"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco
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Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco «LA GUERRA» La giuria, composta da Maria Rosaria Avellino, Rosanna Ippolito, Cristina Prono si è riunita per valutare tutti i lavori prodotti dai ragazzi per il Concorso di pittura relativo al tema “LA GUERRA”. La valutazione è stata fatta sulla base dei seguenti criteri: - DISEGNO pertinente al tema proposto. - Capacità di rappresentare il proprio pensiero in modo essenziale, originale ed efficace - Utilizzo di tecniche grafiche, pittoriche, visive suggestive e d’impatto. - TESTO SCRITTO chiaro con descrizione accurata e precisa del disegno o prodotto grafico. - Capacità di esprimere motivazioni appropriate e riflessioni personali. - Adeguatezza del TITOLO assegnato al proprio lavoro.
CLASSE: 1 A ALUNNO/A: 1 Ginevra Natoli TECNICA: acquerello e tempera su carta DIMENSIONI: 24x33cm RELAZIONE. Come sarebbe il mondo dominato dalla pace? E dalla guerra? Magari ci chiediamo queste cose ogni giorno…bene, io con questo disegno ho voluto rappresentare due versioni del mondo completamente diverse. Nella prima metà del foglio, ho rappresentato: la distruzione, la tristezza, la paura. Queste sono le caratteristiche che avrebbe un mondo governato dalla guerra. Città buie, desolate, sovrastate da paura e da tristezza. Dall’altra parte ho rappresentato come sarebbe il mondo che vorrebbero tutti: dominato dalla PACE! Questo sarebbe un mondo ricco di colori, allegria, e simpatia; non sentiresti i rumori delle bombe che scoppiano, della tua città distrutta, non sentiresti né tristezza, né paura. Per questo ho deciso di chiamare il mio disegno: IL MONDO SOTTOSOPRA. In ultimo al centro del foglio è stato fatto un taglio, dal quale dopo la sua apertura si può scorgere il simbolo della pace, che porto la speranza tra i due mondi.
CLASSE: 1 A ALUNNO/A: 2 Dalia Ricciardella TECNICA: grafite su carta DIMENSIONI: 22.3x33cm RELAZIONE. Ho voluto rappresentare un bambino in fuga dalla devastazione, che si gira per vedere per l'ultima volta la sua abitazione, consapevole che non la rivedrà mai più. La guerra ha portato via a molte persone il luogo dove hanno passato i momenti più belli e più importanti della loro vita, quel luogo che un tempo chiamavano CASA ma che oggi è solo un lieve ricordo.
CLASSE: 1 A ALUNNO/A: 3 Lea Alla TECNICA: grafite su carta DIMENSIONI: 22.3x33cm RELAZIONE: Ho voluto esprimere il mio pensiero sulla guerra rappresentando un signore seduto sui detriti, il quale piange e si guarda intorno mentre ha in braccio suo figlio morto in guerra. La guerra porta solo feriti
CLASSE: 1B ALUNNO/A: 4 Arianna Raiola TECNICA: matite colorate su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE. Ho scelto questo disegno perché rappresenta la guerra in Ucraina. In primo piano c'è una mamma disperata e triste che con il suo bambino in braccio scappa dalla sua città. In secondo piano c'è un soldato, anche lui un po’ turbato per il dramma che sta vivendo e per la città in fiamme che lo circonda. Con questo disegno ho voluto proprio rappresentare la situazione che tante famiglie ucraine stanno vivendo: le donne sono costrette ad abbandonare la propria terra con i loro figli, lasciando i loro mariti a combattere questa tremenda guerra.
Secondo classificato classi prime CLASSE: 1 B ALUNNO/A: 5 Beatrice Tramontin TECNICA: grafite, matite colorate e tratto-pen su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE. In primo piano a destra, ho rappresentato un soldato seduto a gambe incrociate su un piccolo colle e l’arma lasciata più lontana da lui, come se non volesse più averne a che fare. Egli osserva, con sguardo colpevole e dispiaciuto, la città distrutta e in fiamme sorvolata da elicotteri. La guerra non è, e mai è stata una cosa giusta. Adesso ci sono milioni di soldati obbligati a fare del male per volere di qualcun altro. È proprio questo che ho voluto comunicare. Questo soldato non vuole fare la guerra.
CLASSE: 1B ALUNNO/A: 6 LiuYiwen TECNICA: matite acquerellabili su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE. Ho rappresentato una foto vista su internet che mi ha colpito molto. In primo piano c’è una signora ferita e con la testa fasciata, sullo sfondo invece c’è la città distrutta. Con questo disegno ho voluto comunicare che la violenza non è il modo corretto per risolvere i problemi, essere democratici vuol dire risolvere un problema parlando, senza usare la guerra.
CLASSE: 1 C ALUNNO/A: 7 Emma Pogliani TECNICA: matite acquerellabili DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE. In questo disegno si vede una ragazza che pensa alla guerra che sta vivendo. A sinistra si trova la vignetta che rappresenta un mondo in pace dove lei vorrebbe vivere. Ho scelto questo disegno perché la guerra non è solo bombe e carrarmati ma soprattutto persone che soffrono.
CLASSE: 1 C ALUNNO/A: 8 Eryca Miletti TECNICA: grafite, tratto-pen, acquerello, pennarello su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE. Ho rappresentato delle mani che manipolano dei soldati. Spesso molti militari sono costretti a combattere pur non condividendo la scelta di chi comanda.
Terzo classificato classi prime CLASSE: 1 C ALUNNO/A: 9 Sofia Antonielli TECNICA: Matite colorate, matita di grafite, pennarelli su carta. DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE. A sinistra troviamo un carro armato che spara sulla città, lo sfondo rappresenta le città distrutte dalle bombe con esplosioni. Più a destra nel disegno si trovano delle persone che si rifugiano in una stazione per nascondersi, (ma alcuni non ce la fanno). In cielo si vedono delle bombe che cadono sulle città. Alcuni palazzi si incendiano e in altre troviamo delle crepe e frammenti che cadono, e finestre distrutte, il cielo è grigio per il fumo causato dalle bombe cadute dall’alto e dai carri armati.
CLASSE: 1 C ALUNNO/A: 10 Andrea Ghidetti TECNICA: grafite su foglio DIMENSIONI:24X33 RELAZIONE. In questa disegno ho rappresentato un robot distrutto. Sulla parte destra della testa, ha l’Ucraina che viene attaccata dalla Russia, mentre sulla parte sinistra troviamo una strada su cui passano i carri armati.
CLASSE: 1 D ALUNNO/A: 11 Martina Lezza TECNICA: matite colorate e pennarelli su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE. Ho descritto una ragazza che, nel cuore della notte, si rifugia in un bunker dopo aver sentito il suono della sirena che avvisa i cittadini di andare a nascondersi per evitare i bombardamenti. La ragazza seduta e rannicchiata sta pensando alla frase "I'm so sad" per quello che sta succedendo alla sua città Natale Kiev e all' Ucraina. Spera che la guerra finisca presto.
CLASSE: 1 D ALUNNO/A: 12 Sofia Bufolo TECNICA: matite colorate su carta DIMENSIONI: 24x 33 cm – 24x33 cm RELAZIONE. Disegno 1 Ho disegnato dei palazzi distrutti perché sono stati colpiti dai missili. Per terra ci sono pezzi di vetro, mattoni e detriti. In alto c’è un aereo militare che colpisce i palazzi. In primo piano troviamo anche un lampione caduto. Disegno 2 Ho scelto di fare questo disegno perchè in Ucraina, purtroppo i padri e i ragazzi devono lasciare le loro famiglie per combattere, anche se non vogliono. Al centro, in basso ci sono un fratello e una sorella che si abbracciano, sono molto tristi perché il ragazzo deve andare in guerra e non potrà vederla più per molto tempo. In alto, c’è un missile.
CLASSE: 1 D ALUNNO/A: 13 Coppola Diego TECNICA: matite colorate e pennarelli su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE. Ormai è il caos tra l’Ucraina e la Russia tutti sono ai posti di combattimento e tutto sta esplodendo!!! Intanto Dio sta dalla parte dell’Ucraina e scatena il suo esercito di angeli in soccorso degli ucraini che dal canto loro sperano che il loro nazione possa sopravvivere. Significato: Dio comunque è molto triste perché è deluso dal nostro atteggiamento, dalle guerre...
CLASSE: 1 E ALUNNO/A: 14 Federico Carenini TECNICA:costruzione plastico con materiale di recupero: terra, foglio A4, cartone, sassi, stuzzicadenti, rametti, tappi di sughero, filo di ferro, soldatini di plastica, rametti di ulivo. DIMENSIONI: 33 cm x 24 cm, h 15 cm RELAZIONE. L’opera rappresenta un momento specifico in cui la Russia cerca di attaccare le trincee ucraine, ma quest’ultima anche se più debole cerca in tutti i modi di difendersi. Ho inserito tra il conflitto dei due stati un ramoscello di ulivo con la bandiera della pace, per simboleggiare che anche se è presente la guerra c’è sempre qualcuno che spera e crede che prima o poi tornerà la pace, perché la forza della pace può spegnere il rumore delle armi. Per rendere maggiormente l’idea di ciò che volevo rappresentare ho scelto di fare una installazione.
CLASSE: 1 E ALUNNO/A: 15 Alessandro Festa TECNICA: acrilici, stuzzicadenti, margherite e proiettili veri DIMENSIONI: 25x 35 cm RELAZIONE. In quest’opera ho voluto rappresentare la mia idea di guerra e di pace. Da un lato la sofferenza (nero) e il dolore (rosso sangue) causato dai proiettili. Nell’altro lato un cielo azzurro, delle nuvole bianche e fiori, che rappresentano la serenità della pace (azzurro e giallo) come i colori della bandiera dell’Ucraina. In mezzo a dividere le due parti dell’opera le croci di ferro, come ho visto al telegiornale, che servono per bloccare i carri armati.
Primo classificato classi prime CLASSE: 1 E ALUNNO/A: 16 Matilde Rapeti TECNICA: installazione DIMENSIONI: 2 cartoncini Bristol 50x70 (bianco e grigio), fogli A4 bianchi, cannucce di plastica, fogli di acetato per fare le (finestre) RELAZIONE. Il mio modellino rappresenta la guerra in Ucraina a causa dell’invasione Russa e quello che ne consegue. Ho voluto raffigurare gli abitanti ucraini che scappano e che si rifugiano in metropolitana, uno dei pochi posti protetti dalle bombe, mentre lo schieramento dei soldati russi avanza inesorabile contro i soldati ucraini. Sul modellino possiamo vedere come le finestre sono state in parte frantumate per ricreare il conflitto in corso e come tutto intorno alle persone sia ormai un luogo di guerra da dove le persone fuggono.
CLASSE: 1 E ALUNNO/A: 17 Matilde Fratti TECNICA: ho usato soprattutto le mani con colori ad olio, utilizzando molto il nero, il rosso, il giallo, e l’azzurro per alcuni piccoli punti, il bianco per schiarire e dare luce e il giallo DIMENSIONI: 20.3x25,4 cm RELAZIONE. con questo disegno ho voluto rappresentare ciò che per me significa LA GUERRA, cioè il conflitto tra due o più Stati. Il nero rappresenta il conflitto, che è generato dall’odio, dall’invidia e dal potere. Questi producono grandi danni e disagi, e li rappresento con il rosso, al quale aggiungo il significato della disperazione delle persone, e lo spargimento di sangue. Con i rilievi e i tagli sulla tela rappresento le cicatrici che rimangono su tutto ciò che coinvolge una guerra.
LA GUERRA Classi Seconde
CLASSE: 2A ALUNNO/A: 18 Federico Lombardi TECNICA: grafite, pennarello e tratto pen su carta DIMENSIONI: 24 X 33 cm RELAZIONE:in questo disegno ho rappresentato l’attuale conflitto tra Russia e Ucraina. Ho voluto disegnare due dinosauri, più precisamente un t-rex (a sinistra) e un triceratopo (a destra), mentre lottano. Ho abbinato rispettivamente ogni dinosauro al paese che lo rappresenta, inoltre ho scelto per ognuno di essi un gioco di parole, per la Russia T-RUX e per l’Ucraina TriceNATOpo e ho diviso lo sfondo disegnando da una parte la bandiera russa e dall’altra la bandiera della nato. Ho scelto di paragonare questi due paesi a due dinosauri per far capire che fin dai tempi più lontani ci furono conflitti di vario tipo ma purtroppo nessuno ha mai imparato dagli errori già commessi in precedenza. Jurassic war
CLASSE: 2 A ALUNNO/A: 19 Riccardo Banchelli TECNICA: matite colorate e tratto pen su carta DIMENSIONE: 24x32,2 RELAZIONE: Ho rappresentato la separazione di padre dalla sua famiglia, che viene mandato nelle trincee ai confini ucraini mentre il resto della famiglia si prepara per scappare dalla guerra. Ho scelto di impersonificarli come delle matrioske per far capire che stanno combattendo un nemico che sono loro stessi. Ho scelto questo tema perché pensando a una vita o solo una parte senza una persona che ami e che ti ama lo trovo ignobile; una sensazione che nessuna persona dovrebbe mai provare. La separazione
CLASSE: 2 A ALUNNO/A: 20 Luisa Chen TECNICA: grafite e gomma su carta DIMENSIONE:33X24 cm RELAZIONE: Nel disegno ho rappresentato delle persone che muoiono a causa della guerra, le quali scompaiono alla vista e ai ricordi come delle cancellature svolte con la gomma. Al centro dell’opera troviamo una clessidra che vuole fare capire il tempo che si spreca facendo la guerra, il quale scorre inesorabile e senza pietà per alcuno. Black and white
CLASSE: 2 A ALUNNO/A: 21 Nicolò Facchiano TECNICA: grafite, matite colorate, sbianchetto, su foglio grigio DIMENSIONE:22,9x30,5cm RELAZIONE: Al centro del disegno troviamo un occhio, ma non un occhio qualunque, un occhio socchiuso, così stanco che non riesce ad aprirsi e allo stesso tempo triste. Possiamo notare una lacrima uscire da esso, ma non solo di colore azzurro, anche con sfumature gialle proprio come la bandiera dell'Ucraina, infatti l'occhio appartiene ai cittadini Ucraini che in questo momento stanno provando queste sensazioni di stanchezza, tristezza e anche ansia. Nello sfondo invece, possiamo notare a terra, su un prato verde una bandiera spezzata e rovinata che sta prendendo fuoco, ed è la bandiera dell'Ucraina, invece in alto una bandiera così pulita che sembra lucida, come se fosse appena stata messa in quel punto, e la bandiera in questione è quella della Russia. Infatti nel disegno sta avvenendo una cosa bruttissima per i Un occhio triste per… cittadini Ucraini, ma anche per noi, la Russia che conquista l'Ucraina e l'occhio che non può far altro che piangere per questo.
Terzo classificato classi seconde CLASSE: 2 B ALUNNO/A: 22 Massimo De Capitani TECNICA: grafite, matite colorate e penna su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE: La guerra mi rattrista molto, quello che mi colpisce particolarmente è il fatto che vengono colpiti soprattutto i civili. Tra i civili ci sono i bambini innocenti e i loro genitori che spesso sono costretti a separarsi a causa della guerra. Nel disegno ho scelto di rappresentare una mamma che abbandona i suoi due figli per difendere la Patria. Nella parte in alto, c’è un aereo che mostra una bandiera con il simbolo della pace; sullo sfondo invece troviamo una città distrutta. Ho deciso di colorare solo le persone in primo piano, le cose belle del disegno, gli elementi che fanno riferimento alla L’abbandono guerra le ho colorate con la grafite, quindi con sfumature di grigio.
CLASSE: 2 B ALUNNO/A: 23 Alice Tringale TECNICA: matite colorate su carta DIMENSIONI: 22x33 cm RELAZIONE: Questo disegno è la contrapposizione di due mondi che si contrastano. A sinistra c’è una ragazza che guarda il tramonto, alla ricerca della pace, appoggiata con una mano all’ulivo che le sta accanto, a destra invece c’è, in primo piano, l’esplosione causata da una bomba e sullo sfondo la bandiera dell’Ucraina per evidenziare la situazione in cui si trova al giorno d’oggi. Questo disegno rappresenta, soprattutto nella parte di destra, il mio desiderio di vedere la fine della guerra che sembra SPERANZA interminabile.
Secondo classificato classi seconde CLASSE: 2 B ALUNNO/A: 24 Alessandra Carone TECNICA: Grafite e matite colorate su carta DIMENSIONI: 24X33 cm RELAZIONE: Questo disegno rappresenta un momento di guerra, in particolare il caos totale, dove si possono notare sullo sfondo palazzi distrutti dai quali fuoriesce fumo e fuoco. In primo piano ho voluto rappresentare la rinascita con un albero mezzo bruciato e mezzo fiorito. Collocato al centro di una rotonda, i fiori sono tutti colorati per farli risaltare e invece il resto del disegno è in bianco e nero per rappresentare la tristezza e la distruzione. Speriamo che tutto questo finisca presto, non solo in RINASCITA Ucraina ma anche nel resto del mondo.
CLASSE: 2 C ALUNNO/A: 25 Giulia Di Ceglie TECNICA: matite colorate su carta DIMENSIONI: 24X33 cm RELAZIONE: In primo piano, poste in prospettiva, ci sono sei macchine: nella fila di destra, come indica il cartello, le macchine stanno varcando il confine dell’Ucraina; nella parte sinistra, ci sono le auto dei padri che stanno tornando in Patria perché costretti a combattere. Il cielo è colorato di nero per indicare che la fuga avviene anche di notte. La scelta del bianco e nero è dovuta alla tristezza che si prova nel dover lasciare il proprio paese a causa LA FUGA della guerra.
CLASSE: 2 C ALUNNO/A: 26 Simone Molinari TECNICA: matite colorate su carta DIMENSIONI: 22X33 cm RELAZIONE: In questo disegno ho rappresentato la fuga verso la salvezza, verso una speranza. In alto a sinistra dell’opera vediamo una città ucraina bombardata dagli aerei russi. Dalla città parte una stradina che attraversa tutto il foglio, su di essa corrono degli ucraini verso un obbiettivo, verso un posto sicuro “LA POLONIA”. E ci riusciranno perchè in primo piano gli aspetta un soldato della loro patria, che rappresenta la salvezza. Fuga verso la salvezza
CLASSE: 2 C ALUNNO/A: 27 Alice Santagostini TECNICA: matite colorate su carta DIMENSIONI: 33X24cm RELAZIONE: Il disegno rappresenta un bambino piccolo e infreddolito con in mano un cartello con su scritto «stop alla guerra, aiutate l’Ucraina». Mi ha colpito lo sguardo triste dei bambini, per questo ho cercato di riprodurre la scena. Ho pensato ai bambini ucraini che hanno perso l’infanzia a causa di questo conflitto e hanno dovuto abbandonare la loro casa, la scuola, gli amici, le loro attività, non possono più giocare. In molti hanno dovuto salutare i loro papà che sono andati a combattere. Purtroppo, queste guerre colpiscono non chi le mette INFANZIA PERDUTA in atto, ma chi le subisce, cioè i civili, tra cui tanti bambini.
CLASSE: 2 D ALUNNO/A: 28 Martina Ciancimino TECNICA: matite colorate su carta DIMENSIONI: 22x33 cm RELAZIONE: In questo disegno ho voluto rappresentare che cosa significa per me la guerra e quali emozioni suscita in me: distruzione, morte, dolore, paura, tristezza, rabbia e perdita dei propri beni. Soprattutto nei bambini, vittime indifese di questa guerra, gli orrori di questi scontri, lasciano un segno indelebile di sofferenza difficile da dimenticare. In questo disegno, infatti, la bambina rappresenta l’innocenza, l’incoscienza e la paura di ciò che la guerra comporta e cioè armi, devastazione, feriti, atrocità e sofferenze. I suoi occhi pieni di lacrime esprimono ciò a cui nessuno dovrebbe mai assistere, soprattutto i bambini così piccoli e fragili. In un mondo civilizzato come il nostro, penso che la guerra sia uno degli atti più insensati che il genere umano possa compiere. LA GUERRA E I SUOI I grandi uomini politici del nostro tempo, se solo volessero, avrebbero tutti i mezzi necessari per discutere i problemi che ci ORRORI… sono senza ricorrere all’uso delle armi. La guerra, secondo me, è ingiustificabile e assolutamente non necessaria!
CLASSE: 2 D ALUNNO/A: 29 Davide Rizzeri TECNICA: matite colorate su carta DIMENSIONI: 22x33 cm RELAZIONE: Nel mio disegno ho deciso di rappresentare le scene viste al telegiornale di questa terribile guerra che più mi hanno colpito: -in alto a sinistra ho voluto raffigurare le persone, soprattutto donne e bambini che fuggono dalle città per provare a scappare dall’Ucraina sui treni sempre affollati -subito sotto ho disegnato la famosa colonna di 60km di mezzi armati Russi pronti ad attaccare -a destra ho rappresentato un elicottero da guerra e un carro armato -in basso ho rappresentato una centrale nucleare, colpita ma per fortuna senza gravi conseguenze -a destra della centrale nucleare ho disegnato un UCRAINA SOTTO bombardamento su dei palazzi e delle persone che assistono disperate ATTACCO Il tutto disegnato all’interno della cartina dell’Ucraina e sullo sfondo la bandiera di quest’ultima.
Primo classificato classi seconde CLASSE:2 D ALUNNO/A: 30 Dalila Tota TECNICA: matite colorate, pastelli ad olio su carta DIMENSIONE: 22X33 cm RELAZIONE: E’ stato realizzato un occhio sul quale ho disegnato un territorio ormai distrutto dai bombardamenti. Un occhio pieno di lacrime, nel quale si specchia la sagoma di una mamma con il suo bambino. Ho focalizzato la mia attenzione sull’occhio, nel volto di una giovane mamma ucraina, perché penso che l’occhio sia l’unica e vera espressione dell’anima, unico mezzo che parla senza emettere suoni, un mezzo che specchia il nostro desiderio più intimo. In questo caso, un occhio pieno di sofferenza, dolore, sopraffatto dalla forza brutale della guerra e spettatore di una triste realtà, alla quale non può sottrarsi, soffocando la luce e i colori (prevalentemente scuri, spenti e sfumati) di uno sguardo prima sereno. Intenzionalmente ho rappresentato il volto di una mamma perché solo come poche le mamme sono una fonte di forza che coraggiosamente non smettono mai di sperare in una possibile via d’uscita per lei, ma soprattutto per il suo bambino. Non a caso questa speranza viene disegnata nella pupilla, la parte più delicata e sensibile dell’ occhio, questo per sottolineare quanto sia difficile e doloroso per queste donne realizzare questo sogno di fuga e ritrovare un posto dove poter passeggiare mano nella mano con LA MAMMA i propri bambini. Non c’è tempo in tempi di guerra per i perché dei bambini, ma per una mamma invece è la sua ragione di vita. In conclusine « La mamma Ucraina» vuole comunicare che la guerra può toglierci tutti i beni materiali, UCRAINA persone che amiamo, la libertà, ma non potrà mai portarci via la speranza di un mondo migliore.
CLASSE: 2 E ALUNNO/A: 31 Alice La Iacona TECNICA: matite colorate e grafite su carta RELAZIONE: Immagino…..una ragazzina ucraina della mia età che vive nella sua bella casa, dove è nata, dove è cresciuta e si accorge che il futuro sta cambiando. Fuori dalle sue mura, che l’hanno sempre protetta, la città sta morendo…è iniziata una guerra di cui non si conosce la fine. Cosa starà pensando? Anche la sua casa è in pericolo e non la potrà proteggere ancora a lungo. Ciò che ora vede dalla sua finestra sono bombardamenti, spari, macerie, morte e distruzione; tutto ciò che non avrebbe voluto vedere! Cosa ne sarà del suo futuro? Non voglio la guerra…NO WAR!!! Il buio oltre la finestra
CLASSE: 2 E ALUNNO/A: 32 Valentina Moro TECNICA: matita di grafite, matite colorate su cartoncino bianco DIMENSIONI: 24X23 cm RELAZIONE: Nel mio disegno voglio descrivere tutta la sofferenza e la difficoltà di certe persone in questo periodo. L’occhio che lacrima è simbolo di vero dolore, tristezza e disperazione. Il colore utilizzato è il nero per ricordare il comportamento sbagliato dei russi nei confronti dell’ucraini. Lo sfondo è fatto con il colore giallo e blu per far capire che si parla dell’Ucraina. La tecnica che ho utilizzato è lo sfumato per ricreare dei dettagli dell’occhio. Non ci sono parole ne immagini per descrivere il dolore immenso di chi ieri aveva una famiglia, un lavoro e un posto dove vivere e oggi si ritrova a dover piangere per la guerra che non ha chiesto lui. Siamo tutti uguali e non ci sono distinzioni! Perché si deve fare la guerra fino a quando qualche giorno fa facevamo i cartelloni arcobaleno e appendavamo la bandiera della pace fuori dalla porta? Perché non possiamo vivere in mondo tranquillo…? Un mondo in cui quando si esce fuori dalla porta non si deve avere paura di essere uccisi, un mondo in cui si possono prendere delle decisioni senza essere giudicati o L’occhio insultati. Questo non è semplice ma se ognuno iniziasse a fare la sua parte potremmo riuscirci.
CLASSE: 2 E ALUNNO/A: 33 Nicole Alessia Sanchez TECNICA: grafite su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE: Nel mio disegno ho rappresentato un avvenimento triste che purtroppo ormai è frequente a causa della guerra: una bambina che è costretta a scappare dalla sua casa e che deve salutare a suo padre perché forse non lo rivedrà mai più. Nella parte destra ho disegnato la "porta della pace" rovinata, perché nonostante ci abbiano insegnato che la guerra è bruttissima, le persone continuano a farla; e come al solito le vittime sono gli innocenti... Spero che tutto finisca presto. La porta della pace
LA GUERRA Classi terze
CLASSE: 3A ALUNNO/A: 34 Marco Rozzi TECNICA: fotografia DIMENSIONI: 13.8x18,4 cm RELAZIONE. Buon giorno giuria, in questa foto sono rappresentati due soldati di due eserciti diversi, uno sdraiato per terra quasi morente e uno in piedi. Dietro di loro c’è una casa distrutta dai missili e dai proiettili dove prima vivevano dei normali civili senza alcuna colpa che non solo si sono visti strappare via la loro normalità dalla ferocia della guerra ma anche la loro preziosa vita… Ciò indica che la guerra attacca e colpisce sempre maggiormente l’innocente popolo. Il soldato in piedi imbraccia un fucile puntato verso il nemico disarmato ormai cosciente del suo destino, il soldato in piedi non dimostra pietà verso l’altro perché esso ha una divisa diversa dalla sua, nella guerra infatti non si tiene conto che il nemico ha il tuo stesso identico cuore, l’unica cosa che si conta è il colore della divisa e questo basta per uccidere un uomo. Questo basta per uccidere un uomo? Questa è la dimostrazione che la guerra è cruda infondata e spietata. Noi uomini viviamo nello stesso pianeta, visti da fuori dallo spazio da lontano, apparteniamo tutti ad una singola specie, e se ci facciamo la guerra tra di noi allora come possiamo identificarci come UMANI?
CLASSE: 3A ALUNNO/A: 35 Emma Delrio TECNICA: grafite e penna su carta DIMENSIONI: 24 X 33 cm RELAZIONE: la mia opera rappresenta una città distrutta, a seguito del lancio di una bomba. Lo spettatore sembra essersi fermato ad osservare la scena: palazzi distrutti e fumanti, polvere e resti di edifici scagliati ovunque, un vero disastro. Il paesaggio e desolato e spoglio perfino di colori, non era rimasto più niente a rallegrare il posto. Se si osserva bene, però, davanti a sé notiamo un peluche. La presenza di un giocattolo in un luogo così tetro e cupo è strana, forse perché ci immaginiamo esso nelle braccia di un bambino ridente. Ma l’orsacchiotto è sporco e rotto, abbandonato dal proprietario, se fortunato, in fuga. E così aspetta, forse in qualche angolo della città ci sono delle persone che aspettano con lui, un momento sicuro per scappare e abbandonare, forse per sempre, quella che una volta chiamavano casa. Loro sono gli unici a conservarne il ricordo e a piangerne la memoria, chi che per la prima volta vede però, può vedere solo la cruda realtà dei fatti: quella che una volta era una città, adesso è solo macerie, con tristezza o magari paura che un giorno propria casa faccia la stessa fine, dimenticata e rovinata. Sembra assurdo che una cosa del genere possa mai accadere nel nostro paese, ma questa sarà la stessa cosa che le persone che una volta vivevano in quel posto pensavano. Chissà però che fine avrà mai fatto il caro proprietario del peluche, magari questo si chiederà la stessa cosa dell’orsacchiotto, da molto lontano, in un paese completamente diverso. Riuscirà mai a riprendere la vita di una volta? O anche a sopportare la vista della propria casa in questo stato? La sicurezza ed il conforto che un posto sicuro portava con sé, non esistevano più. Il giocattolo, intanto, rimaneva ad La città aspettare, il passato e l’infanzia di molte persone rimane nelle macerie fumanti, costrette forse ad abbandonarlo definitivamente.
CLASSE: 3A ALUNNO/A:36 Simona Liuzza TECNICA: Disegno su cartoncino con Water Brush Pen, Ovatta, monete 1 e 2 centesimi DIMENSIONI: 24 X 33 cm RELAZIONE:Il mio elaborato si chiama ‘uno sguardo al di sotto delle nuvole’ perché mostra, dai miei occhi, quante reali vittime procuri la guerra… una sola, l’essere umano. Una mente crede di aver vicino la ‘vittoria’ dopo una bomba senza rendersi conto della sconfitta che anche solo la bomba rappresenta. Il serpente gioisce nell’esser riuscito a strangolare l’altro ma ha appena dato all’avversario una forza tale da mordere due volte, un loop infinito che inevitabilmente cresce a causa del desiderio di ‘ringraziare’ sempre con gli interessi… non importa se questi interessi causeranno la perdita di 1000 altre vite al di sotto gli occhi dei serpenti, che spiega il motivo per il quale i serpenti hanno in realtà uno stesso corpo, dietro il dolore del serpente avversario c’è la morte di un alleato, che è anche una nostra morte. Basta uno sguardo al di sotto delle nuvole per notare quanto ogni vittoria, per quanto gloriosa e ricca di lucro, in realtà sia 1000 sconfitte, Uno sguardo al di 1000 vite, 1000 persone che sorreggono una famiglia nella speranza di risparmiare a quest’ultima ogni singola freccia. sotto delle nuvole Basta uno sguardo al di sotto delle nuvole per notare la benzina che rappresenta ogni bomba per questo loop infinito assetato di potere, un potere che esiste solo nelle nostre menti, in questo loop infinito, di potere, non ce n’è nemmeno la definizione
CLASSE: 3A ALUNNO/A: 37 Giulia La Rosa TECNICA: pennarelli e acrilici su carta DIMENSIONI: 24 X 33 cm RELAZIONE. Con questo lavoro volevo rappresentare con l’acrilico nero come se ci fosse il vuoto intorno al personaggio che rappresenta lo spazio, con l’acrilico bianco volevo rappresentare che il mondo che si sta per sparare un missile addosso da solo che con tutte queste guerre, gente che perde la casa, la famiglia a causa di esse che stiamo solo distruggendo il nostro pianeta non pensando alle conseguenze che ricadono sugli altri e che con le guerre non si risolve nulla ci si ferisce e basta non badando alle conseguenze. Un suicidio nucleare
CLASSE: 3 B ALUNNO/A: 38 Beatriz Verde TECNICA: acquerello e collage su carta DIMENSIONI:24x33 cm e 35x50 cm RELAZIONE: In questo dittico si possono identificare due occhi che guardano verso il basso con malinconia. Nell’iride vengono ripresi i colori della bandiera dell’Ucraina, così da rappresentare la sofferenza del popolo causata dalla guerra. Nella seconda opera, la bandiera dell’ Ucraina viene ripresa attraverso il campo di grano e il cielo, mentre il gatto nero che spunta tra le spighe fa riferimento alla condanna e la disgrazia che la guerra porta oggi nel paese. Paura e discordia
CLASSE: 3B ALUNNO/A: 39 Filippo Rinaldi TECNICA: matite colorate su cartoncino nero DIMENSIONI: 24x 32 cm RELAZIONE: Anonymous è seduto davanti ad un PC; sullo schermo dietro di lui ci sono parole e simboli che caratterizzano il lavoro dell’hacker. SIGNIFICATO: Un gruppo di hacker che si fa chiamare “Anonymous” sta cercando di contrastare la Russia con attacchi cibernetici e ha dichiarato la guerra informatica al governo russo, pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione dell’Ucraina avvenuta il 24.02.2022. Anonymous, che si batte per la libertà di internet, promette che continuerà la sua battaglia senza armi fino a quando la Russia non fermerà la sua aggressione, per dimostrare che i Anonymous dichiara governi non agiscono sempre nel migliore di modi. cyber war alla Russia
CLASSE: 3B ALUNNO/A: 40 Maddalena Falcier TECNICA: tecnica mista (matite colorate e pennarelli su carta). DIMENSIONI:24x33 cm RELAZIONE: Ho deciso di rappresentare questo disegno perché sono stata colpita molto dall’amore degli ucraini per la loro patria. Vedere qualche volta in tv gli uomini che si preparano per andare in guerra e lasciare le proprie famiglie è qualcosa che mi ha toccato molto. Al centro dell’opera troviamo un’arma in verticale nella sabbia con il casco di guerra posato sopra. Questo è un rituale che viene fatto quando qualcuno cade in battaglia. Affianco all’arma, sempre poggiati sulla sabbia, ci sono due scarponcini. Sullo sfondo è posta la bandiera dell’ucraina, la nazionalità del soldato caduto. In alto a destra sono poste due piastrine militari che di solito vengono date appena si arruolano. Incise sulle medaglie ci sono il nome del soldato, i suoi dati personali, il Caduti per la patria gruppo sanguigno in caso di emergenza, la data di nascita e il comune di nascita che di solito è codificato.
Primo classificato classi terze CLASSE: 3C ALUNNO/A: 41 Bianca Zucchetti TECNICA: pennarelli e penna su legno DIMENSIONI: 36x9 cm RELAZIONE: Il disegno è fatto su una tavoletta di legno, per simboleggiare la povertà di un paese e la distruzione dopo la guerra. I colori predominanti sono il rosso, il giallo, il nero e un grigio caldo. Sono presenti 3 visi uno sopra l'altro su uno sfondo rosso di esplosioni e sangue che rappresentano rispettivamente le tre minacce della guerra che mi colpiscono di più: dolore fisico, perdita, sorpresa. Il primo è un personaggio malandato, perde molto sangue ed è affranto e sconvolto da quello che gli succede, ha perso tutte le speranze e desidera solo che tutto finisca, in qualunque modo. Colmo di rabbia, ma troppo stanco per agire ancora, si limita a guardare avanti passivo. Il secondo soggetto piange, non sa come sfogarsi e desidera solo che sia tutto un incubo, vorrebbe tornare indietro nel tempo a quando tutto andava bene. Il terzo è ancora più esterrefatto, in uno stato di shock. Per quanto avesse fiducia nell'empatia degli uomini, per quanto fosse certo che le persone avessero umanità e risparmiassero i cittadini e i soldati da tutto questo dolore in modo diplomatico, ora sta realizzando che esiste, davvero, una forza tanto CONSEGUENZE grande da opprimere la pace e la fratellanza delle persone. Una forza oscura, chiamata orgoglio, sete di potere.
CLASSE: 3C ALUNNO/A: 42 Francesco Banchelli TECNICA: matite colorate e collage su foglio nero DIMENSIONI: 22x 33 cm RELAZIONE: Questo disegno rappresenta le anime ormai morte dei soldati caduti in guerra (rappresentati con queste facce felici con il sangue che gli sgorga dagli occhi e dalla bocca), che nonostante siano morti vanno ancora verso la voglia di guerra (rappresentato con un orologio) e hanno appunto quest’anima triste sotto un volto felice dalle immagini della guerra che trasmettono la loro ansia e una grezza e vaga malinconia. Senza titolo
CLASSE: 3C ALUNNO/A: 43 Sacchi Giacomo e Seferaj Kevin TECNICA: istallazione cartone e acrilico DIMENSIONI: 1,17x6x0,15 cm RELAZIONE: Questo fucile riguarda la guerra in Ucraina, dove la povera gente ha perso tutto e ora sta lottando con quello che può. La nostra idea è stata quella di riprendere le azioni delle persone ucraine, che costruiscono le armi “fai da te”. Noi abbiamo costruito questo fucile con carta e cartone e alla fine lo abbiamo dipinto con i colori acrilici, usando i colori della bandiera ucraina per simboleggiare le armi che loro stanno facendo da soli. Il fucile è fatto con molti strati di cartone, identici, che si possono osservare guardandolo da sotto, strati che abbiamo incollato con la colla a caldo, per evitare che si staccassero. A sinistra è presente l’impugnatura del fucile e subito dopo ci sono il grilletto e il caricatore, che si può anche tirare fuori; infine è presente il mirino e la canna. La difesa degli ucraini
Secondo classificato classi terze CLASSE: 3D ALUNNO/A: 44 Rebecca Malagoli TECNICA: acrilico su tela DIMENSIONI: 50x70 cm RELAZIONE: L'opera ci invita a riflettere sull'attuale situazione di guerra tra Russia e Ucraina. Al centro dell'opera troviamo un Putin in versione anime che controlla delle pedine su un tavolo da gioco, l'intento dell'autore è quello di incentrare l'attenzione degli spettatori proprio su quest'ultimo, il campo da gioco incentrato sulle città distrutte dell'Ucraina e le pedine riportano i colori della bandiera russa e di quella Ucraina. Troviamo anche una bambola vodoo posta sulla destra dell'opera che rappresenta come Putin voglia detenere il potere sull'Ucraina. Sullo sfondo troviamo dei soldi e del fuoco, rappresentanti il motivo dietro questa guerra: i soldi e il potere "ardente" del controllo e della manipolazione. Scacco matto
CLASSE: 3D ALUNNO/A: 45 Gaia Noto TECNICA: grafite su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE: L’opera rappresenta le principali cause della guerra e la situazione dell’Ucraina in questi mesi. In primo piano possiamo vedere Vladimir Putin con in tasca dei soldi e un missile nascosto dietro la schiena, i soldi rappresentano il motivo principale della guerra mentre il missile nascosto rappresenta l’indifferenza di Putin davanti a tutto questo come si può vedere anche dalla sua faccia; sempre in primo piano a sinistra si può notare la bandiera dell’Ucraina che va a fuoco come il Paese stesso, e un fucile. In secondo piano si trova una gabbia con all’interno le persone sottomesse da Putin, bambini, soldati, donne, uomini sia russi che ucraini. Sullo sfondo si vedono dei palazzi distrutti, con finestre rotte, crepe e alcuni che vanno a fuoco per via delle bombe e dei missili lanciati per volere di Putin, mentre nel cielo si può I soldi al centro di tutto vedere un elicottero che è un simbolo di speranza e di salvataggio per il popolo ucraino.
CLASSE: 3D ALUNNO/A: 46 Sara Perlongo TECNICA: matite colorate su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE: L’opera rappresenta le conseguenze della guerra tra Ucraina e Russia. Sullo sfondo si possono vedere dei palazzi che rappresentano le abitazioni dei civili che sono state colpite da missili e da bombe che hanno lasciato in strada detriti e macerie. I palazzi sono colorati di giallo e azzurro cioè i colori della bandiera Ucraina e le finestre oscurate di nero rappresentano le abitazioni dei civili già bombardate. Dai palazzi esce del fumo nero che arriva fino al cielo grigio. Vicino al palazzo più grande c’è un carro armato e in primo piano al centro c’è una donna seduta che LE CONSEGUENZE DELLA rappresenta tutti i poveri cittadini ucraini che devono scappare, lasciare la propria casa e sono costretti a GUERRA vivere per strada anche se poco sicuro per colpa della guerra.
CLASSE: 3E ALUNNO/A: 47 Marta Bescapè TECNICA: matite colorate e penna su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE: Con quest’opera ho voluto rappresentare le migliaia di vite in trappola, vite spezzate, rappresentate da teschi e ossa che richiamano la morte. Sono le vite di uomini, donne, anziani e bambini ucraini travolti da una guerra inspiegabile che non guarda in faccia a nessuno. Una guerra che miete vittime innocenti ogni giorno che passa. Al centro del disegno è rappresentato il Presidente russo Putin, colui che ha dato ufficialmente inizio a questa guerra invadendo l’Ucraina nella notte tra il 23 e il 24 Febbraio 2022. Il capo del Governo della Russia, è al Governo da più di vent’anni. Lui non sta al potere perché usa solo la violenza ma vince perché la maggioranza dei russi crede nella sua idea di realizzare una grande potenza mondiale. Putin vuole fare un impero e lo vuole costruire sulla vita di migliaia di persone innocenti. Lo sfondo è rappresentato da una polverina nera, con la quale Morti innocenti ho voluto trasmettere il clima cupo di terrore, di tristezza che sta coinvolgendo il popolo ucraino e tiene in sospeso la speranza di tutti noi.
Terzo classificato classi terze CLASSE: 3E ALUNNO/A: 48 Ginevra De marchi TECNICA: matite di grafite e penna su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE: Nel disegno è rappresentata una montagna di teschi umani e animali che sorreggono un trono vuoto. Infatti, nella guerra non ci sono vincitori. I teschi sono di persone comuni, soldati, civili. Sono morti per difendere il popolo. Sono morti per l’amore della propria patria, del proprio Paese. I due scheletri simboleggiano tutti gli amori distrutti dalla guerra, sia familiari sia tra coniugi. Soldati costretti a partire e ad abbandonare le proprie famiglie, le loro mogli, i loro figli, le loro case. Senza la certezza di un ritorno. In alto, il potere che calpesta i morti senza nessun rispetto, senza nessuna pietà. Senza un minimo di umanità o di risentimento. Un potere che non è e non sarà maidi nessuno. Nessuno vince qualcosa, La lotta ad un potere perdono tutti. inesistente
CLASSE: 3E ALUNNO/A: 49 Valeria Alibrando TECNICA: grafite su carta DIMENSIONI: 24x33 cm RELAZIONE: In questo disegno ho voluto rappresentare la guerra dal mio punto di vista. E’ un posto dove i giovani (i soldati senza testa) non si conoscono e non si odiano, si uccidono a vicenda a causa delle decisioni prese da chi comanda, da coloro che si conoscono e si odiano, ma non usano le armi. In primo piano sono raffigurati dei soldati che si incamminano verso il loro destino, la morte, per questo ai loro piedi sono ritratte delle mani di scheletro. I giovani sono privi di testa perché le loro opinioni, idee e pensieri sono stati cacciati dalla loro mente; i soldati non hanno più libertà di scegliere, devono assolvere al loro unico dovere: premere il grilletto e uccidere colui che si dice sia «il nemico». Di dimensioni più grandi sono rappresentati due uomini, disegnati con la tecnica della caricatura, che dà forma a due personaggi simili tra loro ma nati in epoche diverse, Hitler e Putin. Nei loro occhi sono disegnate delle fiamme che esprimono rabbia e odio. Dalla bocca aperta di entrambi fuoriescono gli atroci ordini dei due autocrati, «uccideteli tutti» «non avere pietà» e dei fili che si Senza libertà di pensiero collegano all’esercito fatto di persone senza testa e con i fucili in mano. Infine, nel centro e in alto, sono rappresentate delle case in fiamme a simboleggiare ciò che porta la guerra: immense distruzioni e morti, senza uno scopo logico.
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