DOCUMENTO DI SCOPING COMUNE DI GEMONIO
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COMUNE DI GEMONIO Provincia di Varese DOCUMENTO DI SCOPING VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL COMUNE DI GEMONIO (VA) N. Riferimento: 07-205 Data: 9 Marzo 2009 N. copie consegnate: 2 + pdf File: 07-205 SCOPING Gemonio Via Sanvito Silvestro 55 21100 Varese Tel. 0332 286650 – Fax 0332 234562 www.idrogea.com - idrogea@idrogea.com P.IVA : 02744990124
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING SOMMARIO 0 INTRODUZIONE ...................................................................................................................3 0.1 Normativa di riferimento ............................................................................................... 3 0.2 Scopo del documento ................................................................................................... 4 1 DEFINIZIONE DELLO SCHEMA METODOLOGICO ........................................................................ 5 1.1 Schema metodologico................................................................................................... 5 1.2 Soggetti del procedimento............................................................................................. 7 1.3 Partecipazione integrata................................................................................................ 8 2 ANALISI DELLE TEMATICHE AMBIENTALI ................................................................................. 9 2.1 Elementi di sensibilità ambientale................................................................................... 9 2.2 Elementi di criticità ambientale .................................................................................... 12 2.3 Rete Natura 2000 ...................................................................................................... 17 3 OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ........................................................................... 18 3.1 Obiettivi di sostenibilità ambientale di Gemonio .............................................................. 19 3.2 Attuazione degli obiettivi di sostenibilità ........................................................................ 20 ALLEGATO 1 - Rapporto sullo Stato dell’Ambiente Tavola 1 – Sensibilità ambientali Tavole 2 – Criticità ambientale Pag. 2 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 0 INTRODUZIONE 0.1 Normativa di riferimento Il Dlgs 3 aprile 2006, n. 152, che ha riformulato il diritto ambientale, costituisce, nella sua Parte II, l’attuale "legge quadro" sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), la procedura per la valutazione dei piani e programmi che possono avere un impatto ambientale significativo, come modificato dal D Lgs n. 4/2008. Tali normative recepiscono la Direttiva Europea 2001/42/CE, il cui obiettivo è garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente, individuando nella Valutazione Ambientale Strategica lo strumento per l’integrazione delle considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. La VAS si delinea dunque come un processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sulle tematiche ambientali delle azioni proposte (politiche, piani o iniziative nell’ambito di programmi nazionali, regionali e locali, ecc.) in modo che queste siano incluse e affrontate, alla pari delle considerazioni di ordine economico e sociale, fin dalle prime fasi (strategiche) del processo decisionale. Questo processo quindi garantisce che gli effetti ambientali derivanti dall’attuazione di determinati piani e programmi, siano presi in considerazione e valutati durante la loro elaborazione e prima della loro adozione. Per lo strumento di pianificazione la VAS rappresenta un processo di costruzione, valutazione e gestione del Piano o Programma, ma anche di monitoraggio dello stesso, al fine di controllare e contrastare gli effetti negativi imprevisti derivanti dall’attuazione di un piano o programma e adottare misure correttive al processo in atto. La direttiva promuove inoltre la partecipazione pubblica all’intero processo al fine di garantire la tutela degli interessi legittimi e la trasparenza nel processo stesso; pertanto la direttiva prevede, in tutte le fasi del processo di valutazione, il coinvolgimento e la consultazione delle autorità “che, per le loro specifiche competenze ambientali, possano essere interessate agli effetti sull’ambiente dovuti all’applicazione dei piani e dei programmi” e del pubblico che in qualche modo risulta interessato dall’iter decisionale. Anche la Regione Lombardia, che ha riformato il quadro normativo in materia di governo del territorio mediante l’approvazione della Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12 “Legge per il governo del territorio” (B.U.R.L. n. 11 del 16 marzo 2005, 1° s.o.), che ha recepito i contenuti della Direttiva Europea 2001/42/CE; l’articolo 4, infatti, stabilisce che ogni variante allo strumento urbanistico debba essere sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica (VAS). La Regione Lombardia ha inoltre approvato la DGR n. VIII/6420 del 27/12/2007 “Determinazione della procedura per la valutazione ambientale di Piani e Programmi – VAS (art. 4, LR n. 12/2005; DCR n. 351/2007)” che definisce lo schema operativo per le VAS del Documento di Piano del PGT nell’Allegato 1A. Pag. 3 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 0.2 Scopo del documento Il presente documento si inserisce all’interno del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano del PGT di Gemonio, redatto con lo scopo di illustrare lo schema metodologico del procedimento e individuare preliminarmente l’ambito di influenza del DdP e la portata delle informazioni da inserire nel Rapporto Ambientale. Il documento si articola in tre capitoli, un primo di introduzione e gli altri due con i seguenti contenuti. 1. Definizione dello schema metodologico; in questo capitolo viene definito lo schema metodologico che si intende seguire nell’ambito della VAS del DdP, illustrando i contenuti delle diverse fasi, individuando le interazioni tra la pianificazione territoriale e la valutazione ambientale e segnalando i momenti di partecipazione integrata. Inoltre vengono individuati i soggetti coinvolti nel procedimento. 2. Analisi delle tematiche Ambientali in questo capitolo vengono illustrati gli elementi di criticità e di sensibilità ambientale rilevati sul territorio comunale, desunti della consultazione ed elaborazione dei dati ambientali disponibili, descritti in modo approfondito nel Rapporto sullo Stato dell’Ambiente (Allegato 1). Lo scopo del presente capitolo è di riepilogare e individuare in modo univoco gli elementi che dovranno essere tenuti in considerazione nella definizione dello strumento di pianificazione territoriale. In questo capitolo si provvederà a verificare la presenza o meno di aree appartenenti alla Rete Natura 2000. 1. Obiettivi di sostenibilità ambientale in questo capitolo vengono illustrati gli obiettivi di sostenibilità ambientale definiti per il comune di Gemonio e le possibili modalità di attuazione degli stessi; in particolare vengono illustrati accorgimenti e suggerimenti che possono essere sviluppati sia nell’attuale contesto di pianificazione territoriale, sia in altri momenti, diversi dalla redazione del PGT. Pag. 4 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 1 DEFINIZIONE DELLO SCHEMA METODOLOGICO 1.1 Schema metodologico Lo schema operativo che si intende adottare per la Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano del PGT di Gemonio ricalca il processo metodologico procedurale definito dagli indirizzi generali redatti dalla Regione Lombardia, integrato secondo lo schema riportato nell’Allegato 1a della DGR n.VIII/6420 del 27/12/2007, delibera della Regione Lombardia. Lo schema evidenzia come la VAS sia un “processo continuo” che affianca lo strumento urbanistico sin dalle prime fasi di orientamento iniziale, fino oltre la sua approvazione mediante la realizzazione del monitoraggio. La fase 0 di preparazione è stata attivata affidando gli incarichi per la redazione del PGT e della VAS e avviando il procedimento nel modo seguente: • pubblicazione sul BURL prevista per il 4/03/2009 • pubblicazione sul quotidiano “Il Giorno” del 19/02/2009 • affissione all’albo pretorio Comunale dal 10/02/2009. La fase 1 di Orientamento si conclude con la prima Conferenza di Valutazione, convocata il giorno 18/03/2009. Il presente documento illustra i diversi temi analizzati e previsti nella fase di orientamento e da sviluppare nella fase successiva. La fase 2 di elaborazione e redazione prevedrà diversi momenti di incontro tra i professionisti incaricati per la stesura del PGT e della VAS, tra loro, con l’amministrazione comunale e con gli enti con competenze territoriali e ambientali se necessario. Questi momenti di incontro e confronto tra le componenti tecniche della parte di pianificazione e della parte ambientale al fine di favorire lo sviluppo dello strumento urbanistico, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientali; in particolare consentirà una valutazione più ampia e meno settoriale del Documento di Piano fornendo un’analisi congiunta di aspetti ambientali, sociali ed economici. Al termine di tale fase è prevista la redazione di una bozza del Rapporto Ambientale e del Documento di Piano che verranno opportunamente pubblicizzate e discusse nella seconda Conferenza di Valutazione. La fase 3 – Adozione e approvazione – prevede che al termine della Conferenza di Valutazione verrà redatto il Parere Motivato e successivamente, l’amministrazione provvede all’adozione del PGT, del Rapporto Ambientale e della Dichiarazione di Sintesi. I documenti adottati verranno depositati e pubblicati on-line per consentire l’accesso agli atti da parte della popolazione e trasmessi agli enti (Regione, Provincia, ASL e ARPA). Una volta ottenuta l’approvazione provinciale sarà possibile per l’amministrazione comunale predisporre il Parere Motivato Finale e approvare la documentazione integrata delle eventuali osservazioni. La fase 4 di Attuazione e gestione costituisce uno fase di controllo degli effetti del piano sul territorio e prevede la stesura di un piano di monitoraggio definito nel Rapporto Ambientale. Verrà data pubblicazione dei Rapporti Periodici di monitoraggio sul sito del comune, con cadenza da definire. Di seguito si riporta lo schema metodologico previsto dalla DGR 6420/2007 (Allegato 1a). Pag. 5 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 10/02/2009 18/03/2009 Pag. 6 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 1.2 Soggetti del procedimento Il presente paragrafo definisce i soggetti coinvolti nel processo di VAS, in linea con le definizioni della direttiva comunitarie (art. 2), integrati in base alla DGR VII/6420 del 27/12/2007 e adattati alla realtà di Gemonio. Tabella 1. Elenco dei soggetti coinvolti Definizioni Soggetti Autorità procedente Comune di Gemonio Pubblica amministrazione (P.A.) che elabora lo Sindaco: Fabio Felli strumento di pianificazione e ne attiva le procedure Autorità competente per la VAS Arch. Marco Alberto Broglio Autorità con compiti di tutela e valorizzazione ambientale Estensore del Piano di Governo del Territorio Arch. M. Brusa Pasquè Soggetto incaricato dalla P.A. proponente di elaborare la documentazione tecnica del PGT (Documento di Piano, Piano dei Servizi e Piano delle Regole) Estensore del Rapporto Ambientale Idrogea Servizi S.r.l. (dott. Geol. A. Uggeri, dott. Soggetto incaricato dalla P.A. per lo sviluppo del Dott.sa C. Fiori) processo di VAS e per l’elaborazione del Rapporto Ambientale Soggetti competenti in materia ambientale ASL di Varese Strutture pubbliche competenti in materia ARPA di Varese ambientale e della salute per livello istituzionale Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici Enti territorialmente competenti Regione Lombardia Enti territorialmente interessati a vario titolo ai Provincia di Varese potenziali effetti derivanti dalle scelte del PGT Comunità Montana Valcuvia (*) Contesto transfrontaliero Comuni di Caravate, Cittiglio, Brenta, Azzio, Amministrazioni territorialmente confinanti Cocquio Trevisago, Besozzo Pubblico Cittadini di Gemonio Singoli cittadini e associazioni di categoria e di Consigli di Frazione settore Associazioni ed organizzazioni economiche, culturali e sociali (*) da definire secondo i nuovi assetti territoriali Pag. 7 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 1.3 Partecipazione integrata Il processo di partecipazione integrata alla VAS del Piano di Governo del Territorio di Gemonio viene sviluppato in supporto all’amministrazione procedente, sfruttando diverse tipologie comunicative al fine di raggiungere in modo efficace tutti i soggetti coinvolti e garantire la trasparenza e la ripercorribilità del processo. In particolare gli strumenti di informazione che verranno adottati sino al termine del procedimento sono: • incontri pubblici di dibattito con la popolazione e Conferenze di Servizi con enti territorialmente competenti; • divulgazione telematica della documentazione di supporto al processo di VAS e raccolta di osservazioni mediante i portali comunali di volta in volta aggiornati con la nuova documentazione disponibile; • affissione degli avvisi relative alla diverse pubblicazioni e agli incontri in programma presso l’Albo Pretorio. È prevista la partecipazione e il coinvolgimento dei diversi soggetti durante tutte le fasi della VAS con diverse finalità, in base alla fase di riferimento del processo di valutazione. Pag. 8 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 2 ANALISI DELLE TEMATICHE AMBIENTALI Il presente capitolo illustra gli elementi di criticità e di sensibilità ambientale rilevati sul territorio comunale, desunti della consultazione ed elaborazione dei dati ambientali disponibili, descritti in modo approfondito nel Rapporto sullo Stato dell’Ambiente, documento riportati nell’Allegato 1. Lo scopo del presente capitolo è di riepilogare e individuare in modo univoco gli elementi che dovranno essere tenuti in considerazione nella definizione dello strumento di pianificazione territoriale. 2.1 Elementi di sensibilità ambientale Nel presente paragrafo vengono riepilogati gli elementi di sensibilità ambientale, intesi come elementi fisici del paesaggio naturale e antropico e di caratteristiche intrinseche del territorio che necessitano di una particolare attenzione in fase di pianificazione del territorio, in quanto azioni che vanno a interferire con questi elementi possono dare luogo a impatti negativi sul territorio. ACQUE SUPERFICIALI Il territorio comunale è compreso tra il T. Boesio a nord e il T. Viganella a sud. I corsi d’acqua rappresentano elementi di sensibilità in quanto alterazioni chimiche e idrauliche possono compromettere la risorsa stessa e talvolta danneggiare direttamente (esondazioni, erosioni, ecc.) o indirettamente (inquinamento, riduzione del patrimonio biotico, ecc.) anche la popolazione. GEOLOGIA La stratigrafia del territorio comunale, comprendente unità litoidi affioranti costituite da una serie sedimentaria carbonatico-silicea (Calcare di Moltrasio, Calcare del Domaro, Formazione di Valmaggiore) di età Giurassica, compresa tra il Lias ed il Dogger e unità quaternarie (costituite da depositi glaciali dell’Alloformazione di Cantù e da depositi postglaciali) Dal punto di vista morfologico il territorio in esame è localizzato al margine meridionale dei rilievi prealpini. Fisiograficamente è suddivisibile in tre fasce altimetriche: • Sistema dei rilievi, al quale appartiene la maggior parte del territorio comunale; si distinguono i dossi di Mirabella e di Martitt. • Sistema dei terrazzi che comprende depositi glaciali e di contatto glaciale organizzati in sistemi di terrazzi subpianeggianti, molto articolati, che si sviluppano nella porzione occidentale e meridionale del territorio comunale, principalmente tra quota 290 e 250 m. • Sistema del fondovalle che costituisce il livello topografico “di base” del territorio in esame. ACQUE IDROPOTABILI L’approvvigionamento idrico comunale è gestito dal Comune stesso ed avviene attraverso la captazione di 14 sorgenti ubicate in parte sul territorio comunale in parte sui comuni limitrofi (Azzio e Cocquio Trevisago), principalmente lungo il corso del T. Monvallina-Viganella. Tra 2006 e febbraio 2007 l’Amministrazione Comunale ha terebrato due nuovi pozzi ad uso potabile, denominati Boesio 1 e 2. Tali pozzi, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, verranno allacciati alla rete di distribuzione. I punti di captazione idropotabile vanno tutelati sia dal punto di vista qualitativo, per le dirette conseguenze di un inquinamento della acque sulla salute umana, sia dal punto di vista quantitativo, per evitare disagi derivanti dalla mancanza di acqua potabile. Pag. 9 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING La tutela delle acque sotterrane è auspicabile anche se non direttamente captate ad uso idropotabile, pertanto le aree a vulnerabilità elevata dell’acquifero necessitano una particolari accorgimenti in fase di pianificazione di nuovi insediamenti. Non sono noti fenomeni di contaminazione delle acque di falda di Gemonio, sulla base delle informazioni disponibili (analisi delle acque di pozzi e sorgenti). Per quanto concerne le acque destinate al consumo umano non si segnalano particolari problematiche qualitative. AREA DI RISERVA PROVINCIALE E CRISI IDRICA Il PTCP nella tavola RIS5 ha individuato tale area come “Area di riserva provinciale” intesa come zona di tutela dei corpi idrici sotterranei interessati da una maggior concentrazione di pozzi pubblici. Il PTCP rimanda ai comuni la definizione delle aree e del regime di tutela da adottare. Lo studio realizzato nel 2006 dall’AATO della Provincia di Varese, invece, inquadra il Comune di Gemonio tra le aree di crisi acquedottistica. In realtà attualmente non sussiste più tale stato di crisi in quanto i problemi di approvvigionamento sono stati risolti tramite l’individuazione di una perdita, che determinava uno spreco del 30% delle risorse captate, e la realizzazione di due nuovi pozzi lungo il confine con il comune di Brenta, all’interno dell’“Area di riserva” individuata dal PTCP. BILANCIO IDRICO Per quanto concerne il bilancio idrico, anche considerando l’incremento di popolazione (per il 2017 fino a 3.319 abitanti) e ipotizzando costante il prelievo di acque sotterranee (pari a 296 l/g per abitante) le risorse attualmente utilizzate garantiranno l’approvvigionamento idrico del Comune di Gemonio. Il surplus calcolato è di 11.1 l/s, senza considerare i 10 l/s emungibili dai pozzi. Si ritiene in definitiva che l’approvvigionamento idrico non costituisca un limite per lo sviluppo insediativo e produttivo dei prossimi anni nel Comune di Gemonio. VARCO ECOLOGICO Il PTCP ha individuato un varco che consente connessioni ecologiche in più direzioni est-ovest-sud e interessa in buona parte il territorio comunale di Cocquio Trevisago solo marginalmente la porzione a sud ovest del comune di Gemonio. Un particolare attenzione viene data a questa porzione di territorio in quanto questo varco, insieme ad altri, costituiscono il nodo strategico n. 5 che comprende una vasta zona che costituisce “cerniera” tra la parte nord e la direttrice occidentale della rete”. Si tratta di aree incluse nella rete ecologiche che rappresentano almeno potenzialmente dei varchi di connessione ecologica, che tuttavia presentano notevoli problemi di permeabilità ecologica per la presenza di importanti infrastrutture e soprattutto per le estese espansioni di tipo insediativo. Localmente il varco è identificato come area critica n. 12, in quanto il varco dovrebbe fornire una connessione tra la parte nord della rete e la zona dei laghi. Tra i principali elementi di disturbo viene segnalato il P.A. della SP1 e l’attraversamento di altre infrastrutture. AREE DI NATURALITA’ Il territorio di Gemonio non presenta particolari peculiarità naturalistiche, tuttavia, si possono segnalare alcune aree di naturalità lungo le aste fluviali (T. Boesio e T. Monvallina-Viganella) verso Azzio, la porzione di territorio denominata piana del Luedit e i boschi alluvionali di Ontano nero a sud della SP1. Fiume Boesio Il Boesio scorre lungo il confine nord tra Gemonio, Brenta e Cittiglio. Il suo corso risulta essere fortemente antropizzato, soprattutto a valle verso Cittiglio, dove le sue sponde sono rettificate e artificializzate, nelle vicinanze vi sono insediamenti industriali importanti (Cementificio Colacem, Pag. 10 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING ex centro di compostaggio, deposito di materiali edili, Conceria) ed e costeggiata dalla SS 394. Le cose migliorano verso est, dove il corso d’acqua è inserito nei suoi argini naturale, diminuiscono gli insediamenti antropici, e il tracciato della SS 394 si allontana. Il Boesio rappresenta un importante elemento di collegamento con i boschi igrofili del fondovalle valcuviano. Torrente Viganella Il torrente Viganella nasce in comune di Orino, scorre lungo il confine sud tra Gemonio e Cocquio Trevisago, per poi dirigersi verso Caravate. Analogamente a quanto osservato per il Boesio, la pressione antropica sul corso d’acqua è più forte verso valle. Risalendo verso monte, oltre l’ex Tessitura Roncari, migliorano le condizioni naturalistiche e paesistiche del corso d’acqua. Il T. Viganella incide la pianura, interessata da boschi, creando una forra di qualche metro di altezza piuttosto stretta. Piana dei Luedit A est del territorio comunale, salendo verso Azzio lungo la SP 45, si giunge alla piana dei Luedit. Si tratta di una superficie agricola contornata da aree boscate recentemente interessate da un’ampia opera di trasformazione finalizzata ad ampliare la superficie coltivabile. La foto aerea mostra l’area boschiva che dal Comune di Gemonio si estende a nord verso il Comune di Cittiglio, ad ovest verso il Comune di Azzio, a sud verso il Comune di Cocquio Trevisago ed ad est è delimitato dal centro abitato di Gemonio. Le aree boschive individuate sono costituite in prevalenza da Robinieti come indicato dal Piano di Indirizzo Forestale e come rilevato in sito. Nella zona B (a sud della SP 45) sono stati riscontrati alcuni esemplari di castagni Castanea sativa. Tra gli elementi di disturbo, oltre alla SP45, si segnala soprattutto l’ex piattaforma di raccolta differenziata posta in corrispondenza di una piccola zona umida, residuo di un area un tempo di dimensioni ben maggiori. L’importanza di tale area è valorizzata dalla presenza di numerosi anfibi, tra i quali sono stati riscontrati alcuni esemplari di Raganella Hyla intermedia, oltre alla segnalazione più o meno recente di Tritone crestato italiano Triturus carnifex e Tritone punteggiato T. vulgaris. Altri motivi di disturbo sono rappresentati dalla presenza di recinzioni delle aree coltivate, con reti spesso fatiscenti, e dal rischio di isolamento ecologico della piccola zona umida, labilmente collegata alle aree boscate circostanti. Boschi alluvionali di Ontano nero Nella porzione meridionale del territorio comunale, a valle della recente SP1, tra i comuni di Besozzo e Caravate, si osserva la presenza di boschi a netta impronta igrofila a dominanza di Ontano nero, salici, Frassino e pioppi. Per tale tipologia forestale è nota in bibliografia l’alta valenza naturalistica, oltre alle problematiche legate alla loro conservazione (si veda per esempio l’allegato I della Direttiva 92/43/CEE). RETE SENTIERISTICA Il sito della Comunità Montana Valcuvia segnala i seguenti percorsi connessi all’Anulare Valcuviano: • l'itinerario C (Orino-Cerro-Caldana-I Mulini-Gemonio) che offre l'occasione per visitare il Museo Salvini, presso la casa-mulino, nell'omonima località; • l'itinerario M (Gemonio-Brenta-Cittiglio), attraverso la caratteristica Piana del Luveditt, dove un tempo c'era un piccolo laghetto. Un altro itinerario, da percorrersi in 30 minuti (segnale giallo), viene comunemente definito "La Piana di Azzio": dalla località "La Piana", attraverso la rotabile Gemonio-Cuvio, presso la Cappelletta, prende avvio un piacevole sentiero boschivo che, costeggiando a tratti il torrente Viganella, giunge ad Azzio, in via Giovanni XXIII, e quindi perviene alla località Convento. Sul territorio comunale non sono presenti: • aree naturali protette (parchi, SIC, ZPS, Riserve, ecc.); • elementi puntuali soggetti a tutela (alberi monumentali, monumenti naturali, ecc.); • beni geologici di particolare pregio. Pag. 11 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 2.2 Elementi di criticità ambientale Nel presente paragrafo sono stati individuati quegli elementi che costituiscono un criticità ambientale sia perché rappresentano una passività per il territorio sia per le rispettive caratteristiche intrinseche che possono produrre ricadute sulle matrici ambientali. ARIA La Regione Lombardia, con la D.G.R 2 agosto 2007 n. 5290, ha modificato la precedente zonizzazione sulla base dei risultati della valutazione della qualità dell’aria, delle caratteristiche orografiche e meteoclimatiche, della densità abitativa e della disponibilità di trasporto pubblico locale. IN particolare il comune di Gemonio è stato classificato nella Zona C1 “Area prealpina e appenninica”. Le principali problematiche di qualità dell’aria sono quelle legate al traffico veicolare lungo la SS394 e lungo la SP45 e quelle legate alla presenza dello stabilimento Colacem, sito in comune di Caravate, ma nelle vicinanze con il comune di Gemonio. Le emissioni legate alla ditta Colacem sono quelle legate alle emissioni di processo e quelle diffuse (circolazione degli automezzi e dallo stoccaggio e movimentazione dei materiali). Si segnala che la ditta è assoggettata a IPPC e sta provvedendo all’applicazione di tecnologie necessarie alla riduzione delle emissioni in atmosfera. ACQUE SUPERFICIALI Il territorio comunale è compreso tra il T. Boesio a nord e il T. Viganella a sud. Entrambi presentano buone caratteristiche di funzionalità fluviale, pari ad un giudizio buono per il T. Monvallina-Viganella e buono-mediocre per il T. Boesio. Tali caratteristiche peggiorano avvicinandosi al centro abitato di Gemonio, dove gli interventi di artificializzazione delle sponde sono più marcati e dove la pressione antropica connessa ad insediamenti produttivi è più marcata. I due corsi d’acqua presentano altre problematiche. • Il tratto del T. Boesio lungo la stretta del Monte Scirlago presenta un’area di esondazione potenziale e oltre, in prossimità dell’ex INVA, un’area dove sono stati registrati degli eventi di piena e allagamento. Lungo il Boesio si segnalano due aree interessata da interventi di bonifica ambientale: l’area Acquatec e la conceria Fraschini a Cittiglio. • Il T. Monvallina-Viganella non presenta episodi recenti di una certa entità, ad esclusione di modesti allagamenti temporanei che hanno interessato ristrette aree adiacenti al torrente. IN prossimità della ex Tessitura Roncari si segnala un dissesto sul versante sinistro della forra del Viganella nel territorio comunale di Cocquio. Sulla base dei dati forniti dalla Provincia di Varese Settore Ecologia ed Energia - Attività Risorse Idriche e Tutela Ambientale, gli scarichi in acque superficiali comunali sono riportati nella tabella seguente. N. TITOLARE AUT. TIPO SCARICO RECAPITO 1 Utensilerie Associate S.r.l. Scarico acque di Rio Viganella raffreddamento 2 Comune di Gemonio Sfioratore di piena Torrente Boesio 3 Comune di Gemonio Terminale fognatura non Torrente Boesio depurata (*) 4 Comune di Gemonio Sfioratore di piena Rio Viganella 5 Comune di Gemonio Sfioratore di piena Rio Viganella 6 Comune di Gemonio Sfioratore di piena Rio Viganella (*) tale punto di scarico non esiste più da diversi anni in quanto è stato recapitato al collettore di Cittiglio Pag. 12 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING INSTABILITA’ DEI VERSANTI La problematiche di instabilità dei versanti solo due: • Area di frana attiva posta all’esterno del territorio comunale di Gemonio, in sinistra idrografica del Torrente Viganella in Comune di Cocquio Trevisago, già descritta in precedenza. Tale area non ricade nel territorio comunale tuttavia è stata segnalata in quanto si ritiene che possa interferire con il normale deflusso delle acque del torrente. • Aree soggette a crolli di massi Si tratta di sorgenti puntiformi di crolli, che coinvolgono massi singoli, distribuite lungo la parete rocciosa compresa tra via Battisti e via Foscolo. RISCHIO IDROGEOLOGICO Lo studio geologico segnala diverse aree con problematiche idrogeologiche. • Area ad elevata vulnerabilità degli acquiferi Sono aree del fondovalle del T. Boesio, caratterizzate da depositi alluvionali molto permeabili senza un’adeguata protezione superficiale. Attualmente la falda è captata tramite più pozzi destinati ad approvvigionamento di acquedotti pubblici (ad es. Caravate). Il grado di permeabilità varia da basso ad elevato e il grado di vulnerabilità è elevato. • Aree con emergenza idrica diffusa Si tratta di un’area di limitate dimensioni ubicata al centro della piana di Luedit, in prossimità del ex piattaforma ecologica. • Aree a bassa soggiacenza della falda Indagini pregresse eseguite in sponda destra del Viganella, al termine di via Clivio, hanno evidenziato la presenza della falda a partire da 0,6 m dal piano campagna, con progressiva diminuzione verso SSW. Situazione analoga, con soggiacenza lievemente più elevata (1-1.7 m) si regista nella contigua piana di fondovalle a Sud di S. Pietro. PROBLEMATICHE GEOTECNICHE Lo studio geologico segnala diverse aree che presentano caratterische geotecniche scadenti: • Aree torbose L’area è ubicata in destra del T. Viganella a valle di via Clivio. Indagini geognostiche pregresse (Idrogea Servizi, 2006) hanno evidenziato ingenti spessori di torbe limose (4,5 m) seguite da un’alternanza di torbe limose e sabbie ghiaiose (fino a 7,5 m di profondità). Inoltre, data la bassa soggiacenza della falda, i terreni risultano saturi a partire da poche decine di centimetri dal piano campagna. • Area con limitata capacità portante per la presenza di livelli fini Sono le aree caratterizzate dalla presenza di depositi fini (da limi argillosi a limi debolmente sabbiosi; rari livelli torbosi) con spessore stimato di 12 m circa e con modesta soggiacenza della falda (1,5 m circa) (Slimpa srl, 2002). Questi depositi strutturano la piana del settore meridionale del territorio comunale di Gemonio. • Aree con materiale di riporto Si tratta di aree caratterizzate dall’accumulo di materiali di riporto interessate da interventi edificatori. Tra queste aree antropiche sono state riportate nella carta di sintesi esclusivamente quelle che presentano elementi di criticità in relazione alle caratteristiche geotecniche ed ambientali. Pag. 13 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING ATTIVITA’ PRODUTTIVE Le aziende insalubri di I classe presenti sul territorio comunale sono le seguenti: N. RAGIONE SOCIALE TIPOLOGIA PRODUTTIVA INDIRIZZO DEFEPLAST DI DE FELICE SAVERIO 1 Stampaggio materie plastiche via Fiume 10 & C. SNC 2 DKS LOVERSAN SPA Attrezzature biomediche via G. Borghi 24 3 SWK UTENSILERIE SRL (USAG) Utensileria metallica via Roma 5 NUOVA SA.VA.RI SNC DI Assemblaggio e montaggio 4 via G. Di Vittorio MARCHETTI V. & C. idrotermosanitari Sul territorio comunale sono presenti diverse aziende agricole, tra queste solo l’ Az. Agricola ai Frutti di Bosco di Mattioni Giuseppe ha anche allevamento zootecnico. AREE DISMESSE Si segnala inoltre la presenza di due attività dismesse: • ex centro di compostaggio rifiuti in località Breccia un tempo in gestione alla ditta IN.VA. Iniziativa Varesina Ambiente Srl e attualmente dimesso; • piattaforma di raccolta differenziata di rifiuti (RSU) presso la piana del Luedìt un tempo utlizzata da parte dell’amministrazione; l’area attualmente si presenta come recintata ed è attualmente dimessa; si precisa che parte dell’area umida nei dintorni è stata in passato oggetto di reinterri TRAFFICO La rete viabilistica del territorio comunale di Gemonio è interessata dalla presenza della S.P. 45 “del Campo dei Fiori”, che collega Brinzio con Gemonio. Questo elemento è fonte di inquinamento atmosferico e rumoroso per la presenza di traffico veicolare intenso. Il comune di Gemonio è marginalmente interessato dalla presenza della S.P.1 che rappresenta la dorsale di collegamento tra Varese e Laveno; tale strada è stata recentemente inaugurata e aperta al transito. Il comune di Gemonio è interessato anche dall’attraversamento della rete ferroviaria linea Varese – Laveno delle Ferrovie Nord Milano. A Gemonio si trova una stazione ferroviaria classificata dal PTCP di tipo C “piccola”, in base al volume di traffico. RUMORE Il Comune di Gemonio è dotato di un Piano di Azzonamento Acustico, redatto ai sensi del DPCM 1/03/1991 da parte dell’ex USSL n.1 di Varese. Sul territorio comunale sono state individuate: • la classe IV, in corrispondenza della viabilità principale (SS 394, SP 45 e SP 54), lungo l’asse ferroviario e in corrispondenza delle aree artigianali; • la classe V in corrispondenza degli insediamenti produttivi; • la classe III nella restate parte di territorio. Non sono state individuate classi di particolare tutela (classe I), la classe II e la classe VI. E’ previsto una revisione del Piano di azzonamento che recepisca i nuovi aggiornamenti cartografici quali gli insediamenti industriali e la nuova viabilità (SP1). Pag. 14 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING RIFIUTI I dati mostrano come, nel periodo dal 2004 al 2006, vi sia stata una riduzione solo della produzione di rifiuti ingombranti (RSI), pari a 22.47 %, mentre i rifiuti urbani (RU) e gli indifferenziati (RSU) sono aumentati rispettivamente del 7,78 % e 13,02 %. La raccolta differenziata è aumentata complessivamente del 8,38 % con valori per il 2006 pari a 58,5 %, al di sopra della media provinciale (53,8 %). ELETTRODOTTI Sulla base delle informazioni ottenuti da TERNA SpA, riferimento per la gestione della rete elettrica sul territorio in oggetto, è emerso che il Comune di Gemonio è attraversato da tre linee ad alta tensione (AT) • una doppia linea da 132 k ciascuna costituita da linea AT n. 073 denominata “cp Barasso – cp Cittiglio –cl Cementerai Rusconi” di proprietà di Enel e linea AT n. 068 denominata “cp Cadrezzate cp Cittiglio” di proprietà Terna; • linea AT n. 528 denominata “cp Cittiglio – cs Mascioni” da 132 kV di proprietà di Terna. IMPIANTI RADIOTELECOMUNICAZIONE Sul territorio comunale è presente una stazione di trasmissione radio base per telefonia ed emittenti radio e televisione di proprietà Wind (cod. VA133 – KV 31). La stazione è composta da tre celle trasmittenti e riceventi con due portanti per cella per il sistema GSM e quattro portanti per cella per il sistema DCS. La SRB è ubicata in località La Mirabella alla sommità di un palo metallico; il centro elettrico è posto ad una quota di circa 31 metri dal livello del suolo. Le valutazioni radio prospettiche condotte da ARPA hanno permesso di evidenziare che la stazione rispetta i lavori limite di capo elettromagnetico (DPCM del 8/07/2003). INQUINAMENTO AMBIENTALE Nel territorio comunale di Gemonio sono presenti aree interessate da fenomeni di inquinamento e/o sottoposte a procedimento di bonifica ai sensi del Dlgs 152/06 (Testo Unico Ambientale)– Titolo V (“Bonifica di siti inquinati”), della Parte IV (“Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati”). In particolare si segnala l’area ex Caseificio Castelli, in via Verdi 69; è un’area industriale dimessa presso la quale è stata accertata una contaminazione da idrocarburi a carico di terreno e acque superficiali. La pratica è stata chiusa nel 2002 e attualmente il sito è stato riconvertito ad uso produttivo-commerciale. Dal database provinciale è emerso che sono presenti altre aree soggette a interventi di bonifica ambientale nei comuni limitrofi. In particolare si segnalano le seguenti aree. • area ex Mulino Selvino a Cocquio Trevisago, presso la quale è stato attivato un procedimento di bonifica per la presenza di idrocarburi nei terreni, legata al ribaltamento di un camion; tale area attualmente è ad uso residenziale; • area Conceria Fraschini a Brenta, presso la quale è stato rilevato uno stato di contaminazione da metalli a carico dei terreni sottostanti un’area di discarica; • area Acquatech a Cittiglio, presso la quale è stata rilevata la presenza di cromo nei terreni, nella falda e nelle acque superficiali; • area di rifornimento carburanti AGIP a Cittiglio, presso la quale è stata rilevata una contaminazione da idrocarburi a seguito della dismissione di serbatoi interrati. Pag. 15 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING Si segnala inoltre la presenza di un’area industriale in parte dimessa presso l’ex Tessitura Roncari, al confine con Cocquio T. L’area risulta attualmente interessata da attività produttive i e in parte dimessa. Nel comune di Gemonio non sono presenti i seguenti elementi di passività ambientali: • insediamenti industriali soggetti a Rischio di Incidente Rilevante, ai sensi del DLgs 334/99 e del DLgs 238/05; • potenziali problematiche naturali legati alla presenza di Radon. Pag. 16 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 2.3 Rete Natura 2000 La rete Natura 2000 è costituita da • Zone a Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE) al fine di tutelare in modo rigoroso i siti in cui vivono le specie ornitiche contenute nell’allegato 1 della medesima • Siti di Importanza Comunitaria (SIC) istituiti ai sensi della Direttiva Habitat al fine di contribuire in modo significativo a mantenere o a ripristinare un habitat naturale (allegato 1 della direttiva 92/43/CEE) o una specie (allegato 2 della direttiva 92/43/CEE) in uno stato di conservazione soddisfacente. L’acronimo pSIC, indica una proposta di SIC avanzata alla Commissione Europea, Direzione Generale (DG) Ambiente, e successivamente approvata con decreto del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, d'intesa con ciascuna regione interessata. Nella figura che segue viene riportato un inquadramento generale del territorio comunale e delle aree naturali protette, rientranti nelle categorie sopra citate, circostanti il territorio stesso. Figura 1. Aree naturali protette Osservando tale immagine emerge che il territorio di Gemonio non è interessato da nessuna area appartenente alla rete Natura 2000 e pertanto il PGT di Gemonio non verrà sottoposto a Valutazione di Incidenza. Pag. 17 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING 3 OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Gli obiettivi di sostenibilità ambientale specifici per la realtà di Gemonio sono stati definiti a partire da quelli definiti per l’associazione dei 10 comuni, definiti sviluppando alcuni dei criteri di sostenibilità ambientale definiti a livello europeo e nel PTCP di Varese. 1. Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili L’impiego delle risorse non rinnovabili, quali combustibili fossili, giacimenti di minerali e conglomerati riduce le riserve disponibili per le generazioni future. Uno dei principi di base dello sviluppo sostenibile è lo sviluppo ragionevole e parsimonioso di tali risorse non rinnovabili, da praticare per non pregiudicare le possibilità riservate alle generazioni future. Lo stesso principio deve applicarsi anche a caratteristiche o elementi e geologici, ecosistemi e/o paesaggistici unici nel loro genere insostituibili, che forniscono un contributo sotto il profilo della produttività, della biodiversità, delle conoscenze scientifiche e della cultura (in relazione anche ai criteri 4, 5 e 6) 2. Utilizzo delle risorse rinnovabili entro i limiti delle capacità di rigenerazione Quando si utilizzano risorse rinnovabili in attività di produzione primaria come la silvicoltura, l’agricoltura, la pesca, ogni sistema presenta un rendimento massimo sostenibile, superato il quale le risorse cominciano a impoverirsi e/o degradarsi. Quando l’atmosfera, i fiumi, i laghi vengono utilizzati come ricettori per materiali di scarto, essi sono trattati anche come fonti rinnovabili, nel senso che si conta sulle cloro naturali capacità di autorecupero: nel caso in cui si superino tali capacità, si assisterà alla riduzione e/o al degrado delle risorse rinnovabili a un ritmo tale che esse siano in grado di rigenerarsi naturalmente, garantendo così il mantenimento, o meglio l’incremento, delle riserve disponibili per le generazioni future. 3. Uso e gestione corretti, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi e/o inquinanti In molte situazioni è possibile utilizzare sostanze meno dannose per l’ambiente ed evitare o ridurre la produzione di rifiuti, in particolare pericolosi. Tra gli obiettivi di un approccio sostenibile vi è l’utilizzo di materie che producano l’impatto ambientale meno negativo possibile e la minima produzione di rifiuti e di riduzione dell’inquinamento. 4. Conservare e migliorare lo stato di flora e fauna, degli habitat e dei paesaggi Il principio è quello di mantenere e arricchire la quantità e la qualità delle risorse naturali, con particolare riferimento alle componenti biotiche, affinché le generazioni future possano godere di tale beneficio. Tra le risorse del patrimonio naturale si annoverano le flora, la fauna e gli habitat, caratteristiche geologiche e fisiologiche, le bellezze naturali e altre risorse ambientali, nonché le combinazioni e le interazioni tra di essi e il potenziamento ricreativo che presentano. Non vanno altresì dimenticate le strette relazioni con il patrimonio culturale (si veda il criterio 6) 5. Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche Il suolo e le risorse idriche sono fonti naturali, rinnovabili a lungo termine, essenziali per la vita e il benessere umani, ma che possono subire perdite, o degradarsi, a causa del consumo, di fenomeni erosivi op dell’inquinamento. Il principio cui attenersi è pertanto, la tutela delle risorse esistenti sotto il profilo qualitativo e quantitativo e il miglioramento delle risorse già degradate 6. Conservare e migliorare la qualità del patrimonio storico culturale Il patrimonio storico e culturale è costituito da risorse finite che, una volta distrutte o danneggiate, non possono più essere sostituite. Come accade per le fonti non rinnovabili, i principi che ispirano il concetto di sviluppo sostenibile prevedono che vengano preservate tutte le caratteristiche e/o i siti in via di rarefazione, rappresentativi di un determinato periodo e/o aspetto, o che forniscono un particolare contributo alle tradizioni e alla cultura locali. Vengono annoverati edifici di valore storico e culturale, strutture e/o monumenti di qualsiasi epoca, reperti archeologici non ancora riportati alle luce, elementi architettonici di esterni (es. paesaggi agrari, parchi, giardini) e tutte le strutture che contribuiscono alla vita culturale di una comunità (es. piazze, teatri, ecc.). Anche stili di vita, usi e lingue tradizionali costituiscono un patrimonio storico e culturale che può essere opportuno preservare. 7. Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale Per qualità dell’ambiente locale si intende la qualità dell’aria, l’impatto acustico, l’impatto visivo e altri elementi estetici percepibili a livello di singolo individuo e/o di comunità. La qualità dell’ambiente locale assume la massima importanza nelle zone residenziali, luogo in cui si svolge buona parte delle attività ricreative lavorative. La qualità dell’ambiente locale può subire drastici cambiamenti a seguito delle mutate condizioni di traffico, delle attività industriali, di attività di costruzione o minerarie, del proliferare di nuovi edifici e infrastrutture e di un generale incremento delle attività, ad esempio turistiche. E’ inoltre possibile dare un forte impulso al miglioramento dell’ambiente locale introducendo e adottando nuovi modelli di sviluppo (si veda anche criterio 3). 8. Descrizione del criterio chiave di sostenibilità Una delle principali forze trainanti nell’affermarsi del concetto di sviluppo sostenibile è rappresentata dai dati che dimostrano l’esistenza di problemi globali e regionali causati dalle emissioni nell’atmosfera. Le connessioni tra le emissioni derivanti dai processi di combustione, il fenomeno delle piogge acide e l’acidificazione dei suoli e delle acque , come pure tra clorofluorocarburi (CFC) e distribuzione dello strato di ozono sono stati individuati negli anni settanta e nei primi anni ottanta del secolo scorso. Successivamente è stato individuato il nesso tra anidride carbonica, effetto serre e cambiamenti climatici. Si tratta bdi impatti a lungo termine e pervasivi, che costituiscono una grave minaccia per le generazioni future (si vede anche criterio 3) 9. Sviluppare la sensibilità, l’istruzione e la formazione alle tematiche ambientali Per realizzare uno sviluppo sostenibile diventa fondamentale sensibilizzare ai temi e alle opzioni disponibili; elementi cruciali sono altresì l’informazione, l’istruzione e la formazione in materia di gestione ambientale. Tale obiettivo può essere raggiunto attraversala divulgazione dei risultati della ricerca, promuovendo l’inserimento di tematiche ambientali a livello di formazione professionale, nelle scuole, nelle università e/o nei programmi di istruzione per adulti, nonché creando all’interno di settori e raggruppamenti economici. Va infine ricordata l’importanza di accedere alle informazioni in campo ambientale dal proprio domicilio e da luoghi ricreativi (es. sviluppo di reti telematiche dei dati ambientali). 10. Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni in materia di sviluppo sostenibile Pag. 18 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING La dichiarazione di RIO (Conferenza di Rio per l’ambiente e lo sviluppo, 1992) stabilisce, tra i fondamenti dello sviluppo sostenibile, che il pubblico e le parti interessate vengano coinvolte nelle decisioni che riguardano i loro interessi. Il meccanismo principale è la consultazione pubblica nella fase di controllo dello sviluppo, in particolare il coinvolgimento di terzi nella valutazione ambientale. Il concetto di sviluppo sostenibile prevede inoltre un coinvolgimento più ampio del pubblico nell’elaborazione e nell’attuazione di proposte di sviluppo, che dovrebbe consentire l’affermarsi di un maggiore senso di appartenenza e di condivisione delle responsabilità. 3.1 Obiettivi di sostenibilità ambientale di Gemonio Gli obiettivi di sostenibilità ambientale, illustrati nella tabella seguente, sono condivisi anche dall’amministrazione di Gemonio. OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE A Proteggere la qualità Il suolo deve essere considerato una risorsa limitata e non rinnovabile per dei suoli la produzione di cibo e di altri prodotti e come ecosistema per gli altri organismi viventi, pertanto andranno valutate attentamente tutte le azioni che comporteranno un consumo di suolo. B Tutelare le acque La tutela dei corsi d’acqua presenti sul territorio deve essere perseguita sia superficiali sulla componente idraulica, con l’intento di limitare gli eventuali fenomeni di dissesto idrogeologico, sia sulla componente chimica, evitando o limitando fenomeni di contaminazione derivanti dagli scarichi, sia sulla componente biotica, tutelando la fauna microbentonica e ittica. C Tutelare le acque Le acque sotterranee rappresentano la fonte primaria di sotterranee approvvigionamento idropotabile del territorio, pertanto è fondamentale tutelare le caratteristiche qualitative e quantitative di tale risorsa, attraverso l’attenta pianificazione delle attività all’interno delle zone di rispetto dei pozzi, delle sorgenti e delle zone di elevata vulnerabilità dell’acquifero e attraverso il contenimento dei consumi. D Tutela delle Il territorio di studio è particolarmente ricco di peculiarità di carattere peculiarità geologiche geologico e geomorfologico da tutelare e valorizzare, quali pareti in roccia, e geomorfologiche grotte, travertini, colline moreniche, sorgenti, canyon, forre, cascate, ecc. E Contenere i consumi Nell’ottica di ridurre i consumi deve essere incentivato l’uso di risorse delle risorse rinnovabili per il riscaldamento (es. solare termico, geotermia, biomasse) e rinnovabili e non per la produzione di energia elettrica (fotovoltaico) da distribuire eventualmente in modo consortile (es. teleriscaldamento). Inoltre dovrà essere incentivata la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica e con una buona esposizione solare, proponendo un regolamento edilizio adeguato. Dovranno inoltre essere attivati accorgimenti per ottenere il contenimento del consumo idrico (es. riutilizzo delle “acque grigie” per gli usi consentiti, ecc.) F Prevenire il rischio di Devono essere adottati gli accorgimenti tecnici e normativi per la riduzione inquinamento del rischio di inquinamento ambientale, luminoso, elettromagnetico e radioattivo (radon) attuando anche campagne di monitoraggio. G Tutelare habitat, La tutela della biodiversità deve essere realizzata nei confronti di habitat e specie e ecosistemi specie individuate nella Direttiva Europea “Habitat e Uccelli” sia all’interno delle zone inserite nella Rete Natura 2000 sia in aree diverse ma interessate dalla presenza di specie minacciate (es. gambero di fiume, anfibi, ontano nero, ecc.). La tutela degli ecosistemi viene attuata promuovendo interventi di conservazione e di recupero della biodiversità cercando di ridurre i rischi derivanti dall’introduzione di specie naturali alloctone. H Conservazione e Per aumentare la funzionalità ambientale del territorio sottoposto a potenziamento dei protezione (SIC, Parco CdF, ecc.) si devono individuare localmente le aree corridoi ecologici di interconnessione tra di esse; tali corridoi ecologici devono essere tutelati ed eventualmente rafforzati. Pag. 19 di 22
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI GEMONIO (VA) DOCUMENTO DI SCOPING OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE I Tutelare e valorizzare La tutela del paesaggio deve essere estesa sia a quello agrario, evitandone il paesaggio la frammentazione, sia a quello boschivo. Tale tutela può essere promossa anche attraverso l’integrazione funzionale tra agricoltura e gestione forestale. J Valorizzazione della Il territorio è ricco di elementi di valenza paesistica e ambientale (elementi fruibilità turistica del geologici e geomorfologici, aree protette, ecc.) che possono essere territorio valorizzati mediante segnalazione, formazione di reti ciclopedonali e di percorsi escursionistici 3.2 Attuazione degli obiettivi di sostenibilità Il presente paragrafo vuole fornire degli spunti ai soggetti coinvolti nella pianificazione per il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati. Si tratta di accorgimenti e suggerimenti che possono essere sviluppati sia nell’attuale contesto di pianificazione territoriale, sia in altri momenti, diversi dalla redazione del PGT. In particolare, la tabella seguente riepiloga per ogni obiettivo di sostenibilità diverse modalità di attuazione dello stesso, nello specifico contesto di Gemonio. ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE Obiettivi Condivisi di sostenibilità Modalità di attuazione ambientale A Proteggere la qualità dei • incentivare il riuso del patrimonio edilizio esistente suoli mediante censimento degli edifici vuoti • privilegiare l’edificazione nelle aree intercluse purché di scarso valore agronomico e fruitivi B Tutelare le acque superficiali • ridurre l’antropizzazione dei corsi d’acqua limitando l’insediamento di attività molto impattanti nelle immediate vicinanze dei corsi d’acqua • vigilare sugli insediamenti produttivi in prossimità dei COMPONENTI ABIOTICHE corsi d’acqua evitando insediamenti di attività particolarmente inquinanti • intervenire nella Piana del Luedì al fine di limitare l’interramento del fosso interessato periodicamente da acqua C Tutelare le acque sotterranee • tutelare le aree di rispetto delle sorgenti captate ad uso idropotabile • partecipare al processo formativo del PGT di Azzio e Cocquio Trevisago al fine di promuovere la tutela delle sorgenti captate ad uso idropotabile • limitare la dispersione di sostanze nocive nel sottosuolo soprattutto nelle aree a fondo valle del T. Boesio dove la vulnerabilità dell’acquifero è alta • migliorare la qualità del T. Boesio, che alimenta l’acquifero di fondo valle D Tutela delle peculiarità • tutelare e valorizzare gli elementi strutturali dei corsi geologiche e d’acqua, in particolare la forra del T. Viganella- geomorfologiche Monvallina Pag. 20 di 22
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