La gestione dei servizi di TPL - Ing. Aldo Paribelli Responsabile Esercizio di Superficie ANM - Tor Vergata

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La gestione dei servizi di TPL - Ing. Aldo Paribelli Responsabile Esercizio di Superficie ANM - Tor Vergata
Nuove tecnologie di automazione e controllo

              La gestione dei servizi di TPL

 Ing. Aldo Paribelli
 Responsabile Esercizio di Superficie ANM

    Roma -Tor Vergata
  13-20-27 maggio 2020
La gestione dei servizi di TPL - Ing. Aldo Paribelli Responsabile Esercizio di Superficie ANM - Tor Vergata
Sommario della presentazione

PARTE 1   Il contesto di riferimento

PARTE 2   Il dimensionamento dei fattori produttivi:
          la programmazione del servizio

PARTE 3   I sistemi AVM e relative applicazioni: il
          caso Anm

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La gestione dei servizi di TPL - Ing. Aldo Paribelli Responsabile Esercizio di Superficie ANM - Tor Vergata
ANM
ANM è l’Azienda che assicura la gestione del servizio di trasporto pubblico
(gomma+ferro+fune) e della sosta nell’ambito del Comune di Napoli.

Il rapporto tra ANM e Comune di Napoli è regolato da apposito ‘contratto di
servizio’ con la modalità dell’ in house providing, per 10 milioni di km/anno
su gomma + 5 su ferro (Metro 1, metro 6 + 4 funicolari).

ANM è titolare di un contratto di servizio ‘Ponte’ anche con la Città
Metropolitana di Napoli per circa 3,5 mil di km/anno su gomma in ambito
extraurbano (20 linee)

        Ambedue i
      contratti sono in
     regime di proroga
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L’offerta di servizio
• Autobus:      80 linee di superficie (70 diurne e 10
                notturne)
•   Filobus:    3 linee (2 urbana e 1 extraurbana)
•   Tram:       3 linee urbane
•   Ferrovia:   2 linee metropolitane (M1 e M6)
•   Fune:       4 funicolari (Chiaia, Mergellina, Montesanto e
                Centrale)
• Impianti:     4 ascensori e 5 scale mobili
• Sosta:        27.000 stalli a raso e in struttura

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ANM in cifre

           23,5Km                       500Km
                 RETE FERRO               RETE GOMMA
                38stazioni                 540mezzi
                   METRO/FUNICOLARI
                                            BUS /TRAM/filobus

                                       2.300
                295mila                 DIPENDENTI
                PASSEGGERI /GIORNO
                                        750 conducenti
                  130 mila su bus
                  135 metro            27mila    posti auto
                                        PARCHEGGI DI SCAMBIO
                  30 mila funicolari

               107 milioni di passeggeri all’anno
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Il contesto di riferimento

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Crescita demografica nei grandi centri urbani
• Nel 2050 il 78 % della popolazione italiana vivrà nelle aree urbane rispetto
  all’attuale 70%;
• In Europa si arriverà addirittura all’82%
• Si prospetta quindi un quadro di rilevante incremento della domanda di
  traffico nelle grandi città.

           Fonte: Il ruolo della finanza nel cambio di marcia della mobilità urbana - 2018 – ASSTRA, Unicredit

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La domanda di mobilità in Italia negli ultimi anni è andata fortemente modificandosi,
nelle dinamiche e nelle caratteristiche (Fig. 1).

     Fig. 1. Tasso di mobilità in Italia (%)*
                                                                                                       88,5%
                                                                                                                    Il tasso di
                                                                                                                  mobilità della
                       82,9      83,5                                                           83,6
                                          82,6                                                                     popolazione
                                                    79,7                        79,7    80,3                         italiana è
                                                                                                                     cresciuto
                                                             75,1     75,4
                                                                                                               ininterrottamente
                                                                                                                  tra il 2012 e il
                                                                                                               2017, superando
                                                                                                               i livelli pre-crisi e
                                                                                                                    arrivando
               2008            2009     2010      2011     2012     2013      2014     2015    2016    2017         all’88,5%.

               (*) % di persone che effettuano spostamenti nel giorno medio feriale.
               Fonte: ISFORT (2018)

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Continua crescita del tasso di motorizzazione

L’Italia risulta essere il terzo paese a livello europeo in termini di tasso di
motorizzazione; a livello nazionale, si è passati da un valore di 5 autoveicoli per
100 abitanti nel 1961, a 50 nel 1991, a 62 nel 2016 (dato ACI). A Roma circolano
quasi 71 vetture ogni 100 abitanti, a fronte di una media europea che non arriva a
40 (Berlino 35, Madrid 32).

 Fonte: 14° Rapporto sulla mobilità in Italia - 2017 – ASSTRA, ANAV ISFORT

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La gestione dei servizi di TPL - Ing. Aldo Paribelli Responsabile Esercizio di Superficie ANM - Tor Vergata
Eppure...

Studi di settore
riportano che
un’autovettura privata
resta parcheggiata,
cioè non viene
utilizzata, per il 92%
della sua vita utile!!
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Dominio del mezzo privato sul mezzo pubblico

La domanda di trasporto di chi decide di muoversi con un veicolo a
motore nel nostro Paese è eccessivamente sbilanciata sul trasporto
privato. L’83% degli spostamenti sono effettuati con le «quattro ruote»,
mentre l’insieme di tutti i mezzi collettivi aggrega una quota modale di
poco superiore al 13%.
                                                                 85,8%          2019

                                                                                       14,2%

   Fonte: 14° Rapporto sulla mobilità in Italia - 2017 – ASSTRA, ANAV, ISFORT

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Dominio del mezzo privato sul mezzo pubblico

            Spostamenti per tipologia di mezzo di trasporto in Italia
                                     fonte CDP su dati ISFORT 2017

                                                           63,9

                                                                    58,6

        22,3

 17,4

                  3,6          5,2    4,5      3                           6,1         7    4,5     3,9

    PIEDI               BICI            MOTO                     AUTO            TPL       COMBIN. MEZZI

                                                   2008   2017

                                                                                                          12
13
14
Le possibili conseguenze
In assenza di politiche finalizzate a ridurre il ricorso al mezzo
privato (a motore), di questo passo, l'uso delle automobili nelle
grandi città è destinato ad aumentare indiscriminatamente,
aggravando le conseguenze negative ad esso associate, e
cioè:
-   Incremento dei livelli di congestione delle città: Roma come Bogotá per
    perditempo nel traffico (2% del PIL)
-   Aumento dei livelli di inquinamento da PM10, Nox e CO2 (0,6% del PIL)
-   Aumento del tasso di incidentalità (1,5% del PIL)
-   Aumento dei livelli di saturazione e intralcio di spazi ‘utili’ che
    potrebbero essere destinati ad altro: lo spazio destinato alla sosta di un
    auto equivale allo spazio di una postazione lavorativa (scrivania, ecc...)
-   Ulteriore perdita di attrattività della domanda di trasporto collettiva
    rispetto a quella privata (2.500 Euro/anno, il costo a famiglia di un’auto)
                                                                            15
SENTIAMOCI LA PREDICA…
«La qualità della vita nelle città è legata in larga parte ai trasporti,
   che sono spesso causa di grandi sofferenze per gli abitanti.
   Nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due
   persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello
   d’inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non
   rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e
   parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano. Molti specialisti
   concordano sulla necessità di dare priorità al trasporto
   pubblico. Tuttavia alcune misure necessarie difficilmente
   saranno accettate in modo pacifico dalla società senza un
   miglioramento sostanziale di tale trasporto, che in molte città
   comporta un trattamento indegno delle persone a causa
   dell’affollamento, della scomodità o della scarsa frequenza dei
   servizi».

                             Enciclica «Laudato Si» di Papa Francesco, 153
                                                              Giugno 2015
Il sistema dell’offerta di TPL
 I 3 peccati originali del TPL:
  1)   Il servizio di trasporto come bene sussidiato/co-finanziato a
       competitività limitata
  2)   Il servizio di trasporto come bene intangibile
  3)   Il servizio di trasporto come disagio a priori per cui è scelto solo
       da chi non può farne a meno

  e 2 paradossi:
  1)   Il TPL non segue la logica del mercato: è per lo più la domanda
       che segue l’offerta e non il contrario (effetto Mhorig)
  2)   Il servizio di trasporto è più capillare (al centro) dove meno serve
                                                                          17
Il sistema dell’offerta
Il TPL è contraddistinto da una bassa competitività rispetto al
trasporto privato ed è tipicamente utilizzato da chi non può
permettersi l’auto o trova svantaggioso il ricorso all’auto.
Quali sono le motivazioni?
- Scarsa capillarità, mancanza o sovrapposizione dei collegamenti
   esistenti con concentrazione in aree ‘ricche’ e non in periferia
- Maggiori tempi di spostamento, scomodità
- Scarsa affidabilità, regolarità, puntualità ed efficienza dei servizi
- Scarsa attrattività in termini di qualità e ‘comodità’ dello
   spostamento (accoglienza dei mezzi, affollamento, servizi
   accessori quali wi-fi ecc.)
- Convenienza economica e difficoltà di pagamento

                                                                    18
Peccato n. 1

   Perché co-finanziamento?
Non tutti sanno che quando si paga il biglietto di un bus, in realtà
si sta solo contribuendo alla remunerazione costo del servizio in
una misura che, nel migliore die casi, deve raggiungere il 35% del
costo reale (Dlgs 422/97, art. 19, comma 5), il resto è pagato
dalla collettività.

La tariffa è stabilita a livello regionale (Dlgs 422/97, art. 17/19)
per cui le Aziende non dispongono della leva tariffaria.

L’evasione tariffaria è una piaga difficilmente aggredibile con
efficacia anche per i vincoli normativi esistenti

                                                                  19
Peccato n. 2
Cosa si intende per ‘servizio’?
E’ un bene in cui la fase di produzione coincide con quella di fruizione. E’
consumato nel momento stesso in cui si produce. E’ caratterizzato da:
-   Intangibilità (immaterialità della prestazione erogata)
-   Simultaneità tra produzione e consumo
-   Partecipazione del cliente
-   Prevalenza della ‘percezione’ nelle valutazioni sulla qualità del servizio

Criticità nella gestione di un servizio:
- Non può essere immagazzinato: produzione=consumo
- E’ difficile determinarne i costi di produzione e una politica di prezzo
- E’ difficile standardizzarne le caratteristiche e quindi è arduo
   conseguire economie di scala (dinamicità continua dell’offerta)
- Il personale è a contatto con il cliente (“front line”) e riveste un ruolo
   fondamentale nella promozione del prodotto
- Esistono problemi di interazione tra domanda e offerta, legati alla
   necessaria vicinanza al cliente
- La comunicazione delle caratteristiche del servizio è complessa e          20
   onerosa e dunque le politiche di marketing sono penalizzate
Peccato n. 3
Qual è una peculiarità di un servizio di trasporto pubblico?
E’ un bene che non produce nessuna utilità a chi decide di usufruirne,
che viene percepito come un disagio.
Nessuno ha piacere nello spostarsi da un luogo ad un altro tanto per
farlo, in genere lo si fa con un altro obiettivo; la destinazione è il vero
fine, non lo spostamento che quindi rappresenta una disutilità.
Dunque l’obiettivo di un servizio di TPL deve essere quello di
minimizzare il disagio percepito dall’utilizzatore (ecco perché viene
difficile pensare all’utente
del TPL come cliente).

In più, l’utente non può scegliere
(assenza di concorrenza NEL mercato)

                                                                        21
Eppure, conviene...
Si dimostra che investire nel miglioramento
dell’offerta in termini di frequenza delle corse
assicurate su una determinata linea produce
incrementi di utenza tali da giustificare l’investimento
in termini economici (effetto Mohrig).

Es. Tranvia di Firenze, gestita dalla società Gest
(Ratp):    in    appena      un     anno,    a    seguito
dell’intensificazione dell’offerta in termini di posti*km
del 50%, si è registrato un incremento delle
frequentazioni superiore al 70% (da 42.000 ad oltre
70.000 pax/gg per la sola linea T1).
                                                        22
23
http://mobilita.comune.fi.it/tramvia/informazioni_generali/statistiche.html

                                                                        24
Migliorare la qualità del servizio
Per molti il TPL è poco
accattivante, non
funzionale alle esigenze e
sinonimo di disservizio.

                                         Pagina 25
L’Italia: basso grado di infrastrutturazione ferroviaria
L'Italia ha la rete ferroviaria suburbana e metropolitana meno estesa tra i principali
paesi europei:
• 41 linee ferroviarie, contro le 81 della Germania e le 68 del Regno Unito. Tale
    dato si riflette sulla quota di traffico servita tramite autobus, che risulta il doppio
    di quella tedesca e inglese, che invece gestiscono gli spostamenti all'interno
    delle aree metropolitane facendo leva principalmente sul sistema ferroviario
    locale;
• 14 metropolitane, contro le 44 presenti in Germania, le 30 in Spagna e le 27 in
    Francia. La metropolitana di Madrid copre da sola i km di tutta la rete metro
    italiana, a dimostrazione delle profonde differenze nelle scelte di politica dei
    trasporti.
In Italia, l’autobus è dunque il mezzo principale
della mobilità collettiva: 65% degli spostamenti contro il 35% del ferro

Tuttavia il parco mezzi risulta vetusto (12,4 anni di anzianità) e concentrato
prevalentemente nelle categorie ad alto tasso di emissione.
Parco bus italiano per tipo di motorizzazione
                       SERVIZIO URBANO
60
     49
50         42
40

30                           24                  23         22
                      21
20                                                                    12
                                                                 7
10

 0
     < Euro4          Euro 4 e 5                      EEV        Euro 6

                                   2016   2018

          Parco bus italiano per tipo di motorizzazione
                    SERVIZIO EXTRAURBANO
80
     67
           61
60

40

                      18     18
20                                               11         11        10
                                                                 4
 0
      < Euro4         Euro 4 e 5                      EEV        Euro 6

                               2016       2018
                                                                           28
Parco bus italiano per fonte di alimentazione (%)
                                          servizio urbano
80       73      71

60

40
                                  25      27

20
                                                            1      1        1        1
 0
          diesel                   metano                   eletrico        ibrido

                                            2016    2018

                        Parco bus italiano per fonte di alimentazione (%)
                                        servizio extraurbano
120
          99
100

 80                66
 60

 40

 20
                                    1       1               0      0        0        0
     0
              diesel                metano                  eletrico            ibrido

                                             2016    2018
                                                                                         29
IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PER LO SVILUPPO URBANO
                    SOSTENIBILE

                                               CURA DEL FERRO

  La qualità e l’affidabilità del              NELLE AREE URBANE E
                                                 METROPOLITANE

                                                                               ACCESSIBILITÀ
                                                                              ALLE AREE URBANE E

  trasporto pubblico locale ed una                                              METROPOLITANE

  mobilità     urbana    efficiente
  rappresentano una vera e propria
  priorità nazionale nell’ambito      QUALITÀ ED EFFICIENZA
                                       DEL TRASPORTO

  della linea di azione Sviluppo      PUBBLICO LOCALE

  Sostenibile.                                                       SOSTENIBILITÀ DEL
                                                                      TRASPORTO
                                                                       URBANO

                                                                                     Pagina 30
Mobilità sostenibile
• Che significa sostenibilità?

• Economica:
   – minimizzare i costi per la collettività e per le imprese
     (efficienza)
• Sociale:
   – assicurare inclusione e servizio per tutti
• Ambientale:
   –   migliorare l’utilizzo dell’ambiente esterno e l’impatto su
       di esso

                                                                31
IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PER LO SVILUPPO URBANO
                    SOSTENIBILE

               Un TPL più efficiente, affidabile ed
               ecosostenibile può portare a:

                                       Aumento della
                                    redditività del servizio
                                     (parametro ricavi/costi operativi)

 aumento degli
 utenti del TPL e         riduzione dell’uso
  riduzione dei      delle auto e miglioramento
   costi sociali     dell’impatto ambientale e
                      della vivibilità delle città               32
NON SOLO IL SERVIZIO: RISPETTARE L’AMBIENTE
Gli obiettivi di riduzione dei livelli di inquinamento dell’aria
e di vivibilità impongono un incremento qualitativo dei
servizi del Trasporto Pubblico Locale.

                                                              33
BENEFICI PER L’AMBIENTE
• I nuovi autobus andranno a sostituire autobus immatricolati 20 anni
  fa.
• Per l’ambiente: motore con livelli di emissione euro 6, che rispetto al
  motori euro 2 che oggi equipaggia gli autobus TPL comporta:

                         emissioni allo scarico (kg per anno prodotti da 1 autobus)

         Emissioni NMHC

     Emissioni Particolato

           Emissioni Nox

                             0         200   400    600          800       1.000   1.200    1.400     1.600

                             Emissioni Nox         Emissioni Particolato             Emissioni NMHC
         EURO VI                  92                         2                             32
         EURO II                 1.400                      30                             220

                                                                                                              34
Un focus sui nuovi
      scenari indotti
dall’emergenza Covid-19

                          35
LO SCENARIO
    Scenari evoluzione domanda - Media nazionale                   Rispetto al livello PRE-COVID, i
                                                                   passeggeri trasportati durante il
 100%                                                              periodo di lockdown sono stati il
                                                                   10% di quelli normali di settore.
                                                                   La riapertura parziale di alcune
                                                       70%
                                                                   attività economiche del Paese
                                                                   avvenuta dal 4/5 scorso ha fatto
                                        40%                        registrare un timido incremento di
                                                                   5 punti percentuali (15%) della
                         15%                                       domanda.
             10%
                                                                   E’ ragionevole stimare che, a
                                                                   partire dal 18 maggio con
PRECOVID   LOCKDOWN    FINO AL 18   DAL 18 MAGGIO   DA SETTEMBRE
                      MAGGIO 2020       2020           2020
                                                                   l’apertura di ulteriori attività
                                                                   economiche, a livello medio
                                                                   nazionale la domanda arriverà al
                                                                   40%, fino a raggiungere il 70% a
                                                                   settembre con la riapertura delle
                                                                                                 36
                                                                   attività didattiche.
IMPATTI APPLICAZIONE DPCM 26 APRILE 2020

Attraverso l’impiego di algoritmi di calcolo e la
definizione di specifiche ipotesi sviluppate dai gruppi
di lavoro di ASSTRA di cui fanno parte esponenti delle
principali imprese di trasporto pubblico locale, tenuto
conto delle prescrizioni attuali sul distanziamento
sociale a bordo (1 mt), sono stati stimati gli impatti
dei diversi scenari sul sistema delle imprese di TPL
sotto l’aspetto economico-produttivo.
                                                     37
MODIFICA CAPACITA’ DI TRASPORTO
                                                          SERVIZIO AUTOBUS URBANO
                                                                                                         Distanziamento
                   lunghezza bus                                       Posti totali
                                                                                                             1 metro
                       (metri)                                   da carta di circolazione
                                                                                                       (riduzione 80-85%)
                         18                                            150 - 160                             22 - 40
                         12                                             95 - 110                             14 - 28
                        10,5                                             80 - 95                             12 - 24
                         9                                               70 - 75                             11 - 19
                        6,5                                                30                                 5-8
                                                                          100%                               15-25%
                                                        SERVIZIO AUTOBUS EXTRAURBANO
                                                                        Posti totali
                   lunghezza bus                                                            Distanziamento 1 metro e verticalizzazione
                                                                 da carta di circolazione
                       (metri)                                                                 (0 in piedi e riduzione 50% dei seduti)
                                                                    (in piedi e seduti)

                         18                                                110                                  35
                         12                                                74                                   24
                         10                                                64                                   20
                         8                                                 40                                   14
                                                                          100%                 0 in piedi e riduzione 50% dei seduti
                                                             SERVIZIO TRANVIARIO
                                                                       Posti totali                  Distanziamento 1 metro
             lunghezza [m] e tipologia
                                                                 da carta di circolazione                (riduzione 80%)
                20 m - pianale alto                                        170                                  34
           22 m - pianale semi ribassato                                   181                                  35

34 m - pianale integralmente ribassato, articolato                         201                                  41

34 m - pianale integralmente ribassato , articolato ,
                                                                           197                                  41
                   bidirezionale                                                                                                       38
                                                                          100%                                 20%
MODIFICA CAPACITA’ DI TRASPORTO

                         Capienza massima

AUTOBUS URBANO               15-25%

AUTOBUS EXTRAURBANO            50%

SERVIZIO TRANVIARIO            20%

SERVIZIO METROPOLITANO      13-22,5%

SERVIZIO FERROVIARIO         25-30%

                                            39
Incremento dei fattori produttivi e dei costi di
          produzione del servizio
 La   ripresa   delle   attività    produttive   e   scolastiche    porterà
 inevitabilmente ad un incremento degli spostamenti individuali.

 Per quanto sia teoricamente possibile gestire la domanda
 distribuendola    nell’arco    dell’intera   giornata     in   maniera   da
 eliminare i picchi dell’ora di punta, soddisfare i livelli quantitativi
 registrati in fase pre-covid compatibilmente con i vincoli di
 distanziamento sociale a bordo mezzi richiederebbe, da un lato
 investimenti massicci sul settore, peraltro inattuabili nel breve
 periodo, dall’altro l’immissione di ingentissime risorse in conto
 esercizio   per   le   varie      Aziende    necessarie    per   sostenere
 l’incremento di forza lavoro e delle materie prime.                      40
La metodologia
Le simulazioni sono state sviluppate attraverso l’utilizzo di
uno specifico algoritmo di calcolo che consente di stimare,
in base alla definizione di alcuni postulati, l’incremento
percentuale del servizio aggiuntivo necessario per realizzare
un’offerta capace di soddisfare la domanda nei diversi
scenari, in ambito automobilistico urbano ed extraurbano.
L’algoritmo stima il fabbisogno di offerta incrementale ad un determinato
livello di domanda attraverso le seguenti relazioni:
• Numero corse: passeggeri l’ora/capienza autobus
• Numero veicoli: numero corse*lunghezza media della linea *2 (andata
   e ritorno)/velocità commerciale
• Numero conducenti: numero veicoli*coefficiente di sostituzione
   conducenti
• Quantità percorrenze (km): numero veicoli per velocità commerciale

                                                                     41
Al variare dei passeggeri per ora e della capienza degli autobus
vengono calcolate le percorrenze aggiuntive rispetto al periodo
pre-COVID utili a garantire il servizio data una determinata
domanda.
 Nella simulazione è stato calcolato il fabbisogno di chilometri aggiuntivi necessari a garantire,
 nelle 4 ore di punta, la domanda di trasporto con diversi scenari di ripresa. Per ciascun
 fabbisogno di chilometri aggiuntivi è stato stimato successivamente l’impatto sui diversi fattori
 produttivi necessari per garantire tali livelli di produzione.

 Sono stati introdotte le seguenti ipotesi:

 •   L’intero parco mezzi è costituito da autobus 12 metri, la tipologia maggiormente diffusa, con
     una capienza pari a 95 posti per un autobus urbano e 65 posti per un autobus extraurbano;
 •   Con la regola del distanziamento sociale, la capienza diventa pari a 24 posti per un autobus
     urbano (riduzione del 75% rispetto a periodo pre COVID);
 •   Nelle ore di punta di un giorno medio feriale pre COVID, il riempimento del mezzo è pari alla
     capienza dello stesso;
 •   La programmazione del servizio esistente rimane invariata rispetto al periodo pre-COVID;
 •   La velocità commerciale nelle ore di punta è pari a 13 km/h in ambito urbano
 •   Il coefficiente di sostituzione conducenti è pari a 1,6 che tiene conto delle giornate lavorate al
     netto delle ferie, malattie, riposi, etc.
                                                                                               42
Il risultato
                                                               Km aggiuntivi nelle ore di punta (%)
       Km aggiuntivi rispetto pre-COVID

                                                                                                                            300%

                                                                                                           177%

                                                                              98%                                           100%

                                                                                                           40%
                                          0%                       0%

                                               25%                      50%                        70%            100% (domanda pre-
                                                                                                                       COVID)
                                          Passeggeri trasportati rispetto pre COVID-19 (Scenari domanda)

                                                                            urbano          extraurbano

A parità di offerta pre-COVID, nelle 4 ore di punta, l’attuale sistema è in
grado di rispondere ad una ripresa della domanda pari al 25% in ambito
urbano e ad una domanda del 50% in ambito extraurbano. Al di là di tali
percentuali è necessario aumentare la frequenza del servizio e quindi
aumentare le percorrenze.
                                                                                                                                       43
L’incremento dei fattori produttivi
                                                                   Fattori produttivi aggiuntivi
                                                                          in ambito urbano
   Autobus e personale di guida aggiuntivi

                                                                                                                         75.000

                                                                                                                         47.000
                                                                                       44.000

                                                                                       28.000
                                                       24.600

                                                       15.000

                                                 98%                              177%                            300%
                                             (domanda 50%)                   (domanda 70%)                    (domanda 100%)
                                                                    Km aggiuntivi rispetto a pre COVID

                                                                Autobus        Personale addetto alla guida

                                                                                                                                  44
L’incremento dei costi operativi
                                                  Costi aggiuntivi in ambito urbano

                                                                                                         3,6
  Costi aggiuntivi
                     in miliardi di €

                                                                              2

                                                  1,2

                                            98%                          177%                       300%
                                        (domanda 50%)              (domanda 70%)                (domanda 100%)
                                                           Km aggiuntivi rispetto a pre COVID

                                                                                                                 45
Riepilogo
Le indagini svolte presso le imprese di trasporto e le proiezioni dei prossimi mesi consentono di
stimare una domanda media per il 2020 pari al 70% di quella riscontrata per il 2019.
L’incremento del 177% delle percorrenze km in ambito urbano e del 40% in ambito extraurbano
comporterebbe un fabbisogno di autobus e personale di guida insostenibile.
Il numero di mezzi, indispensabili nelle ore di punta per garantire quel livello di servizio, sarebbe
completamente sovradimensionato nelle ore di morbida. Infine, la circolazione del numero di
mezzi aggiuntivi avrebbe gravi impatti sulla congestione e la velocità commerciale dei mezzi,
con la perdita dei benefici di un trasporto collettivo rispetto al trasporto privato.

           Fattori e costi aggiuntivi con ripresa
                   della domanda al 70%                 Servizio urbano   Servizio extraurbano   Fabbisogno totale
                        (valori annui)

           Km aggiuntivi                                    177%                  40%
           Autobus                                          28.000               8.000               36.000

           Personale addetto alla guida                     44.000              13.000               57.000

           Costi in miliardi di euro (costo
           personale di guida, costi per la trazione,        2,0                  0,7                  2,7
           ammortamento annuo)

                                                                                                                     46
Ri-distribuzione degli spostamenti

 Distribuzione % degli spostamenti motorizzati per
                                                                 Se prima del Covid l’85,8%
                  mezzi di trasporto                             degli spostamenti motorizzati,
                                                                 in un giorno feriale, era
         14,2
                                            10,7                 effettuato con un mezzo
                                                                 privato     (auto    o  moto),
                                                                 nell’ipotesi verosimile di una
                                            89,4
         85,8                                                    ripresa della domanda di
                                                                 trasporto     pubblico   locale
      Pre-COVID               Hp soddisfacimento della domanda
                                       di TPL del 75%
                                                                 superiore all’offerta di TPL
                Auto e moto     Mezzi pubblici
                                                                 attuale con capacità ridotta,
                                                                 tale percentuale potrebbe
                                                                 raggiungere il 90% con
                                                                 impatti sulla congestione delle
                                                                 città
                                                                                            47
E dunque?
• Innanzitutto, la capacità dei bus deve essere portata almeno al 50% di
  quella nominale in virtù di un allentamento delle prescrizioni anche in
  ragione dell’obbligo di mascherina e della ridotta permanenza a bordo
  (urbano)
• Occorre ridisegnare i tempi della città: scuole, mondo produttivo, attività
  sociali e amministrative devono rivedere i loro orari
• Lo smart working deve diventare una modalità ordinaria di lavoro così
  come la teledidattica
• E’ necessario rivedere, almeno pro-tempore, il piano dei servizi minimi in
  maniera da consentire alle Aziende di TPL di concentrare la propria
  offerta su tratte specifiche a maggior domanda
• Parallelamente introdurre affidamenti mediante servizi aggiuntivi (se
  auto-sostenibili) o aggiuntivi (laddove sia possibile un co-finanziamento)
  in supporto ai servizi ordinari
• Passare dal concetto di TPL a quello più ampio di mobilità in cui diversi
  attori prestano la loro opera (taxi collettivo, car sharing, bike sharing,
  servizi flessibili, ecc..) con la mobilità ‘dolce’ resa sempre più parte attiva
  del processo di mobilità (bici, monopattini, piedi...)                     48
Un focus sul contesto e sulle Aziende di
                  TPL

                                       49
I NUMERI DEL TRASPORTO
       PUBBLICO LOCALE
• Operatori TPL: circa 930
• Passeggeri trasportati: 5,4 miliardi l’anno
• Km percorsi: circa 1,9 mil di vetture-kmoltre 220 mil di treni-
  km
• Addetti: 124.000
• Fatturato: circa 12 miliardi di euro/anno

                                                                    50
La fotografia delle Aziende del mercato italiano
del TPL

• Nel 2019, Sono circa 930 le aziende presenti nel comparto, per un totale
  di 124 mila addetti.
• Si deve tuttavia evidenziare come il numero di aziende a partecipazione
  pubblica si sia fortemente ridotto nel corso dell’ultimo decennio, da 160
  nel 2010 a 112 nel 2019.
• Gran parte del servizio viene offerto da società a partecipazione pubblica.
  Le aziende partecipate da almeno un’amministrazione regionale o locale
  pur essendo appena 112 (12% del totale) rappresentano circa l’80% del
  mercato in termini di percorrenze, trasportano il 90% dei passeggeri,
  impiegano l’87% degli addetti e producono l’85% del fatturato.
• La struttura del settore è inoltre più polverizzata rispetto agli altri servizi
  pubblici locali: i primi 20 operatori del settore generano il 52,5% del
  fatturato nazionale
• I top player, che rappresentano il 20% circa del mercato, sono
  rappresentati dalle aziende che gestiscono il TPL nelle grandi città, Roma
  e Milano in testa, con fatturati intorno ai 900 milioni di euro.

                                  Fonte: Le Aziende di TPL: Ieri, oggi, domani - 2018 – ASSTRA, Intesa San Paolo, Ifel
FATTURATO PRINCIPALI OPERATORI DEL TRASPORTO IN
                                                        ITALIA nel 2016
                                            fonte CDP su dati ASSTRA Unicredit 2018

                  TRENTINO TRASPORTI             135
                             SITA SUD            140
                     START ROMAGNA                145
                       FERROVIE NORD              150
                       AMAT PALERMO               150
                           CTT NORD               150
 CONSORZIO TRASPORTI AZIENDE PUGLIESI             150
SOCIETA' UNICA ABRUZZESE DI TRASPORTO             150
                  BUSITALIA SITA NORD              155
                     FERROVIE DEL SUD              160
                                 AMT                170
                                 ANM                   180
                                ACTV                     200
                                TPER                           260
                                 EAV                           260
                         AVM VENEZIA                            280
                              COTRAL                                 300
                                 GTT                                       420
                                ATAC                                                                      850
                                 ATM                                                                            900

                                        0   50   100 150 200 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 850 900 950

                                                                                                                      52
Le gare per l’affidamento dei servizi
Di gare per l’affidamento dei servizi TPL si parla ormai da un quarto di
secolo, e cioè dal 1997 con il decreto 422 (D.L. Burlando).
Successivamente, con l’introduzione avvenuta nel 2007 del Reg. Europeo
1370, la gara è diventata solo una delle 3 opzioni di affidamento dei
servizi di TPL:
    1) Mediante gara equa e non discriminatoria (semplice o a doppio
       oggetto) – provvedimenti ART
    2) Mediante l’in house providing
    3) Diretto (sotto soglia o in emergenza per la gomma, fino al 2023
       per il ferro)

L’obiettivo delle gare non è fine a sé stesso, bensì è di recuperare
competitività ad un settore, il TPL per l’appunto, in cui la mancanza di
concorrenza e il regime di tipo monopolistico hanno da sempre
rappresentato un limite all’efficienza, all’economicità e, più in generale,
alla crescita qualitativa dell’offerta.
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Il quadro normativo di riferimento
Infine, il Dlgs 50/2017, artt. 27 e 48, prevede ulteriori misure per
incentivare il ricorso a meccanismi concorsuali che favoriscano la
concorrenza per l’affidamento dei servizi di TPL, in particolare:
• stabilizzazione del Fondo, disancorandolo dagli introiti delle
   accise sul carburante
• Introduzione dei costi standard per la determinazione del
   corrispettivo dei contratti di servizio
• Ripartizione del fondo non più (solo) su base storica ma anche
   in funzione dell’incremento dei ricavi da traffico (10%) e dei
   costi standard (10%). In più, dal 2021 superamento della
   ripartizione fatta su base storica con l’individuazione dei LAS
   (livelli adeguati di servizio) da definire a cura delle Regioni
• Riduzione del 15% della quota del FNT per affidamenti non
   effettuati mediante gara, ovvero non conformi al 1370
   effettuati dopo il 31/12/17 (dal 2021 modif. DL 119/2018) 54
Le gare per l’affidamento dei servizi
Nonostante il ventennio trascorso, e benché il DlgS 50/17, all’art. 27 riguardante i criteri di
ripartizione del FNT, preveda meccanismi incentivanti all’effettuazione delle gare, ivi compreso un
taglio del 15% delle contribuzioni statali in caso di mancato affidamento dei servizi di TPL su
gomma mediante gara (misura poi mitigata nel 2018 da un successivo DL) esiste un problema di
reale competitività per il mercato:

1)    Il contesto normativo delle gare è complesso e articolato e la direttive ART, benché adatte a
      introdurre validi meccanismi regolatori, faticano a risultare efficaci
2)    In molte realtà è ancora vigente il cosiddetto affidamento «in house», alle Aziende
      partecipate dall’Ente Locale, effettuato senza ricorrere a gara.
3)    C’è conflitto di interesse tra gli Enti che sono nel contempo stazioni appaltanti e proprietarie
      delle Aziende. Evidentemente conviene a tutti!
4)    La normativa: le Aziende di TPL si reggono ancora su un Regio Decreto del 1931 che in molti
      casi finisce per intralciare le logiche di gestione imprenditoriale e i processi di
      efficientamento delle Aziende pubbliche
5)    L’interesse politico/sindacale, volto a mantenere lo status quo, è spesso prevalente
      sull’interesse economico volto all’efficientamento dei servizi di TPL
6)    Le competenze sono più nelle Aziende che nelle strutture degli Enti locali che dovrebbero
      gestire il processo di affidamento che appare laborioso e complesso.
Ne deriva una situazione di stallo nell’affidamento dei servizi: i Privati non hanno
tuttora i ‘numeri’, le Amministrazioni sono impreparate e non hanno ‘interesse’ e le
aziende pubbliche sono ancora poco efficientate per soddisfare i requisiti di gara
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