Workshop nuovi servizi di stoccaggio - Presentazione Giacimenti San Donato Milanese 26 febbraio 2017 - Snam
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Workshop nuovi servizi di stoccaggio Presentazione Giacimenti snam.it San Donato Milanese 26 febbraio 2017
Gestione dello stoccaggio: un know-how specifico Specifico know-how di “giacimento” Il giacimento è un asset “unico” con caratteristiche da preservare attraverso una corretta gestione Per la gestione operativa è necessario un know-how tecnico specifico e altamente specialistico 3
Tipologie di stoccaggio Giacimenti di idrocarburi in esaurimento Cavità saline artificiali Acquiferi naturali I giacimenti di idrocarburi in fase di esaurimento e in acquiferi naturali si caratterizzano in base alle proprietà petrofisiche e geologiche della roccia serbatoio. Le cavità saline sono caverne create artificialmente nel sottosuolo in specifiche formazioni geologiche. 4
I giacimenti a idrocarburi I giacimenti sono un accumulo di idrocarburi intrappolati in rocce porose del sottosuolo in condizioni strutturali favorevoli (trappola geologica – non tutte le trappole sono giacimenti!). La tenuta è garantita da rocce di copertura impermeabili che impediscono la migrazione degli idrocarburi verso la superficie. Il gas è contenuto tra i granuli all’interno della roccia. Argille Ghiaie Sabbie 5
La trappola geologica TRAPPOLE STRATIGRAFICHE legate all’originario assetto deposizionale degli strati 0 CAP-ROCK TRAPPOLE STRUTTURALI CAP-ROCK generate da deformazioni tettoniche posteriori alla deposizione degli strati (pieghe e faglie) RESERVOIR 6
I campi di stoccaggio SNAM in Italia SERGNANO BORDOLANO SETTALA BRUGHERIO SABBIONCELLO I giacimenti utilizzati in Italia per l’attività di stoccaggio sono il risultato di una complessa MINERBIO evoluzione geologica dei bacini sedimentari RIPALTA in cui sono inseriti, che ha permesso la formazione e la preservazione di accumuli di CORTEMAGGIORE ALFONSINE idrocarburi rimasti intrappolati nel sottosuolo per milioni di anni. FIUME TRESTE 7
Stoccaggio di gas naturale: parametri caratteristici e definizioni WORKING GAS max : massimo volume di gas erogabile ciclicamente ogni anno dal giacimento senza pregiudicarne l’esercizio dello stoccaggio nel tempo. WORKING GAS (def. D.L. n°164 del 23 Maggio 2000): quantitativo di gas presente nei giacimenti in fase di stoccaggio che può essere messo a disposizione e reintegrato, per essere utilizzato ai fini dello stoccaggio minerario, di modulazione e strategico, compresa la parte di gas producibile, ma in tempi più lunghi rispetto a quelli necessari al mercato, ma che risulta essenziale per assicurare le prestazioni di punta che possono essere richieste dalla variabilità della domanda in termini giornalieri ed orari. PORTATA DI PUNTA: massima portata giornaliera erogabile per un tempo limitato dal giacimento. CUSHION GAS (D.L.. n°164 del 23 Maggio 2000): quantitativo minimo indispensabile di gas presente o inserito nei giacimenti in fase di stoccaggio che è necessario mantenere sempre nel giacimento e che ha la funzione di consentire l’erogazione dei restanti volumi senza pregiudicare nel tempo le caratteristiche minerarie dei giacimenti di stoccaggio. WG EFFICIENZA: rapporto tra working gas e la somma di working e cushion gas. Ef = ----------- WG+CG 8
Conversione giacimenti a idrocarburi in fase di esaurimento a stoccaggio GIACIMENTO IN STATUS FASE DI STOCCAGGIO A ORIGINARIO ESAURIMENTO GIACIMENTO PIENO GAS PRODOTTO GAS TOTALE INIETTATO WORKING GAS (stock massimo) CUSHION GAS RISERVE RISERVE RESIDUE RISERVE ORIGINARIE RESIDUE 9
Stoccaggio di gas naturale: Portata di punta I giacimenti di stoccaggio Stogit si possono suddividere operativamente in relazione alla portata di punta in: Giacimenti di base: sono quelli in grado di erogare volumi consistenti prima che la punta disponibile cominci a declinare. Q V Giacimenti di punta: sono quelli in grado di erogare volumi limitati prima che la punta disponibile cominci a declinare. Q V L’ottimizzazione dell’insieme dei giacimenti consiste nel gestire al meglio le caratteristiche peculiari di ogni campo per mantenere massima nel tempo la prestazione di punta sia in iniezione che in erogazione. 10
Giacimento: caratteristiche petrofisiche Queste proprietà nel sedimento presentano una forte variabilità sia areale che verticale, non sempre ben quantificabile con le tecnologie attuali POROSITA’ = PERMEABILITA’ = La porosità è una grandezza fisica che definisce il rapporto percentuale tra il volume dei pori interconnessi e quello totale della roccia serbatoio. La permeabilità, in un mezzo poroso saturo di un fluido, è definita come la l’attitudine di un mezzo poroso a lasciarsi attraversare da un fluido monofase; la permeabilità è legata alla struttura dei pori. Si distingue in “assoluta” e “relativa”. 11
Giacimento : caratteristiche petrofisiche Permeabilità assoluta granuli roccia granuli roccia ACQUA GAS Permeabilità relativa 1,0 ACQUA CONNATA krg gas krw acqua Permeabilità relativa GAS 0,5 0 30 50 90 100 Sw % 12
Fase di Erogazione : contatto gas-acqua in giacimento in giacimento il contatto gas-acqua non è orizzontale ! FRANGIA CAPILLARE TAVOLA D’ACQUA 100 % ACQUA 13
Fase di Erogazione : contatto gas-acqua in giacimento Pozzo Pozzo aperto Pozzo aperto chiuso con minimi DP con alti DP GAS Condizioni Condizioni ACQUA a fine erogazione a inizio erogazione (forte richiesta di punta) 14
Compartimentazioni verticali dei giacimenti Pozzo 2 Pozzo 3 Pozzo 4 Pozzo 5 Pozzo 6 Pozzo 1 k livello 1 ˂˂ k livello 2 travaso di gas Pozzo 7 Pozzo 8 Pozzo 9 Pozzo 10 Pozzo 11 Pozzo 12 15
Compartimentazioni orizzontali dei giacimenti LEGENDA POZZO DI STOCCAGGIO POZZO DI MONITORAGGIO POZZO DI REINIEZIONE ACQUA Zona 1 OGWC (-1207 m l.m.) Zona 3 Zona 2 Zona 5 Zona 4 In caso di forti richieste di portata di punta l’erogazione di gas potrebbe sbilanciare le pressioni di diverse aree di giacimento, talora delimitate dalla presenza di faglie o dovute a peggioramenti delle caratteristiche petrofisiche. La chiusura del campo per un limitato periodo consentirebbe di riequilibrare le pressioni ai pozzi e a ripristinare le prestazioni ottimali degli stessi. 16
Studi di giacimento La modellizzazione statica e dinamica, realizzata con software specialistici dedicati, riproduce con grande accuratezza le caratteristiche geologiche e dinamiche del giacimento di stoccaggio. Il modello numerico è calibrato sui dati storici disponibili (il modello cioè deve riprodurre i dati osservati – gas prodotto, iniettato, pressioni, produzione acqua, ecc…) al fine di ottenere previsioni attendibili del comportamento futuro del giacimento per differenti scenari operativi ipotizzati. Inizializzazione e calibrazione di modelli di giacimento Previsione del comportamento 14000 futuro del giacimento Storage Cycle 12000 Gas in place 10000 Working Gas & Cushion Gas 8000 6000 Primary production 4000 time 2000 Curve di isteresi 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Presiione Gas in posto 17
Fase di iniezione La capacità di iniezione dipende dal regime di pressione in giacimento; deve essere modulata al fine di non superare, in condizioni statiche, la pressione originaria del giacimento (tale vincolo è una prescrizione di legge). La strategia ottimale di ricostituzione di un campo al fine di traguardare il massimo riempimento deve: • Volumi elevati nella fase iniziale allo scopo di bloccare l’avanzamento dell’acquifero e aumentare la saturazione in gas. In tale fase la flessibilità del giacimento è massima con possibilità di assorbire grandi punte di iniezione. • Nella fase centrale della ricostituzione la portata di iniezione deve essere tale da garantire la massimizzazione dei volumi iniettabili senza causare al contempo un repentino e prematuro innalzamento della pressione di giacimento. Tale portata sarà quindi inferiore rispetto alla prima parte dell’iniezione. • I volumi residuali dovranno essere iniettati con portate ridotte e con una gestione ad «esitazione» (periodi di iniezione alternati a periodi di chiusura per permettere alle pressioni di distribuirsi all’interno del giacimento). Per permettere il massimo riempimento è necessario, per brevi periodi, superare la pressione massima. In tale fase la flessibilità del giacimento è minima, l’assorbimento di punte di iniezione potrebbe comportare il superamento irreversibile della pressione massima. 18
Fase di iniezione Pressione iniziale Qmedia = 20 MSmc/g Qmedia = 12 MSmc/g Qmedia = 4 MSmc/g 19
Fase di erogazione L’utilizzo di un campo durante la campagna erogativa dipende dalla sua classificazione come campo di base o campo di punta. In generale, la capacità di erogazione di un campo diminuisce progressivamente al proseguire dello svaso. L’attuale sistema massimizza le prestazioni nei periodi più freddi gennaio e febbraio e preservando le prestazioni nel tempo.. Un utilizzo non ottimale on richieste di punta massima prolungata nel tempo può portare: • distribuzione disomogenea delle pressioni e rapido calo delle prestazioni • produzione di liquidi • trascinamento di sabbie fini La gestione in condizioni non ottimali dei giacimenti e dei pozzi (ad esempio richieste di punta massima prolungate, forti variazioni di portata per rinomine intraday) comportano una potenziale riduzione nel tempo delle prestazioni di Sistema.
BACK-UP
Fase di erogazione L’insieme delle potenzialità di ogni campo fornisce la capacità di erogazione del Sistema. L’andamento di tale capacità dipende dalle modalità di utilizzo dello stoccaggio. A parità di volume erogato, l’andamento nel tempo della capacità di erogazione varia, conferendo diversa flessibilità al sistema. Richiesta extracontrattuale dovuta ed eventi eccezionali Capacità erogazione La piramide contrattuale permette di avere maggiore capacità di erogazione nei mesi più freddi. Tale gestione è una prescrizione del Ministero dello sviluppo economico. Volume erogato Tempo
Tipologie di stoccaggio Working Gas Cushion Gas Efficienza Portata di Punta 23
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