L'Alchimista - Oratorio Fma Taranto

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L'Alchimista - Oratorio Fma Taranto
L’Alchimista
                         Volume1, Numero 4                                                                  27/04/2020

Oratorio Maria
                                            Un augurio speciale
Ausiliatrice Taranto
                                         Apriamo il nostro giornalino con un grande augurio alla nostra
                                         Madre Generale Madre Yvonne Reungoat, Superiora Generale
                                              delle Figlie di Maria Ausiliatrice, per la festa del Grazie
                                              Mondiale del 26 Aprile che purtroppo quest’anno abbiamo
                                              potuto celebrare solo virtualmente; ma ci rifaremo il prossi-
                                              mo anno!

                                                 Un altro augurio va alla nostra Suor Mara, Ispettrice delle
                                                 Figlie di Maria Ausiliatrice che il 24 aprile ha festeggiato il
                                                 suo compleanno.

                                                                               -L’Istituto Maria Ausiliatrice TA

                                                        L’Alchimista...
 Nel numero precedente vi abbiamo rivelato un po’             la scintilla grazie alla quale
 delle origini del nome del giornalino, che riprende          cominciano a scrivere can-
 il titolo di una canzone del gruppo dei The Sun.             zoni in italiano. E’ così che
 Bene, ora conosciamo meglio questo gruppo!                   poi, insieme, decidono di
 Nel 1997 nascono i Sun Eats Hours, la prima                  cambiare il nome della
 band del frontman Francesco Lorenzi. Sono quat-              band in The Sun, perché
 tro giovanissimi vicentini, alle prese con un gran-          ora il Sole che illumina il
 de sogno: fare della musica la propria professione.          cuore li guida nella realiz-
 Dopo qualche anno, hanno già all’attivo quattro              zazione di questa nuova
 dischi in inglese, più di trecento concerti tra Eu-          strada. Le note musicali “ci
 ropa e Giappone, migliaia di fan del loro punk               permettono di ascendere al cielo, verso l’eterno e
 melodico e il premio come Miglior punk rock band             l’infinito, o almeno di sentire una voce di speran-
 italiana nel mondo.                                          za”. Ed è con questa speranza che, la band augu-
 Enormi sono le soddisfazioni sul palco, ma la loro           ra a tutti i ragazzi che camminano per le nostre
 vita si smarrisce dietro a vari eccessi tra cui dro-         città con le cuffie colme di musica, di poter percor-
 ga e alcol.                                                  rere la “strada del Sole”.
 Come racconta Francesco, entrarono in una pro-
 fonda crisi, eppure, proprio quello è il momento
 della svolta: attraverso una serie di
 “Dioincidenze” e prese di coscienza rinascono co-                                              -Verdiana
 me uomini e artisti. L’incontro con Gesù diventa
L'Alchimista - Oratorio Fma Taranto
Volume1, Numero 4                                                                                                    Pagina 2

Come vivere e affrontare al meglio la quarantena
Cosa si intende per                    al Covid-19, sono ricordi ormai           vento su di noi. Per fare ciò vi
“quarantena”? Il termine quaran-       lontani; ma la speranza e la vo-          sono vari modi: praticare
tena, che deriva da quaranta           glia di un ritorno alla vita              dell’attività fisica in casa, anche
giorni (durata tipica dell'isolamen-   “normale” non si sono mai asso-           se quasi nessuno muoia dalla
to cui venivano sottoposte le navi     pite. A questo proposito, una fra-        voglia di sudare, ma ora come
provenienti da zone colpite dalla      se che ci ha molto colpito in que-        ora liberare endorfine è uno dei
peste nel XIV secolo) è un isola-      ste settimane è stata: “non torne-        metodi migliori per scaricare la
mento forzato, solitamente utiliz-     remo alla normalità perché la             tensione. Potremmo anche dedi-
zato per limitare la diffusione di     normalità era il problema”. Que-          carci alla cucina e sperimentare
uno stato pericoloso, come ad          sta, insieme alla citazione di Pa-        nuove ricette, anche per chi è
esempio una malattia. Antica-          pa Francesco:                                    pasticcione e pensa di es-
mente essa designava un perio-         “Pensavamo di rimanere                           sere negato, tranquilli, ri-
do di penitenza e di digiuno, oggi     sani in un mondo mala-                           cordate il vecchio detto
invece sta ad indicare un periodo      to”, esprimono due con-                          “sbagliando si impara”? Be-
di tempo in cui dobbiamo rimane-       cetti forti e molto simili,                      ne, è esattamente così, la
re tra le mura domestiche per          ma che allo stesso tem-                          prima volta la ciambella
fronteggiare un’emergenza sani-        po ci danno anche pa-                            non sarà soffice, la secon-
taria; proprio come nel Decame-        recchio modo di riflettere su             da sarà bruciata, ma la terza sa-
ron di Boccaccio in cui l’autore       quanto prima fossimo padroni di           rà un successo assicurato! Dipin-
raccontava le vicende di dieci         qualcosa di cui in realtà eravamo         gere può essere un ottimo rime-
giovani che, per far fronte                    solo custodi. Tale premes-        dio allo stress, anche se non si è
all’emergenza della pe-                        sa per evidenziare che,           Van Gogh, e le nostre opere non
ste, si rifugiarono in cam-                    prima di questa situazione,       saranno di certo esposte al Gug-
pagna lontano da Firen-                        eravamo esseri che si             genheim, giocare con i colori e le
ze, la quale, come direm-                      muovevano giorno dopo             forme è un vero toccasana anche
mo oggi, era il “focolaio”                     giorno come automi, sen-          per l’anima. Ascoltare o fare mu-
o la “zona rossa”                              za pensare al prossimo e          sica ,se si ha la passione per il
dell’epidemia che caratterizzò                 all’importanza di chi ci          canto o per qualche strumento;
quell’epoca. Vivere in quarante-       stesse accanto, all’interno di una        leggere, disegnare; e anche per-
na, tolto l’entusiasmo iniziale del    società improntata su consumo e           ché no ballare sulle note delle
“finalmente sto un po’ a casa”, si     materialismo; un mondo dove               nostre canzoni preferite, o dedi-
è rivelato però più complicato di      troppe cose venivano date per             carsi ad attività manuali come il
quello che potessimo mai imma-         scontate e potevamo fare qualsi-          giardinaggio e découpage.
ginare. Nonostante l’angoscia e        asi cosa volessimo o an-                             Insomma ragazzi, si la
la tristezza, che di tanto in tanto    dare in qualsiasi posto                              noia, ma abbiamo co-
vengono a farci visita, è un mo-       desiderassimo senza se,                              munque un mondo
mento particolare e unico, perché      senza ma, senza nessun                               intorno, possiamo
pensandoci a posteriori, dopo più      tipo di restrizione e auto-                          sfruttare al meglio an-
di quaranta giorni di “reclusione      certificazione.                                      che la cosa che pen-
forzata”, ci è stato fatto il “dono    Ma, considerando lo stile                            savamo essere più
del tempo”: tempo per noi, per gli     di vita che siamo tenuti a                           banale, ma soprattutto
affetti e per riscoprire quanto le     portare avanti, com’è                                quando tutto questo
cose semplici, che davamo per          possibile affrontare al                              sarà finito, dobbiamo
scontate, siano invece essenziali      meglio questa quarantena? Seb-            aver dimostrato a noi stessi in
alla nostra felicità e al benessere    bene si sia costretti in casa, lon-       primis, e al virus poi, che nono-
generale. Una semplice passeg-         tani dagli amici e limitati nelle atti-   stante tutto, la meglio l’abbiamo
giata al mare, un caffè con gli        vità da praticare, è necessario           avuta noi!
amici, o anche andare a lavorare,      tenere un “mood” quanto più alto
per chi ovviamente non è impe-         possibile per impedire che la noia
gnato in prima persona alla lotta      e lo sconforto prendano il soprav-        -Sara Palumbo e L’ Incesso Angela
                                                                                 S.C.N. VIDES
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Sport & Be-
                                                              nessere
                                                              Il calcio Sport,
                                                              disciplina, passione.
                                                              L'obiettivo del gioco è far sì che il pallone venga calcia-
                                                              to nella porta avversaria.E’ giocato da due squadre di
                                                              11 giocatori ciascuna, impiegati in diversi ruoli: il portie-
Le origini                                                    re, il solo cui sia consentito toccare il pallone con le mani
                                                              solo nella propria area; i difensori, i centrocampisti e gli
                                                              attaccanti.
Il gioco del calcio sembra avere origini antichissime.
                                                              Il portiere e i terzini, hanno compiti difensivi; ai centro-
Tracce di giochi simili sono rintracciabili in diversi luo-
                                                              campisti aspetta il gioco nel centro del campo; gli attac-
ghi ed epoche. Un antico gioco con la palla era praticato
                                                              canti, agiscono perlopiù in funzione offensiva e a loro è
già in Giappone verso l'XI secolo a.C.
                                                              dato l'incarico di segnare goal.
Ma è solo a Londra il 26 ottobre 1863, che il calcio ha       Una partita si svolge in due tempi di 45 minuti ciascuno,
riscontro istituzionale. diffusa in tutto il mondo costi-      con una pausa di 15. Viene segnato un goal quando la
tuita da un portiere, due terzini, tre mediani e cinque       palla supera la linea bianca delimitata dai pali della por-
attaccanti. Nel 1871, intanto, vengono codificate le di-      ta della squadra avversaria. Risulta vincitrice la squadra
mensioni del pallone, fa la sua comparsa la figura del        che, alla fine dei 90 minuti, realizza più reti; in caso di
portiere come unico giocatore al quale fosse consentito       parità sono previsti due tempi supplementari da 15 mi-
toccare la palla con le mani. Solo tre anni più tardi un      nuti e, se ancora nessuna delle due squadre è riuscita a
arbitro utilizzerà per la prima volta un fischietto per       prevalere, la vittoria viene assegnata dopo una serie di
dirigere una gara.                                            calci di rigore.
Notevoli e rapidi progressi si ebbero poi anche nei ma-       Gli incontri sono diretti da un arbitro, le cui decisioni
teriali usati per costruire il pallone.                       sull'applicazione delle regole di gioco sono inappellabili e
 Nel 1886 viene ufficialmente riconosciuto il professio-        che si avvale della collaborazione di due guardalinee e di
nismo sportivo: i calciatori sono cioè equiparati alle        un assistente a bordo campo.
altre categorie di lavoratori e devono conseguente-            Ogni volta che un giocatore commette un'irregolarità
mente percepire un compenso per l'opera prestata. Nel         (fallo), il gioco viene interrotto e a favore della squadra che
frattempo il gioco si è diffuso un po' ovunque nel mon-        ha subito il fallo viene assegnato un calcio di punizione.
do in particolare nei paesi che subivano l'influenza
                                                               L'arbitro può ammonire o espellere il giocatore e segnala
dell'allora impero britannico.
                                                              la sua decisione alzando un cartellino rispettivamente
La FIFA acronimo di Fédération Internationale de Foo-         giallo o rosso. Il cartellino giallo indica l'ammonizione al
tball Association viene fondata, senza gli inglesi, il 21     giocatore. Il cartellino rosso significa invece espulsione
maggio 1904 per iniziativa di Francia, Svizzera, Olan-        immediata. L'emissione di un secondo cartellino giallo
da, Belgio, Svezia, Danimarca, Spagna; nel 1905               equivale a un cartellino rosso.Il calcio a tutti i livelli di
l'affiliazione degl'inglesi.                                    qualificazione, dai bambini agli adulti, oltre ad esprimer-
La definitiva consacrazione del gioco e della sua             si entro un ambiente di gioco , si caratterizza inoltre per
diffusione avvenne con le Olimpiadi di Londra del 1908.        un modello denominato invasivo delle azioni tecnico-
                                                              tattiche, ovvero le due squadre hanno l’opportunità di
 Regole del gioco del calcio                                  effettuare i loro spostamenti in qualsiasi parte dello spa-
 Le regole del gioco del calcio costituiscono la              zio regolamentare di gioco, prevedendo anche evidente-
                                                              mente il contatto fisico. Come per altri contesti della vita,
 base legislativa sulla quale si basa lo sport del
                                                              l’apprendimento dell’abilità tecnica è un processo gradua-
 calcio, descrivendone modalità, finalità e strut-
                                                              le, caratterizzato da stadi di formazione ebasato sul prin-
 tura. Il Calcio è uno sport di squadra che si                cipio della ripetizione. Il processo di insegnamento ,non
 gioca con un pallone di cuoio di forma sferica               può però caratterizzarsi esclusivamente come procedi-
 su un terreno di forma rettangolare, diviso in               mento didattico centrato rigidamente sulla ripetizione
 due da una linea bianca parallela. Su questa                 standardizzata, ma deve necessariamente rifarsi anche
 linea è segnato il centro, dal quale si inizia il            ad altri fattori che, contemporaneamente, influenzano la
 gioco e lo si riprende a ogni goal.                          prestazione in allenamento e in gara.
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Volume1, Numero 4                                                                                                         Pagina 4

                                           anni i miei genitori mi hanno i-          a migliorarmi.
 Storie di ragazzi                         scritto ad una scuola calcio.             Attualmente sono all’interno della
                                                                                     scuola calcio ricoprendo la carica
                                           R: come fai con gli studi?Riesci a        di vice allenatore, per me è stata
 Il calcio resta uno degli sport più       mantenere un ritmo costante e un          una grande soddisfazione e ha
 seguiti nel nostro paese e sempre         buon rendimento a scuola e negli          ripagato tutti gli sforzi fatti negli
 più giovani riescono ad approc-           allenamenti?"                             anni.
 ciarsi a questo mondo grazie al           L: la scuola non è mai stato un
 loro talento e alla loro costanza e       problema nel gestire gli allena-          R: Il tuo più grande sogno nel cas-
 perseveranza. Questo ragazzo ci è         menti , riuscivo a far coincidere         setto?
 riuscito, e ha deciso di concederci       tutto e anche dopo il diploma ,           L: mi piacerebbe continuare a fare
 una breve intervista.                     non ho abbandonato gli studi in-          l’allenatore e in seguito , magari,
                                           fatti, frequento l’università e con-      avere una mia squadra , al termi-
                                           tinuo ad allenarmi duramente.             ne dei miei studi in scienze moto-
 R: Raccontami come è nata                                                           rie mim piacerebbe diventare un
 questa tua passione per il
                                                                                     osservatore e un manager sportivo.
 mondo del calcio. Come è                  R: Alla tua giovane età sei riusci-
 nata?                                     to ad avere qualche soddisfazio-
 L: Questa passione è sempre stata         ne?
 parte di me ma è stata rafforzata          L: Il mio percorso è stato trava-
 dall’amore che aveva mio padre per        gliato perché all’inizio del mio
 il calcio, perciò partita dopo parti-     percorso non riuscivo a giocare
 ta ho iniziato a sentire questo           nelle partite, con i duri allena-
                                                                                     A cura di : Roberta Pizzolla S.C.N. VIDES
 sport sempre più mio e all’età di 6       menti e la costanza sono riuscito

                    Partiamo dalle radici...
    Partendo dalla situa-                                                              li portavano negli ospedali o li
    zione che stiamo vi-                                                               assistevano nelle loro case. I sa-
    vendo in questi mesi,                                                              lesiani curavano gli ammalati a
    possiamo ricordare                                                                 mani nude, armati solo della
    un altro avvenimento                                                               medaglietta della Madonna e di
    della vita di Don Bo-                                                              una bottiglietta di aceto per di-
    sco.                                                                               sinfettarsi le mani. Furono gior-
    Anche egli, si trovò,                                                              ni di grande sofferenza per gli
    con i suoi salesiani, a                                                            abitanti di Torino, Don Bosco si
    combattere                                                                         prodigò per assistere gli amma-
    un’epidemia di colera                                                              lati confidando nell’aiuto di Dio.
    che si diffuse in Italia                                                           Questa è la preghiera che egli
    dal 1854 al 1856.                                                                  rivolgeva al Signore: “ Mio Dio,
    A Torino, l’epidemia si diffuse in modo violento            percuotete il pastore, ma risparmiate il tenero greg-
    nell’estate 1854 ma, già dal mese di Maggio, Don            ge”, e rivolgendosi alla Vergine aggiungeva. “Maria,
    Bosco aveva detto chiaramente ai suoi giovani che           voi siete madre amorosa e potente, preservatemi que-
    il colera sarebbe giunto a Torino e avrebbe fatto           sti amati figli, e qualora il Signore volesse una vitti-
    una strage, ma li aveva anche rassicurati dicendo           ma tra noi, eccomi pronto a morire, quando e come a
    che se loro avessero vissuto in grazia di Dio, porta-       Lui piace.”
    to al collo una medaglia della Madonna, benedetta           La città di Torino, riuscì ad uscire dall’epidemia nel
    da lui stesso, e recitato ogni giorno le preghiere, il      novembre del 1854.
    colera li avrebbe risparmiati. E così fu, il colera si      Tutti i volontari di Don Bosco si salvarono.
    diffuse molto in Borgo Dora a Valdocco, e i salesia-
    ni andavano per le strade a recuperare i malati, e                                                         -Silvana
L'Alchimista - Oratorio Fma Taranto
Volume1, Numero 4                                                                                             Pagina 5

Cos’è per te l’Oratorio?

                                            - Oratoriani - Animatori - Collaboratori - Genitori - Simpatizzanti

Odio l'estate (2020, Massimo Venier)

  Massimo Venier torna a dirigere
                                                                             La comicità più svagata però
  un film di Aldo Giovanni e Gia-
                                                                             viene mostrata dai figli delle
  como, mostrandoci nuovamente
                                                                             diverse famiglie (tra cui spic-
  l'incredibile maestria e sinergia
                                                                             ca un incredibile Davide Cal-
  che questo comici hanno, ma che
                                                                             garo) che accolgono l'eredità
  negli ultimi anni era stata mes-
                                                                             comica del trio facendola
  sa da parte a favore di pessime
                                                                             splendere di nuova luce.
  pellicole che mettevano in ridico-
                                                                             In conclusione 'odio l'estate"
  lo la reputazione del trio.
                                                                             è un perfetto ritorno in sala
  Odio l'estate risulta essere una
                                                                             da parte di Aldo Giovanni e
  commedia vecchio stile che ri-
                                                                             Giacomo che, nonostante non
  prende dai capolavori girati pro-
                                                                             raggiungano lo splendore di
  prio da Venier con un'unica dif-
                                                                             un tempo, intrattengono e
  ferenza: la malinconia.
                                                                             fanno pensare con una pelli-
  Aldo Giovanni e Giacomo risul-
                                                           cola incredibilmente valida.
  tano essere molto malinconici in questa pel-
  licola mostrando come il peso degli anni
  gravi sulle loro spalle, ormai sono maturati                                                    -Gabriele
  hanno modificato la loro comicità che risul-
  ta essere sì efficiente ma più amara, spe-
  cialmente nella seconda parte della pellico-
  la.
L'Alchimista - Oratorio Fma Taranto
Volume1, Numero 4                                                                                                                   Pagina 6

                         Santi della porta accanto
Don Bosco ha creduto fermamente nella capacità dei gio-
vani di vivere in pienezza la vita cristiana, ha dato tutta
la sua vita perché i giovani scoprissero la loro vocazione

Matteo Farina, nato ad Avellino                Preside, quando ha conosciuto Matteo
e cresciuto a Brindisi, potrebbe               Farina?
essere il primo beato salentino.               "L'ho incontrato per la prima volta a otto-
"Era un leader, gli altri ragazzi              bre, anno scolastico 2008-2009. Io ero
lo percepivano come la guida di                arrivato a scuola a settembre, lui era già       I coetanei lo chiamavano 'il moralizzatore'. Ha mai
tutta la nostra scuola"                        ammalato gravemente e mancò da scuola            colto un accento di scherno da parte dei compagni
                                               a lungo. Quando finalmente poté ritornare        nei confronti di questo adolescente che si definiva
BRINDISI - Un asso in chimica e in mate-
                                               a lezione venne a trovarmi con la mamma.         'servo di Dio'?
matica. Voce da popstar e leader di un
                                               I professori mi avevano preparato parlan-        "Era molto severo, con sé stesso e con gli altri. Ma nes-
gruppo musicale. Versatile negli sport e
                                               domi a lungo di lui. Non solo e non tanto        suno lo ha mai preso in giro. Era un leader, gli altri ra-
abile nel suonare la chitarra tanto quanto il
                                               perché aveva una pagella con il massimo          gazzi lo percepivano come la guida della classe, della
basso. Ma soprattutto quotidianamente
                                               dei voti in tutte le discipline. E nemmeno       scuola".
devoto a quella che chiamava la sua
                                               perché fin da ragazzino era costretto a
"missione di infiltrato tra i giovani", chia-
                                               convivere con interventi al cervello, radio-     Ed era anche il leader di un gruppo musicale, i No
mato a "parlare loro di Dio". Si terrà il 24
                                               terapia e affini. Quella mattina mi raccontò     name.
aprile 2017 la sessione conclusiva della
                                               la sua storia, quello che stava attraversan-     "Sì, faceva anche quello. Ma la band in cui lui era la
fase diocesana del processo di beatifica-
                                               do. Nella sua voce non vibrava ombra di          voce nacque perché voleva stare vicino ad alcuni amici.
zione di Matteo Farina, nato ad Avellino e
                                               rammarico, rabbia, dolore. Parlava con           Pare che qualcuno avesse preso o stesse per prendere
cresciuto a Brindisi.
                                               una serenità che mi colpì e mi atterrì insie-    una cattiva strada: per distoglierlo da cattive frequenta-
                                               me e capii quello che i professori volevano      zioni si inventò questa cosa del gruppo. Prendeva molto
I sostenitori del ragazzo morto a 19 anni
                                               dirmi. Io, adulto, non riuscivo a capire da      sul serio il suo ruolo di infiltrato, chiamato a 'entrare tra
dopo avere subito tre interventi per rimuo-
                                               dove venisse la forza di quel ragazzino          loro silenzioso come un virus e contagiarli di una malatti-
vere un tumore cerebrale hanno fondato
                                               che avevo di fronte: di certo mi stava dan-      a senza cura, l'Amore'. È una delle cose straordinarie
un'associazione e animano le pagine so-
                                               do una delle lezioni più grandi che ho mai       che ha scritto nel suo diario".
cial in suo nome. Un quasi santo 2.0 che
                                               ricevuto nella mia vita".
può contare su un profilo Instagram
(matteofarina19), una pagina Facebook e                                                         Lei ha mai provato imbarazzo di fronte a Matteo?
                                               Materie preferite?                               "Era la sua serenità di fronte alla malattia che mi imba-
un hashtag ufficiale #matteodonodidio.
                                               "Amava la chimica oltre ogni misura. Dopo        razzava. Per il resto si portava appresso il suo grande
Chi lo ha conosciuto parla di un ragazzo
                                               avere frequentato il biennio al Giorgi si        carisma con una semplicità tale da abbattere ogni barrie-
fuori dal comune non soltanto per la pa-
                                               iscrisse al nostro istituto proprio per potere   ra, cancellare ogni sensazione di inadeguatezza che
gella da dieci e lode in tutte le materie,
                                               approfondire la chimica. Voleva 'studiare        anche gli adulti avrebbero potuto ragionevolmente pro-
nessuna esclusa. Ma per una intima sere-
                                               la perfezione dell'atomo, in cui percepiva       vare di fronte a lui".
nità nell'affrontare la malattia sostenuta da
                                               la grandezza di Dio', come ha scritto la
una fede altrettanto profonda di cui ha
                                               postulatrice Francesca Consolini nella           Uno studente modello, di sicuro. Ma avete mai avuto
lasciato prova scritta nei suoi diari.
                                               biografia ufficiale di Matteo. Ma era un         la sensazione di avere avuto una persona in odore di
                                               asso anche in matematica. Aiutava tutti gli      santità fra di voi?
Quelle pagine sono fra i documenti alla
                                               altri compagni. Non li faceva copiare, ma        "Le racconto un aneddoto. Negli ultimi mesi di vita la
base della documentazione al vaglio del
                                               metteva a disposizione i suoi pomeriggi          scuola organizzò una festa in occasione del suo ritorno
tribunale ecclesiastico, al pari delle testi-
                                               per dare loro lezioni private. Ecco, non so      da Hannover: fu l'ultimo intervento e lui era già sulla
monianze di chi ha conosciuto Matteo. Fra
                                               come dire: la malattia per lui era un in-        sedia a rotelle. Festeggiammo tutti insieme. Alla fine
questi il dirigente scolastico dell'Itis Majo-
                                               gombro, un fastidio nella misura in cui non      della festa lo accompagnai fuori, rimanemmo da soli.
rana, Salvatore Giuliano, la scuola diven-
                                               gli consentiva di venire a scuola. Ricordo        Sapevo che non l'avrei rivisto, lo sentivo. Mi disse:
tata famosa per il 'Book in progress' e un
                                               una delle volte in cui era andato ad Han-        'Preside, farai grandi cose. Vai avanti e non avere mai
processo di digitalizzazione all'avanguar-
                                               nover per sottoporsi all'ennesimo interven-      paura". Fu profetico. La digitalizzazione della scuola
dia su scala nazionale. Se il processo di
                                               to. Appena si svegliò disse che doveva           all'epoca non era ancora partita. Mi ricordo quella scena
canonizzazione si concluderà positiva-
                                               riprendersi in fretta perché doveva studia-      come fosse ieri. Fu profetico".
mente, Matteo sarà il primo beato del Sa-
                                               re matematica".
lento.                                                                                                                       -Marco Nigri S.C.N. VIDES
L'Alchimista - Oratorio Fma Taranto
Volume1, Numero 4                                                                                                  Pagina 7

Programma
 lunedì 27 aprile: Giornata Mondia-
                                             aprile 2020
  le del disegno                         lun          mar        mer            gio          ven        sab          dom
 mercoledì 29 aprile: Giornata in-
                                                                  1             2            3          4            5
  ternazionale della danza
 giovedì 30 aprile: Giornata Mon-
  diale del jazz                         6            7           8             9            10         11           12
 venerdì 1 maggio: Festa del Lavo-
  ro                                     13           14          15            16           17         18           19

                                         20           21          22            23           24         25           26

                                         27           28          29            30           1          2            3

                     Lo sapete che...
                           Il 29 aprile si festeg-          Si racconta che, nel convento vi era una suora affetta da una
                           gia Santa Caterina da            malattia contagiosa che le procurava una grossa piaga sul pet-
                           Siena, compatrona                to, e nessuno aveva la forza di accudirla e curarla, invece la
                           della nostra Italia              misericordiosa Caterina vi riuscì senza essere contagiata.
                           insieme a San France-            Santa Caterina è anche la patrona della cittadina di Varazze,
                           sco D’Assisi.                    in Liguria, perché quando nel 1376 ella vi andò in visita, trovò
                           Santa Caterina è la              l’epidemia di peste ma pregò così tanto il Signore che gli abi-
                           protettrice delle infer-         tanti furono liberati da quel flagello.
                           miere e volontarie               Caterina ricevette anche le stimmate, le quali erano invisibili
                           della Croce Rossa                agli altri, solo prima della sua morte, esse si rivelarono agli
                           (quale santa migliore            altri..
                           da festeggiare proprio                                                             -Silvana
                           in questo periodo di
 pandemia da Covid 19)!
 Ella manifestò dalla tenera età, il suo amore
 per Gesù e riuscì ad entrare nell’Ordine delle
 Mantellate Domenicane a sedici anni, nono-
 stante queste accettassero solo vedove o donne
 in età matura, proprio perché una brutta ma-
 lattia le aveva deturpato il volto rendendola
 brutta e facendola sembrare più vecchia.
 Caterina non era colta e non poteva dedicarsi a
 molte attività che svolgevano le altre suore, per
 questo si isolava spesso e decise di dedicare la
 sua vita a curare gli ammalati, vedendo in o-
 gnuno di loro Gesù.
L'Alchimista - Oratorio Fma Taranto
Volume1, Numero 4                                                                                                 Pagina 8

 Giocare è una delle attività più impor-
 tanti per lo sviluppo dei bambini. Per
 l’emergenza COVID-19 siamo chiusi in
 casa da più di un mese, a questo pro-          Una fiaba per conoscere il virus!
 posito abbiamo pensato di aiutare i
 più piccoli a gestire questo periodo,

                                                 Crono, storia di un virus perduto
 utilizzando il divertimento e la spen-
 sieratezza per far sì che i bambini e i
 ragazzi possano, attraverso questi
                                                                                 non poteva tenermi a casa con lei per-
                                         ronavirus che aveva fatto amma-         ché si era ammalata, così mi ha man-
Alcuni giorni fa, nel caos di questa
                                         lare alcune persone ed ora tutti        dato a casa di sua sorella Sira, che
emergenza che costringe molte per-
                                         per non essere contagiati, erano        abitava in un paese più lontano, sem-
sone chiuse nelle loro case, ho co-
                                         chiusi nelle loro case, lontano dai     pre in provincia di Lodi. Lì non c’era
nosciuto un bimbo speciale. Pas-
                                         luoghi di lavoro, dalle scuole e da     così tanta preoccupazione e nessuno
seggiava da solo vicino a casa mia
                                         posti affollati come cinema e mu-       aveva visto Coronavirus. Sira, mi ha
e sembrava pensieroso. Così mi
                                         sei. Capisci ora perché quando          portato in una casa molto bella, con
sono avvicinata per chiedere come
                                         dicevo il mio paese di origine,         giocattoli, libri e un letto morbido e
mai fosse così triste, era impaurito,
                                         tutti avevano paura anche di            comodo. Io però volevo ritrovare la
infreddolito e soprattutto solo.
                                         me? Virna era stata davvero             mamma e il papà, non so dove li ab-
“ Ciao, mi chiamo Nora, abito qui,                                               biano portati, forse si sono ammalati
                                         gentile e non aveva paura. Mi
ti va di raccontarmi cosa succede?”                                              anche loro e così sono uscito a cercarli
                                         aveva spiegato che quel tale, Co-
                                                                                 ma mi sono perso. Poi ho incontrato te
“ Io sono Crono, mi sono perso”.         ronavirus, era stato molto prepo-
                                                                                 Nora …”
Allora l’ho portato con me e davan-      tente e chi era entrato in contatto
                                         con lui aveva preso febbre alta e       Allora ho proposto a Crono prima di
ti ad una calda cioccolata ha inizia-
                                         tosse. Inoltre, siccome era un          tutto di tornare a casa di Sira che si-
to a raccontarmi la sua storia.
                                         nuovo abitante del pianeta, nes-        curamente era preoccupata. Una volta
“Arrivo da molto lontano, parlo
                                         suno lo conosceva e nessuno sa-         sistemato, avrebbe potuto connettersi
bene italiano perché i miei genitori
                                         peva come allontanarlo. Per for-        ad un computer, disegnare la mamma
lavorano qui in Italia da molto
                                         tuna però, i medici si erano messi      e il papà e diffondere il loro ritratto,
tempo. Da alcuni giorni però, mi                                                 così sarebbe stato più facile trovarli.
sono perso, mi sono trovato da solo      subito al lavoro per cercare di
                                                                                 Ho preso la mia macchina e l’ho porta-
in un posto vicino alla città di Lodi,   capire e tenere sotto controllo la
                                                                                 to a casa di Sira che lo stava cercan-
ma qui non conoscevo nessuno. Al-        situazione. Servivano calma e
                                                                                 do. Quando ci ha visto, ha detto:
cune persone mi hanno visto giro-        pazienza”.                              “Crono, dove sei stato? Ero in pensiero
vagare, mi hanno chiesto da dove                                                 per te!”
arrivassi e quando dicevo loro dal       Ascoltavo con attenzione il rac-
                                         conto del piccolo Crono ed inizial-     “ Come sta tua sorella Virna?” – chie-
pianeta Virus, si allontanavano e
                                         mente ero preoccupata anch’io,          se il bimbo – “ Ora è in ospedale, la
non mi facevano continuare a par-
                                         perché alcune notizie non erano         stanno curando, vedrai che presto gua-
lare. Una signora molto gentile si è
                                         per nulla rassicuranti. Crono pe-       rirà” – rispose la donna.
avvicinata e mi ha chiesto di aspet-                                             Crono era molto preoccupato per i suoi
                                         rò, mi disse di seguire solo le no-
tare un attimo fuori da casa sua:        tizie certe, quelle delle fonti uffi-   genitori, perché il telegiornale aveva
era andata a mettersi una masche-        ciali, che sicuramente avrebbero        appena comunicato che anche loro era-
rina, aveva lavato le mani ben be-       spiegato cosa fare. Stare in casa       no ammalati. Quel Coronavirus, gira-
ne e mi aveva aperto la porta. Mi        era necessario come protezione e        va qua e là, in cerca di persone da con-
sono seduto in salotto, sul suo bel-     ci avrebbero tenuto sempre ag-          tagiare, si nascondeva per non farsi
lissimo divano e Virna, mi ha spie-      giornati.                               trovare e colpiva molto velocemente.
gato che erano giorni di grande
                                         Poi Crono continuò: “Virna però
preoccupazione. C’era un certo Co-
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Volume1, Numero 4                                                                                              Pagina 9

Lo aveva fatto anche con i genitori
                                          ni videro i suoi disegni, fecero la     gine dei giornali, gli schermi di TV
di Crono che stavano combattendo,
                                          stessa cosa, aggiungendo frasi di       e PC, per gridare forte a quel Coro-
come altre persone per sconfigger-
                                          incoraggiamento per tutte le perso-     navirus: “NON SEI PIÙ FORTE
lo! Grazie all’impegno di tutti i dot-
                                          ne che erano state attaccate da Co-     DI NOI, NON ABBIAMO PAURA,
tori, ora non aveva molte possibili-
                                          ronavirus.                              SE STAREMO TUTTI UNITI RIU-
tà di diffondersi. Allora Crono se-
                                                                                  SCIREMO A SCONFIGGERTI”.
guì il mio suggerimento e iniziò a        In poche ore, i colori più belli e
disegnare. Quando gli altri bambi-        sgargianti avevano riempito le pa-
                                                                                  Silvia Ferrari

La storia non è ancora finita, trova il finale, puoi anche fare un di-
segno rappresentando la storia o uno slogan di incoraggiamento!

 Un racconto, per raccontarcelo
                                         questi giorni in isolamento, come so-    Non bisogna avere paura di parla-
Le nostre abitudini sono cambiate,
                                         no cambiate le vostre abitudini, cosa    re del Coronavirus, in questi giorni
da più di un mese stiamo facendo i
                                         farete una volta finita la quarantena.   siamo stati bombardati di informa-
conti con una nuova realtà. Descri-
                                         Dopo potete divertirvi facendo un di-    zioni e notizie, con questo cruciver-
veteci attraverso un racconto o sot-
                                         segno, che ritrae le vostre attività     ba verifichiamo le norme di igiene
to forma di diario personale, le vo-
                                         preferite che fate a casa!               e sicurezza che dobbiamo osservare
stre emozioni, come state passando
                                                                                  ogni giorno.

COVID-19: per conoscerlo meglio
L'Alchimista - Oratorio Fma Taranto
Volume1, Numero 4                                    Pagina 10

                    A cura di: Schiavone Natalia
                             Sebastio Francesca S.C.N. VIDES
Volume1, Numero 4                                       Pagina 11

    Buonanotte con Don Bosco

                       A cura di Claudia D’Ippolito S.C.N. VIDES
Volume1, Numero 4   Pagina 12
Volume1, Numero 4   Pagina 13
Volume1, Numero 4   Pagina 14
Volume1, Numero 4   Pagina 15
Volume1, Numero 4   Pagina 16
Volume1, Numero 4                                Pagina 17

                    A cura di: Friuli Anna
                              Friuli Rossna S.C.N. VIDES
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