LA CORNICE DI RIFERIMENTO: TCOM, TRANSFORMATIONAL COLLABORATIVE OUTCOMES MANAGEMENT - S. Benzoni
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IN SINTESI ... ¡In un sistema complesso si genera sfiducia ed è difficile misurare quello che si fa ¡Per superare i limiti e i problemi descritti è necessario un nuovo approccio – non basta uno “strumento” o un “test” ¡TCOM §Filosofia §Strategia §Tattica
UN SISTEMA DI CURA IDEALE? System of Care Values and Principles Accessible Unconditional Care Accountable Team Based Collaborative VALUES: Strengths Based Comprehensive Promoting Child Centered & Family Driven Independence Cost Effective Community Based Culturally Competent Family Involvement Outcome Based Needs Driven Flexible Home, School & Individualized Community Based
DOMANDE DA AFFRONTARE E PUNTI IRRISOLTI… ¡ C o me p o sson o esser e co mb i n ate l e i n fo r mazi oni r el a ti ve a i d i v er si a mb i ti ? C o me scegl i er e l e p r i o rità tr a p u n ti d i v i sta d i sco rd anti ? ¡ E co me r en d er e fa ci l men te co mu n i ca bil e tr a tu tti gl i i n ter l ocutori i l r i su l tato d el l a v a l uta zi one, r en d end o esp l i cito e semp l i ce d a d o v e sti a mo p a r ten do, ch e str a d a a b b i amo scel to e p er ch é, v er so d o v e sti a mo a n d a ndo, q u a nd o e co me fa r emo i n si eme u n p u n to e q u a l i el emen ti ci a i u ter an no a ca p i r e se si a mo su l l a str a da gi u sta ? ¡ co me i n cl u d ere i n fo rmazi oni r i l ev anti d i p r o cesso, d i ffer en zia ndo gl i esi ti a seco n d o d el meto d o co n i l q u a l e so n o sta ti o tten u ti?
VALUTARE GLI ESITI RICHIEDE UN CAMBIO DI PROSPETTIVA ¡la valutazione di esito degli interventi per il singolo, per il servizio, per la collettività rappresenta un tema ineludibile per la pratica clinica, essa assume un’importanza ancora maggiore nelle situazioni di complessità e richiede un metodo ¡Da quanto si è detto circa la valutazione di esiti è chiaro che essa non è e non può essere ridotta, almeno nel campo sociosanitario e della salute mentale infantile a una tecnica o a uno strumento
UNA PROSPETTIVA “NUOVA”? ¡È indispensabile disporre di una strategia che consenta di far convergere i diversi punti di vista che derivano da una lettura accurata e complessa di ogni situazione clinica, in un sistema di decisioni condivise circa gli interventi più utili
UNA PROSPETTIVA “NUOVA” (SEGUE)? ¡La strategia che consente di governare il sistema e la gerarchia delle decisioni deve consentire anche di valutare la loro evoluzione nel tempo ¡Per radicarsi nella pratica, è necessario che la “misurazione” possa essere di immediata ef ficacia, oltre che di supporto per la clinica, e che quindi gli strumenti per valutare gli outcomes siano gli stessi che ci consentono di rimodulare la pratica
UNA PROSPETTIVA “NUOVA” (SEGUE 2)? ¡Una simile strategia dovrebbe permettere di comunicare e condividere immediatamente tra tutti gli interlocutori coinvolti le informazioni rilevanti, ponendo il benessere famiglia e il bambino/adolescente al centro della prospettiva della cura. ¡Sappiamo che la concordanza tra operatori e utenti nella valutazione dei bisogni rappresenta uno degli elementi che maggiormente si correla con gli esiti: costruire concordanza è già perseguire un esito
UNA PROSPETTIVA “NUOVA” (SEGUE 3)? ¡È indispensabile che – nella raccolta delle informazioni – vi sia una attenzione esplicita e sistematica af finché insieme all’area dei problemi sia indagata e approfondita anche quella delle risorse e dei punti di forza. ¡Non c’è progetto clinico ef ficace- specie in situazioni complesse - in assenza di un investimento forte e sistematico sulla capacitazione delle risorse residuali di una certa famiglia e di un bambino
UNA PROSPETTIVA “NUOVA” (SEGUE 4)? Punti di forza ? ¡ molto spesso in salute mentale i bisogni non si modificano nel tempo, mentre invece i punti di forza possono essere modificati e sono uno degli elementi fondamentali della situazione complessiva dell’utente. ¡ Non c’è nessun motivo per cui una persona che comunque continua anche ad avere una diagnosi severa di un disturbo mentale non possa invece essere felice, vivere bene, essere in uno stato di benessere.
UTENTI VS PAZIENTI ¡ Utenti? (fanno uso di un bene o di un prodotto...) ¡ Clienti? (comprano un ser vizio... ) ¡ Assistiti? (ricevono – passivamente – assistenza) ¡ ... O semplicemente pazienti? ¡ Il termine paziente qualifica il cittadino che af ferisce a un sistema di cura come attore por tatore di una individualità, di diritti e di problemi di cui il sistema dovrebbe farsi carico: i pazienti chiedono TRASFORMAZIONI
PAZIENTI.... ¡ Forse il termine paziente spaventa perché molti dei nostri pazienti sono malati di malattie che non guariranno. Entrano dalla nostra por ta pazienti ed escono pazienti anche dopo anni di trattamenti “ef ficaci”. ¡ Farsi carico del paziente significa esattamente il contrario di identificarlo esclusivamente con i suoi bisogni, di ridurlo a una somma lineare di problemi o ancor peggio di sintomi. ¡ Prendere in carico un paziente (nel campo della salute mentale) dovrebbe significare lavorare per promuovere istanze di cambiamento.
TRANSFORMATIONAL COLLABORATIVE OUTCOMES MANAGEMENT (TCOM) ¡ è una cornice concettuale per l’organizzazione di sistemi complessi nel campo delle offerte sociosanitarie connesse al “cambiamento personale”.
TRANSFORMATIONAL COLLABORATIVE OUTCOMES MANAGEMENT (TCOM) ¡Transformational Trasformativo significa che il focus è su un cambiamento personale. ¡Collaborative Collaborativo significa che il focus è sulla creazione e sul mantenimento della visione condivisa ¡Outcomes significa che le misurazioni sono contemporaneamente pertinenti alle decisioni circa l’impatto degli interventi e alla valutazione degli esiti ¡Management significa che le informazioni raccolte vengono usate in tutti gli aspetti di gestione del sistema, dalla pianificazione dell’intervento su una singola famiglia alla supervisione, per programmare gli interventi.
TCOM: LE COORDINATE ¡Filosofia— è centrata sulla “visione condivisa” Deve essere centrata sui bambini e sulle famiglie ¡Strategia— rappresenta e “misura” la visione condivisa, la comunica e la fa circolare nel sistema con un linguaggio/assessment standard ¡Tattica— le attività che promuovono la filosofia a tutti i livelli del sistema
FILOSOFIA DEL TCOM: TRE PRINCIPI CHIAVE 1) il sistema dell’assistenza a bambini adolescenti è una “impresa trasformativa” non un’industria di servizi. Gestire le of ferte trasformative è fondamentalmente diverso da gestire Servizi 2) il sistema dell’assistenza di bambini adolescenti è complesso e basato su un vasto numero di adulti che sono coinvolti nella cura del bambino e che hanno dif ferenti prospettive che operano simultaneamente non di rado con priorità contrastanti.
TRE PRINCIPI CHIAVE DEL TCOM 3) La conoscenza complessiva riguardo a quale sia la migliore modalità per fornire assistenza ai bambini e adolescenti è più ampia della conoscenza individuale di ogni singolo clinico che lo ha in cura. Le competenze professionali in questo sistema non si esauriscono in quelle necessarie a svolgere correttamente le consultazioni con gli utenti (o altre prestazioni dirette) ; è necessario gestire attivamente la “conoscenza complessiva” in modo tale che essa sia parte integrante del lavoro dei singoli
“SCOPO” DEL TCOM ¡facilitare la comprensione dei bisogni e dei punti di forza di una persona oggetto di un sistema di cura, per implementare interventi ef ficaci che aiutino quella persona a cambiare aspetti rilevanti della propria vita. ¡Sebbene sia concepito per essere applicato a tutti i livelli del sistema , TCOM inizia a livello individuale, come uno strumento di supporto alla decisione per assistere il processo di progettazione pianificazione degli interventi.
“SCOPO” DEL TCOM (SEGUE) ¡Ogni piano di trattamento (piano di cura, piano di ser vizi, piano educativo individuale, piano di crisi...) è un processo che si fonda sull’accesso a informazioni rilevanti che riguardano una persona o una famiglia. ¡Ogni buon piano di trattamento dovrebbe essere, per sua stessa natura, personalizzato.
CHE TIPO DI BUSINESS È L’ASSISTENZA SOCIOASANTIARIA? LA GERARCHIA DELLE OFFERTE I. Beni (materie prime) II. Prodotti (confezionati a par tire da beni con la finalità di renderli disponibili) III. Ser vizi (impiegare qualcuno af finché disponga o fornisca un prodotto a un utente) IV. Esperienze (il mercato dei ricordi) V. Trasformazioni - Gilmore & Pine, 1997
SERVIZI O OFFERTE TRASFORMATIVE? ¡aiutare un bambino o un adolescente a raggiungere il proprio livello ottimale di sviluppo non è un servizio. L’obiettivo di un sistema assistenziale attorno all’infanzia non è quello di offrire o garantire prodotti ma piuttosto di aiutare il bambino a cambiare la sua vita in modo rilevante.
Servizi Off. Trasformative Un Servizio necessita che Un’offerta trasformative coloro che lo garantiscono necessita che coloro che la trovino persone a cui erogarlo offrono trovino persone a cui e trascorrono del tempo con prestarla e le aiutino a loro. Non vi è un termine cambiare. razionale per l’erogazione di Una volta avvenuto il quel servizio (il servizio una cambiamento l’offerta volta “trovato” il cliente, trasformativa potrà essere potrebbe essere erogato per applicata ad altre persone. un tempo indefinito) (illusione del terapeuta)....
Servizi Off. Trasformative Un accertamento in un Un accertamento in un sistema di servizi esiste sistema trasformativo per giustificare il esiste per guidare gli costo dei servizi interventi e monitorare il loro impatto
Servizi Off. Trasformative Un Servizio normalmente è Un'offerta trasformativa è incentivato a prestare la propria incentivata ad aiutare gli utenti opera agli utenti meno più problematici poiché è problematici. Se il lavoro proprio con gli utenti più consiste nel trascorrere del problematici che è possibile tempo con le persone, allora è osservare i cambiamenti maggiormente preferibile maggiori. spendere del tempo con persone poco problematiche.
Servizi Off. Trasformative La supervisione in un La supervisione in sistema di servizi riguarda un’offerta trasformativa la necessità di seguire le serve a insegnare e a procedure o di aderire a un orientare con la finalità di processo (per esempio raggiungere la massima aumentare i propri efficacia punteggi)
Servizi Off. Trasformative Ogni singola unità di tempo Il tempo trascorso trascorsa con l’utente ha un precocemente con l’utente identico valore ha valore maggiore che il tempo trascorso tardivamente
Servizi Off. Trasformative L'organizzazione e laLa realizzazione e la gestione di un sistema di gestione in una sistema servizi riguarda continuaretrasformativo riguarda a fare l’ottimizzazione la stessa cosa sempre più dell’impatto degli interventi (outcome a efficientemente e a costi lungo termine) contenuti
CARATTERISTICHE DI UN’OFFERTA TRASFORMATIVA ¡Considera il paziente nel suo ambito di vita NON il paziente nel sistema di cura (l’accesso alle cure non è una misura di outcome in un sistema trasformativo). ¡Si occupa dei bisogni /problemi ma anche dei punti di forza, in modo sistematico e attivo
FILOSOFIA: COMUNICARE LA VISIONE CONDIVISA ¡il TCOM è radicato nel concetto che dif ferenti prospettive in un sistema complesso di cura creano conflitti (tensioni e distorsioni). ¡Ci sono 2 principi chiave per una ef ficace risoluzione dei conflitti §Ci deve essere una visione condivisa §Ci deve essere una strategia per creare e comunicare tale visione condivisa
FILOSOFIA: COS’È LA VISIONE CONDIVISA ¡ Una relazione collaborativa tra i bambini, i caregivers e i sanitari che sviluppa la comprensione condivisa di definiti “problemi” e individua obiettivi e un insieme di azioni per raggiungerli ... ¡Per costruirla è necessario avere un metodo e strumenti per comunicare....
L’IMPORTANZA DIi COMUNICARE…
LE ORIGINI DI COMMUNIMETRICS… ¡ Le norme e o postulati di ve rità (i.e . i “postulati” di “ve rità storiche” sulla salute de i pazie nti) sono giustificati sollo ne lla misura in cui possono e ssere f ormulate e de cise soltanto sulla base logica de lla f orza non costrittiva de ll’argomento migliore ”. (Habe rmas “Te oria de ll’agire comunicativo”, 1986) ¡ comunicazione è alla base de ll’innovazione scie ntifica ( “buone pratiche...) (White 2001) ¡ la comunicazione è un processo non line are che gioca un ruolo f ondamentale ne l de f inire e garantire la cultura di un’organizzazione e de lla sua le ade rship (Harri’s 2002)
STRATETGIA: VERSO UNO STRUMENTO PER UNA GESTIONE TRASFORMATIVA ¡ I llinois 1997: 500 milioni di dollari l’anno in s pes e s anit arie per la s alut e ment ale, per una popolaz ione di paz ient i di c irc a 55.000 rag az z ini (10.000 dollari l’anno a t es t a...). L’80% di ques t i s oldi per f inanz iare os pedalizzazioni o t rat t ament i res idenziali a lung o t ermine ¡ o ric evevano t roppe poc he c ure da part e del s is t ema, oppure f unz ionavano abbas t anza male da pot er es s ere ins eriti in un prog ramma di t rat t amento res idenz iale. ¡ CSP I (Childhood s everit y of ps yc hiatric I llnes s)(lyons 1998). D opo c irc a 18 mes i di f oc us g roups , s i arriva alla def iniz ione c ons ensuale di una s t rumento e la prog rammazione f u avviat a la rif orma. ¡ L’implementazione del prog ramma c ons entì la riduz ione della popolaz ione di lung odeg enze c omunit aria di c irc a un t erz o.
CANS … ¡ CANS (e gli strumenti della “famiglia”) è l’unico approccio al monitoraggio degli esiti correntemente esistente che si fondi su una formulazione teorica esplicita di fondo (TCOM)
STRATEGIA: CANS, CHILD AND ADOLESCENT NEEDS AND STRENGHTS ¡ La rappresentazione accurata di una “visione condivisa” ne ce ssita di una strumento (un asse ssment strutturato), che re nda direttamente disponibile la conosce nza ne ce ssaria ne l processo di de f inizione de l progetto di inte rvento. ¡ Que sto strumento è utilizzato pe r comunicare la visione condivisa attraverso il sistema di cura. Chiunque si trovi dire ttamente a lavorare con gli ute nti si trova anche ne lla posizione migliore pe r pre ndere de cisioni basate su una visione condivisa.
STRATEGIA: CANS, CHILD AND ADOLESCENT NEEDS AND STRENGHTS ¡ Coinvolgere f amiglie e bambini ne lla de f inizione de gli obie ttivi di un inte rvento inf luenza positivamente il live llo di soddisfazione rispetto alla cura e promuove e siti positivi ¡ Obie ttivi chiari aume ntano la motivazione e promuovono ulteriormente gli outcomes (Locke & Latham, 1990). ¡ Il f e e dback rispetto all’andamento de l caso è indispe nsabile.
ERA PROPRIO NECESSARIO UN “NUOVO” STRUMENTO? ¡ Le misure tradizionali hanno due tipi di problemi cruciali quando sono applicate pe r misurare gli e siti clinici. ¡ A) non possono te nere conto de lla visione condivisa. Inf atti ge ne ralmente le misure sono conce pite pe r una prospettiva spe cifica (pe r e se mpio il ge nitore, il te rapista e cce tera). ¡ B ) le misure tradizionali richiedono la de f inizione (da parte de l te stista o de l te rapeuta) di un punteggio che non può te nere conto de l contesto di trattamento.
STRATEGIA: COME TENERE CONTO DELLA VISIONE CONDIVISA? ¡ Nel p r o cesso d i v a l u tazi one d i u n cer to p r o getto d i cu r a l a co str u zion e d i u n a v i si o ne co n d i visa è a n ch e ch i a ma ta MISU R A P O ST - T R IANGO LAZIONE ( O b ei d & Ly o n s, 2 0 1 1). ¡ In p r i mo l u o go u n p r o fessi onista o p er a u n a tr i a n golazi one ( o tti en e tu tte l e p r o spetti ve su l ca so d a p a r te d el l e p er so n e co i n v olte, i n cl u so, q u a n do p o ssi bil e, i l b a mb i no- a d o lescente) e p o i su ccessi vamen te a p p l ich erà l e mi su r e; ¡ ci ò si d i sti n gu e d a l la p r a tica ti p i ca d i u n a mi su r a cl i n i ca cl a ssi ca o v e i n v ece si cer ca d i “ mi su rare” ci a scu na p r o spetti va ( p er esemp i o si esegu o n o test ch e p r o d ucon o d i v er si p u n teggi) e so l o i n u n seco n d o mo men to si cer ca d i cr ea r e u n a v i si o n e co n d ivi sa mer a men te sta ti sti ca.
A CHE PUNTO “TRIANGOLARE”? ¡Youth self report, Parent report, therapist repor t, teacher report and so for th represent the standard of triangulation in research and program evaluation. ¡We have been tr ying for more than 50 years to statistically create a consensus outcome-it is impossible. ¡You have to triangulate first and then measure.
SC E NAR IO 1 : YO U T H IS DIST R E SSE D AND T H E PAR E NT IS MINIMIZ ING T H E SIT U AT IO N. W IT H T R E AT ME NT T H E YO U T H FE E L S BE T T E R AND T H E PAR E NT S C O ME T O R E AL IZ E T H E YO U T H ’ S ME N TAL H E AT H NE E DS 10 9 8 7 6 5 Admit 4 Transition 3 2 1 0 Catastrophizing Youth Minimizing Parent
SC E NAR IO 2 . PAR E NT IS C ATAST R O P H IZ ING AND YO U T H IS MINIMIZ ING . W IT H T R E AT ME NT T H E YO U T H U NDE R STAND H IS H E R ME NTAL H E ALT H NE E DS BE T T E R AND T H E PAR E NT SE E S P R O G R E SS 10 9 8 7 6 5 Admit 4 Transition 3 2 1 0 Minimizing Youth Catastrophizing parent
T H E P R O BL E M W IT H ME ANS O F SING L E P E R SP E C T IV E S—T H E AV E R AG E O F T W O C L INIC AL LY SU C C E SSFU L T R E AT ME NT E P ISO DE S E Q U AT E S T O NO E FFE C T 6 5 4 3 Admit Transition 2 1 0 Youth Perspective Parent Perspective
COME È STATO CONCEPITO IL “NUOVO” STRUMENTO? ¡ L e mi su r e u ti l i zzate a l l ’ intern o d el si stema d i cu r a d ev o no p o ter co mu n i ca re fa ci l mente e i n mo d o a ccu r a to i r i su l tati r i l ev anti . ¡ tu tti i p a r tn ers d i u n si stema d i cu r a co mp l esso d o v rebbero p a r teci par e a l l o sv i l u ppo e a l l ’ u til izzo d el l a mi su r a ¡ l o sco p o d el l a sel ezi o ne d egl i i tems è i n cl u d ere si n go li ter mini ch e r a p p resen tano “ co strutti” ch i a v e, i d en ti ficati o d efi n i ti a ttr a v erso p r o ced ure d i co n sesu s, ta l i d a fo r n i re L e i n fo r mazion i n ecessa ri e p er l ’ a ssu nzion e d i d eci si o ni e l e p i a n i fi cazion i d el si stema d i cu r a ¡ i l i v el l i ( i p u n teggi) d i ci a scu n i tem d ev o n o p o ter esser e tr a d u cibi li i n r i sp etti vi d i sti nti l i v ell i d i a zi o n e p er i l p i a n o d i tr a tta men to
COME È STATO CONCEPITO IL “NUOVO” STRUMENTO? ¡ U n a b u o n a mi su r a co n l a p r o sp etti va ( C o mun imetrica ) d o v r ebbe esser e ch i a r a, co n ci sa, r i l evante e co mp r en si va sen za esser e r i d on dan te. ¡ Do v r ebb e u ti l izzar e u n l i n gu a ggi o co mu n e, d i fa ci l e co mp r en si one e fa ci l e d a u ti l i zza re. ¡ Do v r ebb e so p rattu tto esser e u ti l e n ei tr e p r i n ci pali d o mi ni p er i q u a l i d o v rebbero esser e u ti l i q u esti str u men ti i n a mb i to cl i n i co: 1 . su p p o rto a l l e d eci si on i, 2 . mi gl i o ramen to d i q u a l i tà, 3 . mo n i to raggio d egl i esi ti .
STRATEGIA: DEVE ESSERE UTILE AGLI OPERATORI ¡ Poiché gli operatori che erogano prestazioni dirette all'utenza sono coloro che, di fatto, devono poi compilare la modulistica creata, è critico che un assessment strutturato sia prima di tutto utile a loro, cosicché possa essere completato con validità e attendibilità.
PERCHÈ CANS? ¡Ampiamente sperimentata ¡Semplifica le situazioni complesse: “a volte a domande complesse ci sono risposte semplici ¡Mi dice quello che devo sapere senza che ci siano questioni “nascoste”: “sono convinto di quello che ho detto e ho detto quello che pensavo”.
TATTICA ¡Una volta che disponiamo di una strategia per rappresentare la visione condivisa, la questione fondamentale diventa come possiamo utilizzare queste informazioni per ottenere di aiutare i bambini e le loro famiglie?
TATTICA ¡ C ANS d o v r ebb ero esser e i mp i ega te i n mo d o si stema tico a tu tti I l i v el li d el si stema d i cu r a , sp eci e i n tu tti I “ p a ssaggi d i tr a n si zion e” tr a u n i tà d i o ffer ta d i ffer en ti , co n co rren ti o si n er gi che: L’ i mp lementa zi one d i C ANS p u ò d u n q ue co n sen ti re ch e u n a ssessmen t cl i n i co metta gl i a tto r i co i n v olti i n gr a d o d i gu i d a re d eci si oni a d i v er si l i v el li d el si stema ( fa mi gl ia , p r o gramma , ser v i zi o) ( SU P P O RTARE L E DE C ISIO NI) ¡ L e ca r a tteri sti che d el b a mb i no e d el l a su a fa mi gl i a so n o mo n i to rate i n mo d o d a gesti r e a l megl i o gl i esi ti d el p er co r so tr a sfo rmativ o ( C AP IR E C O SA H A FU NZ IO NATO) ¡ C ANS co n sen ti reb be co sì a n ch e u n mo n i to raggio d i q u a l i tà “ i n ter no” a l l e o ffer te d i cu r a e d u n q ue fo n d amen tale p er l a p i a n i fi cazion e e l a p r o gettazio ne fu tu r a ( C AP IRE C O SA NO N H A FU NZ IO NATO) ¡ A p a r ti r e d a q u esta “ co n o scenza ” l e p r o spettiv e e gl i o b i etti vi co n corren ti d egl i sta k eh ol ders p o ssono esser e p r esi i n co n si d erazio ne co n i l so l o fi n e d i ser v i r e a l megl i o i l b a mb i no e l a su a fa mi gl i a ( G E ST IRE L E T E NSIO NI)
Ragazzi e Programmi Sistema Famiglie Pianificazione Eleggibilità Gestione delle dei percorsi di Dimissioni risorse Supporto alle cura Adeguato decisioni Efficacia nella dimensionamento pratica Evidence based practice Cambi di Valutazione Profili degli programma o erogatori Monitoraggio anche fine degli Performance/contrat degli esiti intereventi (!) tazione Case Miglioramento Trasformazioni Management continuo della Miglioramento qualità della qualità Supervisione del livello di Accreditamento integrazione Riformulazione delle cure dei programmi
ADOT TARE UNA GEST IONE T RASFORMAT IVA DEGLI ESIT I NON È SEMPLICE... ¡ Pe r riuscirci dovremmo te ntare di § Includere l’approccio della “visione condivisa” nella definizione dei piani di trattamento e nella supervisione a livello di ogni singolo professionista § Trattare il tema del monitoraggio ( a partire dalla cura per la necessità di “documentare” tutti i “passaggi”) con la stesso rispetto con cui trattiamo i bambini e le loro famiglie § Raccogliere e utilizzare queste informazioni per orientare le decisioni a livello del singolo caso, del programma e del sistema § Avere fiducia nel lavoro degli altri e nella conoscenza che gli altri portano al sistema
PUNTI CHIAVE DELLA NUOVA PROSPETTIVA ¡ Il si stema d el l ’ assisten za so ci osan itari a a b a mb i n i e fa mi gl i e è semp r e p i ù i n cr i si p r ev alen temen te p er ch è gesti sce i l b u si n ess sb a gl ia to . No n si tr a tta i n fa tti d i u n ser v i zi o, ma d i u n ’ offer ta tr a sfor mati va ¡ É p o ssi bil e gesti r e l e tr a sfor mazion i, ma ci ò è r a d i calmen te d i v er so d a l gesti r e ser v i zi . ¡ Il p a ssa ggio a l l ’ ottica d i u n a gesti o n e d el si stema d el l ’ a ssistenza so ci o sa nita ria a i b a mb i ni n ei ter mi n i d i o ffer te tr a sfo rmativ e è co mp l esso , ma è p o ssi bil e, se tu tti ci i mp egn i amo p r o van do a l a v o rar e i n mo d o d i v er so. ¡ Fo n d amenta lmente, ta l e p r o cesso co n sen te r i p r istina re l a fi d u ci a n el si stema ed a p p r endere co me co mu n i care i n mo d o effi ca ce.
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