L'inflazione potrebbe rimanere elevata, ma gli utili spingeranno al rialzo le azioni - UBS

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15 novembre 2021, 1:59PM UTC
                                                                                      Chief Investment Office GWM
                                                                                      Ricerca in materia di investimenti

L’inflazione potrebbe rimanere elevata, ma gli
utili spingeranno al rialzo le azioni
UBS House View - Weekly Global

Mark Haefele, Chief Investment Officer Global Wealth Management, UBS AG

Al centro dell’attenzione                                                             Gli interrogativi della prossima settimana

La Fed non reagirà all’elevata inflazione                                             I     dati      sull’inflazione       globale
L’indice generale dei prezzi al consumo statunitense di ottobre ha registrato         innervosiranno gli investitori? I mercati
un aumento del 6,2% a/a, il più elevato da novembre 1990. Inoltre, i rincari          azionari hanno reagito con relativa calma
si sono allargati a più settori e la media troncata dell’inflazione, escluse le       al dato sull’inflazione statunitense di
variazioni dei prezzi più estreme, è salita dal 2% di gennaio al 4,1% a/a.            ottobre uscito la scorsa settimana, che
Questi dati indicano che i rallentamenti alle forniture stanno durando più del        ha mostrato l’aumento più elevato degli
previsto e l’inflazione potrebbe rimanere elevata fino a metà 2022,mettendo           ultimi 30 anni. Questa settimana verranno
alla prova la pazienza della Federal Reserve (Fed) e alimentando la volatilità.       diffuse le cifre sull’inflazione di eurozona,
Ma a nostro avviso la banca centrale americana non cederà alle pressioni              Canada, Giappone e Regno Unito. Il dato
a favore di una stretta prematura e l’inflazione non porrà fine al rialzo             americano tende a dettare il passo su
azionario. Crediamo che le tensioni sui prezzi finiranno per allentarsi quando        scala globale, ma eventuali sorprese nelle
le catene logistiche globali avranno superato le interruzioni causate dalla           altre regioni potrebbero innervosire gli
pandemia. Le quotazioni dell’energia dovrebbero stabilizzarsi, anche se a             investitori. Nel complesso ci aspettiamo
livelli più alti. Ci aspettiamo inoltre che un numero maggiore di lavoratori          ancora che le banche centrali mantengano
rientri nella forza lavoro, in particolare con la riapertura delle scuole, frenando   un orientamento accomodante malgrado gli
gli aumenti salariali. Gli esponenti della Fed rimangono vigili poiché sono           attuali rallentamenti alle forniture.
consapevoli che i dati sull’inflazione e sull’occupazione sono distorti dalla
pandemia e dall’improvviso picco della domanda legato alla normalizzazione            Gli utili europei continueranno a
delle economie. Come ha dichiarato il Presidente della Fed Jerome Powell              galoppare? Finora i risultati delle aziende
alla riunione di ottobre,«Sappiamo bene che viviamo in un mondo per molti             della regione hanno battuto le attese,
aspetti diverso».                                                                     corroborando la nostra opinione positiva
                                                                                      sulle azioni dell’eurozona, e questa
Conclusione: i dati sull’inflazione hanno continuato a superare le attese e           dinamica dovrebbe proseguire. Consigliamo
i rallentamenti alle forniture stanno durando più del previsto. Tuttavia, nel         di puntare sui titoli esposti alla crescita
nostro scenario di riferimento ci aspettiamo che l’inflazione rallenti nel corso      mondiale, comprese le azioni dell’eurozona.
dell’anno prossimo e che la Fed mantenga un orientamento accomodante.
In questo contesto il reddito fisso tradizionale ci sembra offrire un potenziale      Terminata la COP26, governi e imprese
di rialzo modesto, a eccezione dell’high yield asiatico, e consigliamo quindi         terranno fede agli impegni presi?
di puntare sulle fonti di rendimento non convenzionali.                               La conferenza si è conclusa con
                                                                                      giudizi contrastanti sull’entità dei progressi
Il recupero degli utili sostiene il rialzo azionario                                  compiuti. Ma l’effettivo successo del summit
Mentre la stagione degli utili del 3T21 volge al termine, i solidi risultati delle    dipenderà dagli interventi concreti che
aziende americane continuano a sostenere il mercato azionario. Nonostante             verranno realizzati da governi, imprese
i rallentamenti delle forniture, le società dell’S&P 500 hanno registrato una         e investitori nei prossimi mesi e anni.
crescita dei ricavi del 17% a/a. L’aumento dei profittisupera il 38% su base          Continuiamo a vedere un forte slancio
annua, circa 10 punti percentuali (pp) più del previsto. Ma queste ottime
Se non è disponibile la traduzione italiana, i link portano alla versione inglese.

Il presente rapporto è stato elaborato da UBS AG. Vi preghiamo di leggere i commenti di natura legale in coda al
documento.
Weekly Global

performance non sono appannaggio esclusivo degli Stati Uniti. Finora circa              in questa area, che produrrà opportunità
l’89% delle società dell’eurozona ha pubblicato le cifre trimestrali, che hanno         d’investimento importanti.
superato le aspettative nel 72% dei casi. La regione ci sembra offrire il
maggiore potenziale di rialzo azionario a breve termine. Nell’eurozona le
revisioni al rialzo delle stime di utile sono state di entità superiore rispetto
ad altre regioni e per l’esercizio in corso prevediamo un incremento degli
utili del 60%. Non escludiamo un’espansione ancora più elevata, grazie alla
rapida crescita economica trainata dal ritiro delle misure pandemiche, dalla
ricostituzione delle scorte e dalle erogazioni di fondi nell’ambito dei piani di
spesa per infrastrutture. Le valutazioni appaiono ancora convenienti, dato
che l’MSCI EMU quota con un rapporto prezzo/utili (P/E) prospettici a 12 mesi
di 16x. Alla luce dei bassi rendimenti dei titoli di Stato, giudichiamo equo un
livello di circa 17x. Inoltre, per gli investitori orientati al reddito il rendimento
da dividendi del 2,8% del mercato risulta appetibile rispetto ai rendimenti
obbligazionari pari o inferiori a zero.

Conclusione: il vigore degli utili sostiene le azioni globali e ci aspettiamo che
l’S&P 500 raggiunga quota 5000 entro fine 2022. Tuttavia, crediamo che
l’eurozona possa beneficiare in modo particolare della forza dell’economia
globale e raccomandiamo agli investitori di puntare sui titoli esposti alla
crescita mondiale.

L’agenda verde rimane intatta nonostante i progressi limitati compiuti
alla COP26
Con la chiusura dei lavori della COP26 dell’ONU la scorsa settimana è emersa
l’opinione comune che siano state fatte tante promesse, accompagnate
però da poche azioni concrete. Ma nonostante i progressi limitati, l’agenda
verde non cambia. Primo, la conferenza ha portato a qualche passo avanti.
Stati Uniti e Cina hanno colto tutti di sorpresa rilasciando una dichiarazione
congiunta per rafforzare l’azione contro il cambiamento climatico. Inoltre,
sono stati firmati nuovi accordi su carbone, metano e deforestazione.
Al di là del summit, vediamo che vengono compiuti vari passi verso
la riduzione delle emissioni. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta
cercando di ottenere l’approvazione del Congresso a uno stanziamento
da 555 miliardi di dollari per l’energia pulita, mentre l’Unione europea ha
lanciato il suo programma«Fit for 55»(Pronti per il 55%) per decarbonizzare
l’economia. Inoltre, l’agenda verde dipende sempre meno dal sostegno delle
politiche governative, poiché il progresso è guidato da investitori, imprese
e consumatori. Negli ultimi due anni i patrimoni gestiti in base a criteri
d’investimento sostenibili sono aumentati del 15% a 35 mila miliardi di
dollari. I consumatori prediligono sempre più i prodotti di aziende a più basso
impatto. Nonostante i tagli ai sussidi governativi, nei primi otto mesi del 2021
i consumatori cinesi hanno acquistato 1,79 milioni di veicoli elettrici, +194%
rispetto all’anno scorso.

Conclusione: la transizione allo zero netto offre tutta una serie di opportunità
d’investimento, che comprendono aziende attive in segmenti quali energia
pulita, efficienza energetica e digitalizzazione, elettrificazione e batterie,
bioenergia e finanziamenti verdi. Per saperne di più su come puntare sulla
transizione a un’economia a emissioni zero, clicchi qui.

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Weekly Global

Cosa ci porterà questa settimana

L’inflazione potrebbe rimanere elevata, ma gli utili spingeranno al
rialzo le azioni
di Mark Haefele, Global Chief Investment Officer

Cosa abbiamo saputo questa settimana
L’inflazione statunitense ha toccato il livello più alto degli ultimi trent’anni…
L’indice dei prezzi al consumo (IPC) statunitense di ottobre ha registrato un
aumento del 6,2% a/a, il più elevato da novembre 1990. I prezzi dell’energia
e dei generi alimentari hanno dato un contributo significativo al rincaro, ma
anche al netto di queste voci l’IPC «core» è comunque salito del 4,6% a/a.

La curva dei rendimenti statunitense si è appiattita… Il giorno in cui è stato
diffuso il dato sull’inflazione la curva statunitense si è appiattita di 5 punti
base (pb) nel segmento compreso tra 5 e 30 anni e lo spread è sceso a 68,5
pb, il livello più basso da marzo 2020. Le aspettative di mercato per il primo
rialzo dei tassi sono state anticipate a luglio 2022. L’S&P 500 ha registrato
una flessione, ma ha comunque chiuso la settimana al di sotto del suo livello
record di appena lo 0,4%.

La crescita degli utili ha continuato a superare le attese… Mentre la stagione
degli utili del 3T21 volge al termine, un numero di aziende superiore alla
media ha battuto le stime di utile.

Come interpretiamo questi sviluppi
L’impennata temporanea della volatilità azionaria e l’appiattimento della
curva dei rendimenti negli Stati Uniti («bear flattening», fenomeno che
si verifica quando i tassi a breve crescono più di quelli a lunga) della
scorsa settimana testimoniano il timore che l’elevata inflazione possa portare
a un’improvvisa stretta monetaria in grado di soffocare la crescita. Ogni
rilevazione dei prezzi superiore alle attese può potenzialmente innescare una
nuova ondata di volatilità sui mercati azionari e obbligazionari.

L’inflazionepotrebberimanere elevata, ma dovrebbe rallentare nel corso
dell’anno prossimo… L’inflazione si sta dimostrando più generalizzata e
duratura del previsto ed è probabile che nei prossimi mesi continui a superare
le attese. Tuttavia, nel nostro scenario di riferimento ci attendiamo un calo
dell’inflazione rispetto agli attuali livelli nel corso del 2022, con il graduale
ripristino dei normali equilibri tra domanda e offerta, la stabilizzazione dei
prezzi dell’energia e il ritorno di un maggior numero di lavoratori nella forza
lavoro. Diminuiranno così le pressioni su consumatori, tassi d’interesse e
aziende, creando un quadro positivo per le azioni.

…ed è probabile che la Fed non perda la pazienza... In un contesto economico
incerto, la Federal Reserve (Fed) preferirà probabilmente agire con cautela e
mantenere la calma senza alzare i tassi. Uno dei messaggi principali giunti
dalla riunione del FOMC di novembre è che i dati economici – sia relativi
all’inflazione che all’occupazione – sono distorti dalla pandemia e quindi le
autorità non devono reagire in modo eccessivo. Pertanto, anche se l’aumento
dell’inflazione mette alla prova la pazienza della Fed, a nostro avviso la banca
centrale vorrà evitare di danneggiare l’economia con una stretta monetaria
prematura che soffocherebbe la crescita.

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Weekly Global

…permettendo agli investitori di continuare a concentrarsi sui solidi
fondamentali aziendali, che sosterranno il rialzo azionario. Il 92% delle
società dell’S&P 500 ha già pubblicato i risultati del 3T21 e l’80% ha battuto
le stime, contro una media a cinque anni del 76%. La crescita dei ricavi
si è attestata al 17% a/a e le stime di fatturato sono state battute del
2% su base mediana, malgrado i rallentamenti alle forniture. La domanda
robusta aiuta le società a gestire le pressioni sui costi: nel 3T21 i margini di
profitto delle società dell’S&P 500 sono rimasti invariati sui massimi storici.
Nel complesso, la crescita degli utili del 3T21 supera il 38% su base annua,
circa 10 punti percentuali (pp) più del previsto. In Europa circa l’89% delle
società ha pubblicato le cifre trimestrali, che hanno superato le aspettative
nel 72% dei casi. Su scala globale prevediamo un aumento degli utili per
azione del 43% nel 2021 e del 9% nel 2022. Il vigore dei profitti aziendali
dovrebbe sostenere le azioni nel nostro orizzonte previsivo.

Le conseguenze per gli investitori
Anche se l’S&P 500 rimane vicino ai massimi storici, crediamo che la forte
crescita dell’economia e degli utili e le politiche accomodanti avranno la
meglio sui timori d’inflazione e favoriranno un ulteriore rialzo azionario.
Privilegiamo i segmenti esposti alla crescita mondiale, tra cui energia,
finanziari, mid cap statunitensi e azioni di eurozona e Giappone.

Poiché l’inflazione dovrebbe rimanere elevata ancora per qualche mese,
mentre i tassi resteranno bassi, gli investitori che detengono liquidità oppure
obbligazioni di alta qualità vanno probabilmente incontro a distruzione
di ricchezza in termini reali. Tuttavia, vediamo opportunità di generare
rendimenti reali positivi puntando su prestiti senior statunitensi, high
yield asiatico, alcune valute selezionate e altre fonti di rendimento non
convenzionali come il private credit.

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15 novembre 2021, 09:30AM UTC
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                                                                                           Ricerca in materia di investimenti

Una nuova Cina per gli investitori
Weekly - Regional View Italian

Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer UBS WM Italy, UBS Europe SE, Succursale Italia

«Il peso del mercato cinese negli indici globali è una frazione rispetto
all’importanza del PIL»

Nonostante sia tra le pochissime economie ad aver chiuso il 2020 in positivo
e stia viaggiando a un tasso di crescita di circa l’8%, quest’anno i principali
indici azionari cinesi hanno sottoperformato quelli globali di oltre 20 punti
percentuali.

Questo andamento è stato causato da un inaspettato inasprimento della
regolamentazione su alcuni settori chiave: Internet, istruzione e immobiliare.
I titoli tecnologici hanno sofferto, anche per via del cambiamento di direzione
con riguardo alla privacy e ai dati personali, che sembrano essere diventati
una priorità per la Cina. L’istruzione privata, un’industria miliardaria, è stata
definita un bene pubblico e, pertanto, destinata a divenire non-profit.

Inoltre, l’economia cinese ha decelerato rispetto a un anno fa per via della
diminuzione dei consumi (causa le nuove restrizioni legate al COVID), del
razionamento dell’energia e delle difficoltà a reperire materie prime. Infine,
i problemi finanziari del gruppo immobiliare Evergrande hanno creato timori
di contagio su altri operatori e settori.

Per capire queste nuove politiche economiche, definite della «prosperità
comune», occorre fare un passo indietro: dagli anni ’90 la Cina ha puntato su
una crescita economica estremamente rapida e per ottenerla ha creato forti
incentivi che hanno portato a contare quasi 700 miliardari e oltre 5 milioni di
milionari (in dollari), numeri non distanti da quelli statunitensi.

Per un Paese che conta un miliardo e quattrocento milioni di persone,
mantenere la pace sociale è di particolare rilevanza e per farlo occorre
un costante miglioramento delle condizioni di vita. A partire già dal 18°
Congresso nazionale del Partito comunista cinese del 2012, il governo ha
gradualmente spostato l’attenzione sulla «prosperità comune».

L’obiettivo è una maggior condivisione e diffusione del benessere economico,
rendendo la società più sostenibile, aumentando i redditi e il welfare. La Cina
ha così identificato un nuovo modello di sviluppo più orientato alla domanda
interna e meno focalizzato su competitività ed esportazioni.

In linea con le politiche di prosperità comune, il governo e la banca centrale
hanno cercato per mesi di raffreddare il mercato immobiliare con varie misure,

Il presente rapporto è stato elaborato da UBS Europe SE, Succursale Italia. Vi preghiamo di leggere i commenti di
natura legale in coda al documento.
Weekly - Regional View Italian

riducendo la liquidità destinata al settore e perfino provando a introdurre
nuove imposte sugli immobili. L’effetto collaterale è stato di far rallentare
il settore delle costruzioni: le vendite di immobili residenziali sono scese del
25% a ottobre rispetto a un anno prima.

Le difficoltà finanziarie di Evergrande e quelle di Fantasia, un altro operatore
del settore, sono la diretta conseguenza di questi tentativi di frenare la
speculazione nel campo immobiliare.

Ma se facciamo un confronto con alcune crisi immobiliari come quella di
Stati Uniti, Spagna e Irlanda nel periodo 2008-10, possiamo osservare alcune
fondamentali differenze: l’andamento dei prezzi delle case in Cina è rimasto
parallelo rispetto al PIL, le banche hanno mantenuto dei criteri di erogazione
del credito abbastanza prudenti e le famiglie cinesi sono poco indebitate.

L’introduzione di nuove misure potrebbe creare ulteriore volatilità nel mercato
azionario e in particolare sui settori maggiormente interessati dalle stesse
(per esempio Internet, immobiliare e sanità). La Cina rappresenta però oltre
un quinto dell’economia mondiale e a medio termine la crescita rimarrà
importante. L’obiettivo di crescita del governo è infatti del 4,7% l’anno nei
prossimi 15 anni.

Molti investitori sono di fatto sottoesposti al mercato cinese perché il
suo peso negli indici azionari globali resta contenuto – una frazione
rispetto alla sua importanza come PIL. Inoltre, Cina e Occidente perseguono
modelli economici diversi e, considerando che le congiunture economiche
sono spesso disallineate, l’azionario cinese può contribuire a una migliore
diversificazione del portafoglio.

L’introduzione di nuove misure potrebbe creare ulteriore volatilità nel mercato
azionario cinese nel breve termine e per questo tatticamente rimaniamo
neutrali. Da un punto di vista strategico è un mercato interessante, che nel
futuro probabilmente tornerà a essere protagonista.

Siamo prudenti sui settori potenzialmente interessati da ulteriori cambiamenti
regolamentari come Internet, l’immobiliare e la sanità privata. Le valutazioni
non sono impegnative, ma la visibilità su possibili cambiamenti regolamentari
non è sufficiente. Invece siamo positivi su quei settori destinati a beneficiare
della maggiore domanda interna come i beni durevoli, i servizi e l’energia.
Inoltre, la Cina sta investendo molto nelle tecnologie per ridurre le emissioni
di CO2, un’altra area interessante da prendere in considerazione.

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Weekly Global

Attivi non tradizionali

Le classi di attivi non tradizionali sono investimenti alternativi che comprendono hedge fund, private equity, immobili e
managed futures (collettivamente, investimenti alternativi). Le quote dei fondi d'investimento alternativi sono vendute solo a
investitori qualificati e soltanto mediante documenti di offerta che forniscono informazioni su rischi, performance e spese dei fondi
d'investimento alternativi. I clienti sono invitati a leggere attentamente i documenti in oggetto prima di sottoscrivere le quote e di
entrarne in possesso. Un investimento in un fondo d'investimento alternativo è di natura speculativa e comporta rischi significativi. In
specifico questi investimenti (1) non sono fondi comuni d'investimento e non sono soggetti agli stessi requisiti normativi di tali fondi;
(2) possono presentare una performance volatile e gli investitori possono perdere una parte sostanziale o tutto il capitale investito; (3)
possono comportare leva finanziaria e altre prassi d'investimento speculative con un possibile aumento del rischio di perdita di
investimento; (4) sono investimenti illiquidi a lungo termine, solitamente non esiste un mercato secondario per gli interessi di un
fondo e non se ne prevede alcuno sviluppo; (5) gli interessi dei fondi d'investimento alternativi sono solitamente illiquidi e soggetti a
limitazioni di trasferimento; (6) può non essere chiesto loro di fornire agli investitori informazioni periodiche sui prezzi o sulla
valutazione; (7) solitamente comportano complesse strategie fiscali ed eventuali ritardi nella distribuzione agli investitori delle
informazioni fiscali; (8) sono soggetti a elevate commissioni, tra cui commissioni di gestione e altre commissioni e spese che nel
complesso riducono i profitti.

Le quote in fondi d'investimento alternativi non sono depositi né obbligazioni di banche o altri istituti di deposito garantiti, né sono
garantite o avallate da questi, e non sono garantite a livello federale dalla Federal Deposit Insurance Corporation, dal Federal Reserve
Board né da altri enti pubblici. I potenziali investitori devono capire questi rischi e avere la capacità finanziaria e la disponibilità ad
accettarli per un lungo periodo prima di investire in un fondo d'investimento alternativo e devono considerare un fondo
d'investimento alternativo come un'integrazione in un programma di investimento generale.

In aggiunta ai rischi che si riferiscono agli investimenti alternativi in generale, vi sono rischi aggiuntivi correlati a un investimento in
queste strategie:

•   Rischio degli hedge fund: l'investimento in hedge fund comporta dei rischi specifici tra cui possono figurare I rischi associati a
    investimenti in vendite allo scoperto, opzioni, azioni di small cap, junk bond, derivati, titoli in sofferenza, titoli azionari non
    statunitensi e investimenti illiquidi.
•   Managed futures: l'investimento in programmi di managed futures comporta dei rischi specifici. Per esempio non tutti i gestori si
    focalizzano contemporaneamente su tutte le strategie e le strategie di managed future possono comportare elementi direzionali
    sostanziali.
•   Immobili: l'investimento in prodotti immobiliari e real estate investment trust comporta dei rischi specifici. Tra questi figurano
    rischi associati a indebitamento, variazioni negative nelle condizioni economiche generali o nei mercati locali, variazioni nelle
    normative o nei regolamenti statali, fiscali, immobiliari e nei piani regolatori, rischi associati a richieste di capitale e, per alcuni
    prodotti immobiliari, rischi associati alla possibilità di beneficiare di trattamenti fiscali di favore ai sensi delle normative fiscali
    federali.
•   Private equity: l'investimento in private equity comporta dei rischi specifici. Se non soddisfatte, le eventuali richieste di capitali
    con preavviso breve possono avere significative ripercussioni negative inclusa, a titolo esemplificativo e non limitativo, la perdita
    totale dell'investimento.
•   Rischio di cambio/di valuta: chi investe in titoli di emittenti ubicati al di fuori degli Stati Uniti deve sapere che anche nel caso di
    titoli denominati in dollari statunitensi, le variazioni nel tasso di cambio tra il dollaro statunitense e la valuta "nazionale"
    dell'emittente possono avere effetti imprevisti sul valore di mercato e sulla liquidità di tali titoli. I titoli in oggetto possono inoltre
    essere interessati da altri rischi (cambiamenti della situazione politica, economica o del quadro normativo) di cui gli investitori
    statunitensi potrebbero venire a conoscenza in ritardo.

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Weekly Global

Appendice
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vendita di prodotti d’investimento o di altri prodotti specifici. L’analisi contenuta nella presente pubblicazione non costituisce una raccomandazione
personale né tiene conto degli obiettivi d’investimento, delle strategie d’investimento, della situazione finanziaria o delle esigenze particolari di un
determinato destinatario. Si basa su numerosi presupposti. Presupposti diversi potrebbero dare risultati sostanzialmente diversi. Alcuni prodotti e
servizi sono soggetti a restrizioni legali e non possono essere offerti in tutto il mondo in modo incondizionato e/o potrebbero non essere idonei alla
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con l’obiettivo di monitorare il rendimento o la performance di un Valore o di definire l’asset allocation di un portafoglio oppure di calcolare le
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dirigente o dipendente possono in ogni momento essere autorizzati a detenere posizioni lunghe o corte in strumenti d’investimento menzionati in
questa pubblicazione, effettuare operazioni che coinvolgono tali strumenti d’investimento in conto proprio o in conto terzi o fornire qualsiasi altro
servizio o avere funzionari che operano in qualità di dirigenti nei confronti dell’emittente, dello strumento d’investimento stesso o di una società
commercialmente o finanziariamente collegata a tali emittenti. In ogni momento, le decisioni d’investimento (compresa la scelta di acquistare,
vendere o detenere titoli) prese da UBS e dai suoi dipendenti possono differire o essere contrarie alle opinioni espresse nelle pubblicazioni di
ricerca di UBS. Alcuni investimenti possono non essere immediatamente realizzabili, dal momento che lo specifico mercato può essere illiquido,
e di conseguenza la valutazione dell’investimento e la determinazione del rischio possono essere difficili da quantificare. UBS fa affidamento su
barriere all’informazione per controllare il flusso di informazioni contenute in una o più aree di UBS verso altre aree, unità, divisioni o affiliate di
UBS. Le operazioni su future e opzioni non sono idonee a tutti gli investitori poiché comportano un elevato rischio di perdita e possono generare
perdite superiori all’investimento iniziale. I risultati passati di un investimento non rappresentano una garanzia dei suoi rendimenti futuri. Maggiori
informazioni saranno rese disponibili su richiesta. Alcuni investimenti possono essere soggetti a improvvise e consistenti perdite di valore e allo
smobilizzo dell’investimento è anche possibile ricevere una somma inferiore a quella inizialmente investita o dover effettuare un versamento
integrativo. Le variazioni dei corsi di cambio possono avere un effetto negativo sul prezzo, sul valore o sul rendimento di un investimento. L’analista/
Gli analisti responsabile/i della preparazione di questo rapporto può/possono interagire con il personale del trading desk, il personale di vendita e
altre unità allo scopo di raccogliere, sintetizzare e interpretare informazioni di mercato.
Il trattamento fiscale dipende dalla situazione personale e potrebbe subire variazioni in futuro. UBS non fornisce consulenza legale o fiscale e
non rilascia alcuna dichiarazione circa il trattamento fiscale degli attivi o dei loro rendimenti d’investimento, né a titolo generale né in riferimento
alla situazione e alle esigenze specifiche del cliente. Ci è impossibile tenere conto degli obiettivi d’investimento, della situazione finanziaria e
delle esigenze particolari di ogni singolo cliente e pertanto vi raccomandiamo di rivolgervi a un consulente finanziario e/o fiscale per discutere le
implicazioni, comprese quelle fiscali, dell’investimento in qualunque prodotto menzionato nel presente materiale.
È vietata la riproduzione o la distribuzione di copie di questo materiale senza la preventiva autorizzazione di UBS. Se non diversamente convenuto
per iscritto, UBS vieta espressamente la distribuzione e il trasferimento di questo materiale a terzi per qualsiasi ragione. UBS non accetta alcuna
responsabilità per eventuali pretese o azioni legali di terzi derivanti dall’uso o dalla distribuzione di questo materiale. Questo materiale è destinato
alla distribuzione solo secondo le circostanze permesse dal diritto applicabile. Per informazioni circa le modalità con cui il CIO gestisce i conflitti e
mantiene l’indipendenza delle opinioni d’investimento e della sua gamma di pubblicazioni, e circa le metodologie di ricerca e di rating, si rimanda a
www.ubs.com/research. Per ulteriori informazioni circa gli autori della presente pubblicazione e di altre pubblicazioni del CIO eventualmente citate
nel presente documento e per richiedere copie di studi passati sullo stesso argomento si prega di rivolgersi al proprio consulente alla clientela.
Le opzioni e i futures non sono idonei a tutti gli investitori; le operazioni in questi strumenti sono considerate rischiose e possono essere adeguate
solo per gli investitori sofisticati. Prima di acquistare o vendere un’opzione, e per conoscere tutti i rischi relativi alle opzioni, è necessario ricevere una
copia del documento «Caratteristiche e rischi delle opzioni standardizzate», disponibile all’indirizzo https://www.theocc.com/about/publications/
character-risks.jsp o presso il proprio consulente finanziario.
Gli investimenti in prodotti strutturati comportano rischi significativi. Per maggiori informazioni sui rischi legati all’investimento in un determinato
prodotto strutturato, leggere i documenti d’offerta relativi a tale prodotto. I prodotti strutturati sono obbligazioni non garantite di un determinato
emittente i cui rendimenti sono collegati alla performance di uno strumento sottostante. A seconda delle condizioni dell’investimento, gli investitori
potrebbero perdere la totalità o una parte consistente del capitale investito in base alla performance dello strumento sottostante. Gli investitori
potrebbero anche perdere l’intero capitale investito in caso d’insolvenza dell’emittente. UBS Financial Services Inc. non garantisce in alcun modo
gli obblighi o la condizione finanziaria di qualsiasi emittente né la correttezza delle informazioni finanziarie fornite da qualsiasi emittente. I prodotti
strutturati non sono strumenti d’investimento tradizionali e un investimento in un prodotto strutturato non equivale a un investimento diretto
nello strumento sottostante. I prodotti strutturati possono avere una liquidità limitata o nulla e gli investitori devono essere preparati a detenere
l’investimento fino alla scadenza. Il rendimento dei prodotti strutturati può essere limitato da un determinato guadagno massimo, da un tasso
di partecipazione o da altre caratteristiche. I prodotti strutturati possono prevedere la facoltà di rimborso anticipato; se un prodotto strutturato
viene richiamato in anticipo, gli investitori non possono conseguire ulteriori rendimenti e potrebbero non essere in grado di reinvestire in strumenti
simili con condizioni simili. I prodotti strutturati sono soggetti a costi e commissioni che in genere sono incorporati nel prezzo dell’investimento. Il

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Weekly Global

trattamento fiscale di un prodotto strutturato può essere complesso e può differire da quello di un investimento diretto nello strumento sottostante.
UBS Financial Services Inc. e i suoi collaboratori non forniscono consulenza fiscale. Prima di investire in qualsiasi strumento, gli investitori sono
invitati a rivolgersi al proprio consulente fiscale per conoscere la propria situazione fiscale.
Informazioni importanti sulle strategie basate sugli investimenti sostenibili: le strategie basate sugli investimenti sostenibili mirano a
prendere in considerazione e integrare i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nel processo d’investimento e nella costruzione del
portafoglio. Le strategie più varie in termini di orientamento geografico e stile d’investimento possono effettuare analisi ESG e integrarne i risultati in
diversi modi. L’inclusione dei fattori ESG o delle considerazioni alla base degli investimenti sostenibili può impedire al gestore di partecipare a certe
opportunità d’investimento che altrimenti sarebbero in linea con il suo obiettivo d’investimento e con altre strategie d’investimento tradizionali. I
rendimenti di un portafoglio composto essenzialmente da investimenti sostenibili possono essere superiori o inferiori a quelli di un portafoglio il
cui gestore non tiene conto dei fattori ESG, non opera esclusioni e non considera altri aspetti della sostenibilità, e le opportunità d’investimento
a disposizione di tali portafogli possono essere diverse. Le società possono non soddisfare necessariamente elevati standard di performance per
tutti gli aspetti ESG o tutti i temi degli investimenti sostenibili; inoltre, non si garantisce che le società soddisfino le aspettative negli ambiti della
responsabilità aziendale, della sostenibilità e/o della performance in termini d’impatto.
Gestori patrimoniali esterni / Consulenti finanziari esterni: qualora la presente ricerca o pubblicazione sia fornita a un gestore patrimoniale
esterno o a un consulente finanziario esterno, UBS vieta espressamente che questa sia ridistribuita dal gestore patrimoniale esterno o dal consulente
finanziario esterno e che sia resa disponibile ai rispettivi clienti e/o terzi.
Stati Uniti d’America:distribuito a soggetti statunitensi da UBS Financial Services Inc., UBS Securities LLC o UBS Swiss Financial Advisers AG,
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Mexico, S.A. de C.V., UBS SuMi TRUST Wealth Management Co., Ltd., UBS Wealth Management Israel Ltd e UBS Menkul Degerler AS sono
consociate di UBS SA. UBS Financial Services Incorporated of Puerto Rico è una consociata di UBS Financial Services Inc. UBS Financial Services Inc.
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Versione B/2021: CIO82652744
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