La gestione dei rifiuti agricoli - Note operative

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La gestione dei rifiuti agricoli - Note operative
La gestione
 dei rifiuti agricoli
 Note operative

«Attività di informazione anno 2008
che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla misura 111
del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
della Regione Lombardia,
cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il FEARS»
La gestione dei rifiuti agricoli - Note operative
LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Decreto Legislativo 152/2006
e successive modifiche
La gestione dei rifiuti agricoli - Note operative
Cosa rientra
nel campo di applicazione
dei rifiuti

Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle catego-
rie espressamente stabilite dal legislatore

Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore:
T si disfi
T abbia deciso di disfarsi
T abbia l’obbligo di disfarsi.

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La gestione dei rifiuti agricoli - Note operative
LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

    Cosa non rientra
    nel campo di applicazione
    dei rifiuti

    Alcune “sostanze” sono escluse dal campo di applica-
    zione dei rifiuti e pertanto non devono soggiacere alle
    prescrizioni previste dalla normativa sui rifiuti. Per le
    aziende agricole, in quanto disciplinati da altre disposi-
    zioni normative, sono in particolare esclusi:
    T Le acque di scarico (eccettuato i rifiuti allo stato liqui-
      do): in tal caso si applica la disciplina sugli scarichi;
    T le carogne e le materie fecali (letame, liquame..: in tal
      caso si applica la disciplina regionale sulla produzio-
      ne, trattamento, stoccaggio e utilizzo dei reflui zoo-
      tecnici) ed altre sostanze naturali e non pericolose uti-
      lizzate nell’attività agricola;
    T i materiali vegetali, le terre e il pietrame, non conta-
      minati in misura superiore ai limiti stabiliti dalle nor-
      me vigenti, provenienti dalle attività di manutenzione
      di alvei di scolo ed irrigui;

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I sottoprodotti
esclusi dalla normativa
sui rifiuti

Alcune “sostanze” possono rientrare tra i sottoprodotti che
il legislatore esclude dalla normativa sui rifiuti.
I sottoprodotti sono le sostanze ed i materiali dei quali il pro-
duttore non intende disfarsi e che soddisfino tutti i seguenti
requisiti e condizioni:
1) siano originati da un processo non direttamente destinato
   alla loro produzione;
2) il loro impiego sia certo, sin dalla fase della produzione, in-
   tegrale ed avvenga direttamente nel corso del processo di
   produzione o di utilizzazione preventivamente individuato
   e definito;
3) soddisfino i requisiti merceologici e di qualità ambientale
   idonei a garantire che il loro impiego non dia luogo ad
   emissioni inquinanti e ad impatti ambientali qualitativa-
   mente e quantitativamente diversi da queli autorizzati per
   l’impianto dove sono destinati ad essere utilizzati;

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

4) non debbano essere sottoposti a trattamenti preventivi o
   a trasformazioni preliminari per soddisfare i requisiti mer-
   ceologici e di qualità ambientali ma posseggano tali requi-
   siti sin dalla fase di produzione;
5) abbiano un valore economico di mercato.

Il legislatore espressamente stabilisce che possono rientrare
tra i sottoprodotti, purchè vengano rispettate tutte le condi-
zioni di cui ai punti da 1 a 5, le seguenti sostanze:
T materiali fecali e vegetali provenienti da attività agricole
  utilizzati nelle attività agricole o in impianti aziendali o in-
  teraziendali per produrre energia o calore o biogas;
T materiali litoidi o terre da coltivazione, anche sotto forma
  di fanghi provenienti dalla pulizia o dal lavaggio di prodot-
  ti agricoli e riutilizzati nelle normali pratiche agricole e di
  conduzione dei fondi;
T eccedenze derivanti dalle preparazioni di cibi solidi, cotti o
  crudi, destinate, con specifici accordi, alle strutture di rico-
  vero di animali di affezione.

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Classificazione dei rifiuti
speciali agricoli

I rifiuti provenienti dall’attività agricola vengono classificati in:
T non pericolosi
T pericolosi
T potenzialmente infetti

Si considerano non pericolosi i rifiuti costituiti da:
T imballaggi di carta, plastica, vetro o misti che non conten-
  gono residui di sostanze pericolose o contaminate da esse.
  (es. teloni per la copertura degli insilati, per la fasciatura
  delle rotoballe, per la pacciamatura, rete, spago delle roto-
  balle, imballaggi in genere non contaminati etc..).;
T materiali ferrosi

Si considerano pericolosi i rifiuti costituiti da:
T oli esausti da motore ed ingranaggi
T batterie al piombo;
T filtri dell’olio;

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

T contenitori vuoti di sostanze pericolose (es; medicinali, vac-
  cini ad antigene spento, antiparassitari, diserbanti ….)

Si considerano potenzialmente infetti i seguenti rifiuti:
T contenitori vuoti di vaccini ad antigene vivo;
T materiale ed oggetti che hanno avuto contatto biologico
  con gli animali ad es: cannule da fecondazione, aghi, sirin-
  ghe, tamponi, garze etc..)

Deposito temporaneo
I rifiuti vanno raggruppati suddivisi per categorie omogenee
all’interno del luogo di produzione (azienda agricola) con
modalità tali da impedirne la dispersione, l’inquinamento del
suolo e delle acque, inconvenienti igienico-sanitario in gene-
re, danni a cose o persone. I rifiuti di diversa tipologia non
devono essere miscelati tra loro né i rifiuti pericolosi possono
essere miscelati con i rifiuti non pericolosi.
Il deposito temporaneo deve essere realizzato nel luogo in
cui vengono prodotti i rifiuti e può essere costituito da un
magazzino o una tettoia con pavimento impermeabilizzato e
coperto. Non è consentito il trasporto di rifiuti da un sito pro-
duttivo all’altro.

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Le operazioni di smaltimento
e/o recupero del rifiuto

I rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per
la salute dell’uomo e senza determinare pregiudizi all’am-
biente. Pertanto ogni azienda produttrice ha l’obbligo di ge-
stire i propri rifiuti in sicurezza garantendo il corretto smalti-
mento o recupero.

I rifiuti pericolosi devono essere raccolti ed avviati alle ope-
razioni di recupero o smaltimento secondo due modalità al-
ternative a scelta del produttore:
1) CON CADENZA TRIMESTRALE, indipendentemente dalle
   quantità in deposito;
2) quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga la
   quantità di 10 metri cubi.
3) ENTRO L’ANNO allorchè il quantitativo di rifiuti in deposito
   non raggiunga la quantità di 10 metri cubi.

NB: il produttore che non supera mai i 10 mc di rifiuti pericolosi
e i 20 mc di rifiuti non pericolosi deve avviare i rifiuti allo smalti-
mento/recupero comunque entro l’anno dalla produzione.

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

I rifiuti non pericolosi devono essere raccolti ed avviati alle
operazioni di recupero o smaltimento secondo due modalità
alternative a scelta del produttore:
1) CON CADENZA ALMENO TRIMESTRALE indipendentemen-
   te dalle quantità in deposito;
2) quando il quantitativo di rifiuti non pericolosi in deposito
   raggiunga i 20 metri cubi
3) ENTRO L’ANNO allorchè il quantitativo di rifiuti in deposito
   non raggiunga la quantità di 20 metri cubi

I rifiuti potenzialmente infetti devono essere raccolti e av-
viati alle operazioni di recupero/smaltimento secondo due
modalità operative:
T Entro 30 giorni dalla produzione, se il quantitativo è infe-
  riore ai 200 lt.
T Entro 5 giorni dalla produzione, se il quantitativo supera i
  200 lt.

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Il trasporto dei rifiuti

La normativa, a determinate condizioni, consente ai produt-
tori iniziali di raccogliere e TRASPORTARE IN PROPRIO i rifiuti
aziendali prodotti. L’azienda agricola (in qualità di produtto-
re iniziale) può:
T trasportare i propri rifiuti non pericolosi in qualsiasi quan-
  tità;
T trasportare i propri rifiuti pericolosi in quantità non ecce-
  dente i 30 kg/lt al giorno.

L’azienda che effettua il trasporto dei propri rifiuti non peri-
colosi e dei propri rifiuti pericolosi nelle quantità sopra preci-
sate, a condizione che tali operazioni costituiscano parte in-
tegrante ed accessoria dell’organizzazione dell’impresa dalla
quale i rifiuti sono prodotti, è tenuta:
T ALLA COMUNICAZIONE ALLA SEZIONE REGIONALE DELL’AL-
  BO GESTORI AMBIENTALI CON PROCEDURA SEMPLIFICATA
T AD ACCOMPAGNARE IL RIFIUTO CON IL FORMULARIO DI
  IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO.

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

La comunicazione all’Albo
Gestori Ambientali

I produttori iniziali dei rifiuti che trasportano in proprio i ri-
fiuti generati dalla propria attività (nei limiti prima evidenzia-
ti) sono tenuti ad effettuare una comunicazione alla sezione
regionale competente dell’Albo Gestori Ambientali. L’Albo
Gestori Ambientali della Regione Lombardia è tenuto presso
la Camera di Commercio di Milano. Con la comunicazione
l’interessato attesta sotto la sua responsabilità:
T La sede dell’impresa, l’attività o le attività dai quali sono
  prodotti i rifiuti;
T Le caratteristiche, la natura dei rifiuti prodotti;
T Gli estremi identificativi e l’idoneità tecnica dei mezzi utiliz-
  zati per il trasporto dei rifiuti, tenuto anche conto delle mo-
  dalità di effettuazione del trasporto medesimo;
T Il versamento del diritto annuale di registrazione che in fa-
  se di prima applicazione è determinato nella somma di
  50,00 euro all’anno ed è rideterminabile
L’Albo rilascia il relativo provvedimento che attesta la comu-
nicazione entro i successivi 30 giorni.

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Gli obblighi documentali a carico
delle aziende agricole

RIFIUTI PERICOLOSI: le aziende produttrici di rifiuti pericolo-
si sono tenute a:
T Registrare la produzione e l’avvio alle operazioni di messa
  in riserva, smaltimento o recupero del rifiuto sul REGISTRO
  DI CARICO E SCARICO DEL RIFIUTO.
T Iscrizione all’ALBO GESTORI AMBIENTALI qualora effettui-
  no in proprio il trasporto di rifiuti pericolosi presso sogget-
  ti autorizzati alla gestione, purchè il trasporto non ecceda i
  30 lt/kg giorno.
T Accompagnare sempre il trasporto dei rifiuti con il FORMU-
  LARIO DI IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO.
T Conservare per cinque anni i FORMULARI DI IDENTIFICA-
  ZIONE DEL RIFIUTO.
T Procedere alla DENUNCIA ANNUALE AMBIENTALE (MUD)
  presso la Camera di Commercio di competenza.

NB: Sono esclusi dalla tenuta del Registro di Carico e scarico del
rifiuto e dal MUD gli imprenditori agricoli con un volume di af-
fari annuale inferiore a 8.000 Euro.

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

RIFIUTI NON PERICOLOSI. Le aziende produttrici di rifiuti
non pericolosi son tenute a:
T Iscriversi all’ALBO GESTORI AMBIENTALI qualora effettuino
  il trasporto dei propri rifiuti in qualsiasi quantità come atti-
  vità ordinaria e regolare;
T Accompagnare il trasporto dei rifiuti con il FORMULARIO DI
  IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO;
T Conservare per cinque anni i FORMULARI DI IDENTIFICA-
  ZIONE DEL RIFIUTO.

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SINTESI ADEMPIMENTI

Dove tenere il registro         Presso la sede aziendale in cui si produce il
                                rifiuto
Chi ha l’obbligo di tenuta      L’azienda che produce rifiuti agricoli peri-
del registro                    colosi
Chi è escluso dalla tenuta      Le aziende che producono rifiuti non peri-
del registro                    colosi.
                                Le aziende con volume di affari inferiore a
                                8 mila € annui

Come possono tenere              Possono adempiere all’obbligo della tenu-
il Registro le aziende           ta dei registri anche tramite le loro Asso-
con produzione                   ciazioni di Categoria o le rispettive So-
che non eccede:                  cietà di Servizi le quali provvedono ad an-
                                 notare i dati previsti con cadenza mensile
T 10 t.di rifiuti non Pericolosi mantenendo presso la sede dell’impresa
T 2 t.di rifiuti Pericolosi      produttrice copia dei dati trasmessi

Quando deve essere              Se il registro è tenuto in azienda dal pro-
annotato il Registro            duttore entro 10 giorni dalla produzione e
                                dallo scarico del rifiuto;
                                Se il registro è delegato all’organizzazione
                                agricola di appartenenza entro 30 gionri
                                dalla produzione e dallo scarico del rifiuto

Dove vidimare il Registro       Il registro va vidimato presso la Camera di
                                Commercio territorialmente competente
Quanto tempo devo               Per almeno 5 anni dalla data dell’ultima
conservare il Registro          registrazione
Chi deve fare il formulario     Tutti coloro che effettuano il trasporto dei
                                propri rifiuti

                                                                           15
LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

Chi è escluso dal formulario Coloro che trasportano rifiuti non perico-
                             losi effettuato in modo occasionale e sal-
                             tuario in quantità non eccedenti i 30 kg/lt

Chi deve emettere             Il produttore dei rifiuti oppure il soggetto
il formulario                 che effettua il trasporto
Dove vidimare il formulario   Il formulario va vidimato presso:
                              T ufficio del registro
                              T camera di commercio

Dove registrare               Il formulario deve essere annotato sul Re-
il formulario                 gistro Iva Acquisti (registrazione fattura
                              acquisto del Formulario)

In quante copie deve essere In quattro copie che devono essere:
redatto il formulario       T datate e firmate dal produttore
                            T firmate dal trasporatore
                            La prima copia resta al produttore. Le altre
                            tre copie sono acquisite dal trasportatore
                            e controfirmate e datate in arrivo dal de-
                            stinatario. Di queste una copia deve essere
                            restituita all’azienda agricola produttrice
                            entro 3 mesi.

Quanto tempo bisogna con- 5 anni
servare il formulario
Chi deve fare il MUD          I produttori di rifiuti pericolosi ;

Dove fare il MUD              Presso la Camera di Commercio in cui ha
                              sede produttiva dei rifiuti
Quando fare il MUD            Entro il 30 aprile di ogni anno

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Modalità di stoccaggio in azienda
dei rifiuti agricoli

            I sacchetti delle sementi sono considerati rifiuti
            pericolosi in quanto le sementi sono trattate con
            sostanze chimiche. I sacchetti vuoti devono esse-
          re legati e ridotti di volume (il costo di smaltimen-
to/recupero è determinato in funzione dei mc. conferiti)

               I rifiuti provenienti dall’attività di assistenza ve-
                 terinaria devono essere stoccati in appositi
                 contenitori separando i contenitori vuoti dei
                 medicinali dai rifiuti potenzialmente infetti
              (vaccini vivi, aghi, garze, cannule da fecondazio-
        ne etc…). Per lo stoccaggio dei potenzialmente infetti
le aziende di recupero/maltimento forniscono appositi conte-
nitori a forma di un secchiello per le siringhe e di scatola per
i contenitori vuoti, garze, oggetti da taglio).

Possono assimilarsi ai rifiuti non pericolosi i contenitori vuoti
dei fitofarmaci e diserbanti “bonificati”. La “bonifica” consi-
ste nel risciacquo dei contenitori per almeno tre volte, con re-

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

cupero dell’acqua di lavaggio nell’operazione colturale. I
contenitori, privi di residui, vanno ridotti di volu-
me, inseriti in sacchi impermeabili e trasparen-
ti, chiusi e sigillati. I sacchetti dovranno ripor-
tare un’etichetta con indicato: ragione socia-
le dell’azienda e indirizzo. La responsabilità
della corretta “bonifica” è a carico dell’azienda
agricola.

               Le batterie non devono presentare rotture che
                 permettano la fuoriuscita di liquido.
                 In tal caso devono essere smaltite in conteni-
                tori a tenuta, in plastica o imballaggi non at-
               taccabili dall’acido. Le batterie devono co-
          munque essere stoccate in locali chiusi con fondo
inattaccabile dagli acidi.

L’olio esausto che deriva dalla manutenzione di
motori, trasmissioni, ingranaggi e circuiti idrau-
lici non deve essere miscelato con acqua o altre
emulsioni. Gli oli di diversa natura non devono
essere miscelati tra loro. Gli oli devono essere stoc-
cati in contenitori a tenuta in metallo o plastica con bacino di
contenimento a garanzia di eventuale fuoriuscita.

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I filtri dell’olio devono essere sgocciolati dall’o-
              lio e smaltiti in contenitori a tenuta per preve-
              nire eventuale dispersione del prodotto.

I contenitori di fitofarmaci non “bonificati” dovranno essere,
nel limite del possibile, schiacciati e ridotti di vo-
lume e, se dotati di tappo di chiususa, debita-
mente chiusi. Dovranno essere raccolti negli
appositi sacchi chiusi e sigillati.
I fusti da 20 lt. potranno essere smaltiti non
imballati.

                                                                19
LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI
Promemoria
per l’azienda agricola

 CHI PRODUCE RIFIUTI PERICOLOSI È OBBLIGATO AL-
 LA TENUTA DEL REGISTRO DI CARICO E SCARICO DEI
 RIFIUTI E ALLA COMPILAZIONE DEL MUD.

 SE IL COMUNE HA ASSIMILATO I RIFIUTI AGRICOLI
 NON PERICOLOSI AI RIFIUTI URBANI E CONSENTE
 ALL’AZIENDA AGRICOLA DI CONFERIRE I RIFIUTI ALL’I-
 SOLA ECOLOGICA, L’AZIENDA DOVRA’ COMUNQUE:
 1. FARE LA COMUNICAZIONE ALL’ALBO DEI TRA-
    SPORTATORI;

 2. TRASPORTARE IL RIFIUTO ACCOMPAGNATO DAL
    FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE (FATTA SALVA
    L’IPOTESI DI TRASPORTO OCCASIONALE AL DI
    SOTTO DEI 30 KG/LT GIORNO).

                                                      21
LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

     QUALORA L’AZIENDA AGRICOLA EFFETTUI IL CAM-
     BIO DELL’OLIO E DELLE BATTERIE PRESSO LE OFFICI-
     NE AUTORIZZATE È CONSIGLIABILE CHE L’AZIENDA
     CONSERVI LE RELATIVE FATTURE DA ESIBIRE ALL’OR-
     GANO DI CONTROLLO.

     L’OLIO ESAUSTO, LE BATTERIE E I RIFIUTI IN POLIETI-
     LENE PULITI DEVONO ESSERE CONFERITI OBBLIGA-
     TORIAMENTE ALLE AZIENDE CONCESSIONARIE DEI
     RISPETTIVI CONSORZI. IL RITIRO DEI RIFIUTI È GRA-
     TUITO.

     L’AZIENDA AGRICOLA CHE AFFIDA L’INCARICO A
     SOGGETTI TERZI PER LO SMALTIMENTO E/O RECUPE-
     RO DOVRA’ ACCERTARE CHE L’AZIENDA AFFIDATA-
     RIA SIA MUNITA DI REGOLARE AUTORIZZAZIONE AL-
     LA GESTIONE DEL RIFIUTO

22
L’AZIENDA AGRICOLA DOVRA’ TENERE A DISPOSI-
ZIONE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO:
T EVENTUALI CONVENZIONI CHE AFFIDANO IL TRA-
  SPORTO DI RIFIUTI A DITTE TERZE;
T IL REGISTRO DI CARICO E SCARICO DEI RIFIUTI OP-
  PURE COPIA DEI DATI INOLTRATI ALLA ORGANIZ-
  ZAZIONE DI APPARTENENZA DELEGATA ALLA TE-
  NUTA DEL REGISTRO (ULTIMI 5 ANNI);
T I FORMULARI RILASCIATI DAI TRASPORTATORI O
  EMESSI DALLA STESSA AZIENDA COMPRESE LE RI-
  SPETTIVE IV COPIE INVIATE DAL GESTORE FINALE
  DEL RIFIUTO (ULTIMI 5 ANNI);
T COPIA DEI MUD INOLTRATI ALLA CAMERA DI
  COMMERCIO (ULTIMI 5 ANNI)

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

Tabella codici rifiuti pericolosi
Codice C.E.R.   Descrizione
160601          Batterie al piombo
130208          Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificante
180102          Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti ap-
                plicando precauzioni particolari per evitare in-
                fezioni (potenzialmente infetti) es.: contenitori
                vuoti di vacini vivi, cannule da fecondazione,
                guanti, aghi, siringhe, garze, etc.

150110          Imballaggi contenenti residui di sostanze peri-
                colose o contaminate da talì sostanze (es.:
                sacchi vuoti di sementi se trattate, contenitori
                vuoti di diserbanti, fitofarmaci e medicinali
                compresi i vacini ad antigene spento)

160107          Filtri dell’olio
200121          Lampade al neon
130205          Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi
                e lubirificazione, non clorurati

160104          Veicoli fuori uso

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Stato fisico              Classi di pericolosità
Solido non polverulento   H5, H6, H8, H13
Liquido                   H4, H5, H14
Solido non polverulento   H9

Solido non polverulento   H4, H5

Solido polverulento       H14
Solido non polverulento   H3A, H3B, H5, H6, H13, H14
Liquido                   H4, H5, H14

Solido polverulento       H14

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

     Un’ipotesi
     di compilazione
     del registro
     di carico
     e scarico
     dei rifiuti

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI
Domanda di iscrizione
Albo gestori ambientali

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

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Come compilare la domanda

La domanda è scaricabile dal sito ufficiale www.albogestori-
rifiuti.it e va compilata in tutte le sue parti e spedita e/o con-
segnata alla Camera di Commercio di Milano.

La domanda si compone di due parti:
T Principale in cui vengono indicati i dati identificativi dell’a-
zienda che chiede l’iscrizione, l’attività svolta, i rifiuti che
vengono prodotti per lo svolgimento dell’attività dichiarata
nonché i mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti.
T Intercalare P (solo per le società) in cui vengono indicati i
dati identificativi dei soci facenti parte la compagine sociale
dell’azienda agricola.

La domanda deve essere firmata in originale dal legale rap-
presentante e/o titolare, mentre gli intercalari P devono esse-
re firmati dai soci.
Alla domanda deve essere applicata una marca da bollo da
Euro 14,62. e dovranno essere allegate le carte d’identità del-
le persone che hanno firmato la domanda e gli intercalari P.

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

Contestualmente dovrà essere effettuato il versamento del
diritto annuale relativo all’anno in cui si chiede l’iscrizione, al-
legando l’attestazione alla domanda.
Il versamento di Euro 50,00 dovrà essere effettuato sul c/c
postale n. 54828207 intestato a: ALBO GESTORI AMBIENTALI
– REGIONE LOMBARDIA
Il versamento del diritto annuale dovrà essere versato entro e
non oltre il 30 aprile di ogni anno. Il mancato versamento
comporta la decadenza della comunicazione.

La domanda completa di tutti gli allegati dovrà essere spedita
per raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo:

ALBO GESTORI AMBIENTALI
Via Meravigli, 9B
20123 MILANO (MI)

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LA GESTIONE
 DEI RIFIUTI AGRICOLI

NOTE:

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NOTE:

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Tip. M. Squassina - Brescia - giugno 2008

20135 Milano - Viale Isonzo 27
tel 0258302122 - fax 0258300881
www.confagricolturalombardia.it

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