La rivoluzione dello screening per la prevenzione del cervicocarcinoma uterino. Le basi scientifiche del cambiamento
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La rivoluzione dello screening per la prevenzione del cervicocarcinoma uterino. Le basi scientifiche del cambiamento Dr.ssa Francesca Maria Carozzi Direttore S.S.Laboratorio Regionale HPV e Diagnostica Molecolare Direttore f.f. Laboratorio Regionale Prevenzione Oncologica Responsabile Programma HPV in Regione Toscana ISPO – Firenze
Lo screening cervicale Pap test • L’incidenza e la mortalità per carcinoma della cervice uterina nei paesi industrializzati è diminuita drasticamente negli ultimi decenni grazie alla diffusione del Pap test • Lo screening della cervice uterina attraverso il Pap test fino ad oggi è uno degli interventi più efficaci in prevenzione oncologica.
Perché si cambia Pubblicazione report HTA Italiano e Linee Guida Europee (anticipate nel report HTA) – L’infezione persistente con HPV oncogeni è la condizione necessaria per l’evoluzione a carcinoma • 12 tipi di HPV causano virtualmente tutti i casi di cancro – Un programma basato sulla ricerca di HPV oncogeni come test primario è più efficace dello screening con Pap-test sia nella individuazione di lesione precancerose di alto grado e fornisce una protezione maggiore (60-70%) per la prevenzione del carcinoma invasivo (Lancet 2014)
Cos’è l’HPV? • Virus dsDNA non capsulato • Tropismo per epiteli mucosi e cutanei • Ciclo infettivo solo nell’epitelio squamoso •No causa viremia • Virus comune con >200 tipi identificati • 30-40 tipi infettano l’area genitale di donne e uomini • 2 gruppi (HR e LR) in base alle lesioni associate e alla funzionalità delle proteine oncogene
Papillomavirus Tre regioni funzionali: - LCR (long control region) - Geni precoci (Early): E1-E7 (E6 ed E7: oncoproteine) - Geni tardivi (Late): L1 ed L2
Classificazione degli HPV in alto e basso rischio 1. osservazione epidemiologica di associazione con lesioni benigne o maligne 2. dimostrazione di diversa capacità dei diversi virus di interferire con la proliferazione e la stabilità genomica della cellula infettata • tipi 16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59 sono cancerogeni per la specie umana; • tipo 68 probabilmente cancerogeno, • tipi 26, 53, 66, 67, 70, 73, 82 possibilmente cancerogeni (Bouvard et al. Lancet Oncol 2009;10:321-2)
L’infezione genitale da HPV E’ la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale Il 50-80% dei soggetti sessualmente attivi si infetta nel corso della vita con un virus HPV e oltre il 50% si infetta con un tipo oncogeno La storia naturale dell’infezione è fortemente condizionata dall’equilibrio che si instaura fra ospite e virus
L’infezione genitale da HPV L’infezione può regredire, persistere o progredire L’80-90% delle infezioni sono transitorie, asintomatiche e scompaiono spontaneamente In una minoranza di casi provoca delle lesioni a livello del collo dell’utero. La maggior parte delle lesioni guariscono spontaneamente; solo una piccola parte, se non curate, progrediscono (ci vogliono in genere molti anni) verso forme tumorali
Infezione persistent e Il carcinoma della cervice è un esito raro di un’infezione frequente Infezione transiente Adattato da: Trends in Microbiology 2014;22:345-353
Inizio dell’oncogenesi virale Infezione virale Persistenza dell’infezione virale Espressione di E6 ed E7 e trasformazione L’escissione delle lesioni pre- Sviluppo di lesioni Progressione a neoplastiche gravi CIN2-CIN3 pre-neoplastiche carcinoma invasivo previene lo sviluppo del carcinoma della cervice 20-30 anni Adattato da: Nat Rev Cancer 2014;14:395-405
STORIA NATURALE DELL’INFEZIONE GENITALE DA HPV • le infezioni genitali da HPV sono molto più frequenti intorno ai 20 anni • la grande maggioranza delle infezioni si risolve (= test HPV negativo) entro uno-due anni • solo in una piccola percentuale di donne l’infezione persiste e si associa a lesioni, e anche queste possono regredire spontaneamente concetto di persistenza (stesso tipo) • la storia naturale è legata soprattutto al tipo di HPV e allo stato immunitario
Infezione da HPV e carcinoma della cervice uterina L’infezione persistente con HPV oncogeni è la condizione necessaria per l’evoluzione a carcinoma Il DNA dell’HPV è presente nel 99.7% dei carcinomi cervicali Fumo di sigaretta, uso prolungato di contraccettivi orali, coinfezione da HIV ed elevata parità sono cofattori certi nella carcinogenesi cervicale
Prevalenza per età da: studio Pregio (18-26) e NTCC (25-60) F.Carozzi 2014
Quanto dura l’infezione? Persistenza delle infezioni da HPV
NTCC: HPV type distrubution by age 40,0 35,0 25-29 30,0 30-34 25,0 35-39 20,0 40-44 15,0 45-49 10,0 50-54 5,0 55-60 0,0 16 18 31 33 35 39 45 51 52 56 58 59 68 No difference by age , the distribution of Hr-HPV types by age shows no significant heterogeneity (p=0,1542) J Clin Virol. 2014 Jul;60(3):257-63.
HPV Types between NTCC enrolling City 45,0 40,0 35,0 * Mettere i dati di bologna firenze NTCC 30,0 imola 25,0 padova P< 0.0001 20,0 ravenna 15,0 * * trento 10,0 torino 5,0 viterbo 0,0 16 18 31 33 35 39 45 51 52 56 58 59 68 The distribution of types is significantly heterogeneous among centers, but not between laboratories performing HPV typing J Clin Virol. 2014 Jul;60(3):257-63.
Retrospective cross-sectional study on distribution of HPV genotypes in ICC 10575 cases (from 38 countries) diagnosed during 1949-2009 (age 16-97 yrs) de Sanjosè et al. Lancet Oncol 2010;11:1048-56
Test per la ricerca di HPV DNA • mettono in evidenza un’infezione in atto nell’area sede del campionamento • identificano tipi diversi, con sensibilità diversa • alcuni test identificano il tipo, altri no • il risultato negativo non esclude una precedente infezione o una infezione latente • l’uso del test HPV è regolato da raccomandazioni del Ministero e linee-guida • in ambito oncologico serve rilevare solo i tipi ad alto rischio
Il percorso verso il programma di screening cervicale con HPV in Italia • 2002-4 arruolamento dello studio NTCC RCT • 2006-8 pubblicazione dei dati di NTCC sull’arruolamento • 2010 pubblicazione dei dati NTCC data sui primi due round di screening • 2010 implementazione di alcuni programmi pilota che hanno utilizzato il test HPV come test di screening primario o sono state invitate allo screening con il test HPV più di 150,000 donne e circa 50,000 hanno accettato • 2012 report HTA. HPV è più efficace e meno costoso se vengono applicati protocolli adeguati – Test HPV da solo come test di screening primario – Triage con cytologia reflex e ripetizione ad un anno del test HPV sulle citologie negative – Intervalli di 5 anni – Età di Inizio dello screening con test HPV: 30 anni • 2013: – Ministero della Salute raccomanda lo screening con HPV alle Regioni con il protocollo sopracitato – Decisione ufficiale di iniziare lo screening con HPV come routine in 5 Regioni: Toscana (2012), Basilicata (2013) and Piemonte (2013) , Liguria (2013) Umbria (2013) • 2015: – PNP 2015: all programs to HPV within 2018 (women 30+) – LLGGEE settembre 2015 F.Carozzi 2017
La ricerca nella rete dello screening oncologico: studi che si basano sulla popolazione invitata o aderente ai programmi di screening
Studio NTCC – Trial randomizzato multicentrico Centri Screening partecipanti Randomizzate ~ 100.000 donne Trento Padova Verona Torino Bologna Imola Firenze Ravenna Elegibili donne fra 25-60 anni invitate dal programma di screening Viterbo Braccio convenzionale Pap-test convenzionale Braccio sperimentale 1a fase: test HPV HR+ citologia in fase liquida 2a fase: solo test HPV HR Recall di tutte le donne ai round successivi
• Lo screening con HPV anticipa la diagnosi di lesioni precancerose rispetto al pap test • C’è quindi una maggiore probabilità di trattare lesioni precancerose prima che diventino invasive, quindi ci si attende una maggiore efficacia • L’entità della riduzione è simile in tutti i trial, nonostante protocolli differenti
Risultati dai trial Europei 1° Round 2° Round screening di Screening di prevalenza incidenza Totale rounds N° N° N° N° DR TRIAL TEST arruolati CIN3+ DR relativa CIN3+ DR relativa CIN3+ relativa Naucler 2007 HPV 6257 72 1,3 (0,9-1,9) 16 0,5 (0,3-1,0) 88 1,04 citologia 6270 55 30 85 Bulkmans 2007 HPV 8575 68 1,7 (1,1-2,5) 24 0,5 (0,3-0,7) 92 1,02 citologia 8580 40 54 94 Ronco 2010 HPV 34430 105 1.9 (1.4-2.8) 8 0.2 (0.1-0.5) 113 1,23 citologia 34405 56 36 92 Il test HPV anticipa la diagnosi di CIN3+ e non aumenta sovradiagnosi CIN3 in donne > 35 y
TRIAL NTCC Donne di età 25 - 34 Diagnosi di CIN 2 Round 1 Round 2 Totale Donne arruolate HPV 12.939 126 8 134 PAP 12.596 27 15 42 RR 4.54 0.55 3.11 Al round 2 nel braccio sperimentale 45% riduzione delle CIN2 Forte aumento (3 volte) delle CIN2 totali trovati nel corso dei due round nel braccio sperimentale (plausibile sovradiagnosi di lesioni regressive) Ronco G 2009
Lancet. 2014 Feb 8;383(9916):524-32 Il test HPV anticipa la diagnosi di CIN3 e ha una maggiore efficacia nel prevenire i Ca invasivi
Identificazione cumulativa di carcinoma cervicale invasivo Overall pooled rate ratio 0.60 (0.40-0.89) Pooled HPV basedrate ratio > screening 2-5 years provides fromgreater 60-70% enrolment protection against invasive cervical cancer compared with cytology 0.45 (0.25-0.81) L’incidenza cumulativa di Ca invasivo dopo un HPV negativo a 5 anni è minore di quella 3 anni dopo un Pap negativo Ronco et al, 2014
Executive summary del report HTA italiano ELEMENTI ESSENZIALI DI UN PROTOCOLLO APPROPRIATO • Lo screening basato sul test HPV non deve iniziare prima dei 30-35 anni. • L’intervallo di screening nell’ambito di programmi organizzati di popolazione dopo un test HPV primario negativo deve essere di almeno 5 anni. • Le donne positive ad HPV non devono essere inviate direttamente a colposcopia, ma è necessario utilizzare sistemi di triage. Il metodo attualmente raccomandabile è basato sull’esecuzione della citologia (Pap test) nelle donne HPV positive. • I test per il DNA di HPV oncogeni utilizzati devono essere validati quanto a sensibilità e specificità per lesioni di alto grado, secondo ciò che è riportato nelle Linee guida europee. • il doppio test con citologia e HPV non è più protettivo del solo test HPV come test primario • Sia la lettura dei test citologici che l’esecuzione del test HPV richiedono, per motivi di qualità e di costo, la centralizzazione …si raccomanda pertanto l’esecuzione del test HPV in un numero limitato di laboratori di riferimento di grandi dimensioni
Un gruppo di 12 tipi di HPV causa virtualmente tutti i casi di carcinoma cervicale HPV 16,18,31,33,35,39,45,51,56,58,59 il termine ‘test HPV’ nel protocollo di screening indica un test validato secondo le linee guida europee che ricerca solo gli HPV oncogeni 12 genotipi (IARC Lancet 2009)
Lo Screening per il cervico-carcinoma oggi in Italia Età Screening Intervallo adesione Da 25 a 30- Pap-test con 3 anni 35 anni HPV di triage per ASC-US > 30-35y a HPV con Pap 5 anni 64 anni di Triage
Il nuovo protocollo dello Screening Cervicale nella fascia target 25-64 anni Programma di screening: 25-64 anni Pap-Test ogni 3 anni PAP Test ogni 3 anni 14 rounds 25-64 anni Nuovo protocollo : 25-33y Pap Test ogni 3 anni 34-64 y HPV screening ogni 5 anni 10 rounds 25-64 anni 9 rounds 25-64 anni
Lo Screening cervicale: 2 percorsi differenziati per età Coesistenza di due percorsi differenziati per età Gestione inviti e prelievi HPV o Pap Screening con test HPV >30/35 - 64 anni Screening con Pap test 25 - 30/34 anni Test HPV positivo Citologia NEG Citologia ASC-US+ Citologia >LSIL+ Test HPV negativo PAP TEST di TRIAGE Test HPV di TRIAGE Citologia ASC-US+ Citologia negativa Test HPV negativo Test HPV positivo o insoddisfacente Richiamo ad 1 anno per ripetere test HPV Test HPV Test HPV negativo ancora positivo Invio in Invio in Nuovo round di screening colposcopia Nuovo round di screening colposcopia dopo 5 anni dopo 3 anni
Problematiche comunicative in uno screening con test HPV Tratto da HTA REPORT - RICERCA DEL DNA DI PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV)Epidemiol Prev 2012; 36 (3-4) suppl 1: e1-72
Implementazione HPV primario: • L’impatto sull’organizzazione • Verificare operativativamente le modalità di adeguamento dei sistemi informativi locali e centrali (fase pilota entro dicembre 2015) • Regolamentare gli aspetti giuridico-amministrativi necessari alla omogenea e adeguata messa a regime del processo • Gli aspetti logistici legati alla centralizzazione: - Fattibilità locale e impatti organizzativi - la centralizzazione del test HPV e della citologia di triage vs citologia di screening residua – L’impatto formativo legato alla lettura del pap test come test di triage • I costi (differenziali o complessivi) stimati vs reali • L’integrazione con lo spontaneo • Garantire Appropriatezza • Le necessità/opportunità di valutazione e di ricerca&sviluppo che si vogliono implementare
Analisi costo-efficacia delle strategie di prevenzione del carcinoma cervicale Migliore strategia senza vaccino Accetta et al JMS 2010
Estratto da supplemento LLGG Europee Screening cervicale 15 settembre 2015 La raccomandazione delle LLGG italiane è la più conservativa 5 anni F.Carozzi 2016
Recommendation 1.18-1.19:Referral of cytology positive 1.18 Women with ASC-H, HSIL, AIS or a more severe finding at cytology triage should be referred to colposcopy without further observation or testing (III-A) 1.19 Women with ASC-US, AGC, or LSIL at triage after an initial HPV primary test in a screening episode may be followed up by retesting, preferably after 6 - 12 months, or referred directly to colposcopy (VI-C). La raccomandazione delle LLGG italiane è la più aggressiva : Colpo per tutte le citologie anormali Recommendation 1.20-1.21:Referral of cytology negative 1.20 Women who have negative cytology (negative for epithelial abnormality) at triage after a positive initial HPV primary test in a screening episode should be followed up by re-testing after an interval shorter than the regular screening interval, but after at least 6 - 12 months (VI-A). 1.21 Direct referral to colposcopy of women with negative cytology at triage is not recommended (I-D). Protocollo Italiano: ripetizione ad 1 anno Recommendation 1.23-1.24: Type and interval of repeat testing Cito a 6-12 mesi HPV con cito di triage a non meno di 12 mesi HPV a non meno di 12 mesi Recommendation 1.30-1.31: Protocols using HPV testing alone in repeat testing 1.30 Women who have a negative repeat HPV test should return to routine screening (II-A) F.Carozzi 2016 1.31 Women who have a positive repeat HPV test should be referred to colposcopy (II-C). Questa è la raccomandazione delle LLGG italiane
Highlights dai primi dati della Se c’è effetto su adesione è di incremento Survey HPV Invitation for screening yes Participation no Sampling allowing both Variabilità rilevante molecular and Opportunistic No screening screening morphological tests negative positive HPV test Sensibilità pap triage >> negative pap pimario cytology Ampie variazioni di positive positività al triage Clearance minore influiscono poco invio in HPV Positivtà molto dell’attes Colposcopy colpo totale e su DR totale bassa a 3 aa o HPV 1y Adesione a richiamo a 1 anno molto variabile. Problematica in molti Detection programmi Detection rate al Almeno 5 aa! rate bassa baseline molto maggiore Intervallo dell’atteso troppo Detection rate molto breve? bassa a 3 aa
La gestione dell’intervallo tra screening • Nello screening con HPV primario si passa da una periodicità di tre anni (pap test) a una di 5 anni (per ora) • La possibilità di variazioni del percorso per interventi esterni è piuttosto elevata. La frequenza lunga cosi lunga dell’intervallo è ancora insolita per il mondo degli screening oncologici e ancora di più per il mondo clinico.
Long term duration of protective effect for HPV negative women: follow-up of primary HPV screening randomised controlled trial Joakim Dillner et al BMJ 2014 ‘ Cumulative incidence of cervical intraepithelial neoplasia grade 2 or worse (CIN2+) over 13 years of follow-up by study arm and baseline test result
Interpretazione e implicazioni per i protocolli Il richiamo ad 1 anno nelle donne HPV pos/Pap neg E’ una strategia efficace? Sì, ma solo con un’adesione al richiamo al di sopra dell’80-90%
Dati adesione ripetizione ad 1 anno
Grazie per l’attenzione !! f.carozzi@ispo.toscana.it
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