Kiwi Operazioni per la corretta gestione del prodotto nei punti vendita
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Campagna di promozione e comunicazione istituzionale Kiwi 2020-2021 Operazioni per la corretta gestione del prodotto nei punti vendita Kiwi Introduzione I frutti di kiwi vengono raccolti quando le caratteristiche intrinseche, quali grado zuccherino e consistenza della polpa, non hanno ancora raggiunto il livello considerato ottimale per essere consumati (MATURAZIONE DI RACCOLTA diversa da MATURAZIONE DI CONSUMO). Talvolta però, proprio a causa di esigenze commerciali (es. trasporto verso mercati lontani, maggior conservazione a punto vendita, ecc.), il prodotto viene spedito quando non ha ancora raggiunto i livelli ottimali di consumo specifici del kiwi quali, ad esempio, l’idonea consistenza. I frutti di kiwi che sono eccessivamente duri al tatto, infatti, non hanno ancora pienamente sviluppato alcune caratteristiche organolettiche quali sapore e profumo che possono talvolta incidere sul grado di soddisfazione del consumatore. Il complesso biochimismo attivato con il processo di maturazione porta ad una serie di importanti modifiche a carico del frutto. Accanto all’incremento della respirazione del frutto che porta alla produzione di etilene - fenomeno caratteristico dei “frutti climaterici” quali sono i frutti di kiwi - si verifica l’aumento di zuccheri, la diminuzione di acidità e la perdita naturale della eccessiva consistenza alla raccolta. La possibilità di prolungare la vita post-raccolta dei frutti di kiwi presuppone la conoscenza di tutti quei fattori che possono determinare, singolarmente o in modo sinergico, la riduzione di parametri qualitativi e/o l’incremento dello scarto, nonché l’utilizzo di questa conoscenza per sviluppare e mettere a punto appropriate tecnologie finalizzate a ridurre la velocità di deterioramento e le perdite quali-quantitative che si verificano fra il momento della raccolta ed il consumo. L’obiettivo della gestione dei prodotti ortofrutticoli nei punti vendita è quello di far giungere al consumatore un prodotto che abbia conservato al meglio le caratteristiche qualitative presenti alla spedizione dai magazzini di confezionamento. Per lavorare al meglio in questa direzione, i parametri da tenere in considerazione sono vari, dalla temperatura alla percentuale di umidità, dall’etilene alle tempistiche e modalità di esposizione della merce sui banchi del punto vendita. Ambiti di azione Le celle di stoccaggio dedicate alla conservazione dei frutti di kiwi sono dotate di sistemi che garantiscono il controllo accurato della temperatura, elevati valori di umidità relativa e il controllo del tenore di etilene.
Campagna di promozione e comunicazione istituzionale Kiwi 2020-2021 E’ importante trovare un compromesso tra le diverse esigenze di conservazione dei prodotti e la loro sensibilità al freddo. Tra i prodotti con elevata sensibilità troviamo ad esempio: piccoli frutti (es. mirtillo rosso), agrumi, melanzane, patate, melagrana, ecc. Questi frutti possono degenerare in ambienti troppo freddi. Al contrario, presentano bassa sensibilità frutti come mele, albicocche, susine, nettarine, kiwi, uva, ecc. Temperature ideali di conservazione (°C) L’etilene è considerato l’ormone vegetale della maturazione. Nella fase post-raccolta tale effetto non è desiderato e, infatti, l’abbattimento della sua concentrazione porta al grande vantaggio di ritardare la maturazione e la senescenza dei frutti, con prolungamento della vita post-raccolta. I frutti di kiwi in conservazione sono altamente sensibili anche a concentrazioni molto basse di etilene. In base alla specie è da tenere in considerazione il diverso livello di etilene emesso dai frutti, come indicato nella tabella sottostante che indica la quantità di etilene (microlitri di C2H4) emessa per chilogrammo di frutto per ora (hr).
Campagna di promozione e comunicazione istituzionale Kiwi 2020-2021 Un aspetto che influisce sulla qualità dei frutti di kiwi è legato ai tempi di esposizione nel reparto ortofrutta, unito alle modalità di presentazione del prodotto. In primo luogo, sono rilevanti l’ordine e la pulizia dei banchi, così come la manipolazione dei prodotti che deve avvenire prestando attenzione alla loro cura, in modo da evitare ferite, ammaccature o lesioni che possono avere gravi conseguenze sulla conservazione. Da non dimenticare l’importanza della corretta gestione del rifornimento degli scaffali evitando quindi di massificare il prodotto, ad esempio evitando di “impilare” i prodotti e disponendoli sugli scaffali ad uno stadio di maturazione intermedio, mai troppo acerbi, ma nemmeno quando sono troppo maturi. Dopo aver visto gli aspetti tecnici, possiamo dire che un ruolo importante nella gestione delle operazioni è sicuramente ricoperto dagli addetti al reparto. Una via percorribile sarebbe quella di una figura, coinvolta nello spiegare le caratteristiche e le proprietà dei vari frutti, e su quando sia il momento giusto per consumarli. In coda al ragionamento su questo insieme di aspetti utili alla corretta gestione dei prodotti nel reparto ortofrutta, c’è poi spazio per un dato statistico rilevante, come pubblicato da ItalfruitNews: “Dalle analisi è emerso che la leva più efficace su cui agire è la riduzione delle giacenze stoccate direttamente sugli scaffali del punto vendita. Una diminuzione delle scorte di mezza giornata abbatterebbe i costi degli scarti del 40%. Infine, per ridurre gli sprechi ortofrutticoli nella GDO, bisognerebbe adottare il modello “first in, first out”, utile a ridurre il tempo medio di permanenza della scorta.” Questo metodo consiste nel porre in vendita per primo il prodotto che, in ordine cronologico, è arrivato al punto vendita e successivamente i seguenti per evitare l’eccessivo “invecchiamento” con conseguente non idoneità dei prodotti alla vendita. Di seguito il link all’articolo: http://www.italiafruit.net/39149/dallestero/ecco-come-ridurre-gli-sprechi-nel-reparto-ortofrutta Riportiamo anche il link di una pubblicazione di settembre 2019 dell’Istituto di ricerca Eurispes relativo allo spreco di cibo nei supermercati: https://www.leurispes.it/spreco-di-cibo-nei-supermercati-ecco-le-principali-cause-secondo-gli- esperti/ Una sinergia tra tutte le operazioni descritte fin qui è la chiave per una corretta gestione del reparto ortofrutta, permettendo di offrire al cliente un prodotto con elevati standard qualitativi contenendo i costi e riducendo gli sprechi. In sintesi Tra i principali aspetti su cui porre sempre particolare attenzione per garantire la massima qualità dei frutti di kiwi, sia nelle fasi di ricevimento/stoccaggio nel punto vendita che nella gestione del reparto ortofrutta, possiamo ricordare: • Mantenere il prodotto in ambiente fresco fino a poco prima dell’esposizione nel reparto; • Pulizia del reparto in quanto frutti sovra-maturi e/o guasti in prossimità dei kiwi, portano a sviluppi di elevate concentrazione di etilene che accelerano la sua maturazione. Anche eventuali frutti di kiwi sovra-maturi esposti, accelerano la sovra-maturazione di quelli vicini, per cui è opportuno rimuoverli;
Campagna di promozione e comunicazione istituzionale Kiwi 2020-2021 • Conoscenza da parte degli addetti al reparto delle idonee modalità di conservazione dei frutti della specie kiwi rispetto ad altre. Ad esempio, se i frutti “al tatto” appaiono tendenzialmente duri, devono essere posti in zone più calde e vicine a specie ortofrutticole che producono elevate quantità di etilene (mele, pere, cachi, pomodori rossi e frutta tropicale quali banane, mango, papaya, avocado, litchi, ecc.); • Esporre poche quantità di confezioni alla volta, ma frequentemente nell’arco della giornata; • Uno dei compiti degli addetti al reparto consiste nell’eliminare i prodotti non idonei alla vendita, come quelli scaduti o con segni di deperimento che possono manifestarsi in maniera più o meno grave. Occorre precisare che non sono ammesse eccezioni, neanche per i prodotti in offerta/promozione poiché tutte le azioni devono essere volte all’obiettivo finale di soddisfazione delle aspettative del cliente. Come emerge da studi dedicati, infatti, l’attenzione critica del consumatore è attratta maggiormente da un prodotto che presenti difetti. Ricordiamo inoltre che: • Il deperimento dei frutti riscontrato nel reparto ortofrutta, è dovuto a diversi fattori non sempre imputabili alla gestione del reparto, ma anche in fasi precedenti dislocate lungo la filiera, quali coltivazione, conservazione, confezionamento e trasporto; • Il grado di maturazione dei frutti di kiwi non è visibile esternamente se non vengono toccati per cui è normale che in un lotto di fornitura ci siano alcuni frutti tendenzialmente più maturi della media della partita. Questi frutti hanno una shelf-life generalmente inferiore per cui devono essere venduti più in fretta o tolti durante il girono dagli addetti al reparto ortofrutta. Proponiamo infine due tabelle: • Tabella riepilogativa dei parametri di analisi dei frutti di kiwi nelle diverse fasi, dalla raccolta al consumatore finale: Grado DUREZZA MOMENTO PERIODO ZUCCHERINO media (Brix) 1 mese Raccolta 6-7 kg/cm2 > 6,5 (fine ottobre- fine novembre) Commercializzazione 1 - 6 mesi 1-4 kg/cm2 > 11 (dall’uscita dagli stabilimenti di confezionamento) Consumo fresco durante il > 12 (kiwi verde) Consumo 0-1 kg/cm2 periodo di commercializzazione > 13 (kiwi giallo) • Tabella riepilogativa dei parametri per il corretto stoccaggio dei frutti di Kiwi giallo e verde. E’ importante tenere monitorato il livello di etilene perché anche in bassissime concentrazioni può avviare processi di maturazione.
Campagna di promozione e comunicazione istituzionale Kiwi 2020-2021 PARAMETRI KIWI Temperatura cella -1 a 0 °C Temperatura minima interna della polpa -1 a +1 °C Umidità relativa in cella > 90 %
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