L'APE - Cambiamento di forma giuridica della STA - apicoltura.ch
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Novembre - Dicembre 2019 I Anno 102 l’APE RIVISTA SVIZZERA DI APICOLTURA PAGINA 17 Cambiamento di forma giuridica della STA
Grazie mille e buone feste anche alle tue api ! Nel nuovo anno ti sorprenderemo nuovamente con tante novità, fantastiche promozioni, eccellente qualità e prezzi equi. Bienen Meier AG Fela Ticino SA Fahrbachweg 1, 5444 Künten Via Stazione 10 , 6593 Cadenazzo T + 41 56 485 92 50 T + 41 91 851 97 80 info@bienen-meier.ch info@felaticino.ch
Novembre - Dicembre 2019 I Anno 102 www.apicoltura.ch Editoriale 2 Organi della STA Quale polline Rivista svizzera di apicoltura raccolgono le nostre api? 3 Organo ufficiale della Società Ticinese di Apicoltura STA Approfittare Ragione sociale Società Cooperativa dei servizi del SSA 9 Ticinese di Apicoltura (STA) CCP 65-615-9 c/o avv. Paolo Caratti Record negativo in Svizzera Via Mirasole 1, 6500 Bellinzona per il raccolto di miele 2019… Presidente in Ticino invece… 14 Davide Conconi Via al Pero 16d, 6852 Genestrerio Mobile +41 79 230 59 16 Cambiamento di davide.conconi@bluewin.ch forma giuridica della STA 17 Segretario-Cassiere Michele Mozzetti Via S. Antonio 156, 6632 Vogorno Centro di ricerca apistica Tel. +41 91 745 05 05 Rapporto annuale 2018 18 Mobile +41 79 686 49 33 michele.mozzetti@gmail.com Referente STA e Svizzera Miele: specchio di comunità 26 italiana per apiservice Roberto Ficher Tel. +41 79 688 16 64 roberto.fischer@apiservice.ch Redattore Livio Cortesi Via Retica 6, 6532 Castione Tel: +41 79 621 58 88 livio.cortesi@bluewin.ch I testi da pubblicare, compresa la piccola pubblicità per l’angolo delle occasioni, devono essere inoltrati alla redazione entro il giorno 10 dei mesi dispari. Nuovi abbonamenti, disdette e cambiamento d’indirizzo vanno comunicati per iscritto al redattore. Marchio miele apisuisse Adam Maretti Via Rascai 19, 6707 Iragna Mobile +41 79 839 48 29 marchio-miele@apicoltura.ch Marchio Ticino Grafica Stampa Unione Contadini Ticinesi Sara Albisetti Tipografia Torriani sa Via Gorelle, 6592 S. Antonino 6960 Odogno Via Pizzo di Claro 3, Tel. +41 91 851 90 90 6500 Bellinzona marchioticino@agriticino.ch Foto di copertina Foto Zimmermann Tel. +41 91 825 89 19 Il colore della regina 6500 Bellinzona info@tipografia-torriani.ch per il 2019: verde
Editoriale Davide Conconi, presidente STA di ricerca apistica, a seguito di alcune segnala- zioni da parte di apicoltori, ha deciso di avviare un gruppo di ricerca, comprendente un certo numero di apicoltori e di relative colonie d’api, che vuole studiare alcuni casi di emergenza na- turale di una certa tolleranza alla presenza del parassita. Insomma, con tutti i se e i ma che si impongono in questi casi, forse si affacciano, per ora solo nel mondo della scienza, strategie alternative di conduzione delle api per lottare conto il parassita che da oltre 35 anni sta con- Care apicoltrici, dizionando pesantemente l’apicoltura. cari apicoltori, Un’altra novità riguarda apiservice, che ha in- serito sul proprio sito (www.apicoltura.ch/api- vi scrivo mentre il clima, oggetto di tanti dibat- service) la possibilità di accedere a un proprio titi ultimamente, ci sorprende ancora una volta, canale Youtube. Qui vi potrete trovare alcuni fil- proponendoci un autunno molto mite. Le api mati (altri ne saranno aggiunti) che presentano sono ancora in attività, il volo è sostenuto e pro- i principi e le azioni importanti da rispettare ed babilmente il consumo di scorte viaggia di pari eseguire durante le visite di colonie allevate con passo. sistema dadant e svizzero. I filmati sono dispo- Cogliendo l’elemento positivo di questa situa- nibili anche in italiano. zione (vi scrivo a fine ottobre), molti di voi hanno Invece, la novità che riguarda più da vicino la aperto le arnie e eseguito delle visite di control- STA è il processo innescato per aggiornare la lo, costatando che le colonie si trovano quasi sua forma giuridica. Attualmente, la sua forma tutte (soprattutto le famiglie in produzione) in giuridica, la cooperativa, non risulta più al pas- blocco di covata naturale. Perciò, è tempo di so con i tempi e soprattutto con i suoi scopi che pensare al trattamento “invernale” contro la var- di fatto sono quelli di un ente senza scopo di roa. E chi l’ha già eseguito, testimonia di un’infe- lucro. Oltretutto, ora, abbiamo un problema di stazione molto irregolare, con colonie che pre- compatibilità dei nostri statuti con l’iscrizione al sentano una caduta molto forte del parassita e Registro di commercio. Per queste ragioni e per altre molto meno. Niente di nuovo sotto il cielo? garantire un futuro meno complicato dal punto Sembrerebbe, eppure qualcosa si muove. Sen- di vista giuridico al nostro ente ultra-centenario, za mettere in dubbio l’attuale strategia di lotta il Comitato cantonale, su proposta della Diretti- alla varroa proposta da apiservice, presentata va, ha votato la mutazione della ragione sociale nei prontuari che si possono scaricare sul sito https://www.apicoltura.ch/temi/salute-dellape/ trattamento-della-varroa.html, il Centro svizzero Continua a pagina 28 2
Quale polline raccolgono le nostre api? Sito di raccolta Il polline è indispensabile per la feconda- L’apicoltore Michele Mozzetti ha raccolto per zione dei fiori e per il successivo sviluppo tre anni consecutivi (2012-2014) i pollini colle- dei frutti e dei semi di una pianta; il polline zionati dalle sue api. Il suo apiario comprendeva è però vitale anche per le api, per le quali quattro colonie ed era posizionato a circa 600 è fonte di importanti minerali e vitamine e metri di altitudine, a Vogorno (Valle Verzasca). I rappresenta un’essenziale fonte proteica versanti attorno all’apiario sono molto scosce- per lo sviluppo delle larve e la crescita dei si e caratterizzati da un’importante copertura giovani adulti [1; 2]. Una colonia di api rac- boschiva (60%, soprattutto latifoglie miste), coglie annualmente dai 17 ai 34 kg di pol- terrazzamenti vignati (10%) e da case, strade, line, a dipendenza della sua grandezza [2]. lago e zone aperte o rocciose (30%). Il clima è La flora che circonda un apiario è dunque insubrico ed è quindi caratterizzato da inverni fondamentale per offrire tutto ciò di cui le miti ed estati soleggiate interrotte da violenti ac- api necessitano. quazzoni [3]. Analizzando il polline è possibile ricostru- K. Bieri ire le specie botaniche presenti nel “pa- scolo delle api” che circonda l’alveare in quanto ogni tipo di polline possiede una specifica forma e struttura che lo differen- zia dagli altri (Figura 1). Figura 1: Polline di quercia (sinistra), di castagno (centro) e di Flavie Roncoroni1, Verena Kilchenmann1, melo (destra) al microscopio. Katharina Bieri3, Marco Conedera2 , Christina Kast1 Analisi del polline 1 Agroscope, Centro di ricerche apicole, 3003 Berna I campioni di polline sono stati raccolti con 2 Istituto federale di ricerca WSL, 6593 Cadenazzo 3 Biologisches Institut für Pollenanalyse K. Bieri GmbH, apposite trappole posizionate all’entrata delle 3122 Kehrsatz arnie dell’apiario. Le trappole venivano attivate un giorno alla settimana (preferibilmente quan- do il tempo era asciutto) da fine aprile fino a L’obiettivo di questo articolo è di illustrare la di- settembre. Una volta giunto in laboratorio, un versità nello spazio e nel tempo dei pollini rac- campioncino per ogni dose giornaliera raccolta colti durante una stagione dalle api all’esempio veniva dapprima suddiviso in base al colore dei di un apiario di Vogorno negli anni 2012, 2013 pollini e successivamente analizzato al micro- e 2014. Le variazioni annuali nella raccolta del scopio per determinarne le specie botaniche [4]. polline sono poi discusse alla luce dell’anda- Nel caso in cui non era possibile determinare mento meteorologico (temperature e precipita- il polline fino alla specie, la classificazione tas- zioni) stagionale. sonomica si limitava al genere (ad esempio 3
Dopo il castagno (Castanea sativa) e la quercia (Quercus sp.), che rappresentano quasi la metà del polline totale, troviamo diverse Rosaceae che, oltre al pero corvino (Amelanchier sp.) e al cotognastro (Cotoneaster sp.), comprendono varie specie di pomacee (Malus sp., Pyrus sp., Pyracantha sp.), di frutta a nocciolo (Prunus sp.) e di rovi (Rubus sp.). Infine troviamo alberi come l’acero (Acer sp.) e il noce (Juglans regia), alcuni individui di palme (Arecaceae, presenti nei giar- dini dei dintorni), arbusti come il brugo (Calluna vulgaris) e il biancospino (Crataegus sp.), non- ché Analisi del polline alcune specie erbacee del genere Rumex. I campioni di polline sono stati raccolti con apposite trappole posizionate all’entrata delle ar dell’apiario. Le trappole venivano attivate Variazioni annuali un giorno alla settimana (preferibilmente quando il tempo e asciutto) da fine aprile fino a settembre. Una volta giunto in laboratorio, un campioncino per ogni do Il tipo di polline che viene raccolto dipende ge- giornaliera raccolta veniva dapprima suddiviso in base al colore dei pollini e successivamente analizz Figura 2: L’apiario di Michele Mozzetti è attorniato da una neralmente da tre fattori principali: il paesaggio al microscopio per determinarne le specie botaniche [4]. Nel caso in cui non era possibile determina densa vegetazione (sopra); vista sul fondovalle con pendii boschivi e lago di Vogorno (sotto). e la vegetazione il polline fino alla specie, la classificazionecircostante, le preferenze tassonomica si limitava delle al genere (ad es. ‘Rubus sp.’) oppu api alla famiglia (ad es. e le condizioni meteorologiche al momento ‘Rosaceae’). “Rubus sp.”) oppure alla famiglia (ad esempio Per ogni gruppo tassonomico determinato della fioritura. sono statedei Nell’arco inseguito calcolate tre anni di leosser- quantità totali assolute g) e relative (in %) dei diversi pollini raccolti nei tre anni in esame (Figura 3) e per ogni an “Rosaceae”). vazione l’ambiente circostante è rimasto prati- singolarmente (Figura 4). Per ogni gruppo tassonomico determinato so- no state inseguito calcolate le quantità totali Composizione del del Composizione polline polline aaVogorno: Vogorno assolute (in g) e relative (in %) dei diversi pollini raccolti nei tre anni in esame (Figura 3) e per ogni anno singolarmente (Figura 4). La diversità del polline È importante sottolineare che la diversità del polline raccolto non rispecchia la vegetazione circostante nel suo insieme, ma solamente le specie pollinifere disponibili nei dintorni dell’a- 3: Specie polliniche principali (>1%) raccolte nell’arco di tre anni (2012-2014). La categoria ‘altre Rosaceae’ include p piario. Nel caso di Vogorno, la maggior Figura parte Figura 3: Specie polliniche principali (>1%) raccolte Amelanchier sp. e Cotoneaster sp. Le singole categorie Malus sp./Pyrus sp., Rubus sp., Prunus sp., Pyracantha sp. e Cratae sp. appartengono anche nell’arco di tre alla famiglia delle anni (2012-2014). (tonalità di rosso).La categoria “altre Ro- del polline raccolto nell’arco di tre anni è di ori- Rosaceae saceae” include per esempio Amelanchier sp. e Coto- gine arborea, ciò che è in linea con la vastaLaarea neaster sp. Le singole categorie Malus sp. / Pyrus sp., diversità del polline Rubus sp., Prunus sp., Pyracantha sp. e Crataegus sp. boschiva che ricopre i dintorni dell’apiarioÈ(vedi importante sottolineare appartengono anche che la diversità delalla famiglia polline raccoltodelle nonRosaceae rispecchia(tona- la vegetazione circostan lità di rosso). Figura 2). nel suo insieme, ma solamente le specie pollinifere disponibili nei dintorni dell’apiario. Nel caso Vogorno, la maggior parte del polline raccolto nell’arco di tre anni è di origine arborea, ciò che è in lin con la vasta area boschiva che ricopre i dintorni dell’apiario (vedi Figura 2). Dopo il castagno (Castanea sativa) e la quercia (Quercus sp.), che rappresentano quasi la metà 4 polline totale, troviamo diverse Rosaceae che, oltre al pero corvino (Amelanchier sp.) e al cotognas (Cotoneaster sp.), comprendono varie specie di pomacee (Malus sp., Pyrus sp., Pyracantha sp.),
camente invariato e le preferenze delle api per La stagione del 2013 ha avuto una primavera determinati tipi di polline (ad es. per gli attraenti molto piovosa, con notevoli e prolungati sbalzi fiori delle Rosaceae) sono innate e rimangono di temperatura; l’abbondante pioggia e le basse dunque fisse [5]. Le uniche componenti mutevo- temperature degli ultimi giorni di maggio hanno li sono state le condizioni meteorologiche che probabilmente drasticamente limitato la raccol- possono aver condizionato la composizione e ta del polline di quercia, che ha fatto registrare la quantità dei pollini raccolti influenzando sia la valori praticamente nulli. L’arrivo dell’estate par- fenologia della fioritura delle piante che l’attività ticolarmente calda e asciutta in coincidenza sia delle api (Figura 4). della breve fioritura delle pomacee nel mese di In generale le piante che costituiscono la base giugno, ma soprattutto di quella più tardiva (fino dell’approvigionamento di polline per le api so- agli ultimi di luglio) del castagno, ha particolar- no costanti nel corso degli anni e si riducono a mente favorito la raccolta di questi tipi pollinici, poche categorie tassonomiche che rappresen- con il castagno diventato addirittura la princi- tano più della metà del polline totale. Nel no- pale ed essenziale fonte di polline per le api del stro caso specifico sono: il castagno (Castanea 2013 (47% del polline totale!). sativa), la quercia (Quercus sp.) e varie specie La stagione del 2014, al contrario, ha avuto una appartenenti alla famiglia delle Rosaceae come primavera calda e asciutta che analogalmen- ad esempio le pomacee (Malus sp. / Pyrus sp.), te al 2012 ha favorito la raccolta del polline di gli arbusti da bacche (Rubus sp.) e la frutta a quercia. Le condizioni favorevoli sono prosegui- nocciolo (Prunus sp.). Ognuna di esse è stata te anche nel mese di maggio durante la fioritura la fonte principale per un anno specifico, anche delle attraenti Rosaceae (Amelanchier sp., Co- se il loro contributo varia notevolmente tra un toneaster sp., Pyracantha sp., Craetegus sp.), anno e l’altro. che sono risultate la principale fonte pollinica La maggior parte del polline viene raccolto dal- dell’anno (43% del polline totale). Infine l’estate le api tra fine aprile e inizio luglio, cominciando molto piovosa ha diminuito l’attività di raccol- con la fioritura della quercia, proseguendo con ta delle api in particolare durante la fioritura del le rosacee e terminando con il castagno. castagno. La stagione del 2012 è stata costantemente piovosa e con basse temperature, soprattutto L’importanza del castagno nel mese di aprile. Una tale primavera ha for- Il ruolo dominante del castagno (Castanea sa- temente limitato l’attività delle api, che hanno tiva) come pianta pollinifera appare evidente: probabilmente compensato raccogliendo co- esso costituisce nel periodo studiato tra il 10% piose quantità di polline di quercia durante il e il 47% del polline annuale totale raccolto ed successivo e favorevole mese di maggio (42% è l’unica specie presente ogni anno in quantità del polline totale). La raccolta è proseguita con significative. Un’ulteriore particolarità del casta- modeste quantità di polline di Rubus sp. e di gno è la fioritura tardiva, che estendendosi da castagno tra inizio giugno e inizio luglio. inizio giugno fino alla fine di luglio (vedi 2013) 5
Il tipo di polline che viene raccolto dipende generalmente da tre fattori principali: il paesaggio e la Il tipo di polline che viene raccolto dipende generalmente da tre fattori principali: il paesaggio e la vegetazione circostante, le preferenze delle api e le condizioni meteorologiche al momento della vegetazione circostante, le preferenze delle api e le condizioni meteorologiche al momento della fioritura. Nell’arco dei tre anni di osservazione l’ambiente circostante è rimasto praticamente invariato fioritura. Nell’arco dei tre anni di osservazione l’ambiente circostante è rimasto praticamente invariato e le preferenze delle api per determinati tipi di polline (ad es. per gli attraenti fiori delleIlRosaceae) tipo di polline che viene raccolto dipende generalmente da tre fatto e le preferenze delle api per determinati tipi di polline (ad es. per gli attraenti fiori delle Rosaceae) sono innate e rimangono dunque fisse [5]. Le uniche componenti mutevoli sono state vegetazione le condizionicircostante, le preferenze delle api e le condizioni mete sono innate e rimangono dunque fisse [5]. Le uniche componenti mutevoli sono state le condizioni meteorologiche che possono aver condizionato la composizione e la quantità dei pollini raccoltiNell’arco dei tre anni di osservazione l’ambiente circostante fioritura. meteorologiche che possono aver condizionato la composizione e la quantità dei pollini raccolti influenzando sia la fenologia della fioritura delle piante che l’attività delle api (Figura 4). e le preferenze delle api per determinati tipi di polline (ad es. per gli influenzando sia la fenologia della fioritura delle piante che l’attività delle api (Figura 4). sono innate e rimangono dunque fisse [5]. Le uniche componenti mu Evoluzione annuale delle principali fonti di polline e della meteorologia a Vogorno meteorologiche che possono aver condizionato la composizione e la Evoluzione annuale delleIl tipo Evoluzione annuale delle principali fonti principali polline fonti didipolline edi della che viene polline e dellageneralmente meteorologia meteorologia raccolto dipende influenzando da a a fattori tre Vogorno Vogorno principali: il paesaggio e la delle piante che l’attività d Rosaceae: Il tipo di polline che viene raccolto dipende generalmente da tre fattorisia la fenologia principali: dellaefioritura il paesaggio la vegetazione circostante, le preferenze delle api e le condizioni meteorologiche al momento della Malus /Pyrus sp. Rosaceae: vegetazione circostante, le /Pyrus preferenze fioritura. Malus Nell’arco sp. delle dei treapi e le anni di condizioni meteorologiche osservazione al momento l’ambiente circostante della praticamente invariato è rimasto 2012 2012 Prunus sp. fioritura. Nell’arco deie tre anni di osservazione le preferenze l’ambiente delle api per circostante Evoluzione determinati è rimasto annuale tipi di polline praticamente delle (ad es. invariato principali per gli attraenti fonti fiori delledi polline Rosaceae) e della meteo 2012 e le preferenze dellesono api Rubus sp. per determinati tipi didunque polline (ad varieinnate e rimangono fissees. per [5]. Legli attraenti uniche fiori dellemutevoli componenti Rosaceae)sono state le condizioni sono innate e rimangono dunque fisse Rosaceae: meteorologiche che[5]. Le uniche possono avercomponenti mutevoli condizionato sono stateele la composizione lacondizioni quantità dei pollini raccolti Malus /Pyrus sp. meteorologiche che influenzando possono aversia condizionato la fenologialadella composizione e lapiante fioritura delle quantità chedei polliniPrunus l’attività raccolti delle api (Figura 4). sp. influenzando sia la fenologia della fioritura delle piante 2012 Rubus sp. che l’attività delle api (Figura 4).varie Evoluzione annuale delle principali fonti di polline e della meteorologia a Vogorno Evoluzione annuale delle principali fonti di polline e della meteorologia a Vogorno Rosaceae: Malus /Pyrus sp. Rosaceae: Prunus sp. Malus /Pyrus sp. 2012 Prunus sp. Rubus sp. varie 2012 Rubus sp. varie 2013 2013 2013 2013 2013 2013 2014 2014 Figura 4: Variazione annuale percentuale delle tre categorie botaniche principali di polline (Quercus sp., Castanea sativa e Figura 4: Variazione annuale percentuale delle tre categorie botaniche principali di polline (Quercus sp., Castanea sativa e Ro- Rosaceae; a saceae; a sinistra) sinistra)e relativi dati meteorologici e relativi (temperature (temperature dati meteorologici giornaliere [°C]; precipitazioni giornaliere mensili [°C];[mm] tra aprile e settembre; precipitazioni mensili [mm] tra aprile e settembre; aa destra). destra). Le Le frecce indicano frecce indicano raccolta (↔) il periodoildiperiodo di del polline (quercia raccolta ( ) delarancione; polline castagno (querciamarrone; Rosaceae arancione; tonalità di marrone; Rosaceae tonalità di castagno rosso). rosso). LaLa sottocategoria sottocategoria delle Rosaceae delle Rosaceae “varie” ‘varie’ comprende p. es. comprende Pyracantha sp., per esempio Cotoneaster Pyracantha sp., Amelanchier sp. esp., Cotoneaster sp., Amelanchier sp. e Crataegus Crataegus sp. sp. I dati delle precipitazioni provengono dalla stazione di Cimetta, mentre le temperature sono state calibrate dai dati I dati della stazione.provengono dalla stazione di Cimetta, mentre le temperature sono state calibrate dai dati della stazione delle precipitazioni di Magadino/Cadenazzo (Meteosvizzera). In generale le piante che costituiscono la base dell’approvigionamento di polline per le api sono costanti nel corso degli anni e si riducono a poche categorie tassonomiche che rappresentano più della metà 6 del polline totale. Nel nostro caso specifico sono: il castagno (Castanea sativa), la quercia (Quercus sp.) e varie specie appartenenti alla famiglia delle Rosaceae come ad esempio le pomacee (Malus sp./Pyrus
rappresenta per le api un’ultima abbondante fonte di polline. Nonostante i danni causati dal parassita “cini- pide del castagno” (Dryocosmus kuriphilus) tra gli anni 2012 e 2014 [6], la raccolta del polline di castagno è persistita nel corso dei tre anni. Questo è probabilmente dovuto alla sufficiente produzione di polline per soddisfare le necessi- tà delle api, anche se ridotta in termini assolu- ti dall’azione del parassita. I fiori del castagno Figura 5: Primo piano di rami di castagno (Castanea sativa) con sullo sfondo una vista autunnale del paesaggio della hanno infatti il vantaggio di essere impollinati Valle Verzasca visto dall’apiario. sia dagli insetti che dal vento, e di produrre una quantità notevole e molto attrattiva di nettare e fioritura durante la primavera e sono quindi polline facilmente accessibili alle api [5]. particolarmente sensibili a delle condizioni me- Infine il castagno è la latifoglia più diffusa al Sud teorologiche sfavorevoli (per esempio gelate delle Alpi della Svizzera [7] e la sua importanza tardive) durante quel periodo [10]. Oltretutto, una tra le piante mellifere e pollinifere è marcata nel- stagione fredda e piovosa diventa anche svan- le zone dove ricopre vaste aree boschive [8]. Es- taggiosa per le api, che sono maggiormente so rappresenta dunque una stabile ed essen- attive durante i giorni asciutti e con temperature ziale fonte nutrizionale per le api ticinesi. superiori ai 8-10 °C [11]. Castanea sativa, invece, grazie ad una fioritura Conclusione più tardiva ed estesa durante la stagione esti- La quantità del polline raccolto varia note- va, alla sua notevole diffusione e all’abbondan- volmente nel tempo e nello spazio e dipende te produzione di nettare e polline, rappresenta dall’interazione di vari fattori come le condizioni una privilegiata fonte nutritiva per le api ticinesi. meteorologiche locali, l’attività delle api, la strut- Infine il polline proveniente da diverse specie tura del paesaggio e la composizione della ve- botaniche varia considerevolmente nella com- getazione circostante. posizione di proteine e altre importanti so- La temperatura e le precipitazioni variano con- stanze; solamente grazie ad un adeguato ap- siderevolmente nel corso dei giorni, dei mesi e provigionamento le api possono ottenere tutti degli anni, soprattutto per quanto riguarda il cli- i nutrienti essenziali al buon funzionamento e ma sudalpino del Ticino [9] e sono i principali fat- allo sviluppo del loro organismo [2]. Un motivo in tori che determinano sia la fioritura delle piante più per mantenere e favorire nei nostri territori che l’attività di raccolta delle api. un’elevata diversità botanica: in questo modo La quercia (Quercus sp.) e gli alberi da frutta, possiamo offrire variate e qualitative fonti nutri- come ad esempio le pomacee (Malus sp. / zionali, che garantiscono una miglior salute alle Pyrus sp.) sono caratterizzate da una breve nostre importantissime api. 7
Referenze: (2017). Impact of the Asian chestnut gall wasp, [1] Wille, H. (1973). Fragen um die Pollenversorgung Dryocosmus kuriphilus (Hymenoptera, Cynipi- des Bienenvolkes. Schweiz Bienen Zeitung. dae), on the chestnut component of honey in the [2] Keller, I., Fluri, P., & Imdorf, A. (2005). Pollen nutri- Southern Swiss Alps. Journal of economic ento- tion and colony development in honey bees: part mology, 111(1), 43-52. 1. Bee world, 86(1), 3-10. [7] www.lfi.ch (Inventario Forestale Nazionale) [3] Spinedi, F., & Isotta, F. (2004). Il clima del Ticino. [8] Bosca, G. (2016). Guida pratica di apicoltura con Dati, statistiche e società, 6(2), 4-39. agenda lavori. Il castello. [4] Kast, C., Kilchenmann, V., Reinhard, H., Bieri, [9] MeteoSvizzera, 2012, Rapporto sul clima – Can- K., & Zoller, O. (2019). Pyrrolizidine Alkaloids: tone Ticino 2012, rapporto di lavoro MeteoSviz- The Botanical Origin of Pollen Collected during zera, p. 63 (p. 22). the Flowering Period of Echium vulgare and the [10] Vicens, N., & Bosch, J. (2000). Weather-depen- Stability of Pyrrolizidine Alkaloids in Bee Bread. dent pollinator activity in an apple orchard, wi- Molecules, 24(12), 2214. th special reference to Osmia cornuta and Apis [5] Giovanetti, M., & Aronne, G. (2011). Honey bee mellifera (Hymenoptera: Megachilidae and Api- interest in flowers with anemophilous characteri- dae). Environmental Entomology, 29(3), 413-420. stics: first notes on handling time and routine on [11] Dietemann, V. Lehnherr B., Duvoisin, N., Blumer, Fraxinus ornus and Castanea sativa. Bulletin of P., Fluri, P., Hermann, M. & Lehrer, M. (2011). Das Insectology, 64(1), 77-82. Schweizerische Bienenbuch, Biologie der Ho- [6] Gehring, E., Kast, C., Kilchenmann, V., Bieri, nigbiene. Verlag bienenSchweiz, Appenzell. 19. K., Gehrig, R., Pezzatti, G. B., & Conedera, M. Edizione. imkerbildung schweiz formation suisse d’apiculteur formazione svizzera di apicoltore - apiservice Annuncio dell‘esame professionale «Apicoltrice/Apicoltore con attesto professionale federale» Data dell‘esame 27 giugno 2020 Luogo di esame Zollikofen Ufficio di Sekretariat Imkerbildung Schweiz GmbH registrazione Jakob Signer-Strasse 4 9050 Appenzell Tel. +41 71 780 10 50 sekretariat@imkerbildung.ch Scadenza 1° marzo 2020 Costi d‘esame CHF 1200.– Riceverai i documenti d’esame tramite l’ufficio di registrazione. 8
Approfittare dei servizi del SSA delle esperienze acquisite nel corso del test Il Servizio sanitario apistico (SSA) forni- pratico del concetto aziendale). Affinché il sce supporto alle apicoltrici/agli apicoltori modello del concetto aziendale possa esse- e alle associazioni apistiche in vari modi. re applicato in tutti i luoghi, i lavori del primo Offre materiali informativi, assistenza, semestre dell’anno sono associati ad alcune consigli e corsi di formazione. piante di riferimento. Anja Ebener • Filmati sulla valutazione e selezione di colonie direttrice di apiservice / Servizio sanitario apistico anja.ebener@apiservice.ch Dall’inizio di luglio 2019 sono disponibili dei fil- mati che presentano i momenti più importanti del controllo delle colonie (primavera, estate, Il SSA mira a migliorare la salute delle api melli- autunno), mostrando gli aspetti a cui bisogna fere in Svizzera. A tal fine offre un’ampia gamma © apiservice di servizi e di materiali informativi. Cercare/informarsi Le apicoltrici e gli apicoltori hanno a loro dispo- sizione 24 ore su 24 una vasta scelta di stru- menti di sostegno. • Prontuari I prontuari del SSA sono aggiornati costan- temente e ne vengono regolarmente creati di nuovi. 60 prontuari sono attualmente online (www.apicoltura.ch/prontuario). I tre più recenti sono disponibili da fine otto- bre 2019: 4.7.3. Riconoscere le colonie sane, 4.7.4. Cosa fare con le colonie orfane e 4.10. Calmare le api. • Concetto aziendale e concetto varroa Il concetto varroa e il modello di creazione di un concetto aziendale personale sono al- tresì disponibili all’indirizzo www.apicoltura. ch/prontuario. Anche questi documenti sono aggiornati regolarmente (sulla base, tra l’altro, Posto pratico all’interno di un apiario. 9
prestare particolare attenzione in ogni stagio- © apiservice ne. I video possono essere visionati online all’in- dirizzo www.apicoltura.ch/prontuario, punto 4: Buona pratica apistica. • Elenco dei preparati apistici raccomandati L’elenco enumera tutti i preparati autorizzati per l’apicoltura ed è completato dalle racco- mandazioni del SSA e del CRA (www.apicol- tura.ch/preparati_raccomandati). Consigli personalizzati La hotline gratuita 0800 274 274 è gestita da specialisti esperti del SSA dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.30. Durante tale orario il team del SSA risponde anche alle domande inviate all’indirizzo e-mail info@apiservice.ch. Non esi- tate a contattarci, saremo lieti di parlare con voi Compilazione del modello del concetto aziendale. o di leggere i vostri messaggi! • Intossicazione Pulire/bonificare più facilmente Informare subito il SSA della situazione tele- Le pratiche vasche di lavaggio manuale posso- fonicamente (0800 274 274). no essere prese in prestito gratuitamente pres- • Calabrone asiatico so i consiglieri regionali del SSA o a Liebefeld. Inviare via e-mail una foto dell’insetto sospet- L’Apimobile è ideale per grandi pulizie o boni- to (o, all’occorrenza, del nido) all’indirizzo fiche. Può essere utilizzata in cambio di una info@apiservice.ch o inviare via posta A un piccola somma di partecipazione alle spese di insetto morto a: apiservice/SSA, Schwar- Fr. 50.– sotto la direzione di un collaboratore del zenburgstrasse 161, 3003 Berna. SSA. Corsi di formazione Segnalazione di casi sospetti o di perfezionamento apistico Il SSA è la centrale nazionale d’allerta in caso I membri del team del SSA si tengono volentieri di sospetto d’intossicazione di api e di presen- a disposizione delle associazioni e dei cantoni za del calabrone asiatico. Procedura in caso di per interventi nelle loro regioni. Sono possibili sospetto: dei posti pratici (anche in un apiario se possi- 10
bile) o delle presentazioni su vari temi sanitari. Le richieste saranno considerate in ordine di ri- Scegliete i temi che ritenete più interessanti. cezione. L’organizzazione dell’evento è di com- petenza della vostra sezione. Alcuni suggerimenti di temi per una manifesta- zione: • Il concetto aziendale personale nella pratica (compreso cosa bisogna fare in situazioni ec- Prenotare un conferenziere cezionali). o la vasca per il lavaggio manuale • Controllo e valutazione delle colonie (ricono- Si prega di contattare il consigliere SSA della scere le colonie sane). propria regione o il team basato a Liebefeld • Avere la varroa sotto controllo. (0800 274 274). • Peste americana ed europea. • Nuovi parassiti (essere preparati al calabrone Consigliere regionale del SSA asiatico e/o al piccolo coleottero dell’alveare). per la Svizzera italiana • Alternative al trattamento estivo classico con Roberto Fischer l’acido formico (blocco della covata / metodo roberto.fischer@apiservice.ch del telaino trappola / asportazione totale con telefono 079 688 16 64 valorizzazione della covata). Luogo di raccolta della vasca di lavaggio ma- nuale: Mezzana. Vi saremmo molto riconoscenti se poteste pre- notare con sufficiente anticipo. Se possibile, Team di base contattate sin d’ora il vostro consigliere regio- Marianne Tschuy, Jürg Glanzmann, Robert Ler- nale o il team di base del SSA per un intervento ch e Anja Ebener sono contattabili dal lunedì al l’anno prossimo. venerdì dalle 08.00 alle 16.30 tramite la hotline 0800 274 274 o via e-mail all’indirizzo info@api- © apiservice service.ch. Prenotazione Apimobile / vasca per il lavaggio manuale Prenotare per tempo presso Jürg Glanzmann del SSA: telefono 058 463 82 20 juerg.glanzmann@apiservice.ch Luogo di raccolta della vasca di lavaggio ma- nuale: Berna-Liebefeld. A vostra disposizione: il team del SSA. 11
Tutta la qualità svizzera per le vostre api Abbigliamento Allevamento per regine Arnie, melari e telaini Attrezzature ausiliarie per l’apiario Cera, fogli cerei Medicamenti Nutrimento per api Prodotti per la cura della pelle Protezione e sicurezza Recipienti per favi Smielatura Vasetti Solo nei nostri Shop a Cadenazzo, Castione e Novazzano! www.felaticino.ch 12
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Record negativo in Svizzera per il raccolto di miele 2019… in Ticino invece… I riscontri raccolti fra gli apicoltori già lo aveva- strano che il raccolto di miele del 2019 ha fatto no anticipato, era ampiamente prevedibile che segnare un record negativo in tutta la Svizzera, il raccolto di miele 2019 sarebbe stato magro. con un raccolto totale medio di 13,0 kg per co- Ora sono finalmente disponibili le cifre di detta- lonia. Ciò rappresenta più di 10 kg in meno per glio e una panoramica sul «consuntivo» del rac- colonia rispetto al 2017 e al 2018, ed è essen- colto 2019. 1165 apicoltori in rappresentanza zialmente dovuto alla mancanza di miele prima- di 1376 apiari hanno partecipato al sondaggio verile. Il caldo di marzo e aprile ha permesso online di apisuisse, l'organizzazione mantello alle colonie di api di crescere rapidamente, ma dell'apicoltura svizzera. Le cifre riportate mo- un maggio più freddo e più umido ha impedito la raccolta del miele sull'Altopiano. La smielatu- © bienen.ch ra estiva, con il suo contenuto di miele di bosco, ha localmente tutt’al più migliorato solo legger- mente la situazione. Al di sopra dei 1.000 metri, la raccolta media del miele è stata migliore. Maggio è il mese di fioritura per eccellen- za sull'Altopiano svizzero. Anche gli alberi da frutto e i fiori dei prati sono fioriti regolarmen- te quest'anno, ma le temperature fredde e la pioggia hanno impedito alle api di raccogliere abbastanza nettare per la produzione di miele. Miele svizzero, naturalmente quello con il sigillo di qualità oro. Secondo Meteo Suisse, maggio è stato il mese più freddo e più piovoso a nord delle Alpi in 30 © bienen.ch anni. Durante il freddo periodo di maggio, le co- lonie di api avevano bisogno di molto cibo per mantenere caldi i loro nidi. Perciò quasi tutto il miele raccolto è stato consumato dalle api per questo scopo. Al di sopra dei 1.000 metri, a maggio c'era an- cora molta neve. La fioritura primaverile è inizia- ta solo a luglio, per cui il raccolto è stato inferio- re anche ad altitudini più elevate, ma è rimasto nella media a lungo termine. A causa delle con- dizioni climatiche, la produzione primaverile di miele ha raggiunto il livello più basso degli ultimi dieci anni in tutta la Svizzera, con una quantità Gli alberi da frutta in fiore rappresentano una buona sorgen- media di 3,5 kg per colonia. La raccolta estiva te nettarifera per sufficiente è primordiale per la produzione di miele. del miele, con 9,5 kg per colonia, è riuscita a 14
Servizio sanitario svizzero - apiservice migliorare leggermente il risultato a livello regio- anche La Svizzera occidentale è stata avvan- nale e si traduce in una raccolta totale media di taggiata rispetto alla Svizzera orientale. Senza 13,0 kg per colonia, che rappresenta un record sorpresa dunque, Appenzello e Liechtenstein negativo con oltre 10 kg in meno di miele per terminano la classifica. Per gli apicoltori svizze- colonia rispetto al 2017 e 2018. ri, questo scarso raccolto di miele rappresenta In Ticino è andata meglio. L’andamento prima- un calo di rendimento pari a diverse decine di verile è stato paragonabile a quello registrato a milioni di franchi. nord delle Alpi. Le produzioni sono state scar- sissime o nulle; spesso gli apicoltori, addirittura, hanno dovuto correre in soccorso delle colonie, nutrendole, per evitare la morte per fame. In- Contatti vece, nelle valli del sud delle alpi, in estate, le • STA, Società Ticinese di Apicoltura: Davide condizioni ambientali hanno giocato in favore Conconi, presidente, Tel. 079 230 59 16, da- di api e apicoltori. Il caldo umido, non ancora vide.conconi@bluewin.ch (informazioni in ita- canicolare, ha favorito la secrezione nettarife- liano) ra e di conseguenza la produzione di miele di • BienenSchweiz, Imkerverband der deut- castagno e tiglio, soprattutto nelle valli a quote schen und rätoromanischen Schweiz: Bruno collinari, dove non è stato raro registrare raccol- Reihl, Ressort Honig, Tel. 079 610 17 20, bru- te medie di 25 kg di miele per colonia. Anche i no.reihl@bienenschweiz.ch Grigioni sono tra i primi quattro cantoni classifi- • SAR, Société Romande d’Apiculture: Sonia cati con circa 22 kg di miele per colonia. Inoltre, Burri, Présidente, Tel. 079 594 16 65, presi- dence@abeilles.ch © bienen.ch https://www.apicoltura.ch il portale dell’apicoltura svizzera. Offriamo, agli apicoltori e alle apicoltrici svizzere, una piatta- forma unica che raggruppa tutte le informazioni apistiche importanti. https://www.swisshoney.ch/it.html è un'offerta del settore apistico svizzero per i consumatori. Troverete anche produttori di miele svizzero di qualità e potrete beneficiare di informazioni sulle api e sui prodotti dell’alveare, nonché sull'importanza di questi insetti per un Un approvvigionamento alimentare sufficiente è primordiale ambiente intatto. per la salute delle api mellifere e selvatiche, ma anche per la produzione di miele. 15
Libreria Simano di Giovanna De Neri SPEC IA LIZ Z AT I IN LE T TERATU RA A PICOL A 6716 Acquarossa Tel/Fax 091 871 11 01 Natel 079 797 19 66 libreria.simano@bluewin.ch 16
Cambiamento di forma giuridica della STA Alla luce di queste considerazioni, il Comitato Il comitato cantonale della STA ha deci- Cantonale ha deciso di non più investire risorse so di procedere con il cambiamento della per rimettere in sesto, dal punto di vista forma- forma giuridica da Società cooperativa a le, la società cooperativa, bensì di procedere Associazione, forma meno onerosa e più con la costituzione di una nuova associazione coerente con i compiti odierni della STA. che accoglierebbe tutte le attività e gli obblighi dell’attuale STA, così come l’avanzo attivo dal- Michele Mozzetti la liquidazione della cooperativa. Il tutto man- Segretario-Cassiere STA tenendo invariato lo scopo dell’associazione come pure le interazioni e le competenze fra associazione mantello a sezioni. La Società Cooperativa Ticinese di Apicoltura L’unico scopo che ci siamo prefissi con quest’o- (STA) è una società iscritta al Registro di Com- perazione è quello di posizionare la STA, con mercio (RC) dal 12 ottobre 1960. L’iscrizione a tutte le sue sezioni, scegliendo una forma giu- RC implica, fra le altre cose, che per qualsiasi ridica più coerente con i suoi compiti odierni. mutazione di statuto, persone e ruoli in direttiva, Nella sua seduta ordinaria del 21 ottobre 2019, venga inoltrata al RC un’istanza di mutazione, il Comitato Cantonale STA ha rilasciato una ver- ciò che genera oneri amministrativi non indif- sione degli statuti per la nuova associazione ferenti e senza un vero valore aggiunto per una che nella sostanza sono stati ripresi dagli attuali società come la nostra. della STA, aggiornandoli per un’associazione, Nel 2018, dopo le nomine per il periodo 2018- secondo le disposizioni in vigore. Questi do- 2022 all’assemblea dei delegati di Mesocco, è vranno essere approvati dall’assemblea costi- stata inoltrata la relativa istanza di mutazione tutiva che si svolgerà il prossimo 7 dicembre, comprensiva delle ultime modifiche statutarie, alle ore 9.00, presso il Centro Civico di Arbedo. la più importante delle quali quella riguardan- Siete tutti calorosamente invitati a partecipare a te l’adesione della nuova Sezione Moesa nella questo evento. STA. Questa mutazione ci è stata rifiutata con Immediatamente dopo l’assemblea costitutiva, l’osservazione che gli statuti non sono più iscri- alle 11.00, seguirà l’Assemblea straordinaria dei vibili per alcuni motivi formali e che andrebbe Delegati STA con quale trattanda unica lo scio- innanzitutto chiarito, per rapporto all’evoluzione glimento della STA. dell’attività svolta, se la società possa ancora È inevitabile che qualsiasi cambiamento porti essere considerata una cooperativa. con sé un certo disorientamento, non fosse per Dopo un’attenta analisi degli statuti da parte del il cambiamento di nome, ma è meglio essere nostro legale, sono emersi diversi punti non più padroni del proprio cambiamento piuttosto che conformi alle leggi e giurisprudenza attuali per dover subirlo. cui si sarebbe resa necessaria una rielaborazio- ne integrale degli stessi. 17
Centro di ricerca apistica Rapporto annuale 2018 - Seconda parte Autori: J.-D. Charrière, V. Dietemann, Ch. Kast, no delle perdite invernali. Il questionario per la B. Droz, B. Dainat, L. Jeker. rilevazione delle perdite invernali si basa in gran Agroscope, Centro di ricerca apistica, parte sulle proposte della rete internazionale 3003 Berna COLOSS, che consente di effettuare confron- ti con altri Paesi europei. Con una media del 13,8 per cento, le perdite di colonie nell’inverno Protezione delle api 2017/2018 sono state inferiori di 7 punti percen- e pratica apicola tuali rispetto all’anno precedente, ma ancora troppo elevate. Perdite invernali I dati internazionali di 36 Paesi, tra cui la Sviz- J.-D. Charrière, R. Sieber (BienenSchweiz) zera, sono stati pubblicati sulla rivista scienti- Per l’undicesimo anno consecutivo Bienen- fica «Journal of Apicultural Research» (DOI: Schweiz (associazione degli apicoltori svizzero 10.1080/00218839.2019.1615661). tedeschi e retoromanci) e il CRA hanno regi- strato le perdite invernali raccogliendo e ana- Valutazione dei rischi lizzando i dati di 1115 apicoltori svizzeri (Rivista dei prodotti fitosanitari per le api Svizzera d’Apicoltura, SBZ 07/2018). Cogliamo L. Jeker, M. Eyer l’occasione per ringraziare gli apicoltori per il lo- Il CRA è incaricato dall’Ufficio federale dell’agri- ro prezioso contributo a questo progetto, che coltura (UFAG) di valutare i potenziali rischi dei dovrebbe permettere di approfondire il fenome- prodotti fitosanitari per le api prima della loro 20.0 - % perdite invernali 15.0 10.0 5.0 0.0 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16 2016/17 2017/18 Perdite invernali registrate in Svizzera negli ultimi undici anni. 18
commercializzazione. Anche i prodotti già pre- senti sul mercato devono essere nuovamente valutati se le nuove scoperte lasciano suppor- re un rischio per gli impollinatori. Nell’ambito di questa attività legale, nel 2019 il CRA ha ese- guito non meno di 80 perizie e, laddove ne- cessario, ha disposto condizioni d’uso (frasi di rischio SPe 8) per i prodotti. I requisiti per la valutazione dei rischi per le api sono cambiati dal 2016 nell’UE e anche in Svizzera, motivo per cui sono servono altri da- ti per presentare un dossier di autorizzazione. Per raccogliere questi dati, occorre sviluppare e testare nuovi metodi di prova con un proces- Ape provvista di un chip RFID sul dorso. so di convalida pluriennale in vari Paesi (ring- test internazionale), prima che possano esse- re riconosciuti come linee guida internazionali dell’OCSE. Agroscope contribuisce attivamen- te a sviluppare questi metodi. La partecipazione a questi ring-test internazio- nali è molto importante per le autorità svizzere, in quanto organismi indipendenti, poiché con- sente di accedere – e anche di contribuire – al- le più recenti scoperte in materia di protezione delle api, un’opportunità per influenzare diretta- mente lo sviluppo dei metodi. Di conseguenza, la valutazione dei rischi e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari possono essere adattate al- Apiario dotato di lettori RFID all’ingresso. le api e migliorate sulla base degli ultimi ritrovati. di studiare gli effetti subletali (non mortali) sulle Convalida del metodo RFID api, come per esempio quelli sulla memoria o per la valutazione degli effetti sull’orientamento. Il ring-test si svolge in dodi- sub letali dei pesticidi ci laboratori in cinque diversi Paesi (Germania, L. Jeker, M. Eyer Italia, Inghilterra, Francia e Svizzera), seguendo Da quattro anni il Centro di ricerca apistica par- lo stesso protocollo. La tecnologia RFID (Radio tecipa al ring-test internazionale per la convalida Frequency Identification) serve per determinare del metodo di prova RFID, il cui scopo è quello il tasso e il tempo di ritorno delle api raccogli- 19
trici nell’apiario. L’acronimo RFID designa una in quanto questi insetti hanno la particolarità di tecnica di comunicazione automatica e senza scambiarsi il cibo (trofallassi), in modo tale che contatto che permette di identificare perso- tutte ricevano il nutrimento e il trattamento sia ne, animali, merci, ecc. Le api provviste di un distribuito uniformemente tra di loro. chip RFID sono registrate e identificate tramite Il nostro esperimento ha tuttavia evidenziato moduli di lettura quando ritornano nell’apiario. che l’alimentazione di gruppo differisce signi- Queste informazioni consentono di esaminare ficativamente da quella individuale a causa l’attività e il tasso di ritorno delle api all’ingresso dell’effetto di disturbo di un pesticida sull’orien- dell’apiario. Il passo successivo consiste nel va- tamento. Questo aspetto indica che la trofallas- lutare la solidità di questo metodo. si non garantisce una distribuzione uniforme del Presso Agroscope abbiamo esaminato anche nutrimento contaminato. altri parametri che possono influenzare il me- I nostri risultati aiutano a migliorare i metodi e todo o i risultati delle prove. Abbiamo valutato a eliminare eventuali punti deboli nel processo una possibile influenza della struttura del pa- di convalida. Abbiamo presentato i nostri dati a esaggio sul comportamento di volo delle api. diversi congressi e il protocollo di prova interna- Abbiamo testato il metodo RFID su due diverse zionale è stato adeguato di conseguenza. strutture di paesaggio (rurale e urbano), per poi I lavori di convalida continuano a livello interna- confrontare i risultati. Abbiamo inoltre esami- zionale, al fine di presentare il metodo all’OCSE nato se l’alimentazione di gruppo (dieci api) o come nuovo documento di orientamento entro individuale delle singole api influisce sui risultati. un paio di anni. Negli esperimenti sulle api, è usuale nutrire le Il programma Einstein della televisione svizzera api in piccoli gruppi di dieci (trattamento orale), ci ha seguiti e filmati durante l’implementazione del metodo sperimentale RFID. Il programma «Sind unsere Insekten noch zu retten» (insetti in pericolo) è stato trasmesso dalla televisione svizzera l’11 ottobre 2018 (https://www.srf.ch/ sendungen/einstein/sind-unsere-insekten-no- ch-zu-retten-2). In collaborazione con la scuola universita- ria professionale di Muttenz, parallelamente a questo ring-test abbiamo verificato se una pre- cedente esposizione a prodotti fitosanitari po- tesse influire sul tasso di ritorno nell’apiario e sull’espressione di diversi geni. Gli esperimenti continueranno nel 2019 e i risultati potrebbero consentire di approfondire i meccanismi d’azio- Alimentazione delle api di gruppo o individuale. ne dei prodotti fitosanitari. 20
Valutazione dei rischi dei biocidi mellifere, mentre in questo esperimento i nostri (Risikobeurteilung von Bioziden, colleghi di Agroscope Reckenholz si occupano studio bibliografico commissionato delle api selvatiche. La Fédération rurale interju- dall’UFAM) rassienne, l’ufficio dell’agricoltura del Cantone M. Eyer, L. Jeker di Vaud e l’Università di Neuchâtel partecipano Questo lavoro ha permesso di creare una base alla supervisione di una dottoranda finanzia- dettagliata a partire dalla quale si possono rica- ta nell’ambito del progetto. Nove misure sono vare ulteriori misure per valutare il potenziale di volte ad aumentare le risorse alimentari per gli pericolo dei biocidi per le api mellifere. Sembra insetti impollinatori, ad applicare pratiche agri- essere auspicabile sviluppare una valutazione cole rispettose di questi insetti e a creare habi- degli effetti dei biocidi sulle api mellifere, opzio- tat adatti per loro. Il progetto dura fino al 2023 ne da considerare in occasione di altri incontri e le prove in pieno campo sono state avviate con i colleghi esteri. nel 2018. Gli apiari sono stati predisposti in collabora- Opuscolo Agridea Protezione delle api zione con apicoltori volontari. Le misurazioni con l’uso di prodotti fitosanitari effettuate negli apiari riguardano la forza delle in agricoltura colonie nel corso della stagione. È stato inoltre L. Jeker effettuato un campionamento regolare delle api In collaborazione con l’UFAG per determinare i tassi d’infestazione da varroa e Agridea, abbiamo redatto un e d’infezione da virus, peste e Nosema. Per de- opuscolo che fornisce informa- terminare le piante su cui bottinano, ci si servirà zioni sulle misure delle buone di campioni di palline di polline raccolte dalle prassi e sulle istruzioni d’uso api. Per misurare l’esposizione delle colonie ai dei pesticidi, allo scopo di proteggere le api prodotti fitosanitari si sono prelevati anche al- all’interno e in prossimità delle colture. tri campioni di miele e di polline conservati per https://www.agridea.ch/it/ > shop > ricerca: l’analisi dei residui di pesticidi. Le analisi statisti- 3359 che dei dati raccolti inizieranno nel 2019, prima dell’inizio delle misurazioni e del campionamen- Agripol, progetto agricoltura to per la nuova stagione. e impollinatori V. Dietemann, J. Hernandez, Y. Jaccoud, Esemplari da museo Università di Neuchâtel, Fondation rurale dell’ape mellifera nera interjurassienne, Prometerre M. Parejo, J.-D. Charrière, Università di Bilbao L’UFAG finanzia un progetto per valutare l’im- L’ape domestica, Apis mellifera, attualmente patto delle misure agricole tese a proteggere deve affrontare molteplici minacce, come le gli impollinatori. Accompagniamo la parte di ricorrenti perdite di colonie, l’elevata pressione questo esperimento pratico che riguarda le api sulle popolazioni a seguito dell’arrivo del paras- 21
sita Varroa destructor e i numerosi movimenti mento di igiene, pin test modificato, disoperco- su lunga distanza di colonie e regine, che po- latura e riopercolatura della covata). Questi dati trebbero comportare una perdita del patrimo- sono stati ottenuti su circa 28 delle 40 colonie nio genetico delle api indigene. dell’apiario di prova del CRA, che è stato effet- Utilizzando la Svizzera come caso di studio, gli tivamente colpito da un caso di peste europea, obiettivi di questo progetto sono di studiare in una patologia di origine batterica che rende ine- che misura il declino della popolazione docu- vitabile la distruzione delle colonie infette. mentato abbia influenzato la diversità genetica Per il momento non si individua una tendenza delle popolazioni contemporanee e se e come chiara per quanto riguarda il legame con l’infe- le api si siano adattate all’arrivo dell’acaro in- stazione da V. destructor, anche per il fenotipo vasivo. Questi temi saranno affrontati attraver- del pin test modificato, che sembrava promet- so l’analisi genomica di campioni storici di api tente in fase preliminare. Per acquisire maggiori mellifere recuperati nei musei di storia naturale. informazioni su questo argomento, è stata lan- Questo progetto è importante per prendere de- ciata una nuova serie di allevamento di regi- cisioni lungimiranti sulla gestione della conser- ne. Alla fine dell’estate si sono introdotte in 40 vazione dell’ape domestica, A. m. mellifera. colonie sperimentali le regine figlie provenienti Fenotipi associati dalle colonie con i comportamenti di igiene più alla resistenza alla varroa nelle api nere, marcati e meno marcati, oltre alle colonie con la Apis mellifera mellifera maggiore e minore infestazione da V. destruc- M. Guichard, M. Neuditschko, B. Droz, tor. Gli esiti saranno valutati sulla base dei feno- B. Dainat, in collaborazione con Mellifera.ch tipi durante la stagione apicola 2019. Lo scopo di questa tesi di dottorato è quello Per lo studio dei fenotipi legati a V. destructor di testare la rilevanza dei fenotipi attualmente nella popolazione svizzera di A. m. mellifera, è allo studio nella selezione, al fine di allevare api stato possibile prelevare un totale di 185 co- resistenti agli acari della varroa. Inoltre, saran- lonie in tutta la Svizzera, in vista di un’analisi no proposte nuove misurazioni che gli apicol- fenotipica e genotipica. La grande maggioran- tori possono effettuare in condizioni pratiche. za riguarda colonie incluse nella rete di test di Questo progetto è realizzato in collaborazione Mellifera.ch. Una trentina di colonie sono state con l’Associazione svizzera degli amici delle api campionate in apiari sperimentali non trattati Mellifera.ch. I risultati di questo lavoro saranno contro V. destructor. Pur non contenendo A. m. tuttavia validi per tutte le api svizzere. mellifera, potrebbero essere particolarmente Nel 2018 sono state effettuate misurazioni fe- utili per identificare fenotipi potenzialmente in- notipiche a intervalli regolari: settimanalmente teressanti, nella misura in cui interviene solo la (monitoraggio delle infestazioni mediante con- selezione naturale. teggio della mortalità naturale da V. destructor) Infine, l’interesse degli apicoltori svizzeri di Mel- oppure ogni tre settimane (misurazione della lifera.ch per le api resistenti è stato studiato popolazione delle colonie, test del comporta- nell’ambito di un’indagine, i cui risultati sono 22
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