"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco

Pagina creata da Salvatore Caruso
 
CONTINUA A LEGGERE
"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco
Concorso artistico
              della Scuola secondaria di Binasco
                        «LA GUERRA»
La giuria, composta da Maria Rosaria Avellino, Rosanna Ippolito, Cristina Prono si è riunita per
valutare tutti i lavori prodotti dai ragazzi per il Concorso di pittura relativo al tema “LA GUERRA”.
La valutazione è stata fatta sulla base dei seguenti criteri:
- DISEGNO pertinente al tema proposto.
- Capacità di rappresentare il proprio pensiero in modo essenziale, originale ed efficace
- Utilizzo di tecniche grafiche, pittoriche, visive suggestive e d’impatto.
- TESTO SCRITTO chiaro con descrizione accurata e precisa del disegno o prodotto grafico.
- Capacità di esprimere motivazioni appropriate e riflessioni personali.
- Adeguatezza del TITOLO assegnato al proprio lavoro.
"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco
LA GUERRA

CLASSI PRIME
"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco
CLASSE: 1 A
ALUNNO/A: 1 Ginevra Natoli
TECNICA: acquerello e tempera su carta
DIMENSIONI: 24x33cm

RELAZIONE. Come sarebbe il mondo dominato dalla pace? E
dalla guerra? Magari ci chiediamo queste cose ogni giorno…bene,
io con questo disegno ho voluto rappresentare due versioni del
mondo completamente diverse. Nella prima metà del foglio, ho
rappresentato: la distruzione, la tristezza, la paura. Queste sono
le caratteristiche che avrebbe un mondo governato dalla guerra.
Città buie, desolate, sovrastate da paura e da tristezza.
Dall’altra parte ho rappresentato come sarebbe il mondo che
vorrebbero tutti: dominato dalla PACE! Questo sarebbe un
mondo ricco di colori, allegria, e simpatia; non sentiresti i rumori
delle bombe che scoppiano, della tua città distrutta, non
sentiresti né tristezza, né paura.
Per questo ho deciso di chiamare il mio disegno: IL MONDO
SOTTOSOPRA.
In ultimo al centro del foglio è stato fatto un taglio, dal quale dopo
la sua apertura si può scorgere il simbolo della pace, che porto la
speranza tra i due mondi.
"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco
CLASSE: 1 A
ALUNNO/A: 2 Dalia Ricciardella
TECNICA: grafite su carta
DIMENSIONI: 22.3x33cm

RELAZIONE. Ho voluto rappresentare un bambino in
fuga dalla devastazione, che si gira per vedere per
l'ultima volta la sua abitazione, consapevole che non la
rivedrà mai più.
La guerra ha portato via a molte persone il luogo dove
hanno passato i momenti più belli e più importanti della
loro vita, quel luogo che un tempo chiamavano CASA ma
che oggi è solo un lieve ricordo.
"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco
CLASSE: 1 A
                              ALUNNO/A: 3 Lea Alla
                              TECNICA: grafite su carta
                              DIMENSIONI: 22.3x33cm

                              RELAZIONE:
                              Ho voluto esprimere il mio pensiero sulla guerra
                              rappresentando un signore seduto sui detriti, il quale piange
                              e si guarda intorno mentre ha in braccio suo figlio morto in
                              guerra.

La guerra porta solo feriti
"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco
CLASSE: 1B
ALUNNO/A: 4 Arianna Raiola
TECNICA: matite colorate su carta
DIMENSIONI: 24x33 cm

RELAZIONE. Ho scelto questo disegno perché
rappresenta la guerra in Ucraina. In primo piano c'è
una mamma disperata e triste che con il suo
bambino in braccio scappa dalla sua città. In
secondo piano c'è un soldato, anche lui un po’
turbato per il dramma che sta vivendo e per la città
in fiamme che lo circonda. Con questo disegno ho
voluto proprio rappresentare la situazione che tante
famiglie ucraine stanno vivendo: le donne sono
costrette ad abbandonare la propria terra con i loro
figli, lasciando i loro mariti a combattere questa
tremenda guerra.
"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco
Secondo classificato classi prime
                                    CLASSE: 1 B
                                    ALUNNO/A: 5 Beatrice Tramontin
                                    TECNICA: grafite, matite colorate e tratto-pen su
                                    carta
                                    DIMENSIONI: 24x33 cm

                                    RELAZIONE. In primo piano a destra, ho
                                    rappresentato un soldato seduto a gambe
                                    incrociate su un piccolo colle e l’arma lasciata più
                                    lontana da lui, come se non volesse più averne a che
                                    fare.
                                    Egli osserva, con sguardo colpevole e dispiaciuto, la
                                    città distrutta e in fiamme sorvolata da elicotteri.
                                    La guerra non è, e mai è stata una cosa giusta.
                                    Adesso ci sono milioni di soldati obbligati a fare del
                                    male per volere di qualcun altro.
                                    È proprio questo che ho voluto comunicare.
                                    Questo soldato non vuole fare la guerra.
"LA GUERRA" Concorso artistico della Scuola secondaria di Binasco
CLASSE: 1B
ALUNNO/A: 6 LiuYiwen
TECNICA: matite acquerellabili su carta
DIMENSIONI: 24x33 cm

RELAZIONE. Ho rappresentato una foto vista su
internet che mi ha colpito molto. In primo piano c’è
una signora ferita e con la testa fasciata, sullo
sfondo invece c’è la città distrutta. Con questo
disegno ho voluto comunicare che la violenza non è
il modo corretto per risolvere i problemi, essere
democratici vuol dire risolvere un problema
parlando, senza usare la guerra.
CLASSE: 1 C
ALUNNO/A: 7 Emma Pogliani
TECNICA: matite acquerellabili
DIMENSIONI: 24x33 cm

RELAZIONE. In questo disegno si vede una ragazza
che pensa alla guerra che sta vivendo. A sinistra si
trova la vignetta che rappresenta un mondo in pace
dove lei vorrebbe vivere.
Ho scelto questo disegno perché la guerra non è
solo bombe e carrarmati ma soprattutto persone
che soffrono.
CLASSE: 1 C
ALUNNO/A: 8 Eryca Miletti
TECNICA:      grafite, tratto-pen,    acquerello,
pennarello su carta
DIMENSIONI: 24x33 cm

RELAZIONE. Ho rappresentato delle mani che
manipolano dei soldati.
Spesso molti militari sono costretti a combattere
pur non condividendo la scelta di chi comanda.
Terzo classificato classi prime
CLASSE: 1 C
ALUNNO/A: 9 Sofia Antonielli
TECNICA: Matite colorate, matita di grafite,
pennarelli su carta.
DIMENSIONI: 24x33 cm

RELAZIONE. A sinistra troviamo un carro armato
che spara sulla città, lo sfondo rappresenta le città
distrutte dalle bombe con esplosioni. Più a destra
nel disegno si trovano delle persone che si rifugiano
in una stazione per nascondersi, (ma alcuni non ce
la fanno). In cielo si vedono delle bombe che
cadono sulle città. Alcuni palazzi si incendiano e in
altre troviamo delle crepe e frammenti che cadono,
e finestre distrutte, il cielo è grigio per il fumo
causato dalle bombe cadute dall’alto e dai carri
armati.
CLASSE: 1 C
ALUNNO/A: 10 Andrea Ghidetti
TECNICA: grafite su foglio
DIMENSIONI:24X33

RELAZIONE. In questa disegno ho rappresentato
un robot distrutto. Sulla parte destra della testa, ha
l’Ucraina che viene attaccata dalla Russia, mentre
sulla parte sinistra troviamo una strada su cui
passano i carri armati.
CLASSE: 1 D
ALUNNO/A: 11 Martina Lezza
TECNICA: matite colorate e pennarelli su carta
DIMENSIONI: 24x33 cm

RELAZIONE. Ho descritto una ragazza che, nel
cuore della notte, si rifugia in un bunker dopo aver
sentito il suono della sirena che avvisa i cittadini di
andare a nascondersi per evitare i bombardamenti.
La ragazza seduta e rannicchiata sta pensando alla
frase "I'm so sad" per quello che sta succedendo alla
sua città Natale Kiev e all' Ucraina. Spera che la
guerra finisca presto.
CLASSE: 1 D
ALUNNO/A: 12 Sofia Bufolo
TECNICA: matite colorate su carta
DIMENSIONI: 24x 33 cm – 24x33 cm

RELAZIONE. Disegno 1 Ho disegnato dei palazzi distrutti
perché sono stati colpiti dai missili. Per terra ci sono pezzi
di vetro, mattoni e detriti.
In alto c’è un aereo militare che colpisce i palazzi. In primo
piano troviamo anche un lampione caduto.
Disegno 2 Ho scelto di fare questo disegno perchè in
Ucraina, purtroppo i padri e i ragazzi devono lasciare le
loro famiglie per combattere, anche se non vogliono. Al
centro, in basso ci sono un fratello e una sorella che si
abbracciano, sono molto tristi perché il ragazzo deve
andare in guerra e non potrà vederla più per molto
tempo. In alto, c’è un missile.
CLASSE: 1 D
ALUNNO/A: 13 Coppola Diego
TECNICA: matite colorate e pennarelli su carta
DIMENSIONI: 24x33 cm

RELAZIONE. Ormai è il caos tra l’Ucraina e la Russia tutti
sono ai posti di combattimento e tutto sta esplodendo!!!
Intanto Dio sta dalla parte dell’Ucraina e scatena il suo
esercito di angeli in soccorso degli ucraini che dal canto
loro sperano che il loro nazione possa sopravvivere.
Significato: Dio comunque è molto triste perché è deluso
dal nostro atteggiamento, dalle guerre...
CLASSE: 1 E
ALUNNO/A: 14 Federico Carenini
TECNICA:costruzione plastico con materiale di recupero:
terra, foglio A4, cartone, sassi, stuzzicadenti, rametti,
tappi di sughero, filo di ferro, soldatini di plastica, rametti
di ulivo.
DIMENSIONI: 33 cm x 24 cm, h 15 cm

RELAZIONE. L’opera rappresenta un momento specifico
in cui la Russia cerca di attaccare le trincee ucraine, ma
quest’ultima anche se più debole cerca in tutti i modi di
difendersi. Ho inserito tra il conflitto dei due stati un
ramoscello di ulivo con la bandiera della pace,
per simboleggiare che anche se è presente la guerra c’è
sempre qualcuno che spera e crede che prima o poi
tornerà la pace, perché la forza della pace può spegnere il
rumore delle armi. Per rendere maggiormente l’idea di
ciò che volevo rappresentare ho scelto di fare
una installazione.
CLASSE: 1 E
ALUNNO/A: 15 Alessandro Festa
TECNICA: acrilici, stuzzicadenti, margherite e proiettili
veri
DIMENSIONI: 25x 35 cm

RELAZIONE. In quest’opera ho voluto rappresentare la
mia idea di guerra e di pace. Da un lato la sofferenza
(nero) e il dolore (rosso sangue) causato dai proiettili.
Nell’altro lato un cielo azzurro, delle nuvole bianche e
fiori, che rappresentano la serenità della pace (azzurro e
giallo) come i colori della bandiera dell’Ucraina.
In mezzo a dividere le due parti dell’opera le croci di ferro,
come ho visto al telegiornale, che servono per bloccare i
carri armati.
Primo classificato classi prime
CLASSE: 1 E
ALUNNO/A: 16 Matilde Rapeti
TECNICA: installazione
DIMENSIONI: 2 cartoncini Bristol 50x70 (bianco e grigio),
fogli A4 bianchi, cannucce di plastica, fogli di acetato per
fare le (finestre)

RELAZIONE. Il mio modellino rappresenta la guerra in
Ucraina a causa dell’invasione Russa e quello che ne
consegue. Ho voluto raffigurare gli abitanti ucraini che
scappano e che si rifugiano in metropolitana, uno dei
pochi posti protetti dalle bombe, mentre lo schieramento
dei soldati russi avanza inesorabile contro i soldati
ucraini. Sul modellino possiamo vedere come le finestre
sono state in parte frantumate per ricreare il conflitto in
corso e come tutto intorno alle persone sia ormai un
luogo di guerra da dove le persone fuggono.
CLASSE: 1 E
ALUNNO/A: 17 Matilde Fratti
TECNICA: ho usato soprattutto le mani con colori ad olio,
utilizzando molto il nero, il rosso, il giallo, e l’azzurro per
alcuni piccoli punti, il bianco per schiarire e dare luce e il
giallo
DIMENSIONI: 20.3x25,4 cm

RELAZIONE. con questo disegno ho voluto rappresentare
ciò che per me significa LA GUERRA, cioè il conflitto tra
due o più Stati. Il nero rappresenta il conflitto, che è
generato dall’odio, dall’invidia e dal potere. Questi
producono grandi danni e disagi, e li rappresento con il
rosso, al quale aggiungo il significato della disperazione
delle persone, e lo spargimento di sangue. Con i rilievi e i
tagli sulla tela rappresento le cicatrici che rimangono su
tutto ciò che coinvolge una guerra.
LA GUERRA

Classi Seconde
CLASSE: 2A
               ALUNNO/A: 18 Federico Lombardi
               TECNICA: grafite, pennarello e tratto pen su carta
               DIMENSIONI: 24 X 33 cm

               RELAZIONE:in questo disegno ho rappresentato l’attuale
               conflitto tra Russia e Ucraina. Ho voluto disegnare due
               dinosauri, più precisamente un t-rex (a sinistra) e un
               triceratopo (a destra), mentre lottano. Ho abbinato
               rispettivamente ogni dinosauro al paese che lo rappresenta,
               inoltre ho scelto per ognuno di essi un gioco di parole, per la
               Russia T-RUX e per l’Ucraina TriceNATOpo e ho diviso lo
               sfondo disegnando da una parte la bandiera russa e dall’altra
               la bandiera della nato.
               Ho scelto di paragonare questi due paesi a due dinosauri per
               far capire che fin dai tempi più lontani ci furono conflitti di
               vario tipo ma purtroppo nessuno ha mai imparato dagli errori
               già commessi in precedenza.

Jurassic war
CLASSE: 2 A
                 ALUNNO/A: 19 Riccardo Banchelli
                 TECNICA: matite colorate e tratto pen su carta
                 DIMENSIONE: 24x32,2

                 RELAZIONE:
                 Ho rappresentato la separazione di padre dalla sua famiglia,
                 che viene mandato nelle trincee ai confini ucraini mentre il
                 resto della famiglia si prepara per scappare dalla guerra.
                 Ho scelto di impersonificarli come delle matrioske per far
                 capire che stanno combattendo un nemico che sono loro
                 stessi.
                 Ho scelto questo tema perché pensando a una vita o solo
                 una parte senza una persona che ami e che ti ama lo trovo
                 ignobile; una sensazione che nessuna persona dovrebbe mai
                 provare.

La separazione
CLASSE: 2 A
                  ALUNNO/A: 20 Luisa Chen
                  TECNICA: grafite e gomma su carta
                  DIMENSIONE:33X24 cm

                  RELAZIONE:
                  Nel disegno ho rappresentato delle persone che muoiono
                  a causa della guerra, le quali scompaiono alla vista e ai
                  ricordi come delle cancellature svolte con la gomma. Al
                  centro dell’opera troviamo una clessidra che vuole fare
                  capire il tempo che si spreca facendo la guerra, il quale
                  scorre inesorabile e senza pietà per alcuno.

Black and white
CLASSE: 2 A
                        ALUNNO/A: 21 Nicolò Facchiano
                        TECNICA: grafite, matite colorate, sbianchetto, su foglio grigio
                        DIMENSIONE:22,9x30,5cm
                        RELAZIONE:
                        Al centro del disegno troviamo un occhio, ma non un occhio
                        qualunque, un occhio socchiuso, così stanco che non riesce ad
                        aprirsi e allo stesso tempo triste. Possiamo notare una lacrima
                        uscire da esso, ma non solo di colore azzurro, anche con sfumature
                        gialle proprio come la bandiera dell'Ucraina, infatti l'occhio
                        appartiene ai cittadini Ucraini che in questo momento
                        stanno provando queste sensazioni di stanchezza, tristezza e
                        anche ansia.
                        Nello sfondo invece, possiamo notare a terra, su un prato verde
                        una bandiera spezzata e rovinata che sta prendendo fuoco, ed è la
                        bandiera dell'Ucraina, invece in alto una bandiera così pulita
                        che sembra lucida, come se fosse appena stata messa in quel
                        punto, e la bandiera in questione è quella della Russia.
                        Infatti nel disegno sta avvenendo una cosa bruttissima per i
Un occhio triste per…   cittadini Ucraini, ma anche per noi, la Russia che conquista
                        l'Ucraina e l'occhio che non può far altro che piangere per questo.
Terzo classificato classi seconde
                                    CLASSE: 2 B
                                    ALUNNO/A: 22 Massimo De Capitani
                                    TECNICA: grafite, matite colorate e penna su carta
                                    DIMENSIONI: 24x33 cm
                                    RELAZIONE: La guerra mi rattrista molto, quello che mi
                                    colpisce particolarmente è il fatto che vengono colpiti
                                    soprattutto i civili. Tra i civili ci sono i bambini innocenti e i
                                    loro genitori che spesso sono costretti a separarsi a causa
                                    della guerra.
                                    Nel disegno ho scelto di rappresentare una mamma che
                                    abbandona i suoi due figli per difendere la Patria.
                                    Nella parte in alto, c’è un aereo che mostra una bandiera con
                                    il simbolo della pace; sullo sfondo invece troviamo una città
                                    distrutta.
                                    Ho deciso di colorare solo le persone in primo piano, le cose
                                    belle del disegno, gli elementi che fanno riferimento alla
    L’abbandono                     guerra le ho colorate con la grafite, quindi con sfumature di
                                    grigio.
CLASSE: 2 B
           ALUNNO/A: 23 Alice Tringale
           TECNICA: matite colorate su carta
           DIMENSIONI: 22x33 cm

           RELAZIONE: Questo disegno è la contrapposizione
           di due mondi che si contrastano. A sinistra c’è una
           ragazza che guarda il tramonto, alla ricerca della
           pace, appoggiata con una mano all’ulivo che le sta
           accanto, a destra invece c’è, in primo piano,
           l’esplosione causata da una bomba e sullo sfondo la
           bandiera dell’Ucraina per evidenziare la situazione
           in cui si trova al giorno d’oggi. Questo disegno
           rappresenta, soprattutto nella parte di destra, il mio
           desiderio di vedere la fine della guerra che sembra
SPERANZA   interminabile.
Secondo classificato classi seconde
                                      CLASSE: 2 B
                                      ALUNNO/A: 24 Alessandra Carone
                                      TECNICA: Grafite e matite colorate su carta
                                      DIMENSIONI: 24X33 cm

                                      RELAZIONE: Questo disegno rappresenta un
                                      momento di guerra, in particolare il caos totale, dove
                                      si possono notare sullo sfondo palazzi distrutti dai
                                      quali fuoriesce fumo e fuoco. In primo piano ho
                                      voluto rappresentare la rinascita con un albero mezzo
                                      bruciato e mezzo fiorito. Collocato al centro di una
                                      rotonda, i fiori sono tutti colorati per farli risaltare e
                                      invece il resto del disegno è in bianco e nero per
                                      rappresentare la tristezza e la distruzione.
                                      Speriamo che tutto questo finisca presto, non solo in
       RINASCITA                      Ucraina ma anche nel resto del mondo.
CLASSE: 2 C
          ALUNNO/A: 25 Giulia Di Ceglie
          TECNICA: matite colorate su carta
          DIMENSIONI: 24X33 cm

          RELAZIONE: In primo piano, poste in prospettiva, ci
          sono sei macchine: nella fila di destra, come indica il
          cartello, le macchine stanno varcando il confine
          dell’Ucraina; nella parte sinistra, ci sono le auto dei
          padri che stanno tornando in Patria perché costretti
          a combattere.
          Il cielo è colorato di nero per indicare che la fuga
          avviene anche di notte.
          La scelta del bianco e nero è dovuta alla tristezza che
          si prova nel dover lasciare il proprio paese a causa
LA FUGA   della guerra.
CLASSE: 2 C
                         ALUNNO/A: 26 Simone Molinari
                         TECNICA: matite colorate su carta
                         DIMENSIONI: 22X33 cm

                         RELAZIONE: In questo disegno ho rappresentato la fuga
                         verso la salvezza, verso una speranza. In alto a sinistra
                         dell’opera vediamo una città ucraina bombardata dagli
                         aerei russi. Dalla città parte una stradina che attraversa
                         tutto il foglio, su di essa corrono degli ucraini verso un
                         obbiettivo, verso un posto sicuro “LA POLONIA”. E ci
                         riusciranno perchè in primo piano gli aspetta un soldato
                         della loro patria, che rappresenta la salvezza.
Fuga verso la salvezza
CLASSE: 2 C
                   ALUNNO/A: 27 Alice Santagostini
                   TECNICA: matite colorate su carta
                   DIMENSIONI: 33X24cm

                   RELAZIONE: Il disegno rappresenta un bambino
                   piccolo e infreddolito con in mano un cartello con su
                   scritto «stop alla guerra, aiutate l’Ucraina».
                   Mi ha colpito lo sguardo triste dei bambini, per questo
                   ho cercato di riprodurre la scena.
                   Ho pensato ai bambini ucraini che hanno perso
                   l’infanzia a causa di questo conflitto e hanno dovuto
                   abbandonare la loro casa, la scuola, gli amici, le loro
                   attività, non possono più giocare. In molti hanno
                   dovuto salutare i loro papà che sono andati a
                   combattere.
                   Purtroppo, queste guerre colpiscono non chi le mette
INFANZIA PERDUTA   in atto, ma chi le subisce, cioè i civili, tra cui tanti
                   bambini.
CLASSE: 2 D
                     ALUNNO/A: 28 Martina Ciancimino
                     TECNICA: matite colorate su carta
                     DIMENSIONI: 22x33 cm
                     RELAZIONE: In questo disegno ho voluto rappresentare che
                     cosa significa per me la guerra e quali emozioni suscita in me:
                     distruzione, morte, dolore, paura, tristezza, rabbia e perdita dei
                     propri beni.
                     Soprattutto nei bambini, vittime indifese di questa guerra, gli
                     orrori di questi scontri, lasciano un segno indelebile di
                     sofferenza difficile da dimenticare. In questo disegno, infatti, la
                     bambina rappresenta l’innocenza, l’incoscienza e la paura di ciò
                     che la guerra comporta e cioè armi, devastazione, feriti, atrocità
                     e sofferenze. I suoi occhi pieni di lacrime esprimono ciò a cui
                     nessuno dovrebbe mai assistere, soprattutto i bambini così
                     piccoli e fragili.
                     In un mondo civilizzato come il nostro, penso che la guerra sia
                     uno degli atti più insensati che il genere umano possa compiere.
LA GUERRA E I SUOI   I grandi uomini politici del nostro tempo, se solo volessero,
                     avrebbero tutti i mezzi necessari per discutere i problemi che ci
    ORRORI…          sono senza ricorrere all’uso delle armi.
                     La guerra, secondo me, è ingiustificabile e assolutamente non
                     necessaria!
CLASSE: 2 D
                ALUNNO/A: 29 Davide Rizzeri
                TECNICA: matite colorate su carta
                DIMENSIONI: 22x33 cm

                RELAZIONE: Nel mio disegno ho deciso di rappresentare le
                scene viste al telegiornale di questa terribile guerra che più mi
                hanno colpito:
                -in alto a sinistra ho voluto raffigurare le persone, soprattutto
                donne e bambini che fuggono dalle città per provare a scappare
                dall’Ucraina sui treni sempre affollati
                -subito sotto ho disegnato la famosa colonna di 60km di mezzi
                armati Russi pronti ad attaccare
                -a destra ho rappresentato un elicottero da guerra e un carro
                armato
                -in basso ho rappresentato una centrale nucleare, colpita ma
                per fortuna senza gravi conseguenze
                -a destra della centrale nucleare ho disegnato un
UCRAINA SOTTO   bombardamento su dei palazzi e delle persone che assistono
                disperate

   ATTACCO      Il tutto disegnato all’interno della cartina dell’Ucraina e sullo
                sfondo la bandiera di quest’ultima.
Primo classificato classi seconde   CLASSE:2 D
                                    ALUNNO/A: 30 Dalila Tota
                                    TECNICA: matite colorate, pastelli ad olio su carta
                                    DIMENSIONE: 22X33 cm

                                    RELAZIONE:          E’ stato realizzato un occhio sul quale ho disegnato un
                                    territorio ormai distrutto dai bombardamenti. Un occhio pieno di lacrime, nel
                                    quale si specchia la sagoma di una mamma con il suo bambino. Ho focalizzato
                                    la mia attenzione sull’occhio, nel volto di una giovane mamma ucraina, perché
                                    penso che l’occhio sia l’unica e vera espressione dell’anima, unico mezzo che
                                    parla senza emettere suoni, un mezzo che specchia il nostro desiderio più
                                    intimo. In questo caso, un occhio pieno di sofferenza, dolore, sopraffatto dalla
                                    forza brutale della guerra e spettatore di una triste realtà, alla quale non può
                                    sottrarsi, soffocando la luce e i colori (prevalentemente scuri, spenti e sfumati) di
                                    uno sguardo prima sereno. Intenzionalmente ho rappresentato il volto di una
                                    mamma perché solo come poche le mamme sono una fonte di forza che
                                    coraggiosamente non smettono mai di sperare in una possibile via d’uscita per
                                    lei, ma soprattutto per il suo bambino. Non a caso questa speranza viene
                                    disegnata nella pupilla, la parte più delicata e sensibile dell’ occhio, questo per
                                    sottolineare quanto sia difficile e doloroso per queste donne realizzare questo
                                    sogno di fuga e ritrovare un posto dove poter passeggiare mano nella mano con
      LA MAMMA                      i propri bambini. Non c’è tempo in tempi di guerra per i perché dei bambini, ma
                                    per una mamma invece è la sua ragione di vita. In conclusine « La mamma
                                    Ucraina» vuole comunicare che la guerra può toglierci tutti i beni materiali,
       UCRAINA                      persone che amiamo, la libertà, ma non potrà mai portarci via la speranza di un
                                    mondo migliore.
CLASSE: 2 E
                            ALUNNO/A: 31 Alice La Iacona
                            TECNICA: matite colorate e grafite su carta
                            RELAZIONE: Immagino…..una ragazzina ucraina della mia
                            età che vive nella sua bella casa, dove è nata, dove è
                            cresciuta e si accorge che il futuro sta cambiando.
                            Fuori dalle sue mura, che l’hanno sempre protetta, la città
                            sta morendo…è iniziata una guerra di cui non si conosce la
                            fine.
                            Cosa starà pensando? Anche la sua casa è in pericolo e non la
                            potrà proteggere ancora a lungo.
                            Ciò che ora vede dalla sua finestra sono bombardamenti,
                            spari, macerie, morte e distruzione; tutto ciò che non
                            avrebbe voluto vedere!
                            Cosa ne sarà del suo futuro?
                            Non voglio la guerra…NO WAR!!!

Il buio oltre la finestra
CLASSE: 2 E
           ALUNNO/A: 32 Valentina Moro
           TECNICA: matita di grafite, matite colorate su cartoncino bianco
           DIMENSIONI: 24X23 cm
           RELAZIONE:
           Nel mio disegno voglio descrivere tutta la sofferenza e la difficoltà di certe persone
           in questo periodo.
           L’occhio che lacrima è simbolo di vero dolore, tristezza e disperazione.
           Il colore utilizzato è il nero per ricordare il comportamento sbagliato dei russi nei
           confronti dell’ucraini.
           Lo sfondo è fatto con il colore giallo e blu per far capire che si parla dell’Ucraina. La
           tecnica che ho utilizzato è lo sfumato per ricreare dei dettagli dell’occhio.
           Non ci sono parole ne immagini per descrivere il dolore immenso di chi ieri aveva
           una famiglia, un lavoro e un posto dove vivere e oggi si ritrova a dover piangere
           per la guerra che non ha chiesto lui.
           Siamo tutti uguali e non ci sono distinzioni! Perché si deve fare la guerra fino a
           quando qualche giorno fa facevamo i cartelloni arcobaleno e appendavamo la
           bandiera della pace fuori dalla porta?
           Perché non possiamo vivere in mondo tranquillo…?
           Un mondo in cui quando si esce fuori dalla porta non si deve avere paura di essere
           uccisi, un mondo in cui si possono prendere delle decisioni senza essere giudicati o
L’occhio   insultati.
           Questo non è semplice ma se ognuno iniziasse a fare la sua parte potremmo
           riuscirci.
CLASSE: 2 E
                      ALUNNO/A: 33 Nicole Alessia Sanchez
                      TECNICA: grafite su carta
                      DIMENSIONI: 24x33 cm

                      RELAZIONE: Nel mio disegno ho rappresentato un
                      avvenimento triste che purtroppo ormai è frequente a
                      causa della guerra: una bambina che è costretta a
                      scappare dalla sua casa e che deve salutare a suo padre
                      perché forse non lo rivedrà mai più. Nella parte destra ho
                      disegnato la "porta della pace" rovinata, perché
                      nonostante ci abbiano insegnato che la guerra è
                      bruttissima, le persone continuano a farla; e come al
                      solito le vittime sono gli innocenti... Spero che tutto
                      finisca presto.

La porta della pace
LA GUERRA

Classi terze
CLASSE: 3A
ALUNNO/A: 34 Marco Rozzi
TECNICA: fotografia
DIMENSIONI: 13.8x18,4 cm

RELAZIONE. Buon giorno giuria, in questa foto sono rappresentati due
soldati di due eserciti diversi, uno sdraiato per terra quasi morente e
uno in piedi. Dietro di loro c’è una casa distrutta dai missili e dai
proiettili dove prima vivevano dei normali civili senza alcuna colpa che
non solo si sono visti strappare via la loro normalità dalla ferocia della
guerra ma anche la loro preziosa vita… Ciò indica che la guerra attacca
e colpisce sempre maggiormente l’innocente popolo. Il soldato in piedi
imbraccia un fucile puntato verso il nemico disarmato ormai cosciente
del suo destino, il soldato in piedi non dimostra pietà verso l’altro
perché esso ha una divisa diversa dalla sua, nella guerra infatti non si
tiene conto che il nemico ha il tuo stesso identico cuore, l’unica cosa
che si conta è il colore della divisa e questo basta per uccidere un
uomo. Questo basta per uccidere un uomo? Questa è la dimostrazione
che la guerra è cruda infondata e spietata. Noi uomini viviamo nello
stesso pianeta, visti da fuori dallo spazio da lontano, apparteniamo
tutti ad una singola specie, e se ci facciamo la guerra tra di noi allora
come possiamo identificarci come UMANI?
CLASSE: 3A
           ALUNNO/A: 35 Emma Delrio
           TECNICA: grafite e penna su carta
           DIMENSIONI: 24 X 33 cm

           RELAZIONE: la mia opera rappresenta una città distrutta, a seguito del lancio di una bomba.
           Lo spettatore sembra essersi fermato ad osservare la scena: palazzi distrutti e fumanti,
           polvere e resti di edifici scagliati ovunque, un vero disastro. Il paesaggio e desolato e spoglio
           perfino di colori, non era rimasto più niente a rallegrare il posto. Se si osserva bene, però,
           davanti a sé notiamo un peluche. La presenza di un giocattolo in un luogo così tetro e cupo è
           strana, forse perché ci immaginiamo esso nelle braccia di un bambino ridente. Ma
           l’orsacchiotto è sporco e rotto, abbandonato dal proprietario, se fortunato, in fuga.
           E così aspetta, forse in qualche angolo della città ci sono delle persone che aspettano con lui,
           un momento sicuro per scappare e abbandonare, forse per sempre, quella che una volta
           chiamavano casa. Loro sono gli unici a conservarne il ricordo e a piangerne la memoria, chi
           che per la prima volta vede però, può vedere solo la cruda realtà dei fatti: quella che una
           volta era una città, adesso è solo macerie, con tristezza o magari paura che un giorno propria
           casa faccia la stessa fine, dimenticata e rovinata. Sembra assurdo che una cosa del genere
           possa mai accadere nel nostro paese, ma questa sarà la stessa cosa che le persone che una
           volta vivevano in quel posto pensavano. Chissà però che fine avrà mai fatto il caro
           proprietario del peluche, magari questo si chiederà la stessa cosa dell’orsacchiotto, da molto
           lontano, in un paese completamente diverso. Riuscirà mai a riprendere la vita di una volta? O
           anche a sopportare la vista della propria casa in questo stato? La sicurezza ed il conforto che
           un posto sicuro portava con sé, non esistevano più. Il giocattolo, intanto, rimaneva ad

La città   aspettare, il passato e l’infanzia di molte persone rimane nelle macerie fumanti, costrette
           forse ad abbandonarlo definitivamente.
CLASSE: 3A
                     ALUNNO/A:36 Simona Liuzza
                     TECNICA: Disegno su cartoncino con Water Brush Pen, Ovatta, monete
                     1 e 2 centesimi
                     DIMENSIONI: 24 X 33 cm

                     RELAZIONE:Il mio elaborato si chiama ‘uno sguardo al di sotto delle
                     nuvole’ perché mostra, dai miei occhi, quante reali vittime procuri la
                     guerra… una sola, l’essere umano. Una mente crede di aver vicino la
                     ‘vittoria’ dopo una bomba senza rendersi conto della sconfitta che
                     anche solo la bomba rappresenta. Il serpente gioisce nell’esser riuscito
                     a strangolare l’altro ma ha appena dato all’avversario una forza tale da
                     mordere due volte, un loop infinito che inevitabilmente cresce a causa
                     del desiderio di ‘ringraziare’ sempre con gli interessi… non importa se
                     questi interessi causeranno la perdita di 1000 altre vite al di sotto gli
                     occhi dei serpenti, che spiega il motivo per il quale i serpenti hanno in
                     realtà uno stesso corpo, dietro il dolore del serpente avversario c’è la
                     morte di un alleato, che è anche una nostra morte.
                     Basta uno sguardo al di sotto delle nuvole per notare quanto ogni
                     vittoria, per quanto gloriosa e ricca di lucro, in realtà sia 1000 sconfitte,
Uno sguardo al di    1000 vite, 1000 persone che sorreggono una famiglia nella speranza di
                     risparmiare a quest’ultima ogni singola freccia.

sotto delle nuvole   Basta uno sguardo al di sotto delle nuvole per notare la benzina che
                     rappresenta ogni bomba per questo loop infinito assetato di potere, un
                     potere che esiste solo nelle nostre menti, in questo loop infinito, di
                     potere, non ce n’è nemmeno la definizione
CLASSE: 3A
                       ALUNNO/A: 37 Giulia La Rosa
                       TECNICA: pennarelli e acrilici su carta
                       DIMENSIONI: 24 X 33 cm

                       RELAZIONE. Con questo lavoro volevo rappresentare con l’acrilico nero
                       come se ci fosse il vuoto intorno al personaggio che rappresenta lo
                       spazio, con l’acrilico bianco volevo rappresentare che il mondo che si
                       sta per sparare un missile addosso da solo che con tutte queste guerre,
                       gente che perde la casa, la famiglia a causa di esse che stiamo solo
                       distruggendo il nostro pianeta non pensando alle conseguenze che
                       ricadono sugli altri e che con le guerre non si risolve nulla ci si ferisce e
                       basta non badando alle conseguenze.

Un suicidio nucleare
CLASSE: 3 B
                    ALUNNO/A: 38 Beatriz Verde
                    TECNICA: acquerello e collage su carta
                    DIMENSIONI:24x33 cm e 35x50 cm

                    RELAZIONE: In questo dittico si possono identificare due
                    occhi che guardano verso il basso con malinconia. Nell’iride
                    vengono ripresi i colori della bandiera dell’Ucraina, così da
                    rappresentare la sofferenza del popolo causata dalla guerra.
                    Nella seconda opera, la bandiera dell’ Ucraina viene ripresa
                    attraverso il campo di grano e il cielo, mentre il gatto nero che
                    spunta tra le spighe fa riferimento alla condanna e la
                    disgrazia che la guerra porta oggi nel paese.

Paura e discordia
CLASSE: 3B
                        ALUNNO/A: 39 Filippo Rinaldi
                        TECNICA: matite colorate su cartoncino nero
                        DIMENSIONI: 24x 32 cm

                        RELAZIONE: Anonymous è seduto davanti ad un PC; sullo
                        schermo dietro di lui ci sono parole e simboli che
                        caratterizzano il lavoro dell’hacker.

                        SIGNIFICATO: Un gruppo di hacker che si fa chiamare
                        “Anonymous” sta cercando di contrastare la Russia con
                        attacchi cibernetici e ha dichiarato la guerra informatica al
                        governo russo, pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione
                        dell’Ucraina avvenuta il 24.02.2022.
                        Anonymous, che si batte per la libertà di internet, promette
                        che continuerà la sua battaglia senza armi fino a quando la
                        Russia non fermerà la sua aggressione, per dimostrare che i

Anonymous dichiara      governi non agiscono sempre nel migliore di modi.

cyber war alla Russia
CLASSE: 3B
                       ALUNNO/A: 40 Maddalena Falcier
                       TECNICA: tecnica mista (matite colorate e pennarelli su
                       carta).
                       DIMENSIONI:24x33 cm

                       RELAZIONE: Ho deciso di rappresentare questo disegno
                       perché sono stata colpita molto dall’amore degli ucraini per la
                       loro patria. Vedere qualche volta in tv gli uomini che si
                       preparano per andare in guerra e lasciare le proprie famiglie è
                       qualcosa che mi ha toccato molto. Al centro dell’opera
                       troviamo un’arma in verticale nella sabbia con il casco di
                       guerra posato sopra. Questo è un rituale che viene fatto
                       quando qualcuno cade in battaglia. Affianco all’arma, sempre
                       poggiati sulla sabbia, ci sono due scarponcini. Sullo sfondo è
                       posta la bandiera dell’ucraina, la nazionalità del soldato
                       caduto. In alto a destra sono poste due piastrine militari che
                       di solito vengono date appena si arruolano. Incise sulle
                       medaglie ci sono il nome del soldato, i suoi dati personali, il
Caduti per la patria   gruppo sanguigno in caso di emergenza, la data di nascita e il
                       comune di nascita che di solito è codificato.
Primo classificato classi terze
              CLASSE: 3C
              ALUNNO/A: 41 Bianca Zucchetti
              TECNICA: pennarelli e penna su legno
              DIMENSIONI: 36x9 cm

              RELAZIONE: Il disegno è fatto su una tavoletta di legno, per simboleggiare la
              povertà di un paese e la distruzione dopo la guerra. I colori predominanti
              sono il rosso, il giallo, il nero e un grigio caldo. Sono presenti 3 visi uno sopra
              l'altro su uno sfondo rosso di esplosioni e sangue che rappresentano
              rispettivamente le tre minacce della guerra che mi colpiscono di più: dolore
              fisico, perdita, sorpresa. Il primo è un personaggio malandato, perde molto
              sangue ed è affranto e sconvolto da quello che gli succede, ha perso tutte le
              speranze e desidera solo che tutto finisca, in qualunque modo. Colmo di
              rabbia, ma troppo stanco per agire ancora, si limita a guardare avanti passivo.
              Il secondo soggetto piange, non sa come sfogarsi e desidera solo che sia tutto
              un incubo, vorrebbe tornare indietro nel tempo a quando tutto andava bene.
              Il terzo è ancora più esterrefatto, in uno stato di shock. Per quanto avesse
              fiducia nell'empatia degli uomini, per quanto fosse certo che le persone
              avessero umanità e risparmiassero i cittadini e i soldati da tutto questo dolore
              in modo diplomatico, ora sta realizzando che esiste, davvero, una forza tanto

CONSEGUENZE   grande da opprimere la pace e la fratellanza delle persone. Una forza oscura,
              chiamata orgoglio, sete di potere.
CLASSE: 3C
               ALUNNO/A: 42 Francesco Banchelli
               TECNICA: matite colorate e collage su foglio nero
               DIMENSIONI: 22x 33 cm

               RELAZIONE: Questo disegno rappresenta le anime ormai
               morte dei soldati caduti in guerra (rappresentati con queste
               facce felici con il sangue che gli sgorga dagli occhi e dalla
               bocca), che nonostante siano morti vanno ancora verso la
               voglia di guerra (rappresentato con un orologio) e hanno
               appunto quest’anima triste sotto un volto felice dalle
               immagini della guerra che trasmettono la loro ansia e una
               grezza e vaga malinconia.

Senza titolo
CLASSE: 3C
                          ALUNNO/A: 43 Sacchi Giacomo e Seferaj Kevin
                          TECNICA: istallazione cartone e acrilico
                          DIMENSIONI: 1,17x6x0,15 cm

                          RELAZIONE: Questo fucile riguarda la guerra in Ucraina, dove
                          la povera gente ha perso tutto e ora sta lottando con quello
                          che può. La nostra idea è stata quella di riprendere le azioni
                          delle persone ucraine, che costruiscono le armi “fai da te”. Noi
                          abbiamo costruito questo fucile con carta e cartone e alla fine
                          lo abbiamo dipinto con i colori acrilici, usando i colori della
                          bandiera ucraina per simboleggiare le armi che loro stanno
                          facendo da soli. Il fucile è fatto con molti strati di cartone,
                          identici, che si possono osservare guardandolo da sotto, strati
                          che abbiamo incollato con la colla a caldo, per evitare che si
                          staccassero. A sinistra è presente l’impugnatura del fucile e
                          subito dopo ci sono il grilletto e il caricatore, che si può anche
                          tirare fuori; infine è presente il mirino e la canna.

La difesa degli ucraini
Secondo classificato classi terze
               CLASSE: 3D
               ALUNNO/A: 44 Rebecca Malagoli
               TECNICA: acrilico su tela
               DIMENSIONI: 50x70 cm

               RELAZIONE: L'opera ci invita a riflettere sull'attuale
               situazione di guerra tra Russia e Ucraina. Al centro dell'opera
               troviamo un Putin in versione anime che controlla delle
               pedine su un tavolo da gioco, l'intento dell'autore è quello di
               incentrare l'attenzione degli spettatori proprio su
               quest'ultimo, il campo da gioco incentrato sulle città distrutte
               dell'Ucraina e le pedine riportano i colori della bandiera russa
               e di quella Ucraina. Troviamo anche una bambola vodoo posta
               sulla destra dell'opera che rappresenta come Putin voglia
               detenere il potere sull'Ucraina. Sullo sfondo troviamo dei
               soldi e del fuoco, rappresentanti il motivo dietro questa
               guerra: i soldi e il potere "ardente" del controllo e della
               manipolazione.

Scacco matto
CLASSE: 3D
                             ALUNNO/A: 45 Gaia Noto
                             TECNICA: grafite su carta
                             DIMENSIONI: 24x33 cm

                             RELAZIONE: L’opera rappresenta le principali cause della
                             guerra e la situazione dell’Ucraina in questi mesi. In primo
                             piano possiamo vedere Vladimir Putin con in tasca dei soldi e
                             un missile nascosto dietro la schiena, i soldi rappresentano il
                             motivo principale della guerra mentre il missile nascosto
                             rappresenta l’indifferenza di Putin davanti a tutto questo
                             come si può vedere anche dalla sua faccia; sempre in primo
                             piano a sinistra si può notare la bandiera dell’Ucraina che va a
                             fuoco come il Paese stesso, e un fucile. In secondo piano si
                             trova una gabbia con all’interno le persone sottomesse da
                             Putin, bambini, soldati, donne, uomini sia russi che ucraini.
                             Sullo sfondo si vedono dei palazzi distrutti, con finestre rotte,
                             crepe e alcuni che vanno a fuoco per via delle bombe e dei
                             missili lanciati per volere di Putin, mentre nel cielo si può
I soldi al centro di tutto   vedere un elicottero che è un simbolo di speranza e di
                             salvataggio per il popolo ucraino.
CLASSE: 3D
                       ALUNNO/A: 46 Sara Perlongo
                       TECNICA: matite colorate su carta
                       DIMENSIONI: 24x33 cm

                       RELAZIONE: L’opera rappresenta le conseguenze della
                       guerra tra Ucraina e Russia.
                       Sullo sfondo si possono vedere dei palazzi che
                       rappresentano le abitazioni dei civili che sono state
                       colpite da missili e da bombe che hanno lasciato in
                       strada detriti e macerie. I palazzi sono colorati di giallo
                       e azzurro cioè i colori della bandiera Ucraina e le
                       finestre oscurate di nero rappresentano le abitazioni
                       dei civili già bombardate. Dai palazzi esce del fumo
                       nero che arriva fino al cielo grigio.
                       Vicino al palazzo più grande c’è un carro armato e in
                       primo piano al centro c’è una donna seduta che
LE CONSEGUENZE DELLA   rappresenta tutti i poveri cittadini ucraini che devono
                       scappare, lasciare la propria casa e sono costretti a
       GUERRA          vivere per strada anche se poco sicuro per colpa della
                       guerra.
CLASSE: 3E
                  ALUNNO/A: 47 Marta Bescapè
                  TECNICA: matite colorate e penna su carta
                  DIMENSIONI: 24x33 cm

                  RELAZIONE: Con quest’opera ho voluto rappresentare le
                  migliaia di vite in trappola, vite spezzate, rappresentate da
                  teschi e ossa che richiamano la morte.
                  Sono le vite di uomini, donne, anziani e bambini ucraini travolti
                  da una guerra inspiegabile che non guarda in faccia a nessuno.
                  Una guerra che miete vittime innocenti ogni giorno che passa.
                  Al centro del disegno è rappresentato il Presidente russo Putin,
                  colui che ha dato ufficialmente inizio a questa guerra invadendo
                  l’Ucraina nella notte tra il 23 e il 24 Febbraio 2022.
                  Il capo del Governo della Russia, è al Governo da più di vent’anni.
                  Lui non sta al potere perché usa solo la violenza ma vince perché
                  la maggioranza dei russi crede nella sua idea di realizzare una
                  grande potenza mondiale. Putin vuole fare un impero e lo vuole
                  costruire sulla vita di migliaia di persone innocenti.
                  Lo sfondo è rappresentato da una polverina nera, con la quale
Morti innocenti   ho voluto trasmettere il clima cupo di terrore, di tristezza che sta
                  coinvolgendo il popolo ucraino e tiene in sospeso la speranza di
                  tutti noi.
Terzo classificato classi terze
                                   CLASSE: 3E
                                   ALUNNO/A: 48 Ginevra De marchi
                                   TECNICA: matite di grafite e penna su carta
                                   DIMENSIONI: 24x33 cm

                                   RELAZIONE: Nel disegno è rappresentata una montagna di
                                   teschi umani e animali che sorreggono un trono vuoto.
                                   Infatti, nella guerra non ci sono vincitori.
                                   I teschi sono di persone comuni, soldati, civili. Sono morti per
                                   difendere il popolo.
                                   Sono morti per l’amore della propria patria, del proprio Paese.
                                   I due scheletri simboleggiano tutti gli amori distrutti dalla
                                   guerra, sia familiari sia tra coniugi. Soldati costretti a partire e
                                   ad abbandonare le proprie famiglie, le loro mogli, i loro figli,
                                   le loro case. Senza la certezza di un ritorno.
                                   In alto, il potere che calpesta i morti senza nessun rispetto,
                                   senza nessuna pietà.
                                   Senza un minimo di umanità o di risentimento. Un potere che
                                   non è e non sarà maidi nessuno. Nessuno vince qualcosa,
La lotta ad un potere              perdono tutti.

     inesistente
CLASSE: 3E
                            ALUNNO/A: 49 Valeria Alibrando
                            TECNICA: grafite su carta
                            DIMENSIONI: 24x33 cm

                            RELAZIONE: In questo disegno ho voluto rappresentare la guerra
                            dal mio punto di vista. E’ un posto dove i giovani (i soldati senza
                            testa) non si conoscono e non si odiano, si uccidono a vicenda a
                            causa delle decisioni prese da chi comanda, da coloro che si
                            conoscono e si odiano, ma non usano le armi.
                            In primo piano sono raffigurati dei soldati che si incamminano verso
                            il loro destino, la morte, per questo ai loro piedi sono ritratte delle
                            mani di scheletro. I giovani sono privi di testa perché le loro
                            opinioni, idee e pensieri sono stati cacciati dalla loro mente; i soldati
                            non hanno più libertà di scegliere, devono assolvere al loro unico
                            dovere: premere il grilletto e uccidere colui che si dice sia «il
                            nemico». Di dimensioni più grandi sono rappresentati due uomini,
                            disegnati con la tecnica della caricatura, che dà forma a due
                            personaggi simili tra loro ma nati in epoche diverse, Hitler e Putin.
                            Nei loro occhi sono disegnate delle fiamme che esprimono rabbia e
                            odio. Dalla bocca aperta di entrambi fuoriescono gli atroci ordini dei
                            due autocrati, «uccideteli tutti» «non avere pietà» e dei fili che si
Senza libertà di pensiero   collegano all’esercito fatto di persone senza testa e con i fucili in
                            mano. Infine, nel centro e in alto, sono rappresentate delle case in
                            fiamme a simboleggiare ciò che porta la guerra: immense
                            distruzioni e morti, senza uno scopo logico.
Puoi anche leggere