L'enciclica Laudato sì di Papa Francesco sulla cura della casa comune

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L'enciclica Laudato sì di Papa Francesco sulla cura della casa comune
Sinergie Grafiche srl

                                                  Dario Soria - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l.

           Sviluppo sostenibile

           Risorse

           L’enciclica Laudato sì
           di Papa Francesco sulla cura
           della casa comune
           Dario Soria (*)
                                                                              La casa comune
           Introduzione (1)
                                                                              Il primo passaggio, quello che ho prima definito
           A circa un anno dalla sua promulgazione, il mes-                   analitico, è la descrizione dello stato del nostro
           saggio dell’enciclica sulla cura della casa comune,                pianeta.
           Laudato sì, di Papa Francesco colpisce ancora di                   Si cita l’osservazione di San Giovani Paolo II nella
           più, nel contesto attuale, per la drammatica e luci-               sua prima enciclica (2), per cui l’essere umano sem-
           dissima analisi dei danni e dei rischi ai quali l’as-              bra “non percepire altri significati del suo ambiente
           senza di un modello di ecologia sociale diffuso e                  naturale, ma solamente quelli che servono ai fini
           condiviso sta esponendo la razza umana e questo                    di un immediato uso e consumo”.
           pianeta.                                                           L’estrema fiducia nell’idea che la libertà umana
           L’enciclica, che riflette lo stile lucido e diretto del-
                                                                              non abbia limiti e che non esistano verità indiscu-
           l’attuale pontificato, può essere idealmente suddi-
                                                                              tibili ma solo opinioni, porta a riconoscere paradig-
           visa in due parti: una analitica e una propositiva.
                                                                              mi consumistici e assecondamento delle proprie
           Nella sua prima parte, è una sintesi della situazione
                                                                              passioni e desideri, come comportamenti normali
           in cui vengono elencate le problematiche ambien-
                                                                              se non scontati. Questa fiducia irrazionale porta a
           tali del nostro pianeta.
           L’inquinamento, il cambiamento climatico, la per-                  trascurare le conseguenze del nostro agire sull’eco-
           dita di biodiversità, la questione dell’acqua ed altri             sistema - la nostra casa comune - e sulla salute del-
           aspetti di rilievo sono accuratamente affrontati nel               le persone.
           testo.                                                             Malattie causate da inquinamento, emissioni, scari-
           La sintesi estrema è che il deterioramento etico e                 chi, contaminazione di siti, acidificazione di suolo
           sociale della nostra società è la causa ultima del                 e acqua, sono effetti cagionati da attività umane,
           deterioramento ambientale.                                         in gran parte industriali, che cerchiamo di accetta-
           La cultura dello scarto e il paradigma tecnocratico                re come inevitabili conseguenze del progresso.
           portano a preferire scelte politiche ed economiche                 Seppure è vero che altri fattori contribuiscono al
           improntate ad efficacia, efficienza e fiducia illimi-              riscaldamento globale (il vulcanismo, le variazioni
           tata nella mano invisibile del mercato.                            dell’orbita e dell’asse terrestre, il ciclo solare), la
           “Se qualcuno osservasse dall’esterno la società pla-               causa principale del riscaldamento globale è l’atti-
           netaria, si stupirebbe di fronte ad un simile com-                 vità umana.
           portamento che a volte sembra suicida (n 55)”.                     Papa Francesco dice con chiarezza che il modello
           Il rimedio suggerito, l’unico possibile, è il ritorno              di sviluppo basato sull’uso intensivo di combusti-
           ad un’ecologia integrale, a relazioni familiari, socia-            bili fossili, al centro del sistema energetico mon-
           li, culturali, economiche, ambientali mirate al be-                diale, sta avendo effetti disastrosi sul nostro piane-
           ne comune e non all’egoismo, che divide e rovina                   ta: il surriscaldamento globale, gli eventi metereo-
           micro e macro ambienti di vita.                                    logici estremi, l’innalzamento del livello del mare.

             (*) Avvocato, Dottore commercialista, Direttore Generale         II, Catechesi (30 gennaio 2002), 6: Insegnamenti 25/1 (2002),
           Assocostieri                                                       140.
             (1) “Dio ha scritto un libro stupendo, le cui lettere sono la        (2) Lett. Enc. Redemptor hominis (4 marzo 1979), 15: AAS
           moltitudine di creature presenti nell’universo”: Giovanni Paolo    71 (1979), 287.

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                                              Dario Soria - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l.

                                                                                            Sviluppo sostenibile

           Tutti gli sforzi indicati nelle ultime Conferenze sul          Papa Francesco lo fa curiosamente, quasi scusando-
           clima sono, del resto, indirizzati al contenimento             si, consapevole che nel campo della politica, dell’e-
           dei gas serra da attività industriali. Anche l’ultima          conomia e del pensiero, molti rifiutano l’idea di un
           conferenza di Parigi, da molti definita un successo            Creatore o la ritengono irrilevante al punto da “re-
           ed un esempio di diplomazia, prevede tuttavia una              legare nell’ambito dell’irrazionale la ricchezza che
           riduzione della curva dell’aumento di gas serra mol-           le religioni possono offrire per un’ecologia integrale
           to dilatata nel tempo.                                         e per il pieno sviluppo del genere umano” (4).
           Le risorse del pianeta sono sufficienti per garantire          Eccolo qui, invece il cuore dell’enciclica: l’ecologia
           la sopravvivenza di tutti, né la questione ambienta-           integrale e la felicità dell’essere umano come pie-
           le dipende dalle proporzioni della popolazione                 nezza del suo sviluppo.
           umana. Al n. 50 si cita il Compendio della Dottri-             La Genesi suggerisce che la nostra esistenza umana
           na Sociale della Chiesa (n. 483) secondo cui:                  si basa su tre pilastri strettamente connessi: la rela-
           “(…) se è vero che l’ineguale distribuzione della              zione con Dio, la relazione con il prossimo e quella
           popolazione e delle risorse disponibili crea ostacoli          con la terra. La rottura di queste relazioni è il pec-
           allo sviluppo e ad un uso sostenibile dell’ambiente,           cato. Da questa semplicità iniziale nascono le con-
           va riconosciuto che la crescita demografica è pie-             siderazioni di Papa Francesco, prima fra tutte il ri-
           namente compatibile con uno sviluppo integrale e               chiamo all’umiltà, dono del cuore, alla base della
           solidale”. E l’enciclica aggiunge: “Incolpare l’incre-         custodia di tutto il creato.
           mento demografico e non il consumismo estremo e                L’umiltà, consigliere prezioso, frena la deriva iper-
           selettivo di alcuni, è un modo per non affrontare i            trofica del nostro ego che ci spinge a fidarci delle
           problemi”.                                                     nostre intuizioni e considerazioni, spesso senza sa-
           La questione dell’acqua, come quella della perdita             pere o volere ascoltare, e ci fa compiere in politica,
           della biodiversità ed altri impatti ambientali, ven-           in economia, in finanza e nella vita di tutti i gior-
           gono esaminati da Papa Francesco insieme al dete-              ni, scelte drammaticamente errate.
           rioramento della qualità della vita umana, alla de-            Dall’umiltà nasce il vangelo del servizio. E nel ser-
           gradazione sociale dell’homo homini lupus ed all’ine-          vizio un posto fondamentale assume la cura del no-
           quità planetaria. E ciò perché “un vero approccio              stro pianeta.
           ecologico diventa sempre un approccio sociale che              Francesco mette le nostre coscienze di fronte alle
           deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’am-         conseguenze ultime e terribili delle nostre azioni o
           biente, per ascoltare tanto il grido dell’ambiente             delle nostre inattività.
           quanto il grido dei poveri” (3).                               Citando i vescovi della Nuova Zelanda (5), Egli si
           Qui il tono di Papa Francesco si fa acuto e severo:            domanda cosa significa il comandamento “non uc-
           la debolezza delle reazioni nei confronti del grido            cidere” quando “un venti per cento della popola-
           della nostra terra e dei popoli e delle persone ab-            zione mondiale consuma risorse in misura tale da
           bandonate, l’incapacità della politica, la nostra              rubare alle nazioni povere ed alle future generazio-
           sudditanza alla tecnologia ed alla finanza ci rendo-           ni ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere”.
           no spettatori colpevolmente indifferenti all’altrui e          Qual è allora la radice ultima della crisi ecologica?
           alla propria distruzione.                                      La stessa probabilmente per cui, ogni trenta secon-
           L’agostiniano “redi in te ipsum, in interiore homine           di, un bambino muore di fame sul nostro pianeta,
           abitat verum” sembra così inapplicabile ad una so-             ovvero uno sviluppo che ha perso di vista respon-
           cietà dove sembra mancare il tempo per il semplice             sabilità, valori e coscienza.
           rallenta e rifletti.                                           La stessa probabilmente che ha dato vita al cosid-
                                                                          detto paradigma tecnocratico per cui, stante lo svi-
           Il vangelo della creazione e la radice                         luppo concepito in funzione del profitto, la finanza
           umana della crisi ecologica                                    soffoca l’economia reale. E per cui “non si è impa-
           Dopo la lucidità dell’analisi, la riflessione ci forni-        rata la lezione della crisi finanziaria mondiale e
           sce la chiave ultima di lettura: le convinzioni di fe-         con molta lentezza si impara quella del deteriora-
           de.                                                            mento ambientale” (6).

              (3) Enciclica Laudato sì, n. 49.                            Environmental Issues, Wellington (1 settembre 2006).
              (4) Enciclica Laudato sì, n 62.                               (6) Enciclica Laudato sì, n 109.
              (5) Conferenza episcopale Nuova Zelanda, Statement on

           Ambiente & sviluppo 12/2016                                                                                           815
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           Sviluppo sostenibile

           Un’ecologia integrale                                         Ecologia integrale intesa come paradigma di vita
                                                                         verso la sobrietà come valore universale, proposto
           Ciò che grida vendetta è lo scandalo della fame,
                                                                         da Papa Francesco con l’esempio e le proprie scelte
           tutt’oggi irrisolto nonostante ci sia sufficiente cibo
                                                                         coraggiose.
           sul pianeta per tutti.
                                                                         Le parole semplici e lucide del Papa che ci invita
           Le cause della fame e malnutrizione nel mondo di
                                                                         al bene comune, declinato come rispetto per le ge-
           oggi sono più o meno evidenti a tutti e dipendono
                                                                         nerazioni future e causa di significato per la nostra
           da una scellerata ed iniqua distribuzione delle risor-
                                                                         esistenza su questa terra, mi pare abbiano un signi-
           se, dal depredamento effettuato da alcune società e
                                                                         ficato più profondo ed eziologico di molti modelli
           nazioni a discapito di altre, dalle guerre, da una ge-
                                                                         manageriali proattivi ed inclusivi di tutti gli stake-
           neralizzata mancanza di fraternità tra gli uomini,
                                                                         holder che si studiano in molte business school pla-
           accecati dall’illusione di dominare tanto la natura
                                                                         netarie.
           quanto i più deboli, inseguendo una forma di be-
                                                                         Nel rappresentare graficamente (Figura 1) il para-
           nessere materiale che si è tradotta in consumismo.
                                                                         digma manageriale (ed umano) e le goffe semplifi-
           Ciò che manca, quindi, è l’ “ecologia integrale” o
                                                                         cazioni efficientiste del “correttamente gestire” e
           ecologia umana.
                                                                         delle buone pratiche manageriali, potremmo im-
           L’impegno a garantire a tutti il diritto al cibo ed
                                                                         maginare una figura come quella seguente.
           all’acqua e ad educarci tutti ad uno stile di vita
           diverso.

           Figura 1 - Evoluzione della corporate governance verso la creazione di valore per le persone

           Tale immagine unisce al passaggio del capitalismo             In essa, infatti, al capitalismo per tutti segue il fal-
           originario a quello evoluto, rappresentato da un              limento della mano invisibile di Adam Smith che
           modello manageriale inclusivo di molti stakeholder,           constata come dall’egoismo del fornaio o dell’indu-
           ma pur sempre al servizio del profitto e della finan-         striale non si ottiene il benessere della maggior
           za, un modello in cui i concetti capitalistici risulta-       parte della popolazione della terra.
           no essere in gran parte superati come, a parere di            L’ecologia infatti, sembra essere concepita dal San-
           chi scrive, è quello proposto da Papa Francesco.              to Padre come una radice d’agire, una scelta inclu-

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Sinergie Grafiche srl

                                                   Dario Soria - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l.

                                                                                                 Sviluppo sostenibile

           siva di fondo e non come gli aziendalisti più evolu-                dialogo interdisciplinare i diversi aspetti della cri-
           ti la considerano, una modalità tale da ingenerare                  si”.
           un valore sostenibile per quanti più stakeholder pos-               Il passaggio all’economia decarbonizzata non è un
           sibile (sempre assunta e presupposta la soddisfazio-                miraggio di lungo periodo ma, come già dimostra-
           ne finanziaria degli azionisti).                                    to, una precisa scelta di oggi sostenibile anche eco-
                                                                               nomicamente.
           Linee di orientamento e di azione
                                                                               Educazione e spiritualità ecologica
           Da ciò seguono alcuni suggerimenti operativi per il
           nostro agire.                                                       La “conversione ecologica”, di cui parla Bergoglio,
           Il presupposto per l’agire è che siamo un unico                     ci ricorda che le parole del Cantico delle creature
           mondo interdipendente e la politica ambientale                      del frate di Assisi non furono esercizio letterario,
           necessita di scelte e consenso planetario.                          ma un inno che coglieva l’indissolubile legame tra
           I vertici mondiali e le Conferenze sull’ambiente                    gli uomini e la nostra casa comune, che riceviamo
           degli ultimi anni non hanno risposto alle aspettati-                come un delicato prestito tra le generazioni. Se il
           ve perché la mancanza di decisione politica ha im-                  presidente dell’Uruguay José Pepe Mujica (7), invi-
           pedito il raggiungimento di accordi ambientali glo-                 tava a riappropriarsi del tempo esiguo della vita, a
           bali realmente significativi, implementabili in                     scegliere uno stile sobrio per non lasciarsi soffocare
           tempi brevi ed efficaci.                                            da “una civiltà che ci ingoia, che ha bisogno di far-
           Il consenso mondiale è necessario per programmare                   ci diventare merce” e sosteneva: “non vogliamo un
           un’agricoltura sostenibile e diversificata, forme rin-              Paese che brilli nelle statistiche, ma un Paese in
           novabili e poco inquinanti di energia, per incenti-                 cui si viva bene realmente”, Bergoglio si spinge ol-
           vare una maggiore efficienza energetica, per pro-                   tre, spiegando che “c’è infatti un vero debito eco-
           muovere una gestione più adeguata delle risorse fo-                 logico, soprattutto tra il Nord e il Sud, connesso a
           restali e marine, per assicurare a tutti l’accesso al-              squilibri commerciali con conseguenze in ambito
           l’acqua potabile.                                                   ecologico, come pure all’uso sproporzionato delle
           Accanto a questi lucidi obiettivi politici, l’encicli-              risorse naturali compiuto storicamente da alcuni
           ca dettaglia in più interessanti linee guida la map-                Paesi. Le esportazioni di alcune materie prime per
           pa per una “conversione ecologica” della politica,                  soddisfare i mercati del Nord industrializzato han-
           andando a richiedere con decisione la progressiva                   no prodotto danni locali, come l’inquinamento da
           e rapida sostituzione delle risorse energetiche fos-                mercurio nelle miniere d’oro o da diossido di zolfo
           sili (petrolio, carbone e anche gas) e la cura per la               in quelle di rame”. Risuona la condanna alla per-
           diversità biologica, ricordando che i Paesi, che                    versa asimmetria tra Nord e Sud del mondo, la
           hanno tratto i maggiori benefici dall’industrializza-               quale permette che “il debito estero dei Paesi pove-
           zione, sono anche i maggiori responsabili delle                     ri si sia trasformato in uno strumento di controllo,
           emissioni di gas serra e di agenti inquinanti.                      ma non accade la stessa cosa con il debito ecologi-
           Le cooperative dedite ad attività produttive a forte                co”.
           diversificazione ed in grado di autoprodurre l’ener-
           gia con le fonti rinnovabili possono essere una via                 Conclusioni
           ‘locale’ allo sviluppo sostenibile, fatto di responsa-              Ritengo che quest’enciclica rappresenti per il letto-
           bilità, senso comunitario, creatività, amore per la                 re un documento di una profonda bellezza.
           terra. Una specifica esortazione viene rivolta da                   La bellezza che si manifesta dal testo è frutto di
           Francesco alla politica locale, che potrebbe inne-                  una riflessione gioiosa e drammatica insieme, per
           scare modalità di produzione industriale ad alta ef-                usare le parole del Papa, che ci porta ad osservare
           ficienza energetica, favorendo pratiche e prodotti                  il nostro ruolo sulla terra come denso di responsa-
           meno inquinanti, buona gestione di rifiuti e tra-                   bilità e, in ogni caso, meritevole di essere vissuto.
           sporti pubblici: “Abbiamo bisogno di una politica                   La preghiera finale alla nostra terra, nella sua invo-
           che pensi con una visione ampia, e che porti avan-                  cazione al Dio dei poveri e dei dimenticati è la de-
           ti un nuovo approccio integrale, includendo in un                   gna conclusione di un testo che ci stimola in tutti

              (7) Noto per vivere trattenendo per sé solo un quindicesimo
           del suo stipendio presidenziale, destinare il resto in beneficen-
           za.

           Ambiente & sviluppo 12/2016                                                                                         817
Sinergie Grafiche srl

                                            Dario Soria - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l.

           Sviluppo sostenibile

           modi affinché ognuno di noi e non solo i politici o          quell’ecologia integrale che porta alla considerazio-
           gli imprenditori o le organizzazioni non governati-          ne di ciò che è esterno da noi: ambiente naturale
           ve, si attivi.                                               come altri essere umani.
           I nostri piccoli passi possono avviare la costruzione        Questa è la vera scoperta che deriva da quest’enci-
           di un modello di vita, nel quale l’inclusione dell’al-       clica: la consapevolezza e condivisione del concet-
           tro, dell’ultimo e dell’ambiente possano trovare ac-         to di ecologia integrale e la possibilità per ognuno
           coglimento costante.                                         di noi di contribuire alla sua realizzazione.
           Come raccontava don Giacomo Panizza “Oggi il                 Sta a noi fare i primi passi, cominciando col fare
           termine ultimi si usa per troppe situazioni. Molti           ciò che è possibile: non depredare il pianeta, semi-
           ultimi si stanno aggiungendo. Tra un po’ i primi             nare bellezza e non inquinamento e distruzione. E
           saranno soli”.                                               all’improvviso, un passo alla volta, ci sorprendere-
           L’inclusione anche se difficile e a volte prevenuta          mo - come avvertiva il Santo di Assisi cui è ispira-
           da paure e difficoltà è il passo indispensabile verso        ta l’enciclica - a fare l’impossibile.

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