La gestione dei rifiuti agricoli - Note operative
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La gestione dei rifiuti agricoli Note operative «Attività di informazione anno 2008 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombardia, cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il FEARS»
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo 152/2006 e successive modifiche
Cosa rientra nel campo di applicazione dei rifiuti Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle catego- rie espressamente stabilite dal legislatore Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore: T si disfi T abbia deciso di disfarsi T abbia l’obbligo di disfarsi. 3
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI Cosa non rientra nel campo di applicazione dei rifiuti Alcune “sostanze” sono escluse dal campo di applica- zione dei rifiuti e pertanto non devono soggiacere alle prescrizioni previste dalla normativa sui rifiuti. Per le aziende agricole, in quanto disciplinati da altre disposi- zioni normative, sono in particolare esclusi: T Le acque di scarico (eccettuato i rifiuti allo stato liqui- do): in tal caso si applica la disciplina sugli scarichi; T le carogne e le materie fecali (letame, liquame..: in tal caso si applica la disciplina regionale sulla produzio- ne, trattamento, stoccaggio e utilizzo dei reflui zoo- tecnici) ed altre sostanze naturali e non pericolose uti- lizzate nell’attività agricola; T i materiali vegetali, le terre e il pietrame, non conta- minati in misura superiore ai limiti stabiliti dalle nor- me vigenti, provenienti dalle attività di manutenzione di alvei di scolo ed irrigui; 4
I sottoprodotti esclusi dalla normativa sui rifiuti Alcune “sostanze” possono rientrare tra i sottoprodotti che il legislatore esclude dalla normativa sui rifiuti. I sottoprodotti sono le sostanze ed i materiali dei quali il pro- duttore non intende disfarsi e che soddisfino tutti i seguenti requisiti e condizioni: 1) siano originati da un processo non direttamente destinato alla loro produzione; 2) il loro impiego sia certo, sin dalla fase della produzione, in- tegrale ed avvenga direttamente nel corso del processo di produzione o di utilizzazione preventivamente individuato e definito; 3) soddisfino i requisiti merceologici e di qualità ambientale idonei a garantire che il loro impiego non dia luogo ad emissioni inquinanti e ad impatti ambientali qualitativa- mente e quantitativamente diversi da queli autorizzati per l’impianto dove sono destinati ad essere utilizzati; 5
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI 4) non debbano essere sottoposti a trattamenti preventivi o a trasformazioni preliminari per soddisfare i requisiti mer- ceologici e di qualità ambientali ma posseggano tali requi- siti sin dalla fase di produzione; 5) abbiano un valore economico di mercato. Il legislatore espressamente stabilisce che possono rientrare tra i sottoprodotti, purchè vengano rispettate tutte le condi- zioni di cui ai punti da 1 a 5, le seguenti sostanze: T materiali fecali e vegetali provenienti da attività agricole utilizzati nelle attività agricole o in impianti aziendali o in- teraziendali per produrre energia o calore o biogas; T materiali litoidi o terre da coltivazione, anche sotto forma di fanghi provenienti dalla pulizia o dal lavaggio di prodot- ti agricoli e riutilizzati nelle normali pratiche agricole e di conduzione dei fondi; T eccedenze derivanti dalle preparazioni di cibi solidi, cotti o crudi, destinate, con specifici accordi, alle strutture di rico- vero di animali di affezione. 6
Classificazione dei rifiuti speciali agricoli I rifiuti provenienti dall’attività agricola vengono classificati in: T non pericolosi T pericolosi T potenzialmente infetti Si considerano non pericolosi i rifiuti costituiti da: T imballaggi di carta, plastica, vetro o misti che non conten- gono residui di sostanze pericolose o contaminate da esse. (es. teloni per la copertura degli insilati, per la fasciatura delle rotoballe, per la pacciamatura, rete, spago delle roto- balle, imballaggi in genere non contaminati etc..).; T materiali ferrosi Si considerano pericolosi i rifiuti costituiti da: T oli esausti da motore ed ingranaggi T batterie al piombo; T filtri dell’olio; 7
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI T contenitori vuoti di sostanze pericolose (es; medicinali, vac- cini ad antigene spento, antiparassitari, diserbanti ….) Si considerano potenzialmente infetti i seguenti rifiuti: T contenitori vuoti di vaccini ad antigene vivo; T materiale ed oggetti che hanno avuto contatto biologico con gli animali ad es: cannule da fecondazione, aghi, sirin- ghe, tamponi, garze etc..) Deposito temporaneo I rifiuti vanno raggruppati suddivisi per categorie omogenee all’interno del luogo di produzione (azienda agricola) con modalità tali da impedirne la dispersione, l’inquinamento del suolo e delle acque, inconvenienti igienico-sanitario in gene- re, danni a cose o persone. I rifiuti di diversa tipologia non devono essere miscelati tra loro né i rifiuti pericolosi possono essere miscelati con i rifiuti non pericolosi. Il deposito temporaneo deve essere realizzato nel luogo in cui vengono prodotti i rifiuti e può essere costituito da un magazzino o una tettoia con pavimento impermeabilizzato e coperto. Non è consentito il trasporto di rifiuti da un sito pro- duttivo all’altro. 8
Le operazioni di smaltimento e/o recupero del rifiuto I rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza determinare pregiudizi all’am- biente. Pertanto ogni azienda produttrice ha l’obbligo di ge- stire i propri rifiuti in sicurezza garantendo il corretto smalti- mento o recupero. I rifiuti pericolosi devono essere raccolti ed avviati alle ope- razioni di recupero o smaltimento secondo due modalità al- ternative a scelta del produttore: 1) CON CADENZA TRIMESTRALE, indipendentemente dalle quantità in deposito; 2) quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga la quantità di 10 metri cubi. 3) ENTRO L’ANNO allorchè il quantitativo di rifiuti in deposito non raggiunga la quantità di 10 metri cubi. NB: il produttore che non supera mai i 10 mc di rifiuti pericolosi e i 20 mc di rifiuti non pericolosi deve avviare i rifiuti allo smalti- mento/recupero comunque entro l’anno dalla produzione. 9
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI I rifiuti non pericolosi devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o smaltimento secondo due modalità alternative a scelta del produttore: 1) CON CADENZA ALMENO TRIMESTRALE indipendentemen- te dalle quantità in deposito; 2) quando il quantitativo di rifiuti non pericolosi in deposito raggiunga i 20 metri cubi 3) ENTRO L’ANNO allorchè il quantitativo di rifiuti in deposito non raggiunga la quantità di 20 metri cubi I rifiuti potenzialmente infetti devono essere raccolti e av- viati alle operazioni di recupero/smaltimento secondo due modalità operative: T Entro 30 giorni dalla produzione, se il quantitativo è infe- riore ai 200 lt. T Entro 5 giorni dalla produzione, se il quantitativo supera i 200 lt. 10
Il trasporto dei rifiuti La normativa, a determinate condizioni, consente ai produt- tori iniziali di raccogliere e TRASPORTARE IN PROPRIO i rifiuti aziendali prodotti. L’azienda agricola (in qualità di produtto- re iniziale) può: T trasportare i propri rifiuti non pericolosi in qualsiasi quan- tità; T trasportare i propri rifiuti pericolosi in quantità non ecce- dente i 30 kg/lt al giorno. L’azienda che effettua il trasporto dei propri rifiuti non peri- colosi e dei propri rifiuti pericolosi nelle quantità sopra preci- sate, a condizione che tali operazioni costituiscano parte in- tegrante ed accessoria dell’organizzazione dell’impresa dalla quale i rifiuti sono prodotti, è tenuta: T ALLA COMUNICAZIONE ALLA SEZIONE REGIONALE DELL’AL- BO GESTORI AMBIENTALI CON PROCEDURA SEMPLIFICATA T AD ACCOMPAGNARE IL RIFIUTO CON IL FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO. 11
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI La comunicazione all’Albo Gestori Ambientali I produttori iniziali dei rifiuti che trasportano in proprio i ri- fiuti generati dalla propria attività (nei limiti prima evidenzia- ti) sono tenuti ad effettuare una comunicazione alla sezione regionale competente dell’Albo Gestori Ambientali. L’Albo Gestori Ambientali della Regione Lombardia è tenuto presso la Camera di Commercio di Milano. Con la comunicazione l’interessato attesta sotto la sua responsabilità: T La sede dell’impresa, l’attività o le attività dai quali sono prodotti i rifiuti; T Le caratteristiche, la natura dei rifiuti prodotti; T Gli estremi identificativi e l’idoneità tecnica dei mezzi utiliz- zati per il trasporto dei rifiuti, tenuto anche conto delle mo- dalità di effettuazione del trasporto medesimo; T Il versamento del diritto annuale di registrazione che in fa- se di prima applicazione è determinato nella somma di 50,00 euro all’anno ed è rideterminabile L’Albo rilascia il relativo provvedimento che attesta la comu- nicazione entro i successivi 30 giorni. 12
Gli obblighi documentali a carico delle aziende agricole RIFIUTI PERICOLOSI: le aziende produttrici di rifiuti pericolo- si sono tenute a: T Registrare la produzione e l’avvio alle operazioni di messa in riserva, smaltimento o recupero del rifiuto sul REGISTRO DI CARICO E SCARICO DEL RIFIUTO. T Iscrizione all’ALBO GESTORI AMBIENTALI qualora effettui- no in proprio il trasporto di rifiuti pericolosi presso sogget- ti autorizzati alla gestione, purchè il trasporto non ecceda i 30 lt/kg giorno. T Accompagnare sempre il trasporto dei rifiuti con il FORMU- LARIO DI IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO. T Conservare per cinque anni i FORMULARI DI IDENTIFICA- ZIONE DEL RIFIUTO. T Procedere alla DENUNCIA ANNUALE AMBIENTALE (MUD) presso la Camera di Commercio di competenza. NB: Sono esclusi dalla tenuta del Registro di Carico e scarico del rifiuto e dal MUD gli imprenditori agricoli con un volume di af- fari annuale inferiore a 8.000 Euro. 13
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI RIFIUTI NON PERICOLOSI. Le aziende produttrici di rifiuti non pericolosi son tenute a: T Iscriversi all’ALBO GESTORI AMBIENTALI qualora effettuino il trasporto dei propri rifiuti in qualsiasi quantità come atti- vità ordinaria e regolare; T Accompagnare il trasporto dei rifiuti con il FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO; T Conservare per cinque anni i FORMULARI DI IDENTIFICA- ZIONE DEL RIFIUTO. 14
SINTESI ADEMPIMENTI Dove tenere il registro Presso la sede aziendale in cui si produce il rifiuto Chi ha l’obbligo di tenuta L’azienda che produce rifiuti agricoli peri- del registro colosi Chi è escluso dalla tenuta Le aziende che producono rifiuti non peri- del registro colosi. Le aziende con volume di affari inferiore a 8 mila € annui Come possono tenere Possono adempiere all’obbligo della tenu- il Registro le aziende ta dei registri anche tramite le loro Asso- con produzione ciazioni di Categoria o le rispettive So- che non eccede: cietà di Servizi le quali provvedono ad an- notare i dati previsti con cadenza mensile T 10 t.di rifiuti non Pericolosi mantenendo presso la sede dell’impresa T 2 t.di rifiuti Pericolosi produttrice copia dei dati trasmessi Quando deve essere Se il registro è tenuto in azienda dal pro- annotato il Registro duttore entro 10 giorni dalla produzione e dallo scarico del rifiuto; Se il registro è delegato all’organizzazione agricola di appartenenza entro 30 gionri dalla produzione e dallo scarico del rifiuto Dove vidimare il Registro Il registro va vidimato presso la Camera di Commercio territorialmente competente Quanto tempo devo Per almeno 5 anni dalla data dell’ultima conservare il Registro registrazione Chi deve fare il formulario Tutti coloro che effettuano il trasporto dei propri rifiuti 15
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI Chi è escluso dal formulario Coloro che trasportano rifiuti non perico- losi effettuato in modo occasionale e sal- tuario in quantità non eccedenti i 30 kg/lt Chi deve emettere Il produttore dei rifiuti oppure il soggetto il formulario che effettua il trasporto Dove vidimare il formulario Il formulario va vidimato presso: T ufficio del registro T camera di commercio Dove registrare Il formulario deve essere annotato sul Re- il formulario gistro Iva Acquisti (registrazione fattura acquisto del Formulario) In quante copie deve essere In quattro copie che devono essere: redatto il formulario T datate e firmate dal produttore T firmate dal trasporatore La prima copia resta al produttore. Le altre tre copie sono acquisite dal trasportatore e controfirmate e datate in arrivo dal de- stinatario. Di queste una copia deve essere restituita all’azienda agricola produttrice entro 3 mesi. Quanto tempo bisogna con- 5 anni servare il formulario Chi deve fare il MUD I produttori di rifiuti pericolosi ; Dove fare il MUD Presso la Camera di Commercio in cui ha sede produttiva dei rifiuti Quando fare il MUD Entro il 30 aprile di ogni anno 16
Modalità di stoccaggio in azienda dei rifiuti agricoli I sacchetti delle sementi sono considerati rifiuti pericolosi in quanto le sementi sono trattate con sostanze chimiche. I sacchetti vuoti devono esse- re legati e ridotti di volume (il costo di smaltimen- to/recupero è determinato in funzione dei mc. conferiti) I rifiuti provenienti dall’attività di assistenza ve- terinaria devono essere stoccati in appositi contenitori separando i contenitori vuoti dei medicinali dai rifiuti potenzialmente infetti (vaccini vivi, aghi, garze, cannule da fecondazio- ne etc…). Per lo stoccaggio dei potenzialmente infetti le aziende di recupero/maltimento forniscono appositi conte- nitori a forma di un secchiello per le siringhe e di scatola per i contenitori vuoti, garze, oggetti da taglio). Possono assimilarsi ai rifiuti non pericolosi i contenitori vuoti dei fitofarmaci e diserbanti “bonificati”. La “bonifica” consi- ste nel risciacquo dei contenitori per almeno tre volte, con re- 17
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI cupero dell’acqua di lavaggio nell’operazione colturale. I contenitori, privi di residui, vanno ridotti di volu- me, inseriti in sacchi impermeabili e trasparen- ti, chiusi e sigillati. I sacchetti dovranno ripor- tare un’etichetta con indicato: ragione socia- le dell’azienda e indirizzo. La responsabilità della corretta “bonifica” è a carico dell’azienda agricola. Le batterie non devono presentare rotture che permettano la fuoriuscita di liquido. In tal caso devono essere smaltite in conteni- tori a tenuta, in plastica o imballaggi non at- taccabili dall’acido. Le batterie devono co- munque essere stoccate in locali chiusi con fondo inattaccabile dagli acidi. L’olio esausto che deriva dalla manutenzione di motori, trasmissioni, ingranaggi e circuiti idrau- lici non deve essere miscelato con acqua o altre emulsioni. Gli oli di diversa natura non devono essere miscelati tra loro. Gli oli devono essere stoc- cati in contenitori a tenuta in metallo o plastica con bacino di contenimento a garanzia di eventuale fuoriuscita. 18
I filtri dell’olio devono essere sgocciolati dall’o- lio e smaltiti in contenitori a tenuta per preve- nire eventuale dispersione del prodotto. I contenitori di fitofarmaci non “bonificati” dovranno essere, nel limite del possibile, schiacciati e ridotti di vo- lume e, se dotati di tappo di chiususa, debita- mente chiusi. Dovranno essere raccolti negli appositi sacchi chiusi e sigillati. I fusti da 20 lt. potranno essere smaltiti non imballati. 19
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI
Promemoria per l’azienda agricola CHI PRODUCE RIFIUTI PERICOLOSI È OBBLIGATO AL- LA TENUTA DEL REGISTRO DI CARICO E SCARICO DEI RIFIUTI E ALLA COMPILAZIONE DEL MUD. SE IL COMUNE HA ASSIMILATO I RIFIUTI AGRICOLI NON PERICOLOSI AI RIFIUTI URBANI E CONSENTE ALL’AZIENDA AGRICOLA DI CONFERIRE I RIFIUTI ALL’I- SOLA ECOLOGICA, L’AZIENDA DOVRA’ COMUNQUE: 1. FARE LA COMUNICAZIONE ALL’ALBO DEI TRA- SPORTATORI; 2. TRASPORTARE IL RIFIUTO ACCOMPAGNATO DAL FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE (FATTA SALVA L’IPOTESI DI TRASPORTO OCCASIONALE AL DI SOTTO DEI 30 KG/LT GIORNO). 21
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI QUALORA L’AZIENDA AGRICOLA EFFETTUI IL CAM- BIO DELL’OLIO E DELLE BATTERIE PRESSO LE OFFICI- NE AUTORIZZATE È CONSIGLIABILE CHE L’AZIENDA CONSERVI LE RELATIVE FATTURE DA ESIBIRE ALL’OR- GANO DI CONTROLLO. L’OLIO ESAUSTO, LE BATTERIE E I RIFIUTI IN POLIETI- LENE PULITI DEVONO ESSERE CONFERITI OBBLIGA- TORIAMENTE ALLE AZIENDE CONCESSIONARIE DEI RISPETTIVI CONSORZI. IL RITIRO DEI RIFIUTI È GRA- TUITO. L’AZIENDA AGRICOLA CHE AFFIDA L’INCARICO A SOGGETTI TERZI PER LO SMALTIMENTO E/O RECUPE- RO DOVRA’ ACCERTARE CHE L’AZIENDA AFFIDATA- RIA SIA MUNITA DI REGOLARE AUTORIZZAZIONE AL- LA GESTIONE DEL RIFIUTO 22
L’AZIENDA AGRICOLA DOVRA’ TENERE A DISPOSI- ZIONE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO: T EVENTUALI CONVENZIONI CHE AFFIDANO IL TRA- SPORTO DI RIFIUTI A DITTE TERZE; T IL REGISTRO DI CARICO E SCARICO DEI RIFIUTI OP- PURE COPIA DEI DATI INOLTRATI ALLA ORGANIZ- ZAZIONE DI APPARTENENZA DELEGATA ALLA TE- NUTA DEL REGISTRO (ULTIMI 5 ANNI); T I FORMULARI RILASCIATI DAI TRASPORTATORI O EMESSI DALLA STESSA AZIENDA COMPRESE LE RI- SPETTIVE IV COPIE INVIATE DAL GESTORE FINALE DEL RIFIUTO (ULTIMI 5 ANNI); T COPIA DEI MUD INOLTRATI ALLA CAMERA DI COMMERCIO (ULTIMI 5 ANNI) 23
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI Tabella codici rifiuti pericolosi Codice C.E.R. Descrizione 160601 Batterie al piombo 130208 Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificante 180102 Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti ap- plicando precauzioni particolari per evitare in- fezioni (potenzialmente infetti) es.: contenitori vuoti di vacini vivi, cannule da fecondazione, guanti, aghi, siringhe, garze, etc. 150110 Imballaggi contenenti residui di sostanze peri- colose o contaminate da talì sostanze (es.: sacchi vuoti di sementi se trattate, contenitori vuoti di diserbanti, fitofarmaci e medicinali compresi i vacini ad antigene spento) 160107 Filtri dell’olio 200121 Lampade al neon 130205 Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubirificazione, non clorurati 160104 Veicoli fuori uso 24
Stato fisico Classi di pericolosità Solido non polverulento H5, H6, H8, H13 Liquido H4, H5, H14 Solido non polverulento H9 Solido non polverulento H4, H5 Solido polverulento H14 Solido non polverulento H3A, H3B, H5, H6, H13, H14 Liquido H4, H5, H14 Solido polverulento H14 25
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI Un’ipotesi di compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti 26
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Domanda di iscrizione Albo gestori ambientali 29
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Come compilare la domanda La domanda è scaricabile dal sito ufficiale www.albogestori- rifiuti.it e va compilata in tutte le sue parti e spedita e/o con- segnata alla Camera di Commercio di Milano. La domanda si compone di due parti: T Principale in cui vengono indicati i dati identificativi dell’a- zienda che chiede l’iscrizione, l’attività svolta, i rifiuti che vengono prodotti per lo svolgimento dell’attività dichiarata nonché i mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti. T Intercalare P (solo per le società) in cui vengono indicati i dati identificativi dei soci facenti parte la compagine sociale dell’azienda agricola. La domanda deve essere firmata in originale dal legale rap- presentante e/o titolare, mentre gli intercalari P devono esse- re firmati dai soci. Alla domanda deve essere applicata una marca da bollo da Euro 14,62. e dovranno essere allegate le carte d’identità del- le persone che hanno firmato la domanda e gli intercalari P. 35
LA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI Contestualmente dovrà essere effettuato il versamento del diritto annuale relativo all’anno in cui si chiede l’iscrizione, al- legando l’attestazione alla domanda. Il versamento di Euro 50,00 dovrà essere effettuato sul c/c postale n. 54828207 intestato a: ALBO GESTORI AMBIENTALI – REGIONE LOMBARDIA Il versamento del diritto annuale dovrà essere versato entro e non oltre il 30 aprile di ogni anno. Il mancato versamento comporta la decadenza della comunicazione. La domanda completa di tutti gli allegati dovrà essere spedita per raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo: ALBO GESTORI AMBIENTALI Via Meravigli, 9B 20123 MILANO (MI) 36
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Tip. M. Squassina - Brescia - giugno 2008 20135 Milano - Viale Isonzo 27 tel 0258302122 - fax 0258300881 www.confagricolturalombardia.it 40
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