La diffusione della cultura - Camera
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La diffusione della cultura 24 gennaio 2020 Nella XVIII legislatura, le principali novità hanno riguardato: la riconferma per il 2019 e il 2020 della disciplina della c.d. Card cultura per i giovani che compiono 18 anni; la modifica del regolamento che disciplina l'ingresso a musei ed altri luoghi della cultura, con la previsione di una diversa articolazione degli ingressi gratuiti; la concessione di contributi a favore delle scuole statali e paritarie e di alcune categorie di studenti per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore; la concessione di un credito d'imposta per il 2019 e il 2020 per le attività commerciali che esercitano esclusivamente la vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici; la riduzione del credito di imposta per gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati, o nel settore di vendita al dettaglio di libri di seconda mano, introdotta dalla legge di bilancio 2018; lo stanziamento di risorse per lo svolgimento di celebrazioni della figura di Nilde Iotti e per il centocinquantesimo anniversario della proclamazione di Roma capitale d'Italia. Misure per la diffusione della cultura tra le giovani generazioni La L. di bilancio 2020 (L. 160/2019: art. 1, co. 357 e 358) ha esteso ai residenti nel territorio nazionale che compiono 18 anni di età nel 2020 la disciplina per l'assegnazione della Card cultura – introdotta per la prima volta dalla L. di stabilità 2016 -, stabilendo un limite massimo di spesa di € 160 mln, e inserendo gli abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale tra i prodotti che possono essere acquistati con la Card. La Carta elettronica è pertanto utilizzabile, dai soggetti che compiono 18 anni nel 2020, per l'acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell'editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera. Gli importi nominali da assegnare nell'ambito delle risorse disponibili, nonché i criteri e le modalità di attribuzione e di utilizzo della Carta, devono essere definiti con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Si ricorda che la L. di stabilità 2016 ( L. 208/2015:art. 1, co. 979-980) – nel testo come modificato dal D.L. 42/2016 (L. 89/2016: art. 2- quinquies) – aveva previsto che a tutti i residenti nel territorio nazionale, in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno, che compivano 18 anni nel 2016 era assegnata una carta elettronica – dell'importo nominale massimo di € 500 –, da utilizzare per ingressi a teatro, cinema, mostre e altri eventi culturali, spettacoli dal vivo, per l'accesso a musei, monumenti, gallerie e aree archeologiche e parchi naturali, per l'acquisto di libri. A tal fine, aveva autorizzato la spesa di € 290 mln per il 2016. I criteri e le modalità di attribuzione e utilizzo della Carta, nonché l'importo da assegnare, pari a € 500, erano stati disciplinati con DPCM 15 settembre 2016, n. 187 . Successivamente, tale previsione era stata estesa dalla L. di bilancio 2017 ( L. 232/2016: art. 1, co. 626) anche ai giovani che compivano 18 anni nel 2017, che potevano utilizzare la Carta anche per l'acquisto di musica registrata, nonché di corsi di musica, di teatro o di lingua straniera. A tal fine, era stata autorizzata la spesa di € 290 mln per il 2017. I criteri e le modalità di attribuzione e utilizzo della Carta, nonché l'importo da assegnare, erano stati disciplinati con DPCM 4 agosto 2017, n. 136, che aveva modificato il DPCM del 2016. Ancora in seguito, la L. di bilancio 2018 ( L. 205/2017) aveva rifinanziato l'iniziativa per il 2018 e per il 2019 con € 290 mln annui, ma intervenendo direttamente nello stato di previsione del Mibact ( cap. 1430). Al riguardo, la Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato, nell'Adunanza di Sezione del 7 giugno 2018 (NUMERO AFFARE 00680/2018), pronunciandosi sullo schema di un nuovo DPCM di definizione della disciplina applicativa, aveva stigmatizzato la mancanza di una norma legittimante di rango primario da porre a
base dello stesso. In particolare, in risposta alle controdeduzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri, aveva osservato che anche dalla nuova impostazione dello schema normativo di finanza pubblica delineata con la L. 163/2016 non sembrava poter derivare il venir meno della necessità di emanare una norma legittimante di rango primario da porre a base del DPCM, al fine anzitutto di poter individuare la platea di beneficiari del diritto. A tale rilievo ha dato seguito il D.L. 91/2018 ( L. 108/2018: art. 7), che ha inserito nell'art. 1, co. 626, della L. 232/2016 il riferimento al 2018. I criteri e le modalità di utilizzazione della Carta per i giovani che hanno compiuto 18 anni nel 2018 sono dunque stati disciplinati con DPCM 7 dicembre 2018, n. 138, che ha ulteriormente modificato il DPCM del 2016, stabilendo, in particolare, che la Carta può essere utilizzata dagli stessi fino al 31 dicembre 2019. A sua volta, la L. di bilancio 2019 ( L. 145/2018: art. 1, co. 604), aveva definito la disciplina sostanziale per l'assegnazione della Carta a tutti i residenti nel territorio nazionale che compivano 18 anni nel 2019, stabilendo un limite massimo di spesa di € 240 mln (rispetto ad € 290 mln previsti in precedenza). Successivamente, il D.L. 34/2019 ( L. 58/2019: art. 50, co. 2, lett. h)) aveva ridotto di € 100 mln le risorse destinate alla Card, portandole, pertanto, ad € 140 mln. Da ultimo, il D.L. 59/2019 ( L. 81/2019: art. 3, co. 4- bis) aveva inserito i prodotti dell'editoria audiovisiva fra quelli che potevano essere acquistati dai soggetti che compivano 18 anni nel 2019. Gli importi nominali da assegnare nell'ambito delle risorse disponibili, nonché i criteri e le modalità di attribuzione e di utilizzo della Carta, sono stati definiti con D.I. 598/2019, il cui testo – come si evince dal sito del MIBACT – è stato trasmesso agli organi di controllo e sarà disponibile dopo la registrazione. Anche in ambito scolastico, negli anni più recenti sono state assunte iniziative per l'avvicinamento dei giovani alla cultura. In particolare, il d.lgs. 60/2017 ha stabilito che le istituzioni scolastiche prevedono, nel Piano triennale dell'offerta formativa, attività teoriche e pratiche, anche con modalità laboratoriale, in ambito artistico, musicale, teatrale, coreutico, cinematografico, architettonico, storico-artistico, paesaggistico, linguistico, filosofico, storico, archeologico, storico-artistico, demoetnoantropologico, artigianale. Inoltre, per il potenziamento delle competenze nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, nonché per l'alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini e per l'avvicinamento dei giovani alle attività di spettacolo nelle scuole di ogni ordine e grado, la L. 220/2016 ( art. 27, co. 1, lett. i) e la L. 175/2017 (art. 2, co. 4, lett. i) hanno previsto la destinazione, ogni anno, di almeno il 3% della dotazione del Fondo per il cinema e l'audiovisivo e di almeno il 3% della dotazione del Fondo unico per lo spettacolo. A sua volta, il d.lgs. 63/2017 (art. 10) ha previsto un potenziamento della Carta "IoStudio-La Carta dello studente", alla quale sono associate funzionalità volte anche ad agevolare l'accesso degli studenti a beni e servizi di natura culturale. Infine, l'atto di indirizzo per la promozione dei giovani autori per il 2018 – adottato con DM 566 del 19 dicembre 2018 in attuazione delle disposizioni della legge di stabilità 2016 (L. 208/2015: art. 1, co. 335) che, al fine di favorire la creatività dei giovani autori, ha destinato ad attività di produzione culturale nazionale e internazionale il 10% di tutti i compensi percepiti dalla riproduzione privata di fonogrammi e di videogrammi (art. 71-octies L. 633/1941) – ha riservato il 50% delle risorse alla formazione e alla promozione culturale, promossa da scuole primarie e secondarie anche in collaborazione con le associazioni di settore. Una quota pari al 20% deve essere finalizzata a progetti di promozione culturale indirizzati nello specifico a scuole primarie e secondarie situate nelle periferie urbane. Nell'ambito dei 4 bandi del programma "Per chi crea", resi pubblici dal 20 febbraio 2019, il Bando "Formazione e promozione culturale nelle scuole" è stato riservato alle istituzioni scolastiche ed educative statali del primo e secondo ciclo. Le candidature dovevano essere presentate entro venerdì 5 aprile 2019, attraverso la piattaforma dedicata sul sito www.perchicrea.it. Il 17 aprile 2019 SIAE aveva dato notizia della nomina della commissione per la valutazione, comunicando che le candidature complessivamente acquisite erano 2.289, di cui, per quanto qui interessa, 745 per il bando "Formazione e promozione culturale nelle scuole". Il 24 luglio 2019 sono stati resi noti i 449 vincitori del programma suddivisi nei quattro bandi, dei quali, sempre per quanto qui interessa, 238 per il bando "Formazione e promozione culturale nelle scuole". Un comunicato stampa del Mibac dello stesso giorno evidenziava che ai vincitori del bando dedicato alle scuole sono stati destinati circa € 6 mln. Ingresso gratuito ai musei e agli altri luoghi della cultura L'ingresso gratuito a musei ed altri luoghi della cultura è stato ridisciplinato dal DM 9 gennaio 2019, n. 13, che ha ulteriormente modificato il DM 507/1997, recante norme per l'istituzione del biglietto di ingresso ai
monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali. In particolare, si è previsto che l'accesso agli istituti e ai luoghi della cultura è libero la prima domenica dei mesi da ottobre a marzo, nonché nella settimana dedicata alla promozione dei musei e dei luoghi della cultura (individuata ogni anno dal Ministro nell'ambito dei mesi da gennaio a marzo). Ulteriori otto giornate di libero accesso o, in alternativa, fasce orarie di libero accesso in una misura complessiva corrispondente a otto giornate, sono stabilite dal Direttore del Polo museale regionale e, con riferimento ai musei e istituti dotati di autonomia speciale, dal Direttore, d'intesa con la Direzione generale alla quale l'istituto o il luogo della cultura afferisce, tenendo conto delle esigenze degli utenti e delle caratteristiche dell'ambito territoriale di riferimento. In precedenza, il regolamento stabiliva che era libero l'accesso a tutti gli istituti ed ai luoghi della cultura ogni prima domenica di ogni mese. Infine, è stato stabilito che per i cittadini dell'Unione europea di età compresa tra 18 e 25 anni l'importo del biglietto di ingresso è comunque pari a € 2 (e non più pari a metà dell'importo previsto). Qui il comunicato del Mibact. La promozione del libro e della lettura La L. di bilancio 2020 (L. 160/2019) ha disposto (art. 1, co. 389-392) che dal 2020, alle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado che acquistano uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, è attribuito un contributo fino al 90% della spesa. Sempre dal 2020, alle scuole secondarie di primo grado statali e paritarie che adottano, nell'ambito del piano triennale per l'offerta formativa (PTOF), programmi per la promozione della lettura critica e per l'educazione ai contenuti informativi, è attribuito un contributo fino al 90% della spesa per l'acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale. A decorrere dall'a.s. 2020-2021, gli studenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie che partecipano, nella scuola di appartenenza, a programmi per la promozione della lettura critica e per l'educazione ai contenuti informativi, possono concorrere, per il tramite della stessa scuola, all'assegnazione di un contributo per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici, anche in formato digitale. Per il primo anno scolastico di applicazione, i contributi sono destinati solo agli studenti che frequentano la prima classe della scuola secondaria di secondo grado. Inoltre (art. 1, co. 373), è stata autorizzata la spesa di € 2 mln per il 2020, di € 3 mln per ciascuno degli anni 2021 e 2022 e di € 1 mln per il 2023 per la partecipazione dell'Italia alla Fiera internazionale del libro di Francoforte del 2023, nella quale l'Italia è l'ospite d'onore. Qui l'accordo di ospitalità n. 6 del 5 febbraio 2018. Precedentemente, il D.L. 50/2017 (L. 96/2017: art. 22, co. 7-quater), al fine di potenziare il funzionamento dei sistemi bibliotecari locali, ha previsto l'istituzione, a decorrere dal 2018, di un Fondo destinato alla promozione della lettura, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio librario, alla riorganizzazione e al miglioramento dell'efficienza dei medesimi sistemi bibliotecari. Il Fondo ha una dotazione annua di € 1 mln e deve essere ripartito annualmente secondo le modalità stabilite con decreto interministeriale (MIBAC-MEF). In attuazione, è intervenuto il D.I. 162 del 23 marzo 2018 che, in particolare, ha disposto che le risorse del Fondo sono destinate per il 70% al sostegno dei sistemi bibliotecari provinciali e comunali e, per il 30%, al sostegno delle biblioteche scolastiche. Le istanze devono essere presentate entro il 30 aprile di ogni anno. Le risorse sono ripartite entro il 30 giugno di ogni anno con decreto del Direttore generale biblioteche e istituti culturali che, a tal fine, per le risorse destinate alle biblioteche scolastiche, sente il Direttore generale competente del MIUR. Nessun beneficiario può ricevere più del 10% delle risorse destinate a ciascuna delle due finalità. I soggetti beneficiari devono presentare, entro il 31 marzo dell'anno successivo, un rendiconto dettagliato sull'utilizzo delle risorse assegnate. In considerazione della tardiva pubblicazione del D.I. 162/2018, il D.D.G. 5 giugno 2018 ha poi stabilito che il termine per la presentazione delle istanze per l'accesso al Fondo per la sola annualità 2018 è il 12 luglio 2018. Inoltre, ha disposto che presso la Direzione generale Biblioteche e istituti culturali doveva essere costituita la Commissione valutatrice delle istanze riguardanti l'accesso al Fondo. La Commissione valutatrice è stata costituita con D.D.G. 31 luglio 2018. Sempre in considerazione della tardiva pubblicazione del D.I. 162/2018, l'assegnazione delle risorse per il 2018 è stata operata con D.D.G. 16 novembre 2018. Qui il riparto fra i sistemi bibliotecari. Qui il riparto fra le biblioteche scolastiche.
Per il 2019, l'assegnazione delle risorse è stata operata con D.D.G. 959 del 16 ottobre 2019. Qui il riparto fra i sistemi bibliotecari. Qui il riparto fra le biblioteche scolastiche. Un ulteriore Fondo per la promozione del libro e della lettura, con dotazione annua pari a € 4 mln (di cui € 1 mln destinato alle biblioteche scolastiche) è stato istituito dalla L. di bilancio 2018 (L. 205/2017: art. 1, co. 318), a decorrere dal 2018. Il Fondo, gestito dal Centro per il libro e la lettura, deve essere ripartito annualmente secondo le modalità stabilite con un decreto interministeriale (MIBAC-MEF-MIUR). In attuazione, è intervenuto il D.I. 227 del 3 maggio 2018 che ha individuato fra le linee di intervento le seguenti: - favorire la cooperazione fra istituzioni scolastiche, biblioteche, enti locali, librerie, istituti culturali, istituzioni della formazione superiore, centri provinciali per l'istruzione degli adulti ed enti di ricerca per l'attivazione di iniziative di promozione della lettura nei territori; - arricchire il patrimonio librario, promuovendone la digitalizzazione, e potenziare le dotazioni infrastrutturali delle biblioteche destinate alla fruizione pubblica e delle biblioteche scolastiche; - favorire interventi specifici per la prima infanzia (0-6 anni), in collaborazione con il Comitato nazionale per la promozione della lettura nella prima infanzia (costituito presso il Centro per il libro e la lettura a seguito dello specifico Protocollo di intesa fra Mibact, Ministero della salute e MIUR dell'8 giugno 2016); - rimuovere le barriere che impediscono l'accesso ai prodotti editoriali da parte delle persone con difficoltà di lettura o disabilità fisiche o sensoriali. Entro il 30 aprile di ogni anno, il Centro per il libro e la lettura pubblica uno o più bandi per la presentazione di progetti, previa intesa con il MIUR per i bandi relativi all'utilizzo della quota destinata alle biblioteche scolastiche. Le risorse sono assegnate entro il 30 settembre di ogni anno. Entro il 31 gennaio di ogni anno il Centro predispone una relazione sui progetti finanziati, che trasmette al Mibact e, con riferimento alla quota destinata alle biblioteche scolastiche, al MIUR. Il bando per il 2019 è stato emanato con nota prot. 1624 dell'8 ottobre 2019. Le proposte progettuali dovevano essere presentate entro il 30 ottobre 2019. Un ulteriore intervento di promozione della lettura è derivato dalla L. di stabilità 2015 (L. 190/2014: art. 1, co. 667) che, come modificata dalla L. di stabilità 2016 (L. 208/2015, art. 1, co. 637) ha previsto un regime IVA agevolato per giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici identificati da codice ISBN o ISSN e veicolati attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica. In particolare, la tassazione è passata dal 22% (aliquota ordinaria) al 4% (aliquota super-ridotta). Si è trattato di interventi che hanno anticipato orientamenti poi maturati nell'ambito dell'Unione europea. Il 6 novembre 2018, infatti, il Consiglio dell'Unione europea ha approvato la direttiva 2018/1713 , che ha modificato la direttiva 2006/112/CE, consentendo agli Stati membri di estendere alle pubblicazioni elettroniche le aliquote IVA ridotte, super ridotte o pari a zero, già previste per le pubblicazioni su supporti fisici (libri, giornali, riviste). Fra le altre iniziative, si ricordano, in particolare, le seguenti: la L. di bilancio 2018 (L. 205/2017: art. 1, co. 319-321) ha previsto, a decorrere dal 2018, un credito di imposta per gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati, o nel settore di vendita al dettaglio di libri di seconda mano. Le disposizioni applicative sono state adottate con DI 23 aprile 2018, successivamente rettificato. Successivamente, però, la L. di bilancio 2019 (L. 145/2018: art. 1, co. 805), ha previsto che con decreto interministeriale (MEF-MIBAC), che doveva essere adottato entro 30 giorni dalla data della sua entrata in vigore, è stabilita la quota percentuale di fruizione del credito di imposta in maniera tale assicurare effetti positivi sui saldi di finanza pubblica non inferiori a € 1.250.000 annui a decorrere dal 2020; Per il 2018, l'elenco dei beneficiari del credito di imposta è stato pubblicato con D.D.G. n. 1039 del 9 novembre 2018. In particolare, la nuova relazione tecnica trasmessa dal MEF sull'A.S. 1421, in corso di esame al Senato, in materia di promozione e il sostegno della lettura, evidenzia che, su 1.196 esercenti richiedenti il credito di imposta, sono stati ammessi al beneficio 778 esercenti, corrispondenti al 65% delle istanze ricevute. Per il 2019, l'elenco degli esercenti dichiarati beneficiari del credito di imposta è stato pubblicato con D.D.G. n. 1008 del 31 ottobre 2019. In particolare, la nuova relazione tecnica trasmessa dal MEF sull'A.S. 1421, in corso di esame al Senato, in materia di promozione e il sostegno della lettura, evidenzia che, su 905 esercenti richiedenti il credito di imposta, sono stati ammessi al beneficio 713 esercenti, corrispondenti al 78% delle istanze ricevute. la stessa L. di bilancio 2019 (L. 145/2018: art. 1, co. 806-809) ha previsto, limitatamente agli anni 2019
e 2020, un credito d'imposta per le attività commerciali che esercitano esclusivamente la vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici. Per il 2019, l'agevolazione è estesa agli esercizi che – pur non esclusivamente dedicati alla vendita dei giornali – sono, però, gli unici punti vendita nel comune considerato. Per il 2020, la L. di bilancio 2020 (L. 160/2019: art. 1, co. 393) ha esteso la possibilità di usufruire del credito d'imposta a tutti gli esercizi commerciali anche non esclusivamente dedicati alla vendita dei giornali; l'agevolazione è comunque riconosciuta prioritariamente agli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nella vendita di stampa quotidiana e periodica. Qui la pagina dedicata del sito del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per il 2019, l'elenco dei soggetti cui è stato riconosciuto il credito di imposta è stato approvato con decreto del Capo del Dipartimento per l'informazione e l'editoria del 19 dicembre 2019. Celebrazioni e memoria di eventi storici La L. di bilancio 2020 (L. 160/2019) ha istituito il Fondo per il centocinquantesimo anniversario di Roma capitale, con uno stanziamento di € 500.000 per il 2020, al fine di consentire la celebrazione del centocinquantesimo anniversario della proclamazione di Roma capitale d'Italia (art. 1, co. 377). Il 20 settembre 1870, un corpo di bersaglieri del regio esercito entrò a Roma attraverso la breccia di Porta Pia. Pochi giorni dopo, un plebiscito popolare sancì l'annessione della città all'Italia. Il 21 gennaio 1871 la capitale del Regno fu trasferita da Firenze a Roma e il successivo 3 febbraio Roma fu proclamata capitale d'Italia con L. 33/1871. Inoltre, ha previsto l'assegnazione alla Struttura di missione per gli anniversari nazionali e gli eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale, per gli anni 2020 e 2021, di risorse (non quantificate) provenienti dal bilancio della Presidenza del Consiglio, per la promozione di iniziative culturali e celebrative per il centenario della fondazione del Partito Comunista Italiano (art. 1, co. 405-406). La L. di bilancio 2019 (L. 145/2018: art. 1, co. 1114) ha autoriz zato la spesa di € 100 mila per ciascuno degli anni 2019 e 2020 al fine di consentire lo svolgimento delle celebrazioni della figura di Nilde Iotti, in occasione del ventesimo anniversario della morte e del centesimo anniversario della nascita. Con avviso pubblico del 22 maggio 2019, la Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale e la promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri ha definito le modalità per la presentazione dei progetti da parte di università, fondazioni, istituti e/o associazioni di carattere culturale, storico, filosofico o politico che non abbiano fini di lucro e siano costitutivi e operanti sul territorio nazionale. Come si legge nell'avviso, rispetto allo stanziamento iniziale previsto, le risorse effettivamente utilizzabili sono pari a € 192.080. Inoltre, la stessa L. di bilancio (art. 1, co. 815-817) ha autorizzato l'impegno nel 2019 delle somme (relative al 2017 e al 2018) non impegnate entro il 2018, stanziate dalla L. 226/2017 – che ha dichiarato il 2017, nel quale sono ricorsi i duemila anni dalla morte di Publio Ovidio Nasone, "anno ovidiano" - per progetti di promozione, ricerca, tutela e diffusione della conoscenza della vita, dell'opera e dei luoghi legati alla sua figura. Infine, ha prorogato (dal 31 dicembre 2018) al 31 dicembre 2019 il termine previsto per la realizzazione delle iniziative e per l'operatività del Comitato promotore delle celebrazioni ovidiane, nonché il termine, per la trasmissione, da parte del medesimo Comitato, al Presidente del Consiglio dei ministri, ai fini dell'invio alle Camere, di una relazione conclusiva sulle iniziative realizzate, insieme con il rendiconto sull'utilizzazione dei contributi ricevuti. L'intervento è stato necessitato dalla circostanza che il Comitato promotore delle celebrazioni è stato istituito, con l'integrazione dei tre esperti, con D.I. 474 del 31 ottobre 2018. Successivamente, per l'attuazione della L. 226/2017, è stato emanato il DPR 67/2019. Negli anni, infatti, in affiancamento ai decreti ministeriali emanati annualmente in base alla L. 420/1997 – che aveva inteso ricondurre ad unità, attraverso un unico provvedimento a cadenza annuale, l'intervento statale a favore di comitati nazionali per lo svolgimento di celebrazioni e manifestazioni culturali di particolare rilevanza –, sono intervenute iniziative legislative che, di volta in volta con meccanismi diversi, hanno individuato, e in taluni casi anche finanziato, specifici eventi celebrativi. In particolare, negli anni più recenti, con riferimento ad eventi ancora in corso:
la L. 153/2017 ha disposto la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio e dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. A tal fine, ha autorizzato la spesa complessiva di € 3.450.000 per gli anni dal 2018 al 2021; I tre Comitati nazionali sono stati costituiti, rispettivamente, con DM 545 dell'11 dicembre 2017 (Leonardo da Vinci), DM 56 del 23 gennaio 2018 e DM 597 del 23 dicembre 2019 (Raffaello Sanzio), e DM 114 del 21 febbraio 2018 e DM 538 del 5 dicembre 2018 (Dante Alighieri). Con DPCM 16 ottobre 2018 è stata istituita la cabina di regia prevista per il raggiungimento della finalità della legge mediante azioni condivise delle amministrazioni interessate. In particolare, alla cabina di regia partecipano tre componenti, di cui uno in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei ministri, uno in rappresentanza del MIUR e uno in rappresentanza del Mibact. Con comunicato del 17 gennaio 2019 è stata annunciata l'istituzione per il 25 marzo di ogni anno della giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. Ulteriori comitati nazionali per celebrazioni di eventi erano stati istituiti con altra tipologia di atto (DPCM e DM). Infine, il D.L. 162/2019 (art. 7, co. 9 e 10), attualmente all'esame delle Camere, ha stabilizzato il Fondo nazionale per la rievocazione storica – istituito dalla L. di bilancio 2017 (L. 232/2016: art. 1, co. 627) per il triennio 2017-2019 –, autorizzando la spesa di € 1 mln annui dal 2020. La disciplina applicativa è definita con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo da adottare d'intesa con la Conferenza Stato-regioni. La L. di bilancio 2017 ( L. 232/2016: art. 1, co. 627) ha istituito nello stato di previsione del Mibact il Fondo nazionale per la rievocazione storica – con una dotazione di € 2 mln per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019 – al quale possono accedere regioni, comuni, istituzioni culturali e associazioni. I criteri di accesso al Fondo sono stati definiti, in prima istanza, con DM 418 del 25 settembre 2017. Successivamente, però, con sentenza 71 del 7 marzo 2018, depositata il 5 aprile 2018, la Corte costituzionale ha dichiarato il citato co. 627 costituzionalmente illegittimo nella parte in cui non prevedeva che il decreto del Ministro per i beni e le attività culturali con il quale sono determinati i criteri di accesso al Fondo fosse adottato d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni. Nel prosieguo è stato dunque adottato, previa intesa con la Conferenza Stato-regioni, il DM 345 del 3 agosto 2018, che ha definito i criteri e le modalità per l'accesso al Fondo applicabili anche alle domande di contributo relative al 2018, pervenute entro il 16 gennaio 2018, ai sensi del DM 25 settembre 2017. Al contempo, il nuovo DM ha fatto salva l'attribuzione dei contributi disposta per il 2017, considerato che la stessa era intervenuta prima della sentenza 71/2018. Con D.D. 931 del 27 giugno 2019 è stata disposta l'assegnazione dei contributi per il 2018. Le imprese culturali e creative La L. di bilancio 2018 (L. 205/2017: art. 1, co. 57-60) ha definito "imprese culturali e creative" quelle che hanno quale oggetto sociale, in via esclusiva o prevalente, l'ideazione, la creazione, la produzione, lo sviluppo, la diffusione, la conservazione, la ricerca e la valorizzazione o la gestione di prodotti culturali, intesi quali beni, servizi e opere dell'ingegno inerenti letteratura, musica, arti figurative ed applicate, spettacolo dal vivo, cinematografia e audiovisivo, archivi, biblioteche, musei, patrimonio culturale e relativi processi di innovazione. A favore di tale categoria di imprese, ha previsto l'istituzione di un credito di imposta per attività di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi. Per usufruire del credito di imposta, le imprese devono svolgere attività stabile e continuativa con sede in Italia o in uno degli Stati membri dell'Unione europea o in uno degli Stati aderenti all'Accordo sullo Spazio economico europeo, purché siano sono soggetti passivi d'imposta in Italia. In base alla legge, il credito di imposta doveva essere riconosciuto nella misura del 30% dei costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi ed essere attribuito nel limite di spesa di € 500.000 per il 2018 e di € 1 mln per ciascuno degli anni 2019 e 2020. Tuttavia, non è mai intervenuto il decreto interministeriale (MIBAC-MISE), previa intesa in Conferenza Stato-regioni e parere parlamentare, che sarebbe dovuto essere adottato entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, per la definizione della procedura per il riconoscimento della qualifica di
impresa culturale e creativa e per la definizione di prodotti e servizi culturali e creativi. Al riguardo, nell'audizione programmatica davanti alla VII Commissione della Camera e alla 7^ Commissione del Senato del 10 luglio 2018, l'allora Ministro per i beni e le attività culturali aveva fatto presente che occorreva inquadrare il decreto attuativo all'interno di un complessivo intervento di sostegno al settore.
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