Albano Laziale, emendamento del centrodestra: "Istituire subito un fondo agevolazioni tributi e tariffe"
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Albano Laziale, emendamento del centrodestra: “Istituire subito un fondo agevolazioni tributi e tariffe” In occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2020 del Comune di Albano Laziale, i gruppi consiliari Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Area Democratica, condividendo l’iniziativa politica con la lista civica La Città, hanno depositato una proposta di emendamento che cercando di anticipare i tempi va incontro al rilancio delle attività economiche della città di Albano Laziale. Con tale iniziativa si chiede all’amministrazione comunale di istituire un apposito capitolo di spesa denominato, “FONDO AGEVOLAZIONI TRIBUTI E TARIFFE”, per un importo non inferiore a 1.000.000,00 € da destinare alla riduzione totale della TARI per un periodo di 6 mesi a favore di tutte quelle attività
commerciali, imprenditoriali e professionali della Città di Albano Laziale, che sono state costrette dai vari DPCM alla chiusura. Affrontando questa emergenza con lo spirito di collaborazione che ci contraddistingue, fermamente convinti che per uscire da questa crisi che ha messo in ginocchio il tessuto produttivo e consentirne il rilancio sia indispensabile destinare fondi dedicati a questo scopo. Con questo obiettivo si è proceduto ad individuare alcuni capitoli di bilancio dove recuperare le risorse necessarie tra cui: 1) Risorse disponibili per mancate spese per servizi alle scuole quali energia, riscaldamento ecc… 2) Utilizzo della quota di utile di spettanza del Comune di Albano proveniente dalla società partecipata Volsca Ambiente come stimato in bilancio 3) Riduzione del capitolo relativo ai contributi per festeggiamenti 4) Utilizzo di parte del fondo di riserva. La presente proposta è stata firmata ed elaborata dai consiglieri di opposizione Matteo Orciuoli, Massimo Ferrarini, Romeo Giorgi, Pina Guglielmino, Federica Nobilio , Edmondo Segrella e Marco Silvestroni. I proponenti dell’emendamento auspicano che il consiglio comunale approvi la proposta all’unanimità, come primo segnale di sostegno alle categorie che stanno affrontando difficoltà economiche a causa dell’emergenza in corso. Con l’auspicio che si possano condividere ulteriori interventi economici a sostegno di famiglie e di anziani in difficoltà.
Emergenza coronavirus, raggiunto accordo per anticipo CIG: entro Pasqua i primi assegni Sottoscritta la convenzione per l’anticipo della cassa integrazione da parte delle banche ai lavoratori sospesi a causa dell’emergenza coronavirus. Il governo con la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, l’Abi e le parti sociali, dopo un lungo confronto in videoconferenza, hanno infatti condiviso un protocollo che consente l’anticipo ai beneficiari degli ammortizzatori scoiali previsti dal decreto “Cura Italia”.
“Un risultato molto importante grazie al quale milioni di lavoratori potranno vedersi riconoscere dalle banche una rapida anticipazione dell’importo del trattamento d’integrazione salariale che gli spetta”, il commento della ministra. Parla di “buona intesa” il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. “Abbiamo ottenuto l’inserimento nel testo del protocollo dell’esclusione di costi a carico dei lavoratori per l’ottenimento delle anticipazioni”, spiega la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. Patuanelli: entro Pasqua primi assegni Cig – Grazie alla convenzione appena firmata sull’anticipo della cassa integrazione da parte delle banche ai lavoratori i primi assegni di cassa potranno arrivare entro Pasqua. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Stefano Patuanelli intervistato da Radio24. “Ciò che conta è il tempo – ha detto – non potevamo attendere mesi per pagare la cassa. C’è stato un ottimo lavoro della ministra Catalfo con l’Abi e le parti sociali”. Abi a banche,no a costi Cig su lavoratori – L’Abi invita le banche associate “, nell’applicare la Convenzione” sull’anticipo della Cig siglata questa notte con il ministero del Lavoro e i sindacati, “ad evitare costi per i lavoratori che beneficeranno dell’anticipazione in coerenza con le finalità e la valenza sociale dell’iniziativa”. Lo si legge in una nota dove invita anche “le banche e tutte le parti coinvolte, in particolare INPS, Regioni e Province autonome che gestiscono gli ammortizzatori sociali, a collaborare per assicurare la più tempestiva attuazione della convenzione”. Abi ha concordato modalità semplificate per determinare l’importo dell’anticipazione (1.400 euro) dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga previsti dalla convenzione siglata questa notte con
ministero del Lavoro e sindacati. In una nota, l’associazione sottolinea come si sia “tenuto conto della durata massima dell’integrazione salariale – 9 settimane – definita allo stato dal Decreto Legge “cura-Italia” in considerazione dei bisogni immediati dei lavoratori sospesi dal lavoro” e per ” rendere operativa la misura nel più breve tempo possibile”. La convenzione favorisce anche la gestione delle pratiche in “remoto”, così da limitare l’accesso in filiale alle esigenze indifferibili, in coerenza con quanto concordato tra ABI e i sindacati dei bancari Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin lo scorso 24 marzo 2020. Per questa ragione l’Abi raccomanda che i lavoratori interessati si rivolgano per telefono alla propria banca in modo che non sia necessario recarsi in banca per ricevere l’importo sul conto corrente.
Genzano, Nemi e Velletri. Droga a domicilio: in manette 11 persone e segnalate 87 VELLETRI (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Velletri, supportati nella fase esecutiva da quello del Gruppo di Frascati, dal Nucleo CC Cinofili di “Santa Maria di Galeria”, dal Nucleo Elicotteri CC di Pratica di Mare, hanno dato esecuzione un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio/ detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento trae origine da un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, condotta dai militari dell’Arma nell’arco temporale aprile/ dicembre 2019, che ha consentito di:
ricostruire l’organigramma e l’attività svolta da un sodalizio dedito allo spaccio di stupefacenti prevalentemente nell’area di Velletri, Genzano di Roma, Nemi. In particolare, è stato dimostrato che gli spacciatori, per passare inosservati, avevano adottato una serie di precauzioni, con specifico riferimento al ricorso ad un codice cifrato nelle comunicazioni con gli assuntori (in cui al droga veniva definita “caffè”, “aperitivo”, “bacetto”, “pizza”, “fiori per la fidanzata”, “camicia”) e all’utilizzo di metodi di “consegna volante”, in base al quale lo stupefacente veniva consegnato in orari e luoghi sempre differenti, di volta in volta concordati con i singoli “clienti”; trarre in arresto in flagranza di reato complessivi nove soggetti a riscontro dell’attività tecnica; recuperare complessivi 400 gr di sostanza stupefacente; documentare circa 60 episodi giornalieri di spaccio di stupefacente, in particolare cocaina, per un volume di affari del sodalizio oscillante tra i 2.500,00 ed i 3.000,00 Euro quotidiani; sequestrare Euro 12.000,00 in contanti, provento dell’illecita attività di spaccio; segnalare all’autorità Prefettizia di Roma complessivi 87 acquirenti.
Bracciano, misure anti Covid-19. Contro gli “irriducibili” il Sindaco attiva nuove misure di controllo: “Scende in campo il drone” BRACCIANO (RM) – Un drone ha già effettuato il primo giro di prova per l’intero territorio di Bracciano al fine di controllare i contravventori al decreto sul Coronavirus che impone a tutti di rimanere a casa salvo necessità inderogabili come l’acquisto di beni di prima necessità.
Maggiore stretta sui controlli da parte dell’Amministrazione Tondinelli che vede da oggi un ulteriore importante aiuto: “Abbiamo pensato di far scendere in campo un drone – dice il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – che potrà in breve tempo arrivare anche nei vicoli e nelle strade secondarie della città per monitorare ancora più minuziosamente il territorio e riportarci indietro le immagini di chi è a passeggio, gioca a pallone o si aggrega nei cortili e aree vicino casa. Questa decisione è indispensabile e serve ad affiancare il grande lavoro che stanno facendo le forze dell’ordine con posti di blocco per la città e sorveglianza dei punti strategici. Ribadisco che è importante in questo momento seguire alla lettera il decreto sul Coronavirus. Soltanto assicurando il rigore e il rispetto delle regole potremo presto uscire da questa situazione”. Tondinelli fa inoltre sapere che l’amministrazione ha messo in campo tutte le iniziative possibili per andare incontro alle famiglie in difficoltà, non solo quelle già note e mappate ma anche nei confronti dei nuovi nuclei familiari che attualmente si trovano in condizioni di indigenza a causa della devastante crisi economica che ha causato l’emergenza e lo stop alle attività produttive e al comparto turistico.
Guidonia Montecelio, Ammaturo (FdI): “Non esistono alibi davanti a chi non ha soldi, ha perso il lavoro ed il sostentamento e non sa come
fare” GUIDONIA MONTECELIO (RM) – L’ordinanza n° 658 firmata dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli del 29 marzo indica la suddivisione dei 400 milioni di euro destinati ad incrementare il fondo di solidarietà dei Comuni. Agli 8025 Comuni d’Italia sarà data una somma con il minimo di 600 euro predeterminato attraverso un riparto che tiene conto della popolazione residente in base alla distanza tra il valore del reddito comunale e il valore medio nazionale. I redditi sono quelli dell’anno d’imposta 2017. Oltre al contributo governativo i Comuni possono destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare eventuali donazioni che dovranno essere versate su conto corrente ad hoc. I comuni sono autorizzati a: Acquisizioni di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuto nell’elenco pubblicato dall’Ente sul sito istituzionale. 2) Acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità. È l’ufficio dei servizi sociali di ciascun comune ad individuare la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti e tra quelli in stato di bisogno con priorità per quelli non già assegnatari
di sostegno pubblico. “C’è urgenza – dichiara il consigliere comunale di Guidonia Montecelio di Fratelli d’Italia Giovanna Ammaturo. – È evidente – prosegue – che le necessità sul territorio sono tante lo testimonia la cifra destinata alla nostra Città con 89.671 residenti che è seconda nella Regione Lazio dopo Roma: 475.396,55 oltre all’incremento per 169.882,50 per un totale di 645.279,05 euro. In pratica 7,19 euro a persona che sono una briciola, ed è proprio per questo che occorre fare presto. Non esistono alibi davanti a chi non ha soldi, ha perso il lavoro ed il sostentamento e non sa come fare”.
La Costituzione ai tempi del Coronavirus di Alessandro De Pasquale* Si parla di prorogare, per ulteriori 15 giorni, le restrizioni messe in atto dal Governo Conte in nome – giustamente – del diritto costituzionale alla salute. Visto però che abbiamo più volte scomodato la nostra amata Carta Costituzionale, vorrei soffermarmi sui suoi “principi fondamentali”, definiti tali dai nostri Padri Costituenti perché esprimono le finalità, i valori e gli ideali dello Stato. Evito l’esegesi di tutti gli articoli di tali principi (non credo neanche di esserne capace) ma vorrei soffermarmi, da umile sindacalista, sul primo capoverso dell’articolo 1 della Costituzione che recita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Bene! Fatta questa doverosa premessa, vorrei capire dove si colloca questo fondamentale principio nelle scelte del Governo che, a colpi di “decreti” sfornati improvvisamente e comunicati in diretta Facebook, hanno di fatto fermato l’Italia, lasciando morire di fame chi ogni giorno “tira a campare”, calpestando la dignità dell’uomo che, non ha caso, è anch’essa valorizzata e tutelata dall’articolo 2 della Costituzione: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
Il Governo, in questo difficile momento di crisi sanitaria, tra le sue “impopolari” decisioni, deve comunque avere il coraggio di garantire al popolo la possibilità di lavorare, promuovendo tutte le condizioni opportune, eliminando gli ostacoli e tutelando così l’interesse economico, la libertà, la dignità e la personalità del lavoratore. Se tutto questo non sarà possibile, non è un Governo degno della nostra amata Italia. *Presidente Nazionale SIPPE Negoziato con l’UE sul fronte del coronavirus: non
demoliamo casa nostra, perché in dissidio col vicino del terzo piano. E non diamo etichette politiche all’unità europea di Alessandro Butticé Capisco che i governi contrari alle proposte italiane, e non solo, hanno bisogno del tempo necessario a ottenere il consenso politico e dell’opinione pubblica nazionale a misure apparentemente contrarie al loro interesse. Ognuno ha questioni domestiche da regolare. Ma è più che legittima l’irritazione italiana verso il rinvio di addirittura due settimane della decisione del Consiglio Europeo sulle misure economiche europee per fare fronte, con la massima urgenza, al carattere senza precedenti dello shock causato dal Covid-19 in tutti i Paesi europei. Ciò nonostante, tanti articoli e commenti letti sulla stampa ed i social mi sembrano testimoniare una grande confusione nel nostro Paese, che rischierà di fare molto male a tutti. Ad esempio quella che continua a identificare l’UE (l’«Europa», come viene maldestramente chiamata dalla narrativa nostrana) in alcuni governi di Stati che, come l’Italia, ne fanno parte e che possono anche avere visioni ed interessi diversi dai nostri. Come succede in tutti i condomini. E certi commenti mi fanno pensare al condomino talmente esasperato che si dichiara pronto persino a fare demolire tutto il palazzo in cui abita. Solo perché il vicino del terzo piano non vuole autorizzare la
riparazione del suo appartamento allagato, e chiede un rinvio della decisione condominiale. Senza tenere nemmeno presente che l’Amministratore del Condominio (la Commissione Europea), supportata da altri condomini, sta invece sostenendo il finanziamento di quelle riparazioni. Ma stiamo diventando matti? Io temo che chiunque dica di voler arginare la nostra crisi più grave dalla Seconda Guerra Mondiale seminando vento, rischierà di fare raccogliere la tempesta della storia a tutto il nostro Paese. Facciamo quindi lavorare il governo, sia sul piano dei rapporti e del negoziato con l’UE che sul fronte del virus. Durante una manovra complicata e pericolosa è sempre insano urlare e distrarre continuamente il manovratore. Poi, quando sarà cessato il pericolo, ci sarà il tempo per trarre conclusioni ed eventuali insegnamenti. Ma ora siamo in situazione di grande emergenza e pericolo, che richiede quindi massima serietà ed impegno da parte di tutti. Governo, opposizioni e Unione Europea. Non disgustosa propaganda elettorale che porterebbe solo alla gestione delle macerie. Guido Pettarin, deputato goriziano di FI, ci ha ricordato proprio oggi che non esiste solo il vicino del terzo piano, ma anche quello del pianerottolo. E che da Gorizia e Nova Gorica arriva ancora una volta un grande esempio dell’autentico spirito europeo. Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha raccontato del bellissimo gesto di solidarietà ricevuto dal sindaco di Nova Gorica, Klemen Miklavic, che ha messo a disposizione uomini della protezione civile slovena, piatti caldi e respiratori per ambulanze”. Così. Pettarin ha giustamente ricordato che “questo è il vero spirito europeo.
Gorizia e Nova Gorica hanno scritto insieme una pagina importante per riscaldare il sentimento europeo che oggi rischia di essere sopito e addirittura messo da molti in discussione. Questi gesti possono apparire poco significanti, ma in essi si nasconde l’anima autentica dell’Unione europea e dei cittadini europei”. Senza dimenticare inoltre che la pandemia non sta falcidiando solo l’Italia, ma tutti i paesi europei. Cui stanno facendo tutti fronte. Ognuno secondo i propri mezzi e le proprie capacità, in mancanza di una vera politica europea della salute che ne attribuisca una competenza operativa sovranazionale all’UE. Agli amici che continuano a credere come me nell’Europa unita (per le ragioni ed anche per i timori espressi e i limiti indicati nella mia recente lettera aperta ai presidenti delle Istituzioni UE) chiedo di non dare mai nessuna etichetta politica, e tanto meno partitica, all’UE. L’Europa è e deve essere infatti la casa di tutti. Senza colori partitici, siano essi a favore o contro. Così come il Coronavirus è il nemico di tutti, e tutti dovremmo pertanto contribuire alla sua lotta per sconfiggerlo. Senza colorarlo politicamente come sembra farsi solo in Italia. Il peggiore servizio che potremmo infatti offrire all’Unità Europea, unica salvaguardia dalle tragedie dei secoli scorsi – nonostante le tante modifiche auspicate, anche dei processi decisionali, come dimostrato in questi giorni – è quello di darle una connotazione politica. Sia essa progressista, conservatrice, di centro, di nord, di sud, ecc. . E di confondere il palazzo di casa nostra, con le idee di altri
condomini. E per questo decidere di distruggerlo, invece che ristrutturarlo e migliorarlo. Dimenticandoci che all’interno c’è anche la nostra casa, ed in essa i nostri figli.
Albano, raccolta beni di prima necessità per famiglie in difficoltà: anche Conad Cecchina aderisce all’iniziativa di FdI ALBANO LAZIALE (RM) – Prosegue la campagna “Povera Patria” lanciata da Fratelli d’Italia dedicata a quelle famiglie povere o che stanno scivolando nella povertà a causa della crisi che si è aperta con l’emergenza legata all’epidemia del virus COVID-19. La campagna ha come obiettivo quello di raccogliere presso i supermercati i beni di prima necessità, come alimenti, disinfettanti e quanto altro necessario per il vivere quotidiano, che saranno resi disponibili all’uscita dei supermercati che aderiscono all’iniziativa dove sono stati collocati dei cartoni per lasciare la pasta, il latte e i beni di prima necessità che, insieme agli attivisti di Fratelli d’Italia e dove possibile per mezzo del personale autorizzato, verranno distribuiti alle famiglie che ne hanno bisogno. E dopo l’avvio dei giorni scorsi che ha visto l’adesione all’iniziativa del supermercato Eurospin di Ariccia di via Quarto Negroni è arrivata oggi anche l’adesione da parte del centro Conad di Cecchina.
Soddisfazione da parte di Roberto Cuccioletta, coordinatore di FDI di Albano. “Facciamo appello ai direttori dei vari supermercati – ha detto Cuccioletta – nel condividere con noi questa iniziativa a favore delle famiglie in stato di emergenza. Quindi a contattare il nostro Simone Carabella responsabile dell’iniziativa, al numero 3291268024 che si farà carico di coordinare le raccolte con le associazioni autorizzate”. Albano laziale, famiglie in difficoltà Fratelli d’Italia lancia la campagna “Povera Patria”. Già raggiunto accordo con un supermercato
Coronavirus, contagi in calo: la fase di discesa potrebbe iniziare nei prossimi giorni “Speriamo che Italia e Spagna siano quasi arrivate alla stabilizzazione, ma il virus non se ne andrà da solo e serve uno sforzo ulteriore”. Lo ha detto il dottor Mike Ryan dell’Oms rispondendo ad una domanda sull’epidemia di coronavirus nei due paesi. “La questione è non solo come stabilizzare i contagi, ma è come ridurre i contagi. E per far questo non è solo una questione di lockdown: andare giù con i contagi significa rafforzare lo sforzo sanitario pubblico per spingere giù il virus. Su questo bisogna concentrarsi, su quale strategia adottare per spingere già il virus”.
Sono complessivamente 75.528 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.648. Domenica l’incremento era stato di 3.815, più del doppio. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile. Si registrano 11.591 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 812. Domenica l’aumento era stato di 756. Crescono anche i guariti. Sono 14.620 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.590 in più di ieri. E’ l’incremento più alto dall’inizio dell’emergenza. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 646. “Oggi registriamo 1590 guariti, il dato più alto dall’inizio dell’emergenza coronavirus” in un singolo giorno, che porta il totale dei pazienti che hanno sconfitto l’infezione a 14.620″. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile. L‘Italia supera i centomila contagiati dal coronavirus. A 40 giorni dalla scoperta del ‘paziente uno’ – il 38enne di Codogno – il numero di coloro che hanno contratto il virus, comprese le vittime e i guariti, è di 101.739. “Ognuno di noi deve rispettare le indicazioni delle autorità, dobbiamo seguire l’indicazione di rimanere a casa e uscire solo per lo stretto indispensabile, perché solo rispettando queste misure riusciremo a sconfiggere il virus prima possibile”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in conferenza stampa commentando il dato delle oltre 6mila denunce fatte ieri dalle forze di polizia agli italiani che hanno violato i divieti. “E’ un comportamento che non va tenuto – ha aggiunto – bisogna evitare il contagio di altri persone”. “Anche in questa giornata i dati – con la sola eccezione dei deceduti, per i quali ripeto ancora per vedere un effetto
serve un intervallo temporale maggiore – sono dati in linea con quelli degli ultimi giorni: calano i positivi, pur a fronte di tamponi non inferiori ad altri giorni, quello dei ricoverati in terapia intensiva non è più marcatamente alto come a inizio scorsa settimana“. Così il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli in conferenza stampa alla Protezione civile. “Stiamo andando nella direzione giusta e non dobbiamo minimamente cambiare strategia. Non sarà un processo di ritorno alla normalità dal niente al tutto, sarà graduale, ma l’obiettivo è riuscire a contenere la situazione adesso, prevenire ulteriori focolai epidemici, specie come quelli visti (al Nord, ndr) e ripristinare il più possibile un normale stile di vita”. Così il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli. Altri due medici si aggiungono alla lista dei decessi tra i camici bianchi per Covid-19: sono, si apprende dalla Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Guida Riva, medico di Bergamo, e Valter Tarantini, ginecologo di Forlì. Il totale dei decessi sale quindi a 63. Intanto, secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità relativi a ieri, sono 8.358 gli operatori sanitari contagiati, 595 in più rispetto al giorno precedente. Sono partiti in Italia i test preclinici di cinque vaccini contro il coronavirus. Sono tutti condotti dall’azienda biotech Takis, i risultati sono attesi a metà maggio e la sperimentazione sull’uomo potrebbe partire in autunno. Lo ha detto all’ANSA l’amministratore delegato dell’azienda, Luigi Aurisicchio. I vaccini si basano su diverse regioni della proteina Spike, la principale arma con cui il virus aggredisce le cellule respiratorie umane.
LA CURVA DEI CONTAGI E IL PICCO – Si va consolidando il ritmo con il quale stanno rallentando in Italia i casi positivi al coronavirus SarsCoV2. Si va quindi verso una sorta di plateau e la fase di discesa potrebbe iniziare nei prossimi giorni. Lo indicano i fisici che curano la pagina Facebook ‘Coronavirus- Dati e analisi scientifiche’, rilevando che “il punto è la velocità con cui la curva scenderà: questo dipenderà dall’efficacia delle misure di contenimento”. Secondo il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri “In queste ore, in cui viviamo un’altalena di speranza ed estrema lucidità per restare fedeli ai dati epidemiologici la curva dei contagi cresce ma si mostra più lineare, regolare. Questo vuol dire che, con i numeri a disposizione e le elaborazioni di virologi ed epidemiologi, possiamo aspettarci il raggiungimento del picco nel giro di 7-10 giorni e, ragionevolmente, la diminuzione del contagio“. Così Sileri sul blog delle Stelle dove sottolinea la necessità di fare più tamponi. “L’aumento del numero dei tamponi, per usare una parola che tutti conosciamo e che rimarrà nella nostra memoria, rappresenta la direzione giusta da seguire. Lo ribadisco da diversi giorni e la scelta di incrementare il numero dei test è stata portata a regime: i tamponi, o comunque i test diagnostici, per individuare i positivi, vanno condotti su tutte le persone esposte e/o venute a diretto contatto con una persona colpita dal virus” afferma Sileri che mette al primo posto la necessità di fare tamponi al personale sanitario “ad essi devono essere rivolti screening anamnestici da altri medici competenti, per verificare e tracciare che all’inizio e alla fine del turno di lavoro, possano essere insorti dei sintomi aspecifici o specifici”. Poi ci sono le altre categorie di lavoratori da sottoporre a test regolari e ciclici: le forze dell’ordine, i farmacisti, gli addetti nei supermarket; i giornalisti, ovvero tutti coloro che hanno un’esposizione al pubblico frequente e regolare sempre sulla guida di un medico competente.
BANDIERE A MEZZ’ASTA NEI COMUNI – “Domani alle 12 noi sindaci, in tutta Italia, esporremo sulla facciata del Comune la bandiera a mezz’asta e osserveremo un minuto di silenzio. Sarà il nostro modo per ricordare le vittime del coronavirus, per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di sostegno l’uno all’altro, come sappiamo fare noi sindaci”. Lo dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, che ha aderito all’iniziativa lanciata dal presidente della Provincia di Bergamo, Gafforelli per i sindaci del suo territorio, e l’ha allargata a tutto il Paese. “I sindaci, da destinatari e custodi delle preoccupazioni delle comunità che amministrano, sopportano una forte pressione e si fanno carico di una grande responsabilità davanti ai cittadini. Nonostante la situazione di grave emergenza che viviamo – osserva Decaro – non vogliamo far prevalere lo sconforto, ma stare uniti sia nel gravissimo lutto che colpisce più duramente alcune aree del Paese, sia nella solidarietà che deve tenerci tutti insieme”. Mascherine, visiere, camici, e guanti: quali dispositivi usare a seconda del livelli di rischio per medici e per tutti gli operatori della sanità. Lo indica un documento di aggiornamento sull’uso delle protezioni dell’Iss, approvato dal Comitato tecnico scientifico e dal ministero della Salute. L’obiettivo, spiega il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, è garantire la protezione del personale sanitario “che sta già pagando un prezzo altissimo, e proteggere anche al meglio i pazienti alla luce delle ultime evidenze scientifiche”. La riapertura delle attività “va programmata, altrimenti non se ne può parlare”. Lo afferma a Rainews24 il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti, secondo cui bisogna ad esempio fornire di dispositivi di protezione gli operai delle aziende e la diagnosi deve essere accessibile a tutti sia come test sia in termini di tamponi”. Non si può cioè,
avverte, “mandare le persone a lavorare senza fare prima il test per vedere se sono positive”. Secondo il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli bisognerà utilizzare test rapidi per capire quali soggetti hanno sviluppato immunità contro il nuovo coronavirus e possono dunque per primi tornare a lavoro quando ci sarà la ‘riapertura’ del Paese e delle attività. E’ questa una “ipotesi di lavoro” ed una “possibile soluzione”, afferma all’ANSA Anelli “una volta che tali test verranno perfezionati, si auspica a breve termine, e che l’Iss li avrà validati” Fondazione Rugby Frascati: la nota di addio a Paolo
Paoletti “Ciao Paolo , ieri ci hai lasciato silenziosamente mentre tutti noi , soffrendo , siamo costretti a rimanere a casa . Sei stato discreto e sei andato via in un momento tragico per la comunità , tanto che non ti potremmo accompagnare al tuo funerale e quindi , nel nostro immaginario , sarai sempre presente, anche per il lutto mancato . Sarai sempre presente perché Te , con Tanfani e Spagnoli , avete fatto inchinare le prime linee di tutto il mondo ….e poi con Paladini , Bargelli , Soli , Porzio , Giorgetti , Balestra ,De Simone , Pasquini …, e le nuove leve , che onorano la maglia della nazionale , siete stati l’anima del Rugby Frascati . Sarai sempre presente anche per la tua esuberanza di giovane frascatano cresciuto tra i vigneti , che per chi non ti conosceva a volte appariva eccessiva , ma ti rendeva ai nostri occhi di giovani rugbisti un mito . Sarai sempre presente per la tua indipendenza , per la tua lealtà , per la tua capacità di valutare le cose scevro da ogni preconcetto Sarai sempre presente per i tanti aneddoti con te vissuti sul campo e fuori campo Oggi ti stanno salutando da tutta Italia , il Presidente della FIR Gavazzi, il segretario Peruzza, il Presidente del Comitato regionale , gli ex Blessano, Pratichetti, Ancillotti, Vittorio Munari, Camiscioni e tanti ex nazionali ed ex rugbisti italiani e stranieri , perché Te Paolo , eri conosciuto nel mondo rugbistico internazionale Sarai sempre presente alla tua meravigliosa famiglia che
abbracciamo , Luisa come una sorella e Andrea e Francesco come nipoti . Sarai sempre presente perché di fronte ad una accusa ingiusta hai , con dignità , aspettato che la verità venisse a galla dandoti ragione . Da vero rugbista non hai mai pianto ma hai lottato Sarai sempre presente perché ci hai dato anche tu la forza per fare rilanciare la storia del Rugby Frascati Noi ti promettiamo Paolo che saremo sempre presenti per i tuoi cari e che gli impegni assunti insieme di realizzare , il campo , il monumento e il libro li porteremo a compimenti anche per te . Ciao Paolo alziamo il bicchiere di vino per brindare a te , e sappi che non ti libererai di noi, perché ti daremo fastidio , sorridendo e raccontando di te , nei nostri incontri e nei nostri ricordi , come sempre , nel nostro non dietetico terzo tempo , spesso contro i consigli dei medici , ma per la gioia della vita Viva Paolo Paoletti . Viva il Rugby Frascati . !
Castelli e litorale, peggiora il bilancio: oggi 31 nuovi positivi al coronavirus Oggi nel territorio della Asl Roma 6 si contano 31 nuovi casi positivi. Due sono i decessi: una donna di 91 anni e uomo di 74 anni con patologie pregresse. Un paziente è guarito. Trentotto persone sono uscite dall’isolamento domiciliare. All’Ospedale dei Castelli saranno attivati ulteriori sette posti di terapia intensiva #covid19 martedì 31 Marzo. A Genzano parte il laboratorio per il test #covid19 che entra nella rete dei laboratori del sistema regionale entro il 3 Aprile. Continuano i controlli nelle case di riposo del territorio
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