PAGINA INFORMATIVA CONOSCERE PER PREVENIRE - L'influenza aviaria - Aggiornamento al 19 settembre 2005

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PAGINA INFORMATIVA CONOSCERE PER PREVENIRE - L'influenza aviaria - Aggiornamento al 19 settembre 2005
RISCHI SANITARIO E VETERINARIO
A cura di Teresa M. D’Esposito e Paolo F. Blandino
UOB XXIV - Servizio Rischi idrogeologici sanitari e ambientali

PAGINA INFORMATIVA
CONOSCERE PER PREVENIRE

L’influenza aviaria - Aggiornamento al 19 settembre 2005

                                   *CONOSCERE*

Il Virus: è di tipo “A”, suddiviso in 15 diversi sottotipi, molto variabile dal punto di
vista genetico. Mentre tutti i sottotipi possono circolare fra gli uccelli, solo tre
sottotipi di antigene H e due di antigene N circolano anche nell’uomo.
Il sottotipo che ha colpito decine di milioni di polli in Asia è l’ “H5 N1”, altamente
letale e contagioso per polli, tacchini, anatre, oche sia domestici che selvatici. E’ stato
individuato anche nel sangue di un falco pellegrino trovato morto ad Hong Kong, in una
cicogna morta e in alcuni cigni in Cambogia.
Il “salto della specie” dai volatili ai mammiferi ha colpito un gruppo di suini,
inizialmente nella zona di Hanoi, mentre in uno zoo della Thailandia 30 tigri, che
avevano mangiato polli infetti crudi, sono state trovate morte ed 80 sono state
abbattute dopo che, nonostante fossero state messe in quarantena, il virus aveva
continuato a diffondersi in maniera incontrollata.
Sono stati censiti e confermati 43 casi umani di infezione da “H5 N1” in Asia, di cui 31
con esito letale.

                                    Influenza A (H5N1) virus
Modalità di trasmissione del virus:

animale-animale: per mezzo della saliva, delle secrezioni respiratorie e delle feci.
animale-uomo: il virus si può trasmettere tramite il contatto molto stretto con
l’animale infetto ancora vivo o con gli escrementi dei volatili malati.
Le autorità indonesiane hanno annunciato che test di laboratorio svolti a Hong Kong
hanno individuato nel virus H5N1 la causa della morte di quattro persone.
Non sono stati segnalati casi certi di trasmissione uomo-uomo. Ciò potrebbe avvenire
solo se l’agente infettivo dei pennuti si ricombinasse con quello dell’influenza umana
(mutazione) dando luogo ad un nuovo virus più facilmente trasmissibile da uomo a
uomo.
Non c’è nessuna evidenza scientifica che consumare carne di pollo cucinata possa
costituire un veicolo di trasmissione.

                            Modalità di trasmissione (evento del 1997)
                                 Fonte:Teachers.altschools.org

Sintomi nell’uomo: vanno da simil-influenzali a infezioni oculari, polmonite,
difficoltà respiratorie assai severe.

Sintomi negli animali: la maggior parte dei virus influenzali aviari non provoca
sintomi o provoca sintomi attenuati negli uccelli selvatici; tuttavia, il tipo di
sintomatologia negli uccelli varia sia in relazione al ceppo virale che al tipo di volatile.
Si distinguono, pertanto, due forme di malattia dei volatili:
• Influenza aviaria a bassa patogenicità (Low Pathogenic Avian Influenza): la
   malattia è caratterizzata da sintomi benigni: spesso solo delle piume arruffate o
   una diminuzione della produzione di uova.
• Influenza aviaria ad elevata patogenicità (Highly Pathogenic Avian Influenza):
   praticamente il 100% del pollame malato muore entro breve tempo dall'infezione.
Diffusione nel mondo (fino ad ottobre 2004) : Cambogia, Cina, Corea del Sud,
Giappone, Indonesia, Laos, Pakistan, Taiwan, Thailandia, Vietnam, Malesia, Siberia,
Kazakistan, Mongolia.

Il principale vettore di diffusione del virus- per vie naturali - a scala globale è
costituito dagli uccelli migratori.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (W.H.O.):
•   teme il contagio da uomo a uomo a causa della ricombinazione del virus H5 N1 con
    quello del virus dell’influenza umana;
•   ritiene l’influenza aviaria potenzialmente più pericolosa della SARS;
•   le ricerche avviate per la messa a punto del prototipo del vaccino sono giunte alla
    fase di sperimentazione;
•   ha messo a disposizione il kit per la diagnosi di influenza da virus tipo A H5 N1.
Cure specifiche per l’uomo in caso di contagio:
•   antivirali;
•   vaccino specifico, attualmente ancora in fase di sperimentazione.

                                  *PREVENIRE*

La prevenzione nel mondo:

1. Abbattimento totale negli allevamenti degli animali infetti o esposti all’infezione,
   idonea distruzione delle carcasse e disinfestazione degli allevamenti/fattorie. Più
   di 100 milioni di volatili sono stati abbattuti finora nei Paesi colpiti.
2. Il virus viene distrutto dal calore (56 C° per 3 ore o 60 C° per 30 minuti) e dai
   comuni disinfettanti (formalina, composti iodati ecc.).
3. Il virus può sopravvivere a basse temperature nelle feci contaminate fino a tre
   mesi.
4. In acqua il virus può sopravvivere per più di 4 giorni a 22 C° e più di 30 giorni a 0
   C°.
5. Una importante misura di prevenzione è rappresentata dalla restrizione nel
   commercio di polli vivi, sia all’interno di una stessa nazione che fra una nazione ed
   un’altra.

La prevenzione in Italia:

L’attività di sorveglianza sull’influenza aviaria in Italia è coordinata dal Dipartimento
della Prevenzione e della Comunicazione – Direzione Generale Sanità Veterinaria e degli
Alimenti del Ministero della Salute.
    1. DIVIETO D’IMPORTAZIONE: di carni, uova e derivati dalle aree più colpite.
    2. ATTIVAZIONE DI TUTTI I CANALI SANITARI E VIGILANZA: negli
       aeroporti con il coordinamento del “Centro nazionale di controllo delle malattie
       (C.C.M.)”, anche per prevenire eventuali traffici illeciti provenienti dall’estremo
       oriente.
    3. PROMOZIONE DELLA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE: specie nei
       confronti di chi lavora negli allevamenti avicoli, per prevenire eventuali casi di
       coinfezione con l’influenza aviaria.
    4. SISTEMA DI SORVEGLIANZA: è in atto su tutto il territorio nazionale ed
       interessa le varie fasi produttive della filiera avicola (allevamento-macello).
    5. ORDINANZA DEL MINISTRO DELLA SALUTE DEL 26 AGOSTO 2005:
       prevede, a partire da metà ottobre 2005, l'etichettatura obbligatoria delle
       carni fresche di volatili da cortile con l'indicazione di origine, allevamento di
       provenienza, data, numero di lotto dello stabilimento di macellazione e di
sezionamento, come già avviene per le carni bovine. L'ordinanza sulle misure di
         polizia veterinaria conferma, inoltre, l'obbligo di registrazione per gli
         allevamenti di volatili, misure di quarantena e controllo degli spostamenti degli
         animali.
    6.   STANZIATI DAL GOVERNO 50 MILIONI DI EURO PER L'ACQUISTO DI
         FARMACI ANTIVIRALI. Una parte di questa somma sarà destinata ai cittadini
         italiani residenti nelle aree del mondo attualmente colpite dall'influenza aviaria.
    7.   PRENOTAZIONE DI 35 MILIONI DI DOSI DI VACCINO: l’Italia ha firmato
         un accordo di prelazione con le aziende farmaceutiche che lo producono.
    8.   INTENSIFICATI I CONTROLLI DEI NAS (nucleo antisofisticazioni dei
         carabinieri): in questi giorni i carabinieri per la sanità hanno intensificato i
         controlli sugli alimenti di origine animale di provenienza estera, soprattutto da
         Paesi a rischio di influenza aviaria. I controlli riguardano depositi, nodi di
         smistamento, sistemi di trasporto e somministrazione agli utenti.
    9.   DECRETO LEGGE CONTRO L'INFLUENZA AVIARIA DEL 16 SETTEMBRE
         2005: il provvedimento prevede il potenziamento dei carabinieri dei Nas, dei
         servizi veterinari, l'istituzione di un Dipartimento di sanità veterinaria e di un
         Centro di coordinamento per le malattie animali.

La prevenzione in Sicilia:

1. DECRETO 4 AGOSTO 2005 DELL’ISPETTORE GENERALE DELL’ISPETTORATO
REGIONALE VETERINARIO: Obbligatorietà nel territorio regionale, per l'anno 2005
dell'esecuzione del piano di sorveglianza degli allevamenti avicoli nei confronti
dell'influenza aviarie (G.U.R.S. n. 37 del 2.09.2005). Prevede controlli a campione sulla
popolazione avicola secondo un preciso piano che dovrà essere completato entro il 31
dicembre 2005.

Consigli ai viaggiatori che si recano nei Paesi colpiti dell’epidemia
aviaria:

•   evitare contatti con uccelli, polli e anatre in particolare, e maiali;
•   non toccare superfici sulle quali siano presenti deiezioni di animali o altri residui
    organici;
•   non acquistare pollame o altre carni di volatili e maiali;
•   non portare a casa uccelli esotici;
•   consigliabile la vaccinazione antinfluenzale stagionale per i soggetti di età
    superiore a 65 anni o portatori di malattie croniche;
•   lavarsi le mani frequentemente con normali detergenti, soprattutto dopo aver
    tossito o starnutito;
•   se non si è certi di avere le mani pulite non portare alla bocca le mani o oggetti e
    non toccarsi gli occhi;
•   non visitare zone rurali.

         Dal 13 settembre 2005 il Ministero della Salute risponde al numero di
         pubblica utilità 1500, per fornire informazioni sull’influenza aviaria. Il
         servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00

AVVERTENZA:
Le informazioni sopra riportate sono attualizzate al 19 settembre 2005 e sono
soggette a periodici aggiornamenti; ciò in particolare riguarda sia le risultanze delle
attività di ricerca che le conseguenti misure di prevenzione adottate dagli Organismi
internazionali e nazionali.
Per tale ragione si raccomanda la consultazione dei seguenti siti web dove è possibile
trovare ulteriori approfondimenti, revisioni e notizie sulla evoluzione dell’infezione:

www.who.int/csr/disease/avian_influenza/en
www.fao.org/ag/againfo/subjects/en/health/diseases-cards/special_avian.html
www.oie.int
www.ministerosalute.it
www.iss.it
www.lesoir.be.shtml
www.lalibre.be.phtml
www.santè.fr
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