La politica comunale vista da sinistra - Piccola guida per consigliere e consiglieri comunali e municipali socialisti - Partito Socialista Ticino
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La politica comunale vista da sinistra Piccola guida per consigliere e consiglieri comunali e municipali socialisti
Testi utili • ABC del consigliere comunale Sezione degli enti locali, Bellinzona (https://www4.ti.ch/di/sel/sportello/pubblicazioni/abc-del-consigliere-comunale/, 4.3.2021) Aggregazioni e collaborazione intercomunale 5 • Il Comune (4 volumi) Alloggio 7 Eros Ratti, Losone Ambiente, verde e energia 9 • Diritto amministrativo (2 volumi) Amministrazione e fiscalità 11 Adelio Scolari, Bellinzona Cultura 13 • Commentario alla Legge edilizia Pianificazione del territorio 14 Adelio Scolari, Bellinzona Politica giovanile 16 Rifiuti e consumi 17 Scuola 18 Questo opuscolo può essere scaricato dalla pagina internet Sicurezza pubblica 19 www.ps-ticino.ch/comuni Socialità e lavoro 20 Terza età 23 Traffico 24 Testi utili 28 Partito Socialista Piazza Governo 4 6500 Bellinzona www.ps-ticino.ch Progetto grafico studio grafico Frigerio, S. Pietro Stampa Progetto Stampa SA, Chiasso
Bellinzona, 2021 Care compagne, cari compagni, Uno dei ruoli a cui aspira la sinistra nelle istituzioni comunali è quello di stimola- re il Comune a progettare il futuro, puntando sia alla creazione di infrastrutture pubbliche moderne, sia concentrando gli sforzi verso servizi alla popolazione contro l’esclusione sociale e verso politiche attive nei settori della formazione e dell’ambiente. Non da ultimo la sinistra si batte contro la gestione clientelare del potere locale, soprattutto per quanto riguarda il territorio, facendo della trasparenza e dell’informazione corretta un suo cavallo di battaglia. Questa funzione della sinistra nei Comuni va riaffermata con forza e nel contempo costantemente riattualizzata. I socialisti e le socialiste vogliono partecipare attivamente alla vita comunale, con forme diverse, ma in ogni caso con inten- zioni finalizzate ad una maggior giustizia sociale, ad una maggior attenzione ambientale e a una più ampia partecipazione di tutta la popolazione. Il Comune ticinese è confrontato oggi a numerose sfide importanti. La difficol- tà crescente di trovare persone disponibili a dedicarvi il loro tempo si è acuita. La perdita di identità e del sentimento di appartenenza da parte di numero- si cittadini e cittadine in molti Comuni della periferia urbana, l’aumento della complessità dei problemi da risolvere sono solo due delle questioni con le quali il terzo livello istituzionale del nostro Stato federale deve oggi fare i conti, arrivando fino a rimettere in causa il suo stesso ruolo. Le difficoltà oggettive a dare risposte adeguate alle esigenze della popolazione hanno portato negli ultimi vent’anni a numerose aggregazioni tra enti locali. Il PS vede in questo ripensamento generale del Comune un’occasione importante che va colta ed usata per ridare progettualità e futuro a questa fondamentale istituzione pub- blica, che per sua natura è la più vicina ai cittadini e alle cittadine. È con queste premesse che i socialisti e le socialiste si avvicinano alle elezioni comunali del 2021 e chiedono la fiducia dei cittadini e delle cittadine ticinesi nelle loro capacità di saper amministrare e gestire in maniera onesta e lungimi- rante i Comuni, sia nei Municipi sia nei Consigli Comunali. Mantenendo sem- pre un approccio costruttivo, non demagogico, fondato sull’obiettività, sulla risoluzione di problemi concreti e accompagnato da un briciolo di utopia per una società diversa. Auguriamo quindi a tutte le consigliere e i consiglieri comunali, nonché alle e ai municipali, buon lavoro! Fabrizio Sirica e Laura Riget copresidenza PS Ticino 3
Qualche indicazione finanziaria generale Aggregazioni e La situazione finanziaria complessiva dei Comuni ticinesi (dati 2018) presenta un avanzo di gestione corrente di 43.6 milioni, proseguendo la serie di dati positivi iniziata nel 2014. Nel quadriennio 2015-2018 essi hanno registrato utili collaborazione intercomunale d’esercizio cumulati per quasi 116 milioni, il volume di investimenti netti è ele- Negli ultimi anni molti sono stati i progetti di aggregazione fra i Comuni andati vato, il grado di autofinanziamento attorno all’83%. A fine 2019 il moltiplicatore in porto, tanto che il loro numero si è ridotto di oltre il 50% in poco più di un medio era di 84.5 punti, con 46 Comuni su 115 sotto la media e 15 (di cui ventennio. Il processo aggregativo ha conosciuto anche delle battute d’arresto tutti quelli poi confluiti nel nuovo Comune di Verzasca) con il moltiplicatore al dovute alla mancanza di consenso popolare, ma nel complesso il fenomeno 100%. ha avuto un’accoglienza piuttosto positiva da parte della popolazione. La pandemia in corso avrà ripercussioni anche sulle finanze comunali, ma in Il PS già da molto tempo si è espresso favorevolmente sul processo di aggre- molti Comuni il moltiplicatore piuttosto basso potrà permettere adattamenti gazione tra i Comuni. È tuttavia indispensabile che esso si sviluppi mediante per far fronte alle turbolenze momentanee senza dover ridurre i servizi alla un dibattito democratico, tenendo conto delle peculiarità di ogni situazione, popolazione. soprattutto dove l’identificazione dei cittadini verso il proprio Comune è anco- ra forte e produttiva, sempre che le istituzioni funzionino almeno in maniera La legislatura comunale 2021-2024 sarà contraddistinta dalla necessità di af- sufficiente. La paventata “perdita di identità” in caso di aggregazioni va affron- frontare le ripercussioni della crisi pandemica, ma anche dall’esito del proget- tata razionalmente e non strumentalizzata in chiave populista. to Ticino 2020, che sta per entrare nel vivo delle scelte politiche. Una volta a regime questa riforma dovrebbe mettere ordine nell’intricato flusso di compe- Purtroppo il contesto attuale dei Comuni ticinesi rimane ancora caratterizzato tenze e finanziamenti tra Cantone e Comuni. L’auspicio è che anche gli ammi- da vistosi squilibri regionali, risolti insufficientemente dalla perequazione inter- nistratori e le amministratrici comunali di area socialista sappiano affrontare comunale. L’obiettivo delle aggregazioni e della collaborazione intercomunale questo ripensamento delle competenze tra Cantone e Comuni staccandosi deve essere il recupero di capacità progettuale da parte dei Comuni, oggi dalla logica che si ferma ai vantaggi e svantaggi per il solo Comune di ap- sempre più ridotti ad entità meramente amministrative. Le fusioni non vanno partenenza, guardando all’insieme del progetto e alle sue ripercussioni sulla operate quindi solo per motivi finanziari e sulla base di criteri economici e de- popolazione ticinese nel suo complesso. mografici, ma devono servire a far ritrovare ai nuovi Comuni una capacità di intervento politico, e a rafforzare e mettere in rete le attività di prossimità degli Ci si può aiutare con persone competenti ex comuni. Per analizzare razionalmente i problemi dei Comuni, bisogna spesso appog- Per i Comuni dove non è stato ancora intrapreso un progetto di aggregazione giarsi a statistiche ed esperti. L’ufficio cantonale di statistica è un valido sup- è utile istituzionalizzare il tema della collaborazione intercomunale e/o di un’e- porto per analizzare situazioni locali e confrontare le varie realtà. Anche SUPSI ventuale aggregazione con diverse azioni: e USI sono spesso disponibili a elaborare studi su richiesta dei comuni su temi • curando le procedure per l’informazione alla popolazione e il suo puntuali in vari ambiti: pianificazione, energia, socialità, mobilità, economia, coinvolgimento nell’ambito di progetti di aggregazione già in atto o in via di ambiente, ecc. attivazione; • creando, nell’ambito della ripartizione delle competenze municipali, un dicastero per la collaborazione intercomunale; • dotandosi di indirizzi programmatici chiari sui settori nei quali è opportuna una collaborazione intercomunale; 4 5
• promuovendo incontri regolari tra rappresentanti del Comune e quelli dei Comuni vicini (conferenza dei sindaci, incontri dei Alloggio capidicastero ecc.). • promuovendo incontri regolari fra i diversi rappresentanti delle forze La politica dell’alloggio in Svizzera compete primariamente alla Confedera- di sinistra negli esecutivi e legislativi dei Comuni vicini. zione (Dipartimento federale dell’economia, della ricerca e della formazione) e al Cantone (Dipartimento della sanità e della socialità), che nei decenni che vanno dagli anni ’80 del secolo scorso in poi, con una drastica riduzione nel nuovo secolo, si sono soprattutto impegnati nel promovimento della costruzio- ne e del rinnovo di abitazioni in locazione, nonché dell’accesso alla proprietà tramite sussidi. Al momento attuale, le emergenze in questo campo sono relative al grande sfitto e alla mancanza di incentivi al riuso del grande parco immobiliare del dopoguerra, che necessita di risanamenti importanti. Esigenza importante an- che dal punto di vista energetico. Un ulteriore tema che deve essere messo sul tavolo con più forza è quello della politica fondiaria attiva, ad esempio con la promozione di cooperative di alloggio e enti senza scopo di lucro a favore di pigioni moderate. Esistono comunque degli spazi di manovra per i Comuni in questo ambito. Le misure più note adottate sino ad ora sono: • la collaborazione con privati senza scopo di lucro con convenzioni di attribuzione degli alloggi in base ad un regolamento comunale; • la pianificazione adeguata delle zone adibite alle residenze primarie, tramite il piano regolatore; Testi legali utili • la concessione di diritti di superficie per la realizzazione da parte di Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni del 16 dicembre 2003 società senza scopo di lucro di tali abitazioni; Legge sul consorziamento dei Comuni del 22 febbraio 2010 • l’acquisto di alloggi esistenti o destinati ad altro scopo, magari salvando immobili pregiati, e/o la costruzione diretta di nuovi alloggi; • il varo di regolamenti per la concessione di aiuti finanziari agli inquilini (aiuto soggettivo); • la concessione di diritti di superficie per la realizzazione di abitazioni primarie in proprietà; • azioni concrete a favore dell’alloggio per la terza età. Il PS valuta positivamente queste misure, con priorità alla pianificazione ade- guata per salvaguardare l’abitazione primaria nei centri e per garantire mesco- lanza fra diversi ceti sociali e generazioni. Parecchio scetticismo viene invece espresso sull’aiuto soggettivo, misura che andrebbe inserita nel quadro della 6 7
politica di aiuto ai redditi e che non mira a risolvere il problema dell’eccessivo onere finanziario causato dalle pigioni troppo elevate. Ambiente, verde e Il PS è favorevole all’accesso alla proprietà (casa o appartamento) della popo- lazione in un Paese, come la Svizzera, dove la percentuale di proprietari della energia propria abitazione è ancora bassa. Tuttavia va considerato che l’instabilità cre- La salvaguardia dell’ambiente è una priorità per il PS. Temi come il surriscalda- scente dei nuclei familiari (matrimoni tardivi, alto tasso di separazioni e divorzi), mento e la giustizia climatica sono sempre più un’emergenza alla quale il PS la richiesta di maggior flessibilità del mercato del lavoro e i problemi di acces- deve dedicare la giusta attenzione. Occorre promuovere uno sviluppo sosteni- so ai mutui (disponibilità di un capitale proprio sufficiente) sono limiti oggettivi bile anche a livello dei Comuni, trovando anche localmente il giusto equilibrio contro i quali anche la miglior politica spesso rimane impotente. tra le componenti ambientali, economiche e sociali. Ciò è possibile segnata- mente promuovendo un’Agenda 2030 a livello comunale, che tenga conto dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile elaborati dall’ONU. Nelle scelte territoriali, spesso si tratta semplicemente di non lasciarsi tentare dalle soluzioni più semplici e facili, che non sempre sono anche le più eco- nomiche. Una cura particolare deve essere prestata alla suddivisione delle spese tra investimenti infrastrutturali e costi correnti, e quando si tratta di un Testi legali utili investimento è pure importante considerare sin dal principio anche i costi di Legge sullo sviluppo territoriale del 21 giugno 2011 gestione. Non da ultimo, i cambiamenti di abitudine richiedono anche un im- Legge sull’abitazione del 22 ottobre 1985 portante lavoro di comunicazione e sensibilizzazione di prossimità con la par- tecipazione della popolazione. Ecco alcune misure che possono essere proposte nei Comuni, per un loro ruolo più attivo nella salvaguardia dell’ambiente: • per i Comuni più grandi istituire un servizio specifico che si occupi delle tematiche ambientali; • promuovere più verde e acqua negli spazi pubblici e privati: una piccola piazza ombreggiata con una fontana al posto di un posteggio potrebbe essere un primo passo; • promuovere l’agricoltura biologica: degli orti condivisi sia in città sia fuori possono essere punti di aggregazione apprezzati; • promuovere gli acquisti legati al commercio equo e solidale, p.es. nell’ambito della fornitura di alimentari alle mense comunali (comune Fair Trade); • promuovere le centrali a legna e le reti di teleriscaldamento per gli edifici comunali e gli stabili adiacenti; • promuovere l’uso delle biciclette o delle biciclette elettriche; • promuovere il risparmio energetico, in particolare attraverso l’applicazione degli standard più attuali per edifici pubblici nuovi o esistenti; 8 9
• promuovere il risparmio d’acqua, direttamente nella gestione efficiente dell’ente comunale e con incentivi ai cittadini per l’acquisto dei sistemi Amministrazione e fiscalità di riduzione del consumo privato; ribadire l’importanza dell’acqua come bene primario, la cui gestione e sfruttamento deve rimanere saldamente in Nel nostro sistema federale ognuno dei tre livelli istituzionali (Confederazione, mani pubbliche; Cantone, Comune) ha una fiscalità propria. Il Comune determina le proprie • promuovere gli apparecchi elettrici da giardino e l’uso della benzina entrate fiscali sulla base di un moltiplicatore dell’imposta cantonale che come alchilata, direttamente nel contesto della gestione dell’ente comunale e con prassi non supera il 100 %, anche se la legislazione ticinese non lo vieta. Entro incentivi ai cittadini per l’acquisto per uso privato; certi limiti, questa importante competenza permette al Comune di decidere il livello della propria progettualità. L’approccio del PS è quello di partire dai • riconvertire alla trazione elettrica e/o ibrida tutti i veicoli comunali; bisogni della popolazione, stabilire delle priorità d’intervento e determinare il • favorire materiali indigeni e certificati, (ad esempio non sostituendo moltiplicatore comunale in seguito, come conseguenza di queste scelte. le finestre in legno degli edifici comunali con quelle in PVC, non utilizzare pavimenti di legno di provenienza tropicale, ecc.); Quanto precede va gestito avendo cura di non gravare in modo eccessivo sul • incentivare la politica degli acquisti pubblici sostenibili (ad esempio cittadino contribuente e mantenendo una stabilità del moltiplicatore e del li- l’uso del cotone ecologico per le divise dei dipendenti comunali); vello di debito pubblico, evitando di fare come certe amministrazioni borghesi • collaborare con le scuole elementari per sensibilizzare allievi e genitori che l’anno prima delle elezioni comunali lo abbassano unicamente per motivi (riciclaggio dei rifiuti, utilizzo dei materiali, risparmio energetico, elettorali. Occorre ricordare che la riduzione del moltiplicatore d’imposta svol- risparmio dell’acqua, pedibus, ecc.); ge in genere un ruolo antisociale, nel senso che sono le classi benestanti a trarne il maggior vantaggio. Un’attenta analisi della stratificazione fiscale del • incentivare con aiuti comunali la posa di pannelli fotovoltaici sugli Comune (dati sul numero dei contribuenti e delle imposte pagate in base alle edifici; varie fasce di reddito) permette di sapere con sufficiente precisione quali sono • incentivare il risanamento energetico degli edifici esistenti; gli effettivi beneficiari di una politica del contenimento del moltiplicatore. In al- • incentivare la predisposizione delle colonnine di ricarica di auto ternativa a tale scelta è opportuno proporre l’uso dei mezzi finanziari ecceden- elettriche nell’edilizia pubblica e privata. ti per interventi mirati a sostegno delle famiglie e in generale dei ceti modesti e Molte di queste disposizioni possono essere inserite anche nelle medi. Misure di questa natura sono, ad esempio: norme del piano regolatore. (Vedi dopo) • l’abolizione e/o riduzione delle varie tasse in ambito scolastico sulle quali il Comune ha margine di manovra; • i sussidi alle spese dentistiche speciali; • i sussidi alle attività artistiche e formative dei giovani; • il sussidiamento delle spese di trasporto per studenti e apprendisti; • l’istituzione di servizi nell’ambito della scuola (doposcuola, mense, studio assistito) e del sostegno alla terza età (operatore comunale, centro diurno); Testi legali utili • i vari sussidi e incentivi ecologici (risparmio energetico, acquisto Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente del 24 marzo 2004 carburanti ecologici, acquisto apparecchi per il risparmio acqua o Legge d’applicazione della Legge federale contro l’inquinamento delle acque del 2 aprile 1975 elettricità ecc.). Naturalmente per una corretta gestione delle finanze pubbliche occorre riba- dire l’importanza di una pianificazione finanziaria comunale seria, da aggior- nare permanentemente. Accanto al piano finanziario (documento che formu- 10 11
la le previsioni di spesa e fabbisogno su un certo numero di anni) occorre determinare un piano delle opere (documento che menziona gli investimenti Cultura previsti su un certo periodo di tempo e la tempistica della loro realizzazione) da presentare pubblicamente e discutere nel legislativo al fine di stabilire le La politica culturale in Svizzera compete principalmente alla Confederazione priorità nel medio termine negli investimenti infrastrutturali. Pure determinante, (Dipartimento federale dell’interno) e al Cantone (Dipartimento dell’educazio- per un’amministrazione efficace, efficiente e trasparente, è l’analisi rigorosa e ne, della cultura e dello sport). I Comuni hanno comunque largo margine di costante dei prezzi pagati dal Comune per beni e servizi. Dobbiamo esigere intervento in materia. I provvedimenti più noti di politica culturale adottati fino la pubblicazione della lista delle commesse su incarichi diretti o a invito (art. ad ora sono: 7 cpv. 5 Legge sulle commesse pubbliche), esigere sempre l’assunzione di • la valorizzazione di monumenti e beni culturali presenti sul territorio dipendenti tramite concorso pubblico, vigilare sulle collisioni d’interessi anche comunale, per la quale è spesso necessario l’intervento cantonale o negli enti parapubblici e nei Consorzi. federale. Per i beni culturali immobili, l’art. 20 della Legge sulla protezione dei beni culturali prevede che la scelta di proteggere questi oggetti debba essere presa nell’ambito del Piano regolatore comunale, sul quale decide il legislativo; • la creazione di spazi per attività culturali (musica, teatro, esposizioni stabili o temporanee ecc.); • la salvaguardia di tradizioni locali popolari (es. artigianato, manifestazioni storiche, ecc.); • la valorizzazione turistica di monumenti e spazi per attività culturali in collaborazione con gli enti turistici locali; • la realizzazione, eventualmente in collaborazione con altri Comuni, enti o persone, di manifestazioni culturali e la loro sponsorizzazione; • l’organizzazione di biblioteche e ludoteche o attività analoghe in collaborazione con gli istituti scolastici e i gruppi genitori; • la messa a punto di programmi culturali periodici a cura di una commissione culturale comunale; • la sensibilizzazione alla cultura della costruzione per promuovere edificazioni di qualità o interventi nel paesaggio rispettosi, ad esempio con concorsi di progettazione. È importante per tutti i Comuni, non solo per quelli di una certa dimensione, porsi l’obiettivo di mettere a punto una politica culturale coerente, magari in collaborazione con i Comuni vicini e tramite la creazione di una commissione municipale per la cultura. In questo ambito dovrebbero trovare spazio: • gli indirizzi sulla gestione delle attività permanenti esistenti; • la progettazione di nuove attività; • la politica dei sussidi e della collaborazione con enti privati e associazioni; • la politica degli aiuti logistici. Testi legali utili Legge sul sostegno alla cultura del 16 dicembre 2013 12 Legge sulla protezione dei beni culturali del 13 maggio 1997 13
Pianificazione del territorio parsimonioso del territorio (per esempio aumentando gli indici nelle zone esistenti senza aumentare le zone edificabili), vanno regolati i tipi di insediamenti previsti nelle zone per il lavoro (per esempio Il territorio è una componente fondamentale dei Comuni. Spesso si dimentica favorendo le industrie che non inquinano o proibendo l’insediamento che il Comune spazia oltre il perimetro della zona edificabile e che la valoriz- di determinate attività); zazione di tutto il suo territorio può essere migliorata con la dovuta considera- • infrastrutture pubbliche: vanno definiti gli usi di fondi già di proprietà zione nel Piano regolatore (PR). Si tratta però di trovare un giusto equilibrio tra comunale o ne va previsto l’acquisto quale riserva per utilizzi futuri o progetti e quanto può essere poi realmente realizzato. per salvaguardare parti di territorio particolarmente importanti; • zone del paesaggio e di protezione: vanno salvaguardate zone di Alcuni piccoli Comuni si ritrovano con una grande superficie, ma con note- territorio pregiato, naturali o culturali, vincolandone superfici e utilizzi; voli difficoltà di gestione, anche perché i fruitori del territorio sono sempre in proporre dei quartieri modello innovativi, ad esempio in comparti crescita. Al contrario, i grandi Comuni urbani sono alla ricerca di territorio per situati nei pressi delle fermate dei servizi pubblici, con contenuti misti soddisfare i bisogni dei propri cittadini. Il suolo è quindi una risorsa, ma anche e soluzioni residenziali senz’auto privata; un onere. Le aggregazioni fra Comuni possono risolvere una parte di questi problemi, poiché permettono una pianificazione su più vasta scala, ma a con- • promuovere la qualità degli spazi fra gli edifici, con più verde, spazi dizione che vi sia la necessaria volontà politica. di mobilità e condivisione, ad esempio riqualificando i dintorni delle zone residenziali di recente insediamento ed evitando che lo spazio La stesura del PR è di competenza dei Comuni. Esso deve tener conto dei pro- pubblico diventi solo una via di transito circondata da opprimenti grammi di sviluppo delle Regioni e deve essere uniformato ai piani cantonali e opere di cinta dei sedimi privati; coordinato con i PR dei Comuni vicini. • va promosso per i sedimi più grandi e sensibili l’utilizzo dello strumento del concorso di progettazione, ev. anche con processi di In questo contesto i Comuni hanno il compito di pianificare lo sviluppo del partecipazione della popolazione. proprio territorio determinandone l’uso. Per questo le scelte politiche che ven- gono fatte nell’elaborazione del PR risultano particolarmente importanti. Il nostro territorio è prezioso, ne abbiamo uno solo, e il suo utilizzo deve essere valutato con coscienza, in modo da salvaguardare per le generazioni future questo bene insostituibile. La gestione oculata del territorio, rendendo com- patibili gli interessi privati e quelli della collettività e salvaguardandolo dagli ap- Testi legali utili petiti speculativi, è l’indirizzo principale di una politica progressista. Il Comune Legge sullo sviluppo territoriale del 21 giugno 2011 deve dotarsi degli strumenti adeguati e necessari a svolgere il suo compito di promozione e controllo dell’ambiente e soprattutto considerare la pianifica- zione come un’importante possibilità per discutere il proprio futuro dal punto di vista ambientale sociale ed economico e valorizzare il proprio territorio co- munale. Ecco alcuni esempi, per forza di cose esemplificativi e non esaustivi, degli ambiti in cui poter lavorare in senso propositivo e costruttivo: • piano dell’urbanizzazione: vanno promosse le zone di moderazione del traffico, le zone pedonali, le piste ciclabili; • piano delle zone: nelle norme d’attuazione del PR vanno definite tutte quelle regole atte a salvaguardare il paesaggio e il territorio in generale, va regolata la densificazione (oggi denominata sviluppo insediativo centripeto) delle zone edificate in funzione di un uso 14 15
Politica giovanile Rifiuti e consumi Premettendo che troppo spesso le politiche per i giovani vengono a torto con- In base alla legislazione federale la competenza dello smaltimento dei rifiuti è notate come rivolte a combattere aspetti problematici, che pur non vanno sot- del Cantone (Dipartimento del Territorio). La legge cantonale affida ai Comuni taciuti, va detto che la gran parte dei giovani non presenta problemi. Peraltro la loro raccolta e separazione in base al principio di causalità (“chi inquina i giovani con problemi sono comunque, nel limite del possibile, da integrare paga”). nella società, per evitarne l’esclusione duratura. In Svizzera la cultura della raccolta separata di vetro, carta e cartone, olii, pile, Parte della responsabilità della politica giovanile incombe alla Confederazione materiale ferroso, ecc., anche attraverso metodologie diverse ed innovative, (Dipartimento federale dell’interno) e parte al Cantone (Dipartimento della sa- è ormai ben radicata. È tuttavia indispensabile che questo sforzo continui ad nità e della socialità). A livello cantonale ci si occupa soprattutto del sostegno essere sostenuto, sia per ragioni ambientali che finanziarie. Anche i sistemi di alle strutture dedicate ai giovani e alle loro attività. I Comuni hanno comunque raccolta moderni (piazze attrezzate per la deponia di rifiuti separati, pesatura larghe competenze in materia. Ecco i principali provvedimenti di politica gio- dei rifiuti non provenienti dalle economie domestiche direttamente sul camion) vanile comunali possibili: devono essere incoraggiati. • messa a disposizione della gioventù di spazi liberi adeguati al ritrovo e al gioco spontaneo sul territorio comunale, oltre che di infrastrutture In applicazione del principio “chi inquina paga”, in Ticino è finalmente in vigore adatte alle attività sportive; in tutti i Comuni la tassa sul sacco. Se questo provvedimento, richiesto da molti • promozione di attività di incontro o di informazione della popolazione anni da parte della sinistra, è oggi una realtà, nei prossimi anni il focus politico giovanile; in questo ambito si sposterà sempre più sugli sforzi effettuati dai Comuni per • messa a disposizione di spazi di incontro cogestiti o autogestiti dai aumentare le quantità di rifiuti separati e per dotarsi di un sistema di raccolta giovani. sempre più razionale, per esempio coordinando la raccolta tra diversi Comuni. È importante per tutti i Comuni, non solo per quelli di una certa dimensione, L’organizzazione delle zone di consegna dei rifiuti, la separazione dei vari porsi l’obiettivo di abbandonare una politica giovanile passiva e minimalista, materiali, la loro raccolta efficiente, gli incentivi a non usare imballaggi inutili, concepita dagli adulti per i giovani, per passare a una politica di partecipazio- l’organizzazione di momenti di scambio di suppellettili di seconda mano e di ne e integrazione attiva, realizzata da e con i giovani stessi. Vi è una grande dif- attività di riparazione, nonché la lotta al littering ecc. sono tutte questioni sulle ferenza tra una politica “per i giovani” e una politica “con i giovani”, che invece quali gli amministratori comunali possono intervenire con efficacia, a dipen- noi preferiamo. Tale obiettivo può essere realizzato magari in collaborazione denza della reale situazione comunale. con i Comuni vicini e/o tramite la creazione di una Commissione municipale specifica. In questo ambito dovrebbero trovare spazio: I Comuni inoltre per migliorare l’efficienza della separazione dei rifiuti devono • la politica di gestione degli spazi pubblici per i giovani; cercare di informare e di sensibilizzare la popolazione tramite una comunica- zione mirata, che passi attraverso vari canali (vedi punto ambiente: sensibiliz- • l’instaurazione di un dialogo con le realtà giovanili presenti sul territorio, zazione). organizzate o meno; • la politica dei sussidi e della collaborazione con enti privati e associazioni; • il finanziamento di attività che rispondono ad un interesse pubblico. Testi legali utili 16 Legge sul sostegno e il coordinamento delle attività giovanili del 2 ottobre 1996 17
Scuola Sicurezza pubblica L’attore principale della politica della formazione è il Cantone (Dipartimento I problemi di sicurezza pubblica dei cittadini sono essenzialmente di compe- dell’educazione, della cultura e dello sport), che gestisce la scuola per mez- tenza del Cantone (Dipartimento delle istituzioni) e per esso della polizia can- zo della sua struttura pedagogica e delle leggi votate dal Gran Consiglio e tonale. I Comuni devono garantire un servizio di prossimità tramite la costitu- riguardanti tutti i settori scolastici. I Comuni hanno nondimeno un ruolo molto zione di corpi di polizia strutturati oppure sottoscrivere convenzioni con altri importante, per la scuola dell’infanzia ed elementare. Comuni che dispongono di tale corpo. La Legge sulla collaborazione fra la polizia cantonale e le polizie comunali del 16 marzo 2011 ha messo un poco Obiettivo del PS è il sostegno alla scuola pubblica in quanto scuola di tutti e d’ordine in questo ambito, ma una certa confusione tra compiti della polizia per tutti, in grado di garantire al giovane un’effettiva indipendenza di pensiero cantonale e compiti delle polizie comunali permane, è potenzialmente fonte di e l’accesso a una reale pluralità di voci, ma anche un alto livello formativo, sul inefficienza e non aiuta a chiarire gli spazi di manovra dei Comuni in questo quale occorre sempre essere vigili. Occorre perciò difendere le conquiste del- ambito. la scuola pubblica, promuovendo, per quanto possibile anche a livello comu- nale, le condizioni necessarie a un suo reale miglioramento. Questo significa Certamente però il Comune ha ampi spazi di manovra, soprattutto ammini- ad esempio: strativi, per ridurre al minimo i problemi di ordine pubblico creati indirettamen- • mettere a disposizione delle scuole infrastrutture logistiche moderne, te da certe attività. Si pensi alle autorizzazioni per esercizi pubblici in odore di adeguate e accoglienti; prostituzione o di spaccio di sostanze stupefacenti. • verificare che l’organizzazione scolastica del Comune permetta e A nostro parere in questo settore è estremamente utile che i Comuni collabo- stimoli un insegnamento realmente differenziato, sfruttando tutti i rino attivamente, attraverso la messa in comune delle forze di polizia, costi- margini di manovra del Comune (numero di sezioni, docenti di tuendo quindi corpi strutturati regionali attrezzati e competenti. Solo con l’o- appoggio); biettivo di superare i ristretti confini comunali in nome della maggior efficacia ed efficienza sarà possibile proporre ai cittadini una politica della sicurezza • vegliare a che alla testa degli Istituti Scolastici vengano nominati comunale credibile. direttori/direttrici scelti per le loro competenze e le loro capacità ad innovare e ad aiutare i docenti a migliorare il loro insegnamento; Occorre poi valutare in maniera molto critica ogni forma di privatizzazione del- • battersi per l’introduzione dei docenti speciali (di educazione fisica la sicurezza pubblica (delega di compiti di polizia ad agenzie private). e musicale), così come dei docenti per alloglotti (“docenti di lingua e di integrazione scolastica”); • battersi per il sostegno alle attività esterne (uscite di studio, scuola Testi legali utili verde e bianca); ma anche per il mantenimento di doposcuola e di art. 107 Legge organica comunale del 10 marzo 1987 educazione stradale; art. 25 Legge sulla polizia del 12 dicembre 1989 • battersi per la messa a disposizione di strutture a sostegno della Legge sulla collaborazione fra la polizia cantonale e le polizie comunali del 16 marzo 2011 compatibilità famiglia/lavoro (doposcuola e mensa scolastica); • battersi per il sostegno alle assemblee dei genitori e il loro finanziamento. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia è importante abbandonare la scuola senza refezione laddove esiste ancora. Testi legali utili Legge della scuola del 1° febbraio 1990 18 Legge sulla scuola dell’infanzia e sulla scuola elementare del 7 febbraio 1996 19
Socialità e lavoro ancora dei grossi margini di potenziamento. Molto spesso però, più che dalla carenza di strutture, il superamento parziale o totale di una situazione di preca- rietà dipende dal suo corretto inquadramento nell’ambito dell’offerta esistente. Anziani in difficoltà, disoccupazione a lungo termine, disoccupazione giovani- In altre parole è importante che qualcuno possa indicare a chi vive una situa- le, difficile reintegrazione nel mondo del lavoro, coinvolgimento nel mondo del- zione di disagio la giusta strada per risolvere il suo problema, indirizzandolo le dipendenze, violenza domestica, difficoltà nei nuclei familiari. Ecco alcuni verso le prestazioni finanziarie (rendita AI, prestazioni complementari AVS/ fenomeni di disagio sociale con i quali le nostre comunità locali sono spesso AI, prestazioni sociali coordinate dagli sportelli Laps ecc.) o verso dei servi- confrontate. Sapervi rispondere in modo puntuale ed efficace deve essere zi (autorità tutorie, Spitex, servizio sociale, servizio psicosociale, antenne per un obiettivo fondamentale per la sinistra, che vuole mettere al centro dell’a- tossicodipendenti ecc.). Proprio a questo livello i Comuni possono fare molto, zione dell’ente pubblico il cittadino e combattere l’esclusione sociale, fonte di grazie alla propria maggior vicinanza alla realtà locale. Lo strumento maestro sofferenza per le persone e di costi a media e a lunga scadenza per tutta la per un intervento efficace a questo stadio è l’operatore sociale comunale, a collettività. tempo parziale o a tempo pieno, eventualmente in forma intercomunale. Una figura già conosciuta in molte realtà ticinesi, la cui presenza: La nostra rete sociale è stata costruita sulla base dei tre livelli istituzionali • costituisce un punto di riferimento sul territorio per tutti coloro che svizzeri. Alla Confederazione competono le grandi scelte sulle assicurazioni vivono situazioni di disagio; sociali (AVS, AI, previdenza professionale, assicurazione disoccupazione, as- • permette di fare un salto di qualità negli interventi, grazie alle sicurazione malattia, assicurazione infortuni per i lavoratori, assicurazione ma- competenze specifiche di questo professionista e alla sua vicinanza ternità), mentre al Cantone toccano compiti più operativi (pianificazione e sus- con l’utenza; sidiamento degli ospedali, dei servizi agli anziani, degli istituti per invalidi, delle strutture per la protezione della gioventù, delle strutture contro le dipendenze, • garantisce un intervento puntuale e mirato, aiutando la persona che del coordinamento dei servizi di assistenza e cure a domicilio). Ai Comuni vive il disagio a superare le sue difficoltà e a riacquistare la sua sono lasciati compiti “di prossimità”, perché per la loro maggior vicinanza alla autonomia in modo parziale o totale; realtà locale essi sono i primi ad essere investiti del compito di monitoraggio • attiva al meglio le diverse agenzie comunali e cantonali (istituzioni, delle diverse possibili situazioni di disagio sociale. Il cittadino e la cittadina scuola, servizi sociali, polizia, volontariato ecc.), così da poter che vive nella precarietà si rivolge molto spesso prima di tutto alle autorità intervenire per tempo e in modo adeguato. comunali e spesso sono proprio queste autorità ad accorgersi per prime di situazioni di disagio presenti sul loro territorio. Il Comune deve favorire e promuovere delle attività associative in genere, che creano senso d’appartenenza alla comunità. Non solo in ambito culturale, ma Non sempre i Comuni, soprattutto quelli di piccola e media dimensione, sono anche dello svago e del tempo libero e della socializzazione – ad es. momenti attrezzati per dare risposte adeguate alle situazioni di disagio, indipendente- di scambio dell’usato o attività di scambio di lavoro in cui nel tempo libero dei mente dalla loro buona volontà. Un’analisi di quanto già offre il proprio Comu- volontari mettono a disposizione le rispettive competenze. ne e di quanto potrebbe ragionevolmente offrire in futuro è quindi sempre il primo passo per mettere a punto proposte di politica sociale attuabili e sensa- Il Comune deve promuovere sul suo territorio aziende che operano in maniera te. La socialità a livello locale la si attua cercando prima di tutto di conoscere sociale e sostenibile, che si adoperano per combattere la precarizzazione del bene i problemi della popolazione, con analisi, contatti e con il coinvolgimento lavoro e il dumping salariale e che promuovono la parità di genere. di chi, a vario titolo, è già attivo nel Comune (personale sociale, personale dell’istituto scolastico, agenti di polizia, società sportive, benefiche o culturali Il Comune stesso deve inoltre essere un datore di lavoro attrattivo e corretto presenti sul territorio). verso i suoi collaboratori e collaboratrici nonché promuovere le pari opportu- nità. Nella veste di datore di lavoro il Comune può inoltre avere un ruolo nel Lo Stato deve costantemente mettere in discussione l’adeguatezza delle ri- sostegno ai disoccupati, soprattutto a quelli senza esperienza professionale sposte al disagio sociale e migliorare i suoi servizi, che certamente hanno recente (giovani, donne divorziate), tramite programmi occupazionali e trami- 20 21
te la riqualifica in seno all’amministrazione comunale e agli enti sociosanitari. comunali. Si assume un ruolo trainante anche nell’impiegare e nel formare Terza età adeguatamente un significativo numero di apprendisti e apprendiste. Mentre alla Confederazione, soprattutto mediante l’AVS, la previdenza profes- sionale (LPP) e le prestazioni complementari AVS spetta il compito di garantire agli anziani un reddito sufficiente anche dopo la cessazione dell’attività lavo- rativa, al Cantone e ai Comuni compete invece la gestione dei servizi diretti indispensabili alla terza età. Testi legali utili Questi servizi sono principalmente le case per anziani e i servizi di assistenza Legge sull’armonizzazione e il coordinamento delle prestazioni sociali (Laps) del 5 giugno 2000 e cure a domicilio pubblici (Spitex). La loro pianificazione compete al Canto- Legge sul sostegno alle attività delle famiglie e di protezione dei minorenni (Legge per le famiglie) del 15 ne (Dipartimento della sanità e della socialità), il quale verifica pure il rispetto settembre 2003 delle loro condizioni di qualità e la loro gestione finanziaria. Il finanziamento Legge sul sostegno e il coordinamento delle attività giovanili del 2 ottobre 1996 di questi servizi è invece a carico dei Comuni per l’80%, in base a un sistema Legge concernente il promovimento, il coordinamento e il sussidiamento delle attività sociali a favore delle persone anziane del 25 giugno 1973 che tiene conto della forza finanziaria di questi ultimi, e del Cantone in ragione Legge sull’integrazione sociale e professionale degli invalidi del 14 marzo 1979 del 20%. Legge sull’assistenza sociale dell’8 marzo 1971 Il fatto che siano oggi i Comuni a pagare gran parte delle spese per i servizi alla terza età conferisce loro un largo potere di intervento in questo settore. Essi hanno in particolare la possibilità di agire attivamente nelle associazioni per l’assistenza e cure a domicilio, di cui fanno parte, portando le esigenze dei loro cittadini e, attraverso queste associazioni, di partecipare alla revisione della pianificazione cantonale, che proprio di questi tempi è in fase di revisione (pianificazione 2021-2030). Naturalmente essi conservano pure tutte le possibilità di dotarsi dei servizi non previsti dalla pianificazione, nonché delle prestazioni ritenute più utili, che però dovranno finanziare in proprio. Tra essi possiamo menzionare: • l’operatore sociale comunale, che si occupa direttamente delle persone anziane a casa propria, ma anche degli altri cittadini in difficoltà; • i centri diurni per persone anziane, comunali o privati sostenuti a vario titolo dal Comune; • le prestazioni complementari comunali, importi erogati in denaro sulla base di criteri finanziari specifici; • sostegno ad iniziative che possano promuovere l’intergenerazionalità (abitativa, ma non solo). Da qualche anno è pure attivo in Ticino il Consiglio degli anziani, un organo consultivo e propositivo del Consiglio di Stato, la cui istituzione è definita in una legge cantonale. Esso è costituito da associazioni o enti rappresentativi delle persone anziane che perseguono la promozione di una politica della terza età che assicuri agli anziani benessere e dignità. In parallelo con il Con- siglio istituito dal Cantone è senz’altro possibile proporre la creazione di gremi analoghi anche a livello comunale o intercomunale. Legge concernente il promovimento, il coordinamento e il sussidiamento delle attività sociali a favore delle persone anziane del 25 giugno 1973 22 Legge sull’assistenza e cura a domicilio del 16 dicembre 1997
Traffico La politica del traffico incombe principalmente alla Confederazione (Diparti- mento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazio- ni) e al Cantone (Dipartimento del Territorio). Tuttavia, soprattutto per quanto riguarda la gestione locale del traffico, il Comune gode di importanti spazi di manovra, in particolare mediante lo strumento della pianificazione. Esso organizza e definisce in modo completo il suo territorio tramite il Piano regolatore (PR) e per il traffico può: • definire il piano viario – pubblico e privato; • chiudere al traffico i nuclei e/o creare delle zone pedonali; • pianificare e realizzare opere di moderazione del traffico; • ripensare la gestione dei posteggi pubblici in prossimità dei nuclei, nelle zone abitative, commerciali e industriali a salvaguardia dell’ambiente e del territorio; • fissare le tariffe dei posteggi pubblici a seconda della zona (tariffe più alte in zone centrali e più basse in zone periferiche), al fine di non favorire l’impiego dei mezzi privati rispetto al trasporto pubblico. Inoltre il Comune può intervenire direttamente con iniziative volte a sensibi- lizzare i cittadini e le cittadine sui problemi del traffico e dell’ambiente, per esempio: • favorendo e promuovendo il trasporto pubblico, le piste ciclabili e i percorsi pedonali; • disincentivando l’uso dei mezzi privati sul percorso casa-scuola e/o • promuovendo il pedibus e in generale i Piani di mobilità scolastica (PMS); • realizzando strade a 30 km/h e zone incontro a 20 km/h. Testi utili Legge organica comunale (LOC) del 10 marzo 1987 Regolamento di applicazione della Legge organica comunale (RALOC) del 30 giugno 1987 Regolamento sulla gestione finanziaria e sulla contabilità dei Comuni (RGFCC) del 22 maggio 2019 Legge sulle commesse pubbliche del 20 gennaio 2001 Legge edilizia cantonale del 13 marzo 1991 Regolamento di applicazione della Legge edilizia (RLE) del 9 dicembre 1992 Legge sui contributi di miglioria del 24 aprile 1990 Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni (LAggr) del 16 dicembre 2003 Legge sul consorziamento dei Comuni del 22 febbraio 2010 24 Regolamento di applicazione della legge sul consorziamento dei Comuni del 12 luglio 2011 25
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