Consiglio Europeo del Pellet Guida per la Certificazione del pellet di legno da riscaldamento - Ai sensi della EN 14961-2 3.5.2011

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Consiglio Europeo del Pellet Guida per la Certificazione del pellet di legno da riscaldamento - Ai sensi della EN 14961-2 3.5.2011
Consiglio Europeo del Pellet

           Guida per la
Certificazione del pellet di legno
       da riscaldamento

        Ai sensi della EN 14961-2

                3.5.2011
Consiglio Europeo del Pellet Guida per la Certificazione del pellet di legno da riscaldamento - Ai sensi della EN 14961-2 3.5.2011
INDICE

1              BACKGROUND E OBIETTIVI .............................................................. 5

2              RIFERIMENTI NORMATIVI .................................................................. 6

3              DEFINIZIONI DI TERMINI..................................................................... 7
    3.1        Proprietario della Licenza...................................................................... 7
    3.2        Associazioni Nazionali .......................................................................... 8
    3.3        Concessionario della licenza................................................................. 8
    3.4        Organismi di certificazione .................................................................... 8
    3.5        Organizzazione di supporto al sistema ................................................. 8
    3.6        Organismi d'ispezione e di controllo...................................................... 8
    3.7        Possessori del certificato ...................................................................... 9

4              SISTEMA DI CERTIFICAZIONE......................................................... 10
    4.1        Panoramica ......................................................................................... 10
    4.2        Certificazione della produzione ........................................................... 10
      4.2.1    Mandato per il controllo della produzione............................................ 11
      4.2.2    Ispezione iniziale della produzione...................................................... 11
      4.2.3    Emissione del certificato ..................................................................... 13
      4.2.4    Ispezioni di sorveglianza ..................................................................... 13
    4.3        Certificazione del commercio .............................................................. 14
      4.3.1    Procedura per la domanda.................................................................. 14
      4.3.2    Emissione del certificato ..................................................................... 14
    4.4        Reclami ............................................................................................... 14
    4.5        Validità del certificato .......................................................................... 15
    4.6        Cambiamenti di maggior entità............................................................ 15
    4.7        Uso del marchio .................................................................................. 16
    4.8        Etichettatura ........................................................................................ 16
    4.9        Interfacce ............................................................................................ 17
    4.10       Tracciabilità ......................................................................................... 17
      4.10.1   Numero d'identificazione ..................................................................... 17
      4.10.2   Campioni di riferimento ....................................................................... 18
    4.11       Audit ordinari e straordinari ................................................................. 19
    4.12       Reclami ............................................................................................... 19
    4.13       Costi.................................................................................................... 20

5              QUALITA’ DEL PRODOTTO.............................................................. 20

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Consiglio Europeo del Pellet Guida per la Certificazione del pellet di legno da riscaldamento - Ai sensi della EN 14961-2 3.5.2011
6             REQUISITI DI SOSTENIBILITA’ ........................................................ 21

7             GESTIONE DELLA QUALITA’........................................................... 21
    7.1       Produzione .......................................................................................... 22
      7.1.1   Attrezzatura tecnica e processi di funzionamento. .............................. 22
      7.1.2   Relazione sulle quantità prodotte ........................................................ 23
      7.1.3   Responsabile della sicurezza della qualità.......................................... 23
      7.1.4   Documentazione interna ..................................................................... 23
      7.1.5   Ispezioni interne .................................................................................. 24
    7.2       Commercio.......................................................................................... 26
      7.2.1   Attrezzatura tecnica e processi di funzionamento ............................... 26
      7.2.2   Responsabile sicurezza della qualità .................................................. 28
      7.2.3   Documentazione interna ..................................................................... 28
      7.2.4   Ispezioni interne .................................................................................. 29

8             Organismi di ISPEZIONE e di CONTROLLO ................................... 31
    8.1       Requisiti per la registrazione ............................................................... 31
    8.2       Presentazione della domanda............................................................. 31

9             REQUISITI DELLE MATERIE PRIME ................................................ 32
    9.1       Requisiti per gli additivi ....................................................................... 32

10            MARCHIO DI CERTIFICAZIONE ....................................................... 34

                                                       3
4
Certificazione del pellet da riscaldamento

1 BACKGROUND E OBIETTIVI
L'obiettivo del presente sistema di certificazione del pellet di legno è quello di
assicurare il rifornimento di combustibile con qualità constante, chiaramente
definita e adatta al riscaldamento.

Al fine di garantire una regolare ed elevata qualità del pellet in distribuzione,
sarà necessario certificare non soltanto il pellet, ma anche i processi
necessari alla sua produzione, nonché la logistica di distribuzione. Quindi, gli
aspetti della certificazione di un singolo prodotto, saranno combinati con quelli
di tutto il sistema di certificazione.

Con le classi ENplus-A1, ENplus-A2 e EN-B, si definiscono tre qualità diverse
del pellet sulla base delle specifiche tecniche contenute nella norma europea
EN 14961-2, "Biocombustibili solidi. Specifiche e classificazione del
combustibile" Parte seconda: Pellet per uso non industriale"1

Il sistema di certificazione contiene i seguenti punti essenziali:

                ƒ   Requisiti di produzione del pellet e sicurezza della qualità
                ƒ   Requisiti del prodotto (EN 14961-2)
                ƒ   Requisiti per l’etichettatura, la logistica e lo stoccaggio
                    intermedio
                ƒ   Requisiti di consegna al consumatore finale

Le specifiche relative alla gestione della qualità interna garantiscono il
mantenimento delle caratteristiche del prodotto. Sono stabiliti i requisiti
riguardanti le attrezzature tecniche, le procedure e la documentazione. In
questo modo, i processi di funzionamento risultano trasparenti e orientati alla
rapida localizzazione e risoluzione dei problemi. Tali specifiche si basano
sulla ISO 9001 e sulla FprEN 15234-2.

L'EPC, il Consiglio Europeo del Pellet, organizzato nell’ambito di AEBIOM,
l'Associazione Europea delle Biomasse, ha ottenuto i diritti di licenza per il
marchio ENplus tramite un contratto stipulato con il promotore del sistema,
ovvero l'Istituto del Pellet tedesco (DEPI). Questi trasferirà tale diritto di
licenza alle associazioni nazionali, le quali si occuperanno dell’intropduzione
di ENplus nelle nazioni o aree geografiche di competenza.

1
 Con la dicitura “uso non industriale” si intende utilizzo del combustibile i apparecchi di bassa potenza,
come nelle case o in edifici pubblici e commerciali di dimensione ridotta.
Certificazione del pellet per riscaldamento

L'indipendenza del sistema di certificazione sarà garantita dal coinvolgimento
di organismi di certificazione accreditati secondo la EN 45011. La
certificazione ENplus può essere anche rilasciata come certificazione di
gruppo con la supervisione di un organismo di certificazione accreditato.

Le associazioni nazionali responsabili della gestione del marchio ENplus
decideranno l'organizzazione di supporto al sistema (nel caso di certificazione
di gruppo), nonché l'organismo di certificazione responsabile per ENplus nella
propria nazione. redigeranno, inoltre, una lista di tali organizzazioni pubblicata
sul loro sito web e sul sito di EPC.

Gli organismi di ispezione e di analisi - che verificano la conformità di
produttori e rivenditori ai requisiti richiesti da ENplus - devono essere
comunque sottoposti al vaglio dell'EPC e inseriti nella lista ufficiale.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
EN 14774-1, Biocombustibili solidi - Determinazione del contenuto di umidità
- Metodo per essiccamento in forno - Parte 1: Umidità assoluta - metodo di
riferimento

EN 14774-2 Biocombustibili solidi - Determinazione del contenuto di umidità -
Metodo per essiccamento in forno - Parte 2: Umidità totale - procedura
semplificata

EN 14775, Biocombustibili solidi - Determinazione del contenuto di ceneri

FprEN 14778, Biocombustibili solidi - Campionamento

prEN 14780, Combustibili solidi - Preparazione dei campioni

EN 14918, Biocombustibili solidi - Determinazione del potere calorifico

EN 14961-1: 2010, Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del
combustibile - Parte 1: Requisiti generali

EN 14961-2: 2011, Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del
combustibile - Parte 2: Pellet per uso non industriale

EN 15103, Biocombustibili solidi - Determinazione della densità apparente

FprEN15104, Biocombustibili solidi - Determinazione del contenuto totale di
carbonio, idrogeno e azoto - metodo strumentale

EN 15210-1, Biocombustibili solidi - Determinazione della durabilità
meccanica del pellet - Parte 1: Pellet

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Certificazione del pellet per riscaldamento

FprEN 15289, Biocombustibili solidi - Determinazione del contenuto totale di
zolfo e cloro

FprEN 15297 Biocombustibili solidi - Determinazione degli elementi minori -
As, Cd, Co, Cr, Cu, Hg, Mn, Mo, Ni, Pb, Sb, V e Zn

prEN 15234-1, Biocombustibili solidi - Assicurazione della qualità del
combustibile - Parte 1: Requisiti generali

prEN 15234-2, Biocombustibili solidi - Assicurazione della qualità del
combustibile - Parte 2: Pellet per uso non industriale

prEN 16127, Biocombustibili solidi - Determinazione della lunghezza e del
diametro del pellet e delle briquesttes cilindriche

ISO/IEC 17025 (2005): Requisiti generali per i laboratori di prova e
calibrazione

EN ISO 9001 (2008): Sistemi Gestione Qualità - Requisiti

EN 14588, Biocombustibili solidi - Terminologia, definizioni e descrizione

EN ISO/IEC 17025, Criteri generali per le procedure di esecuzione dei diversi
tipi di organizzazioni di controllo

ISO 3310 (2001): Vagliatura - Requisiti tecnici e controlli

EN 45011, Requisiti generali per organizzazioni che gestiscono sistemi di
certificazione dei prodotti

CEN/TS 15370: Biocombustibili solidi, Metodo per la determinazione del
comportamento di fusione delle ceneri

[Norme nazionali su biocombustibili solidi, sullo stoccaggio o su requisiti per la
produzione e l'utilizzo del pellet, che non sono in contrasto con le norme EN,
possono essere aggiunte alla lista dei riferimenti normativi].

3 DEFINIZIONI DI TERMINI
Per altri termini e descrizioni relativi al pellet si rimanda alla EN 14588.

3.1   Proprietario della Licenza
Il proprietario della licenza del marchio ENplus è AEBIOM, l'Associazione
Europea delle Biomasse. L'ente responsabile della gestione di ENplus è
l’EPC, il Consiglio Europeo del Pellet, organizzato all'interno dell'AEBIOM.

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Certificazione del pellet per riscaldamento

3.2   Associazioni Nazionali
Le associazioni nazionali sono organizzazioni che rappresentano gli interessi
del settore del pellet nelle nazioni o aree geografiche di compentza che hanno
sottoscritto un contratto con AEBIOM al fine di concedere la licenza ENplus
alle imprese certificate.

3.3   Concessionario della licenza
Un produttore o un rivenditore di pellet può ottenere la licenza d'uso del
marchio ENplus dall'associazione nazionale responsabile per il paese/nazione
o area geografica in cui l'impresa gestisce la propria attività o i propri
stabilimenti. Se non esiste un'associazione di riferimento, la licenza può
essere emessa direttamente da AEBIOM. L’EPC, il Consiglio Europeo del
Pellet, rappresentato dal suo general manager, gestisce tutte le questioni in
merito al rilascio di licenze per conto di AEBIOM. Se un'associazione
nazionale cessa le proprie attività o perde i diritti di licenza di ENplus, i
detentori della licenza di questo paese ottengono la licenza direttamente da
AEBIOM, a meno che non venga riconosciuta la non conformità ai requisiti
ENplus.

3.4   Organismi di certificazione
Gli organismi di certificazione garantiscono l'indipendenza del sistema di
certificazione e monitorano le procedure. Questi devono aderire ai requisiti
della EN 45011 ed essere accreditati da un membro della Cooperazione
Europea per l'Accreditamento (EA), oppure possedere un accordo di
riconoscimento reciproco con l'EA. Le associazioni nazionali possono
scegliere di collaborare con organismi di certificazione specifici per la propria
nazione o area geografica.

Gli organismi di certificazione nazionali selezionati devono essere inseriti
nella lista presente sul sito ufficiale dell'EPC www.pelletcouncil.eu.

3.5   Organizzazione di supporto al sistema
Se si costituisce una certificazione di gruppo, le dinamiche della certificazione
saranno gestire da un'organizzazione di supporto al sistema. Tale
organizzazione è controllata da un organismo indipendente e accreditato.
L'organizzazione di supporto del sistema selezionata e l'organismo di
certificazione devono essere indicati nella lista pubblicata sul sito ufficiale di
EPC/ENplus.

3.6   Organismi d'ispezione e di controllo
Gli organismi di ispezione presenti nella lista devono essere accreditati
secondo la EN ISO 17020 o EN 45011, e essere citati nel sito dell'EPC nella
homepage ufficiale. Lo scopo dell’accreditamento deve essere accettato

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Certificazione del pellet per riscaldamento

dall'EPC. Gli organismi di analisi della lista devono essere accreditati secondo
la EN ISO 17025 e le norme di analisi specificate nella EN 14961-2. Gli
organismi di analisi possono cooperare se non sono stati accreditati per tutte
le norme di controllo vigenti. Soltanto gli organismi d'ispezione e di controllo
presenti nell'elenco sono ammessi alla certificazione nel sistema ENplus.

3.7   Possessori del certificato
I possessori del certificato sono aziende che producono o commercializzano
elevate quantità di pellet e si sono impegnate, tramite un contratto con
l'organismo di certificazione o l'organizzazione di supporto al sistema, ad
osservare i regolamenti del sistema di certificazione ENplus e sono stati
certificati secondo le regole descritte in questa guida.

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Certificazione del pellet per riscaldamento

4 SISTEMA DI CERTIFICAZIONE
4.1   Panoramica
I componenti essenziali della certificazione sono:

            ƒ   Ispezione e conferma della conformità del pellet agli standard
                europei, nonché del sistema logistico (fino alla consegna al
                cliente finale): entrambi i requisiti vanno considerati secondo
                quanto descritto in questo manuale.
            ƒ   Specifiche per la gestione interna della qualità (attrezzature e
                processi produttivi del possessore della certificazione, qualifica
                dei dipendenti, requisiti per la documentazione, controllo
                qualità interno).
            ƒ   Esecuzione dei controlli della certificazione e dei controlli
                esterni, rilascio e revoca della licenza, gestione dei reclami.

4.2   Certificazione della produzione
La parte interessata inoltra una domanda di certificazione. L'organizzazione di
supporto al sistema/ente di certificazione è responsabile nella nazione/paese
in cui il richiedente ha la sua sede (sede centrale). L'organizzazione di
supporto al sistema/ente di certificazione deve decidere in merito alla
domanda entro 2 mesi.

E' necessario presentare:

            ƒ   domanda di approvazione
            ƒ   contratto con un organismo d'ispezione presente nell'elenco
            ƒ   relazione dell'ispezione e delle analisi eseguite a seguito della
                visita ispettiva iniziale.

Se la domanda è presentata nel 2011, sarà possibile accettare, come
relazione iniziale, anche una relazione di ispezione condotta secondo la
DINplus. Inoltre, sarà necessario presentare un'analisi del punto di fusione
delle ceneri risalente a una data non superiore ai 3 mesi. Entro 12 mesi
dall'ottenimento della certificazione sarà necessario presentare all'ente di
certificazione la relazione della visita ispettiva iniziale sulla base alla presente
procedura di certificazione.

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Certificazione del pellet per riscaldamento

      4.2.1 Mandato per il controllo della produzione
La parte interessata stipula un contratto d'ispezione con un ente ispettivo
accreditato contenuto nella lista dell'EPC e lo incarica di eseguire le ispezioni
iniziali presso i suoi stabilimenti produttivi.

      4.2.2 Ispezione iniziale della produzione
L'organismo d'ispezione conduce un'ispezione iniziale presso il sito (-i) di
produzione della parte interessata con cui dovrà verificare i seguenti punti:

                  ƒ   Materia prima: Classificazione delle fonti e dell'origine dei
                      biocombustibili solidi in conformità alla EN 14961-2 (Tabella 1,
                      EN 14961-1). Se la materie prima non proviene
                      esclusivamente da una segheria affiliata, i fornitori e l'origine
                      della materia prima dovranno essere specificati così come
                      riportato nella EN 14961-1 Tabella 1.
                  ƒ   Qualora utilizzati, tipo, esatta descrizione e,quantità di additivi2
                      (per es. coadiuvanti per la pressatura),.
                  ƒ   Tipo e idoneità del magazzino per la materia prima.
                  ƒ   Impianto di produzione: adeguatezza delle attrezzature al fine
                      di produrre pellet di elevata qualità. In particolare verificare gli
                      strumenti per separare il particolatao e i materiali estranei.
                      Pulizia degli impianti.
                  ƒ   Tipo e idoneità del magazzino per il prodotto finito.
                  ƒ   Sistema di gestione della qualità (conforme al capitolo 7):
                      manuale interno e/o indicazioni operative, formazione (esterna
                      e interna), gestione di reclami e lamentele, ecc,
                  ƒ   Controllo interno della produzione, adeguatezza e condizioni
                      dei dispositivi di controllo, gestione dei campioni di riferimento.
                  ƒ   Dichiarazione di prodotto (vedi capitolo 4.9): può essere
                      applicata la EN 15234-2 (dichiarazione del prodotto).

Durante la visita ispettiva iniziale, i verificatori (auditor) devono assolvere ai
seguenti compiti:

                  ƒ   Campionamento dalla produzione/stoccaggio del pellet,
                      descrizione, documentazioni fotografiche dei punti di

2
    Un additive è un materiale che migliora la qualità del combustibile (es. le proprietà di combustione),
    riduce le emissioni o rende la produzione maggiormente efficiente

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Certificazione del pellet per riscaldamento

                campionamento il quale deve essere eseguito in conformità
                con la EN 14778.
            ƒ   Ispezione del campionamento interno all’impianto per
                verificare la qualità interna; se necessario, corso di formazione
                sul campionamento rappresentativo e suggerimenti per
                miglioramento (Nota: il campionamento per scopi di auto-
                valutazione non deve essere necessariamente conforme alla
                EN 14778). Deve essere determinata la procedura di verifica
                più adatta per la valutazione interna.
            ƒ   Esame del processo di produzione e documentazione della
                gestione      qualità;    l’ente   ispettivo   deve     trattare
                confidenzialmente tali documenti e non è consentito inoltrarli a
                terzi (le eccezioni sono ammesse soltanto nel caso di indagini
                giustificate dall'organizzazione di supporto al sistema/ente di
                certificazione).

Il verificatore deve aver accesso a tutte le parti dell'impianto e a tutta la
relativa documentazione.

Inoltre, il verificatore deve imballare e sigillare i campioni nonché gestire la
loro consegna al laboratorio di prova.

La relazione sulla vistita ispettiva iniziale (compresi i risultati di laboratorio)
deve essere inoltrata al richiedente e, in copia, all'organizzazione di supporto
al sistema/ente di certificazione.

In caso di non-conformità di entità minore, rilevate dal laboratorio di prova o
mel corso dell’ispezione, l'organismo stabilisce una scadenza entro la quale il
richiedente deve provare concretamente la corretta applicazione delle misure
correttive. Tale scadenza dovrà essere proporzionata ai provvedimenti
correttivi richiesti.

In caso di non-conformità di maggiore entità, è necessario condurre una
nuova visita ispettiva dopo la correzione dei difetti. Le non-conformità di
maggiore entità, che possono influenzare la qualità della produzione su basi
sostenute, sono, per es. materie prime inadeguate o produzione e
attrezzature per l'immagazzinamento difettose. Le non-conformità più rilevanti
possono avere un impatto diretto o indiretto sulle prestazioni degli apparecchi
termici che utilizzano il pellet.

                                        12
Certificazione del pellet per riscaldamento

   4.2.3 Emissione del certificato
L'ente di certificazione o l'organismo di supporto al sistema verifica la
conformità alle linee guida della certificazione ENplus sulla base delle
informazioni fornite:

             ƒ   nella richiesta di approvazione
             ƒ   nella relazione dell'ente d'ispezione (comprensiva dei risultati
                 del test di laboratorio).

Se la richiesta è approvata, il richiedente ne è informato e riceve sia un
contratto di licenza sia una richiesta di anticipo per i diritti di uso del marchio.
Al momento del pagamento dei costi di licenza e della restituzione del
contratto firmato, la certificazione si attiva con l’invio del certificato dotato di
numero identificativo e del periodo di validità del certificato.

L'impresa sarà inserita in un registro con tutti gli altri possessori del certificato,
che deve essere pubblicato sul sito web dell'associazione nazionale e di EPC.

   4.2.4 Ispezioni di sorveglianza
Ogni sito di produzione deve essere sottoposto a un controllo annuale da
parte dell'organismo di ispezione, in conformità ai requisiti stabiliti nel
paragrafo 4.2.2. L'ispezione di sorveglianza può essere condotta a sorpresa. I
miglioramenti e i cambiamenti del sistema di certificazione (norme, gestione
della qualità, ecc.) devono essere portati all'attenzione del responsabile della
gestione della qualità nell'impianto di produzione di pellet da parte del
concessionario della licenza (associazione nazionale o EPC).

Quando si rilevano mancanze o inadempienze al regolamento ENplus
nell'impianto o nel test di laboratorio nel corso dell'ispezione periodica, l’ente
ispettivo accreditato deve informare immediatamente il possessore del
certificato. Nel caso di inadempienze di minore entità, l’ente ispettivo
accreditato può stabilire un periodo di moratoria (massimo di 10 settimane),
durante il quale il possessore del certificato deve verificare che siano state
messe in atto delle misure correttive. L'organizzazione di supporto al
sistema/ente di certificazione non deve essere necessariamente informato.

Se si verificano inadempienze maggiori, l'organizzazione di supporto al
sistema/ente di certificazione deve essere immediatamente informato
dall’ente ispettivo. L'organizzazione di supporto al sistema/ente di
certificazione è responsabile della messa a punto di una nuova ispezione di
monitoraggio            dopo           la         correzione          delle
inadempienze. Le inadempienze di maggiore entità che possono influenzare
la qualità della produzione in modo prolungato sono, in particolare, la

                                         13
Certificazione del pellet per riscaldamento

presenza di materie prime inadeguate, produzione scorretta e locali di
stoccaggio difettosi.

4.3    Certificazione del commercio
Ogni rivenditore deve essere certificato secondo le linee guida ENplus. Si
escludono i commercianti di pellet in sacchi e i rivenditori ai consumatori finali
qualora la consegna fisica sia comunque effettuata da commercianti
certificati. Gli spedizionieri e le imprese di stoccaggio, che operano per conto
delle imprese certificate secondo ENplus, non devono essere certificate.
Tuttavia, i rivenditori devono registrare i veicoli di consegna e i magazzini di
stoccaggio presso l'organizzazione di supporto al sistema/ente di
certificazione.

      4.3.1 Procedura per la domanda
La parte interessata presenta una richiesta di         certificazione all’ente che
emette la licenza per l’uso del marchio (EPC o         associazione nazionale) e
dichiara di voler osservare i regolamenti del          sistema di certificazione.
L'organizzazione di supporto al sistema/ente di        certificazione decide sulla
domanda entro 2 mesi.

Qualora sia presa una decisione positiva in merito alla domanda, il richiedente
stipula un contratto con l'organizzazione di supporto al sistema/ente di
certificazione in base al quale, se necessario, autorizza l'esecuzione di
un'ispezione da parte di un centro di controllo elencato nel sito di EPC.

      4.3.2 Emissione del certificato
Sulla base dell'informazioni contenute nella domanda di certificazione,
l'organizzazione di supporto al sistema/ente di certificazione decide in merito
alla conformità al sistema di certificazione. Se la richiesta viene approvata, il
richiedente ne viene informato. Appena ricevuto li pagamento di anticipo per i
costi di concessione del marchio all'associazione nazionale o all'EPC e il
contratto di licenza firmato, la certificazione viene attuata con la spedizione
del certificato compelto di numero d'identificazione e di periodo di validità del
certificato. Inoltre, il possessore del certificato verrà inserito in un registro che
riporta tutti gli altri possessori della certificazione, che sarà pubblicato sul sito
dell'EPC e dell'associazione nazionale (se possibile).

4.4    Reclami
I richiedenti e i possessori del certificato possono inviare un reclamo scritto
all'organizzazione di supporto al sistema/ente di certificazione per le seguenti
decisioni:

             ƒ   Rifiuto della certificazione

                                         14
Certificazione del pellet per riscaldamento

            ƒ   Richiesta di ulteriori ispezioni di monitoraggio, o di ispezioni
                straordinarie (vedi 4.11)
            ƒ   Richeista di ispezioni più frequenti per i controlli interni
            ƒ   Sospensione e cancellazione del certificato/licenza (vedi 4.5)
            ƒ   Reclami resi pubblici (vedi 4.5).

Il reclamo è possibile solo quando il richiedente o il possessore del certificato
attesti che la decisione viola i suoi diritti. Entro due settimane, una
commissione per la gestione dei reclami, appositamente convocata
dall'associazione nazionale/dall'EPC, delibererà in forma scritta in merito.
Nessuna delle persone direttamente interessate dalla delibera di reclamo può
partecipare al processo decisionale.

4.5   Validità del certificato
L'associazione nazionale/EPC e l’ente di certificazione determinano la validità
del certificato.

Quando si verificano violazioni consapevoli del sistema di certificazione o se
si notano non-conformità ripetute malgrado si sia cercato più volte di porvi
rimedio, l'associazione nazionale/EPC deve sospendere la licenza d'uso del
marchio per un periodo di tempo limitato, o porre fine al contratto di utilizzo
del marchio e richiedere all'ente di certificazione di revocare il certificato. Se il
possessore del certificato ha diversi siti produttivi, la licenza può essere
sospesa solo per il sito in cui le inadempienze sono state rilevate, fino al
momento della loro correzione. Il pellet prodotto in altri siti produttivi del
medesimo possessore del certificato può essere ancora considerato come
bene certificato.

Nel caso in cui, sia la licenza sia il certificato siano revocati, l'ex possessore
della licenza può richiedere la certificazione e la licenza dopo un anno.

Inoltre, l'associazione nazionale/EPC è autorizzata a rendere pubblici i
reclami su internet, in maniera appropriata, e di menzionare il possessore di
certificato interessato.

4.6   Cambiamenti di maggior entità
Il possessore del certificato deve immediatamente comunicare
all'organizzazione di supporto al sistema/ente di certificazione cambiamenti
rilevanti. I cambiamenti di maggior entità sono: cambiamenti dell'attrezzatura
tecnica nonché dei processi operativi o strutturali dell’azienda e le regole che
devono essere comunicate durante il procedimento di richiesta di ENplus.

                                         15
Certificazione del pellet per riscaldamento

4.7   Uso del marchio
Al momento dell’emissione del certificato, il possessore acquisisce il diritto
d'uso del marchio per la classe di qualità corrispondente, al fine di etichettare i
propri prodotti e di utilizzarlo per scopi di pubblicità. Il marchio può essere
utilizzato esclusivamente in relazione diretta al prodotto certificato e/o al
servizio certificato (trasporto, magazzino). I possessori del certificato che
producono o commerciano beni (pellet) certificati o non certificati non devono
dare l'impressione che tutta la produzione e le quantità in commercio siano
certificate. Il marchio ENplus può apparire soltanto sulle fatture quando
queste siano emesse per i beni certificati. Le fatture per il pellet certificato
ENplus e per quello non certificato devono essere emesse separatamente.

Il marchio di certificazione sarà legato al numero di identificazione del
possessore. L'utilizzo del marchio non in combinazione con il numero di
identificazione è possibile soltanto in seguito all’autorizzazione
dell'associazione nazionale/EPC.

I commercianti che non sono certificati in conformità alle linee guida di ENplus
e che materialmente non gestiscono pellet certificato ENplus, non sono
autorizzati a disporre del marchio di certificazione. Il commercio di pellet in
sacchi con etichetta ENplus è tuttavia ammissibile senza certificazione. In
combinazione con il numero di identificazione di un pre-fornitore certificato
ENplus, il commerciante non certificato può dichiarare i beni come ENplus
sulla bolla e sul DDT per iscritto.

Negli anni 2011 e 2012, i rivenditori possono raggruppare fino al 30% di pellet
con certificazione DINplus con un minimo di pellet ENplus pari al 70% e
dichiarare tutti i loro beni come beni certificati ENplus.

4.8   Etichettatura
Ogni partita di pellet certificata venduta deve essere etichettata con le
seguenti specifiche:

            ƒ   "Pellet di legno", con la classe di qualità corrispondente
                (ENplus-A1, ENplus-A2, EN-B)
            ƒ   Marchio di certificazione (per materiale imballato)
            ƒ   Numero d'identificazione del certificato (vedi 4.10.1; per pellet
                in sacchi, il numero del produttore o, a scelta, il numero
                generale del rivenditore, deve essere indicato)
            ƒ   Peso (in kg o tonnellate)
            ƒ   Diametro (6 mm o 8 mm)
            ƒ   Nota: Conservare in un luogo asciutto

                                        16
Certificazione del pellet per riscaldamento

             ƒ   Nota: Utilizzare soltanto in impianti di combustione approvati e
                 appropriati
             ƒ   Per il pellet sfuso deve essere documentato il numero della
                 targa del veicolo di consegna in possesso di certificazione.

4.9    Interfacce
Ogni attore della filiera di produzione e di distribuzione garantisce la qualità
del pellet certificato nel proprio ambito di responsabilità. Quando i fornitori
sono inseriti nella filiera, è la parte contraente che si assume la responsabilità
di aderire ai regolamenti di questo sistema di certificazione. Lo strumento che
funge da "interfaccia" con il consumatore finale non è altro che il tubo di
insuflaggio e di aerazione del pellet situato nel magazzino del cliente.

4.10 Tracciabilità
Il sistema di tracciabilità aiuta a garantire la qualità e funge da sistema di
auto-controllo per rilevare eventuali errori nella catena di distribuzione, ovvero
per individuare partite non rispondenti alle specifiche. Tramite il numero di
identificazione e l'analisi della documentazione interna degli operatori
interessati, è possibile rintracciare l’origine dei difetti della qualità nella catena
di distribuzione. Se necessario, i campioni di riferimento archiviati dal
produttore/fornitore devono essere analizzati da un ente di controllo e, se
ritenuto opportuno, devono essere confrontati con un campione presentato
dal querelante.

      4.10.1 Numero d'identificazione
Tramite un sistema di numeri di identificazione unico, ogni consegna
dovrebbe poter essere tracciata attraverso i vari collegamenti nella catena
logistica, risalendo dal consumatore finale fino al produttore. Con la domanda
di certificazione, il possessore del certificato accetta la partecipazione a
questo sistema. Se un produttore ha diversi siti di produzione o se un
rivenditore compra pellet da diversi produttori o rivenditori, la rispettiva
azienda può richiedere un numero generale. Ciò significa che il pellet
certificato proveniente da diverse fonti può essere mescolato. Tuttavia, il
sistema di documentazione interna dovrebbe permettere la rintracciabilità
delle consegne con problemi di qualità e di individuare la fonte di un problema
dai campioni di riferimento archiviati.

I rivenditori non certificati che non detengono una capienza di magazzino
adeguata né veicoli di trasporto propri devono collaborare con i fornitori
certificati in base a questo sistema. I rivenditori certificati possono dichiarare
capienze di magazzino e veicoli di imprese non certificate come di loro
proprietà.

                                         17
Certificazione del pellet per riscaldamento

Se un produttore di pellet stipula un contratto di pellettizzazione, usa il
numero di identificazione singolo di ogni cliente certificato. Il possessore del
numero d'identificazione deve dichiarare il produttore di pellet contraente
come se si trattasse di un sito di produzione proprio. In caso di pellet in
sacchi, il numero d'identificazione del produttore o il numero generale del
commerciante deve essere indicato sull'imballaggio.

Per il pellet in sacchi, il numero del produttore (o, in alternativa, il numero
generale del rivenditore) sarà stampato sull'imballo. In caso di reclami, il
consumatore finale può rivolgersi all'associazione nazionale.

Se avviene la consegna, il numero di identificazione delle imprese coinvolte
nella catena di distribuzione di tale consegna è indicato assieme al numero
d'identificazione della consegna. Questo numero sarà indicato sulla bolla di
consegna per rintracciare il percorso del prodotto consegnato. Se non è
possibile conservare in maniera sequenziale un archivio delle spedizioni, il
numero completo d'identificazione della sequenza inizia con il numero del
rivenditore che ha mescolato il pellet (numero generale).

Ogni numero d'identificazione ha cinque caratteri che specificano se il
possessore di certificato è un rivenditore o un produttore e da quale Paese
proviene. I primi due spazi indicano la nazione di produzione del pellet e la
sede dei siti di produzione o commercio del pellet. I codici nazionali sono
utilizzati come specificato dall'ISO 31-66-alpha-2. Le imprese che hanno
eseguito la certificazione con la DEPI nel 2010 possono adoperare i codici
numerici proposti nella guida tedesca ENplus fino alla fine del 2014.

I gruppi di cinque cifre saranno separati l'uno dall'altro tramite spazio bianco.

I tre numeri dopo il codice nazionale forniscono il numero del possessore di
certificato nella nazione di riferimento. I numeri 001 e 300 saranno assegnati
rispettivamente ai produttori, mentre i numeri da 301 a 999 ai rivenditori.

Il seguente esempio di un numero d'identificazione di consegna indica che il
pellet è stato fabbricato dal produttore austriaco 012 e consegnato dal
rivenditore tedesco 344.

A   T   0   1   2     D   E   3   4   4

    4.10.2 Campioni di riferimento
Durante ogni fase di consegna del pellet al consumatore finale, il possessore
del certificato deve prelevare un campione di riferimento per un'eventuale
ispezione successiva della durabilità meccanica nel corso dell'operazione di
carico del veicolo di trasporto nell'ultimo puto possibile. È necessario

                                          18
Certificazione del pellet per riscaldamento

archiviare almeno 1,2 kg al giorno della quantità consegnata. A condizione
che più di 3 veicoli al giorno consegnino pellet, le stesse quantità possono
essere ridotte di almeno 0,5 kg a veicolo e 1,5 kg al giorno (devono essere
campionati almeno 3 veicoli al giorno). E' necessario documentare la data, la
qualità del pellet, la dimensione della consegna e il numero di targa del
veicolo dotato di licenza. I campioni devono essere archiviati per almeno 9
mesi in condizioni appropriate.

4.11 Audit ordinari e straordinari
I produttori di pellet devono sottoporsi ad una visita ispettiva annua
obbligatoria. Inoltre, visite ispettive straordinare possono essere eseguite su
richiesta dall'organismo di certificazione, dall'organizzazione di supporto al
sistema o all'associazione nazionale, per es. se è giunta una quantità
consistente di reclami.

I rivenditori sono oggetto di visita ispettiva durante il primo anno dopo la
certificazione e successivamente almeno una volta ogni cinque anni. Inoltre, è
possibile eseguire visite straordinare se sono sollevati dubbi sulla qualità.

Se si verificano non-conformità rilevanti, l'organismo di ispezione deve
informare immediatamente il possessore del certificato e l'organismo di
supporto al sistema/ente di certificazione. In tal caso, l'organizzazione di
supporto al sistema/ente di certificazione è autorizzato a ordinare un'ulteriore
ispezione dopo aver individuato i difetti. Le inadempienze di maggiore entità
che possono avere un impatto sulla qualità della produzione su base
sostenuta sono, in particolare, materie prime inadeguate o produzione
difettosa e siti di stoccaggio.

Quando si verificano violazioni consapevoli, sono applicati i regolamenti del
punto 4.5.

4.12 Reclami
Se i clienti o gli attori subordinati fanno dei reclami, l'organizzazione di
supporto al sistema/ente di certificazione o l'associazione nazionale li
perseguirà sulla base della catena di custodia documentata dal numero di
identificazione. Durante il processo, la documentazione interna degli attori
coinvolti sarà ispezionata.

I reclami saranno riconosciuti se i magazzini del pellet sono progettati in modo
adeguato per evitare danni al pellet durante la fase di riempimento. È
necessario prendere in considerazione i riferimenti normativi per i siti di
stoccaggio del pellet, qualora disponibili. I requisiti nazionali per gli spazi di
stoccaggio del pellet devono essere specificati dalle associazioni nazionali
che ricevono una licenza ENplus.

                                       19
Certificazione del pellet per riscaldamento

    Inoltre, deve essere soddisfatta almeno una delle seguenti precondizioni:

                 ƒ    Un campione, estratto alla presenza di tutte le parti coinvolte
                      (cliente/rivenditore      di      pellet/installatore/tecnico per
                      l’assistenza), esaminato da un ente di controllo presente nella
                      lista, è risultato non conforme ai valori fisici e chimici
                      caratteristici (vedi capitolo 9).
                 ƒ    La quantità media di materiale fine3 presente in magazzino è
                      superiore all'8%. Il magazzino è stato completamente svuotato
                      al momento dell'ultimo riempimento; da allora, una percentuale
                      massima pari al 20% di pellet è stata rimossa.

4.13 Costi
La tabella dei costi di uso del marchio ENplus è stabilita dalle associazioni
nazionali.

I costi comprendono: costi di partecipazione, costi per la quota di pellet
messo in commercio, costi per le attività di marketing o altro.

Inoltre, vi sono costi per le attività di ispezione e di controllo del pellet, che
saranno determinati direttamente tra l'ente di ispezione/test e il possessore di
certificato.

Se i produttori di pellet vendono direttamente al consumatore finale, devono
pagare sia la quota per la licenza di produzione sia per la licenza come
commercianti. Devono, inoltre, essere certificati come rivenditori.

I rivenditori privi di veicoli propri e di capienze di magazzino che non
partecipano al sistema di certificazione possono offrire prodotti ENplus a
condizione che si adoperi il numero di identificazione del possessore del
certificato di trasporto o del rivenditore che esegue l'attività di logistica. Altri
regolamenti sono elencati nel paragr. 4.7

5 QUALITA’ DEL PRODOTTO
Questo sistema certifica tre qualità di pellet che si differenziano sia per le
materie prime impiegate, sia per le caratteristiche intrinseche del pellet.
Queste corrispondono in sostanza alle classi della EN 14961-2.

                 ƒ    ENplus-A1

3
    Tutte le particelle di dimensioni inferirori a 3,15 mm.

                                                   20
Certificazione del pellet per riscaldamento

            ƒ   ENplus-A2
            ƒ   EN B

I rispettivi parametri di qualità, i valori soglia corrispondenti e le specifiche
delle materie prime da adoperare sono elencati nel capitolo 9.

La certificazione ENplus si differenzia dalla EN 14961-2 nei seguenti punti:

            ƒ   la base della materia prima (il legno chimicamente trattato non
                è ammesso nella classe B della certificazione EN) e
            ƒ   la determinazione del punto di fusione delle ceneri è
                obbligatoria (facoltativo nell' EN 14961-2). Le ceneri utilizzate
                per determinare la temperatura di deformazione delle ceneri
                (DT) devono essere prodotte a 815° C.

Il pellet della classe EN-B non può essere venduto come pellet in sacchi.

6 REQUISITI DI SOSTENIBILITA’
I produttori certificati devono documentare l'origine della materia prima e
informare l'ente d'ispezione nel corso della visita ispettiva annuale in merito
alla parte di materia prima di origine certificata (FSC, PEFC o i sistemi
equivalenti). L'ente d'ispezione integra queste informazioni nella relazione
della visita ispettiva.

In vista dell'importanza della mitigazione dei gas serra, da gennaio 2012 i
produttori di pellet devono essere in grado di dichiarare la quantità di gas
serra emessa a seguito della produzione di pellet. A tal fine possono essere
adoperati i valori di default pubblicati da EPC. Altrimenti, un'analisi può essere
condotta sulla base dell'energia consumata dall'impianto di produzione del
pellet. In tal caso, la visita ispettiva annuale comprenderà una verifica delle
emissioni di CO2 per tonnellata di pellet prodotto, dichiarate.

7 GESTIONE DELLA QUALITA’
In questo capitolo si stabiliscono le linee guida per la gestione della qualità
interna. La modalità di implementazione di queste linee guida è deliberata dai
possessori del certificato. Una volta che l'EN 15234-2 sarà pubblicata, i
requisiti di questo in essa contenuti saranno integrati nel sistema ENplus.
Fino ad allora, la prEN 15234-1 fungerà da linea guida. In alternativa, è

                                       21
Certificazione del pellet per riscaldamento

possibile stabilire un sistema di gestione della qualità sulla base dello standar
ISO 9001.

7.1    Produzione

      7.1.1 Attrezzatura tecnica e processi di funzionamento.
I siti di produzione devono soddisfare i seguenti requisiti:

             ƒ   Il possessore del certificato deve disporre di attrezzature
                 tecniche adeguate per la produzione, il caricamento e
                 l’eventuale imballaggio del pellet. Il funzionamento e le
                 condizioni di queste apparecchiature dovranno essere
                 controllate regolarmente.
             ƒ   Quando le materia prime provengono da nuovi fornitori è
                 necessario controllare la loro conformità (ispezione dei beni in
                 ingresso), per esempio tramite la certificazione del produttore
                 o tramite un'ispezione individuale (es. controllo del contenuto
                 di ceneri e di azoto, punto di fusione delle ceneri).
             ƒ   Contaminazioni della materia prima da materiali esterni come
                 terra, pietre e cereali, così da escludere la possibile
                 contaminazione del pellet che ne deriverà. Le zone di
                 manipolazione, i silo e le attrezzature di trasporto devono
                 essere regolarmente controllate per individuare eventuali
                 contaminazioni e, se necessario, pulite. Ciò si applica ad ogni
                 carico dei veicoli esterni, ma non considera i veicoli speciali
                 per l'esclusivo trasporto del pellet.
             ƒ   Prima di caricare il pellet per consegnarlo all'utente, è
                 necessario provvedere alla separazione delle polveri fini
                 tramite un'apparecchiatura che funzioni perfettamente e sulla
                 quale si esegua una manutenzione costante. Il pellet deve
                 essere setacciato fino a un massimo dell'1% in peso di
                 materiale fine (è possibile stipulare ulteriori accordi bilaterali
                 con i rivenditori).
             ƒ   Il pellet non deve assorbire acqua, per es. attraverso il contatto
                 diretto con vapore acqueo, pioggia o neve. La formazione di
                 condensa deve essere, per quanto possibile, evitata.
             ƒ   Il mescolamento di pellet di qualità differente (ENplus-A1,
                 ENplus-A2, EN-plus B, pellet non certificato) deve essere
                 evitato attraverso una pianificazione consapevole delle

                                        22
Certificazione del pellet per riscaldamento

                 procedure di funzionamento e la possibilità di avere un
                 magazzino suddiviso.
             ƒ   In caso di malfunzionamenti nel processo di produzione, è
                 necessario verificare le quantità di pellet difettato fino
                 all’individuazione del malfunzionamento. Questo pellet non
                 potrà essere messo in commercio come pellet certificato.
             ƒ   Dopo il completamento delle attività di riparazione e
                 manutenzione, il pellet prodotto deve essere sottoposto a
                 un'ispezione interna della qualità.
             ƒ   Tutti i dipendenti coinvolti devono ricevere una formazione
                 annuale da parte del responsabile della qualità in merito ai
                 requisiti necessari per la garanzia di qualità.
             ƒ   Il possessore del certificato deve dotarsi di appropriati
                 strumenti di controllo, nonché di mezzi di verifica così come le
                 conoscenze necessarie per ispezionare il pellet prodotto.

   7.1.2 Relazione sulle quantità prodotte
Per fini statistici, sulla base delle condizioni stabilite dall'associazione
nazionale o da AEBIOM/EPC, il secondo venerdì di ogni mese, il produttore
deve dichiarare la quantità di pellet prodotto nel corso del mese precedente
per ciascuna categoria qualitativa.

   7.1.3 Responsabile della sicurezza della qualità
Le questioni relative alla certificazione devono essere gestite da un
dipendente qualificato con mansioni di responsabile dell’assicurazione della
qualità. Questa persona deve garantire il regolare aggiornamento della
documentazione interna ed essere responsabile del prelievo dei campioni di
riferimento, nonché delle ispezioni interne, se necessarie. Il dipendente
incaricato deve conoscere gli effetti dei diversi processi sulla qualità del pellet
prodotto e provvedere a una formazione adeguata degli altri dipendenti nei
loro specifici ambiti di azione. Inoltre, è l'interlocutore per i colleghi nel caso di
malfunzionamenti nel processo produttivo. Il responsabile della qualità può
delegare compiti di monitoraggio individuale e di documentazione ad altri
dipendenti. In tal caso, deve informare il dipendente responsabile e
monitorare la regolare esecuzione di tali compiti.

   7.1.4 Documentazione interna
Il responsabile della qualità deve assicurare l’ordinaria documentazione e la
valutazione dei processi operativi che influenzano la qualità del pellet

                                         23
Certificazione del pellet per riscaldamento

prodotto. Nel dettaglio, la documentazione deve comprendere i seguenti
punti:

            ƒ   Ricezione della materie prima e degli additivi (data, quantità e
                nome del fornitore; per gli additivi: tipo di materiale).
            ƒ   Beni in uscita (data, classe di qualità, quantità e nome del
                cliente), i veicoli o gli spedizionieri esterni impiegati e l'ultimo
                carico trasportato dal veicolo, poiché non sarà utilizzato alcun
                veicolo eslusivo per il trasporto del pellet, così come una
                descrizione dei rispettivi campioni di riferimento.
            ƒ   Aggiunta di coadiuvanti per la pressatura o di altri additivi (tipo:
                scheda tecnica con la composizione chimica e il dosaggio).
            ƒ   Produzione di pellet certificato e non (periodo, qualità,
                quantità)
            ƒ   Malfunzionamenti del processo produttivo (data, tipo di
                malfunzionamento, misure intraprese per ovviare al problema,
                quantità e posizione del pellet che non è possibile certificare).
            ƒ   Riparazioni e manutenzioni più approfondite che potrebbero
                modificare la qualità del pellet (data, tipo di lavoro eseguito).
            ƒ   Formazione dei dipendenti in merito all'effetto dei diversi fattori
                della produzione sulla qualità del pellet (data, partecipanti,
                contenuti).
            ƒ   Ambiti di responsabilità individuali dei dipendenti
            ƒ   Ispezione interna (documentazione e valutazione dei risultati)
            ƒ   Lamentele dei clienti (data, esiti dei rilevamenti, provvedimenti
                intrapresi per riparare i difetti, se necessario).

La documentazione deve essere continuamente aggiornata e presentata
regolarmente alla gestione. A tal fine, si raccomanda di tenere un quaderno
aggiornato dei turni. I difetti rilevati devono essere immediatamente riferiti ai
dipendenti responsabili ed essere riparati.

   7.1.5 Ispezioni interne
Il produttore deve ispezionare regolarmente la qualità del pellet prodotto per
verificare che soddisfi i requisiti ed evitare la produzione di ampie partite
difettose. I parametri della seguente tabella devono essere controllati almeno
una volta al giorno. In caso di dubbi ragionevoli in merito alla qualità del pellet,

                                        24
Certificazione del pellet per riscaldamento

i centri di controllo accreditati possono eseguire ispezioni interne più frequenti
al fine di monitorare, o condurre ispezioni straordinarie.

La frequenza dei controlli può essere calcolata sulla base della seguente
formula (FprEN 15234-2):

    10    tonnellate
N=      ∗
     dì      10
N = numero di campioni in 24 ore

dì= giorni di lavoro annuali

tonnellate= quantità annua di pellet (t)

Esempio N=10/220*√50 000/10 = 3 volte in 24 ore

                                       25
Certificazione del pellet per riscaldamento

I parametri che devono essere ispezionati nel corso delle ispezioni interne
della qualità sono elencati di seguito.

         Parametro                    Momento del Test        Frequenza
         Densità apparente (BD)       Dopo la produzione, Almeno una volta a
                                      prima         dello turno
                                      stoccaggio
         Contenuto idrico (M)         Dopo la produzione, Almeno una volta a
                                      prima         dello turno
                                      stoccaggio
         Durabilità       meccanica Dopo la produzione, Almeno una volta a
         (DU)                       prima         dello turno
                                    stoccaggio
         Lunghezza (L)                Dopo la produzione, Almeno una volta a
                                      prima         dello turno
                                      stoccaggio
         Particelle fini (F)          All’ultimo momento Almeno una volta a
                                      possibile prima dello turno
                                      stoccaggio

I test devono essere condotti secondo gli standard elencati nell'EN 14961-2.
In alternativa, procedure equivalenti in riferimento agli standard EN possono
essere applicate.

7.2    Commercio

      7.2.1 Attrezzatura tecnica e processi di funzionamento
I seguenti requisiti devono essere assolutamente soddisfatti durante le fasi di
stoccaggio e consegna al consumatore finale:

              ƒ   Il possessore del certificato deve disporre di attrezzature
                  tecniche adeguate per la conservazione e/o il trasporto di
                  pellet di elevata qualità. Bisogna regolarmente controllare il
                  funzionamento e le condizioni di queste apparecchiature.
              ƒ   Le zone di movimentazione, i silo e i veicoli di trasporto
                  devono essere regolarmente sottoposti a supervisione per
                  evitare contaminazioni e, se necessario, sottoporli a pulizia.
                  Questo riguarda anche il carico di veicoli esterni per quanto
                  non includa veicoli speciali per il trasporto esclusivo di pellet di
                  qualità delle classi ENplus-A1 e ENplus-A2. Il possessore del
                  certificato che consegna il pellet è responsabile dell'ispezione.

                                          26
Certificazione del pellet per riscaldamento

    Tuttavia, è possibile regolare la questione a livello contrattuale
    in modo differente.
ƒ   Il pellet non deve assorbire umidità, per esempio attraverso il
    contatto con condensa, pioggia o neve. La formazione di
    condensa deve essere evitata per quanto possibile.
ƒ   Il mescolamento di pellet di qualità differente (ENplus-A1,
    Enplus-A2, EN-B, pellet non certificato) va evitata tramite la
    coscienziosa pianificazione delle procedure di funzionamento
    e/o la possibilità di immagazzinamento in magazzini separati o
    trasporti suddivisi.
ƒ   Se il pellet sarà consegnato direttamente all'utente finale dal
    magazzino, questo dovrà essere dotato di un'apparecchiatura
    per separare le particelle fini prima di riempire il veicolo di
    trasporto. Dopo il processo di separazione, le particelle fini
    dovranno ammontare a un massimo dell’1% in peso. È vietato
    ricaricare camion o rimorchi di consegna senza questa
    vagliatura.
ƒ   La temperatura del pellet caricato non deve superare i 40°C
    (FprEN 15234-2).
ƒ   Durante il processo di caricamento, il guidatore del veicolo di
    consegna deve assicurarsi della qualità del pellet eseguendo
    un'ispezione visiva.
ƒ   I campioni di riferimento devono essere presi quando il pellet è
    consegnato al consumatore finale (vedi 4.10.2).
ƒ   Le autobotti per il trasporto ai clienti privati devono essere
    dotate di un sistema di pesatura a bordo. Inadempienze
    individuali a questa regola possono essere concordate tra
    l'associazione nazionale e i possessori del certificato per un
    periodo massimo di 3 anni. Tali inadempienze devono essere
    dichiarate all'EPC, tuttavia, possono essere rimosse se si
    ricevono continue lamentele da parte dei clienti.
ƒ   Il veicolo di trasporto deve essere dotato di un sistema di
    pompaggio/suzione a bassa abrasione - ovvero, il tubo di
    mandata dovrebbe essere rivestito per ridurre l'attrito e il
    collegamento tra i tubi non dovrebbe avere estremità taglienti
    che possano sporgersi verso il flusso di pellet.
ƒ   Le autobotti devono essere dotate di un dispositivo automatico
    per estrarre l'aria immessa dal magazzino durante l'attività di

                           27
Certificazione del pellet per riscaldamento

                pompaggio. Le associazioni nazionali possono accettare altre
                soluzioni che impediscano l’immissioni di polveri all’interno del
                silo del cliente. EPC deve essere informato sulle eventuali
                ulteriori soluzioni accettate.
            ƒ   Quando si effettua la consegna al cliente finale, i dispositivi di
                trasporto e di stoccaggio devono essere verificati per rilevarne
                eventuali irregolarità (per es. se mancano coperture di
                protezione o estremità angolari dei tubi poco consone). Il
                livello di capienza del silo va stimato prima del procedimento di
                riempimento. Anche difetti scontati del magazzino o accumuli
                di polvere vanno segnalati nel documento di consegna e
                devono essere confermati dal cliente, qualora presenti.
            ƒ   Quando avviene la consegna al cliente, è necessario redigere
                una checklist che riporti tutti i dettagli importanti per la qualità
                della consegna (come stabilito dall'associazione nazionale).
            ƒ   Gli autisti che hanno contatti diretti con i consumatori finali
                devono seguire un corso di formazione interno almeno una
                volta all’anno.

   7.2.2 Responsabile sicurezza della qualità
Il titolare di gestione dei certificati deve nominare un dipendente come
rappresentante dell’assicurazione della qualità. Questa persona deve
garantire regolarmente la documentazione interna ed è responsabile sia
dell'esecuzione delle ispezioni interne sia della conservazione dei campioni di
riferimento. Il dipendente incaricato deve conoscere gli effetti che differenti
processi possono avere sulla qualità del pellet e formare gli altri in maniera
conforme. Gli autisti che consegnano il pellet all'utente finale sono inoltre
responsabili del contatto con il cliente e devono essere a tal fine
adeguatamente istruiti. Il responsabile della sicurezza della qualità può
delegare compiti di monitoraggio individuale e di documentazione ad altri
dipendenti. In tal caso, deve informare il dipendente responsabile e
monitorare l'esecuzione regolare di questi compiti. Inoltre, il rappresentante di
assicurazione della qualità deve, almeno una volta, partecipare ad un corso
di formazione esterno per la garanzia della qualità.

   7.2.3 Documentazione interna
Il responsabile della qualità deve garantire la regolare documentazione e
valutare i processi che influenzano la qualità del pellet messo in commercio.

Nel dettaglio, la documentazione deve comprendere i seguenti punti:

                                        28
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