La Borsa della ricerca tra coaching e networking - Febbraio 2011

Pagina creata da Camilla Villani
 
CONTINUA A LEGGERE
La Borsa della ricerca tra coaching e networking - Febbraio 2011
La Borsa della ricerca tra
 coaching e networking

                        Febbraio 2011
La Borsa della ricerca tra coaching e networking - Febbraio 2011
La borsa della ricerca
Ricerca e Imprese. Ovvero Maometto e la montagna. Con una sostanziale
   variazione: pur andando l'uno verso l'altra pare non riescano mai ad
   incontrarsi, almeno qui in Italia.
    Per quale motivo? Il quadro è complesso e figlio di stratificazioni
   successive. Indagarne le cause e riflettere sui perchι sarebbe certamente
   utile, ma questo non sembra essere il momento più opportuno per le
   pause di riflessione. Il sistema delle imprese e della ricerca ha sfide
   contingenti che impongono soluzioni rapide, efficaci, effettive. E
   paradossalmente dobbiamo ringraziare proprio due dei nostri peggiori
   incubi: il mercato globale e la crisi economica.
   Due fattori “esogeni” che stanno portando un cambiamento silenzioso,
   lento e inevitabile, sulla struttura e sulla composizione della nostra
   economia, locale e nazionale, e quindi anche sugli indirizzi delle politiche
   di innovazione e gestione del capitale umano.
   Ecco allora che, forse è la volta buona, la montagna andrà da Maometto
   (e viceversa). In questo spazio possiamo documentare un caso, una
   buona pratica, in cui Ricerca e Imprese si incontrano e con profitto. E' la
   Borsa della Ricerca.
La Borsa della ricerca tra coaching e networking - Febbraio 2011
La borsa della ricerca
Il progetto è stato presentato martedì pomeriggio dal suo ideatore, Tommaso
     Aiello, presso la sede di Unindustria Bologna. A fare gli onori di casa Fabio
     Rangoni, presidente del Club degli Innovatori di Unindustria, con la
     partecipazione e le preziose testimonianze di Marcello Zannini, innovation
     manager di Calzoni, e dell'Assessore Regionale Patrizio Bianchi.
La Borsa della Ricerca nasce a Milano nel 2010 nel più ampio contesto del
     progetto DESMO, come evento nazionale di matching fra gli stakeholder
     della Ricerca: gruppi di ricerca, Dipartimenti di Università italiane ed estere,
     spin off e aziende ospitate negli acceleratori d’impresa universitari, Centri di
     ricerca, Associazioni di categoria, Istituzioni territoriali e nazionali, Centri di
     Trasferimento Tecnologico, Enti no profit, responsabili R&D delle Aziende,
     e, last but not least, ricercatori, dottorandi e dottori di ricerca che in Italia,
     dati ISTAT alla mano, sono circa 25000.
     L'edizione 2011 dell'evento si terrà a Bologna a Palazzo Re Enzo, dal 18 al
     20 maggio prossimi.
La borsa della ricerca
Ora, si potrebbe obiettare: dov'è la novità? Esiste già il portale della ricerca
   italiana, esistono già vari eventi e iniziative, che nascono per rispondere
   ad un identico bisogno. Cosa può portare in più la Borsa della Ricerca?
   La differenza promette di essere nel modello di sviluppo, che è
   contemporaneamente online e offline e in cui l'evento annuale “Borsa
   della Ricerca” è solo uno strumento, pur importante, di un ecosistema
   piω grande. Il progetto prevede oltre all'evento (“For um”), anche un
   social network della ricerca (“Wall 365”), attività di formazione mirate
   (“Coaching”) e un anagrafe dei dottori di ricerca (“Doc”). A poco più di
   un mese dal lancio sono già 700 i ricercatori che si sono iscritti. Il focus
   sui ricercatori è indubbiamente un altro punto di forza del progetto. In
   un mercato del lavoro come quello italiano, in cui la competizione per
   l'accesso al lavoro può essere al ribasso, non sempre le competenze e
   l'alto livello di istruzione riescono ad essere valorizzati.
La borsa della ricerca
Creare un canale di ricerca e selezione esclusivo per i dottori di ricerca,
   valorizzarne il capitale umano, metterlo in relazione non con i professionisti del
   reclutamento, ma con i responsabili ricerca e sviluppo delle Imprese sembra,
   per quanto ancora sulla carta, la direzione giusta. Lo testimonia lo stesso
   Zannini riportando i benefici dello screening e della pre-qualifica dei contatti che
   ha potuto fare attraverso il Web prima dell'evento di Milano dello scorso anno. E
   lo ribadisce implicitamente l'assessore Bianchi, ex rettore dell'Università di
   Ferrara e Delegato alla Presidenza della Fondazione CRUI, che mette l'accento
   sulla centralità delle persone: «I dottori di ricerca possiedono il metodo di fare
   ricerca. Coinvolgeremo le Imprese nel co-finanziamento di nuove borse di
   dottorato in alto apprendistato. Esaminando i dati dell'ultimo Frame Program
   (FP7) della Comunità Europea emerge un dato disarmante: i ricercatori italiani
   sono i più presenti fra i progetti finanziati. Ma siamo ultimi fra i soggetti
   proponenti che hanno ottenuto un finanziamento.
   C'è una diaspora di ricercatori (e di capitale umano, ndr.). Investiamo per poi
   disperdere».
   E’ chiaro a tutti che così non si va avanti. La Montagna deve andare da
   Maometto.
PER APPROFONDIRE

La borsa della ricerca
http://www.bolognain.net/blog/2011/02/la-borsa-della-ricerca/
CDL Informatica per il Management
http://corsi.unibo.it/Laurea/InformaticaManagement/
Puoi anche leggere