ALDO TAGLIAFERRO MEMORIA-IDENTIFICAZIONE - a cura di / curated by Alberto Zanchetta - OSART Gallery

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ALDO
TAGLIAFERRO
MEMORIA-IDENTIFICAZIONE

a cura di / curated by
Alberto Zanchetta
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AD MEMORIAM
          1972 1732
          Alberto Zanchetta

Corre l’anno 1972. Nel mese di maggio il mondo dell’arte è scosso
alla ferale notizia dell’ungherese László Tóth che irrompe nella
Basilica di San Pietro e assesta delle martellate alla Pietà miche-     In the month of May 1972 the art world reeled at the baleful news
langiolesca. Il gesto iconoclasta, così come riporteranno le crona-     about the Hungarian László Tóth, who had entered Saint Peter’s
che dell’epoca, viene compiuto perché Tóth pare si fosse convinto       Basilica wielding a hammer with which he proceeded to attack
di essere il Cristo risorto, stato confusionale che lo obbligherà a     Michelagelo’s Pietà. As reported in the press at the time, the re-
una detenzione formata presso un Centro d’igiene mentale, ove           ason behind Tóth’s iconoclastic gesture was his conviction that
espierà il reato e il proprio delirio d’onnipotenza. Un caso limite,    he was the risen Christ. Diagnosed as suffering from a delusio-
certo, ma è significativo che nello stesso periodo molti artisti, tra   nal disorder, Tóth was committed to a mental hospital where
cui Aldo Tagliaferro, si interroghino sul comportamento umano e         he expiated his crime and his God complex. Obviously this is an
sulle sue implicazioni alla luce dell’impegno individuale-colletti-     extreme case, but it is significant that in the same period many
vo innescato dal movimento sessantottino.                               artists, including Aldo Tagliaferro, were questioning themselves
Due mesi più tardi, e siamo nel luglio 1972, si inaugura a Bellagio     about human behaviour and its implications in the light of the in-
una mostra sul tema Fotografia come rivelazione. L’esposizione,         dividual and collective engagement triggered by the 1968 protest
patrocinata dalla locale Azienda di Soggiorno e Turismo, viene          movements.
allestita nel Salone dei Congressi del Grande Bretagne, un hotel        Two months later, in July 1972, a show on Fotografia come rive-
                                                                        lazione (Photography as Revelation) opened in Bellagio. The exhi-
                                                                        bition was sponsored by the local Tourist Board and set up in the
                                                                        Conference Room of the Grande Bretagne, a luxury hotel which

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di lusso che proprio quell’anno viene rilevato dalla Regione Lom-
bardia che ne decreta poco dopo la chiusura. Il coordinatore della
rassegna, Arno Hammacher, fotografo sensibile ai temi civili e in-
teressato agli scenari antropici, introduce nel titolo della mostra     was bought up that same year by the Lombardy Regional Autho-
la parola “rivelazione” demandando a Luca Pinna il compito di           rity, as a result of which it closed down shortly afterwards. The
motivarne le implicazioni. A detta del sociologo, il termine rivela-    coordinator of the show was Arno Hammacher, a photographer
zione coglie e fissa la realtà esterna per ricavarne un documento       sensitive to civil issues and interested in anthropic scenarios. He
storico, coglie vieppiù gli oggetti nella loro specificità permetten-   introduced the word “revelation” into the title of the exhibition,
doci di conoscerli in modo più approfondito, sancisce inoltre un        delegating to Luca Pinna the task of motivating its implications.
rapporto con il contesto socioculturale e tende a rivelare l’autore     According to the sociologist, the term revelation grasps and fixes
nel contesto in cui opera.                                              external reality so as to obtain a historic document. Furthermore,
Rivelazione è un vocabolo che ricorre con insistenza e in modo          it captures the objects in their specificity, affording us a deeper
puntuale nel lessico teorico di Tagliaferro. Conformemente agli         knowledge of them. It also endorses the relation with the social
altri autori interpellati da Hammacher, Tagliaferro non intende         and cultural ambience, tending to reveal the artist in the context
documentare le attrattive del Triangolo Lariano, il suo sguardo ri-     in which he or she operates.
fugge in modo categorico lo slargo paesaggistico offerto dal lago,      Revelation is a word that recurs persistently and in a timely
mettendosi al riparo dalle convenzioni e dalle banalità del turi-       manner in Tagliaferro’s theoretical lexicon. In conformity with
smo di massa. A differenza di un qualsiasi reporter, egli non sce-      the other artists approached by Hammacher, Tagliaferro has no
glie un soggetto ma individua un tema che poi converte in imma-         intention of documenting the attractions of the Triangolo Laria-
gine; com’è ovvio, Tagliaferro non è un fotografo bensì un artista      no. His gaze categorically refuses the picturesque landscape
che ricorre al medium fotomeccanico per riuscire ad analizzare la       vista offered by the lake, shunning the conventions and clichés
realtà, esprimendo al contempo una consapevolezza critica e un          of mass tourism. Unlike any ordinary reporter he doesn’t choo-
coinvolgimento diretto. Bellagio entra così a far parte di quel suo     se a subject but identifies a theme, which he then converts into
caratteristico “metodo” incentrato sul processo di rilevare-rive-       an image. Obviously, Tagliaferro is not a photographer but an ar-
lare che ritroviamo esplicitato nelle annotazioni di lavoro vergate     tist who exploits the photomechanical medium in his attempt to
dallo stesso Tagliaferro.                                               analyse reality, expressing at once critical awareness and direct
Questo meccanismo di comprensione – o di “verifica”, come lui           engagement. Thus, Bellagio became part of Tagliaferro’s cha-
amava definirla – insiste nel superamento contemplativo dell’o-         racteristic method, pivoting on the detect-reveal (rilevare-rivela-
pera, offrendo ai suoi interlocutori una condizione immersiva, di       re) process that is explained in the working notes in his own hand.
immedesimazione e di soggettività. A rafforzare questa sua scel-        This mechanism of understanding – or of verification as he likes
ta è l’allestimento adottato nel 1973 in occasione della personale      to call it – resides in surpassing the contemplative dimension of
alla Galleria l’Uomo e l’Arte di Milano; in questo frangente Ta-        the work, which offers its interlocutors an immersive condition
gliaferro installa in modo curvilineo l’opera realizzata a Bellagio,    of identification and subjectivity. The layout chosen for his solo
scelta che invoglia «i presenti a sentirsi partecipi dell’ambiente      show in 1973 at the Galleria l’Uomo e l’Arte in Milan undersco-
evocato. Qui come in altre opere» – evidenzia con acume Daniela         res this decision. Here Tagliaferro installed the work produced at
Palazzoli – «la teatralità dell’installazione diventa per chi guar-     Bellagio in a curvilinear manner that encouraged “those in atten-
da una semi materializzazione fisica della scena. Essendo lunga         dance to feel part of the evoked environment. Here, as in other
ben nove metri, per essere vista, Memoria-Identificazione ci co-        works,” as astutely observed by Daniela Palazzoli, “the theatri-
stringe ad un accenno di passeggiata, una necessità che diventa         cality of the installation becomes for the observer a physical se-
andirivieni con concentrazione e confronti anche psicologici fra        mi-materialisation of the scene. Since it is nine metres long, in
bianco e nero, quando si vuole scegliere il proprio fotogramma di       order to be viewed this work Memoria-Identificazione (Memory-I-
adozione»1.                                                             dentification) requires us to take a few steps, which then turns
A queste date, Tagliaferro si è appena lasciato alle spalle una ri-     into a back and forth movement of concentration and compari-
cerca incentrata sulla narrazione di immagini preesistenti (quelle      son, even psychological, between white and black, in the process
dei rotocalchi), si è altresì affrancato dalle manipolazioni pitto-     of selecting one’s own favourite frame.”1
                                                                        At this time, Tagliaferro had just put behind him a study pivoting
                                                                        on the narration of pre-existing images (from magazines) and
                                                                        had also shrugged off the Pictorialist manipulations of Mec-

                                                                                                                                         5
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rialiste della Mec-Art per maturare una diversa consapevolezza
della propria metodologia. Se in un primo momento considera-
va la fotografia come una forma di comunicazione, tecnologica,
immediata e recepibile da tutti, adesso ne intuisce il grande po-      Art, allowing himself to refine a different awareness of his own
tenziale, quello cioè di uno strumento in grado di influire sull’in-   methodology. While at first he considered photography a form of
terpretazione del reale. Inutile ribadirlo ma le immagini di Taglia-   communication that was technological, immediate and acces-
ferro esulano da una deferenza al vero, collimano viceversa con        sible to all, now he was able to see its great potential as a tool
un’idea, soddisfacendo una disamina concettuale, temporale e           that could influence the interpretation of reality. Needless to say,
mnemonica che necessita di un accertamento visivo-cognitivo.           Tagliaferro’s images shun deference to the real and are instead
Peculiarità che Tommaso Trini coglie in modo tempestivo allor-         aligned with an idea, satisfying a conceptual, temporal and mne-
quando recensisce la mostra meneghina, affermando senz’indu-           monic scrutiny that demands visual and cognitive confirmation.
gio che Tagliaferro «ha avvitato sul suo lavoro il grandangolare       Tommaso Trini immediately grasped this characteristic when he
concettuale» per combinare «l’intenzione con il risultato, l’analisi   reviewed the Milan show, confidently asserting that Tagliaferro
critica con l’impatto visivo delle grigie sequenze fotografiche da     “has screwed the conceptual wide-angle lens on to his work” to
mettere a fuoco con la mente»2.                                        bring together “intention and result, critical analysis and the vi-
Bellagio, dicevamo. Nella presentazione del catalogo Pinna non         sual impact of the grey photographic sequences to be focused
approfondisce l’opera presentata da Tagliaferro, limitandosi           with the mind.”2
                                                                       Returning to Bellagio, in the introduction to the catalogue of the
                                                                       show Pinna did not expound on the work presented by Tagliafer-
                                                                       ro, saying only that the artist “proposes an image, repeated in ten

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a dire che l’artista «propone un’immagine, ripetuta in dieci fasi
successive, che indica la variabilità oggettiva di un ambiente in
funzione della sua struttura sociale e del tempo»3. Da parte no-
stra urge precisare che la grande installazione, dal titolo Identifi-           successive phases, which indicates the objective variability of
cazione in una variabilità oggettiva temporale, presenta un ipogeo              an environment dependent on its social structure and on time.”3
che direziona lo sguardo verso il centro dell’immagine. Al di sopra,            Here we ought to clarify that the large installation, entitled Iden-
e al di là della monolitica cinta muraria, si intravedono i pennac-             tificazione in una variabilità oggettiva temporale (Identification
chi di alcuni alberi. Cadenzata da elementi in rapida successione,              in an objective temporal variability), presents a hypogeum which
Tagliaferro decide di stampare l’opera in moduli quadrati, a suo                directs the viewer’s gaze to the centre of the image. Above and
avviso l’unico formato in grado di creare una scansione conse-                  beyond the monolithic wall circle the tops of several trees can
quenziale. Tale processualità sarà ripresa nella sua ultima opera,              be glimpsed. Since the work was cadenced by elements in rapid
Sopra/sotto un metro di terra del 2000, guarda caso scandita da                 succession, Tagliaferro decided to print it in square modules,
altrettante “registrazioni” progressive. Entrambe le sequenze,                  which he felt was the only format that could create a consequen-
che nondimeno sono stratificazioni temporali, si connotano per                  tial scansion. This processuality was taken up again in 2000 in
la presenza di tre elementi cardine – terra, cielo, paesaggio – che             his last work, Sopra/sotto un metro di terra (Above/below a metre
a Bellagio erano condensati in un unico scatto, mentre nel 2000                 of earth), likewise paced out by progressive “recordings”. Despite
vengono decostruiti, isolati e messi in rapporto dialettico.                    being temporal stratifications, both sequences feature the pre-
Al ciclo di Sopra/sotto un metro di terra appartiene anche il dit-              sence of three key elements – earth, sky, landscape. In Bellagio
tico L’Io e “l’esterno” come realtà e come memoria, ove la duplice              these were condensed within a single shot, whereas in 2000 they
immagine del paesaggio corrisponde al tempo reale (la foto per-                 were deconstructed, isolated and set in dialectic relation.
fettamente a fuoco) e alla memoria (la fotografia parzialmente                  Another work in the Sopra/sotto un metro di terra cycle is the dip-
sfocata); per certi versi è la stessa verifica attuata a Bellagio,              tych L’Io e “l’esterno” come realtà e come memoria (The I and the
                                                                                “outside” as reality and memory), where the dual images of the
                                                                                landscape refer respectively to real time (perfectly focused pho-
                                                                                to) and memory (photo partially out of focus). In some ways this is

1. D. Palazzoli, Aldo Tagliaferro 70’s – Verifica di una mostra 2.0, catalogo   1. D. Palazzoli, Aldo Tagliaferro 70’s – Verifica di una mostra 2.0, catalogue
della mostra, Osart Gallery, Milano 2017, p. 14.                                of the exhibition, Osart Gallery, Milan 2017, p. 14.
2. T. Trini, Mostre: Aldo Tagliaferro, Corriere della Sera, Milano 23 dicem-    2. T. Trini, Mostre: Aldo Tagliaferro, Corriere della Sera, Milan 23 Decem-
bre 1973.                                                                       ber,1973.

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in quanto il tempo reale era saturo e si andava sbiadendo con
il passare del tempo. Questo degradare di tono e di intensità è
in stretta relazione con una volontà di annullamento, un inevi-
tabilmente cupio dissolvi, lento, progressivo, inarrestabile. Nel        the same verification as that performed in Bellagio, to the extent
caso di Memoria-Identificazione – in una variabilità temporale si        that real time was saturated and was fading with the passage of
impone la presenza di Cronos, quel tempo “divoratore” che tut-           time. This dimming of tone and intensity is closely bound up with
to consuma, finanche i ricordi. Come giustamente aveva scritto           a desire for annihilation, a cupio dissolvi, inevitably slow, progres-
Jan Švankmajer, «la memoria è sempre selettiva» ed è proprio             sive and inexorable. Memoria-Identificazione – in una variabilità
per questo motivo che Tagliaferro invita i fruitori a esercitare una     temporale (Memory-Identification – in a temporal variability) even
propria scelta: se il massimo grado di oggettività corrisponde al        features the presence of Chronos, the “devouring” time that con-
massimo grado di intensità tonale, a quale stadio di evanescenza         sumes everything, even memories. As Jan Švankmajer correctly
corrisponderà la nostra soggettività? L’invito, ovviamente, resta        wrote, “memory is always selective”, and this is exactly why Ta-
ancora oggi aperto.                                                      gliaferro invites the audience of his art to make a choice: if the
È bene ricordare che Memoria-Identificazione – in una variabilità        highest degree of objectivity corresponds to the highest degree of
temporale fa parte di un progetto più esteso che comprende le se-        tonal intensity, to what stage of evanescence does our subjectivi-
guenti opere: Memoria evocativa incentrata sui ricordi d’infanzia        ty correspond? Naturally, the invitation is still open.
e sulla loro alterazione rispetto alla realtà del presente; Memoria      It is also important to remember that Memoria-Identificazione –
variabile sottoposta all’influsso di sollecitazioni private; Identifi-   in una variabilità temporale is part of a larger project also compri-
cazione – della propria disponibilità che si colloca tra due opposte     sing the following works: Memoria evocativa (Evocative Memory)
situazioni soggettive; Identificazione – teatro trasposizione ove        centred on memories of childhood and their alteration in relation
gli attori si identificano con i propri personaggi e con essi anche      to present reality; Memoria variabile (Variable Memory) subject
i loro spettatori; Identificazione oggettivizzata attua invece una       to the influence of private urgings; Identificazione – della pro-
                                                                         pria disponibilità (Identification – of one’s own availability) placed
                                                                         between two opposite subjective situations; Identificazione – te-
                                                                         atro trasposizione (Identification – theatre transposition) where

3. L. Pinna, Fotografia come rivelazione, catalogo della mostra, Hotel   3. L. Pinna, Fotografia come rivelazione, catalogue of the exhibition,
Grande Bretagne, Bellagio 1972, s.p.                                     Hotel Grande Bretagne, Bellagio 1972, s.p.

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spersonalizzazione di due gemelli riducendoli a una scrittura
ritmica; infine, Sovrapposizione alla realtà consiste in fotografie
di muri che vengono posizionate nel medesimo luogo per essere
fotografate nuovamente. A tale proposito, Tagliaferro ci offre un       the actors identify with the characters they play, engaging the
esauriente enunciato teorico: «Memoria e identificazione sono           spectators too; Identificazione oggettivizzata (Objectified Identi-
due componenti molto simili che tendono a sovrapporsi: queste           fication) instead aims at the depersonalisation of two twins, re-
componenti spesso condizionano la realtà fino a sovrapporsi ad          ducing them to a sort of rhythmic script; finally, Sovrapposizione
essa»4. Questo nucleo operativo, coerente seppur non omogeneo,          alla realtà (Superimposition on reality) consists of photographs
verte su un doppio cardine, da una parte la [in]capacità di situar-     of walls that are then put back in the same place to be photo-
si cronologicamente nella realtà, e dall’altra il valore storico e la   graphed again. Apropos this, Tagliaferro provides us with a fully
condizione affettiva-privata esercitata dalla memoria.                  explanatory theoretical statement: «Memory and identification
Ebbene, a Bellagio l’artista aveva tenuto fede al suo impegno           are two very similar components which tend to overlap: these
metodologico, così come era successo pochi anni prima in occa-          components frequently influence reality to the point of supe-
sione della XXXV Biennale di Venezia. Assieme a Bruno Di Bello e        rimposing themselves on it».4 This series of works, consistent
Ugo La Pietra, nel giugno del 1970 Tagliaferro aveva sottoscritto       but not homogeneous, pivots on two hinges: on one side, the [in]
una lettera per esprimere la propria presa di posizione all’interno     capacity of being chronologically situated in reality and, on the
della sezione sperimentale della Biennale: «parlare di ricerca e        other, the historic value and the affective-private condition exer-
di produzione di cultura vuol dire prendere coscienza dei bisogni       ted by memory.
sociali come contenuto primario delle ipotesi di trasformazione,        At Bellagio the artist was true to his methodological commitment,
impegnarsi per l’evoluzione degli strumenti, delle metodologie e        as he had been several years earlier at the XXXV Venice Biennale.
dei processi di comunicazione all’interno delle diverse discipline,     In June 1970, Tagliaferro, Bruno Di Bello and Ugo La Pietra signed
organizzare delle strutture, ma soprattutto delle forze operati-        a letter stating their position within the experimental section of
ve in grado di rendere comunicabili alla collettività i vari prodotti   the Biennale: “Talking about research and the production of cul-
culturali elaborati all’interno delle strutture stesse»5. Con queste    ture means being aware of social needs as the primary content
parole l’autore si dichiarava apertamente contrario allo stereo-        of the hypotheses of transformation, committing oneself to the
tipo del multiplo, concepito come uno scialbo mezzo di divulga-         evolution of the tools, the methods and the processes of com-
zione a basso costo. Strenuo difensore di una serialità che può         munication within the various disciplines. It means organising
darsi ancora come unicità e originalità, Tagliaferro manipolava la      structures and, even more importantly, the operational forces
propria ricerca in base a strutturazioni e libertà combinatorie. Di     that can facilitate communication to the community of the va-
conseguenza, una stessa opera poteva essere rielaborata pre-            rious cultural products elaborated within the structures.”5 Thus
servando la sua “aura” grazie alla permutazione degli elementi          the artist openly declared himself contrary to the stereotype of
che la costituivano, variandone magari i formati o le cromie.           the multiple, seen as an insipid and cheap means of divulgation.
Partendo dai progetti di piccole dimensioni, Tagliaferro arrivava       As a staunch champion of a type of seriality that continues to be
a stampare opere monumentali, scegliendo se proporle di volta           unique and original, Tagliaferro manipulated his research based
in volta in grandi installazioni oppure come elementi singoli. Ogni     on structurings and combinatory freedom. As a result, the same
serie poteva essere riproposta in diverse dimensioni, ma mai re-        work could be re-elaborated while preserving its “aura” through
plicata nello stesso formato e negli stessi viraggi. In poche pa-       the permutation of the constituent elements, possibly varying
role: ogni opera è irripetibile malgrado il suo intrinseco statuto      the formats or colours.
di riproducibilità. Caso curioso, questa “singolarità” è avvalorata     Starting from small-scale projects, Tagliaferro reached the point
anche da un incidente anodino. Osservando attentamente lo Stu-          where he was printing monumental works, choosing on each oc-
dio per: Memoria-Identificazione – in una variabilità temporale si      casion whether to propose them as large installations or as in-
noterà che la scansione temporale, altrove computata in multi-          dividual works. Each series could be proposed again in different
pli di trent’anni, riporta qui due date errate, quelle del 1812 e del   sizes, but was never repeated in the same format and the same
1782.                                                                   tones. In short: each work was unrepeatable, despite its intrin-
Di una stessa serie, quindi, possono esistere diverse soluzioni         sic status of reproducibility. Curiously, this “singularity” was also
                                                                        valorised by an unremarkable accident. If one observes carefully
                                                                        the study for Memoria-Identificazione – in una variabilità tempo-
                                                                        rale we can see that the time interval, which elsewhere was cal-

10
formali, in quanto Tagliaferro era solito equiparare la fotografia
a una “struttura da rielaborare”. Lo comprova il dittico Identifi-
cazione Mnemonica che, virato nei toni del seppia, si presta a un
montaggio angolare, obbligando il riguardante a entrare fisica-              culated in multiples of thirty years from 1972 to 1732, here shows
mente nell’opera, trovandosi così al centro di uno spaccato tem-             two erroneous dates: 1812 and 1782.
porale: alla sua sinistra il presente, alla sua destra il passato.           Thus, the same series can exist in the form of different solutions,
Spetta dunque al fruitore decidere dove volersi situare.                     precisely because Tagliaferro was in the habit of seeing photo-
Posto che la fotografia è il mezzo, il fine non è riprodurre o rico-         graphy as a “structure to be reworked”. This is proved by the dip-
struire il reale, bensì riuscire a interpretarlo. Ne consegue che il         tych Identificazione Mnemonica (Mnemonic Identification) which,
momento intimistico vaticinato da Tagliaferro non ha nulla in co-            toned in shades of sepia, lent itself to a corner mounting that
mune con l’obiettività della realtà, inclina semmai a una sogget-            obliged the viewer to enter physically into the work, consequently
tività che tiene conto dei fattori spazio/tempo. La triangolazione           finding him or herself in a time shift with the present on the left
immagine-fruizione-comprensione di Memoria-Identificazione                   and the past on the right. Then it was up to the observer to decide
– in una variabilità temporale è infatti proporzionale al ruolo arti-        where he/she wanted to be.
stico e alla ricerca teorica di cui Aldo Tagliaferro è stato un auto-        Given that photography is the means, the end is not to reproduce
revole portavoce nel periodo che decorre dagli anni Settanta fino            or reconstruct the real but to succeed in interpreting it. The result
agli inizi del Duemila. Un monito, o forse un memoriale, che vale            is that the intimist moment predicted by Tagliaferro has nothing
la pena continuare a tenere [nel] presente.                                  to do with the objectivity of reality, being inclined if anything
                                                                             towards a subjectivity that factors in space and time. The ima-
                                                                             ge-fruition-understanding triangulation of Memoria-Identifica-
                                                                             zione – in una variabilità temporale is indeed proportionate to the
                                                                             artistic role and the theoretical research of which Aldo Tagliafer-
                                                                             ro was an authoritative spokesman between the 1970s and the
                                                                             early years of the new millennium. An admonition, or perhaps a
                                                                             memoir, that it is well to continue to bear in mind in the present.

4. In A. Tagliaferro 1965-2000, catalogo della mostra, Galleria Milano e     4. In A. Tagliaferro 1965-2000, catalogue of the exhibition, Galleria Milano
Fondazione Bandera per l’Arte, Edizioni d’Arte Severgnini, Cernusco sul      e Fondazione Bandera per l’Arte, Edizioni d’Arte Severgnini, Cernusco sul
Naviglio 2001, p. 95.                                                        Naviglio 2001, p. 95.
5. La lettera è stata recentemente ripubblicata in Mec-Art, Silvana Edito-   5. The letter has recently been republished in Mec-Art, Silvana Editoriale,
riale, Cinisello Balsamo 2010, p. 427.                                       Cinisello Balsamo 2010, p. 427.

                                                                                                                                                      11
Annotazione di lavoro per:
     IDENTIFICAZIONE IN UNA VARIABILITÀ OGGETTIVA TEMPORALE

     Questo lavoro vuole essere una analisi sulla variabilità oggettiva di un “am-
     biente” in funzione alla struttura sociale e al tempo. Nella struttura del lavo-
     ro esistono come componenti due momenti, uno diretto, oggettivo, fissato da una
     data l’altro indiretto, soggettivo in senso di memoria e di identificazione di
     una realtà soggettivamente ideale, fino al raggiungimento del punto di verifica
     quando la realtà ideale, non è più la nostra realtà (reale).
     Per questa analisi ho fissato come “ambiente” Bellagio per le sue caratteristiche
     particolari, caratteristiche che trasferite in altri spazi esistenziali possono
     diventare tipiche.
     Questa tipicità oggettivizzata ma variabile nel tempo dovrebbe affiorare nella
     soluzione del lavoro.
     L’analisi è risolta usando tre elementi: un’immagine, (caratterizzante un perio-
     do e un suo “ambiente”) la sua ripetizione e le date. La ripetizione dell’imma-
     gine copre un arco di valore dal bianco al nero; il valore medio di questo arco
     coincide con un giusto tempo di esposizione fotografica la quale corrisponde alla
     data 1882, quando l’ambiente ha “vissuto” nelle sue condizioni migliori, cioè
     in un equilibrio tra “ambiente” e strutture sociali.
     Tutti gli altri valori esistenti con le relative date sussistono come disponi-
     bilità oggettiva identificabile più come realtà mentale che realtà reale.

     									ALDO TAGLIAFERRO

     Milano, 20-6-1972

12
Working notes for:
IDENTIFICAZIONE IN UNA VARIABILITÀ OGGETTIVA TEMPORALE
(Identification in an objective temporal variability)

This work is intended as an analysis of the objective variability of an en-
vironment dependent on its social structure and on time. Two moments exist as
components in the structure of the work. One is direct and objective, fixed by a
date. The other is indirect and subjective in the sense of memory and the iden-
tification of a subjectively ideal reality, through to attaining the point of
verification when the ideal reality is no longer our (real) reality.
The environment I chose to capture for this analysis was Bellagio, in view of its
particular characteristics, characteristics which can become typical when they
are transferred into other existential spaces. This typicality, objectivised but
variable over time, should surface in the solution of the work.
The analysis is performed using three elements: an image (characterising a pe-
riod and one of its “environments”), its repetition and the dates. The repe-
tition of the image spans a range of values from white to black. The average
value of this range coincides with the correct time of photographic exposure.
This in turn corresponds to the date 1882, when the environment “experienced”
its best possible conditions, namely an equilibrium between “environment” and
social structures.
All the other values and their respective dates exist as objective availability,
identifiable more as a mental reality than as a real reality.

									ALDO TAGLIAFERRO

Milano, 20-6-1972

                                                                                    13
Annotazioni di lavoro

     Il mio lavoro vuole essere una “registrazione” del comportamento dell’uomo e
     della struttura nella quale è inserito.
     Ho usato l’immagine fotografica perché è il mezzo più vicino alla realtà, “fis-
     sando ed evidenziando” dei “segnali” presi dal contesto sociale.
     La metodologia che uso nelle mie analisi è un processo di rilevamento-rivelamen-
     to, costruito sulla realtà che cerco di restituire in senso critico, utilizzando
     delle immagini in contrapposizione che interagiscono al fine di creare uno spazio
     di fruizione soggettivo più ampio.
     Inoltre, per ogni analisi, uso delle soluzioni formali che tendono ad eviden-
     ziarne la problematica.
     Nel mio lavoro si possono distinguere quattro modi di usare l’immagine foto-
     grafica:
     - l’evidenziazione delle immagini recuperate per accentuarne il significato
     – l’analisi all’interno dell’immagine fotografica come superamento contemplativo
     – l’uso dell’immagine fotografica come registrazione di “eventi”
     – l’immagine fotografica come verificabilità temporale della memoria.

     									ALDO TAGLIAFERRO

14
Working notes

My work aims to be a “recording” of human behaviour and the structure that con-
tains it.
I have used photographic images as the medium closest to reality, which is able
to “capture and highlight” the signals deriving from the social context.
The method I use in my analyses is a process of detection-revelation structured
on reality, which I seek to propose again in a critical sense. I employ contra-
sting images that interact to create an expanded space of subjective fruition.
For each analysis I also select formal solutions that tend to emphasise the
inherent issues.
Four different ways of employing the photographic image can be discerned in my
work:
- highlighting retrieved images to underscore their meaning
- analysis of the photographic image as a surpassing of contemplation
- the use of photography as a recording of “events”
- the photographic image as temporal verification of memory.

									ALDO TAGLIAFERRO

                                                                                  15
16       17

WORKS
ALDO TAGLIAFERRO
MEMORIA-IDENTIFICAZIONE

16
17
MEMORIA – IDENTIFICAZIONE
(variante blu)

1972
fotografia applicata su cartoncino
photograph on cardboard
cm. 12,5 x 134

18
19
Progetto per MEMORIA-IDENTIFICAZIONE
– in una variabilità temporale

1972
fotografia applicata su tavola
photograph on board
cm. 14 x 138,5

20
21
Studio per: MEMORIA–IDENTIFICAZIONE
– in una variabilità temporale

1972
fotografia applicata su cartoncino
photograph on cardboard
cm. 7,5 x 78

22
23
IDENTIFICAZIONE IN UNA VARIABILITÀ OGGETTIVA TEMPORALE
(particolare n°8)

1973
riporto fotografico su tela emulsionata
photo transfer on emulsified canvas
cm. 93,2 x 88,2

24
IDENTIFICAZIONE IN UNA VARIABILITÀ OGGETTIVA TEMPORALE
(particolare n°5)

1973
riporto fotografico su tela emulsionata
photo transfer on emulsified canvas
cm. 93,2 x 89,2

                                                         25
IDENTIFICAZIONE IN UNA VARIABILITÀ OGGETTIVA TEMPORALE

1973
sequenza di dieci riporti fotografici su tela emulsionata
a sequence of ten photo transfer on emulsified canvas
cm. 92 x 900

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IDENTIFICAZIONE MNEMONICA

1972
(dittico/diptych)
riporto fotografico su tela emulsionata
photo transfer on emulsified canvas
cm. 92 x 180

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BIOGRAFIA E
METODOLOGIA
Aldo Tagliaferro nasce a Legnano (MI) il 15 febbraio 1936, cit-
tà in cui trascorre i primi anni della sua vita e dove svolge, fin
dall’età giovanile, un’intensa attività pittorica. Nel 1953 entra a     Aldo Tagliaferro was born in Legnano (Milan) on 15 February
far parte dell’Associazione Artistica Legnanese esponendo le sue        1936, where he spent his youth, devoting himself intensively to
opere pittoriche figurative nelle numerose collettive organizza-        painting from an early age. In 1953 he joined the Associazione Ar-
te dall’Associazione. Nel frattempo a Milano, dove lavorava, ha         tistica Legnanese and went on to display his figurative works in
modo di frequentare le gallerie d’avanguardia.                          numerous group shows organised by the association. In the me-
Agli inizi degli anni sessanta decide di dedicarsi pienamente alla      antime he was working in Milan, where he had the opportunity to
professione artistica e nel 1963 tiene all’Associazione di Legnano      frequent the avant-garde galleries.
la sua prima personale, che viene visitata dal costruttore edile e      In the early 1960s he decided to dedicate himself full-time to the
collezionista Felice Valadé. Questi gli offre la possibilità, nel me-   artistic profession. In 1963 he held his first solo exhibition at the
desimo anno, di trasferirsi a Sesto San Giovanni (MI) al “Quartiere     premises of the Legnano association, which was visited by the
delle Botteghe”, come lo aveva chiamato il costruttore, il quale        building contractor and art collector Felice Valadé. In the same
aveva messo a disposizione una trentina di studi ad alcuni artisti      year Valadé invited him to move to the “Quartiere delle Botteghe”
in cambio di quadri. Grazie a tale opportunità si era formato un        in Sesto San Giovanni (Milan), a district where the contractor
gruppo di artisti che rappresentavano le tendenze più significa-        had built about thirty studios which he allowed artists to use in
tive del momento: dalla nuova figurazione di De Filippi e Ceretti a     exchange for their paintings. This arrangement led to the creation
quella segnica di Vermi e Bionda, dalle ricerche oggettuali di Ca-      of a group of artists that represented the most important trends
stellani e Bonalumi al concettuale di Fabro, etc.; in questo conte-     of the time: the new figurative work of De Filippi and Ceretti, the
sto, Tagliaferro ha la possibilità di conoscere e confrontarsi con      abstract graphism of Vermi and Bionda, the objectual research of
questi artisti.                                                         Castellani and Bonalumi and the conceptual work of Fabro etc. In
Dopo un periodo di riconsiderazione del suo lavoro, individua la        this context, Tagliaferro was able to get to know these artists and
propria problematica: dal 1965 inizia una ricerca che vuole esse-       compare notes with them.
re “documentazione” e analisi critica del contesto socio-politico       After a period of reflection on his own work he identified his di-
e del comportamento dell’uomo.                                          rection. From 1965, he began a research conceived as docu-
Per poter essere più vicino alla realtà usa delle immagini fotogra-     mentation and critical analysis of the socio-political context and
fiche, recuperate dalla cronaca perché testimonianze di “eventi”        human behaviour. To stay closer to reality, he used photographs
che rielabora e restituisce in senso critico.                           taken from newspapers as evidence of events, which he then ela-
In questo percorso cerca delle soluzioni formali per ridare all’im-     borated and re-proposed in a critical sense. In this process he
magine quell’emotività iniziale che l’assuefazione aveva “corro-        sought formal solutions that could restore to the image the origi-
so”, utilizzando anche delle immagini in contrapposizione e la          nal emotive content that had been dulled by overuse, employing
ripetizione differenziata della stessa immagine.                        contrasting images and the differentiated repetition of the same
Espone il primo lavoro con le immagini fotografiche nel 1965,           image.
al Premio di pittura San Fedele di Milano. L’opera solleva molte        He displayed his first work with photos in 1965 at the San Fede-
discussioni in quanto la critica d’arte sostiene che la fotografia      le painting competition in Milan. It aroused considerable debate,
“non é pittura”.                                                        since the world of art criticism maintained that photography “is
A quei tempi esporre i lavori fotografici negli spazi tradizional-      not painting”. At the time it was no easy matter to display pho-
mente occupati dalla pittura non era facile: la fotografia veniva       tographic works in the places traditionally dedicated to painting.
considerata un’arte minore e poter mettere in mostra e in discus-       Photography was considered a minor art, so that being able to
sione tali ricerche era già un consolidamento del proprio lavoro.       show and trigger debate on such research was in itself a consoli-
La serie di lavori fotografici Rapporto quotidiano politico, del        dation of one’s work.
                                                                        The series of photographic works entitled Rapporto quotidiano
                                                                        politico (Daily political report), dating to between 1965 and 1968,
                                                                        represents a critical analysis of the socio-political events tran-
                                                                        smitted by the mass media of the time. The images used, taken

                                                                                                                                          43
periodo tra il 1965 e il 1968, rappresenta un’analisi critica de-
gli eventi socio-politici trasmessi dai mass media di quei tempi;
vengono utilizzate immagini recuperate dalla cronaca, che con-
sentono una documentazione e al contempo una lettura sogget-             from newspapers, enable at once both documentation and a
tiva della realtà.                                                       subjective reading of reality.
Con Immagini differenziate, del 1968, l’analisi s’incentra su im-        In Immagini differenziate (Differentiated images) of 1968, analysis
magini ripetitive, ma differenziate nel colore, attraverso l’uso del-    focuses on the repetition of the same image in different colours
la carta pellicolabile che consente di trasferire la propria emul-       made possible by the use of peelable paper which allows emul-
sione su supporti diversi.                                               sion to be transferred onto different supports.
L’attivismo politico del Sessantotto induce Tagliaferro a un mo-         The political activism of 1968 led Tagliaferro to reflect, focusing
mento di riflessione, portando l’attenzione sull’utilità della par-      his attention on direct involvement rather than continuing with
tecipazione diretta anziché continuare a fare dei lavori socio-po-       his socio-political works. In the same year he joined the Mec-Art
litici.                                                                  movement, and then from 1971 on continued his photographic
Nello stesso anno aderisce alla Mec-Art, poi dal 1971 prosegue la        research independently.
ricerca fotografica in modo autonomo.                                    Between 1968 and 1969 his research addressed the multiple
Tra il 1968 e il 1969 orienta la propria ricerca sulle molteplici pos-   possible uses of the photographic image. These studies included
sibilità dell’uso dell’immagine fotografica. Tra le varie ricerche:      Immagini fusibili (Fusible images), exploring the possibility of in-
Immagini fusibili, come possibilità di far interagire due immagini.      tegrating two images. Experimentation is very evident in Taglia-
Nel suo lavoro la sperimentazione è molto evidente, così come            ferro’s work, as shown by his use of peelable paper or emulsified
attestano l’uso della carta pellicolabile, grazie alla quale ottie-      canvas to obtain repetitive but differentiated images.
ne delle immagini ripetitive ma differenziate, oppure della tela         Analisi all’interno dell’ immagine e sulla sua possibilità combina-
emulsionata.                                                             toria (Analysis within the image and on its combinatory possibili-
In Analisi all’interno dell’immagine e sulla sua possibilità combi-      ties), from 1969, addressed the subject of the commodification of
natoria, del 1969, viene affrontato il tema della mercificazione         women. Four images were used – a woman’s face, a man’s bust,
della donna, attraverso l’utilizzo di quattro immagini (il viso di       a boy and an eye – along with a screen that had the dual function
una donna, il busto di un uomo, un ragazzo, un occhio) e di un           of both coagulating element and scansion of the image.
retino che ha una duplice funzione, come elemento coagulante e           In 1970, wishing to continue to work on reality, in Verifica di una
come scansione dell’immagine.                                            mostra (Verification of an exhibition) Tagliaferro began to use
Nel 1970, con Verifica di una mostra, volendo continuare a lavora-       photography directly. During one of his shows he “recorded” the
re sulla realtà, inizia a usare direttamente la fotografia. Durante      events so as to analyse the fruition of the art work, setting the
una sua mostra “registra” degli eventi e fa un’analisi sulla fruizio-    rituals of the exhibition in relation to the behaviour of the specta-
ne dell’opera d’arte, ponendo in relazione i rituali della mostra e      tor. This work was then added to the show itself. In formal terms,
il comportamento del fruitore, lavoro che viene poi aggiunto alla        the work was developed with strips of enlarged frames on emul-
mostra stessa.                                                           sified canvas displayed on a sloping plane, initiating a research
Formalmente il lavoro si sviluppa con delle strisce di fotogram-         on the macro-image and the proxemics of the fruition of the work
mi ingrandite ed esposte su un piano inclinato, cominciando così         of art.
una ricerca sulla macro-immagine e sulla prossemica della frui-          Dating to the same year is the work Tavola didattica (Educational
zione dell’opera d’arte.                                                 poster) made up of six proofs with notes for the production of the
Dello stesso anno è anche il lavoro Tavola didattica, composto da        silk-screen prints of Verifica di una mostra, analysing the phases
sei prove con annotazioni per l’esecuzione della serigrafia “Veri-       of its construction. In this way, the artist wishes to transform the
fica di una mostra”, che mostra in modo analitico le fasi della sua      contemplative space typical of the gallery into a space of knowle-
costruzione; in questo modo, l’artista vuole modificare lo spazio        dge and participation.
contemplativo tipico della galleria in uno spazio di conoscenza e        When Tagliaferro was invited to produce a work for the XXXV
partecipazione.                                                          Biennale in Venice, with Analisi di un ruolo operativo (Analysis of
Invitato a produrre un manufatto all’interno della XXXV Biennale         an operative role) he grasped this opportunity to make a critical
                                                                         analysis of the artist’s role in a pre-established condition, ironi-
                                                                         cally overlapping photos of artists with images of a zoo and its
                                                                         list of rules.
                                                                         A similar work is Soggiorno temporale-Soggiorno eterno (Tempo-

44
45
di Venezia, con Analisi di un ruolo operativo approfitta dell’occa-
sione per fare un’analisi critica e ironica del ruolo dell’artista in
una condizione precostituita che in modo ironico viene contrap-
posta alle immagini e ai regolamenti di uno zoo.                        ral stay-Eternal stay) of 1972, where he again uses contrasting
Un lavoro analogo è Soggiorno temporale-Soggiorno eterno del            images. In this case he critically addresses the rituals connected
1972, nel quale utilizza ancora delle immagini in contrapposizio-       with the ceremonials of death, where even the pain is marketed
ne, analizzando criticamente i rituali legati ai cerimoniali della      as if it were a consumer product.
morte, in cui viene “pubblicizzato” anche il proprio dolore come        In addition to critically probing events within the social context,
se fosse un prodotto di consumo.                                        Tagliaferro’s research also moved in the more specific direction
La sua ricerca, oltre a esaminare criticamente eventi del contesto      of human behaviour. His 1973 work, Memoria-Identificazione
sociale, si orienta verso una direzione più specifica del comporta-     come sovrapposizione della realtà (Memory-identification as su-
mento dell’uomo. Nel 1973, con il lavoro Memoria-Identificazione        perimposition of reality), develops an investigation of memory and
come sovrapposizione della realtà, sviluppa infatti un’indagine         identification, setting reality in relation to an intimist moment.
sulla memoria e sull’identificazione, ponendo in relazione la re-       Sovrapposizione alla realtà (Superimposition on reality) shows
altà con un momento intimistico.                                        photographs of the gallery walls, which are then put back in the
In Sovrapposizione alla realtà rappresenta immagini fotografate         same place and photographed again. The aim here is to demon-
(i muri di una galleria), le quali vengono riposizionate nello stes-    strate the variability of reality, even if it is unchanged, in relation
so punto che viene fotografato nuovamente. Questa ricerca vuole         to time.
dimostrare la variabilità della realtà, anche se immutata, in rap-      In the evolution of his research and experimentation, Tagliaferro
porto al tempo.                                                         did not only contrast interacting images, he was also interested in
Nel suo percorso di ricerca e sperimentazione, Tagliaferro non si       the opposition of issues. In his 1976 work, Analisi del feticismo da
limita a contrapporre delle immagini che interagiscono, è anche         un’immagine trovata (Analysis of fetishism from a found image),
interessato a contrapporre le problematiche. Con Analisi del feti-      he shifts again to the “outside”, placing signals within our context
cismo da un’immagine trovata, del 1976, si sposta ancora “all’e-        to verify the multiple possibilities of reading an image when it is
sterno” fissando dei “segnali” del nostro contesto per verificare le    isolated and transferred from its context, proposing it in a formal
molteplici possibilità di lettura di un’immagine allorquando è iso-     solution where the spectator is captured in the image itself.
lata e trasferita dal suo contesto, proponendola in una soluzione       It should be stressed that Tagliaferro’s analyses always have a
formale dove il fruitore resta contenuto nell’immagine stessa.          reference to reality. This was confirmed in 1977 in Evidenziazio-
Vale la pena sottolineare come le analisi di Tagliaferro abbiano        ne attraverso la quotidianità del vivere (Highlighting through the
sempre un riferimento nella realtà, aspetto che viene ribadito nel      dailiness of life) where the “recording” of the real allows him to
1977, con Evidenziazione attraverso la quotidianità del vivere, in      develop an analysis of human instinct and rationality.
cui una “registrazione” del reale gli permette di sviluppare un’a-      In the 1979 work L’Io-ritratto (Portrayed Ego), representing an
nalisi sull’istinto e la razionalità dell’uomo.                         exploration of his own ego and its mutability, the artist calls him-
Con il lavoro L’Io-ritratto del 1979, che rappresenta un’analisi del    self into question by showing his own image split in two: half po-
dualismo del proprio “Io” e della sua mutabilità, l’artista pone        sitive and half negative.
in discussione se stesso rappresentando la propria “immagine”           This was the year in which Tagliaferro moved to Africa, to Zaire
scissa per metà in positiva e l’altra in negativa.                      (now the Democratic Republic of the Congo), where he stayed
Nello stesso anno Tagliaferro si trasferisce in Africa, nello Zaire     for a couple of years, making contact with African culture. He re-
(attuale Repubblica Democratica del Congo), dove soggiorna un           turned to Africa again in the years that followed, visiting Nigeria
paio d’anni, entrando in contatto con la cultura africana. Tornerà      where he was particularly fascinated by one of the last surviving
in Africa anche negli anni successivi, in Nigeria, restando partico-    traditions of the dark continent: the hairstyles. In the 1983 cycle
larmente attratto da una delle ultime tradizioni ancora presenti        Dal segno alla scrittura (From sign to writing) these hairstyles are
nel Continente nero: le pettinature, che nel ciclo Dal segno alla       analysed for the “signs” they trace, alienating them from their
scrittura, del 1983, vengono analizzate per il “segno” che esse         context but not from their signal sphere.
tracciano, estraniandole dal contesto, ma non dalla loro sfera          In his last work, dating to 2000, Sopra/Sotto un metro di terra
                                                                        (Above/below a metre of earth), Tagliaferro returns to the intimist
                                                                        analysis with which – through the use of three elements: the sky,
                                                                        the earth and the landscape – he explores the relation between

46
segnica.
Con l’ultimo lavoro, del 2000, Sopra/Sotto - un metro di terra, l’ar-
tista ritorna all’analisi intimistica con la quale esplora il rapporto
tra il proprio io e “l’esterno” in una relazione temporale, attraver-        himself and the “outside” in a temporal relation. In his works Ta-
so l’utilizzo di tre elementi: il cielo, la terra e il paesaggio. Nei suoi   gliaferro always uses formal solutions that help to highlight the
lavori Tagliaferro usa sempre delle soluzioni formali che aiutano            issues. Here he uses two parallel series of large-scale images
a evidenziare le problematiche; in questo frangente, utilizza due            that interact and, as in other earlier works, place the spectator
serie parallele di immagini di grandi dimensioni che interagisco-            within the image. As the artist himself explains: in the small ima-
no, come in alcuni lavori precedenti, ponendo il fruitore all’inter-         ge it is the viewer who controls the image, whereas in the large
no dell’immagine. Come sostiene l’autore, nella micro-immagine               image it is the very image that interacts with the viewer.
è il fruitore che controlla l’immagine, mentre nella macro è l’im-           Aldo Tagliaferro died in Parma on 30 January 2009.
magine stessa che interagisce col fruitore.
Aldo Tagliaferro muore a Parma il 30 gennaio 2009.

                                                                                                                                             47
48       49

SHOWS
ALDO TAGLIAFERRO
MEMORIA-IDENTIFICAZIONE

48
49
SOLO SHOWS
Mostre personali

1965                                       1971                                  1977

         Galleria Corso Venezia, Milano        Galleria Christian Stein, Torino      Galleria del Naviglio, Milano

                                               Galerie Paramedia, Berlino
1966 	                                                                            1979

         Galleria 2000, Bologna             1972                                     Galleria del Cavallino, Venezia

          alleria Pagani, Milano
         G                                     Galleria del Naviglio, Milano	        AAL/Centro Cantoni, Legnano

                                               Galleria Il Gelso, Lodi
1967                                                                              1983
         Galleria del Grattacielo, Milano   1973                                      Galleria Milano, Milano

         Galleria Pagani, Milano               Galleria L’Uomo e l’Arte, Milano
                                                                                   1984

1969	                                      1974                                     Galleria Corsini, Intra

         Galleria Ciak, Roma                   Galleria Il Gelso, Lodi
                                                                                   1986

1970                                       1976                                     Studio Dossi, Bergamo

        Galleria La Bertesca, Genova           Galleria 72, Bergamo

50
1988                                        Maurer Zilioli Contemporary Arts,
                                             Brescia
   Stanze del segno, Sciacca Terme
                                             MAGA, Gallarate
1997
                                           2013
   Galleria La Meridiana, Agrate Brianza
                                             Osart Gallery, Milano
   Galleria Vanna Casati, Bergamo
                                           2015
2000
                                             Libreria Libri Risorti, Reggio Emilia
   Galleria Melesi, Lecco
                                           2018
2001
                                             Osart Gallery, Milano
   Galleria Milano, Milano

   Fondazione Bandera per l’Arte,
   Busto Arsizio

2003

   Galleria Modernariato, Milano

2004
   Cecè Casile, Milano

2006
   Galleria Elleni, Bergamo

2009
   Galleria L’Elefante, Treviso 

  Galleria vv8 artecontemporanea,
  Fotografia Europea 2009, Reggio
  Emilia

2010

   Galleria Delloro, Roma

2011 
   Chiesa di San Carlo, Fotografia Euro-
   pea 2011, Reggio Emilia

                                                                                     51
GROUP SHOWS        1968                                            Arte e Fotografia, Galleria
Mostre collettive                           Pittura meccanica per una nuova
                                                                                           Christian Stein, Torino
                                                                                          Medium fotografie, Städtisches
                                            iconografia Mec-Art, Galleria
                                                                                          Museum, Leverkusen
                                            Apollinaire, Milano - Modern Art
                                            Agency, Napoli - Galleria Il Canale           XV Triennale di Milano
                                            Venezia
                                                                                      1974
                                            Pluralità viva, Martinengo
                                                                                          XXVIII Biennale d’Arte Città di
                                          1969                                           Milano
                                            Mec-Art/10, Galleria Ciak, Roma               Fotomedia, Museum am Ostwall,
                                                                                          Dortmund
                                             oincidenze, Massafra
                                            C
                                                                                          Premio Capo d’Orlando
                                            “Pro”, Museo Charlottenburg,
                                            Copenhagen
                                                                                      1975
                                          1970                                           Sempre cose nuove pensando,
                                                                                          International Cultureel Centrum,
                                            Qualcosa in più, Galleria La Bertesca,
                                                                                          Anversa
                                            Fiera di Genova                           
                                                                                          Fotomedia, Rotonda della
                                            Confronti, Galleria Modulo, Milano
                                                                                          Besana, Milano
                                            Arte e Fotografia, Palazzo dell’Arte,
                                            Milano                                   1976

                                             otografia Creativa, Centro La
                                            F                                             Foto e idea, Comune di Parma
                                            Cappella, Trieste
                                                                                      1977
1965                                     1972
                                                                                          Pratica Milano, Studio Marconi,
         Premio San Fedele, Milano          Faites votre jeu, Galleria del Cavalli-       Milano
         Premio Ramazzotti, Milano          no, Venezia
                                                                                          Trigon 77, Graz
                                            Photography into Art, Camden Arts
1966
                                                                                          Premio Città di Gallarate,
                                            Center, Londra
                                                                                          Gallarate
         Premio San Fedele, Milano          Fotografia come rivelazione, Salone
                                            dei Congressi, Hotel Grand Bretagne,      1978
         Premio Piazzetta, Sesto San
         Giovanni                           Bellagio                                      VI Biennale della Grafica, Firenze

1967                                     1973                                            Artisti in Lombardia degli anni ‘60,
                                                                                          Palazzo del Turismo, Milano
         Biennale di Bolzano               Combattimento per un’immagine
                                            Galleria Civica d’Arte Moderna,           1979
         Prospettive 3, Galleria d’arte     Torino
         internazionale DUE MONDI, Roma                                                   Mec-Art, Galleria Il Dialogo, Milano

52
1980                                       1996                                            Su la testa, promossa dalla Fonda-
                                                                                            zione Mazzotta, Stazione Centrale,
  La Mec-Art, Galleria Corsini, Intra         Oltre la cornice, Museo Ken Damy
                                                                                            Milano - Stazione Santa Lucia,
                                               Brescia
  Camere Incantate, Palazzo Reale,                                                          Venezia
  Milano
                                            1998                                            In... chiostro, Ex Monastero degli
1981                                           Pagine di fotografia italiana,               Olivetani, Nerviano
                                               Galleria del Gottardo, Lugano
  Lombardia: Vent’anni dopo, Castello                                                   2005
  Visconteo, Pavia                             Fotografia e arte in Italia 1968-1998,
                                                                                            Gli artisti dell’Artistica – Freddo/
                                               Galleria Civica di Modena, Modena
1982                                                                                       Caldo, Museo Pagani, Castellanza

  Arteder ‘82, Bilbao                       2001
                                                                                        2006
                                               Il colore delle ciminiere, Palazzo
1985/86                                                                                     Arte senza miti, Centro Arte Contem-
                                               Leone da Perego, Legnano
                                                                                            poranea, Cavalese
  Experimental Italian Photography,
  Monclair College, New Jersey -            2002
                                                                                        2007
  Shadai Gallery, Tokyo - Teatro               Fotografia italiana 1950 – 2002,
  Municipal, Buenos Aires                                                                   In pubblico. Azioni e idee degli anni ‘70
                                               Museo Epicentro, Gala di Barcellona
                                                                                            in Italia, Museo Villa Croce, Genova
1987                                           La fotografia negli anni ‘70, fra
                                                                                            Dal Sogno al Segno, Palazzo Leone da
                                               concetto e comportamento,
  Ars Vivendi ‘87, Museum Reimekan,                                                         Perego, Legnano
                                               Galleria Martano, Torino - Galleria
  Kyushu
                                               Martini e Ronchetti, Genova
                                                                                        2008
1988                                          Arte in Fotomedia, Galleria Milano
                                                                                            Tempo fotografia e creatività,
                                              Milano
  50 anni di fotografia sperimentale                                                        Osart Gallery, Milano
  in Italia (1935-1985), Centro Culturale      Utopie Quotidiane, PAC, Milano
                                                                                            Fotografando: dalla Mec-Art al
  Pier Paolo Pasolini, Agrigento
                                               Il Gelso di Giovanni Bellinzoni, Ex          digitale, Biblioteca Centro Culturale,
                                               Chiesa di San Cristoforo, Lodi              Nembro
1990
                                              IX esposizione nazionale Artisti              Idoli Pagani, Museo Pagani, Castel-
  Foto/pittura, Galleria Il Gelso, Lodi
                                              per l’Epicentro Fotografia Italiana           lanza
                                              1950-2002, Museo delle Mattonelle
1994
                                              Epicentro, Gala di Barcellona             2009 
  Luci e Ombre, Comune di Agrate
  Brianza                                   2003                                           Second Skin, Spazio Paraggi, Treviso
                                                                                        
                                               Percorsi della memoria, Museo                Mostra collettiva di artisti contempo-
1995                                                                                        ranei, Galleria L’Elefante, Treviso
                                               Pagani, Castellanza
  Tre autori, tre generazioni, Santa
  Maria delle Croci, Ravenna                2004                                       2010

                                               Quetzal (con Ettore Sottsass),               MEC ART-Arte oltre la fine della pittu-
                                               Galleria Modernariato, Milano               ra, Galleria Elleni, Bergamo

                                                                                                                                   53
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