L'integrazione tra Centro Antiviolenza e Pronto Soccorso e l'accoglienza della donna vittima di maltrattamento anche alla luce delle linee guida ...
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«L’integrazione tra Centro Antiviolenza e Pronto Soccorso e l’accoglienza della donna vittima di maltrattamento anche alla luce delle linee guida nazionali» Venerdì 19 Ottobre 2018 Dott.sse Paola Aquaro ed Elisa Re
Violenza di genere «Una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, Telefono Donna che comprende tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà» (Convenzione di Istanbul, 2011) www.telefonodonna.it
Telefono Donna Onlus Associazione fondata da Stefania Bartoccetti l’8 Marzo 1992, che da venticinque anni offre aiuto e sostegno alle donne e alle famiglie in difficoltà operando all’interno dell’ ASST Grande Ospedale Metropolitano Telefono Donna Niguarda di Milano nell’ambito di interventi di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne e i minori E’ un Centro Antiviolenza riconosciuto dalla Regione Lombardia e fa parte di tre Reti Antiviolenza: - Da Ottobre 2007 è entrata a far parte della Rete Antiviolenza del Comune di Milano - Da Aprile 2015 partecipa alla Rete Antiviolenza Ticino-Olona - Da Marzo 2018 fa parte della Rete Artemide di Monza-Brianza www.telefonodonna.it
La Rete Antiviolenza Milano Telefono Donna Telefono Donna CADMI - Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate CeAS - Centro Ambrosiano di Solidarietà CASD Centro Ascolto Soccorso Donna presso ASST Santi Paolo e Carlo Cerchi d’Acqua ONLUS Fondazione Somaschi ONLUS SED - Servizio Disagio Donne Caritas Ambrosiana SVS Donna Aiuta Donna ONLUS SVSeD - Soccorso Violenza Sessuale e domestica www.telefonodonna.it
La Rete Antiviolenza Ticino-Olona Telefono Donna Il Network Antiviolenza Ticino - Olona è sorto nel 2013 e comprende 51 comuni dei distretti del Magentino, Abbiatense, Legnanese e Castanese, frutto dell’accordo di collaborazione siglato da Regione Lombardia e dal Comune di Cerro Maggiore come ente capofila della rete www.telefonodonna.it
La Rete Antiviolenza Ticino-Olona Distretto Magentino-Abbiatense Distretto Legnanese-Castanese Telefono Donna Aprile 2015 Marzo 2015 Centro Antiviolenza di Magenta Centro Antiviolenza di Legnano «Telefono Donna» «Filo Rosa Auser» Novembre 2016 Aprile 2018 Sportello Antenna di Abbiategrasso Sportello Antenna di Castano Primo «Telefono Donna» «Filo Rosa Auser» www.telefonodonna.it
Servizi offerti REPERIBILITA’ TELEFONICA 24/24 H Telefono Donna REPERIBILITA’ PRIMA FISICA PRESSO PS ACCOGLIENZA: VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI RECIDIVA COLLOCAMENTO PRESSO STRUTTURA SUPPORTO PROTETTA PSICOLOGICO ACCOMPAGNAMENTO CONSULENZA ALLA DENUNCIA LEGALE CIVILE E PENALE www.telefonodonna.it
Equipe multidisciplinare Operatrici di accoglienza Psicologhe Telefono Donna Counselor Avvocato civilista e penalista Mediatrici linguistico-culturali (contattabili in caso di necessità) Volontarie esperte formate sul tema della violenza www.telefonodonna.it
Integrazione tra Centro Antiviolenza e Pronto Soccorso Come nasce? Telefono Donna - Molti dei casi che hanno effettuato un primo accesso presso il CAV riferivano precedenti accessi presso il PS, ma non avevano attivato un percorso di fuoriuscita dalla violenza - Difficoltà di invio della donna dal PS al CAV, con il rischio di perdere l’aggancio durante questo delicato passaggio - Conseguente necessità di evitare alla donna, vittima di violenza, passaggi ridondanti, inutili e dolorosi www.telefonodonna.it
«Procedura Unica Interaziendale, Assistenza alle vittime di violenza di genere in età adulta»: Pronto Soccorso dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano NIguarda Dal 2014 è attiva una collaborazione il cui scopo è governare il percorso Telefono Donna sanitario rivolto alle donne che subiscono violenza formalizzata a Luglio 2016 con la realizzazione della «Procedura Unica Interaziendale, Assistenza alle vittime di violenza di genere in età adulta» «Previo assenso della paziente il medico richiede telefonicamente la consulenza del Centro Antiviolenza Telefono Donna (Interno 3043 / 3044) che invierà una propria incaricata per l’affiancamento al personale di PS» (negli orari di apertura della sede di TD Niguarda) www.telefonodonna.it
Percorso in rosa: un servizio di reperibilità continuativa presso i Pronto Soccorso del Distretto Legnanese-Castanese e Magentino-Abbiatense • Da Giugno 2017 a Giugno 2018: Progetto finanziato da Fondazione Ticino-Olona Bando 2016/1: sostegno alla fragilità, tutela della salute e prevenzione >> Collaborazione tra Telefono Donna, Comune di Magenta Telefono Donna e Ordine degli Avvocati di Milano • Da Luglio 2018 Progetto finanziato da Fondazione Ticino Olona Bando 2018/1 >> Collaborazione tra Telefono Donna, Comune di Cerro Maggiore e ASST Ovest Milanese • Gli operatori dei Pronto Soccorso della ASST Ovest Milanese di Legnano, Cuggiono, Magenta ed Abbiategrasso, in casi di accesso per violenza di genere o domestica, possono contattare il Centro Antiviolenza di Magenta per richiedere che l’operatrice dedicata si rechi presso il PS per un colloquio con la donna vittima di violenza, che attiverà gli interventi necessari in rete con i servizi del territorio www.telefonodonna.it
Percorso in rosa: un servizio di reperibilità continuativa presso i Pronto Soccorso del Distretto Legnanese-Castanese e Magentino-Abbiatense Progetto attivo presso i PS di Telefono Donna Da Giugno 2017 Magenta ed Abbiategrasso Progetto attivo anche presso Da Gennaio 2018 i PS di Legnano e Cuggiono www.telefonodonna.it
Il Ruolo del Pronto Soccorso L’accesso al PS costituisce un momento in cui è possibile: • Riconoscere la violenza Telefono Donna • Far emergere la violenza • Intercettare la domanda di aiuto della donna • Offrire una prima relazione professionale di ascolto, riservatezza e fiducia • Fornire informazioni sulla Rete Antiviolenza • Contattare il CA, previo consenso della donna www.telefonodonna.it
Il Ruolo del Pronto Soccorso: alcuni indicatori per riconoscere la violenza Il personale medico-sanitario del PS che accoglie la donna ha a disposizione alcuni indicatori per identificare la presenza e gravità della violenza: • Precedenti accessi al PS e/o visite mediche per incidenti domestici/ Telefono Donna trauma accidentale • Ritardo nel chiedere soccorso • Dinamica non correlabile alle lesioni • Riluttanza a parlare in presenza del partner • Partner controllante, dispotico e/o iperprotettivo (es. non la lascia mai sola) • Atteggiamento contradditorio o evasivo • Atteggiamenti difensivi incongrui • Agitazione, stato d’ansia e paura • Rabbia e atteggiamento aggressivo www.telefonodonna.it
Il Ruolo del Pronto Soccorso: contattare il Centro Antiviolenza • Il medico e/o l’infermiere che accoglie il racconto della donna che dichiara di aver subito violenza da partner, ex partner, familiare o sconosciuto, propone la possibilità di effettuare un colloquio con l’operatrice del Centro Antiviolenza Telefono Donna • Qualora la donna acceda al PS in orari serali o nel weekend, è possibile contattare il Centro Antiviolenza per una prima accoglienza e consulenza telefonica • Qualora la donna rifiutasse l’intervento e/o il contatto del Centro Antiviolenza, il personale sanitario può fornire il volantino del Centro Antiviolenza con recapiti e informazioni sui servizi offerti www.telefonodonna.it
L’accoglienza della donna vittima di violenza: il ruolo dell’operatrice reperibile presso i PS • Coordinamento con il personale sanitario referente per la donna • Prima analisi del rischio di recidiva (metodo S.A.R.A.) • Orientamento: fornire informazioni utili Telefono Donna • Uno spazio/tempo per maturare la consapevolezza di ciò che la persona desidera per sé e cominciare a trovare le risorse per realizzarlo • Contatto delle Forze dell’Ordine in caso di necessità per presentazione della denuncia-querela • In casi di alto rischio e denuncia, ricerca di una struttura protetta per il collocamento in pronto intervento tra quelle individuate dalla rete, in collaborazione con i servizi sociali comunali di residenza della donna e degli eventuali figli minori • Concordare con il personale medico-sanitario le dimissioni della donna • Prosecuzione del percorso con invio al CAV di competenza www.telefonodonna.it
Prima accoglienza: valutazione del rischio di recidiva La valutazione del La gestione del rischio rischio (risk management) (risk assessment) Telefono Donna Individuazione delle E’ una STIMA per strategie di intervento più individuare la probabilità appropriate per il caso che si perpetri la specifico, finalizzate a violenza e che si verifichi prevenire la recidiva, una recidiva del proteggere la vittima ed comportamento violento evitare l’escalation dei già osservato maltrattamenti che potrebbe sfociare anche in omicidi METODO SARA EMPOWERMENT www.telefonodonna.it
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 Novembre 2017 Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza (18A00520): Telefono Donna «Obiettivo è fornire un intervento adeguato e integrato nel trattamento delle conseguenze fisiche e psicologiche che la violenza maschile produce sulla salute della donna. Il Percorso per le donne che subiscono violenza dovrà garantire una tempestiva e adeguata presa in carico delle donne a partire dal triage e fino al loro accompagnamento/orientamento, se consenzienti, ai servizi pubblici e privati dedicati presenti sul territorio di riferimento al fine di elaborare, con le stesse, un progetto personalizzato di sostegno e di ascolto per la fuoriuscita dalla esperienza di violenza subita» www.telefonodonna.it
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 Novembre 2017 «Il personale infermieristico addetto al triage, con un'adeguata formazione professionale, procede al tempestivo riconoscimento di ogni segnale di violenza, anche quando non dichiarata» Telefono Donna «Eventuali accompagnatrici/accompagnatori, ad eccezione delle/dei figlie/i minori, dovranno essere in un primo momento allontanati; successivamente, e solo su richiesta della donna, potranno raggiungerla nell'area protetta» «L'operatrice/operatore che prende in carico la donna dovrà: utilizzare una corretta comunicazione con un linguaggio semplice e comprensibile, garantire un ascolto e un approccio empatico e non giudicante» www.telefonodonna.it
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 Novembre 2017 «Salvo che non sia necessario attribuire un codice di Telefono Donna emergenza (rosso o equivalente), alla donna deve essere riconosciuta una codifica di urgenza relativa - codice giallo o equivalente - così da garantire una visita medica tempestiva e ridurre al minimo il rischio di ripensamenti o allontanamenti volontari» www.telefonodonna.it
Centro Antiviolenza di Milano • 336 casi presi in carico 2015 Telefono Donna • 370 casi presi in carico 2016 • 380 casi presi in carico 2017 • 333 casi presi in carico 2018 (fino a Settembre) www.telefonodonna.it
Casi inviati dal Pronto Soccorso Niguarda (da Gennaio 2017 a Settembre 2018) Dei 84 casi inviati dal PS Niguarda tutte hanno accettato l’intervento dell’operatrice del Telefono Donna Centro Antiviolenza presso il PS per un primo colloquio 43 donne 41 donne sono state prese in carico hanno rifiutato la presa in carico www.telefonodonna.it
Casi inviati dal Pronto Soccorso Niguarda (da Gennaio 2017 a Settembre 2018) 41 DONNE PRESE IN CARICO: SERVIZI EROGATI Telefono Donna N. 24 SUPPORTI PSICOLOGICI (93 Consulenza COLLOQUI) legale N. 21 CONSULENZE LEGALI N. 23 DENUNCE Supporto N. 1 COLLOCAMENTO IN psicologico STRUTTURA PROTETTA Accoglienza www.telefonodonna.it
Casi inviati dal Pronto Soccorso Niguarda (da Gennaio 2017 a Settembre 2018) Rispetto ai casi presi in carico… NAZIONALITA’ VITTIMA 1 1 Telefono Donna Italiana 1 Cingalese Paesi dell'Est 10 America Latina Cinese 23 3 2 www.telefonodonna.it
Casi inviati dal Pronto Soccorso Niguarda (da Gennaio 2017 a Settembre 2018) Rispetto ai casi presi in carico… NAZIONALITA’ MALTRATTANTE Non Noto; 2 italiana Africana Telefono Donna Albanese; 3 Cingalese America Latina Albanese America Latina; 8 Non Noto italiana ; 22 Cingalese; 1 Africana ; 5 www.telefonodonna.it
Centro Antiviolenza di Magenta ed Abbiategrasso • 56 casi presi in carico 2015 Telefono Donna • 79 casi presi in carico 2016 • 98 casi presi in carico 2017 • 132 casi presi in carico 2018 (fino a Settembre) www.telefonodonna.it
Casi inviati dai Pronto Soccorso dei Distretti magentino-abbiatense e legnanese-castanese (da Giugno 2017 a Settembre 2018) 11 11 10 8 8 Telefono Donna 6 3 3 3 2 2 2 2 2 1 0 Tot. 74 casi www.telefonodonna.it
Casi inviati dai Pronto Soccorso dei distretti magentino-abbiatense e legnanese-castanese (da Giugno 2017 a Settembre 2018) Dei 74 casi inviati dai PS Telefono Donna 38 donne 36 donne hanno accettato l’intervento NON hanno accettato dell’operatrice del Centro l’intervento dell’operatrice del Antiviolenza presso il PS per un Centro Antiviolenza presso il primo colloquio PS per un primo colloquio Di queste: - 14 donne hanno preso Tot. 52 casi contatti con il CAV in seguito presi in carico - 22 donne non si sono rivolte al CAV www.telefonodonna.it
Casi inviati dai Pronto Soccorso dei distretti magentino-abbiatense e legnanese-castanese (da Giugno 2017 a Settembre 2018) 52 DONNE PRESE IN CARICO: SERVIZI EROGATI N. 46 ACCOGLIENZE Telefono Donna N. 19 PERCORSI DI Consulenza SUPPORTO PSICOLOGICO legale N. 14 CONSULENZE LEGALI N. 24 DENUNCE Supporto psicologico N. 5 COLLOCAMENTI IN Accoglienza STRUTTURA PROTETTA N.B. Alcuni casi hanno proseguito la presa in carico con invio ad altri CAV per competenza territoriale (10 casi inviati al CAV di Legnano “Filo Rosa Auser”, 2 caso inviato al CAV di Castano Primo “Filo Rosa Auser”, 4 casi inviati al CAV Eva Onlus di Busto Arsizio e 1 www.telefonodonna.it caso inviato ad SVSeD c/o Clinica Mangiagalli di Milano)
Casi inviati dai Pronto Soccorso dei distretti magentino-abbiatense e legnanese-castanese (da Giugno 2017 a Settembre 2018) Rispetto ai 52 casi presi in carico NAZIONALITA’ VITTIMA Perù; 1 Cina; 1 Moldavia; 1 Polonia; 1 El Salvador; Telefono Donna Ecuador; 1 Uganda; 1 1 Brasile; 1 Sri Lanka; 1 Italia; 31 India; 1 Marocco; 2 Albania; 2 Ucraina; 3 Romania; 4 www.telefonodonna.it
Casi inviati dai Pronto Soccorso dei distretti magentino-abbiatense e legnanese-castanese (da Giugno 2017 a Settembre 2018) Rispetto ai 52 casi presi in carico NAZIONALITA’ MALTRATTANTE Albania; 1 Uganda; 1 El Salvador; Telefono Donna Africa; 1 N.P; 1 1 Brasile; 1 Marocco; 1 Sri Lanka; 1 India; 1 Ucraina; 1 Italia; 38 Egitto; 2 Romania; 2 www.telefonodonna.it
Le ragioni del rifiuto Situazione di fretta Dolori fisici Telefono Donna Scarsa motivazione a parlare al momento Disturbo psichiatrico Pensano di non averne bisogno Sono seguite da altri servizi Hanno già deciso di separarsi dal compagno Hanno deciso di continuare la relazione con il proprio compagno www.telefonodonna.it
Vantaggi della collaborazione tra CAV E PS - Aggancio immediato della donna vittima di violenza e accompagnamento/invio successivo al CAV di competenza, evitando doppi passaggi Telefono Donna - Intervento rapido in situazioni ad alto rischio con l’attivazione dei servizi territoriali competenti - Integrazione delle competenze mediche degli operatori sanitari con le competenze cliniche specialistiche in ambito di valutazione del rischio di recidiva delle operatrici del CAV - Osservando i dati: un aumento dei casi presi in carico dal CAV provenienti dal PS, con una maggiore efficacia del lavoro di rete www.telefonodonna.it
Differenze tra Rete Antiviolenza di Milano e Rete Ticino-Olona - Aspetto logistico: la sede di TD Niguarda è adiacente al PS permettendo interventi in un tempo molto limitato; invece la reperibilità fisica del Centro Antiviolenza di Magenta copre quattro PS in differenti Comuni richiedendo una tempistica di un’ora e mezzo circa per l’uscita Telefono Donna dell’operatrice - Prese in carico: i casi di accesso al PS dell’Ospedale Niguarda più frequentemente vengono presi in carico da TD Niguarda, invece i casi di accesso nei PS del legnanese-castanese spesso vengono poi inviati al Centro Antiviolenza di Legnano «Filo Rosa Auser» per comodità territoriale della donna, rendendo necessario un ulteriore passaggio tra Centri Antiviolenza differenti - Residenza della donna: i casi che fanno accesso al PS di Niguarda provengono spesso da un territorio vasto, invece i casi che fanno accesso ai PS del magentino-abbiatense e legnanese-castanese difficilmente giungono da fuori area facendo parte di una rete territoriale più locale www.telefonodonna.it
Casi a confronto: CASO 1 • Donna rumena di 30 anni • Accesso a Giugno 2017 presso il PS di Abbiategrasso per aggressione da parte del convivente che risulta ex compagno • Referto medico: “Ore 10,30 - Giunge in PS per aggressione da parte di Telefono Donna persona nota in presenza della figlia minore occorsa questa mattina (la paziente riferisce di aver ricevuto un pugno in faccia e al braccio dx e di essere stata presa a calci)” >> Prognosi 4 giorni • Il PS segnala telefonicamente il caso allo Sportello Antenna di Abbiategrasso e alle ore 12 viene effettuato un colloquio in PS • Indicatori di rischio emersi dalla compilazione del S.A.R.A: coppia separata in casa da 8 mesi dopo 10 anni di convivenza, l’uomo non vuole lasciare l’abitazione crisi di coppia iniziata 4 anni fa durante la gravidanza uso di sostanze stupefacenti da parte dell’uomo ambivalenza donna: ha lasciato il compagno e poi ha ripreso la relazione più volte escalation: due aggressioni fisiche ravvicinate nel tempo (la prima la settimana prima dell’accesso al PS con spintonamenti, la seconda la mattina dell’accesso in PS durante la notte per gelosia) www.telefonodonna.it => RISCHIO MEDIO
Casi a confronto: CASO 1 • La donna riferisce che la figlia è rimasta a casa in presenza dell’aggressore e che ha paura a tornare al domicilio >> Vengono contattati i Carabinieri di competenza, ai quali la donna si era già rivolta, che la accompagnano a casa per essere aiutata a riprendere la figlia In seguito al colloquio con il CAV la donna viene dimessa Telefono Donna • Interventi successivi: attivazione delle risorse familiari: la donna e la figlia vengono ospitate temporaneamente dalla sorella che vive fuori area accompagnamento alla denuncia presso CC di competenza >> Esposto l’ex compagno in seguito lascia l’abitazione e viene convocato dai CC di zona, quindi madre e figlia rientrano al domicilio • Evoluzione del caso: la donna non si presenta al successivo colloquio in sede per la consulenza legale relativa all’affido della minore e la regolamentazione delle visite padre-figlia, riferisce problemi di lavoro luglio 2017: la sig.ra ricontatta il CAV riferendo di aver sporto un’altra denuncia per minacce e aggressioni verbali sorte nell’ultimo mese >> Salta nuovamente colloquio e consulenza legale riferendo di non essere automunita gennaio 2018: la donna richiama in seguito alla terza denuncia sporta per minacce e ingiurie e al peggioramento della situazione legata alla nuova relazione intrapresa dalla donna >> Ripresa del percorso e consulenza legale fornita www.telefonodonna.it
Casi a confronto: CASO 2 • Donna ucraina di 32 anni • Accesso ad Ottobre 2017 presso il PS di Magenta per aggressione da parte del marito • Referto medico: ore 02,47 – “giunge con msb per aggressione da parte del marito (xxx), rf di averle Telefono Donna spruzzato dello spray al peperoncino sul viso, bruciore agli occhi e orecchie. Riferisce di essere stata colpita con un pugno allo zigomo dx e che durante l’aggressione è arrivata in casa la madre del marito (xxx) la quale ha partecipato all’aggressione spruzzando spray al peperoncino sul viso della pz privandola dei documenti e della carta di credito” “la paziente rientrava ieri sera in italia proveniente dall’ucraina, ove recatasi un mese fa circa con la figlia minore di 4 anni, avuta dal matrimonio con il suddetto marito e con cui è in fase di separazione. si recava dal marito per portare la bambina, al momento dell’aggressione la bambina non avrebbe assistito all’accaduto in quanto si era addormentata sul pullman che aveva condotto la paziente presso il domicilio del marito. riferisce che la figlia attualmente è in casa con marito e suocera” “riferisce di essere spaventata perché il marito ha minacciato di far del male ai suoi bambini che vivono in ucraina” (la donna ha altri due figli minori nati da precedente relazione) “in passato episodi di aggressione verbale da parte del marito e aggressione fisica da parte della suocera, riferisce ripetuti episodi di percosse” contatto con i carabinieri di zona, presenti in sala visita prognosi 25 giorni www.telefonodonna.it
Casi a confronto: CASO 2 • Il PS trattiene la donna per la notte e il giorno seguente segnala telefonicamente il caso al Centro Antiviolenza di Magenta, che effettua nella stessa giornata un colloquio in Ps con la donna • Indicatori di rischio emersi dalla compilazione del S.A.R.A: ripetute violenze fisiche, psicologiche e minacce di morte negli anni della relazione dal 2010 ad oggi Telefono Donna ultimo episodio grave di aggressione fisica: la sig.ra riferisce di essere stata trattenuta, aggredita e legata in bagno dal marito e dalla suocera separazione in corso scarso adattamento psico-sociale del maltrattante: precedenti penali e abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti assenza di risorse di appoggio sul territorio RISCHIO ALTO • Interventi attivati: collocamento in struttura protetta la sera stessa presso la Casa Rifugio “Il Battello” ad indirizzo segreto, in accordo con i servizi sociali comunali di residenza della donna • Le Forze dell’Ordine presenti in PS contattano la Procura presso il Tribunale per i Minorenni: il PM dispone che venga collocata solo la donna e che la figlia minore rimanga con il padre e la nonna www.telefonodonna.it
Casi a confronto: CASO 2 • Ore 19,21 – Si dimette la donna affidata alle Forze dell’Ordine per appoggio presso struttura protetta, dove viene inserita alle ore 21 circa. • Interventi successivi: condivisione di un percorso individualizzato di fuoriuscita dalla violenza in rete Telefono Donna con i servizi sociali comunali di residenza accompagnamento alla denuncia per maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) presso CC di competenza assistenza legale civile e penale orientamento lavorativo e ricerca abitativa • Evoluzione del caso: dopo un mese e mezzo di collocamento, la donna rientra sul territorio a metà Dicembre 2017, ospitata presso l’abitazione di un’amica dove lavorava come badante prosecuzione della separazione giudiziale con richiesta di affido della figlia minore Il Tribunale per i Minorenni a Gennaio 2018 emana decreto di indagine familiare, il nucleo familiare viene preso in carico dal Servizio Tutela Minori e Famiglia di zona www.telefonodonna.it
Casi a confronto: CASO 3 • Donna di 32 anni, albanese • Accesso a Febbraio 2018 presso il PS di Niguarda per ennesima aggressione da parte del marito Telefono Donna • Referto medico: “da sabato mattina aggressione reiterate da parte del marito, talvolta in presenza del figlio di 4 anni, questa mattina colpita con pugni e calci all’emisoma di sx” >> Prognosi 3 giorni. La signora viene dimessa con REF. AUT. GIUD. • Il PS segnala telefonicamente e viene effettuato un colloquio in PS • Indicatori di rischio emersi dalla compilazione del S.A.R.A: problematiche psichiatriche del marito presenza di gravi violenze fisiche e gravi minacce rapida escalation degli agiti e delle minacce minimizzazione di quanto accaduto e «rifugio» nella patologia perdita del lavoro, problemi finanziari => RISCHIO ELEVATO www.telefonodonna.it
Casi a confronto: CASO 3 Coppia originaria dell’Albania. La donna svolge un lavoro presso uno studio legale come addetta alle pulizie e altri lavori saltuari per mantenere la sua famiglia dato che il marito è disoccupato in seguito al fallimento dell’azienda per cui lavorava e non presenta nessuna motivazione alla ricerca di un nuovo impiego. È lei a gestire l’economia familiare e a mantenere il marito Telefono Donna soddisfacendo ogni suo bisogno •Interventi successivi: viene proposto immediatamente il collocamento in una struttura protetta che la donna rifiuta categoricamente (timore di lasciare lavoro, casa, asilo del bambino) attivazione delle risorse familiari: la donna e il figlio di 5 anni vengono ospitate temporaneamente dal cognato lavoro di motivazione all’ingresso in casa rifugio attraverso colloqui serrati accoglienza in casa rifugio accompagnamento alla denuncia presso CC di competenza collegamento con i Servizi Sociali, le Forze dell’Ordine e il CPS • Evoluzione del caso: attualmente collocata insieme al figlio presso la Casa Rifugio Il Battello www.telefonodonna.it
Casi a confronto: CASO 4 • Donna di 61 anni, italiana • Accesso tramite 118 a Gennaio 2017 presso il PS di Niguarda per aggressione da parte del marito Telefono Donna • Referto medico: ferite multiple agli arti superiori sx e dx, compatibili con lesioni da taglio. Riferisce aggressione con coltello da parte del marito. Trasmesso referto ad Autorità Giudiziaria, prognosi: 40 giorni • Il PS segnala telefonicamente e viene effettuato un colloquio in PS • Indicatori di rischio emersi dalla compilazione del S.A.R.A: problematiche psichiatriche del marito e scarsa compliance farmacologica presenza di gravi violenze fisiche e gravi minacce escalation => RISCHIO ELEVATO www.telefonodonna.it
Casi a confronto: CASO 4 Coppia sposata da oltre 40 anni con due figli rispettivamente di 41 e 31 anni entrambi sposati con figli piccoli. Il marito soffre di una grave patologia psichiatrica per cui è in cura presso un CPS, ma non segue la terapia indicata dal curante. Telefono Donna •Interventi successivi: ricovero immediato dell’uomo presso la Psichiatria di Niguarda in attesa di una misura cautelare misura cautelare in carcere •Evoluzione del caso: consulenza e assistenza legale durante tutto l’iter processuale consulenza e assistenza psicologica volta in primis al superamento del trauma e alla rielaborazione di quanto accaduto www.telefonodonna.it
Casa Rifugio “Il Battello” • Inaugurata a Marzo 2016 Telefono Donna • Unità immobiliare confiscata alla criminalità organizzata, appartiene al Comune di Milano ed è stata concessa in comodato d’uso gratuito a Telefono Donna • Appartamento ad indirizzo segreto di 4 posti • Servizio di prima accoglienza per donne maggiorenni italiane o straniere vittime di violenza domestica www.telefonodonna.it
Percorso individualizzato di fuoriuscita dalla violenza PASSI 1. Fatti ed escalation della violenza Telefono Donna 2. Emozioni e sentimenti 3. Bisogni → Obiettivi 4. Punto di vista dell’operatrice 5. Risorse personali o sociali → Fattori protettivi Attivazione della Rete territoriale antiviolenza www.telefonodonna.it
LA RETE ANTIVIOLENZA Centro Antiviolenza Pronto Soccorso Ospedali Polizia Locale Telefono Donna Servizio Sociale e Forze del Comune di dell’Ordine residenza Tutela Minori Consultori Familiari Altri enti del territorio A.S.S.T. (CPS, Ser.T, Noa, associazioni) www.telefonodonna.it
«La violenza è semplice, Telefono Donna le alternative alla violenza sono complesse» Friedrich Hacker www.telefonodonna.it
Contatti Milano tel. 02 6444 3043/4 info@telefonodonna.it Telefono Donna Magenta tel. 02 9735411 centroantiviolenzatd@comunedimagenta.it Abbiategrasso tel. 380 2831465 antennaantiviolenzatd@comune.abbiategrasso.mi.it Vimercate tel. 039 6659256 td.vimercate@gmail.com www.telefonodonna.it
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