L'officina delle immagini - Human Touch Media
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‘The condition of being undiscovered does not prevent a reality from existing’ The Art hides significances that go beyond the strictly artistic borders and tell stories of men and peoples. This undisclosed art is not just what cannot be seen - stored away in warehouses - but including both hidden and unperceived art, to be revealed and discovered. Behind these artworks there are complex and compelling stories. “Undisclosed Italian Art - Recondita Mirabilia” aims at accompanying the spectators to overcome typical tourist habits morphing into real Traveler’s mentality. While the tourist goes by and doesn’t share, the Traveler allows gets ‘contaminated’ and dirties himself. “Undisclosed Italian Art - Recondita Mirabilia” is the result of research, patience, including physical efforts and the necessary joint skills to reach this goal. Shot entirely in Italy, exploring the unique Italian scenario, endorsed by art specialists, the TV series is tailored for Anglo-Saxon and Continental European audience. 2
Pilot episode: The Theatre of Cartelami In Italy – Ligury - they call them Cartelami. Made of either cardboard, or other inexpensive light materials such as tin or thin wood. In Southern France or in Catalonia they’re called “décors” or “monumentos”. Cartelami are portable sceneries, once used in particular moments of Christian ceremonies. After a decade of intense research conducted by art historians, ethno-anthropologists and restorers from several countries in Mediterranean Europe, there’s a heritage, reputed by this time extinct, or “stored and forgotten” that is rapidly coming back to light. 3
A popular art In places far apart – in Corsica and in the Pyrenees, in Tuscany and in Maritime Alps – you can find a popular usage envisaging new settings different from time to time: marquees hanging like curtains, free compositions of shapes, isolated and practicable stages, or actual “small theaters”, carefully inserted in chapel space. In the so-called Sepulchers of the Holy Week, conceived to keep the Eucharist safe and hidden on the “non-liturgical” day (Holy Friday, interdicted to consecration), certain episodes of the Passion are depicted: from Last Supper to Agony in the Garden, from Flagellation to Deposition; the 40 hours ritual, a blank, long day between death and resurrection (Easter). The atmosphere is gloomy, the light is low, the recurring figures of the roman soldiers, seem to have the function to instill discomfort and fear, more than respect. Other theatrics could be set up in different times of the year as festive and bright settings for the Mystery made visible, exposed to the adoration by the faithful. 4
Authors Marco Kuveiller TV Author and Director, born in Rome in 1954, had a degree in Architecture, and throughout his career has produced numerous cultural and nature-related documentaries. He has also designed important Museum set-ups, and contributed videos in the industrial and scientific fields, cooperating with prestigious University and Research Institutions. He is currently working on cross-media programming on behalf of the Italian Cultural-Heritage Superintendence. Franco Boggero Lives and works in Genoa, where he was born in 1953 and where he often moved house. Art historian for the Ministry for Cultural Heritage, he curated many exhibits and publications, both in Italy and abroad, about art: painting, sculpture, artwhare production. He taught many courses of History of applied arts in Genoa University. He is since long alternating his activity of safeguard and research in the area with the concerts related to his “second life”, being a chansonnier, that earned him some relevant acknowledgements. 5
Locations Luoghi d’arte e di ritrovamenti Civezza, la Parrocchiale, con i cartelami appena scoperti Finale Ligure, il capannone dove si sperimenta il montaggio del grande "teatro" di Laigueglia Laigueglia, oratorio della Maddalena Salea d’Albegna, teatrino Andora, Chiesa di San Pietro soldati e quinte Cosio d’Arroscia, sagome Santa Margherita Ligure, Oratorio di S. Erasmo, sagome di cartone Sassello, Chiesa di S. Giovanni Battista e oratorio di San Rocco, Sagome di legno Curenna di Vendone, fondale e sagome di cartone Zuccarello, sagome di cartone Taggia, teatro Imperia-Porto Maurizio, numerosi cartelami del bell'oratorio settecentesco di San Pietro Albissola, villa Faraggiana, esperimenti di montaggio della "carola d'angeli" del duomo di Savona Ligo, il "teatro" della parrocchiale già restaurato ed esposto, a pezzi, nell'oratorio seicentesco Laboratori di Restauro Imperia Bussana di Sanremo, Riccardo Bonifacio; Maria Teresa Donetti Carcare, Claudia Maritano Finale Ligure, Renato Boi Savigliano, Claudio Pagliero Imperia, Scuola Edile, i cartelami restaurati nel corso di uno speciale stage di restauro 6
The places of restoration Franco fought a daily battle with the un-appreciation of these masterpieces: their constructional simplicity and appearances of trembling poverty caused continued rearrangements and casual reuses, one even ended up as old cabinet back side. it’s curious finding a masterpiece behind your wardrobe… But he fights also against some restorers’ mentality towards Cartelami as if they were intervening on some “poor” products of contemporary art… But Franco will manage to bring these scenes back to light together with their tales of men. These settings are about to live a new season, a new life. 8
Il restauro porta alla luce il contesto originale Nel restauro è stato trovato sul retro di un cartone l'indirizzo del pittore, Tomaso Carega, scritto sul primo cartone della balla. Proprio lì, a Porto Maurizio, si è iniziato tra '600 e '700 a impiegare sistematicamente il cartone per questi apparati: oltretutto, si poteva noleggiarli e trasportarli con gran facilità... 9
Pop art connects human ideas trough the centuries Michelangelo Buonarroti dipinge la Cappella Sistina, il suo allievo Daniele da Volterra detto il Braghettone, colui che ha “messo le mutande” a tutti i nudi della Cappella, ed esegue l’affresco della deposizione dalla Croce a Trinità dei Monti (Gregory Peck, “Vacanze Romane”) che viene copiata nel cartelame di San Pietro al Paraiso a Porto Maurizio, Imperia. 10
Sfumature sostanziali Il parroco di Civezza, don Marco: un prete minuscolo che veste “all'antica”, con la tradizionale "lucerna" (la berretta nera). Ascolta molto e parla poco (e sempre a proposito), un po' come il prete-dectective di Gilbert Keith Chesterton, padre Brown… Civezza nelle parole di un poeta e scrittore del Ponente Ligure, Francesco Biamonti: "E' fragile e leggera, una nuvola che vi si accosti sembra trascinarla. Basta un palazzo sghembo per offenderla, e una macchina che passi in un vicolo disturba i morti. È un paese che ha bisogno di vivere intatto come un ricordo. Di che sia frutto questa bellezza rimane un mistero: vicoli e cascate di ulivi non bastano a spiegarlo". Una leggerezza degna di ...un cartelame. “ 11
L’Occhio della Chiesa Contro la figura dell'"ebreo cattivo", rappresentata dal Manigoldo feritore ed uccisore di Gesù, si praticava durante la Settimana Santa il cosiddetto strépito: l'elemento negativo, pauroso, veniva esorcizzato attraverso la produzione di un gran rumore (talvolta si arrivava a rompere le stesse panche della chiesa!). Nel delicato rapporto tra le direttive dell'autorità ecclesiastica e gli umori popolari, i materiali ritenuti indecorosi potevano essere eliminati tout-court, o semplicemente rimossi dallo spazio ufficiale del rito, accantonati. 12
I ritrovamenti Gli addetti alla tutela dei beni artistici percorrono il territorio per controllare lo stato delle opere d’arte. Alcuni anni fa, durante una visita vengono scoperti in uno scantinato cartelami che compongono una grande scenografia ottocentesca: il parroco credeva fossero prove su cartone senza valore. Il fatto è che da tempo si è smesso, quasi ovunque, di allestire apparati con queste sagome... 13
I materiali e gli “acconci” I materiali utilizzati per le costruzioni sceniche sono diversi, a volte prevale un'esigenza di durata e solidità (il legno), o di manovrabilità ed economia (il cartone), o si cerca un compromesso tra solidità e leggerezza (la latta). Ma ci sono anche gli “acconci”, gli aggiustamenti, le riparazioni, le modifiche perché le scenografie erano anche oggetto di affari: spesso venivano noleggiate, e quindi riaggiustate secondo necessità. A volte, poi, si decideva di ampliare un apparato senza abbandonare le figure vecchie, ma aggiungendone delle nuove. 14
I Cartelami a padiglione e a teatrino Alcuni allestimenti sembrano precorrere a livello distributivo le mostre attuali. I sepolcri a padiglione della Corsica sembrano piccole chiese visitabili, con piccoli cicli pittorici all'interno che fanno pensare agli affreschi di molti secoli prima... In Liguria troviamo 'teatrini' ambientati nell'architettura circostante, o altre volte un gioco libero di sagome. In tutta questa diversità, tornano costanti alcuni elementi, ad esempio i due soldati a guardia del sepolcro. 15
Scenografie di latta, legno e cartone Così vengono descritti in un trattato della fine del ’600: “Questa nobile architettura, che empiva l’occhio mirandola alla luce del giorno, più campeggiava a lume di candele,molte delle quali erano scoperte, e altre nascoste, per illuminare tutti i sei ordini di telari che componevano la macchina, senza contar quelli i quali nel mezzo dell’arco maggiore fingevano nuvole piene d’angeli che adoravano il Santissimo Sagramento…” (Perspectiva pictorum et architectorum, 1693). Così veniva descritta la tipologia di un apparato delle Quarantore per l’adorazione eucaristica: trionfale e luminoso. 16
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