ALBALONGA CALCIO (GIOVANILI), SABATO IL PRIMO "STORICO" OPEN DAY TARGATO TORINO
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ALBALONGA CALCIO (GIOVANILI), SABATO IL PRIMO “STORICO” OPEN DAY TARGATO TORINO Redazione Albano Laziale (Rm) – Nell’ideale agenda dell’Albalonga c’è una data cerchiata e sottolineata diverse volte in rosso. E’ quella di sabato 31 ottobre, quando scatterà il primo storico “Open day” dopo l’accordo con il Torino Fc che è valso al sodalizio del presidente Bruno Camerini il titolo di società satellite del club granata. «Un onore di cui, in Italia, si può fregiare solo un’altra società (pugliese, ndr). Non possiamo descrivere con le parole la sensazione di orgoglio che ci caratterizza dal momento dell’accordo». Parole e musica sono del direttore generale Alessandro Bianchi, da sempre molto sensibile alle tematiche del settore giovanile dell’Albalonga («vera linfa del nostro movimento» rimarca il dg). «Venerdì pomeriggio il referente delle Academy del Torino, Teo Coppola, arriverà presso il centro sportivo comunale di Pavona (dove si svolge il grosso dell’attività giovanile dell’Albalonga, ndr) per fare una riunione formativa coi nostri tecnici, la seconda di questo tipo. Poi sabato attorno alle 9,30 a Pavona si darà vita ad una seduta di allenamento condotta dallo stesso Coppola e dallo staff di tecnici provenienti da Torino. Ci auguriamo, anche grazie a quella che dovrebbe essere una giornata meteorologicamente favorevole, che possa esserci un’altissima partecipazione da parte dei numerosi tesserati della Scuola calcio – prosegue Bianchi – che non a caso sono aumentati in corrispondenza dell’annuncio dell’accordo con il Torino». Un rapporto che va oltre la mera e ormai “classica” relazione commerciale. «In estate siamo stati ricevuti due volte dai vertici del Torino nella loro sede – racconta Bianchi – Inizialmente l’intesa era relativa all’ingresso dell’Albalonga nella Academy del club
granata, ma con nostra grande sorpresa nel secondo incontro ci è stata fatta la proposta di divenire società satellite e per noi è stato motivo di grandissima soddisfazione. Tra l’altro l’accoglienza ricevuta direttamente dal direttore generale Antonio Comi, dal direttore sportivo Massimo Bava e dallo stesso Coppola è stata straordinariamente genuina e calorosa e questo è un aspetto che ci ha colpito tantissimo». Formazione tecnica di altissima qualità e anche abbigliamento sportivo che rimanda chiaramente al club granata. «Il Torino – rimarca Bianchi – non ci ha obbligato a scegliere il materiale Robe di Kappa (sponsor tecnico della società del presidente Cairo, ndr), ma noi l’abbiamo voluto adottare, dai più piccoli fino alla prima squadra, per dare l’idea di una piena adesione ai principi di calcio di un club storico come quello granata». RETE FERROVIARIA ITALIANA: ARRESTATO IL PRESIDENTE DARIO LO BOSCO A finire in manette anche 3 funzionari pubblici del Corpo Forestale Sicilia
CASTEL GANDOLFO: LA LETTERA AL SINDACO E AL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE DI UNA CITTADINA ESASPERATA Redazione Castel Gandolfo (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta indirizzata al sindaco di Castel Gandolfo e al comandante della polizia locale di Castel Gandolfo da parte di una residente.
"Per prima cosa voglio sottolineare che considero l’essere stata costretta a scrivere ai giornali, come si usa dire, un’ulteriore violenza che si aggiunge a quelle che ho denunciato alle Autorità di Castel gandolfo con l’esposto n. 0011663 del 30/7/2015, ottenendo come risposta un silenzio ostile da parte del sindaco e promesse vaghe da parte del comandante della polizia locale. Vivo al lago Albano e alcuni anni fa nel fabbricato che dista meno di cinquanta metri dalla mia abitazione è stato aperto un pub/discoteca. Il lago Albano è una cassa armonica naturale dove i suoni si amplificano. Nel comune di Castel Gandolfo è in vigore un piano di zonizzazione che per la mia zona prevede 52 decibel dalle 6 alle 22, 42 decibel dalle 22 alle 24 e dalle 24 alle 6 silenzio. Il locale che nonostante sia stato aperto di recente, non è insonorizzato come impone la legge (sembra solo che abbia presentato una valutazione di impatto ambientale), provoca enorme disturbo a causa dell’attività musicale, nella bella stagione esercitata anche su terrazze e verande, quindi praticamente all’aperto. L’altro grave problema, che impedisce il sonno, sono gli schiamazzi della ristorazione all’aperto e il mancato rispetto dell’orario di chiusura. Normalmente il locale cessa l’attività intorno alle 3 di notte. In estate, anche alle 5 con tutti i disagi che si possono immaginare. Dopo la presentazione dell’esposto, sindaco e comandante della polizia locale sono stati informati per email delle serate musicali del locale, che si fa una notevole pubblicità online, chiedendo loro di verificare se l’attività musicale e la ristorazione all’aperto, soprattutto dopo la presentazione della valutazione di impatto ambientale, rispetta il piano di zonizzazione. Non avendo mai avuto risposta, approfitto de L’Osservatore d'Italia per porre alcune domande al sindaco e al comandante: 1) Perché non è stato verificato se la valutazione di impatto
ambientale rispetta il piano di zonizzazione? 2) Perché si concede il permesso di fare musica e un locale non insonorizzato? 3) Perché le autorità di Castelgandolfo non hanno mai preso in esame il notevole inquinamento causato dalla ristorazione all’aperto? Si fa notare che un’eventuale misurazione Arpa sarebbe possibile solo per le cosiddette apparecchiature perché la voce umana non è misurabile. Il problema degli schiamazzi è connesso al tipo di licenza concessa. In poche parole, il comune permette l’allestimento di decine e decine di tavoli sotto la mia finestra. A tutto ciò si aggiunge il disturbo provocato dal personale, dopo che le cucine sono state spostate sul retro, proprio davanti alla mia camera da letto, con il risultato di fumi nauseabondi, movimentazione di piatti, bicchieri e bottiglie, schiamazzi fino alle 3 di notte 4) Perché le autorità di Castelgandolfo, che difendono gli interessi del locale in quanto sostengono giustamente che siano posti di lavoro da tutelare, non applicano lo stesso principio anche per il mio lavoro, visto che svolgo la mia attività in casa. Vale forse meno di quella del locale? Ribadisco ancora una volta alle Autorità di Castel Gandolfo che il locale ha il diritto di lavorare, ma anch’io ho il sacrosanto diritto di dormire e vivere tranquilla. Giacinta Caruso" ALBANO LAZIALE: RACCOLTA
DIFFERENZIATA AL 12% Silvestroni: "si tratta di un fallimento politico e di una truffa per i cittadini" SALVATORE STRIANO, DAL CARCERE AL SET: INTERVISTA ALL'AUTORE DI “TESTE MATTE”
Una storia autobiografica che si intreccia con vite difficili ma allo stesso tempo reali ARICCIA: 24ENNE SI BUTTA DAL PONTE MONUMENTALE
Redazione Ariccia (RM) – Si suicida gettandosi dal ponte di Ariccia. A compiere l'estremo gesto un ragazzo di 24anni. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso. La notizia arriva dopo pochi mesi dal precedente duplice suicidio che aveva visto madre e figlio gettarsi dal ponte monumentale di Ariccia. Gli inquirenti stanno indagando sulle possibili cause di quest'ultimo tragico e disperato gesto da parte del giovane. CARNE E CANCRO: LA CONFUSIONE REGNA SOVRANA Sull'argomento proponiamo l'intervista a Michele Sperandio
GROTTAFERRATA: TUTTO PRONTO PER LA BEATIFICAZIONE DI MADRE MARIA TERESA CASINI Liturgia della Beatificazione in programma Sabato 31 ottobre 2015 alle ore 11.00 a Frascati nella Basilica Cattedrale di San Pietro Apostolo. ROMA, IGNAZIO MARINO RITIRA LE DIMISSIONI
Roma – Ignazio Marino serra i ranghi e resiste ma è sempre più solo. Il chirurgo dem ha ritirato le dimissioni presentate lo scorso 8 ottobre nelle mani della presidente dell'assemblea capitolina Valeria Baglio. Un ritiro magari 'tecnico", che consente al primo cittadino di presentarsi in Aula e affrontare a viso aperto lo scontro con chi, a suo avviso, ha voluto defenestrarlo per motivi politici, magari incassando il sostegno di qualche consigliere fuori dal coro. Il sindaco dimissionario è oramai al lavoro solo con i fedelissimi di una vita, mentre molti tra coloro che gli sono stati accanto in questi due anni e mezzo di passione sarebbero stati messi da parte in queste difficili ore di riflessione.
SCANDALO PSICOFARMACI MINORI, GLAXO ALTERA I DATI SUI FARMACI DIRETTI AI BAMBINI? Arriva la denuncia di Giùlemanidaibamnini: "la rivista British Medical Journal ha confermato che il blockbuster degli antidepressivi per minori, è inefficace e pericoloso, può stimolare suicidi tra bambini e adolescenti. Lo studio fu falsato da un gosthwriter di Cinzia Marchegiani Un comunicato sconcertante quello appena lanciato dall’associazione Giùlemanidaibambini che spiega come nell’assordante silenzio di molti specialisti, la più autorevole rivista medica del mondo ha confermato i sospetti di parte della comunità scientifica: “A fini di business, la multinazionale farmaceutica Glaxo aveva alterato i dati sullo psicofarmaci”. Ora l’appello è rivolto senza se e senza ma al Ministro Lorenzin, poiché serve un registro per monitorare queste prescrizioni. Revisione sulla Paroxetina, potente antidepressivo prescritto ai bambini. E’ Pericoloso. Giùlemanidaimbambini nel dettaglio spiega cosa è accaduto, grazie alla recente revisione sistematica promossa dalla più autorevole rivista medica del mondo non lascia spazio a dubbi: “i dati che finora hanno
giustificato la prescrizione a bambini e adolescenti del potente antidepressivo a base di paroxetina – usato anche in Italia – erano stati falsati dal produttore, la multinazionale farmaceutica GSK – GlaxoSmithKline, e quella molecola è INEFFICACE E PERICOLOSA”. Studio falsato da un Gosthwriter pagato dalla casa farmaceutica. La verità dopo 14 anni. Si svela ora come la nebbia al sole la verità su questo studio. Luca Poma giornalista membro dell’Unione Nazionale Medico-Scientifica d’Informazione e portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini fa luce su questo scandalo vergognoso, spiegando lo studio cosiddetto “329” che era stato pubblicato nel 2001, a firma di 22 ricercatori, e originariamente pareva confermare l’appropriatezza d’uso per questa molecola nei casi di depressione. In realtà la ricerca fu redatta da Sally K. Laden, una ghostwriter pagata dalla casa farmaceutica che aveva finanziato la ricerca allo scopo di dimostrare l’efficacia della molecola. Ci sono voluti poi 14 anni – e la tenacia di validi ricercatori – per ribaltare i risultati dello studio, e dimostrare che la paroxetina aumenta il rischio di suicidio per i minori che la assumono. Vendita di Paroxetina alle stelle grazie allo studio falsato. “Dopo lo studio n° 329 del 2001, le vendite della paroxetina e di altri SSRI subirono una fortissima impennata, grazie anche a prescrizioni di medici generici e pediatri, con il risultato che molti adolescenti subirono effetti negativi e alcuni morirono. La paroxetina divenne l’antidepressivo più venduto, con guadagni per centinaia di milioni di dollari e più di due milioni di ricette emesse ogni anno per i soli bambini e adolescenti”, ha commentato Paolo Migone, Medico specializzato in Psichiatria in Italia e in USA. Frode e inganno della Glaxo che utilizzava lo studio 329 per dimostrare l’efficacia e la sicurezza. “Mentre la Glaxo continuava a utilizzare lo studio 329 come dimostrazione
dell’efficacia e sicurezza della paroxetina – prosegue il dr Paolo Migone – già nel 2004 la Procura Generale di New York denunciò la multinazionale per frode contro i consumatori per aver contraffatto i dati e diffuso informazioni false. La causa si concluse con un accordo: la GSK doveva pagava 2,5 milioni di dollari di sanzione e si impegnava a pubblicizzare sul suo sito internet i dati effettivi dello Studio 329. Successivamente, anche il Dipartimento di Giustizia americano denunciò la GSK per truffa nei confronti di Medicare e Medicaid – le principali agenzie assicuratrici pubbliche che finanziano la Sanità in America – in quanto aveva diffuso affermazioni false o fraudolente. La GSK si dichiarò colpevole e accettò di pagare 3 miliardi di dollari – conclude Migone – ovvero la multa più alta comminata a una azienda farmaceutica nella storia americana”. Managers che hanno intralciato le verifiche scientifiche a danno dei minori. La Glaxo fu allora definitivamente obbligata a rendere noti i dati relativi alla paroxetina, spiega Luca Poma, giornalista membro dell’Unione Nazionale Medico- Scientifica d’Informazione e portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”®, il più rappresentativo comitato italiano per la farmacovigilanza pediatrica: “Ma lo fece a modo suo”– commenta Poma – la multinazionale pubblicò infatti oltre 77.000 pagine di resoconti clinici visibili solo in remoto a video, senza che i file potessero essere scaricati o stampati. Una scelta ridicola e aggiungo anche dannosa sia dal punto di vista reputazionale che sostanziale: di fatto questi manager intralciarono deliberatamente le verifiche scientifiche, danneggiando la salute di bambini e adolescenti pur di continuare a fare soldi”. Nuovo studio del team professor Jon Jureidini. Scoperti dati fortemente fuorvianti. Il team guidato dal professor Jon Jureidini presso l’Università di Adelaide ha successivamente identificato lo studio finanziato da Glaxo come un esempio di un processo autorizzativo da rivedere, e utilizzando documenti
in precedenza riservati ha rianalizzato i dati originali e ha scoperto che i dati all’epoca forniti dalla casa farmaceutica erano fortemente fuorvianti, e che il pericolo per i minori che utilizzano questo psicofarmaco è “clinicamente significativo”. Aumento dei crimini nei giovani che assumono farmaci antidepressivi SSRI. Giùlemanidaibambini nel dettaglio ci fa comprendere la portata di questo scandalo ora accertato: “L’articolo pubblicato ora sul BMJ – reso accessibile a tutti senza restrizioni, in virtù dell’assoluta importanza del tema trattato – è accompagnato da un editoriale di Fiona Godlee, editor-in-chief del BMJ, da un duro intervento di Peter Doshi, editor del giornale, e da altri contributi tra i quali un editoriale di David Henry e Tiffany Fitzpatrick e una ricerca di Ingrid Torjesen sull’aumento di crimini violenti nei giovani che assumono farmaci antidepressivi SSRI, cioè gli “inibitori selettivi del re-uptake della serotonina”, categoria farmacologica cui appartiene sia la paroxetina – commercializzata come “Paxil” o “Serotax” – che l’altrettanto tristemente famoso “Prozac”, a base di fluoxetina. Assordante silenzio della neuropsichiatria infantile anche italiana. Anche l’istituto Mario Negri tace. “Ciò che sconcerta di più – prosegue Poma – è l’assordante silenzio di una parte significativa della neuropsichiatria infantile, anche italiana: risultati così sconcertanti – e per certi versi sconvolgenti – non hanno meritato neanche una dichiarazione da parte del SINPIA, la società scientifica che raggruppa gli specialisti in disturbi mentali dei minori; anche l’Istituto Mario Negri tace, sul loro sito neanche un comunicato; stesso dicasi dello Stella Maris, come della maggior parte dei centri più attivi nella somministrazione di psicofarmaci ai bambini nel nostro paese. D’altra parte non stupisce: all’associazione gemella del SIMPIA in USA, l’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, è stato chiesto per anni di ritrattare lo studio 329, ma inutilmente.
Tutte queste realtà dovrebbero vigilare sulla salute mentale dei più piccoli. Dovrebbero, appunto – conclude Poma – mai condizionale fu più appropriato.” Appello di Giùlemanidaibambini. Giù le Mani dai Bambini ha lanciato un appello al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, da sempre molto sensibile al tema del diritto alla salute dell’infanzia, affinché valuti l’istituzione di un registro per il controllo e monitoraggio delle somministrazioni di antidepressivi ai minori, molto diffusi anche in Italia, come già in vigore per gli psicofarmaci per i bimbi iperattivi. MARSALA: QUEI RIFIUTI CHE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI
Che sia aperta campagna, che siano cave o che siano zone adiacenti a centri abitati non fa differenza, il degrado e l’abbandono regnano sovrani nelle periferie marsalesi
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