Il profumo del successo - it management
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it management Il profumo del successo a cura della Redazione Nella campagna parmense, a fianco di giganti storici co- me Barilla, si sta espandendo una realtà che rappresenta un modello di innovazione e high-tech. Stiamo parlando l’ innovazione nelle nostre pmi dipende dalla lungimiranza degli imprenditori, dalla loro predisposizione a investire in tecnologie per aumentare la competitività. Vero. E noi ne di Cosmoproject, azienda cosmetica guidata tutt’oggi dal suo fondatore, Primo Tortini, che ha fatto dell’It la leva competitiva per crescere nel mercato di riferimento. Perché la produzione legata alla cosmesi deve rispondere a nor- abbiamo incontrato uno, di questi imprenditori mative di qualità che molto si avvicinano alla produzio- lungimiranti. Un chimico innamorato delle sue ne farmaceutica: controllo di qualità, validazione dei pro- formule che ha capito quanto strategico fosse per la cessi, prove di stabilità. Che, grazie a soluzioni informa- crescita del suo business lasciarsi “aiutare” dall’It. tiche avanzate, è possibile pianificare e controllare alla per- Per mettere in sicurezza tutta la catena del valore fezione per garantire la qualità del prodotto. I clienti? Tutti della produzione e dare maggiori garanzie di i grandi nomi della moda e della cosmetica: Fendi, Krizia, qualità ai propri clienti. Il risultato? Il fondatore Dolce e Gabbana, Acqua di Parma, Versace, Ferrari. Solo e titolare di Cosmoproject, Primo Tortini, si ritrova per citarne qualcuno. ora con un’azienda in crescita, dipendenti motivati, clienti soddisfatti. Anche grazie a Sinfo One. La redazione di Sistemi & Impresa ha visitato Cosmoproject e l’impatto, varcando la soglia, è quello di entrare in una cli- nica. Ci accolgono ricercatori che nel laboratorio Ricerca & Sviluppo studiano formule, testano nuovi principi atti- vi, verificano la stabilità chimico-fisica al calore, al fred- do, alla luce, alle sollecitazioni fisiche, valutano le compa- tibilità tra i materiali e il prodotto. Ed è proprio in questo laboratorio, il cuore pulsante dell’impresa, che sono state create formule che hanno avuto risposte entusiaste dal mer- cato e hanno fatto di Cosmoproject un’azienda affermata nella creazione di linee per il benessere della pelle. Accanto al laboratorio di ricerca e al laboratorio chimico tro- viamo il Centro tecnico, in cui vengono verificati i parame- tri sensoriali di gradevolezza ed efficacia. Lo sforzo proget- tuale del laboratorio di ricerca trova quindi le giuste con- ferme nel Centro tecnico in modo da garantire l’immissio- ne sul mercato di prodotti che riscuotano successo. Il re- parto di produzione è governato da un sistema informati- co che garantisce una riproducibilità di lavorazione sicura e il controllo in ogni fase lavorativa. Il controllo delle ma- terie prime, la programmazione dei centri di lavoro e la ge- stione dei lotti di lavorazione sono le attività che conferi- scono la sicurezza della qualità del prodotto. Il reparto di dosaggio e confezionamento, infine, è stato concepito per garantire flessibilità e rapidità rispetto alle esigenze produt- tive e per fornire un servizio completo di controllo quali- tà sui materiali di confezionamento e per la corretta gestio- 48 - SISTEMI & IMPRESA N.7 - SETTEMBRE 2007
it management ne degli imballi. Lo sviluppo e la crescita dell’azienda non trascurano il rispetto ambientale: gli impianti di depura- zione infatti rispondono alle vigenti normative in materia di depurazione e gestione dei rifiuti. Il percorso all’interno di Cosmoproject si conclude con una chiacchierata con l’anima dell’azienda, il suo fondatore Pri- mo Tortini, e con il direttore generale, Fabio Piga. Dottor Tortini, la sua azienda è un modello di efficienza e innova- zione. Ci racconti il percorso che avete intrapreso e quali sono i vostri obiettivi… Il nostro successo parte da un’intuizione semplice: fare cose piccole con un alto valore aggiunto. Tutti i nostri prodotti ruo- tano attorno a quanto riguarda la griffe: profumi innanzitut- che richiede personale e controlli qualificati per testare una to, ma anche altri aspetti legati alla cura e alla pulizia della pel- qualità del prodotto che va oltre la semplice certificazione. le. Ci siamo specializzati nel ramo cosmetico dunque, in par- I controlli sono estremamente rigorosi, dalla progettazio- ticolare lo skin care, e non facciamo essenze. Ma rimaniamo ne alla produzione, ai dosaggi al confezionamento. Tenendo un’azienda chimica vera e propria, io stesso sono un chimi- conto che il nostro prodotto è esportato in tutto il mondo, co, e oggi il nostro primo obiettivo è espanderci. non possiamo permetterci alcun tipo di sorprese. Prevenire Lavoriamo anche per aziende farmaceutiche, ad esempio: gli errori è quindi fondamentale. abbiamo in programma ora una consegna per la Menarini farmaceutici di 70-75mila pezzi tra creme idratanti, viso e Per prevenire gli errori avete implementato meccanismi validati? altro. Spaziamo quindi in campi diversi: dalle aziende far- Le faccio un esempio: le materie prime che arrivano sono maceutiche all’alta profumeria e abbiamo diversi clienti tutte controllate. Ne vengono prelevati, analizzati, archi- “blasonati” come Procter&Gamble, Luis Vuitton, Dior. viati campioni prima di passare nella cosiddetta “quaran- I nostri clienti sono di profilo mediamente elevato, vista la tena”; non passano cioè al reparto successivo di lavorazio- qualità dei nostri prodotti. Nel nostro campo la qualità è ne se non hanno superato i controlli previsti. Perché noi stes- legata anche all’inasprimento, doveroso, delle normative, si dobbiamo vidimare, certificare i fornitori. Ogni scheda SISTEMI & IMPRESA N.7 - SETTEMBRE 2007 - 49
it management tecnica di prodotto viene archiviata, in modo da avere in- logici si attestano sui 100mila euro all’anno. Ecco che la qua- formazioni complete su di esso, dal suo ingresso nello sta- lità ha un certo peso nei costi dell’azienda. Ma rappresen- bilimento in avanti. Le racconto un episodio recente: una ta una garanzia per i tutti nostri clienti. multinazionale americana ci ha fornito in un quantitativo consistente un ingrediente fondamentale che è entrato nel In questo ciclo, come è intervenuta Sinfo One? ciclo di produzione. Ma hanno “falsato” le analisi, comu- Questa massa di dati di comunicazione interna non può che nicandoci dati errati. Il contenuto di una sostanza era su- essere gestita da un sistema centrale informatizzato, che co- periore a quello ammesso in Germania, dove il prodotto era munichi in tempo reale tutte le componenti del ciclo dei va- destinato. Il ciclo è stato immediatamente interrotto; noi, ri cambiamenti in corso, visti i tempi rapidi di reazione del nel caso specifico, non controlliamo la sostanza ma voglia- processo. Perché le griffe vogliono il prodotto nei tempi con- mo i certificati di analisi del produttore della sostanza che cordati. E sono sempre tempi brevi, che noi dobbiamo ri- entra nel nostro circuito produttivo. E questo tipo di con- spettare, mantenendo standard qualitativi molto alti. Se non trollo, in Italia, lo fanno pochissime aziende. Sulle mate- ci fosse un sistema informatico adeguato, il rischio di crea- rie prime poi, c’è un controllo molto stretto. Quando noi re confusione nel processo sarebbe elevato. Lo scenario, ri- scarichiamo il prodotto, con le nostre attrezzature avviene spetto a un tempo, è cambiato. Le faccio un esempio: dal un controllo dei parametri chimico-fisici dei campioni in punto di vista delle formule chimiche, una volta c’era più cui va analizzata la presenza o meno di microrganismi; nel libertà e, da chimico, mi “divertivo” di più. Ora è stata in- dosaggio, vengono prelevati campioni all’inizio, durante e trodotta una grande rigidità nelle formule: mentre un tem- alla fine della lavorazione giornaliera. Tutto questo com- po si lavorava di più sulla materia prima, la si modificava porta una gestione del magazzino diversa, con tempi lega- per migliorarla, adesso con i sistemi a radiofrequenza, ogni ti alle risposte analitiche. Lavoriamo solo con acqua steri- modifica rispetto al procedimento standard deve essere “co- le: tutte le mattine un addetto preleva tre campioni in tre municata” anche al sistema informatico. Da chimico, abi- punti diversi della rete per fare un’analisi giornaliera che tuato a lavorare con le formule, ho l’impressione di avere escluda la presenza di agenti patogeni. Le dò un dato sul- perso un po’ di flessibilità ma il grande vantaggio è di po- l’entità del nostro impegno: i soli costi analitici microbio- tere garantire il controllo assoluto di ogni processo. 50 - SISTEMI & IMPRESA N.7 - SETTEMBRE 2007
it management Fabio Piga - Direttore generale -: il sistema informativo “Si-Fides” di Sinfo One ci ha permesso di automatizzare la tracciabilità dei lotti, che prima veniva fatta manualmen- te. Ora, quindi, quando viene stampata una “fabbisogna- zione formulistica”, come si dice in gergo tecnico, il siste- ma garantisce la corretta rotazione delle giacenze di magaz- zino e fa lavorare sempre il lotto più “vecchio”. Se viene ri- levata una qualsiasi discrepanza tra numero di lotto indi- cato dal sistema e quello effettivamente in lavorazione, que- st’ultimo si blocca fino a quando non ha l’autorizzazione tecnica a procedere. Più regole che si traducono in un mag- gior grado di affidabilità. Ed è giusto che sia così, perché in futuro i processi decisionali di questo tipo saranno sem- pre più gestiti tramite il sistema informatico. Quindi, in sostanza, la vostra esigenza era quella di certificare, met- tere in sicurezza le fasi del ciclo produttivo? Esattamente. Questa fase è per noi strategica perché si tra- duce in garanzia di qualità dei nostri prodotti. La struttu- ra che ci ha fornito Sinfo One, e da cui siamo partiti, era già adeguata. Ora stiamo affinando il sistema attraverso oppor- tune parametrizzazioni per garantire la sicurezza di ogni step del nostro ciclo di produzione. Come è maturata la decisione di affidarvi a Sinfo One? Piga: dopo aver scremato un certo numero di competitor sulla fornitura del sistema, abbiamo scelto Sinfo One per- ché le informazioni che avevamo su questa azienda erano eccellenti. La caratteristica distinitiva di Sinfo One è costi- tuita dalla sua ottima conoscenza dei processi delle medie imprese. E grazie a questo backgroud, i professionisti di pito, fornendo un’esatta visualizzazione dei costi sostenu- Sinfo One ci hanno potuto seguire con un approccio con- ti, per un corretto intervento finanziario sul mercato in or- sulenziale di altissimo livello fin dall’inizio, dalle prime fa- dine di quotazione. Perché al di là della creatività, della ca- si di implementazione del sistema. Ora stiamo realizzan- pacità chimica e dellla flessibilità, che sono nostre qualità do la messa a punto, ma il sistema era già comunque “su distintive, oggi abbiamo bisogno di essere preparati a com- misura” per la nostra azienda. Non solo: la competenza dei petere sul mercato, anche a livello internazionale. professionisti di Sinfo One ci ha aiutato a formare il per- sonale interno. Il sistema ci permette inoltre di avere i da- E se la competizione si misura sul prodotto, sul prezzo, è però le- ti in tempo reale, anziché analizzare schede di lavorazione gata all’efficienza dei processi interni… fatte a mano. Ora, in tempo reale appunto, esaminiamo la Certamente. Inoltre, l’azienda lavora con un range di clien- commessa per verificarne efficienze o inefficienze. ti di alto livello, per cui è indispensabile avere la certezza dei dati se vogliamo essere ulteriormente competitivi e se Tortini: E non è tutto. Il sistema ci permette di visualiz- vogliamo acquisire quote di mercato. Noi, insomma, pro- zare la situazione non solo produttiva, ma anche economi- duciamo milioni di pezzi per aziende grandi e i nostri pro- ca: la commessa viene analizzata per individuarne i punti cessi sono altamente complessi. Un adeguato sistema soft- deboli e di forza. Il nostro obiettivo è migliorare l’offerta ware che “tenga le fila” di tutto è strategico per essere com- e l’efficienza. E solo il sistema ci può aiutare in questo com- petitivi sul mercato. SISTEMI & IMPRESA N.7 - SETTEMBRE 2007 - 51
it management Voi avete linee che producete per le aziende, ma anche una linea utilizzare. Fatto questo ciclo di lavoro, siamo in grado di vostra… fornire al cliente o il full service o un servizio misto. La Esatto, e la nostra linea dà buoni risultati, anche a livello tendenza è verso il full service, che consente all’azienda di esportazione. Siamo un’azienda dinamica, insomma, e cliente di delegare tutto al “terzista” per potersi occupa- stiamo crescendo. Naturalmente la crescita del fatturato e re solo dell’aspetto commerciale. Ovviamente quest’ul- l’espansione del nostro business dovranno viaggiare in paral- timo deve avere una struttura in grado di garantire lo svol- lelo all’evoluzione del nostro sistema informatico. Per que- gimento di tutti i processi dall’inizio alla fine, se vuole es- sto Sinfo One costituisce un partner strategico per noi. sere competitivo. Tutt’al più, il cliente fornisce il look per Perché ci sta affiancando, e ci affiancherà, nei nostri pro- quanto riguarda il confezionamento del prodotto. Il no- cessi di crescita. stro cuore rimane quello di azienda chimica. Ma in real- tà lavoriamo per dare al cliente il prodotto finito, che spe- Nella vostra azienda fate tutto: dalla produzione all’imballaggio, diamo alle piattaforme di distribuzione. Per gli aspetti lo- fino al prodotto finito… gistici, infatti, abbiamo in programma il raddoppio del- Pensiamo anche alla progettazione. L’unica cosa che deve lo stabilimento. fare il cliente è fornirci le essenze. Altrimenti le compria- mo e le proponiamo al cliente. A quel punto inizia un iter Piga: Mentre nel mondo dell’outsourcing si lavora su gran- di laboratorio piuttosto complesso, che consiste in una pri- di lotti, ma concentrati, nella grande distribuzione possia- ma e in una seconda campionatura, in un’analisi sensoria- mo fornire diversi lotti a differenti piattaforme, ossia pun- le, valutazioni applicative, di stabilità chimico-fisica, resi- ti vendita, e per questo abbiamo bisogno della rintraccia- stenza alla luce, al calore, al freddo. bilità dei prodotti, ovvero sapere a chi abbiamo inviato la spedizione e di quanti e quali prodotti era composta. Quanto tempo occorre per realizzare un prodotto? Il processo richiederebbe almeno 90 giorni. Ma molto spes- Che impatto economico ha avuto l’adozione di un sistema infor- so i nostri clienti, che confidano nelle nostre capacità, ci matico? forniscono la fragranza che hanno scelto anche venti gior- Tortini: Passare a un sistema informativo integrato è sta- ni prima della consegna: e quindi dobbiamo accelerare tut- to un passo necessario. Una spesa consistente, che però ci ti gli iter di stabilità. In sostanza, passiamo dallo studio sta già dando risultati nel breve periodo. È importante sot- di fattibilità, alla produzione, al metodo di lavorazione da tolineare che le spese non riguardano solo il costo dell’in- 52 - SISTEMI & IMPRESA N.7 - SETTEMBRE 2007
it management vestimento nel sistema, ma anche quello relativo alle ri- ta era di pochi, oggi è condiviso a livello aziendale. Sinfo sorse umane. È stato infatti costituito un gruppo di lavo- One, con il nuovo sistema informativo e la revisione dei ro misto, con personale Sinfo One e Cosmoproject, per ri- processi aziendali, non solo ha aumentato l’efficienza e la vedere e ottimizzare l’organizzazione dei processi. Una fa- proattività della nostra azienda nei confronti del cliente, se strategica che ha garantito il successo dell’avvio del si- ma ha contribuito a fare cultura all’interno dell’azienda, stema. tra i nostri dipendenti. Pensi che grazie ai sistemi adot- tati abbiamo sperimentato con successo il doppio turno, Ci può fornire qualche numero sull’azienda e sulla vostra produ- con un’ottimizzazione della produzione e soddisfazione zione? dei nostri addetti. Che oltre a condividere la conoscenza Tortini: attualmente siamo attestati su 300 tonnellate men- legata all’innovazione riescono ora a lavorare in Cosmo- sili di produzione cosmetica. Produciamo tra i 50 e i 100mi- project con tempi che rispecchiano maggiormente le lo- la pezzi giornalieri, con punte da 2 milioni mensili. Ci po- ro esigenze. Tutto questo grazie a Sinfo One. sizioneremo tra i sedici e i venti milioni di pezzi. Il che per noi significa movimentarne almeno 80 milioni, senza cal- colare le formule, di tipo differente e di delicatezza diver- sa. In termini di fatturato quest’anno chiuderemo a 13 mi- lioni di euro. Che nel conto terzi sono tanti. E sarebbe un problema se non avessimo un sistema in grado di assister- ci dal punto di vista organizzativo. La nostra criticità at- tuale è l’intasamento, cioè l’inadeguatezza dell’impianto a sostenere questi ritmi. Piga: Lo scorso anno producevamo all’incirca un milione, un milione e duecentomila pezzi al mese. Se non avessimo avuto il sistema informatico di Sinfo One avremmo fatto molta più fatica a gestire la crescita esponenziale del busi- ness. Dal punto di vista del personale, siamo passati da una media di addetti dell’anno scorso di circa 80 persone alle 110 circa di adesso. Prima di recarci in Cosmoprojet abbiamo incontrato Rosolino Pomi, presidente e amministratore delegato di Possiamo parlare di ottimizzazione che si riflette in modo globa- Sinfo One, che ci ha fatto qualche interessante anticipa- le sulla vostra produttività? zione. “Quando abbiamo iniziato ad analizzare i processi Piga: Abbiamo passato alcuni mesi, subito dopo la par- - spiega Pomi -, il direttore di produzione e l’imprenditore tenza, un po’ a rilento. Ma era inevitabile un periodo, di- hanno immediatamente percepito la valenza delle nostre so- ciamo, di assestamento, dal momento che sono cambia- luzioni e abbiamo avuto la possibilità di creare un progetto ti i processi aziendali quindi il sistema di lavoro. Mentre importante sulla gestione della produzione, la tracciabilità, prima l’operatore dell’impianto si preparava in autono- la radiofrequenza. Grazie al progetto, abbiamo aiutato l’a- mia le pesate delle materie prime, ora abbiamo delle per- zienda a fare un bel salto di qualità nella gestione della ri- sone preposte che preparano le pesate al personale degli organizzazione interna dei processi e nell’inserimento det- impianti, in modo che quest’ultimo debba solamente se- tagliato del controllo dei costi. Proprio in questa occasione guire il processo produttivo. Questo processo ora è assi- è emerso così il nostro ruolo di consulenti con la “C” maiu- milato, ma ci sono voluti due mesi di rodaggio per farlo scola. Imprenditore e direttore di produzione hanno capito comprendere a tutti. È ovvio che nei primi due mesi le pro- il valore del progetto. E, superato un primo momento di dif- duzioni ci sono costate di più; ma ora che il sistema è già fidenza, dovuto al fatto di guardare subito al costo del pro- rodato, ci sta dando enormi benefici. In tempo reale sap- getto, è seguita la comprensione del vero valore del proget- piamo se la materia prima è disponibile o meno, sappia- to, con la messa in secondo piano del fattore costo”. E i suc- mo dove è posizionata esattamente; il sapere che una vol- cessi non si sono fatti attendere. SISTEMI & IMPRESA N.7 - SETTEMBRE 2007 - 53
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