DOCUMENTO DI SCOPING COMUNE DI GEMONIO

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COMUNE DI GEMONIO
                                    Provincia di Varese

          DOCUMENTO DI SCOPING
  VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL
 DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO
       DEL COMUNE DI GEMONIO (VA)

   N. Riferimento:       07-205        Data:            9 Marzo 2009
N. copie consegnate:     2 + pdf       File:       07-205 SCOPING Gemonio

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI
                                                  GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA)

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SOMMARIO

0   INTRODUZIONE ...................................................................................................................3
  0.1    Normativa di riferimento ............................................................................................... 3
  0.2    Scopo del documento ................................................................................................... 4
1   DEFINIZIONE DELLO SCHEMA METODOLOGICO ........................................................................ 5
  1.1    Schema metodologico................................................................................................... 5
  1.2    Soggetti del procedimento............................................................................................. 7
  1.3    Partecipazione integrata................................................................................................ 8
2   ANALISI DELLE TEMATICHE AMBIENTALI ................................................................................. 9
  2.1    Elementi di sensibilità ambientale................................................................................... 9
  2.2    Elementi di criticità ambientale .................................................................................... 12
  2.3    Rete Natura 2000 ...................................................................................................... 17
3   OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ........................................................................... 18
  3.1    Obiettivi di sostenibilità ambientale di Gemonio .............................................................. 19
  3.2    Attuazione degli obiettivi di sostenibilità ........................................................................ 20

ALLEGATO 1 - Rapporto sullo Stato dell’Ambiente

         Tavola 1 – Sensibilità ambientali
         Tavole 2 – Criticità ambientale

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0 INTRODUZIONE

0.1 Normativa di riferimento

Il Dlgs 3 aprile 2006, n. 152, che ha riformulato il diritto ambientale, costituisce, nella sua Parte II,
l’attuale "legge quadro" sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), la procedura per la valutazione
dei piani e programmi che possono avere un impatto ambientale significativo, come modificato dal D Lgs
n. 4/2008.

Tali normative recepiscono la Direttiva Europea 2001/42/CE, il cui obiettivo è garantire un elevato
livello di protezione dell’ambiente, individuando nella Valutazione Ambientale Strategica lo strumento per
l’integrazione delle considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e
programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile.

La VAS si delinea dunque come un processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sulle tematiche
ambientali delle azioni proposte (politiche, piani o iniziative nell’ambito di programmi nazionali, regionali
e locali, ecc.) in modo che queste siano incluse e affrontate, alla pari delle considerazioni di ordine
economico e sociale, fin dalle prime fasi (strategiche) del processo decisionale. Questo processo quindi
garantisce che gli effetti ambientali derivanti dall’attuazione di determinati piani e programmi, siano presi
in considerazione e valutati durante la loro elaborazione e prima della loro adozione.
Per lo strumento di pianificazione la VAS rappresenta un processo di costruzione, valutazione e gestione
del Piano o Programma, ma anche di monitoraggio dello stesso, al fine di controllare e contrastare gli
effetti negativi imprevisti derivanti dall’attuazione di un piano o programma e adottare misure correttive
al processo in atto.
La direttiva promuove inoltre la partecipazione pubblica all’intero processo al fine di garantire la tutela
degli interessi legittimi e la trasparenza nel processo stesso; pertanto la direttiva prevede, in tutte le fasi
del processo di valutazione, il coinvolgimento e la consultazione delle autorità “che, per le loro specifiche
competenze ambientali, possano essere interessate agli effetti sull’ambiente dovuti all’applicazione dei
piani e dei programmi” e del pubblico che in qualche modo risulta interessato dall’iter decisionale.

Anche la Regione Lombardia, che ha riformato il quadro normativo in materia di governo del territorio
mediante l’approvazione della Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12 “Legge per il governo del
territorio” (B.U.R.L. n. 11 del 16 marzo 2005, 1° s.o.), che ha recepito i contenuti della Direttiva
Europea 2001/42/CE; l’articolo 4, infatti, stabilisce che ogni variante allo strumento urbanistico debba
essere sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
La Regione Lombardia ha inoltre approvato la DGR n. VIII/6420 del 27/12/2007 “Determinazione
della procedura per la valutazione ambientale di Piani e Programmi – VAS (art. 4, LR n. 12/2005; DCR n.
351/2007)” che definisce lo schema operativo per le VAS del Documento di Piano del PGT nell’Allegato
1A.

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0.2 Scopo del documento

Il presente documento si inserisce all’interno del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del
Documento di Piano del PGT di Gemonio, redatto con lo scopo di illustrare lo schema metodologico del
procedimento e individuare preliminarmente l’ambito di influenza del DdP e la portata delle informazioni
da inserire nel Rapporto Ambientale.

Il documento si articola in tre capitoli, un primo di introduzione e gli altri due con i seguenti contenuti.

    1.   Definizione dello schema metodologico; in questo capitolo viene definito lo schema
         metodologico che si intende seguire nell’ambito della VAS del DdP, illustrando i contenuti delle
         diverse fasi, individuando le interazioni tra la pianificazione territoriale e la valutazione
         ambientale e segnalando i momenti di partecipazione integrata.
         Inoltre vengono individuati i soggetti coinvolti nel procedimento.

    2.   Analisi delle tematiche Ambientali in questo capitolo vengono illustrati gli elementi di criticità
         e di sensibilità ambientale rilevati sul territorio comunale, desunti della consultazione ed
         elaborazione dei dati ambientali disponibili, descritti in modo approfondito nel Rapporto sullo
         Stato dell’Ambiente (Allegato 1).
         Lo scopo del presente capitolo è di riepilogare e individuare in modo univoco gli elementi che
         dovranno essere tenuti in considerazione nella definizione dello strumento di pianificazione
         territoriale.
         In questo capitolo si provvederà a verificare la presenza o meno di aree appartenenti alla Rete
         Natura 2000.

    1.   Obiettivi di sostenibilità ambientale in questo capitolo vengono illustrati gli obiettivi di
         sostenibilità ambientale definiti per il comune di Gemonio e le possibili modalità di attuazione
         degli stessi; in particolare vengono illustrati accorgimenti e suggerimenti che possono essere
         sviluppati sia nell’attuale contesto di pianificazione territoriale, sia in altri momenti, diversi dalla
         redazione del PGT.

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1 DEFINIZIONE DELLO SCHEMA METODOLOGICO

1.1 Schema metodologico

Lo schema operativo che si intende adottare per la Valutazione Ambientale Strategica del Documento di
Piano del PGT di Gemonio ricalca il processo metodologico procedurale definito dagli indirizzi generali
redatti dalla Regione Lombardia, integrato secondo lo schema riportato nell’Allegato 1a della DGR
n.VIII/6420 del 27/12/2007, delibera della Regione Lombardia.
Lo schema evidenzia come la VAS sia un “processo continuo” che affianca lo strumento urbanistico sin
dalle prime fasi di orientamento iniziale, fino oltre la sua approvazione mediante la realizzazione del
monitoraggio.

La fase 0 di preparazione è stata attivata affidando gli incarichi per la redazione del PGT e della VAS e
avviando il procedimento nel modo seguente:

  •   pubblicazione sul BURL prevista per il 4/03/2009
  •   pubblicazione sul quotidiano “Il Giorno” del 19/02/2009
  •   affissione all’albo pretorio Comunale dal 10/02/2009.

La fase 1 di Orientamento si conclude con la prima Conferenza di Valutazione, convocata il giorno
18/03/2009. Il presente documento illustra i diversi temi analizzati e previsti nella fase di orientamento
e da sviluppare nella fase successiva.

La fase 2 di elaborazione e redazione prevedrà diversi momenti di incontro tra i professionisti incaricati
per la stesura del PGT e della VAS, tra loro, con l’amministrazione comunale e con gli enti con
competenze territoriali e ambientali se necessario.
Questi momenti di incontro e confronto tra le componenti tecniche della parte di pianificazione e della
parte ambientale al fine di favorire lo sviluppo dello strumento urbanistico, in linea con gli obiettivi di
sostenibilità ambientali; in particolare consentirà una valutazione più ampia e meno settoriale del
Documento di Piano fornendo un’analisi congiunta di aspetti ambientali, sociali ed economici.
Al termine di tale fase è prevista la redazione di una bozza del Rapporto Ambientale e del Documento di
Piano che verranno opportunamente pubblicizzate e discusse nella seconda Conferenza di Valutazione.

La fase 3 – Adozione e approvazione – prevede che al termine della Conferenza di Valutazione verrà
redatto il Parere Motivato e successivamente, l’amministrazione provvede all’adozione del PGT, del
Rapporto Ambientale e della Dichiarazione di Sintesi.
I documenti adottati verranno depositati e pubblicati on-line per consentire l’accesso agli atti da parte
della popolazione e trasmessi agli enti (Regione, Provincia, ASL e ARPA).
Una volta ottenuta l’approvazione provinciale sarà possibile per l’amministrazione comunale predisporre il
Parere Motivato Finale e approvare la documentazione integrata delle eventuali osservazioni.

La fase 4 di Attuazione e gestione costituisce uno fase di controllo degli effetti del piano sul territorio e
prevede la stesura di un piano di monitoraggio definito nel Rapporto Ambientale. Verrà data
pubblicazione dei Rapporti Periodici di monitoraggio sul sito del comune, con cadenza da definire.

Di seguito si riporta lo schema metodologico previsto dalla DGR 6420/2007 (Allegato 1a).

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1.2 Soggetti del procedimento

Il presente paragrafo definisce i soggetti coinvolti nel processo di VAS, in linea con le definizioni della
direttiva comunitarie (art. 2), integrati in base alla DGR VII/6420 del 27/12/2007 e adattati alla realtà di
Gemonio.

                                               Tabella 1.
                                       Elenco dei soggetti coinvolti
Definizioni                                             Soggetti
Autorità procedente                                     Comune di Gemonio
Pubblica amministrazione (P.A.) che elabora lo          Sindaco: Fabio Felli
strumento di pianificazione e ne attiva le
procedure

Autorità competente per la VAS                          Arch. Marco Alberto Broglio
Autorità con compiti di tutela e valorizzazione
ambientale

Estensore del Piano di Governo del Territorio           Arch. M. Brusa Pasquè
Soggetto incaricato dalla P.A. proponente di
elaborare la documentazione tecnica del PGT
(Documento di Piano, Piano dei Servizi e Piano
delle Regole)

Estensore del Rapporto Ambientale                       Idrogea Servizi S.r.l. (dott. Geol. A. Uggeri, dott.
Soggetto incaricato dalla P.A. per lo sviluppo del      Dott.sa C. Fiori)
processo di VAS e per l’elaborazione del Rapporto
Ambientale

Soggetti competenti in materia ambientale               ASL di Varese
Strutture pubbliche competenti in materia               ARPA di Varese
ambientale e della salute per livello istituzionale     Soprintendenza per i Beni Architettonici e
                                                        Paesaggistici

Enti territorialmente competenti                        Regione Lombardia
Enti territorialmente interessati a vario titolo ai     Provincia di Varese
potenziali effetti derivanti dalle scelte del PGT       Comunità Montana Valcuvia (*)

Contesto transfrontaliero                               Comuni di Caravate, Cittiglio, Brenta, Azzio,
Amministrazioni territorialmente confinanti             Cocquio Trevisago, Besozzo

Pubblico                                                Cittadini di Gemonio
Singoli cittadini e associazioni di categoria e di      Consigli di Frazione
settore                                                 Associazioni ed organizzazioni economiche,
                                                        culturali e sociali
(*) da definire secondo i nuovi assetti territoriali

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1.3 Partecipazione integrata

Il processo di partecipazione integrata alla VAS del Piano di Governo del Territorio di Gemonio viene
sviluppato in supporto all’amministrazione procedente, sfruttando diverse tipologie comunicative al fine di
raggiungere in modo efficace tutti i soggetti coinvolti e garantire la trasparenza e la ripercorribilità del
processo. In particolare gli strumenti di informazione che verranno adottati sino al termine del
procedimento sono:

    •   incontri pubblici di dibattito con la popolazione e Conferenze di Servizi con enti territorialmente
        competenti;
    •   divulgazione telematica della documentazione di supporto al processo di VAS e raccolta di
        osservazioni mediante i portali comunali di volta in volta aggiornati con la nuova documentazione
        disponibile;
    •   affissione degli avvisi relative alla diverse pubblicazioni e agli incontri in programma presso l’Albo
        Pretorio.

È prevista la partecipazione e il coinvolgimento dei diversi soggetti durante tutte le fasi della VAS con
diverse finalità, in base alla fase di riferimento del processo di valutazione.

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2 ANALISI DELLE TEMATICHE AMBIENTALI
Il presente capitolo illustra gli elementi di criticità e di sensibilità ambientale rilevati sul territorio
comunale, desunti della consultazione ed elaborazione dei dati ambientali disponibili, descritti in modo
approfondito nel Rapporto sullo Stato dell’Ambiente, documento riportati nell’Allegato 1.
Lo scopo del presente capitolo è di riepilogare e individuare in modo univoco gli elementi che dovranno
essere tenuti in considerazione nella definizione dello strumento di pianificazione territoriale.

2.1 Elementi di sensibilità ambientale

Nel presente paragrafo vengono riepilogati gli elementi di sensibilità ambientale, intesi come elementi
fisici del paesaggio naturale e antropico e di caratteristiche intrinseche del territorio che necessitano di
una particolare attenzione in fase di pianificazione del territorio, in quanto azioni che vanno a interferire
con questi elementi possono dare luogo a impatti negativi sul territorio.

ACQUE SUPERFICIALI

Il territorio comunale è compreso tra il T. Boesio a nord e il T. Viganella a sud. I corsi d’acqua
rappresentano elementi di sensibilità in quanto alterazioni chimiche e idrauliche possono compromettere
la risorsa stessa e talvolta danneggiare direttamente (esondazioni, erosioni, ecc.) o indirettamente
(inquinamento, riduzione del patrimonio biotico, ecc.) anche la popolazione.

GEOLOGIA

La stratigrafia del territorio comunale, comprendente unità litoidi affioranti costituite da una serie
sedimentaria carbonatico-silicea (Calcare di Moltrasio, Calcare del Domaro, Formazione di Valmaggiore)
di età Giurassica, compresa tra il Lias ed il Dogger e unità quaternarie (costituite da depositi glaciali
dell’Alloformazione di Cantù e da depositi postglaciali)

Dal punto di vista morfologico il territorio in esame è localizzato al margine meridionale dei rilievi
prealpini. Fisiograficamente è suddivisibile in tre fasce altimetriche:

•   Sistema dei rilievi, al quale appartiene la maggior parte del territorio comunale; si distinguono i dossi
    di Mirabella e di Martitt.
•   Sistema dei terrazzi che comprende depositi glaciali e di contatto glaciale organizzati in sistemi di
    terrazzi subpianeggianti, molto articolati, che si sviluppano nella porzione occidentale e meridionale
    del territorio comunale, principalmente tra quota 290 e 250 m.
•   Sistema del fondovalle che costituisce il livello topografico “di base” del territorio in esame.

ACQUE IDROPOTABILI

L’approvvigionamento idrico comunale è gestito dal Comune stesso ed avviene attraverso la captazione di
14 sorgenti ubicate in parte sul territorio comunale in parte sui comuni limitrofi (Azzio e Cocquio
Trevisago), principalmente lungo il corso del T. Monvallina-Viganella.
Tra 2006 e febbraio 2007 l’Amministrazione Comunale ha terebrato due nuovi pozzi ad uso potabile,
denominati Boesio 1 e 2. Tali pozzi, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, verranno allacciati
alla rete di distribuzione.

I punti di captazione idropotabile vanno tutelati sia dal punto di vista qualitativo, per le dirette
conseguenze di un inquinamento della acque sulla salute umana, sia dal punto di vista quantitativo, per
evitare disagi derivanti dalla mancanza di acqua potabile.

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La tutela delle acque sotterrane è auspicabile anche se non direttamente captate ad uso idropotabile,
pertanto le aree a vulnerabilità elevata dell’acquifero necessitano una particolari accorgimenti in fase di
pianificazione di nuovi insediamenti.

Non sono noti fenomeni di contaminazione delle acque di falda di Gemonio, sulla base delle informazioni
disponibili (analisi delle acque di pozzi e sorgenti). Per quanto concerne le acque destinate al consumo
umano non si segnalano particolari problematiche qualitative.

AREA DI RISERVA PROVINCIALE E CRISI IDRICA

Il PTCP nella tavola RIS5 ha individuato tale area come “Area di riserva provinciale” intesa come zona di
tutela dei corpi idrici sotterranei interessati da una maggior concentrazione di pozzi pubblici. Il PTCP
rimanda ai comuni la definizione delle aree e del regime di tutela da adottare.

Lo studio realizzato nel 2006 dall’AATO della Provincia di Varese, invece, inquadra il Comune di Gemonio
tra le aree di crisi acquedottistica. In realtà attualmente non sussiste più tale stato di crisi in quanto i
problemi di approvvigionamento sono stati risolti tramite l’individuazione di una perdita, che determinava
uno spreco del 30% delle risorse captate, e la realizzazione di due nuovi pozzi lungo il confine con il
comune di Brenta, all’interno dell’“Area di riserva” individuata dal PTCP.

BILANCIO IDRICO

Per quanto concerne il bilancio idrico, anche considerando l’incremento di popolazione (per il 2017 fino
a 3.319 abitanti) e ipotizzando costante il prelievo di acque sotterranee (pari a 296 l/g per abitante) le
risorse attualmente utilizzate garantiranno l’approvvigionamento idrico del Comune di Gemonio.
Il surplus calcolato è di 11.1 l/s, senza considerare i 10 l/s emungibili dai pozzi.
Si ritiene in definitiva che l’approvvigionamento idrico non costituisca un limite per lo sviluppo insediativo
e produttivo dei prossimi anni nel Comune di Gemonio.

VARCO ECOLOGICO

Il PTCP ha individuato un varco che consente connessioni ecologiche in più direzioni est-ovest-sud e
interessa in buona parte il territorio comunale di Cocquio Trevisago solo marginalmente la porzione a sud
ovest del comune di Gemonio.
Un particolare attenzione viene data a questa porzione di territorio in quanto questo varco, insieme ad
altri, costituiscono il nodo strategico n. 5 che comprende una vasta zona che costituisce “cerniera” tra
la parte nord e la direttrice occidentale della rete”. Si tratta di aree incluse nella rete ecologiche che
rappresentano almeno potenzialmente dei varchi di connessione ecologica, che tuttavia presentano
notevoli problemi di permeabilità ecologica per la presenza di importanti infrastrutture e soprattutto per
le estese espansioni di tipo insediativo.
Localmente il varco è identificato come area critica n. 12, in quanto il varco dovrebbe fornire una
connessione tra la parte nord della rete e la zona dei laghi. Tra i principali elementi di disturbo viene
segnalato il P.A. della SP1 e l’attraversamento di altre infrastrutture.

AREE DI NATURALITA’

Il territorio di Gemonio non presenta particolari peculiarità naturalistiche, tuttavia, si possono segnalare
alcune aree di naturalità lungo le aste fluviali (T. Boesio e T. Monvallina-Viganella) verso Azzio, la
porzione di territorio denominata piana del Luedit e i boschi alluvionali di Ontano nero a sud della SP1.

        Fiume Boesio
        Il Boesio scorre lungo il confine nord tra Gemonio, Brenta e Cittiglio. Il suo corso risulta essere
        fortemente antropizzato, soprattutto a valle verso Cittiglio, dove le sue sponde sono rettificate e
        artificializzate, nelle vicinanze vi sono insediamenti industriali importanti (Cementificio Colacem,

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        ex centro di compostaggio, deposito di materiali edili, Conceria) ed e costeggiata dalla SS 394. Le
        cose migliorano verso est, dove il corso d’acqua è inserito nei suoi argini naturale, diminuiscono
        gli insediamenti antropici, e il tracciato della SS 394 si allontana. Il Boesio rappresenta un
        importante elemento di collegamento con i boschi igrofili del fondovalle valcuviano.

        Torrente Viganella
        Il torrente Viganella nasce in comune di Orino, scorre lungo il confine sud tra Gemonio e Cocquio
        Trevisago, per poi dirigersi verso Caravate. Analogamente a quanto osservato per il Boesio, la
        pressione antropica sul corso d’acqua è più forte verso valle. Risalendo verso monte, oltre l’ex
        Tessitura Roncari, migliorano le condizioni naturalistiche e paesistiche del corso d’acqua. Il T.
        Viganella incide la pianura, interessata da boschi, creando una forra di qualche metro di altezza
        piuttosto stretta.

        Piana dei Luedit
        A est del territorio comunale, salendo verso Azzio lungo la SP 45, si giunge alla piana dei Luedit.
        Si tratta di una superficie agricola contornata da aree boscate recentemente interessate da
        un’ampia opera di trasformazione finalizzata ad ampliare la superficie coltivabile.
        La foto aerea mostra l’area boschiva che dal Comune di Gemonio si estende a nord verso il
        Comune di Cittiglio, ad ovest verso il Comune di Azzio, a sud verso il Comune di Cocquio
        Trevisago ed ad est è delimitato dal centro abitato di Gemonio.
        Le aree boschive individuate sono costituite in prevalenza da Robinieti come indicato dal Piano di
        Indirizzo Forestale e come rilevato in sito. Nella zona B (a sud della SP 45) sono stati riscontrati
        alcuni esemplari di castagni Castanea sativa.
        Tra gli elementi di disturbo, oltre alla SP45, si segnala soprattutto l’ex piattaforma di raccolta
        differenziata posta in corrispondenza di una piccola zona umida, residuo di un area un tempo di
        dimensioni ben maggiori. L’importanza di tale area è valorizzata dalla presenza di numerosi
        anfibi, tra i quali sono stati riscontrati alcuni esemplari di Raganella Hyla intermedia, oltre alla
        segnalazione più o meno recente di Tritone crestato italiano Triturus carnifex e Tritone
        punteggiato T. vulgaris.
        Altri motivi di disturbo sono rappresentati dalla presenza di recinzioni delle aree coltivate, con reti
        spesso fatiscenti, e dal rischio di isolamento ecologico della piccola zona umida, labilmente
        collegata alle aree boscate circostanti.

Boschi alluvionali di Ontano nero

Nella porzione meridionale del territorio comunale, a valle della recente SP1, tra      i comuni di Besozzo e
Caravate, si osserva la presenza di boschi a netta impronta igrofila a dominanza        di Ontano nero, salici,
Frassino e pioppi. Per tale tipologia forestale è nota in bibliografia l’alta valenza   naturalistica, oltre alle
problematiche legate alla loro conservazione (si veda per esempio l’allegato I della    Direttiva 92/43/CEE).

RETE SENTIERISTICA

Il sito della Comunità Montana Valcuvia segnala i seguenti percorsi connessi all’Anulare Valcuviano:
    • l'itinerario C (Orino-Cerro-Caldana-I Mulini-Gemonio) che offre l'occasione per visitare il Museo
        Salvini, presso la casa-mulino, nell'omonima località;
    • l'itinerario M (Gemonio-Brenta-Cittiglio), attraverso la caratteristica Piana del Luveditt, dove un
        tempo c'era un piccolo laghetto.
Un altro itinerario, da percorrersi in 30 minuti (segnale giallo), viene comunemente definito "La Piana di
Azzio": dalla località "La Piana", attraverso la rotabile Gemonio-Cuvio, presso la Cappelletta, prende avvio
un piacevole sentiero boschivo che, costeggiando a tratti il torrente Viganella, giunge ad Azzio, in via
Giovanni XXIII, e quindi perviene alla località Convento.

Sul territorio comunale non sono presenti:
   • aree naturali protette (parchi, SIC, ZPS, Riserve, ecc.);
   • elementi puntuali soggetti a tutela (alberi monumentali, monumenti naturali, ecc.);
   • beni geologici di particolare pregio.

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                                                DOCUMENTO DI SCOPING

2.2 Elementi di criticità ambientale

Nel presente paragrafo sono stati individuati quegli elementi che costituiscono un criticità ambientale sia
perché rappresentano una passività per il territorio sia per le rispettive caratteristiche intrinseche che
possono produrre ricadute sulle matrici ambientali.

ARIA

La Regione Lombardia, con la D.G.R 2 agosto 2007 n. 5290, ha modificato la precedente zonizzazione
sulla base dei risultati della valutazione della qualità dell’aria, delle caratteristiche orografiche e
meteoclimatiche, della densità abitativa e della disponibilità di trasporto pubblico locale. IN particolare il
comune di Gemonio è stato classificato nella Zona C1 “Area prealpina e appenninica”.
Le principali problematiche di qualità dell’aria sono quelle legate al traffico veicolare lungo la SS394 e
lungo la SP45 e quelle legate alla presenza dello stabilimento Colacem, sito in comune di Caravate, ma
nelle vicinanze con il comune di Gemonio. Le emissioni legate alla ditta Colacem sono quelle legate alle
emissioni di processo e quelle diffuse (circolazione degli automezzi e dallo stoccaggio e movimentazione
dei materiali). Si segnala che la ditta è assoggettata a IPPC e sta provvedendo all’applicazione di
tecnologie necessarie alla riduzione delle emissioni in atmosfera.

ACQUE SUPERFICIALI

Il territorio comunale è compreso tra il T. Boesio a nord e il T. Viganella a sud. Entrambi presentano
buone caratteristiche di funzionalità fluviale, pari ad un giudizio buono per il T. Monvallina-Viganella e
buono-mediocre per il T. Boesio. Tali caratteristiche peggiorano avvicinandosi al centro abitato di
Gemonio, dove gli interventi di artificializzazione delle sponde sono più marcati e dove la pressione
antropica connessa ad insediamenti produttivi è più marcata.

I due corsi d’acqua presentano altre problematiche.
   • Il tratto del T. Boesio lungo la stretta del Monte Scirlago presenta un’area di esondazione
      potenziale e oltre, in prossimità dell’ex INVA, un’area dove sono stati registrati degli eventi di piena
      e allagamento.
      Lungo il Boesio si segnalano due aree interessata da interventi di bonifica ambientale: l’area
      Acquatec e la conceria Fraschini a Cittiglio.
   • Il T. Monvallina-Viganella non presenta episodi recenti di una certa entità, ad esclusione di
      modesti allagamenti temporanei che hanno interessato ristrette aree adiacenti al torrente. IN
      prossimità della ex Tessitura Roncari si segnala un dissesto sul versante sinistro della forra del
      Viganella nel territorio comunale di Cocquio.

Sulla base dei dati forniti dalla Provincia di Varese Settore Ecologia ed Energia - Attività Risorse Idriche e
Tutela Ambientale, gli scarichi in acque superficiali comunali sono riportati nella tabella seguente.

     N.     TITOLARE AUT.                  TIPO SCARICO                   RECAPITO

     1      Utensilerie Associate S.r.l.   Scarico acque di              Rio Viganella
                                           raffreddamento
     2       Comune di Gemonio             Sfioratore di piena           Torrente Boesio
     3       Comune di Gemonio             Terminale fognatura non       Torrente Boesio
                                           depurata (*)
     4       Comune di Gemonio             Sfioratore di piena           Rio Viganella
     5       Comune di Gemonio             Sfioratore di piena           Rio Viganella
     6       Comune di Gemonio             Sfioratore di piena           Rio Viganella
     (*) tale punto di scarico non esiste più da diversi anni in quanto è stato recapitato al
     collettore di Cittiglio

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INSTABILITA’ DEI VERSANTI

La problematiche di instabilità dei versanti solo due:

   •   Area di frana attiva posta all’esterno del territorio comunale di Gemonio, in sinistra idrografica
       del Torrente Viganella in Comune di Cocquio Trevisago, già descritta in precedenza.
       Tale area non ricade nel territorio comunale tuttavia è stata segnalata in quanto si ritiene che
       possa interferire con il normale deflusso delle acque del torrente.
   •   Aree soggette a crolli di massi
       Si tratta di sorgenti puntiformi di crolli, che coinvolgono massi singoli, distribuite lungo la parete
       rocciosa compresa tra via Battisti e via Foscolo.

RISCHIO IDROGEOLOGICO

Lo studio geologico segnala diverse aree con problematiche idrogeologiche.

   •   Area ad elevata vulnerabilità degli acquiferi
       Sono aree del fondovalle del T. Boesio, caratterizzate da depositi alluvionali molto permeabili senza
       un’adeguata protezione superficiale. Attualmente la falda è captata tramite più pozzi destinati ad
       approvvigionamento di acquedotti pubblici (ad es. Caravate). Il grado di permeabilità varia da
       basso ad elevato e il grado di vulnerabilità è elevato.
   •   Aree con emergenza idrica diffusa
       Si tratta di un’area di limitate dimensioni ubicata al centro della piana di Luedit, in prossimità del
       ex piattaforma ecologica.
   •   Aree a bassa soggiacenza della falda
       Indagini pregresse eseguite in sponda destra del Viganella, al termine di via Clivio, hanno
       evidenziato la presenza della falda a partire da 0,6 m dal piano campagna, con progressiva
       diminuzione verso SSW. Situazione analoga, con soggiacenza lievemente più elevata (1-1.7 m) si
       regista nella contigua piana di fondovalle a Sud di S. Pietro.

PROBLEMATICHE GEOTECNICHE

Lo studio geologico segnala diverse aree che presentano caratterische geotecniche scadenti:

   •   Aree torbose
       L’area è ubicata in destra del T. Viganella a valle di via Clivio. Indagini geognostiche pregresse
       (Idrogea Servizi, 2006) hanno evidenziato ingenti spessori di torbe limose (4,5 m) seguite da
       un’alternanza di torbe limose e sabbie ghiaiose (fino a 7,5 m di profondità). Inoltre, data la bassa
       soggiacenza della falda, i terreni risultano saturi a partire da poche decine di centimetri dal piano
       campagna.
   •   Area con limitata capacità portante per la presenza di livelli fini
       Sono le aree caratterizzate dalla presenza di depositi fini (da limi argillosi a limi debolmente
       sabbiosi; rari livelli torbosi) con spessore stimato di 12 m circa e con modesta soggiacenza della
       falda (1,5 m circa) (Slimpa srl, 2002). Questi depositi strutturano la piana del settore meridionale
       del territorio comunale di Gemonio.
   •   Aree con materiale di riporto
       Si tratta di aree caratterizzate dall’accumulo di materiali di riporto interessate da interventi
       edificatori.
       Tra queste aree antropiche sono state riportate nella carta di sintesi esclusivamente quelle che
       presentano elementi di criticità in relazione alle caratteristiche geotecniche ed ambientali.

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                                                   DOCUMENTO DI SCOPING

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Le aziende insalubri di I classe presenti sul territorio comunale sono le seguenti:

  N.       RAGIONE SOCIALE                          TIPOLOGIA PRODUTTIVA               INDIRIZZO
           DEFEPLAST DI DE FELICE SAVERIO
  1                                                 Stampaggio materie plastiche       via Fiume 10
           & C. SNC
  2        DKS LOVERSAN SPA                         Attrezzature biomediche            via G. Borghi 24
  3        SWK UTENSILERIE SRL (USAG)               Utensileria metallica              via Roma 5
           NUOVA SA.VA.RI SNC DI                    Assemblaggio e montaggio
  4                                                                                    via G. Di Vittorio
           MARCHETTI V. & C.                        idrotermosanitari

Sul territorio comunale sono presenti diverse aziende agricole, tra queste solo l’ Az. Agricola ai Frutti di
Bosco di Mattioni Giuseppe ha anche allevamento zootecnico.

AREE DISMESSE

Si segnala inoltre la presenza di due attività dismesse:

      •   ex centro di compostaggio rifiuti in località Breccia un tempo in gestione alla ditta IN.VA. Iniziativa
          Varesina Ambiente Srl e attualmente dimesso;
      •   piattaforma di raccolta differenziata di rifiuti (RSU) presso la piana del Luedìt un tempo utlizzata
          da parte dell’amministrazione; l’area attualmente si presenta come recintata ed è attualmente
          dimessa; si precisa che parte dell’area umida nei dintorni è stata in passato oggetto di reinterri

TRAFFICO

La rete viabilistica del territorio comunale di Gemonio è interessata dalla presenza della S.P. 45 “del
Campo dei Fiori”, che collega Brinzio con Gemonio. Questo elemento è fonte di inquinamento atmosferico
e rumoroso per la presenza di traffico veicolare intenso.
Il comune di Gemonio è marginalmente interessato dalla presenza della S.P.1 che rappresenta la dorsale
di collegamento tra Varese e Laveno; tale strada è stata recentemente inaugurata e aperta al transito.

Il comune di Gemonio è interessato anche dall’attraversamento della rete ferroviaria linea Varese –
Laveno delle Ferrovie Nord Milano. A Gemonio si trova una stazione ferroviaria classificata dal PTCP di
tipo C “piccola”, in base al volume di traffico.

RUMORE

Il Comune di Gemonio è dotato di un Piano di Azzonamento Acustico, redatto ai sensi del DPCM
1/03/1991 da parte dell’ex USSL n.1 di Varese.

Sul territorio comunale sono state individuate:
    •  la classe IV, in corrispondenza della viabilità principale (SS 394, SP 45 e SP 54), lungo l’asse
       ferroviario e in corrispondenza delle aree artigianali;
    •  la classe V in corrispondenza degli insediamenti produttivi;
    •  la classe III nella restate parte di territorio.

Non sono state individuate classi di particolare tutela (classe I), la classe II e la classe VI.

E’ previsto una revisione del Piano di azzonamento che recepisca i nuovi aggiornamenti cartografici quali
gli insediamenti industriali e la nuova viabilità (SP1).

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RIFIUTI

I dati mostrano come, nel periodo dal 2004 al 2006, vi sia stata una riduzione solo della produzione di
rifiuti ingombranti (RSI), pari a 22.47 %, mentre i rifiuti urbani (RU) e gli indifferenziati (RSU) sono
aumentati rispettivamente del 7,78 % e 13,02 %.
La raccolta differenziata è aumentata complessivamente del 8,38 % con valori per il 2006 pari a 58,5 %,
al di sopra della media provinciale (53,8 %).

ELETTRODOTTI

Sulla base delle informazioni ottenuti da TERNA SpA, riferimento per la gestione della rete elettrica sul
territorio in oggetto, è emerso che il Comune di Gemonio è attraversato da tre linee ad alta tensione (AT)

   •   una doppia linea da 132 k ciascuna costituita da linea AT n. 073 denominata “cp Barasso – cp
       Cittiglio –cl Cementerai Rusconi” di proprietà di Enel e linea AT n. 068 denominata “cp Cadrezzate
       cp Cittiglio” di proprietà Terna;
   •   linea AT n. 528 denominata “cp Cittiglio – cs Mascioni” da 132 kV di proprietà di Terna.

IMPIANTI RADIOTELECOMUNICAZIONE

Sul territorio comunale è presente una stazione di trasmissione radio base per telefonia ed emittenti radio
e televisione di proprietà Wind (cod. VA133 – KV 31).
La stazione è composta da tre celle trasmittenti e riceventi con due portanti per cella per il sistema GSM
e quattro portanti per cella per il sistema DCS. La SRB è ubicata in località La Mirabella alla sommità di
un palo metallico; il centro elettrico è posto ad una quota di circa 31 metri dal livello del suolo.

Le valutazioni radio prospettiche condotte da ARPA hanno permesso di evidenziare che la stazione
rispetta i lavori limite di capo elettromagnetico (DPCM del 8/07/2003).

INQUINAMENTO AMBIENTALE

Nel territorio comunale di Gemonio sono presenti aree interessate da fenomeni di inquinamento e/o
sottoposte a procedimento di bonifica ai sensi del Dlgs 152/06 (Testo Unico Ambientale)– Titolo V
(“Bonifica di siti inquinati”), della Parte IV (“Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti
inquinati”).
In particolare si segnala l’area ex Caseificio Castelli, in via Verdi 69; è un’area industriale dimessa presso
la quale è stata accertata una contaminazione da idrocarburi a carico di terreno e acque superficiali. La
pratica è stata chiusa nel 2002 e attualmente il sito è stato riconvertito ad uso produttivo-commerciale.

Dal database provinciale è emerso che sono presenti altre aree soggette a interventi di bonifica
ambientale nei comuni limitrofi. In particolare si segnalano le seguenti aree.

   •   area ex Mulino Selvino a Cocquio Trevisago, presso la quale è stato attivato un procedimento di
       bonifica per la presenza di idrocarburi nei terreni, legata al ribaltamento di un camion; tale area
       attualmente è ad uso residenziale;
   •   area Conceria Fraschini a Brenta, presso la quale è stato rilevato uno stato di contaminazione da
       metalli a carico dei terreni sottostanti un’area di discarica;
   •   area Acquatech a Cittiglio, presso la quale è stata rilevata la presenza di cromo nei terreni, nella
       falda e nelle acque superficiali;
   •   area di rifornimento carburanti AGIP a Cittiglio, presso la quale è stata rilevata una contaminazione
       da idrocarburi a seguito della dismissione di serbatoi interrati.

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                                              DOCUMENTO DI SCOPING

Si segnala inoltre la presenza di un’area industriale in parte dimessa presso l’ex Tessitura Roncari, al
confine con Cocquio T. L’area risulta attualmente interessata da attività produttive i e in parte dimessa.

Nel comune di Gemonio non sono presenti i seguenti elementi di passività ambientali:

   •   insediamenti industriali soggetti a Rischio di Incidente Rilevante, ai sensi del DLgs 334/99 e del
       DLgs 238/05;
   •   potenziali problematiche naturali legati alla presenza di Radon.

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2.3 Rete Natura 2000

La rete Natura 2000 è costituita da

  •   Zone a Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE) al fine di
    tutelare in modo rigoroso i siti in cui vivono le specie ornitiche contenute nell’allegato 1 della
    medesima
  • Siti di Importanza Comunitaria (SIC) istituiti ai sensi della Direttiva Habitat al fine di
    contribuire in modo significativo a mantenere o a ripristinare un habitat naturale (allegato 1 della
    direttiva 92/43/CEE) o una specie (allegato 2 della direttiva 92/43/CEE) in uno stato di
    conservazione soddisfacente. L’acronimo pSIC, indica una proposta di SIC avanzata alla
    Commissione Europea, Direzione Generale (DG) Ambiente, e successivamente approvata con
    decreto del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, d'intesa con ciascuna regione
    interessata.

Nella figura che segue viene riportato un inquadramento generale del territorio comunale e delle aree
naturali protette, rientranti nelle categorie sopra citate, circostanti il territorio stesso.

                                      Figura 1. Aree naturali protette

Osservando tale immagine emerge che il territorio di Gemonio non è interessato da nessuna area
appartenente alla rete Natura 2000 e pertanto il PGT di Gemonio non verrà sottoposto a Valutazione di
Incidenza.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI
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3 OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Gli obiettivi di sostenibilità ambientale specifici per la realtà di Gemonio sono stati definiti a partire da
quelli definiti per l’associazione dei 10 comuni, definiti sviluppando alcuni dei criteri di sostenibilità
ambientale definiti a livello europeo e nel PTCP di Varese.

1.   Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili
     L’impiego delle risorse non rinnovabili, quali combustibili fossili, giacimenti di minerali e conglomerati riduce le riserve disponibili
     per le generazioni future. Uno dei principi di base dello sviluppo sostenibile è lo sviluppo ragionevole e parsimonioso di tali risorse
     non rinnovabili, da praticare per non pregiudicare le possibilità riservate alle generazioni future.
     Lo stesso principio deve applicarsi anche a caratteristiche o elementi e geologici, ecosistemi e/o paesaggistici unici nel loro genere
     insostituibili, che forniscono un contributo sotto il profilo della produttività, della biodiversità, delle conoscenze scientifiche e della
     cultura (in relazione anche ai criteri 4, 5 e 6)
2.   Utilizzo delle risorse rinnovabili entro i limiti delle capacità di rigenerazione
     Quando si utilizzano risorse rinnovabili in attività di produzione primaria come la silvicoltura, l’agricoltura, la pesca, ogni sistema
     presenta un rendimento massimo sostenibile, superato il quale le risorse cominciano a impoverirsi e/o degradarsi. Quando
     l’atmosfera, i fiumi, i laghi vengono utilizzati come ricettori per materiali di scarto, essi sono trattati anche come fonti rinnovabili,
     nel senso che si conta sulle cloro naturali capacità di autorecupero: nel caso in cui si superino tali capacità, si assisterà alla
     riduzione e/o al degrado delle risorse rinnovabili a un ritmo tale che esse siano in grado di rigenerarsi naturalmente, garantendo
     così il mantenimento, o meglio l’incremento, delle riserve disponibili per le generazioni future.
3.   Uso e gestione corretti, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi e/o
     inquinanti
     In molte situazioni è possibile utilizzare sostanze meno dannose per l’ambiente ed evitare o ridurre la produzione di rifiuti, in
     particolare pericolosi. Tra gli obiettivi di un approccio sostenibile vi è l’utilizzo di materie che producano l’impatto ambientale meno
     negativo possibile e la minima produzione di rifiuti e di riduzione dell’inquinamento.
4.   Conservare e migliorare lo stato di flora e fauna, degli habitat e dei paesaggi
     Il principio è quello di mantenere e arricchire la quantità e la qualità delle risorse naturali, con particolare riferimento alle
     componenti biotiche, affinché le generazioni future possano godere di tale beneficio. Tra le risorse del patrimonio naturale si
     annoverano le flora, la fauna e gli habitat, caratteristiche geologiche e fisiologiche, le bellezze naturali e altre risorse ambientali,
     nonché le combinazioni e le interazioni tra di essi e il potenziamento ricreativo che presentano. Non vanno altresì dimenticate le
     strette relazioni con il patrimonio culturale (si veda il criterio 6)
5.   Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche
     Il suolo e le risorse idriche sono fonti naturali, rinnovabili a lungo termine, essenziali per la vita e il benessere umani, ma che
     possono subire perdite, o degradarsi, a causa del consumo, di fenomeni erosivi op dell’inquinamento. Il principio cui attenersi è
     pertanto, la tutela delle risorse esistenti sotto il profilo qualitativo e quantitativo e il miglioramento delle risorse già degradate
6.   Conservare e migliorare la qualità del patrimonio storico culturale
     Il patrimonio storico e culturale è costituito da risorse finite che, una volta distrutte o danneggiate, non possono più essere
     sostituite. Come accade per le fonti non rinnovabili, i principi che ispirano il concetto di sviluppo sostenibile prevedono che
     vengano preservate tutte le caratteristiche e/o i siti in via di rarefazione, rappresentativi di un determinato periodo e/o aspetto, o
     che forniscono un particolare contributo alle tradizioni e alla cultura locali. Vengono annoverati edifici di valore storico e culturale,
     strutture e/o monumenti di qualsiasi epoca, reperti archeologici non ancora riportati alle luce, elementi architettonici di esterni
     (es. paesaggi agrari, parchi, giardini) e tutte le strutture che contribuiscono alla vita culturale di una comunità (es. piazze, teatri,
     ecc.). Anche stili di vita, usi e lingue tradizionali costituiscono un patrimonio storico e culturale che può essere opportuno
     preservare.
7.   Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale
     Per qualità dell’ambiente locale si intende la qualità dell’aria, l’impatto acustico, l’impatto visivo e altri elementi estetici percepibili
     a livello di singolo individuo e/o di comunità. La qualità dell’ambiente locale assume la massima importanza nelle zone
     residenziali, luogo in cui si svolge buona parte delle attività ricreative lavorative. La qualità dell’ambiente locale può subire drastici
     cambiamenti a seguito delle mutate condizioni di traffico, delle attività industriali, di attività di costruzione o minerarie, del
     proliferare di nuovi edifici e infrastrutture e di un generale incremento delle attività, ad esempio turistiche. E’ inoltre possibile dare
     un forte impulso al miglioramento dell’ambiente locale introducendo e adottando nuovi modelli di sviluppo (si veda anche
     criterio 3).
8.   Descrizione del criterio chiave di sostenibilità
     Una delle principali forze trainanti nell’affermarsi del concetto di sviluppo sostenibile è rappresentata dai dati che dimostrano
     l’esistenza di problemi globali e regionali causati dalle emissioni nell’atmosfera. Le connessioni tra le emissioni derivanti dai
     processi di combustione, il fenomeno delle piogge acide e l’acidificazione dei suoli e delle acque , come pure tra clorofluorocarburi
     (CFC) e distribuzione dello strato di ozono sono stati individuati negli anni settanta e nei primi anni ottanta del secolo scorso.
     Successivamente è stato individuato il nesso tra anidride carbonica, effetto serre e cambiamenti climatici. Si tratta bdi impatti a
     lungo termine e pervasivi, che costituiscono una grave minaccia per le generazioni future (si vede anche criterio 3)
9.   Sviluppare la sensibilità, l’istruzione e la formazione alle tematiche ambientali
     Per realizzare uno sviluppo sostenibile diventa fondamentale sensibilizzare ai temi e alle opzioni disponibili; elementi cruciali sono
     altresì l’informazione, l’istruzione e la formazione in materia di gestione ambientale. Tale obiettivo può essere raggiunto
     attraversala divulgazione dei risultati della ricerca, promuovendo l’inserimento di tematiche ambientali a livello di formazione
     professionale, nelle scuole, nelle università e/o nei programmi di istruzione per adulti, nonché creando all’interno di settori e
     raggruppamenti economici. Va infine ricordata l’importanza di accedere alle informazioni in campo ambientale dal proprio
     domicilio e da luoghi ricreativi (es. sviluppo di reti telematiche dei dati ambientali).
10. Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni in materia di sviluppo sostenibile

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI
                                                    GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA)

                                                              DOCUMENTO DI SCOPING

     La dichiarazione di RIO (Conferenza di Rio per l’ambiente e lo sviluppo, 1992) stabilisce, tra i fondamenti dello sviluppo
     sostenibile, che il pubblico e le parti interessate vengano coinvolte nelle decisioni che riguardano i loro interessi. Il meccanismo
     principale è la consultazione pubblica nella fase di controllo dello sviluppo, in particolare il coinvolgimento di terzi nella valutazione
     ambientale. Il concetto di sviluppo sostenibile prevede inoltre un coinvolgimento più ampio del pubblico nell’elaborazione e
     nell’attuazione di proposte di sviluppo, che dovrebbe consentire l’affermarsi di un maggiore senso di appartenenza e di
     condivisione delle responsabilità.

3.1 Obiettivi di sostenibilità ambientale di Gemonio

Gli obiettivi di sostenibilità ambientale, illustrati nella tabella seguente, sono                                      condivisi anche
dall’amministrazione di Gemonio.

                                     OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
 A    Proteggere la qualità            Il suolo deve essere considerato una risorsa limitata e non rinnovabile per
      dei suoli                        la produzione di cibo e di altri prodotti e come ecosistema per gli altri
                                       organismi viventi, pertanto andranno valutate attentamente tutte le azioni
                                       che comporteranno un consumo di suolo.
 B    Tutelare le acque                La tutela dei corsi d’acqua presenti sul territorio deve essere perseguita sia
      superficiali                     sulla componente idraulica, con l’intento di limitare gli eventuali fenomeni
                                       di dissesto idrogeologico, sia sulla componente chimica, evitando o
                                       limitando fenomeni di contaminazione derivanti dagli scarichi, sia sulla
                                       componente biotica, tutelando la fauna microbentonica e ittica.
 C    Tutelare le acque                Le     acque     sotterranee     rappresentano      la   fonte   primaria     di
      sotterranee                      approvvigionamento idropotabile del territorio, pertanto è fondamentale
                                       tutelare le caratteristiche qualitative e quantitative di tale risorsa,
                                       attraverso l’attenta pianificazione delle attività all’interno delle zone di
                                       rispetto dei pozzi, delle sorgenti e delle zone di elevata vulnerabilità
                                       dell’acquifero e attraverso il contenimento dei consumi.
 D    Tutela delle                     Il territorio di studio è particolarmente ricco di peculiarità di carattere
      peculiarità geologiche           geologico e geomorfologico da tutelare e valorizzare, quali pareti in roccia,
      e geomorfologiche                grotte, travertini, colline moreniche, sorgenti, canyon, forre, cascate, ecc.
 E    Contenere i consumi              Nell’ottica di ridurre i consumi deve essere incentivato l’uso di risorse
      delle risorse                    rinnovabili per il riscaldamento (es. solare termico, geotermia, biomasse) e
      rinnovabili e non                per la produzione di energia elettrica (fotovoltaico) da distribuire
                                       eventualmente in modo consortile (es. teleriscaldamento). Inoltre dovrà
                                       essere incentivata la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica e
                                       con una buona esposizione solare, proponendo un regolamento edilizio
                                       adeguato.
                                       Dovranno inoltre essere attivati accorgimenti per ottenere il contenimento
                                       del consumo idrico (es. riutilizzo delle “acque grigie” per gli usi consentiti,
                                       ecc.)
 F    Prevenire il rischio di          Devono essere adottati gli accorgimenti tecnici e normativi per la riduzione
      inquinamento                     del rischio di inquinamento ambientale, luminoso, elettromagnetico e
                                       radioattivo (radon) attuando anche campagne di monitoraggio.
 G    Tutelare habitat,                La tutela della biodiversità deve essere realizzata nei confronti di habitat e
      specie e ecosistemi              specie individuate nella Direttiva Europea “Habitat e Uccelli” sia all’interno
                                       delle zone inserite nella Rete Natura 2000 sia in aree diverse ma
                                       interessate dalla presenza di specie minacciate (es. gambero di fiume,
                                       anfibi, ontano nero, ecc.).
                                       La tutela degli ecosistemi viene attuata promuovendo interventi di
                                       conservazione e di recupero della biodiversità cercando di ridurre i rischi
                                       derivanti dall’introduzione di specie naturali alloctone.
 H    Conservazione e                  Per aumentare la funzionalità ambientale del territorio sottoposto a
      potenziamento dei                protezione (SIC, Parco CdF, ecc.) si devono individuare localmente le aree
      corridoi ecologici               di interconnessione tra di esse; tali corridoi ecologici devono essere tutelati
                                       ed eventualmente rafforzati.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI
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                                                                     DOCUMENTO DI SCOPING

                                                   OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
 I                      Tutelare e valorizzare      La tutela del paesaggio deve essere estesa sia a quello agrario, evitandone
                        il paesaggio                la frammentazione, sia a quello boschivo.
                                                    Tale tutela può essere promossa anche attraverso l’integrazione funzionale
                                                    tra agricoltura e gestione forestale.
 J                      Valorizzazione della        Il territorio è ricco di elementi di valenza paesistica e ambientale (elementi
                        fruibilità turistica del    geologici e geomorfologici, aree protette, ecc.) che possono essere
                        territorio                  valorizzati mediante segnalazione, formazione di reti ciclopedonali e di
                                                    percorsi escursionistici

3.2 Attuazione degli obiettivi di sostenibilità

Il presente paragrafo vuole fornire degli spunti ai soggetti coinvolti nella pianificazione per il
perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati.
Si tratta di accorgimenti e suggerimenti che possono essere sviluppati sia nell’attuale contesto di
pianificazione territoriale, sia in altri momenti, diversi dalla redazione del PGT.

In particolare, la tabella seguente riepiloga per ogni obiettivo di sostenibilità diverse modalità di
attuazione dello stesso, nello specifico contesto di Gemonio.

                                    ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
 Obiettivi Condivisi di sostenibilità                             Modalità di attuazione
 ambientale
      A     Proteggere la qualità dei                                •   incentivare il riuso del patrimonio edilizio esistente
            suoli                                                        mediante censimento degli edifici vuoti
                                                                     •   privilegiare l’edificazione nelle aree intercluse purché
                                                                         di scarso valore agronomico e fruitivi
                         B     Tutelare le acque superficiali        •   ridurre l’antropizzazione dei corsi d’acqua limitando
                                                                         l’insediamento di attività molto impattanti nelle
                                                                         immediate vicinanze dei corsi d’acqua
                                                                     •   vigilare sugli insediamenti produttivi in prossimità dei
 COMPONENTI ABIOTICHE

                                                                         corsi d’acqua evitando insediamenti di attività
                                                                         particolarmente inquinanti
                                                                     •   intervenire nella Piana del Luedì al fine di limitare
                                                                         l’interramento del fosso interessato periodicamente
                                                                         da acqua
                         C     Tutelare le acque sotterranee         •   tutelare le aree di rispetto delle sorgenti captate ad
                                                                         uso idropotabile
                                                                     •   partecipare al processo formativo del PGT di Azzio e
                                                                         Cocquio Trevisago al fine di promuovere la tutela
                                                                         delle sorgenti captate ad uso idropotabile
                                                                     •   limitare la dispersione di sostanze nocive nel
                                                                         sottosuolo soprattutto nelle aree a fondo valle del T.
                                                                         Boesio dove la vulnerabilità dell’acquifero è alta
                                                                     •   migliorare la qualità del T. Boesio, che alimenta
                                                                         l’acquifero di fondo valle
                         D     Tutela delle peculiarità              •   tutelare e valorizzare gli elementi strutturali dei corsi
                               geologiche e                              d’acqua, in particolare la forra del T. Viganella-
                               geomorfologiche                           Monvallina

                                                                     Pag. 20 di 22
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