RIVIST A SPECIALIZZA TA IN APICOL TURA - Numero DOPPIO - ASSOCIAZIONE APICOLTORI ...
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Poste Italiane S.p.a., sped. in abb. post. - D.L. 353/03 (conv. in l. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BERGAMO R I V I S TA S P E C I A L I Z Z ATA I N A P I C O LT U R A Anno XXV - N° 5/6 Settembre/Dicembre 2020 Numero DOPPIO
SOM MA RIO EDITORIALE 3 MIELE CREATIVO 10 APINFORMA Resilienza Miele creativo Rivista specializzata a cura del Direttore Responsabile Irene Pavesi in apicoltura Michele Lorandi Tanti fiori… tanti mieli RIVISTA BIMESTRALE TECNICA E Mieli di montagna e rarità: la Anno XXV - N° 5/6 PRATICA APISTICA 5 calluna Settembre/Dicembre 2020 Velleda Manassi Tutti i diritti sono riservati. Non sempre Censimento annuale degli alveari le opinioni espresse dagli autori degli Novità EVENTI 15 articoli pubblicati coincidono con quel- le della redazione. Notizie ed articoli Redazione possono essere ripresi e pubblicati da Concorso “Le Api” per le scuole altre riviste citando la fonte e l’autore. Api, morie e nutrizione … ma non sempre Concorso Grandi mieli di Periodico iscritto al registro della stam- pa al n. 30 con decreto 16/07/96 del Claudio Vertuan Lombardia Ape doro 2020 Presidente del Tribunale di Bergamo. Team Concorso Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. Avvelenamenti delle api 1, comma 1 DCB Bergamo. Redazione INFO 19 BANDI 8 Tavolo apistico Apertura del bandi OCM - Miele Informazione per la campagna 2020/2021 OPR Regione Lombardia PRODUZIONE E MERCATO 21 ATTUALITÀ 9 Rilevazione mensile dei prezzi dei prodotti apistici Api nei parchi Osservatorio Nazionale Miele (informamiele.it) Gruppo FORBEE Report Andamento produttivo e di mercato per la stagione 2020 Oss.Nazionale Miele DIRETTORE RESPONSABILE ABBONAMENTO ANNUO (6 numeri): HANNO COLLABORATO Dr. Lorandi Michele € 18,00 da far pervenire alla segreteria A QUESTO NUMERO Poste Italiane S.p.a., sped. in abb. post. - D.L. 353/03 (conv. in l. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BERGAMO dell’Associazione Produttori Apistici Mariele Caminada, Luca Colonna, grup- R I V I S TA S P E C I A L I Z Z ATA I N A P I C O LT U R A COMITATO DI REDAZIONE Sebini e Valli Confluenti - Via F.lli Pel- po FORBEE, Velleda Manassi, OPR Regio- Caminada Mariele, legrini, 1 - 24065 Lovere (BG), o con ne Lombardia, Osservatorio Nazionale Ing. Calvetti Severino, Vertuan Claudio versamento su conto corrente posta- Miele, Irene Pavesi, Eugenio Roveyaz, Anno XXV - N° 5/6 Settembre/Dicembre 2020 le n. 15783244 mediante bollettino Claudio Vertuan. EDITRICE postale o con bonifico. Associazione Produttori Apistici Sebini e Valli Confluenti - Lovere (BG) IBAN: IT09C0760111100000015783244 DIREZIONE E REDAZIONE Via F.lli Pellegrini, 1 24065 Lovere (BG) Numero DOPPIO Tel. e Fax 035.962796 E-mail: apicoltorisebini@libero.it Apicoltori Sebini Lovere STAMPA E IMPAGINAZIONE Litos S.r.l. - Via Pasture, 3 FOTO DI COPERTINA 25040 Gianico (BS) Foto di Eugenio Roveyaz
Apicoltura Boni Al servizio dell’apicoltore Via Gaine, 3 - BEDIZZOLE (BS) - Tel. 030.9913522 - info@apicolturaboni.it
TECNICA e PRATICA APISTICA Claudio Vertuan a cura del Direttore Responsabile Dr. MICHELE LORANDI RESILIENZA EDITORIALE Il 2020, anno bisestile, verrà ricordato da ognuno di noi per la paura, le tragedie familiari, i disagi e le restrizioni che hanno condizionato e cam- biato le nostre abitudini. La pandemia ha inciso in tutti gli aspetti del vivere quotidiano, condizionando pesantemente anche la sfera profes- sionale: anche l’apicoltura, di cui ci occupiamo in queste pagine, ha subito e subirà i contraccolpi causati da un’economia che deve trovare la forza (e la strada) per ripartire. Ma non basta. Covid a parte, il Pie- monte (e con esso l’apicoltura piemontese) è stato messo in ginocchio dal maltempo e dalle alluvioni, con danni stimabili (per il solo comparto apistico), tra i 1,5 e i 2 milioni di euro e permangono, per l’apicoltura na- zionale, problematiche commerciali e sanitarie ben note, che limitano un auspicabile sviluppo del settore. L’apicoltura e gli apicoltori, tuttavia, hanno già dimostrato in passato di saper affrontare e superare le difficoltà, rinnovandosi, nutrendosi di quella passione che rende l’allevamento dell’ape qualcosa di più di un mestiere, non foss’altro che per la consapevolezza del valore dell’api- coltura per l’ambiente e per l’intero comparto agricolo e per la respon- sabilità, nel bene e nel male, che investe chi alleva api. Il settore apistico, nell’archiviare una stagione 2020 che si è dimostrata, almeno dal punto di vista produttivo, non del tutto deludente, conser- va quindi il suo naturale fermento, pronto a rimettersi all’opera. Una nota positiva è inoltre rappresentata dal Disegno di Legge del 14 agosto 2020, recante “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’e- conomia”, che contiene alcune modifiche della legge 313/2004 per la APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020 | 3
Disciplina dell’Apicoltura. Tra le novità, finalizzate alla semplifi- cazione e all’adeguamento della norma, vi è infatti l’abrogazione UN NUMERO DOPPIO... della lettera a) comma 2 dell’arti- colo 7 ovvero la norma che stabi- La pandemia e le conseguenti limitazioni hanno modifi- liva ai fini del nomadismo un “pre- cato radicalmente le nostre abitudini, ponendoci, specie ventivo accertamento per tutti nella cosiddetta “fase 1”, in una sorta di tempo sospeso, gli apiari, nomadi e stanziali, del dove tutto appariva surreale, salvo poi dimostrarsi triste- rispetto delle norme contenute mente reale e tragico. Un tempo sospeso nel quale tutto nel Regolamento di Polizia Vete- rallenta, salvo i ritmi e i tempi serrati dell’a- rinaria”. In sostanza nessuna no- gricoltura, tanto necessaria, specie durante vità significativa: il Regolamento di Polizia Veterinaria, le numerose i lockdown, per la sopravvivenza dell’inte- norme regionali sul nomadismo e ro sistema paese. Anche l’apicoltura non si l’Anagrafe apistica nazionale re- è fermata e non si fermerà e con essa l’in- stano in vigore, con obblighi che formazione rappresentata dalla nostra già si sovrapponevano a quelli rivista. Apinforma esce quindi con un contenuti nella norma abrogata. numero doppio, settembre-dicembre La semplificazione, perlomeno 2020, al fine di concentrare l’azione quale direzione verso la quale informativa e restare al fianco de- orientare le future modifiche nor- mative, è in ogni caso positiva. gli operatori anche in questo periodo Certo, è solo un inizio. L’apicoltura strano e difficile. Buona lettura, dunque resiliente saprà superare le diffi- e auguri per le prossime festività e per coltà, come ha dimostrato di sa- l’anno che verrà. Anche se l’augurio più per fare in passato, purché anche grande, che tutti vorremmo esprimere, lo le istituzioni prendano coscienza, conosciamo già. una volta per tutte, dell’importan- za strategica del settore. ■ Azienda Apistica CAMUNA di Nodari Simone Prodotti apistici Lavorazione cera d’api fogli cerei Via S. Martino, 45 Plemo d'Esine (BS) Tel. e fax: 0364.466248 4 | APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020
a cura della redazione Censimento annuale degli alveari Novità Un chiarimento iniziale bili al momento della movimentazione. nuale operativo per la gestione dell’anagrafe Novità della denuncia 2020 e dei compor- Con la modifica della legge regionale che ha apistica nazionale, in attuazione dell’articolo tamenti nel corso dell’anno: di fatto tolto la denuncia dei soli apiari no- 5 del decreto 4 dicembre 2009 recante “Di- - Scompare la richiesta di nomadismo che madi e le commissioni apistiche, la denuncia sposizioni per l’anagrafe apistica nazionale”), negli anni precedenti era da fare separa- degli apiari “nomadi” potrebbe essere fatta deve, in alternativa: tamente dalla dichiarazione del posses- in qualsiasi momento dell’anno ma ritengo a) aver aderito al piano di accreditamento so alveari, che sia opportuno dichiararle direttamente delle aziende apistiche disciplinato dal decre- - L’indicazione della postazione nomade all’interno della denuncia annuale (novem- to dirigenziale 23 marzo 2018, n. 4149 (Ap- può essere fatta a zero: bre - dicembre). provazione del piano integrato per il control- • in sede di denuncia annuale sulla quesito 2: apertura postazioni stanziali a zero lo delle malattie infettive e infestive delle api stessa scheda della dichiarazione, sullo stesso codice per poi all’occorrenza tra- in Lombardia); • anche successivamente, ma in tem- sferirci alveari senza allegato C perché ci si b) aver sottoposto gli apiari con esito favore- po utile per praticare il nomadismo muove all’interno della stessa Provincia/ATS, vole ad un controllo ufficiale da parte dei di- e avere la validazione dell’allegato Quanto all’obbligatorietà o meno della regi- partimenti veterinari delle ATS negli ultimi C dalla ATS quando richiesto. strazione delle movimentazioni a livello na- dodici mesi; Allegato C con approvazione veterinaria, o zionale il riferimento è il decreto interdiretto- c) aver acquisito, da non oltre trenta giorni, altro come più sotto indicato, necessario solo riale del 2018 che consente in deroga di non un certificato sanitario recante per ciascun - per vendita, registrare in BDA gli spostamenti da e verso apiario di provenienza le attestazioni di cui - per movimentazioni su postazioni al di apiari della medesima proprietà che avvengo- all’articolo 11, comma 1. fuori della provincia o della stessa ATS no all’interno della stessa provincia nel caso (non distretto), non determinino l’attivazione o la disattiva- 3. Gli apiari devono essere collocati ad una - non per movimentazioni fra postazioni zione di un apiario. Pertanto, seppure nella distanza di almeno duecento metri gli uni dello stesso codice all’interno della pro- stessa provincia e della stessa proprietà, in ca- dagli altri. vincia/ATS . In questo caso l’apicoltore so sia necessario censire un nuovo apiario no- 4. L’inosservanza delle disposizioni di cui ai registra personalmente, se ha la delega, made allora lo spostamento deve essere regi- commi 2 e 3 comporta l’applicazione di una oppure fa registrare in BDA dall’ente strato mediante la compilazione dell’allegato sanzione da 250 euro a 1.250 euro. che ha delegato alle operazioni in BDA C. Nel caso di postazione stanziale preesisten- Il certificato sanitario è richiesto sempre da normalmente Associazione o ATS, solo te (ancorché aggiornata a zero) non è neces- chi vende api(così il decreto semplificazioni) lo spostamento degli alveari. Non è ne- sario l’allegato C. “1. Fatte salve le disposizioni del decreto in- cessario nessun allegato C. La legge regionale di semplificazione n. 11 terministeriale 4 dicembre 2009 (Disposizio- Si riporta la risposta fornita da UO veterinaria del 21 maggio 2020 indica tre possibilità per ni per l’anagrafe apistica nazionale), chiunque regione a due nostre richieste di chiarimenti: l’apicoltore nomade: vende o cede api deve munirsi di un certifi- quesito 1: le postazioni nomadi si aprono a ze- 1. Ai fini del presente articolo, per nomadi- cato sanitario rilasciato, da non oltre trenta ro per poi riempirle con allegato C al momen- smo si intende la conduzione dell’allevamento giorni, dal dipartimento veterinario dell’ATS to dello spostamento degli alveari? apistico basata sull’utilizzazione di differenti territorialmente competente che ne attesti la Il senso della denuncia annuale (novembre- zone nettarifere mediante uno o più sposta- provenienza da un apiario”. ■ dicembre) è quello di dichiarare lo stato “at- menti annuali degli apiari. tuale” (al momento della denuncia) e quin- di le postazioni stanziali vuote devono essere 2. Chiunque intenda trasferire i propri alveari dichiarate a 0 a meno di cessazione attività sul territorio della Regione, oltre ad assolvere che va comunicata. gli obblighi di aggiornamento della banca da- Le postazioni nomadi si censiscono a 0 per ti nazionale previsti dal decreto interministe- “convenienza” cioè perché siano poi disponi- riale 11 agosto 2014 (Approvazione del ma- APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020 | 5
TECNICA e PRATICA APISTICA Claudio Vertuan Api – morie – nutrizione… ma non sempre U na premessa utile per il perio- ne comunicazioni di morie di famiglie meno candito si riuscisse a dare alle api do. Pur in presenza di chiu- e richieste di possibili spiegazioni sul durante il periodo autunno/inverno e sura per emergenza Covid e perché della estinzione di famiglie con meglio sarebbe. Sarebbe meglio e forse con tutte le limitazioni negli presenza di scorte e fornite di candito. necessario che anche in autunno/inverno spostamenti imposte dai DPCM è Le api vengono trovate con la testa in- le api avessero un alimento completo. E’ sempre utile ricordare che noi apicoltori filata nella celletta e quindi alla ricerca anche per loro il momento più difficile: possiamo andare in apiario per accudire disperata di cibo. Talvolta, oltre a questo, non ci sono fioriture in atto e quindi alle api per il loro benessere. In questo si trovano anche un numero consistente non c’è importazione con conseguente periodo le nostre api potrebbero aver di api morte e cadute sul fondo dell’ar- carenza di nettare e polline. Fa freddo, bisogno di alimentazione e, in qualche nia, quasi certamente morte per fame. non c’è covata e quindi la vita all’interno caso, delle ultime cure per l’invernamen- Eppure hanno scorte e candito, dicono dell’arnia è quasi nulla. Non c’è produ- to. Quando ci spostiamo per andare in gli apicoltori. Altre volte l’arnia si trova zione di pappa reale. Il polline e la pappa apiario dobbiamo avere sempre con noi completamente vuota di api e con o sen- reale sono certamente importanti per la l’autocertificazione ed eventualmente za scorte, dipende. Quasi sempre senza covata ma lo sono altrettanto per l’ape la denuncia. Non è necessario essere in evidenti segni di saccheggio. Ma perché adulta stessa. Il comportamento comune possesso di partita IVA. accade questo? Proviamo ad abbozzare fra gli apicoltori è quello di sostenere le A proposito di nutrizione delle api ci qualche spiegazione. Quando il numero api nei mesi autunnali e invernali con il sono alcune riflessioni che vanno fat- delle api presenti in una famiglia si riduce candito fino all’arrivo delle fioriture. Forse te. Stanno pervenendo in Associazio- sotto una certa soglia limite, la famiglia potrebbe essere necessario modificare stessa va in affanno: le api non riescono tale comportamento. a tenersi calde, fanno fatica a raggiungere Quale comportamento sarebbe quindi il cibo sui telaini appena lontani dal glo- più utile avere? E’ ben assodato ormai mere, almeno così sembra a noi, e tanto in tutte le letterature, confermato anche meno riescono a salire sul coprifavo per da ricerche, che le api devono arrivare prendersi il candito. Prendono freddo all’inizio dell’inverno ben nutrite e con e cadono sul fondo oppure cercano il un corpo grasso ben fornito. Questo stato cibo il più vicino possibile perché più in permette loro di superare bene i rigo- là non riescono ad andare, nonostante ri invernali. Devono avere abbondanti le belle giornate, e così infilano la testa scorte preferibilmente in miele o deve nelle cellette più vicine, magari vuote, e essere almeno un alimento che, anche muoiono nella disperata ricerca di miele. se non raccolto sui fiori, loro devono Questo fatto ci porta ad alcune rifles- aver trasformato nei vari passaggi della sioni e conclusioni. Il candito dato in trafallassi. autunno/inverno non è sempre suffi- Come si può fare a realizzare tutto que- ciente a mantenere in vita le api. Fra sto? Sotto alcuni punti di vista non è l’altro se non è arricchito di altre sostanze complicato. Intanto alla fine della sta- è anche un alimento, tutto sommato, gione produttiva lascio che la famiglia povero rispetto al miele che le api sono con gli ultimi nettari accumuli scorte nel abituate ad assumere. Il più delle volte nido. In pratica non lascio fino all’ultimo è solo zucchero. Il miele è sempre la più fiore utile il melario per raccogliere anche sana alimentazione per le api perché le ultime gocce di nettare. Tolgo i melari ricco di elementi nutritivi. In definitiva un momento prima. Poi verifico che le 6 | APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020
famiglie abbiano scorte sufficienti raccolte sui fiori, l’alimento ideale per le api perché il miele, come si è detto sopra, non è costituito di soli zuccheri, ma contiene anche altri elementi nutritivi che ogni AVVELENAMENTI DELLE API nettare dei fiori porta con sé (vitamine, sali minerali, pollini ecc.) ed Un copione che si ripete con una certa è enzimato dalla saliva delle api. Se invece le famiglie non hanno regolarità …purtroppo…quando invece fra apicoltura ed agricoltura ci dovrebbe essere scorte sufficienti è quello il momento di integrarle fornendo un collaborazione nell’interesse reciproco supplemento nutritivo liquido, ancora possibile nei mesi di agosto/ settembre. Non bisogna aspettare. Le api prendono questo alimento, Nella prima metà di agosto gli apicoltori sono rimasti si nutrono per bene incrementando il loro corpo grasso e fanno scorte. sconvolti per il gran numero di alveari morti, da 150 Questo zucchero, prima di essere immagazzinato viene comunque a 200, o comunque molto sofferenti, ai confini fra le arricchito ed enzimato dalle api. Se noi apicoltori abbiamo preparato due province, e più esattamente fra i comuni di Azza- nello, Genivolta (CR) e quelli di Villachiara, Borgo S. in questo modo le api per l’inverno non abbiamo più bisogno di Giacomo (BS). Colpiti 9 apiari. preoccuparci eccessivamente del candito invernale. Esso andrà dato La causa. Non una delle malattie che possono colpi- in casi estremi e per una sicurezza in caso di consumo eccessivo da re le api, ma la moria è stata causata da due pesticidi parte della famiglia. Ci sarà poi da verificare che le scorte, nel periodo utilizzati nelle coltivazioni di mais e soia: indoxacarb e chlorantraniliprole. Questo è quanto emerso fino a invernale, siano posizionate vicino al glomere in modo che le api non questo momento dalle indagini svolte dai carabinieri debbano fare troppa strada per andarlo a prendere. forestali e dalle analisi svolte dagli istituti a ciò depu- Un altro fattore che può influire su alcuni casi di moria delle famiglie tati sui prelievi effettuati da incaricati ATS e fitosani- può essere il clima. Ma perché? Con autunni caldi come quelli degli tario. Evidentemente, per provocare un danno di tale ultimi anni accade che le api non stiano ferme in glomere, ma, durante portata, i prodotti devono essere stati usati in quan- tità e/o tempi sbagliati. Probabilmente sono stati an- il giorno, escano e vadano in giro. Questa vitalità accorcia, anzi dimezza, che usati durante il periodo di fioritura del mais tardi- la vita delle api stesse che muoiono prima anziché sopravvivere per vo, piuttosto ricercato dalle api che in questo periodo più mesi e cioè fino al ricambio con le nuove generazioni nei primi trovano poco altro. Tutto questo dovrà essere appura- mesi del nuovo anno. Si riduce progressivamente il numero delle api to da indagini ancora in corso e che dovranno anche appurare le effettive responsabilità. presenti nell’alveare e si riduce quindi la possibilità di sopravvivenza Le due Associazioni apistiche regionali, Apicoltori Lom- della famiglia stessa. Le api che invecchiano sono meno in grado di bardi e Apilombardia, presso le quali sono tesserati gli gestire se stesse e anche la famiglia. apicoltori interessati dall’avvelenamento causa della Al di là di tutto questo possono intervenire anche le malattie tipiche estinzione dei loro alveari, hanno presentato un espo- delle api e le virosi che la varroa stessa fa scatenare. E allora la storia sto alla Procura della repubblica presso i tribunali di Brescia e Cremona sui cui territori e avvenuto il fatto. è un’altra, va gestita diversamente e sempre andrebbe, nei limiti del Abbiamo fiducia che si scoprano i veri colpevoli e che possibile, prevenuta. Può intervenire talvolta anche l’inesperienza e vengano banditi o perlomeno maggiormente regola- la non buona gestione dell’apiario da parte dell’apicoltore. rizzati nel loro utilizzo tutti quei prodotti che causano L’apicoltore dovrebbe riflettere su tutto questo, tener presenti questi danni così gravi non solo alle api ma a tutto l’ecosi- fattori e altri che potrebbero influire sulla sopravvivenza delle sue stema e anche di riflesso all’uomo. Le sostanze utiliz- zate nei trattamenti risultano essere dannose infatti famiglie e regolare poi sui dati che emergono il suo comportamento. ■ per tutto il sistema animale. I loro effetti negativi si ri- percuotono anche sui selvatici per i quali una ricerca degli effetti negativi è difficile e anche sull’uomo. ■ a cura della redazione APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020 | 7
BANDI OPR - REGIONE LOMBARDIA Possono accedere agli aiuti le ASSOCIAZIONI di PRODUTTORI APISTICI ed i PRODUTTORI Si comunica che sono stati approvati il Manuale del- APISTICI SINGOLI. le procedure, dei controlli e delle sanzioni dell’OCM Per quanto riguarda i requisiti e i documenti necessari MIELE Campagna 2020/21 (Decreto OPR) ed per la presentazione delle domande si rimanda a quanto il Piano annuale di attuazione delle misure a favore del previsto dalla Delibera e dal Decreto sopraccitati. settore apistico 2020/21 (Delibera di Giunta Regio- nale). Per accedere ai contributi sarà possibile presen- Sono obbligatori: tare la domanda informatizzata presente in SISCO a • Partita IVA partire dal 5 novembre 2020 fino al 20 gennaio 2021. • Apertura/aggiornamento del fascicolo aziendale in SISCO (la costituzione e l’aggiornamento del fascicolo Per sintetizzare si ricorda che il Piano annuale, approvato aziendale sono di esclusiva competenza dei CAA) con D.G.R. n. 3715 del 26/10/2020, considera ammissibili • Registrazione in Banca Dati Apistica del numero di le seguenti attività: alveari posseduti in riferimento al censimento 2020 • aggiornamento dei tecnici • Codice allevamento rilasciato dall’ATS competente • seminari • DURC regolare • sussidi didattici, abbonamenti, schede ed opuscoli informativi Relativamente al Manuale si segnalano le seguenti ag- • assistenza tecnica alle aziende giunte/novità: • acquisto arnie con fondo a rete • Punto 2.2: Per poter accedere al bando il richiedente • acquisto attrezzature per l’esercizio del nomadismo deve essere in regola sotto il profilo contributivo e previdenziale (DURC regolare) • Allegato 1: Nella redazione degli elenchi dei soci delle Associazioni va aggiunto il Codice allevamento rilasciato dall’ATS competente, che identifica in modo univoco l’azienda I documenti sopraccitati saranno pubblicati sul BURL nella Serie Ordinaria del 03/11/2020 e sul sito web dell’Orga- nismo Pagatore Regionale www.opr.regione.lombardia.it. Simone Della Torre Direzione Organismo Pagatore Regionale Servizio tecnico Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano tel. 02.6765.2762 Piano 18 stanza 6 e-mail: simone_della_torre@regione.lombardia.it 8 | APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020
ATTUALITÀ Api nei parchi Da un’idea alla realtà di api al parco cave di Brescia I l parco delle Cave, uno dei più grandi parchi di Brescia che sorge dove prima era attiva l’opera dei cavatori, è in fase di ristrutturazione per essere reso usufruibile dalla cittadinanza di Brescia. Comprendente una serie di laghetti utilizzabili anche con canoe sta per essere reso godibile dal pubblico attraverso una serie di interessanti percorsi. Uno dei percorsi porta all’apiario gestito dall’Associazione Apicoltori della provincia di Brescia attraverso uno dei suoi soci e dal gruppo ForBee. Dalla scorsa primavera, nonostante il Covid, le api sono presenti al Parco. Gli alveari sono lì come segno tangibile per i cittadini dell’utilità delle api per la natura e per l’uomo. Vedendole nessuno può esimersi dal farsi delle domande sui perché di questa presenza. Le famiglie presenti sono una ventina. La postazione è stata recentemente arricchita di una casetta. Dovrebbe servire come punto di osservazione della vita delle api in sicurezza. E’ fornita di una vetrata che da sull’apiario per permettere una visione delle api al lavoro, mentre vanno e vengono per la raccolta di nettare e polline, e per l’osservazione delle eventuali operazioni fatte dall’apicoltore. Per il visitatore del parco l’intera postazione apistica è un punto di attrazione. Per l’Associazione apicoltori un momento didattico per illustrare la vita e l’utilità delle api anche a chi si avvicina alla postazione spinto magari solo dalla curiosità. Si auspica che essa diventi un centro di interesse per le scolaresche alle quali offrire percorsi interessanti per la conoscenza del mondo delle api. ■ VISORLEGNO Azienda leader nella produzione specializzata di arnie ed accessori in legno per l’apicoltura PER OGNI VOSTRA ESIGENZA, INTERPELLATECI 25010 VISANO (Brescia) - Via Isorella, 25 - Tel. 030.9958612 - Fax 030.9958612 APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020 | 9
Miele Creativo Miele Creativo... È arrivato l’autunno, alcuni diranno finalmente, altri pur- propoli rimasta può essere usata, aggiunta ad un litro di troppo! alcol etilico denaturato (quello rosa ad uso NON alimentare), Bisogna preparare sia le nostre api che le nostre difese come impregnante per arnie. immunitarie all’arrivo del freddo; meglio lo faremo, meglio 10 ml di soluzione alcolica mescolata 90 gr di miele denso affronteremo le temperature rigide della stagione invernale. (es melata) formeranno un alleato importantissimo contro Le api ci fornisco uno degli antibiotici naturali più forti che il mal di gola. Si usa miele denso, non completamente so- esistono: la propoli. lido, perché tende a separarsi; si può risolvere il problema Essa ha una grandissima e provata efficacia e non ha con- mescolando prima dell’uso. troindicazioni, ma per nostra sfortuna ha un sapore parti- Vanno ricordati gli usi terapeutici ed igienici nel trattamento colare che non tutti amano. di: Possiamo raccogliere la propoli in due modi, per raschiatura • infezioni ed infiammazioni del cavo orale: applicazione dall’arnia oppure mettendo le apposite reti. in loco mediante spray o mescolata con miele Io vi consiglio di usare le reti perché otterrete un prodotto • gengive o palato infiammati: pennellature con tintura con meno impurità (dalle schegge di legno agli insetti mum- madre mificati) che potrete ingerire anche tal quale, modellandola • Mal di denti: gocce nel dente di tintura madre a forma di pastiglia, contro i bruciori di stomaco. • Profilassi di malattie bronco-polmonari: 10 gocce di Produrla è semplice, basta posizionare le reti sotto il coprifavo tintura madre 3 volte al giorno con zucchero o miele. e lasciarle li, anche mesi, finche non sono piene oltre la metà. • Ulcere gastriche: 20 gocce di tintura madre un’ora e Quello che succede sotto è una cosa quasi indipendente, mezzo prima dei pasti sarà una raccolta lunga ma anche di poco sforzo. • Acidità di stomaco: pura al bisogno Un ulteriore consiglio è quello di mettere tra il legno e la rete • Ferite: se assenza di pus o schegge applicare diretta- un foglio di plastica alimentare per evitare che, al momento mente la tintura madre, altrimenti pulire prima la ferita. di rimuovere la rete, la propoli resti tutta attaccata al copri- Brucerà ma cicatrizzerà immediatamente favo, costringendoci poi a rimuoverla con leva e pazienza. La regola principale nell’utilizzo della propoli è “poco ma La prima estrazione della propoli, quella più concentrata e spesso”, essa agisce nel punto in cui la si mette, quindi non da cui si parte per fare altri “prodotti a base di” è la solu- ha senso usarne tanta andrebbe sprecata. zione alcolica. La propoli viene eliminata naturalmente, senza perturbare In una boccia di vetro a bocca larga inserite 330 gr di pro- il fegato e senza alterare la flora batterica intestinale. poli e 1 lt di alcool ad uso alimentare. Lasciate estrarre per In sostanza, la propoli rappresenta un vero successo nel almeno due mesi al buio agitando di tanto in tanto. quadro delle terapie naturali. Dopo di che filtrate con un filtro carta per enologia e la Piazza Garibaldi, 11 PESCAROLO (CR) PER INFO: 0372836362 – 3351596239 www.apiflor.com api.flor@libero.it 10 | APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020
Irene Pavesi consumerete: cercate di non superare il mese. N.B. Se sporca i tessuti si smacchia con l’alcool. Anche Per sfruttare al meglio questi preparati assumetene un sulle superfici lavabili utilizzare l’alcool per pulire. cucchiaino tal quale al mattino, ma arricchiscono anche tisane da consumare quando volete. Se proprio il suo sapore non vi va giù, ci sono altre prepara- Rimanendo in tema “bevande calde”, come non parlare zioni a base di miele, quindi sicuramente più gradevoli, che di vin brulé. possiamo consumare. Rientrano nella categoria dei melliti di Per realizzarlo ci occorreranno: cui vi ho parlato nell’articolo sui regali di natale, ma questa 1 lt di vino rosso corposo volta al miele aggiungeremo ingredienti che andranno ad 150 gr di miele aumentare il suo potere antibiotico. Fra questi il più facile Scorza di un limone da fare e da conservare è miele e curcuma. Procuratevi della 2 stecche di cannella curcuma in polvere e semplicemente mescolatela ad un 8 chiodi di garofano miele liquido che avete a disposizione. Non c’è una dose la 1 anice stellato si mette in base al vostro gusto. Quello più rischioso è miele, 5 bacche ginepro zenzero e limone perché gli ingredienti freschi potrebbero Una spolverata di noce moscata compromettere la stabilità del miele. Vi consigli quindi di Da preparare un giorno prima del consumo. prepararne poca quantità. In una pentola unite tutti gli ingredienti e mettete sul fuoco Per un vaso da 250 gr abbiamo bisogni di mezzo limone non fino a sfiorare il bollore, a questo punto spegnete la fiamma trattato e 3 cm di radice di zenzero. Laviamo e affettiamo e coprite la pentola con un coperchio, lasciando che raffreddi il limone, peliamo e spezzettiamo lo zenzero e inseria- e che i sapori delle spezie passino al vino. mo il tutto nel vasetto vuoto. A questo punto coliamo un Una volta freddo andrà filtrato e riscaldato prima di servire. miele liquido nel vasetto fino a coprire tutto e aspettiamo Si conserva in frigorifero per massimo 3 giorni. almeno 24 ore prima di consumarlo. Anche se capisco la Per quanto riguarda la scelta del miele vi consiglio di rima- tentazione di metterlo in frigorifero, vi consiglio di lasciarlo nere su sapori delicati perché qui serve a dare dolcezza e fuori, la differenza in questo caso la farà il tempo in cui lo rotondità alla bevanda più che sapore. APINFORMA | Settembre-Dicembre2020 | 11
Miele Creativo E finalmente siamo arrivati a Natale… Quest’anno è stato molto duro per tutti, e certamente la pan- PUNCH ANALCOLICO ALLA MELA demia in corso influirà anche sul modo in cui trascorreremo 250 g acqua il periodo festivo; viviamo quotidianamente nell’incertezza 750 g succo di mela e i problemi non mancano. Sicuramente passeremo più 150 g miele dal sapore delicato tempo a casa, quindi vi voglio proporre delle ricette che ben 1 limone non trattato si possono adattare a questi momenti. Ad esempio, cosa c’è 1 arancia non trattata di più rilassante di un film, divano e pop corn? 2 Anice stellato Quindi prepariamo i POP CORN CARAMELLATI AL MIELE. 5 Chiodi garofano Per prima cosa dobbiamo preparare i pop corn, quindi pren- 1 stecca di cannella diamo del mais adatto e mettiamolo in una padella con poco Mettete a scaldare l’acqua in una pentola abbastanza grande olio di semi. Accendiamo un fuoco medio, copriamo con poi da contenere tutti gli ingredienti. Intanto si lava limone un coperchio e attendiamo che tutti i semi siano scoppiati, e arancia, poi si ricava la scorza e si mette nell’acqua. Poi si saltando leggermente di tanto in tanto. aggiungono il miele e le spezie e si fa raggiungere all’acqua Una volta pronti, trasferiamo i pop corn in una ciotola e nella l’ebollizione. Appena inizierà a bollire si spegne il fuoco e si loro stessa padella andiamo a preparare il condimento. Anche aggiunge il succo di mela (a temperatura ambiente), si copre in questo caso le dosi saranno a occhio. Mettiamo una noce la pentola e si lascia raffreddare in modo che tutti i sapori di burro, due cucchiai del miele preferito e tre cucchiai di vengano estratti. Si filtra e si serve freddo o tiepido. zucchero di canna nella padella e facciamo sciogliere a fuoco Le spezie possono essere personalizzate a vostro piacimento. lento. Dovrà addensarsi, ma cercate di non farlo bollire per non rovinare il miele. PANCAKE A fine cottura aggiungete un pizzico di sale e versate il com- Il miele non ci servirà per l’impasto ma come guarnizione per posto sui pop corn e mescolate in modo da condirli bene questo piatto, ideale per quando abbiamo tempo e voglia di intanto che è caldo. Per renderli croccanti e non appiccicosi una colazione abbondante. dobbiamo cuocerli in forno 30 minuti a 150 °C, quindi dispo- farina 00 150 g neteli su una teglia ed infornate. Servite tiepidi o freddi in una uova medie 2 ciotola da condividere o, vista la situazione, in monoporzioni burro 30 g in sacchetti di carta. Invece per le merende di grandi e piccini latte 200 g vi propongo le: lievito chimico in polvere 6 g zucchero semolato 20 g BARRETTE CEREALI E MIELE sale 1 pizzico 100 g Fiocchi d’avena separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve 100 g riso soffiato con lo zucchero. In una ciotola mescola a mano i tuorli, il latte 40 g uvetta e il burro fuso, poi setaccia e amalgama la farina. Aggiungi gli 40 g gocce di cioccolato albumi in modo da ottenere un composto liscio e spumoso, 100 g di frutta secca a piacere (anche mix) siate delicati o smonterete tutto. In una padella antiaderente 200 g di miele preferito calda e unta di burro formate i pancake al centro e girateli Per prima cosa mettete il miele in una pentola capace e scal- quando vedrete comparire delle bollicine sulla superfice. Con datelo quel tanto che basta per fluidificarlo, così mescolerete queste dosi ne otterrete circa 15. Consumare caldi, impilati più facilmente gli altri ingredienti. Aggiungete e mescolate uno sopra l’altro e irrorati di miele. Visto che originariamente avena, riso soffiato e poi tutto il resto. Ora trasferiamo il sono accompagnati dallo sciroppo d’acero siamo portati a tutto su una teglia con un foglio di carta forno leggermente pensare che sia adatto un miele liquido, invece vi consiglio oliato e livelliamo bene. Facciamo cuocere a 140 °C per 30 di provare a rendere cremoso del tarassaco o del millefiori minuti. Una volta fredde ungiamo leggermente la lama di un primaverile mettendolo in una ciotola e mescolandoli con coltello e tagliamo le barrette della forma che preferiamo. Si una forchetta. conservano avvolte nella carta forno in un contenitore. Per Questo miele cremoso sul pancake caldo si scioglierà legger- le serate più fredde invece possiamo preparare il: mente raggiungendo una consistenza meravigliosa. 12 | APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020
Valleda Manassi Tanti fiori... Tanti mieli La nostra regione offre un territorio estremamente vario che fruttata o vegetale. La presenza di Timo o Tarassaco può si estende dalla pianura fino alle zone alpine passando per rendere il profilo aromatico più corposo e complesso, con quelle prealpine. Le zone montuose coprono una superficie note che possono anche essere intense e pungenti. equivalente a quella della vasta pianura. A questa eterogeneità di conformazione geomorfologica potrebbe corrispondere Il miele di Rododendro: una ricchezza di biodiversità vegetale che ormai è possibile …perché non osare di più… ritrovare quasi esclusivamente in montagna. In pianura aree Viene prodotto dal nettare raccolto sui fiori di rododendro sempre più estese sono state destinate alla coltura di un’unica (Rhododendron spp. – Ericaceae), il nome deriva dal greco specie vegetale condotta in maniera intensiva e standardiz- e significa albero rosa, per il colore caratteristico di molte zata per massimizzare le rese e ottenere il massimo profitto, specie. È un arbusto della famiglia delle ericacee che cresce contribuendo a rendere sempre più fragile l’equilibrio tra i in terreni esposti al sole oltre i 1300 metri di altitudine, nelle vari ecosistemi. D’estate le Zone Alpine e Prealpine diventano zone dell’arco alpino. Fiorisce tra giugno e luglio, la fioritura è interessanti anche per l’apicoltura, spesso praticata in modalità piuttosto irregolare a causa delle condizioni meteorologiche nomade, alla ricerca di nettare pregiato da raccogliere in un particolarmente instabili e soggette a cambiamenti repentini territorio in cui l’intervento umano non ha compromesso la in alta montagna. Si tratta di un arbusto sempreverde con situazione ambientale. foglie di colore verde scuro lucente superiormente, i fiori Il miele prodotto in queste zone si associa indissolubilmente hanno colore vistoso e vivace dal rosa al fucsia. Il miele di alla purezza e salubrità del luogo e acquista così anche un rododendro è molto delicato e gentile. Ha un colore chiaro, grande valore evocativo. Il miele millefiori di alta montagna: essenza di montagna Il miele millefiori di alta mon- tagna deriva da una unione naturale di nettari provenienti da diverse fioriture presenti nelle zone alpine general- mente al di sopra dei 1300 metri di altitudine. Viene pro- dotto in un periodo piuttosto limitato, tra giugno e luglio quando le api possono rac- cogliere il nettare dai fiori del pascolo di alta quota. Molto spesso la componente princi- pale proviene dal rododendro accompagnato dal nettare di lampone, trifoglio, timo selva- tico, e alcune foraggere che ne alimentano la delicata complessità. Il miele ha generalmente un colore piuttosto chiaro con tonalità rossicce o aranciate. Talvolta può assumere tonalità più scure dovute al contributo della melata raccolta in presenza di conifere. Profumo e aroma sono generalmente delicati, leggermente floreali, possono evidenziare una nota APINFORMA | Settembre-Dicembre2020 | 13
Miele Creativo giallo pallido quando è liquido, dal bianco al beige tenue E’ un miele raro la cui produzione, sempre molto aleatoria, quando è cristallizzato con una massa compatta di cristalli dipende principalmente dalla difficoltà nel raggiungere la fini o pastosa a cristalli più grossi e rotondi. Profumo e aroma postazione, dalle condizioni meteorologiche che possono sono molto delicati lievemente floreali, vegetali, fruttati che variare repentinamente compromettendo il raccolto o co- ricordano le caramelle alla frutta, la confettura di piccoli frutti stringendo le api a rivolgersi a essenze più aromatiche che o lo sciroppo di zucchero. È possibile riconoscerci l’aroma di possono alterarne le caratteristiche organolettiche tipiche. propoli e di cera. E’ sicuramente un miele molto apprezzato dal consumatore Non è improbabile trovare qualche nota più fruttata, o più che ne percepisce la delicatezza e gli riconosce un valore intensa riferibili alla presenza di nettare di lampone o di timo altamente evocativo del contesto ambientale in cui viene selvatico. prodotto: un luogo incontaminato e puro. …Rarità… fermentazione. È molto instabile ed è preferibile sotto- Il Brugo (Calluna Vulgaris) è una pianta spontanea ap- porlo a pastorizzazione o conservarlo in frigorifero per partenente alla famiglia delle Ericacee. È tipico della garantirne una certa durabilità. brughiera, nell’alta pianura padana fino a 2700 metri Il miele di Brugo, o di Calluna, già noto ed apprezzato di altitudine. Si sviluppa su terreni poveri e torbosi, in dagli antichi Romani, è piuttosto conosciuto nelle zone prossimità di boschi di conifere e pascoli magri. Forma di influenza oceanica o di montagna del nord Europa. complessi densi e tappezzanti, spesso in consociazione Nel nostro territorio rappresenta una rarità confinata a con mirtillo, ginepro e ginestra. Costituisce fonte di nutri- piccolissime zone e a pochi apicoltori curiosi e coraggiosi. mento per pecore o cervi che si nutrono degli apici delle piante quando la vegetazione più bassa viene coperta dalle nevi. Le brughiere conferiscono al paesaggio un aspetto suggestivo con fioriture rosa violacee. È un arbusto sempreverde molto ramificato, con rami eretti o pendenti, foglie piccolissime, fiori semplici e caratteristici di colore variabile dal rosa al violetto, o dal rosso porporino al violetto, con corolla campanulata, tutti rivolti da una parte, verso il basso. Fiorisce da agosto a novembre. La parte aerea di questa pianta veniva utilizzata per costruire rustiche scope. Miele di Calluna I fiori ricchi di nettare del brugo sono visitati da api domestiche, bombi e lepidotteri tipici della brughiera. Le api ne producono un miele molto particolare. Ha un colore piuttosto scuro, rossastro. Ha un odore intenso floreale, il sapore è simile al profumo, aromatico, bal- samico e leggermente amarognolo. Quando cristallizza presenta cristalli grossolani, separati e a forma stellata. Ha una consistenza gelatinosa molto particolare che si fluidifica se sottoposto ad agitazione. Lasciato a riposo riprende lo stato gelatinoso. Questa proprietà dovuta alla presenza di una proteina colloidale, comporta una certa difficoltà nell’estrazione dai favi. È un miele con elevato contenuto di acqua, e quindi predisposto alla 14 | APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020
EVENTI Gruppo Scuole Concorso “Le Api” per le scuole Gli alunni e gli insegnanti hanno svolto il alunni) lavoro di conoscenza del mondo delle api - Alunni classi 2D e 2E scuola prima- e di produzione degli elaborati operando ria di Sale Marasino – BS (video di a distanza. Hanno prodotto soprattutto illustrazione di un bel lavoro svolto Via A. Lottieri 10 – 25124 BRESCIA Tel. e Fax 0303540191 lavori multimediali. Gli alunni di una a distanza) www.apicoltorilombardi.it scuola hanno realizzato lavori plastici - Alunni classe IV scuola primaria Pe- E-Mail: info@apicoltorilombardi.it lavorando in autonomia da casa. Di tutti stalozzi di Chiavenna – SO (libretto N i lavori dei suoi alunni l’insegnante ha con illustrazioni sulla vita delle api) onostante l’emergenza sani- scelto i migliori che sono stati presentati - Aluinni classi prime e seconde scuola taria e la chiusura delle scuole al concorso. media “Lana.Fermi”I.C. Nord 1 – BS durante mesi cruciali per la Ecco le classi e le scuole premiate. (lavori plastici realizzati in autonomia didattica il concorso “Le Api” - Alunni scuola infanzia “A. Jucker” a casa singolarmente dagli alunni. ha visto la partecipazione di alcune scuole Villanuova sul Clisi – BS (video di E’ stato presentato al concorso un della Regione. illustrazione del lavoro svolto con gli campionario dei lavori). ■ APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020 | 15
EVENTI 8° Concorso “Grandi Mieli di Lombardia” Alcuni dati guardando avanti DATI DEL Apicoltura Bettoni di Domenico De Michieli Vitturi Massimo Cotti Piccinelli (Castagno e CONCORSO Boniotti (Millefiori delle Alpi (Robinia) Tiglio) • 183 apicoltori partecipanti Lombarde) Dell’Agostino Grazia (Robinia) Azzolini Paolo (Millefiori) • 370 campioni presentati: Bresciani Sara (Millefiori) Franceschini Mario Barri Elisabetta (Castagno) • 138 mieli di Millefiori Carnini Ida (Tarassaco) (Rododendro) Bionda Paolo (Castagno) • 75 mieli di Robinia Grandi Luca (Robinia) Guerini Nicola (Millefiori) Bonfadini Giacomo (Millefiori • 59 mieli di Castagno Mazzetta Guido (Rododendro) Magnocavallo William (Tiglio) delle Alpi Lombarde) • 24 mieli di Millefiori delle Orioni Agostino (Ailanto) Manelli Manuel Giuseppe Casarotti Anna Maria Rosa Alpi Lombarde Orioni Agostino (Ciliegio) (Ailanto) (Rovo) • 16 mieli di Tiglio Paniga Roberto (Erica) Martinoli Tommaso (Millefiori) Cascina Ronco dei Lari di Turco • 15 mieli di Rododendro Riboli Alessandro (Tiglio) Masa Ottavia (Millefiori delle Alessandro (Robinia) • 14 mieli di Tarassaco Zani Alberto (Castagno) Alpi Lombarde) Colombo Chiara e Cattaneo • 6 mieli di Ailanto Micali Martina (Castagno) Roberto (Castagno) • 11 mieli Vari (quantità Orioni Agostino (Millefiori) Corvi Ivan (Millefiori) non sufficiente a formare Apeargento Ortelli Andrea (Millefiori) Crotti Ivan (Millefiori) categoria): (A un gruppo di mieli successivi Pedretti Michele (Castagno) Dell’Agostino Grazia (Millefiori) • 4 mieli di Ciliegio al primo, in misura proporzionale Peli Andrea (Millefiori) Freddi Fausto (Millefiori) • 4 mieli di Melata al numero di campioni presentati Pizzamiglio Barbara (Millefiori) Gallia Alessandro (Tiglio) • 2 mieli di Girasole nella categoria) Poletto Vittorio (Millefiori) Gandolfi Nerino (Millefiori) • 1 mieli di Colza Poli Riccardo (Robinia) Gandolfi Nerino (Robinia) • 12 mieli Rari (mieli non Amadini Pietro (Tiglio) Rocca Ivan (Millefiori delle Alpi Ghiggi Fabrizio (Millefiori delle previsti come categorie dal Apicoltura Paganini di Manassi Lombarde) Alpi Lombarde) bando) Veleda (Robinia) Scapigliata S.S.A. (Castagno) Giacomelli Marco (Robinia) • 4 mieli di Castagno e Tiglio Apicoltura Paganini di Manassi Tosana Pietro (Tarassaco) Magnocavallo William • 3 mieli di Erica Veleda (Tarassaco) Verdicchio Oscar (Millefiori) (Castagno) • 1 mieli di Erba Medica Assandri Piero (Girasole) Manelli Manuel Giuseppe • 1 mieli di Falso Indaco Az. Agr. La Pontoia di (Tarassaco) • 1 mieli di Lampone e Colombini Monica (Castagno) Diploma di Qualità Masa Ottavia (Millefiori) Rododendro Az. Agr. La Pontoia di (A un gruppo di mieli successivi Mascheri Andrea (Tiglio) • 1 mieli di Rovo Colombini Monica (Millefiori) alle Apiargento, in misura Moretti Cristian (Robinia) • 1 mieli di Sorbo Barri Elisabetta (Robinia) proporzionale al numero di Orioni Agostino (Melata) Bondoni Adamo (Castagno) campioni presentati nella categoria) Orioni Primo (Castagno) • 96 mieli premiati Bongiocatti Stefano (Robinia) Ortelli Andrea (Castagno) • 75 apicoltori premiati Bongiovanni Nicolina Aielli Gabriele (Robinia) Ortelli Andrea (Robinia) • 34 mieli scartati per umidità (Millefiori) Amadini Pietro (Millefiori) Pancheri Luca (Rododendro) elevata Borroni Mauro (Melata) Amica Ape di Claudio e Piazza Adriano (Millefiori) • 6 mieli scartati dalle Brambilla Pierino (Millefiori) Francesca (Millefiori) Righi Debora Angela (Robinia) commissioni Buscio Marco (Millefiori) Andreis Alessandro (Tarassaco) Sala Tenna Masha Jvonne Carrara Antonio (Erica) Az. Agr. La Pontoia di (Robinia) Casali Pamela (Castagno) Colombini Monica (Ailanto) Sala Tenna Masha Jvonne PREMIATI Castellani Claudio (Castagno e Az. Agr. La Pontoia di (Ciliegio) Apedoro Tiglio) Colombini Monica (Robinia) Saporiti Marco (Castagno) (Al primo classificato di ogni Comini Elena (Millefiori) Az. Agr. La Pontoia di Savoldi Daniele (Ailanto) categoria) Corsini Stefano (Millefiori) Colombini Monica (Tiglio) Schenatti Laura (Robinia) Corti Claudia (Rododendro) Az. Agr. Small Fruits di Denis Sestan Wladimir (Millefiori) 16 | APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020
Tosana Pietro (Rododendro) Bosetti Matteo (Mieli di: Diana Mauro (Mieli di: (Mieli di: Millefiori, Robinia, Troncatti Marco (Millefiori delle Millefiori) Millefiori) Melata) Alpi Lombarde) Bresciani Marino (Mieli di: Fenu Giuseppe (Mieli di: Martinelli Michele (Mieli di: Troncatti Pietro (Millefiori delle Millefiori) Robinia) Millefiori, Millefiori delle Alpi Alpi Lombarde) Bresciani Sara (Mieli di: Fraccaroli Giovanni (Mieli di: Lombarde) Verdicchio Oscar (Tarassaco) Castagno) Millefiori) Mascheri Andrea (Mieli di: Zani Alberto (Millefiori) Buffoli Tarcisio (Mieli di: Franceschini Mario (Mieli di: Castagno, Millefiori) Millefiori) Castagno, Millefiori) Mazzolini Albino (Mieli di: Buscio Marco (Mieli di: Fumasoni Valter (Mieli di: Erica) Diplomi Millefiori) Millefiori) Millocca Claudia (Mieli di: (ai mieli non premiati ma buoni e Busi Fabrizio e Gianluca (Mieli Gagliardi Andrea (Mieli di: Robinia) con punteggio di almeno 75) di: Castagno) Castagno, Millefiori, Robinia) Montanari Simone (Mieli di: Cadario Aldo (Mieli di: Galli Marco (Mieli di: Castagno) Alberti Paolo (Mieli di: Millefiori, Robinia) Millefiori) Moretti Cristian (Mieli di: Castagno) Campari Luciano (Mieli di: Gatta Jean Renè (Mieli di: Castagno, Millefiori) Apicoltura Ape Gaia di Ghitti Millefiori, Tiglio) Tiglio) Moroni Enrico (Mieli di: Alessandro (Mieli di: Castagno, Caprari Massimo (Mieli di: Gervasini Andrea (Mieli di: Rododendro) Millefiori, Millefiori delle Alpi Lombarde) Millefiori) Mottini Silvano (Mieli di: Millefiori delle Alpi Lombarde, Carminati Mauro (Mieli di: Ghiggi Fabrizio (Mieli di: Millefiori) Robinia) Millefiori delle Alpi Lombarde) Millefiori) Negri Marco (Mieli di: Millefiori Apicoltura Bettoni di Domenico Carnini Ida (Mieli di: Millefiori) Ghilardi Rosanna (Mieli di: delle Alpi Lombarde) Boniotti (Mieli di: Millefiori) Carrara Antonio (Mieli di: Millefiori, Robinia) Orioni Agostino (Mieli di: Apicoltura Costenaro G.e C. Castagno) Giacomelli Marco (Mieli di: Robinia) (Mieli di: Castagno, Robinia) Casali Pamela (Mieli di: Castagno e Tiglio) Orioni Pierino (Mieli di: Az. Agr . del Pellegrino di Millefiori, Robinia) Gregori Livio (Mieli di: Robinia, Tarassaco, Castagno) Chiari Katia (Mieli di: Castagno, Cascina Ronco dei Lari di Turco Millefiori) Padovani Diego (Mieli di: Millefiori, Robinia) Alessandro (Mieli di: Castagno) Guarneri Giovanni (Mieli di: Millefiori) Az. Agr. La Pontoia di Cattadori Ottorino (Mieli di: Castagno, Millefiori) Paini Ennio (Mieli di: Castagno, Colombini Monica (Mieli di: Millefiori) Guerini Nicola (Mieli di: Millefiori, Millefiori) Ailanto, Castagno, Millefiori, Ciabarri Alessandro (Mieli di: Castagno) Panella Massimo (Mieli di: Robinia) Millefiori, Rododendro) Inzadi Massimo (Mieli di: Millefiori) Az. Agr. Natura Scelta di Marco Colombo Chiara e Cattaneo Millefiori) Paniga Roberto (Mieli di: Bugatti (Mieli di: Castagno) Roberto (Mieli di: Robinia) Ioli Gianluigi (Mieli di: Robinia) Millefiori delle Alpi Lombarde, Az. Agr. San Giovanni di Cominardi Michele (Mieli di: Iseppi Roberto (Mieli di: Robinia) Giacomo Agazzi (Mieli di: Castagno) Castagno, Millefiori) Pasina Giovanni (Mieli di: Robinia) Corsini Stefano (Mieli di: Lazzari Massimiliano (Mieli di: Millefiori) Az. Agr. Small Fruits di Denis Robinia) Millefiori, Robinia) Passerini Domenico (Mieli di: Cotti Piccinelli (Mieli di: Corti Claudia (Mieli di: Lazzeri Simone (Mieli di: Millefiori) Castagno e Tiglio, Rododendro) Castagno, Millefiori, Robinia) Millefiori delle Alpi Lombarde, Peli Andrea (Mieli di: Castagno, Azzolini Paolo (Mieli di: Corvi Ivan (Mieli di: Millefiori, Robinia, Rododendro) Robinia) Melata) Robinia) Le Api di Bea di Alessandro Pelosi Antonio (Mieli di: Balsamo Valentina (Mieli di: Crescimbeni Marco (Mieli di: Pillon (Mieli di: Ailanto, Millefiori) Castagno) Millefiori) Castagno, Robinia) Piccinali Francesca (Mieli di: Bera Gianni (Mieli di: Millefiori, Croci Maurizio (Mieli di: Le Api in Corte Azienda Millefiori) Millefiori) Robinia) Agricola (Mieli di: Robinia) Pizzamiglio Angela (Mieli di: Bergamini Davide (Mieli di: Da Zanche Davide Elio (Mieli Locatelli Ovidio (Mieli di: Castagno, Millefiori delle Alpi Millefiori) di: Millefiori, Robinia) Castagno, Millefiori, Robinia, Lombarde) Bertagnolo Davide (Mieli di: Damiano Alessio (Mieli di: Tiglio) Poletto Vittorio (Mieli di: Robinia) Millefiori) Lombardi Lidio (Mieli di: Castagno) Bissa Emanuela (Mieli di: De Gennaro Bruno - Piacentini Millefiori) Poli Riccardo (Mieli di: Robinia) Massimo (Mieli di: Millefiori) Lucchi Giovanni (Mieli di: Castagno) Bombelli Delio (Mieli di: De Romeri Franco (Mieli di: Millefiori, Robinia) Pozzi Francesco (Mieli di: Millefiori, Robinia) Robinia) Mandelli Stefano (Mieli di: Millefiori, Robinia) Bondoni Adamo (Mieli di: Di Vita Salvatore (Mieli di: Millefiori, Robinia) Pratesi Daniele (Mieli di: Millefiori, Robinia) Millefiori, Millefiori) Manelli Manuel Giuseppe Millefiori) APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020 | 17
EVENTI Premoli Giancarlo (Mieli di: Scaroni Cristian (Mieli di: Zanardelli Silvano (Mieli di: Campari Luciano (Mieli di: Millefiori) Millefiori) Millefiori) Castagno) Riboli Alessandro (Mieli di: Schenatti Laura (Mieli di: Zanchin Renato (Mieli di: Carnini Ida (Mieli di: Castagno, Robinia, Tarassaco) Millefiori) Robinia) Rododendro) Rocca Ivan (Mieli di: Millefiori Stropeni Lidia (Mieli di: Zani Alberto (Mieli di: Coppa Diego (Mieli di: delle Alpi Lombarde, Millefiori Millefiori) Rododendro) Millefiori) delle Alpi Lombarde) Tamagni Pierluigi (Mieli di: Zeni Mauro (Mieli di: Castagno, Franzina Luca (Mieli di: Rossi Emanuela (Mieli di: Millefiori, Robinia) Robinia) Millefiori) Millefiori) Tarantola Attilio (Mieli di: Zuffetti Everest (Mieli di: Gagliardi Andrea (Mieli di: Rossi Massimiliano (Mieli di: Millefiori) Millefiori) Tiglio) Robinia) Tonoli Alberto (Mieli di: Gatta Giuliano (Mieli di: Sala Maurizio (Mieli di: Millefiori, Millefiori delle Alpi Attestati di partecipazione Millefiori) Millefiori) Lombarde, Castagno, Robinia) (ai mieli non premiati ma un con Gervasini Andrea (Mieli di: Sala Tenna Masha Jvonne Tosana Pietro (Mieli di: punteggio di almeno 55) Robinia) (Mieli di: Millefiori delle Alpi Millefiori) Ghilardi Rosanna (Mieli di: Lombarde) Troncatti Marco (Mieli di: Apicoltura Giangrossi Elisa Tarassaco) Saporiti Marco (Mieli di: Lampone e Rododendro, (Mieli di: Castagno) Giacomelli Marco (Mieli di: Robinia, Tiglio) Millefiori) Azzolini Giovanna (Mieli di: Millefiori) Savoldi Daniele (Mieli di: Turra Pierangelo (Mieli di: Robinia, Tiglio) Guzzoni Paolo (Mieli di: Castagno, Millefiori, Robinia) Millefiori) Ballardini Matteo (Mieli di: Millefiori) Scalfi Marisa (Mieli di: Usberti Alessandro (Mieli di: Tiglio) Pozzi Francesco (Mieli di: Castagno, Robinia) Millefiori) Bellucco Andrea (Mieli di: Millefiori delle Alpi Lombarde) Scalvini Paolo (Mieli di: Verdicchio Oscar (Mieli di: Robinia) Riboli Alessandro (Mieli di: Millefiori) Robinia) Bosetti Matteo (Mieli di: Tiglio) Girasole) Scapigliata S.S.A. (Mieli di: Villani Ivan (Mieli di: Millefiori) Bresciani Francesca (Mieli di: Scarafoni Gianni (Mieli di: Millefiori, Tarassaco) Vittone Luca (Mieli di: Tarassaco) Millefiori delle Alpi Lombarde) Scarafoni Gianni (Mieli di: Millefiori) Bresciani Giuliano (Mieli di: Robinia) Vola Renato (Mieli di: Millefiori) Millefiori delle Alpi Lombarde) RIFLESSIONI A MARGINE DEL CONCORSO Guardando l’elenco dei campioni presentati a concorso balza subito all’occhio il gran numero di mieli presentati come millefiori (138 più 24 millefiori delle alpi) in rapporto a numeri inferiori dei vari monoflora siano essi robinia (75) o castagno (59). Ancor più ridotto il numero di cam- pioni di Tiglio (16) e di rododendro (15). Scarsissimi gli altri tipi di monoflora e anche di melata, un miele non di nettare, un tempo prodotto in grande quantità nella pianura lombarda. Tutto questo indica una tendenza e una difficoltà degli ultimi anni a produrre mieli monoflora. Indica anche però purtroppo una riduzione della biodiversità vegetale e una preponderante presenza di monocolture con conseguente drastica ridu- zione del pascolo per le api. Altro dato che emerge dal concorso, non solo in questo ma anche in quelli degli anni precedenti, è la presenza di una elevata umidità, oltre la norma, in parecchi mieli rispetto al numero di campioni: 35 mieli sono stati esclusi dal concorso per contenuto di acqua superiore al 18%. Parecchi altri erano proprio al limite. Questo dato non è il più delle volte dovuto a imperizia o errori dell’apicolto- re, esso indica probabilmente un cambiamento climatico stagionale in atto, per cui le api non riescono più ad asciugare il nettare sotto il 18%, come avveniva un tempo. Abbiamo riscontro di questa tendenza perché parecchi soci che scoprono che il loro miele supera il 18% di umidità ci riferiscono che il miele nei telaini era tutto opercolato o quasi. E’ necessario quindi prestare molta attenzione all’umidità non solo per il con- corso ma anche per garantire una sicura conservabilità al miele che l’apicoltore produce e commercializza. Un dato molto positivo che emerge dall’analisi dei campioni del concorso è la maggior pulizia e accuratezza nella presentazione dei vasetti. Pochi campioni sono stati penalizzati per impurità presenti nel vasetto. In conclusione: il concorso fotografa la realtà produttiva della Lombar- dia. Mette in vetrina la varietà delle produzioni mellifere dell’annata ma anche la qualità dei prodotti. Valutazioni buone degli assaggiatori in- dicano normalmente mieli di buona e ottima qualità. Le classifiche ci parlano anche di questo. Gli apicoltori hanno imparato col tempo a por- re i loro mieli nella corretta categoria. Pochi i mieli non giudicati rispondenti alla categoria in cui sono stati presentati. Da ultimo la provenienza dei mieli. La maggior parte provengono dalle vallate della Regione e dalla Valtellina e in misura inferiore dalla pia- nura. Anche questo un dato che rispecchia la dislocazione delle fioriture nettarifere in ambito regionale e che fa riflettere. Team concorso 18 | APINFORMA | Settembre-Dicembre 2020
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