La Regione Campania verso il Futuro: sfide e opportunità dalle Scienze della Vita e dall'Industria 4.0
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La Regione Campania verso il Futuro: sfide e opportunità dalle Scienze della Vita e dall’Industria 4.0
La pubblicazione è stata realizzata con il cofinanziamento dell’Unione Europea - nell'ambito del Piano di Azione per la Ricerca e lo Sviluppo, l’Innovazione, l’ICT a valere su POR Campania FESR 2014-2020 Obiettivo Tematico 1 Ricerca e Innovazione Partner cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del “Piano di Azione per la Ricerca e lo Sviluppo, l’Innovazione e l’ICT” POR CAMPANIA FESR 2014-2020 OT1 - Ricerca e Innovazione
Indice Prefazione 4 04 Gli indirizzi del Technology Forum Campania 114 Una regione innovativa e competittiva 8 4.1 Gli indirizzi del Technology Forum Campania 115 4.2 Le pre-condizioni per la crescita dell’ecosistema 01 Introduzione 12 campano 116 1.1 Il percorso e gli attori del progetto Technology 4.3 Scienze della Vita: gli indirizzi per potenziare e Forum Campania 13 valorizzare i risultati della ricerca scientifica campana 119 1.2 Missione e obiettivi del progetto 15 4.4 Industria 4.0: gli indirizzi per rendere la Campania 1.3 La metodologia di lavoro 17 una "Regione Faro" in Italia 133 1.4 La struttura di questo rapporto 22 Conclusioni 142 02 Lo scenario di riferimento 24 2.1 L’economia del sistema-Campania tra crisi e ripresa 25 2.1.1 La Campania nel contesto italiano 25 2.1.2 Alcuni punti di forza 31 2.2 Il ruolo dell’innovazione e della ricerca per la crescita e la competitività della Regione Campania 44 2.2.1 Il “futuro del passato” della Campania nella promozione dell’innovazione e della ricerca 44 2.2.2 Uno sguardo al futuro: politiche per l’innovazione e opportunità di sviluppo in Italia 52 2.2.3 Uno sguardo al futuro: politiche per l’innovazione e opportunità di sviluppo in Campania 62 03 Scienze della Vita e Industria 4.0: una strada per la crescita 70 3.1 Premessa 71 3.2 Le prospettive del settore delle Scienze della Vita in Campania 73 3.2.1 Alcune premesse 73 3.2.2 L'ecosistema campano per le Scienze della Vita 79 3.3 Industria 4.0: un’opportunità per le imprese 92 3.3.1 Alcuni cenni storici 94 3.3.2 Industria 4.0 è un’opportunità di crescita per la Campania, il Mezzogiorno e l’intero Paese 98 3.3.3 Con Industria 4.0 la formazione, le competenze e le professioni cambiano radicalmente 103 3.3.4 Quale contributo dai settori ad alto potenziale 110 2 3 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Prefazione PREFAZIONE “Le idee ispirate dal coraggio sono come le pedine degli scac- chi: possono essere mangiate, ma anche dare avvio ad un gioco vincente” Wolfgang Goethe “È sparito il Sud”, recitava un articolo di l’Espresso pubblicato nel settembre 2015, per denunciare la scomparsa di questa macro-area dalla mappa della politica, lanciando un allarme sulla desertificazio- ne industriale, il crollo degli investimenti e delle nascite, l’assenza di capitale umano. Il dibattito sul mancato sviluppo delle Regioni del Sud Italia anima il Paese da oltre 60 anni, anni caratterizzati dal suc- cedersi infinito di dibattiti pubblici, in Parlamento e fuori, in merito alle politiche, agli interventi, alle misure, ai piani straordinari per ri- durre - se non addirittura colmare - il gap tra Nord e Sud del Paese. Negli ultimi due anni l’intensità di tale dibattito si è acuito, aumen- tando le lacerazioni e le distanze tra gli stakeholder chiave di questo processo: la business community, i policy maker, la società civile, i giovani… soprattutto, i giovani. A questa intensità del dibattito, tut- tavia, non si è accompagnata né una ripresa sostanziale delle Regioni del Mezzogiorno, né un piano di sviluppo di medio-lungo periodo, che parta dal riconoscimento di una serie di peculiarità socio-econo- miche tipiche delle Regioni del Sud, che non possono più essere igno- rate, pena l’allargamento del senso di incomprensione della cultura di una parte così rilevante del Paese, di insofferenza, per i mancati segnali di reazione, di sfiducia nella possibilità di una ripresa. Fino ad oggi, ogni iniziativa sembra essersi scontrata con l’inca- pacità di rivitalizzare (e di rivitalizzarsi) del tessuto sociale e econo- mico del Mezzogiorno che vede oggi convivere insieme spinte pro- gressive e regressive. Da un lato la deindustrializzazione, dall’altro lato la fioritura di start-up innovative e tecnologiche che dimostrano che esiste un Sud che innova e che non è sparito; da un lato il proble- ma della “fuga di cervelli”, dall’altro lato la presenza, spesso nasco- sta, di centri di ricerca internazionali che proprio dal Mezzogiorno, esportano in tutto il mondo scoperte scientifiche di frontiera; da un lato tante storie di eccellenza, dall’altro pochi dati impietosi, che re- 5 © The European House – Ambrosetti
Prefazione Prefazione stituiscono la misura di un “disastro”: uno sviluppo strutturale del Mezzogiorno - come pre-condizione • Un tasso di disoccupazione del 18,6% nel III trimestre per la crescita complessiva del Paese - puntando su nuove sfide, che 2016 (che sale al 41,0% se consideriamo gli under 24). sono quelle del sostegno alla ricerca e della capacità di innovazione. • Un’incidenza dei giovani NEET1 (giovani che non studiano, non lavorano e non si formano) del 34,8% nel III Trimestre Attorno all’eccellenza della ricerca scientifica e delle imprese cam- 2016 (contro una media nazionale, comunque alta, del 25,1%). pane pensiamo si possa cominciare a ripensare questo sviluppo. • Un peso dell’economia sommersa e del lavoro irregolare pari Innovazione e ricerca, come driver fondamentali di sviluppo per la al 20,9% (contro una media nazionale del 12,1%). Regione e, quindi, per il Mezzogiorno. • Negli anni della crisi una perdita di quasi il 30,0% nel valore aggiunto prodotto dall’industria manifatturiera. Il Technology Forum Campania, alla sua prima edizione, nasce con questa missione: “Contribuire alla creazione e all’accelerazione Proprio partendo da questi dati, che non lasciano dubbi sul senso dello sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione campano, e rendere di urgenza, riteniamo che vada cercata una soluzione, che sia di so- la Campania il baricentro di un nuovo sviluppo per l’area del Me- stegno ai tanti casi di eccellenza, da moltiplicare, del Mezzogiorno. La diterraneo”. L’obiettivo è innestare un circolo virtuoso di crescita e Campania ha deciso di rispondere a questa sfida: in un clima di pro- sviluppo, per attrarre imprese e persone, e promuovere l’irrobusti- fonda sfiducia di una parte del Paese, la Regione si sta impegnando mento del capitale fisico, umano e sociale, più volte invocato da tutti. a restituire l’idea di un Sud che vuole giocare la partita dell’innova- zione e della ricerca, dimostrando senso di squadra e responsabilità. Il seguente Rapporto sintetizza i risultati del nostro percorso che ha voluto celebrare - in modo non ancora esaustivo - le potenziali- “Alle falde del Vesuvio un medico ha dato a Napoli il solo prima- tà della Campania in due ambiti specifici, che sono in linea con la to di cui la città possa fregiarsi …” recitava un articolo del Corriere Strategia di Specializzazione Intelligente definita a livello regionale: della Sera del 1983 per descrivere l’evento della prima fecondazione il settore delle Scienze della Vita e l’Industria 4.0. Il lavoro è svolto in vitro avvenuta in Italia, anzi, avvenuta a Napoli. Noi vogliamo attraverso un’attività di analisi, raccolta di osservazioni e interviste e andare oltre e celebrare altri primati: in Campania ci sono tante ec- si conclude con un Forum, che non vuole essere un punto di arrivo cellenze nel settore delle Scienze della Vita, impegnate in prima fila ma di partenza, puntando sulla capacità di fare rete del territorio, in lotte importanti per lo sviluppo e il progresso del sistema-Paese, sulle sinergie e lo spirito di coesione tra gli attori chiave del processo, come quella contro le malattie genetiche rare e neurodegenerative, sulla specializzazione e la massa critica di risorse e competenze. utilizzando i più alti standard internazionali. Prima di lasciarvi alla lettura del documento, un ringraziamento Ricerca d’eccellenza ma anche industria. Esiste, in Campania, un sentito ai Vertici della Regione Campania e, in particolare all’Asses- tessuto produttivo “storico” che ha resistito alla crisi, complice la sore alle Startup, Innovazione e Internazionalizzazione Valeria Fa- capacità di innovare e internazionalizzarsi, e che testimonia la forza scione, per la fiducia e lo spirito propositivo con il quale ha comin- di una tradizione manifatturiera impressa in immagini, ad esempio, ciato questo percorso insieme a The European House – Ambrosetti. al Museo di Pietrarsa, trasformato in un luogo storico di cultura per non dimenticare (tra le tante cose) che proprio da Napoli è partita Infine, un ringraziamento al gruppo di lavoro The European Hou- la prima rete ferroviaria della storia italiana. Questo tessuto pro- se – Ambrosetti composto da Federica Alberti, Cetti Lauteta, Paola duttivo rappresenta un tassello importante dell’Italia che, con tena- Pedretti, Lorenzo Marchi, Silvia Caliaro, Eleonora Magnani e tutti i cia, è e resta il secondo Paese europeo per valore aggiunto prodotto colleghi che, a vario titolo, hanno contributo al progetto. dall’industria manifatturiera. Un’Italia che vogliamo che creda in Valerio De Molli 1 Not (engaged) in education, employment or training. Managing Partner, The European House – Ambrosetti 6 7 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Una regione innovativa e competititva UNA REGIONE INNOVATIVA E COMPETITIVA La sfida che abbiamo inteso lanciare è rendere la Campania una regione innovativa e competitiva. Lo sviluppo dell’innovazione con azioni di rafforzamento del siste- ma pubblico e privato della ricerca e il sostegno della competitività, attraverso il superamento dei fattori critici dello sviluppo imprendi- toriale, sono stati da subito individuati quali leve su cui puntare per una crescita strutturale di medio-lungo periodo. Il problema da affrontare, non solo per la Campania, ma per gran parte del sistema-Paese, è il rafforzamento e il rinnovamento del tes- suto produttivo territoriale per invertire la rotta di una crescita lenta, incidendo positivamente sui tassi di occupazione. Siamo chiamati come governo regionale a rivedere i modelli e le policies di sviluppo, compiendo scelte chiare e, spesso, coraggiose. È un momento complesso che deve vederci uniti a tutti i livelli: la pubblica amministrazione, il sistema della ricerca, le università, le imprese, la cittadinanza. Il nostro modello di sviluppo si articola su obiettivi mirati e speci- fici che intendono rispondere ai bisogni espressi dal territorio: • Stimolare la nascita, la disseminazione e l’emersione di fattori critici di successo attraverso la tensione al miglioramento delle condizioni di contesto in cui “sbocciano” e operano le nostre imprese, quali: creazione di competenze, trasferimento tecno- logico e delle conoscenze, supporto alla start-up generation, so- stegno alla diffusione delle organizzazioni aggregate e reticolari. • Supportare il rafforzamento e lo sviluppo della filiera dell’inno- vazione, valorizzare le risorse, i capitali e gli asset distintivi re- gionali - settori strategici trainanti, imprese consolidate, start-up innovative, attori dell’innovazione, capitale umano - all’interno degli ambiti economici e sociali dalla cui intersezione nasce la ca- pacità competitiva anche in termini di attrazione di investimenti. • Sostenere la diffusione del modello open innovation che age- 9 © The European House – Ambrosetti
Una regione innovativa e competititva Una regione innovativa e competititva voli il dialogo, l’evoluzione e la crescita condivisa tra soggetti spettive di crescita e disponibilità di risorse finanziarie. La Campania differenti - risorse, settori, riferimenti territoriali - anche gra- è una delle regioni più rappresentative per numero delle imprese, zie ai salti di discontinuità tecnologica ipotizzabili in connes- per specializzazione in ambito ricerca e per capacità di esportazione. sione all’implementazione dell’Agenda Digitale. Il dominio tecnologico Biotecnologie e Salute è stato individuato tra • Riqualificare il contributo della Pubblica Amministrazione come le strategie regionali di specializzazione intelligente per la capacità propulsore d’innovazione, capace di orientare il patrimonio espressa dal territorio e per le prospettive di sviluppo nei prossimi d’innovazione disponibile attraverso le proprie scelte strategiche anni. Inoltre, la Giunta De Luca ha avviato un progetto ambizioso in di domanda e l’arricchimento del proprio sistema di offerta di ambito oncologico “La Campania lotta contro il cancro” che ha visto servizi. l’apertura di una consultazione pubblica volta a individuare contri- buti di dettaglio, azioni e tecnologie per concorrere alla prevenzione Intendiamo sostenere l’intera catena dell’innovazione, dalla ricerca e alla cura delle diverse forme di patologie tumorali, nonché la con- fondamentale all’immissione sul mercato di prodotti e servizi innovativi, centrazione di importanti risorse per la cura del cancro. focalizzando le risorse e concentrando le energie sulle eccellenze e sulle competenze distintive, e sulle prospettive di sviluppo dei prossimi anni. L’Industria 4.0, attraverso la digitalizzazione, l’IoT, l’intelligenza artificiale e la robotizzazione dei sistemi produttivi, sta aprendo nuo- Con la Strategia di Specializzazione Intelligente in ambito Ricer- vi scenari nella produzione di beni e servizi e nel mondo del lavoro. ca e Innovazione (RIS3 Campania) sono state individuate le priorità La Regione Campania è stata la prima in Italia a dotarsi di una legge strategiche di intervento che, da un lato, valorizzano le eccellenze nel all’avanguardia, dedicata in maniera specifica allo sviluppo industria- contesto industriale e della ricerca e, dall’altro, incidono sulle con- le in chiave 4.0. Gli obiettivi sono sostenere gli investimenti in ricerca, dizioni che alimentano tali eccellenze e ne favoriscono la diffusione, sviluppo e innovazione, adeguare le infrastrutture in termini di con- quali la qualificazione dei processi di trasferimento tecnologico, il nettività e creazione di hub collaborativi, e promuovere la filiera delle rafforzamento della cooperazione extra-regionale, la disseminazio- competenze digitali, attraverso linee di azione rivolte a stakeholder, ne dei risultati dei progetti di RS&I e l’animazione a supporto dei centri di ricerca, enti locali, università, scuole, start-up e imprese. processi di entrepreneurial discovery, oltre alla affermazione della Società dell’Informazione. Queste due aree possono rappresentare il volano della crescita dell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione campano. Attraverso la Il Technology Forum Campania si innesta in tale disegno di accele- creazione di connessioni strutturate e continuative tra ricerca, impresa razione dell’ecosistema dell’innovazione campano, con l’ambizione di e finanza, a livello nazionale e internazionale, intendiamo consolidare renderlo un hub di riferimento per il Mezzogiorno, nonché una tappa la catena dell’innovazione a cui agganciare lo sviluppo competitivo. fondamentale del percorso che porta al Technology Forum Nazionale. Perseguire quest’obiettivo di fondo significa accompagnare il ter- Gli ambiti di approfondimento del Technology Forum Campania ritorio - e il capitale umano che esprime - verso un equilibrio più sono le Scienze della Vita e l’Industria 4.0. L’individuazione delle proficuo e tratteggiare un nuovo paradigma di sviluppo basato sull’e- due aree deriva da una scelta strategica che vuole prediligere da un conomia della conoscenza, in una dimensione aperta, connessa e lato eccellenze territoriali in ambito ricerca e innovazione, in grado di internazionale. Un territorio capace di ridefinire la sua proiezione e impattare con un effetto leva sul territorio e in una prospettiva sovra- di rifocalizzare il proprio posizionamento, riaccreditando la propria regionale, dall’altro affrontare la trasformazione del modello di fun- partecipazione alla comunità globale. zionamento delle imprese e prepararsi a compiere scelte strutturali. Valeria Fascione Il settore Life Sciences rappresenta uno dei comparti a più alta spe- Assessore alle Startup, Innovazione cializzazione per il Sistema Paese, nonché quello con maggiori pro- e Internazionalizzazione della Regione Campania 10 11 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Capitolo 1 01 Introduzione 1.1 Il percorso e gli attori del progetto Technology Forum Campania Il presente Rapporto riassume e sistematizza gli indirizzi, le riflessioni e i risultati del primo ciclo di lavoro del Tech- nology Forum Campania, nato quest’anno con l’obiettivo di valorizzare e dare risposte solide e consapevoli a due fattori fondamentali per la crescita e la competitività della Regione Campania: l’innovazione e la ricerca. Il progetto si innesta in due iniziative che nascono all’interno di Ambrosetti Club e che poggiano sulle competenze maturate da The European House – Ambrosetti in ambito Innovazione e Tecnologia: il Technology Forum e il Technology Forum Life Sciences. Nato nel 1999, Ambrosetti Club riunisce i massimi respon- sabili di gruppi ed organizzazioni nazionali e multinazionali operanti in Italia (oggi circa 350) e persegue due scopi prio- ritari: contribuire concretamente al progresso civile ed eco- nomico del nostro Paese e all’eccellenza e all’ottimizzazione delle Istituzioni e delle imprese in esso radicate. Figura 1.1 | La missione della Nel 2011 il Club ha avviato la Community Innovazione Community InnoTech e Tecnologia (InnoTech) con l’obiettivo di supportare l’a- di The European zione dell’Italia in uno dei “cantieri di lavoro” cruciali per la Obiettivi del Capitolo House – Ambrosetti competitività del Paese: il sistema dell’innovazione. • Presentare l’ambito di focalizzazione e gli obiettivi del progetto. • Illustrare il percorso di lavoro La Community InnoTech è nata nel e l’approccio metodologico adottato. 2011 all’interno di Ambrosetti Club • Fornire una panoramica della con la missione di potenziare l’ecosistema struttura del rapporto. dell’innovazione nel nostro Paese: “Rafforzare il dialogo e le relazioni tra la comunità industriale, quella scientifi- co-tecnologica, finanziaria e istituziona- le e promuovere opportunità di crescita ed una cultura dell’innovazione diffusa” 13 © The European House – Ambrosetti
Capitolo 1 Capitolo 1 Insights from the La Community è un sistema aperto che raccoglie i con- Figura 1.2 | journey of an Italian Technology Forum Life Sciences tributi di molteplici attori pubblici e privati del Paese, dando Il percorso 2017 della entrepreneur: Milano, 27 settembre (tbc) scaling King from voce ad esperienze concrete, mettendo in comune soluzioni e Community Innotech its early days to ETH: Where di The European a global company the Future begins approcci e condividendo ambiti e modalità di intervento in uno House – Ambrosetti spirito positivo e costruttivo. I capisaldi della sua attività sono: Riccardo Zacconi Lino Guzzella Technology Forum Technology Forum (CEO King) (Chairman ETH) Industry 4.0 CAMPANIA 1. Discutere in maniera pragmatica di tutti gli aspetti rilevan- Milano, 25 gennaio Milano, 15 febbraio Milano, 21 febbraio Napoli, 23 marzo Milano, 19 maggio ti dell’innovazione e della ricerca come fattori di crescita. Visita al KU Leuven R&D 2. Esplorare le opportunità concrete per le imprese (Belgium) Leuven, 5 maggio derivanti dall’innovazione e dal suo trasferimento. 3. Condividere le esperienze più significative. Industry 4.0 Digital M. Tronchetti Provera Industry 4.0 Napoli, 9 febbraio technologies, (CEO, Pirelli) Pisa, 4 aprile 4. Approfondire la conoscenza delle innovazioni innovation, Milano, 15 marzo e tecnologie più attuali. automation: enterprise and 5. Comunicare le riflessioni al Paese per stimolare job 4.0 il dibattito e l’azione. Ministro Poletti Roma, 20 febbraio Il Technology Forum, la cui sesta edizione si svolgerà a Milano il 19 maggio 2017, è il momento culminante del percorso della Community InnoTech di Ambrosetti Club e II Riunione riunisce - ai massimi livelli - i diversi attori degli ecosiste- Figura 1.3 | Napoli, 9 febbraio 2017 Il percorso del Focus su Industria 4.0 mi innovativi di successo: la ricerca, l’impresa, la finanza e le istituzioni. Technology Forum Technology Forum Campania 2017 Milano, 19 maggio 2017 Il Technology Forum Life Sciences, giunto nel 2017 alla sua terza edizione, è il primo spin-off verticale del Te- Technology Forum chnology Forum, nato con l’ambizione di contribuire a pro- Life Sciences Milano, 27 settembre 2017 muovere lo sviluppo di un ecosistema dell’innovazione nel (tbc) settore delle Scienze della Vita in Italia, favorendo il dialogo tra i massimi esponenti della ricerca, delle imprese, della fi- nanza e delle istituzioni. I Riunione Technology Forum Campania Napoli, 20 dicembre 2016 Napoli, 23 marzo 2017 Focus sul settore delle Scienze della Vita Allo scopo di creare sinergie e consapevolezza sul ruolo che la Campania può giocare nel percorso di crescita dell’ecosi- stema dell’innovazione e della ricerca di tutto il Paese, il per- corso del Technology Forum Campana è integrato con quello della Community InnoTech di The European House – Am- brosetti che, quest’anno, vede l’organizzazione di una serie 1.2 Missione e obiettivi del progetto di incontri con alcuni protagonisti dell’innovazione e della ricerca a livello nazionale e internazionale (Figura 1.2). In particolare il percorso del Technology Forum Campa- Negli ultimi anni la Campania ha lavorato molto nell’ottica nia si concluderà a settembre 2017 con la partecipazione al di valorizzare l’ecosistema dell’innovazione e farne uno stru- Technology Forum Life Sciences di The European House – mento di crescita per il territorio. Da questo punto di vista è Ambrosetti (Figura 1.3). importante sottolineare che la Regione può godere della for- 14 15 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Capitolo 1 Capitolo 1 za e robustezza di alcuni settori (aerospaziale, agroalimen- • Contribuire a ridurre i gap che rendono l’Italia, tare, scienze della vita …)1 che rappresentano un punto di e in particolare il Mezzogiorno, meno competitiva partenza fondamentale per favorire la crescita del territorio. in termini di capacità di trasformazione dei risultati Nonostante ciò la Campania, e ancor di più tutto il Mezzo- della ricerca in impresa. giorno, sul fronte dell’innovazione e della ricerca risentono • Contribuire ad arrestare la perdita di capitale umano ancora di alcune criticità tra le quali: e attrarre talenti e nuove professionalità da tutto • Bassi investimenti in Ricerca e Sviluppo. il mondo, al fine di arricchire il territorio. • Limitata capacità di trasferimento tecnologico • dei risultati della ricerca all’industria. Investimenti diretti esteri bassi e scarsa attrattività 1.3 La metodologia di lavoro per i talenti. • Una progressiva e prolungata “perdita” di giovani Coerentemente con gli obiettivi di cui sopra i pilastri del e capitale umano. progetto sono 3 (Figura 1.4). Consapevole dei punti di forza e di debolezza del territo- rio - e dell’importanza della ricerca e dell’innovazione per la Figura 1.4 | competitività territoriale - la Regione ha lanciato il progetto I pilastri del progetto Technology Forum Campania, il primo spin-off territo- Technology Forum riale del Technology Forum di The European House – Am- Campania 2017 brosetti. RIUNIONI DI POSITION FORUM MISSIONE APPROFONDIMENTO PAPER FINALE Contribuire alla creazione e all’accelerazione dello svi- luppo dell’ecosistema dell’innovazione e della ricerca Le riunioni di progettazione, confronto e approfondi- campano, e rendere la Campania il baricentro di un nuo- mento vo sviluppo per l’area del Mediterraneo Il percorso prevede due momenti ristretti di progettazio- Gli obiettivi del progetto sono: ne, confronto e approfondimento per mettere a fuoco i temi • Favorire il dialogo tra industria, ricerca, finanza e poli- oggetto del Forum e del Position Paper, presentare casi di cy maker a livello regionale e nazionale. successo nazionali e internazionali ed elaborare proposte • Valorizzare alcune eccellenze della Regione e far per- concrete da portare all’attenzione dei policy maker. cepire ai policy maker e alla community internazionale Le riunioni vedono la partecipazione di: che il sistema innovativo della Regione sta crescendo e • Vertici e rappresentanti della Regione Campania. offre prospettive importanti di investimento. • Alcuni ospiti qualificati (economisti, rappresentanti • Alimentare un dibattito di alto livello ed elaborare dell’ecosistema innovativo italiano, opinion maker, proposte concrete per lo sviluppo dell’ecosistema ecc.), invitati sulla base dei temi specifici di appro- innovativo della Campania. fondimento per raccogliere autorevoli punti di vista, indicazioni e spunti. 1 Per maggiori approfondimenti si rimanda ai Capitoli 2 e 3 del • The European House–Ambrosetti. seguente Position Paper. 16 17 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Capitolo 1 Capitolo 1 In linea con la strategia regionale di specializzazione intel- Giorgio Ventre (Direttore del dipar- di Napoli Federico II). ligente, i temi al centro delle due riunioni sono Scienze della timento di Ingegneria Elettrica e Alessandro Weisz (Co-Founder Vita e Industria 4.0: delle Tecnologie dell’Informazione, e Presidente, Genomix4life). Università degli Studi “ACCELERAZIONE E SVILUPPO DELL’ECOSISTEMA CAMPANO: QUALE CONTRIBUTO DALLE SCIENZE DEL- “ACCELERAZIONE E SVILUPPO DELL’ECOSISTEMA LA VITA” (Napoli, 20 dicembre 2016), con: CAMPANO: LA SFIDA DELL’INDUSTRIA 4.0” (Napoli, 9 febbraio 2017) con: Eugenio Aringhieri (Chief Executive Martin Hinoul (Senior Advisor, Ku Officer, Dompè; Presidente Gruppo Leuven Research & Development, Lucia Altucci (Delegata del Rettore Benjamin Jolivet (Country Mana- Biotecnologie, Farmindustria; mem- KU Leuven Association). per la Ricerca, Università degli Stu- ger, Citrix Systems Italy). bro del consiglio, Alisei). Vincenzo Lipardi (Segretario Gene- di della Campania Luigi Vanvitelli). Ulrich Leiner (Scientific Adviser Andrea Ballabio (Direttore, Tigem). rale, Città della Scienza). Leopoldo Angrisani (Direttore, to the President, Fraunhofer). Mariangela Contursi (Direttore, Giuseppe Martini (Amministratore CESMA; Professore ordinario, Amedeo Lepore (Assessore alle Business Innovation Centre - Città Delegato, Biostella). Università degli Studi di Napoli Attività Produttive, Regione Cam- della Scienza). G. Francesco Nicoletti (Pro Rettore Federico II). pania). Daniela Corda (Direttore, IBP - Isti- Vicario, Universita’ degli Studi della Donato Cappetta (Responsabile Pierantonio Macola, (Presidente, tuto Biochimica delle Proteine). Campania Luigi Vanvitelli). Ricerca e Sviluppo, Eustema). Smau). Giulio Corrivetti (Vice Presidente, Alfredo Nicosia (Chief Executive Aniello Cimitile (già Rettore, Uni- Gaetano Manfredi (Presidente, EBRIS). Officer and Co-founder, Reithera e versità degli Studi del Sannio). CRUI - Conferenza dei Rettori Valerio De Molli (Managing Partner, Nouscom). Mariangela Contursi (Responsabile delle Università Italiane; Rettore, The European House – Ambrosetti). Riccardo Palmisano (Presidente BIC - Business Innovation Center, Università degli Studi di Napoli Alberto Di Crosta (Presidente e Assobiotec; Amministratore Dele- Città Della Scienza). Federico II). Amministratore Delegato, Dermo- gato Molmed). Maurizio Cremonini (Chief Marke- Giuseppe Martini (Amministratore farma Italia). Luigi Pavia (EU Funding, Interna- ting Officer, Comau). Delegato, Biostella). Maria Grazia Falciatore (Vice tionalization, Networking Office, Valerio De Molli (Managing Partner, Carlo Palmieri (Amministratore Capo di Gabinetto e Responsabile Campania Bioscience). The European House – Ambrosetti). Delegato, Pianoforte Holding; Programmazione Unitaria, Regione Giuseppe Russo (Dirigente, Regione Raffaele De Nigris (Amministratore Consigliere Nazionale con delega al Campania). Campania). Delegato, Gruppo De Nigris). Mezzogiorno, Sistema Moda Italia). Valeria Fascione (Assessore alle Tommaso Russo (Docente di bio- Massimo Debenedetti (Vice Alessandro Pane (Head of R&D Startup, Innovazione e Internazio- logia molecolare, Università degli President Research & Innovation, Italy, Ericsson Telecomunicazioni). nalizzazione, Regione Campania). Studi di Napoli Federico II). Fincantieri). Oscar Pasquali (Capo Segreteria Pietro Ferraro (Direttore, ISASI - Marco Salvatore (Direttore Scienti- Valeria Fascione (Assessore alle Tecnica, MIUR - Ministero dell’I- Istituto Scienze Applicate e Sistemi fico, IRCSS SDN). startup, innovazione e internaziona- struzione, Università e Ricerca). Intelligenti, CNR). Giancarlo Tammaro (Responsabile lizzazione, Regione Campania). Nadia Petrosino (Chief Executive Ciro Fiorillo (Deputy Region Sud Coordinamento Marketing, Banco Ciro Fiorillo (Deputy Region Sud Officer, Condor). - Responsabile Territorial Develop- di Napoli). - Responsabile Territorial Develop- Cesare Pianese (Professore ordi- ment Sud Unicredit). Mario Vento (Docente del dipar- ment Sud, Unicredit). nario del dipartimento di Ingegneria Federico Fucetola (Market Access timento di Ingegneria Elettrica e Fausto Galmarini (Responsabi- Industriale, Università degli Studi di & Government Affairs Director, delle Tecnologie dell’Informazione, le Rapporti Istituzionali, Banca Salerno). ABBVIE). Università degli Studi di Salerno). Sistema). Enrico Pisino (Presidente, Cluster 18 19 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Capitolo 1 Capitolo 1 Nazionale Trasporti; Responsabile Federica Tortora (Area Innovazione, Napoli davanti ad un’audience selezionata di portatori di in- Innovazione Veicolo, FCA - Fiat Intesa Sanpaolo). teresse nazionali e internazionali. Chrysler Automobiles). Riccardo Varaldo (Presidente del Il Forum, di alto profilo e di respiro internazionale, sarà Agostino Santoni (Amministratore Consiglio di Gestione, Fondazione un evento rivolto ai principali attori dell’ecosistema dell’in- Delegato, Cisco Systems Italy; R&I). novazione: industria (grandi imprese, PMI e startup innova- Presidente, Assinform). Giorgio Ventre (Direttore del tive), ricerca, finanza e policy maker. Roberto Siagri (Chairman & Chief dipartimento di Ingegneria Elettrica Per raggiungere gli obiettivi sopra illustrati, la metodolo- Executive Officer, Eurotech). e delle Tecnologie dell’Informazio- gia di lavoro (Figura 1.5) ha previsto (oltre alle due riunioni di Franco Stivali (Direttore Innovazio- ne, Università degli Studi di Napoli approfondimento di cui sopra): ne, Ferrovie dello Stato Italiane). Federico II). • Interviste a esperti, opinion leader e imprese del territorio per approfondire temi specifici legati allo Il Position Paper sviluppo dei contenuti. • Analisi di benchmarking, per individuare e studia- Il seguente documento riassume gli indirizzi e le riflessio- re best practice di interesse per la Regione. La selezio- ni emerse nel corso delle attività di analisi e delle interviste, ne è guidata dalla volontà di individuare esperienze susseguitesi tra i mesi di dicembre 2016 e marzo 2017. Il replicabili e metterne in luce gli elementi che possono Gruppo di Lavoro si è avvalso inoltre dei contributi di im- rappresentare delle “invarianti”, ai fini della messa a Figura 1.5 | prenditori, esperti e opinion leader regionali e nazionali che La metodologia di sistema di un framework interpretativo ed operativo hanno partecipato a vario titolo al percorso. lavoro del Technology per il territorio. L’analisi non ha, per sua natura, Il Position Paper ha il principale obiettivo di fornire alla Forum Campania 2017 ambizione di completezza, ma vuole rappresentare uno business community, ai policy maker e ad altri stakeholder rilevanti un quadro di riferimento sull’ecosistema imprendi- FOCUS SCIENZE DELLA VITA toriale e innovativo della Campania, contribuendo a metter- ne in luce i punti di forza e le priorità d’azione, soprattutto FOCUS INDUSTRIA 4.0 con riferimento specifico alla valorizzazione del contributo RIUNIONI DI Per creare occasioni di dialogo con personalità di spicco dell’ecosistema del settore delle Scienze della Vita e alla sfida di Industria APPROFONDIMENTO innovativo nazionale e internazionale ed elaborare riflessioni concrete da portare all’attenzione dei policy maker regionali e nazionali e della business community 4.0. Esso contiene casi di successo regionali, best practice in- ternazionali, una sintesi dei contributi emersi nel corso delle INTERVISTE Per ascoltare la voce e l’opinione di esperti, imprese e rappresentanti riunioni e alcune proposte concrete a sostegno dell’innova- dell’ecosistema regionale sia sui punti di forza sia sui punti debolezza dell’ecosistema innovativo campano zione e della ricerca. IN PARALLELO Il Position Paper è realizzato dal gruppo di lavoro The Eu- ANALISI DI Per individuare best practice nazionali e internazionali dalle quali la Campania ropean House – Ambrosetti con l’ausilio dei referenti regio- BENCHMARKING possa trarre ispirazione per rafforzare il proprio ecosistema dell’innovazione e della ricerca nali del progetto e degli ospiti qualificati che hanno parteci- pato alla riunioni. CASI DI SUCCESSO Per valorizzare le eccellenze regionali e diffondere il messaggio che l’ecosistema REGIONALI campano sta crescendo e offre prospettive importanti di sviluppo Il Technology Forum Campania POSITION PAPER I risultati di queste attività sono condensati in un Position Paper e presentati in Il percorso della Community InnoTech in Campania cul- E FORUM FINALE occasione del Forum finale (Napoli, 23 marzo 2017) mina nell’organizzazione di un Forum finale che, coerente- mente con le caratteristiche del Technology Forum di The European House – Ambrosetti, si svolgerà annualmente a 20 21 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Capitolo 1 Capitolo 1 strumento di lavoro e riflessione per ottimizzare 3. Le proposte del Technology Forum le azioni in relazione ai temi in oggetto. Campania • Valorizzazione di alcuni casi di successo re- gionali, al fine di dimostrare che l’ecosistema dell’in- Il capitolo, con specifico riferimento al contesto regionale, novazione campano sta crescendo e offre prospettive qualifica le caratteristiche di un moderno ed efficace approc- importanti di sviluppo e investimento. cio alla gestione delle tematiche della ricerca e dell’innova- zione. La struttura di questo rapporto 1.4 Nel contempo, sono individuate alcune leve su cui agire (indirizzi) per migliorare le condizioni per la competitività di sistema e propone, per ogni “indirizzo”, delle raccomanda- zioni sia orizzontali sia verticali, che dovrebbero essere vara- Il presente Position Paper è organizzato in tre macro bloc- te in modo coordinato, per una concreta azione di sviluppo e chi di seguito sinteticamente illustrati. miglioramento dell’ecosistema dell’innovazione. 1. Lo scenario di riferimento -=o0o=- Il capitolo fornisce un quadro di sintesi della situazione Si ringraziano tutti gli esperti e gli stakeholder che hanno socio-economica della Campania con approfondimenti spe- partecipato al percorso e che hanno offerto spunti, contatti cifici su alcuni elementi di forza e di debolezza dell’ecosiste- e contributi. Si ringrazia inoltre la Regione Campania per il ma dell’innovazione e della ricerca campani. supporto fattivo alla realizzazione dell’iniziativa. L’economia regionale, di cui si offre una spaccato sintetico e non esaustivo, è analizzata alla luce dei dati statistici più Il progetto è curato operativamente dal Gruppo di Lavoro aggiornati ed è considerata nel quadro complessivo del siste- The European House – Ambrosetti, composto da Federica ma-Paese e, in particolare, del Mezzogiorno. Alberti, Cetti Lauteta, Paola Pedretti, Lorenzo Mar- chi, Silvia Caliaro, Eleonora Magnani e tutti i colleghi 2. Scienze della Vita e Industria 4.0: una stra- che, a vario titolo, hanno contributo al progetto. Il Gruppo di da per la crescita Lavoro è supervisionato da Valerio De Molli, Managing Par- tner The European House – Ambrosetti. Il capitolo ha come obiettivo quello di mettere a fuoco le caratteristiche dell’ecosistema innovativo campano, tenuto conto dei due temi specifici di approfondimento scelti nel percorso di quest’anno: il settore delle Scienze della Vita e Industria 4.0. Esso contiene inoltre casi di successo regionali e alcuni casi benchmark individuati sulla base della capacità di con- tribuire efficacemente alla crescita dell’ecosistema innovati- vo, attraverso l’esempio di azioni di sistema messe in campo da imprese e policy maker. I contenuti del presente documento sono riferibili esclusivamente al lavoro di analisi e di approfondimento del gruppo di lavoro The European House – Ambrosetti e l’opinione espressa può non coincidere con i punti di vista di altre persone coinvolte nel progetto. 22 23 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Capitolo 2 02 Lo scenario 2.1 L’economia del sistema-Campania tra crisi e ripresa di riferimento 2.1.1 La Campania nel contesto italiano A 10 anni dalla crisi economica del 2008 l’Italia, anche se più lentamente rispetto ad altri Paesi del mondo, ha iniziato un debole cammino di ripresa, mostrando tendenze sia pro- gressive sia, per certi aspetti, regressive. Nel 2017 si attende una crescita dello 0,9%1, al di sotto della media degli altri Pa- esi dell’area Euro (+1,5%), che si stanno mostrando più dina- mici nel cavalcare i cambiamenti che interessano il sistema economico e sociale mondiale. In questo quadro il Mezzo- giorno d’Italia, più debole dal punto di vista strutturale, ha risentito in misura maggiore degli effetti della crisi econo- mica, allargando la distanza dalle altre macro-aree italiane e intensificando, a tutti i livelli, il dibattito sul futuro possibile di questo territorio. È innegabile che la Campania sia stata colpita in misura molto grave dagli effetti della congiuntura economica. Come rilevano le analisi più recenti (Figura 2.1) nel 2013 è proseguita Obiettivi del Capitolo la fase recessiva determinata dalla crisi, che ha portato ad una nuova contrazione del PIL regionale pari a -2,7%2, in li- • Presentare un quadro di sintesi del sistema Figura 2.1 | Tassi di crescita del PIL, Tassi di crescita variazioni percentuali su valori concatenati anno di riferimento 2010 socio-economico della Regione Campania. • Mettere in luce gli elementi di forza e di del PIL, variazioni percentuali su valori 2000 - 2007* 2007 - 2015* 2013 2014 2015 debolezza del sistema-Campania. concatenati anno Nord-Ovest 8,6 -5,7 -1,6 0,3 0,8 • Evidenziare gli elementi distintivi di riferimento 2010, Nord-Est 9,2 -5,9 -0,6 0,7 0,7 dell’ecosistema innovativo campano, 2000-2015. Fonte: Centro 11,9 -9,0 -2,1 0,2 0,3 con particolare focus su sforzi presenti elaborazione The Mezzogiorno 4,5 -11,9 -2,7 -0,8 1,1 2016** e prospettive future. European House – Ambrosetti, su dati Italia 8,5 -7,9 -1,7 0,1 0,7 0,8 Banca d’Italia 2017 Campania 5,4 -14,9 -2,7 0,1 -0,1 (*) Tassi di crescita cumulati (**) Stime preliminari 1 Fonte: Istat e Banca d’Italia 2017. 2 Valori concatenati, anno di riferimento 2010. 25 © The European House – Ambrosetti
Capitolo 2 Capitolo 2 nea con la riduzione registrata nel Mezzogiorno e con effetti dotto interno lordo (PIL) che di occupazione. Negli anni del- amplificati rispetto al dato medio nazionale (-1,7%). la crisi la contrazione del numero di occupati è stata Il 2014 ha visto, per la prima volta dopo il 2008, alcuni molto più significativa nel Mezzogiorno (-6,4%), rispetto al primi segnali incoraggianti, con la Regione che è cresciuta ad resto d’Italia, mentre il tasso di disoccupazione si mantiene una velocità pari a quella nazionale. Già da questi dati è pos- ai livelli più alti in Europa. sibile trarre un primo elemento di riflessione: la crescita del La Campania ha risentito meno degli effetti della crisi ri- Sud ha superato quella del Nord, ma non in una misura suf- spetto alle altre Regioni del Mezzogiorno. Il numero di occu- ficiente a determinare una sostanziale riduzione dell’at- pati in sette anni è diminuito del 6,0%, una contrazione co- tuale divario, che è ai livelli più alti d’Europa. munque troppo alta e sintomatica della situazione di impoverimento cui è sottoposta attualmente la Regione Con particolare riferimento alla fotografia campana, l’a- (Figura 2.2). nalisi della situazione socio-economica3 restituisce un con- testo fatto di luci e ombre. Tra le luci si segnala la presenza Occupati 2008 Occupati 2015 Var. di uno “zoccolo duro” di imprese che sta cercando di reagi- (in migliaia) (in migliaia) ‘15 - ’08 re, puntando principalmente su internazionalizzazione del business e innovazione. Si tratta di un elemento importante 9.585 9.431 -1,6% che denota ancora una volta l’importanza degli imprendito- ri nel determinare percorsi di crescita virtuosi dei territori. Queste imprese hanno potuto beneficiare, in altri momenti storici legati allo sviluppo del Mezzogiorno, di misure di poli- 3.931 3.921 -0,2% tica industriale più incisive4. Oggi tra le realtà più dinamiche del Mezzogiorno, è possibile identificarne alcune che invece Var. ‘15 - ’08 hanno beneficiato, e beneficiano, della vicinanza ad impor- 5.245 4.908 -6,4% CAMPANIA -6,0% tanti distretti tecnologici, in cui investimenti in settori tecno- logicamente avanzati e strategie efficaci di cooperazione fra diversi attori pubblici e privati sono in grado di costruire e Figura 2.2 | Il tasso di disoccupazione, nel III trimestre 2016, si attesta alimentare condizioni di elevata competitività e di successo Andamento al 19,4% - contro una media nazionale del 10,7% - in leggero sui mercati nazionali e globali. Tra questi si annoverano sen- dell’occupazione per aumento rispetto allo stesso periodo del 2015 ma in discesa za dubbio il comparto aerospaziale e quello agroalimentare. macro-area, totale attività economiche, rispetto al record storico toccato nel 2013, quando il tasso valori in migliaia, di disoccupazione ha raggiunto il record negativo del 21,7% Andando più a fondo nell’analisi risulta evidente come il 2008-2015. Fonte: (Figura 2.3). divario fra il Mezzogiorno e il resto d’Italia sia cresciuto si- elaborazione The gnificativamente negli ultimi anni, tanto in termini di pro- European House – Ambrosetti, su dati 3 L’analisi effettuata in questo Capitolo non ha carattere di completez- Istat 2017 za. L’obiettivo è offrire una panoramica quanto più possibile rappresentati- va delle principali variabili socio-economiche, per dimostrare con elementi fattuali la necessità - e l’opportunità - di utilizzare i driver dell’innovazione e della ricerca per stimolare la crescita. 4 Si segnala, solo a titolo di esempio, il ciclo di investimenti produttivi avviati con la creazione della Cassa del Mezzogiorno alla fine degli anni ‘50, che ha segnato un momento storico importante per lo sviluppo delle impre- se del Sud. 26 27 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Capitolo 2 Capitolo 2 In questo quadro il dato che preoccupa di più è e resta quello relativo all’occupazione giovanile, che impone ai 21,9 21,7 policy maker e alla comunità di definire delle azioni chiare 19,4 18,0 15,9 per il rilancio strutturale di questa area, vittima di un pro- 12,9 gressivo processo di “perdita” di capitale umano. Proprio su 12,0 11,1 10,5 9,9 9,1 questo dato è opportuno riflettere con maggiore accuratezza 8,8 8,5 8,3 7,6 7,2 6,7 6,5 6,1 5,9 quando si parla di politiche di sviluppo per il Mezzogiorno. 4,2 2,5 Figura 2.5 | Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni in Incidenza dei giovani Italia, a dicembre, si attesta al 40,1%, in aumento di 0,2 punti Sicilia Calabria Campania Puglia Sardegna Molise Basilicata Abruzzo Lazio Marche Umbria Toscana Piemonte Liguria Valle d'Aosta Friuli-Venezia Giulia Lombardia Veneto Emilia Romagna P. A. Trento Trentino Alto Adige P.A. Bolzano NEET, numero indice percentuali sul mese precedente, al livello più alto da giugno 2004=100, 2004-2015 (a sinistra); incidenza 2015. I dati regionali sulla disoccupazione giovanile5 confer- dei giovani NEET, mano la situazione di disagio di questa parte importante del 2,1 1,5 1,7 0,7 -0,7 -1,4 -0,2 -0,3 0,9 1,3 0,1 0,3 -0,8 0,5 -0,6 -0,7 0,0 -0,4 -0,7 1,1 0,3 -0,3 valori percentuali, Paese, i giovani, con un tasso che sale al 52,7%6 per la Cam- Differenziale, T3.2016/T3.2015 2015 (a destra). Fonte: pania e tocca il 65,1% (record negativo al Sud) in Calabria. elaborazione The In questo quadro non va ignorata la situazione dei giovani Il divario Nord-Sud è confermato anche dall’andamento Figura 2.3 | European House – Tasso di NEET7, in crescita negli anni della crisi, che raggiungono in del livello di PIL pro-capite: le regioni meridionali si posizio- Ambrosetti, su dati disoccupazione, Istat 2017 Campania una percentuale del 39,4% sul totale giovani 15-34 nano al di sotto del PIL pro-capite nazionale, con un gap del Regioni italiane, valori anni (Figura 2.5). Mezzogiorno pari a -34,3% rispetto al dato medio italiano, percentuali, T3.2016. ed una oscillazione compresa tra -10,7% (Abruzzo) e -36,9 Fonte: elaborazione Incidenza dei giovani Neet*, Incidenza dei giovani Neet*, 15-34 anni, numero indice 2004=100, 2004-2015 15-34 anni, 2015 (Sicilia). La Campania con un gap di -36,4% si conferma tra The European House 2015 Delta '15-'14 le Regioni italiane con “maglia nera”, al quartultimo posto. Si – Ambrosetti, su dati Italia 26,9 -0,48 tratta di un dato sintomatico della lentezza con la quale il Istat 2017 150 Nord 17,7 -0,34 Mezzogiorno sta affrontando l’uscita dalla crisi economica, Figura 2.4 | 140 Centro 21,3 -0,03 che sembra comunque si stia realizzando. La variazione nei Prodotto interno lordo Mezzogiorno 35,4 -0,02 pro-capite, Regioni 130 valori di PIL pro-capite rispetto al 2014, infatti, è positiva per Molise 27,7 -0,13 italiane, 2015. Fonte: 120 tutte le Regioni della penisola (Figura 2.4). elaborazione The Abruzzo 28,5 0,09 110 Basilicata 32,6 -0,03 European House– Sardegna 33,9 -0,07 Ambrosetti, su dati 100 Puglia 35,9 -0,02 41.141 Istat 2017 37.813 90 35.885 CAMPANIA 39,4 -0,02 34.597 34.301 33.559 30.967 30.843 30.438 2011 2015 29.446 2013 2012 2014 2010 29.147 28.870 2005 2007 2006 2009 2004 2008 Sicilia 42,1 -0,02 27.045 25.971 24.160 23.735 Calabria 43,1 0,05 19.473 19.306 18.891 17.787 17.187 17.166 17.068 16.469 Italia Mezzogiorno Campania (*) Giovani non occupati e non in istruzione e formazione Un altro fattore critico è la produttività del lavoro, che si posiziona su livelli ancora non soddisfacenti: da prima dell’i- nizio della crisi, la produttività per occupato in Campa- P.A. Bolzano Lombardia P.A. Trento Lazio Veneto Liguria Toscana Piemonte Italia Marche Abruzzo Umbria Basilicata Sardegna Molise Mezzogiorno Campania Puglia Sicilia Calabria Trentino Alto Adige Emilia Romagna Friuli-Venezia Giulia Valle d'Aosta 5 Ultimi dati disponibili al 2015. Fonte: Istat, 2017. 6 Il dato sale al 58,5% se si considerano solo le donne. 1,7 1,0 1,3 0,1 0,2 1,7 0,2 1,4 1,6 1,6 0,9 1,8 1,5 1,1 3,8 2,9 3,9 0,0 1,9 2,0 0,8 2,1 2,9 2,3 Fonte: Istat, 2017. Variazione percentuale 2015/2014 7 Giovani tra i 15 e 34 non occupati e non istruzione e formazione. 28 29 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Capitolo 2 Capitolo 2 nia si è mantenuta stabilmente sotto i valori del Mezzogior- Le evidenze socio-economiche cui si è fatto cenno sono no, già deficitaria rispetto alla media italiana. In ogni caso, il la conseguenza più significativa del processo di de-indu- valore aggiunto per occupato è aumentato del 14,1% nell’ulti- strializzazione delle Regioni del Sud, macro-area in cui mo decennio (da 43.321 Euro a 49.480 Euro circa tra 2005 e il valore aggiunto dell’industria manifatturiera nel 2014 ha 2015), a fronte di una variazione di +10,2% nel Mezzogiorno toccato i valori più bassi degli ultimi 10 anni, attestandosi e di +9,9% in Italia (Figura 2.6). a 26,6 miliardi di Euro (-27,4% rispetto al 2008). In questo contesto, il settore manifatturiero della Campania10 è stato più resiliente alla crisi economica e, negli ultimi anni, ha re- cuperato il valore della propria incidenza sul totale dell’eco- 65.000 nomia del Mezzogiorno (31,8%), superando il livello registra- 60.000 to nel pre-crisi (29,3%) (Figura 2.7). 38,3 55.000 36,7 31,0 30,4 30,1 28,3 50.000 26,9 26,6 45.000 11,2 11,1 9,4 8,8 8,7 8,5 8,3 40.000 8,2 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Italia Nord Centro Mezzogiorno Campania 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 14,9 29,3 14,6 30,3 14,4 30,3 13,3 28,9 13,0 28,8 12,7 28,9 12,1 30,7 11,8 31,8 Intervenire sul fattore produttività rappresenta, per la Figura 2.6 | Campania, un forte elemento di impulso all’economia. Come Valore aggiunto Incidenza % manifattura Incidenza % manifattura Mezzogiorno Campania n. Mezzogiorno n. Campania segnalato anche dalle raccomandazioni dell’OCSE “la lenta per occupato, sul totale Italia sul totale Mezzogiorno Italia, macro-aree crescita della produttività e la crescente disuguaglianza pon- e Campania, valori Figura 2.7 | 2.1.2 Alcuni punti di forza gono ulteriori sfide. È urgente un’azione politica globale per in Euro, 2004-2015. Valore aggiunto uscire da questo percorso di crescita deludente e spingere l’e- Fonte: elaborazione dell’industria La Campania si configura come un sistema economico e conomia a livelli che salvaguardino gli standard di vita per The European House manifatturiera, – Ambrosetti, su dati produttivo che presenta specificità complementari agli altri tutti”8. La produttività è la variabile che determina il livello dei Mezzogiorno e Istat 2017 Campania, valori territori meridionali, con cui può interagire in chiave si- salari e del reddito pro-capite ma negli ultimi vent’anni nelle in miliardi di Euro. nergica, facendo leva sui punti di forza che caratterizzano aziende italiane è aumentata solo del 5,0% contro una media Fonte: elaborazione il suo tessuto sociale ed economico (a partire dall’incidenza del 40,0% degli USA9. Le ragioni sono molteplici e contempla- The European House del settore manifatturiero) e - allo stesso tempo - cercando no, ad esempio, le piccole dimensioni delle imprese italiane e – Ambrosetti, su dati di risolvere alcune delle criticità che la crisi ha contribuito il livello medio di istruzione, che in Italia è significativamente Istat 2017 ad accentuare, anche se in misura minore rispetto ad altre più basso rispetto ad altre aree europee. Tutti elementi su cui Regioni del Sud. occorre agire con decisione, soprattutto nel Mezzogiorno - in Per favorire una comprensione più accurata delle caratte- cui cause ed effetti sono amplificati - supportando l’innovazio- ristiche principali dell’economia regionale, di seguito è offer- ne e la crescita di capitale umano qualificato. 8 Angel Gurría, Segretario Generale OCSE, 2016. 10 Al settore manifatturiero è dedicato un focus nel Capitolo 3 del se- 9 Fonte: Eurostat, 2016. guente Position Paper. 30 31 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
Capitolo 2 Capitolo 2 Figura 2.9 | ta una visione d’insieme su alcuni punti di forza che hanno Quota di esportazione 2,1% Autoveicoli e mezzi di trasporto 2,4% consentito alla Regione di essere più resiliente negli ultimi dei settori della 10 anni. Tralasciando un’analisi più puntuale dell’andamen- manifattura a media Industria farmaceutica 4,9% to del settore manifatturiero - cui si fa cenno nel Capitolo 3 e alta tecnologia sul Macchine e attrezzature 16,7% dedicato alle potenzialità dell’Industria 4.0 - tra gli elementi totale manifattura, Campania, valori Prodotti elettrici positivi che caratterizzano la Regione si citano: 5,4% percentuali, 2015. 1. La performance esportativa. Fonte: elaborazione Computer ed elettronica 2. Il turismo. 8,0% The European House Chimica e prodotti chimici 3. La formazione del capitale umano e l’attenzione – Ambrosetti, su dati a innovazione e ricerca. Istat 2017 4. Il fermento imprenditoriale. Nel complesso, insieme alla Basilicata e alla Puglia, la Cam- pania si conferma tra le regioni meridionali con la maggior La performance esportativa crescita dell’export dall’inizio della crisi (2007-2015). L’export campano rappresenta il 2,4% del totale nazionale e il La Campania è la prima Regione del Mezzogiorno per 22,9% di quello meridionale. volumi di esportazione e, nel 2015, ha toccato il massimo Segnali incoraggianti provengono dai recenti aggiorna- storico degli ultimi 15 anni (9,7 miliardi di Euro) (Figura 2.8). menti al III trimestre 2016, durante il quale la Campania ha manifestato un aumento cumulato dell’1,4% rispetto allo stes- so periodo dell’anno precedente, anche se l’export del Mez- 9.718 9.673 9.477 8.550 8.139 8.095 zogiorno è trainato maggiormente dalla crescita di Basilicata 7.448 6.934 (+76,5%) - grazie al rilancio del sito FCA di Melfi - il Molise 4.723 4.651 2,4% del (+45,3%) e la Calabria (+13,3%). Su quest’ultima, in partico- 2.942 totale Italia, 2015 lare, incide la crescita dell’export del settore agroalimentare, 1.149 spinta dalla qualità del Made in Italy che ha consentito al set- 491 374 360 325 tore di raggiungere il record storico italiano di 38 miliardi di 2014 Campania Sicilia Puglia Abruzzo Sardegna Basilicata Molise Calabria Euro di esportazioni nel 2016 (+3,0% rispetto al 2015)11. 2015 2,5 -11,6 -0,5 7,4 1,5 156 36,4 15,1 L’agroindustria rappresenta, insieme all’automotive e all’ae- Variazione percentuale 2014/2015 rospazio, uno degli assi portanti dell’economia della Campa- nia, per il contributo positivo al valore aggiunto e all’export. In particolare è proseguita la crescita delle esportazioni Figura 2.8 | Valore delle In quanto tali, questi settori meritano di essere supportati manifatturiere nei settori a media e alta tecnologia come i esportazioni, Regioni attraverso idonee politiche dell’innovazione che consenta- mezzi di trasporto, l’industria farmaceutica e la produzione del Mezzogiorno, no alle imprese di beneficiare delle opportunità legate allo di macchinari che, da soli, contribuiscono a quasi il 40,0% milioni di Euro, sviluppo di nuovi paradigmi, come quello di Industria 4.0. del totale delle esportazioni regionali manifatturiere. 2014-2015. Fonte: Come si avrà modo di approfondire nel Capitolo 4 questo è (Figura 2.9) elaborazione The possibile con scelte di campo chiare e mirate, che puntino European House – Ambrosetti, su dati su specializzazione e “massa critica” di risorse e competenze. Oltre alla buona performance dei settori a media e alta tec- Istat 2017 nologia, si segna il buon andamento del settore agroalimen- tare che, nel 2015, pesa per circa il 26,0% delle esportazioni complessive campane (+9,4% rispetto al 2014). 11 Fonte: stime Coldiretti, 2017. 32 33 © The European House – Ambrosetti © The European House – Ambrosetti
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