro Tel. +39 02 49538300 Antonello Zangrandi info@altis-ops.it www.altis-ops.it Tutti i diritti sono riservati, compresi quelli di traduzione in altre lingue. Nota dell’Editore: nonostante l’impegno messo nel com- pilare e controllare il contenuto di questa pubblicazione, l’Editore non sarà ritenuto responsabile di ogni eventuale utilizzo di questa pubblicazione nonché di eventuali errori, omissioni o inesattezze nella stessa. Ogni prodotto citato deve essere utilizzato in accordo con il Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto (RPC) fornito dalle Case produttrici. L’eventuale uso dei nomi commerciali ha solamente l’obiettivo di identificare i prodotti e non implica suggerimento all’utilizzo. Aut. Trib. Milano 457/2012 - Numero di iscrizione al RoC 26499
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