La prevenzione delle cadute nel paziente assistito: un approccio multifattoriale. Proposta di piano assistenziale standard - Emanuela Collu ...

Pagina creata da Melissa Capasso
 
CONTINUA A LEGGERE
La prevenzione delle cadute nel paziente assistito: un approccio multifattoriale. Proposta di piano assistenziale standard - Emanuela Collu ...
La prevenzione delle cadute nel paziente assistito:
          un approccio multifattoriale.
     Proposta di piano assistenziale standard

                   Emanuela Collu
La prevenzione delle cadute nel paziente assistito: un approccio multifattoriale. Proposta di piano assistenziale standard - Emanuela Collu ...
La sottoscritta Emanuela Collu

ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg.
Applicativo dell’Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

                                       dichiara

     che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di
finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in
campo sanitario
Sintetizzare le                     - Assessment
 OBIETTIVO                                      migliori evidenze
                                                   disponibili
                                                                                     - Interventi
                                                                                     assistenziali

Le fonti di ricerca bibliografica sono tratte dalla consultazione delle banche dati di letteratura medico-
scientifica quali: Pubmed/Medline, EBSCO, Cochrane Library, Up-to-Date, portale del Ministero della
Salute e dell'OMS.
Le parole chiave utilizzate nella ricerca sono state: Falls in adult and elderly, Circumstances, Risk factors ,
Physical and social consequences of falls , fear of falls, anxiety, cognitive impairment, fall-risk assessment
tool, hospital falls, community-dwelling, nursing responsibilities, Systematic Review and Meta-Analysis,
Guideline, prevention; multifactorial interventions.

                         PARTE                                 PARTE
                         PRIMA                               SECONDA

                        - Peculiarità delle cadute              - Assessment e strumenti di
                        - Conseguenze delle cadute              screening
                        - Analisi dei fattori di rischio        - Interventi assistenziali
L’ ASSESSMENT
rappresenta il primo importante step, per prevenire le cadute ed i traumi secondari
correlati ed ha un impatto significativo sul successo o l'insuccesso dei programmi di
prevenzione delle cadute.
               STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CADUTA
Scale di valutazione: strumenti di screening infermieristici volti all’inquadramento del rischio e
richiamano l'attenzione sulle variabili che concorrono a favorire o determinare l'evento caduta.

Fattori di rischio                Stratify          Conley         Morse           Re Tos
Storia di cadute                  X                 X              X               X
Stato di agitazione               X                 X              -               X
Riduzione della vista             X                 -              -               X
Incontinenza                      X                 X              -               -
Compromissione della mobilità     X                 X              X               X
Vertigini e capogiri              -                 X              -               X
Problemi cognitivi                -                 X              X               X
Patologie a rischio associate     -                 -              X               X
Terapia endovenosa                -                 -              X               X
Terapia orale                     -                 -              -               X

Test funzionali usati prevalentemente dai fisiatri/fisioterapisti, sono considerati test
osservazionali/performance e focalizzano l'analisi del rischio caduta esaminando la mobilità,
l'andatura e l'equilibrio; la Tinetti Gait Balance Scale, la Berg Balance Scale (BBS), il Turn 180,
l'indice dinamico dell'andatura, il test cronometrato “UP AND GO”
LA VALUTAZIONE CLINICA DEL PAZIENTE A RISCHIO DI CADUTA
è una valutazione multifattoriale e multidisciplinare che consente di
identificare precocemente e quindi trattare, migliorare o gestire, quadri
morbosi o altre condizioni cliniche che potrebbero incidere sul rischio di
cadute

              ASSESSMENT                     TIMING DELL’ASSESSMENT

• Età anagrafica del paziente              • Al momento della presa in carico
• Storia di precedenti cadute              • Dopo un cambiamento significativo delle
• Alterazione della mobilità                 condizioni cliniche
• Ipotensione posturale                    • A seguito di un episodio di caduta
• Condizioni dei piedi e delle calzature   • In caso di variazione della terapia
                                             farmacologica comprendente farmaci che
• Osteoporosi
                                             pongono il paziente ad un aumentato rischio
• Deficit sensoriali                         di caduta
• Alterazione della capacità funzionale    • Prima della dimissione/variazione del setting
  percepita e la paura di cadere             di cura
• Deterioramento cognitivo                 • Ad intervalli regolari nei ricoveri prolungati, in
• Incontinenza urinaria                      ogni tipo di struttura di ricovero.
• Polifarmacoterapia
• L'isolamento sociale
• Pericoli ambientali
INTERVENTI ASSISTENZIALI/EDUCATIVI
Educare/addestrare la persona al
  mantenimento/recupero della capacità motoria,
  coinvolgendo e collaborando con professionisti
  esperti
 Pazienti fisicamente attivi (esercizi per mantenere l’efficienza fisica e
  consolidare le attività spontanee)
 Pazienti con limitazioni alla mobilità (esercizi di mobilizzazione progressiva per
  migliorare la mobilità e la tolleranza allo sforzo)

Addestrare la persona a rischio di ipotensione posturale a
strategie preventive durante il movimento

Consigliare/ addestrare la persona/caregiver alla cura dei piedi e
alla scelta di calzature che garantiscano il benessere del piede e
stabilità posturale; concordare col medico la necessità di una
valutazione podologica in caso di quadri morbosi importanti a
carico del piede
INTERVENTI ASSISTENZIALI/EDUCATIVI
Educare il paziente/caregiver ad una dieta equilibrata e
  ricca di calcio e a stili di vita sani per contenere la
  riduzione della massa ossea; concordare col medico una
  terapia sostitutiva negli stati carenziali avanzati per
  prevenire la progressione e i danni da osteoporosi

Identificare, in collaborazione col medico, gli ausili correttivi idonei
al deficit visivo e/o uditivo ed educare la persona/caregiver al
corretto utilizzo.

Aiutare la persona a capire la propria capacità funzionale e ridurre
la paura di cadere

In presenza di pazienti con deterioramento cognitivo e disturbi
  comportamentali,    prevedere    interventi  specifici   che
  comprendano
INTERVENTI
   ASSISTENZIALI/EDUCATIVI
Addestrare/istruire il paziente alle strategie per gestire
 l'incontinenza urinaria

Collaborare con il medico nel rivalutare periodicamente
la terapia farmacologica

Favorire i rapporti sociali e i legami familiari

Prevenire, presidiare      ed    eliminare    possibili   rischi
  ambientali
CONCLUSIONI
Il fenomeno delle cadute rimane un problema aperto e non
   completamente eliminabile perché, sia il carattere multifattoriale
   delle cause, che i fattori predisponenti, rendono particolarmente
   difficile l’identificazione dell’eziologia delle cadute e quindi la
   selezione di interventi di prevenzione mirati.

Rispetto ad altri metodi tesi a correggere singoli fattori di
 rischio, è ampiamente dimostrato che l’approccio
 multifattoriale e multiprofessionale rappresenti la strategia
 vincente per ridurre significativamente il rischio di caduta.

In quest’ottica l’agire professionale acquisisce gli strumenti
  necessari per migliorare la qualità di vita del paziente e
  garantire maggior sicurezza nei processi assistenziali uscendo
  dalla logica dei contenziosi e degli indennizzi
GESTIONE DEL RISCHIO DI CADUTA NELLA PERSONA ASSISTITA
Assessment:                                                                          Nessuno strumento di valutazione del rischio al momento disponibile è in
 ▪ Deficit visivi e/o uditivi                                                        grado di soddisfare criteri di sensibilità, specificità e predittività del rischio
▪ Alterazioni della deambulazione e dell'equilibrio;                                 di cadute. Pertanto nessuno strumento può essere raccomandato, ma solo
▪ Alterazioni del tono e della forza muscolare, della coordinazione                  consigliato purchè pertinente al contesto di cura.
▪ Ipotensione posturale, astenia, vertigini
▪ Deformità dei piedi / calzature inadeguate                                          Timing dell'assessment
▪ Storia di osteoporosi                                                              ▪ al momento della presa in carico
▪ Incontinenza urinaria;                                                             ▪ dopo un cambiamento significativo delle condizioni cliniche
▪ Presenza di deficit cognitivi                                                      ▪ a seguito di un episodio di caduta
▪ Alterazione della capacità funzionale percepita / paura di cadere                  ▪ a seguito della variazione della terapia farmacologica comprendente
▪ Polifarmacoterapia                                                                 farmaci che pongono il paziente ad un aumentato rischio di caduta
                                                                                     ▪ prima della dimissione o variazione del setting di cura
                                                                                     ▪ ad intervalli regolari nei ricoveri prolungati, in ogni tipo di struttura di
                                                                                     ricovero.
                                                                             ESITI
La persona
- Avrà chiarezza dei fattori di rischio delle cadute e dei comportamenti da evitare per ridurre il rischio
- Manterrà/migliorerà l’efficienza fisica e l’abilità motoria attraverso l'aumento di tono, forza e resistenza muscolare
- Acquisirà disinvoltura e sicurezza nella deambulazione e dimestichezza nell'utilizzo degli ausili
- Avrà maggiore consapevolezza dei rischi correlati alle proprie capacità funzionali e sarà in grado di affrontare e gestire la paura di cadere
- Dimostrerà interesse e aderenza ai programmi di esercizio fisico e di integrazione sociale
- Adotterà un regime alimentare teso al miglioramento del trofismo osseo
- Vivrà/riceverà assistenza in un ambiente sicuro

                                                           INTERVENTI ASSISTENZIALI/EDUCATIVI

Educare/addestrare la persona al mantenimento/recupero della capacità motoria, coinvolgendo e collaborando con professionisti esperti.
• Spiegare alla persona e al caregiver i benefici dell'esercizio fisico sulla capacità funzionale
Persone senza limitazioni fisiche
• Promuovere l’adesione a programmi di attività fisica/esercizio fisico terapeutico per mantenere l'efficienza fisica attuale e consolidare le attività
   spontanee; sono consigliati:
 Esercizio aerobico: cammino, jogging, ginnastica in acqua, cyclette, almeno 30 minuti di esercizio da praticare 3 volte alla settimana
 Esercizi per mantenere la forza e la resistenza muscolare: esercizi di semipiegamento degli arti inferiori e degli superiori; Consigliare 1 a 3 serie da 8-
     12 ripetizioni da praticare 2 volte in settimana.
 ………….
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Puoi anche leggere